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1  sur  133
Comunicazione del rischio e
dell’emergenza
Coordinamento delle attività di Protezione Civile e
gestione dell’Emergenza: DISASTER MANAGEMENT
Provincia di Pisa 23 Aprile 2010
Elena Rapisardi
giovedì 25 novembre 2010
2
Umberto Galimberti
Il mondo accade perché lo si
comunica
giovedì 25 novembre 2010
giovedì 25 novembre 2010
La comunicazione è una scienza esatta
perché può essere falsificabile.
giovedì 25 novembre 2010
Perché la Comunicazione del rischio?
➡ le persone devono sapere come affrontare il
rischio
gestire
➡ non aspettare l’emergenza per iniziare a
comunicare
prevenire
giovedì 25 novembre 2010
EMERGENZA, RISCHIO E COMUNICAZIONE
prevenzione
gestionesuperamento
emergenza
comunicazione
giovedì 25 novembre 2010
INDICE
Attori della Comunicazione
Gestire l’informazione
Cos’è la comunicazione
Comunicazione Istituzionale
Comunicare la Crisi
Allerta e Allarmismo
Le regole per comunicare in emergenza
Comunicare il rischio
Web: la rivoluzione dei media
giovedì 25 novembre 2010
Cos’è la comunicazione
‣da communis = che
appartiene a tutti
‣condividere, "mettere
qualcosa in comune con gli
altri".
L'atto della comunicazione
ha lo scopo di trasmettere a
qualcuno informazioni e
messaggi.
giovedì 25 novembre 2010
Emittente
Ricevente
CANALE
CANALE
La comunicazione è un
processo
giovedì 25 novembre 2010
Stampa
Cinema
Radio
Televisione
Nuovi media  WEB
Telefonia fissa
Free-Press
Mezzi di comunicazione di
massa
Telefonia mobile
giovedì 25 novembre 2010
USO DEI MEDIA
0
22,5
45
67,5
90
Televisione Satellitare Digit. terrestre Internet Radio* Stampa Free Press Cellulari
78,6
18,051,072,938,37,720,685,6
Penetrazione media - dati Censis 2008 val %
* dati audiradio 1° semestre 2008
giovedì 25 novembre 2010
FONTI PER L’INFORMAZIONE LOCALE
0
10
20
30
40
Grandi Città Medie Città Piccole Città Totale
Dati Censis 2008 - val%
Tg regionale Rai Quotidiano Locale Tv e radio locali
Cronaca cittadina quotidiani nazionali Internet Conversazioni
Attività associativa
 COS’È LA COMUNICAZIONE
giovedì 25 novembre 2010
L’informazione è un menu assortito
• la "dieta mediale" è ricca e differenziata, con forte compresenza di mass
media e new media
• il localismo mantiene un fortissimo richiamo: 538 Tv, 1.244 radio, 133
quotidiani regionali e provinciali
• conservano spazio e credibilità le fonti di informazione e i media fortemente
radicati sul territorio e nelle città
• il 35% dei cittadini: considera il Tg regionale della Rai come principale fonte
informativa sulla propria città e il territorio, al secondo posto (25%) i
quotidiani locali, seguono le televisioni e le radio locali (15,4%), poi la cronaca
locale presente nelle pagine dei quotidiani nazionali (11,9%)
Censis - 2008
 COS’È LA COMUNICAZIONE
giovedì 25 novembre 2010
Strumenti di Comunicazione
La comunicazione è un
menu assortito
Testo
‣ affissioni
‣ depliant/cartoline/brochure
‣ conferenze stampa
‣ mailing
‣ convegni/incontri pubblici
‣ video
‣ manifestazioni pubbliche
‣ allestimenti
‣ partecipazione a Fiere, Saloni e Stand
‣ partecipazione ad iniziative di altri Enti
‣ concorsi
‣ formazione
‣ .....
giovedì 25 novembre 2010
MEDIA E LINGUAGGI
Ogni medium tende a
‣ generare un linguaggio comunicativo suo proprio
‣ modificare profondamente le caratteristiche dei linguaggi veicolati
da media differenti e preesistenti
giovedì 25 novembre 2010
16
VISIBILITÀ & DIFFUSIONE
giovedì 25 novembre 2010
Target
Testo
Il segmento di pubblico a cui è diretta
una determinata comunicazione
‣ profilo socio-demografico
‣ profilo socio-culturale
giovedì 25 novembre 2010
Qualità della ComunicazioneEfficacia della Comunicazione
giovedì 25 novembre 2010
FREQUENZA DELLA COMUNICAZIONE
giovedì 25 novembre 2010
PIANO DI COMUNICAZIONE
Il piano di comunicazione definisce in dettaglio:
➡ le categorie di destinatari, valutando eventuali approcci differenti per
massimizzarne la “risposta” in termini di notorietà
➡ i messaggi calibrati su ogni target per far leva sui temi a cui risultano
più sensibili
➡ i mezzi di comunicazione: far giungere il messaggio al target
➡ la programmazione delle attività di comunicazione
➡ il budget per l’attuazione delle iniziative
➡ indicatori per misurare l’efficacia degli interventi
giovedì 25 novembre 2010
INDICE
Attori della Comunicazione
Gestire l’informazione
Cos’è la comunicazione
Comunicazione Istituzionale
Comunicare la Crisi
Allerta e Allarmismo
Le regole per comunicare in emergenza
Comunicare il rischio
Web: la rivoluzione dei media
giovedì 25 novembre 2010
Ridurre le distanze
Cittadini e Istituzioni
Testo
 COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
 comunicazione: è un processo a due
vie, fondamentale in una democrazia
sana.
 democrazia: prospera se i cittadini
sanno cosa sta succedendo e possono
parteciparvi attivamente.
 informazione: disponibile attraverso una
rete di canali dai vecchi media a
internet.
 cittadini: hanno diritto di esprimere le
proprie idee, essere ascoltati e dialogare
con i responsabili delle decisioni
LIBRO BIANCO SU UNA POLITICA EUROPEA DI COMUNICAZIONE - UE 1.2.2006
giovedì 25 novembre 2010
COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
 COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
La forma di comunicazione legata all'esigenza di creare un rapporto più
diretto tra le istituzioni e i cittadini.
Le qualità principali devono essere:
‣ chiarezza
‣ facilità di accesso all'informazione
‣ esaustività
30 regole per scrivere
testi amministrativi in
modo chiaro
giovedì 25 novembre 2010
LINGUAGGIO CONDIVISO
VS BUROCRATESE
 COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
Per eseguire il versamento, il versante deve
compilare in tutte le sue parti, a macchina o a
mano, purché con inchiostro nero o nero-
bluastro il presente bollettino.
Per pagare, occorre compilare il bollettino con
una penna nera o blu.
alloggio di E.R.P.
art. 21 del N.C.d.S
alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica
art. 21 del Nuovo Codice della Strada
giovedì 25 novembre 2010
INDICE
Attori della Comunicazione
Gestire l’informazione
Cos’è la comunicazione
Comunicazione Istituzionale
Comunicare la Crisi
Allerta e Allarmismo
Le regole per comunicare in emergenza
Comunicare il rischio
Web: la rivoluzione dei media
giovedì 25 novembre 2010
La percezione pubblica del disastro nel linguaggio delle pubbliche
relazioni [Bland (1995)]
«the real crisis is not what has actually happened; it is what people
think has happened».
COMUNICARE LA CRISI
giovedì 25 novembre 2010
Eccezionalità dell’evento
Testo
27
Le crisi sono eventi straordinari,
caratterizzati da bassa probabilità di
accadimento e da elevata capacità di
impatto (Sciarelli, 2001; Lesly, 1998;
Pearson, 1998).
Le crisi innescate da eventi improvvisi,
quali sabotaggi, incidenti o terremoti,
lasciano poco tempo per elaborare una
risposta in presa diretta e richiedono, per
essere gestite con successo, la
programmazione preventiva di piani di
emergenza (Cutlip, Center, Broom, 2000).
giovedì 25 novembre 2010
Il concetto di crisi
La crisi é un evento straordinario il cui accadimento e la cui visibilità
all'esterno minacciano di produrre un effetto negativo sulle attività (e
in alcuni casi sulla reputazione) dell'organizzazione, e rispetto al
quale la prontezza e la pertinenza della risposta diventano
fondamentali.
giovedì 25 novembre 2010
Caratteristiche di una crisi
1. eccezionalità dell'evento critico, straordinario e spesso inaspettato
2. necessità di una risposta tempestiva e pertinente per tutelare
l'organizzazione colpita
3. visibilità [negativa/positiva] dell'evento e dei suoi effetti all'esterno,
data dai media
giovedì 25 novembre 2010
Rischio di crisi
Testo
la domanda che ogni «organizzazione
dovrebbe porsi non è se dovrà mai
fronteggiare una crisi, bensì quale
tipo di crisi aspettarsi e quando e
come essa si verificherà».
Nessuna organizzazione e nessun
personaggio pubblico possono
considerarsi immuni dal rischio di crisi.
Mitroff (1997), fondatore dell'Institute
for Crisis Management
giovedì 25 novembre 2010
Capacità di stimolare e coordinare azioni e interventi che possano
influenzare l'andamento della crisi stessa.
(Orgrizek, Guillery, 1999)
Ruolo della Comunicazione
giovedì 25 novembre 2010
L’Informazione è un bisogno sociale
Le tre domande fondamentali dei cittadini
1) Cosa è successo?
2) Perché è successo?
3) Può accedere di nuovo?
giovedì 25 novembre 2010
COMUNICARE SIGNIFICA REAGIRE
In una crisi, è fondamentale che l’organizzazione colpita adotti un
atteggiamento proattivo nei confronti del processo di comunicazione
Per non perdere credibilità e limitare i danni della crisi, l’organizzazione
si deve porre come prima e più autorevole fonte di informazioni.
(Invernizzi, Ripamonti, 2002)
giovedì 25 novembre 2010
E’ necessaria una risposta tempestiva e
pertinente
Capacità di risposta
Testo
Le crisi pongono l'organizzazione
colpita in un punto cruciale di svolta
[Lesly, 1998; Perini, 1998], che ne
minaccia la stessa sopravvivenza
[Pearson, 1998].
La repentinità e la pertinenza della
risposta data dall'organizzazione nelle
24h dopo l'evento critico spesso
decretano il successo o il fallimento
della gestione complessiva della crisi.
[Wilcox e altri, 2000; Lagadec, 1994]
giovedì 25 novembre 2010
Media e crisi
Nel corso degli anni gli eventi critici sono diventati anche più visibili,
perché amplificati dall'onnipresente sistema dei media che
contribuisce spesso a caricare gli eventi di connotazioni
drammatiche e simboliche.
(Ogrizek, Guillery, 1999)
giovedì 25 novembre 2010
INDICE
Attori della Comunicazione
Gestire l’informazione
Cos’è la comunicazione
Comunicazione Istituzionale
Comunicare la Crisi
Allerta e Allarmismo
Le regole per comunicare in emergenza
Comunicare il rischio
Web: la rivoluzione dei media
giovedì 25 novembre 2010
ATTORI DELLA COMUNICAZIONE
‣operatori
‣popolazione
‣media
giovedì 25 novembre 2010
E’ la più complicata
COMUNICAZIONE TRA
OPERATORI
Testo
1. scarsa preparazione, emotività e
tensione possono rendere i rapporti
conflittuali;
2. si possono verificare problemi con le
tecnologie utilizzate;
3. la quantità di informazioni può
eccedere le capacità ricettive del
singolo causando ridondanza di
informazioni
giovedì 25 novembre 2010
Comunicare con la popolazione
Testo
1. sono o saranno necessari atti di autoprotezione;
2. è o sarà necessaria l’evacuazione;
3. la popolazione potrebbe rendersi conto
autonomamente di quanto sta accadendo.
Quando
Che cosa
1. segnalazione d’allarme
2. informazioni sui comportamenti di
autoprotezione da adottare in relazione alla
tipologia dell’evento incidentale;
3. comportamenti raccomandati (es. evacuazione
spontanea o assistita)
Come
1. in modo sintetico e immediato
giovedì 25 novembre 2010
Come garantire informazione e
addestramento della popolazione?
Prevenzione, prevenzione,....
Testo
➡ insegnando comportamenti di
autoprotezione;
➡ opuscoli informativi;
➡ incontri con popolazione e scuole;
➡ segnaletica informativa in zone a
rischio
➡ esercitazioni per circoscrizioni o
agglomerati significativi
➡ coinvolgere i cittadini, i volontari e gli
operatori per la realizzazione di
attività e prodotti di comunicazione
giovedì 25 novembre 2010
Non è possibile né pensabile escludere i media
Testo
A chi compete ?
‣ alla figura preposta alla
comunicazione
Con quali tecniche?
‣ contenuto
‣ linguaggio
‣ voce
‣ gestualità
‣ aspetto esteriore
‣ elementi caratteriali
Comunicare con i media
giovedì 25 novembre 2010
Paura dei media?
Testo
"La paura è un capitale voluminoso
per i mass-media."
"L'informazione non intende fare
qualcosa per porre fine alla paura."
Zygmunt Bauman
giovedì 25 novembre 2010
ALLARMISMO IN CIFRE*
maltempo
roma
1.980.000
maltempo
roma paura
518.000
maltempo roma maltempo roma paura
518.000
1.980.000
* Risultati ricerca effettuata su google.it 9 gennaio 2009
giovedì 25 novembre 2010
1) La propensione dei mezzi di comunicazione a enfatizzare le
notizie relative allo stato ambientale, sviluppando una
comunicazione caratterizzata da sensazionalismo e allarmismo,
a discapito del contenuto informativo.
2) La dilagante sfiducia dei cittadini verso le istituzioni collegata alla
accettazione sociale delle scelte di politica ambientale e
tecnologica, tutte percepite come potenzialmente generatrici di
rischio e perciò imputabili alle istituzioni chiamate a garantire
l’affidabilità delle soluzioni tecnologiche e gestionali.
L’informazione sui rischi
giovedì 25 novembre 2010
Comunicazione Ufficiale Servizio Giornalistico
PAURA A ROMA?
giovedì 25 novembre 2010
INDICE
Attori della Comunicazione
Gestire l’informazione
Cos’è la comunicazione
Comunicazione Istituzionale
Comunicare la Crisi
Allerta e Allarmismo
Le regole per comunicare in emergenza
Comunicare il rischio
Web: la rivoluzione dei media
giovedì 25 novembre 2010
ALLERTA E ALLARMISMO
giovedì 25 novembre 2010
XVII SECOLO: Il primo allarme
alla popolazione
Una lapide in marmo del XVII secolo, in lingua latina, fu collocata su
un muro di Ercolano a monito dei passanti.
La 265 era più seguita di oggi?
giovedì 25 novembre 2010
Caso
1985 ALLARME SISMICO GARFAGNANA
Intervista a Giuseppe Zamberletti
 Il TG RAI di prima serata comunica la
probabilità imminente di una scossa
sismica in Garfagnana.
 Invita la popolazione ad abbandonare
le abitazioni.
 L’avvertimento proviene direttamente
dalla Protezione Civile.
giovedì 25 novembre 2010
L’allarme
Testo
1. popolazione ➔ preventivamente a
conoscenza delle modalità di allarme.
2. allarme ➔ suono convenzionale
3. in caso di mancanza: sistemi e strumenti
alternativi reperibili localmente, quali: rete
telefonica, campane, mezzi mobili muniti di
altoparlanti, ecc.
Per facilitare la risposta della popolazione
all’allarme è opportuno rafforzare nella fase di
prevenzione del rischio l’informazione con
simulazioni di segnali d’allarme nelle aree
coinvolte.
Attenzione!
giovedì 25 novembre 2010
Il cessato allarme
➡ comunicare alla popolazione la fine
dell’emergenza
➡ segnalare a mezzo strumenti convenzionali o
altri strumenti acustici
➡ la segnalazione di cessato allarme deve essere
ben distinguibile dal segnale di allarme.
➡ comunicare alla popolazione quali
comportamenti adottare contro i pericoli
residui
E’ raccomandabile, in un’ottica di prevenzione,
organizzare simulazioni di cessato allarme.
Al momento del cessato allarme:
giovedì 25 novembre 2010
Funzione e Disfunzione
La funzione degenera in disfunzione
quando, l’attività di informazione della
popolazione coinvolta da rischi, invece che
uno stato di attenzione e sorveglianza
provoca un allarme diffuso e difficilmente
controllabile.
Per quali ragioni?
 Caratteristiche della fonte emittente
 Contenuto del messaggio
 Codice utilizzato
 Canale utilizzato
giovedì 25 novembre 2010
Analisi
emittentecanale
informazione
governabile
informazione
controllabile
informazione
ingovernabile
informazione
incontrollabile
funzione
allertamento
disfunzione
allarmismo
giovedì 25 novembre 2010
INFORMAZIONE
funzione
allertamento
disfunzione
allarmismo
emittentecanale
EAS - Early Alert System Chernobyl 1980
TG 1985 Uragano IKE - US 2008
giovedì 25 novembre 2010
FICTION – TV E CINEMA
emittentecanale
Vajont - 2001
Dante’s Peak - 1997Threads - 1980
Doctor House – 2004
funzione
allertamento
disfunzione
allarmismo
giovedì 25 novembre 2010
INDICE
Attori della Comunicazione
Gestire l’informazione
Cos’è la comunicazione
Comunicazione Istituzionale
Comunicare la Crisi
Allerta e Allarmismo
Le regole
Comunicare il rischio
Web: la rivoluzione dei media
giovedì 25 novembre 2010
LE REGOLE PER COMUNICARE IN
EMERGENZA
giovedì 25 novembre 2010
Comunicazione della crisi o Crisi della Comunicazione?
La comunicazione, per essere uno strumento efficace di gestione
della crisi, deve, in modo ancora più rigoroso rispetto a quanto
non accada in un contesto di gestione ordinaria, soddisfare una
serie di requisiti.
giovedì 25 novembre 2010
Gestire le informazioni, sia all'interno sia all'esterno della
organizzazione, per facilitare il superamento della crisi e per contenere
gli effetti negativi sulla reputazione dell'organizzazione e sul rapporto
fiduciario da essa instaurato con i propri pubblici.
Obiettivo della comunicazione
giovedì 25 novembre 2010
La comunicazione di crisi deve essere:
Requisiti
Testo
1. tempestiva e il più possibile
esaustiva;
2. continuamente aggiornata
3. centralizzata per essere coerente;
4. trasparente e riferita a valori etici
dichiarati;
5. rivolta sia all'interno sia all'esterno
dell’organizzazione;
6. aperta all'ascolto.
giovedì 25 novembre 2010
Testo
Racconta tutto il peggio circa te
stesso al più presto e nel modo più
completo possibile.
La verità emergerà in ogni caso e
prolungherà la crisi peggiorandola
solamente.
Non biasimare gli altri: ciò
peggiorerà solamente la situazione.
American Management Association (AMA)
Cosa dire  Cosa non dire
giovedì 25 novembre 2010
Testo
La scelta di un portavoce è cruciale per
la gestione efficace di una crisi.
deve essere scelto con molta cura
adeguatamente formato e informato
su tutto ciò che accade all'interno e
all'esterno dell'organizzazione
dovrà possedere ottime competenze
di “public speaking”, di gestione dei
rapporti con i media.
dovrà essere molto comunicativo e
saper suscitare empatia e fiducia nei
suoi interlocutori.
La scelta del portavoce
giovedì 25 novembre 2010
La credibilità delle risposte
Chi comunica all’esterno deve saper rispondere in modo preciso e
documentato alle domande dei giornalisti e dell’opinione pubblica.
Risposte esitanti o contraddittorie minano la credibilità
dell’organizzazione, facendola apparire agli occhi dell'opinione
pubblica come reticente o impreparata. (De Vincentis, 2001)
giovedì 25 novembre 2010
guardare la persona mentre fa la domanda
lasciare finire la domanda
trattare ogni domanda come se posta in buona fede
accettare confronti costruttivi
dare risposte obiettive e realistiche
rispondere direttamente, ma a beneficio di tutti
chiarire sempre i dubbi prima di procedere oltre
se il tempo non consente tutte le risposte scegliere di rispondere ad una
domanda importante e rimandare all’intervallo qualche altra e/o offrire un
proprio recapito per le risposte
mantenere la razionalità
convincere chi non vuole sentire è una perdita di tempo
abituarsi all’analisi dei comportamenti
 
 
 
 
Come rispondere alle domande
?giovedì 25 novembre 2010
Tecniche positive di risposta
Testo
spiazzare l’interlocutore
» potresti avere ragione a
proposito di…
» non hai tutti i torti…
» ciò che dici non è infondato…
 
ammettere la verità
» hai ragione
 
chiedere un feedback specifico
» che cosa è esattamente che…
» vuoi essere più specifico…
» a che cosa ti riferisci …
» mi puoi fare degli esempi…
giovedì 25 novembre 2010
Come gestire le obiezioni
Testo
ascoltare fino in fondo con interesse,
lasciar parlare l’interlocutore
dopo aver ascoltato, fare una breve
pausa prima di rispondere
evitare risposte come
» no
» lei ha torto
» lei sbaglia
» mi lasci dimostrare che è in
errore
“non esiste nessuna regola che
obbliga a rispondere a tutte le
domande poste”
giovedì 25 novembre 2010
Errori di comunicazione
tono arrogante
informazioni complesse
informazioni contrastanti
mancato rispetto dei tempi
notizie evidentemente false
esclusivo uso di mezzi tecnici
linguaggio confuso
giovedì 25 novembre 2010
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Attori della Comunicazione
Gestire l’informazione
Cos’è la comunicazione
Comunicazione Istituzionale
Comunicare la Crisi
Allerta e Allarmismo
Le regole
Comunicare il rischio
Web: la rivoluzione dei media
giovedì 25 novembre 2010
COMUNICARE IL RISCHIO
giovedì 25 novembre 2010
Tipi di informazione pubblica sui rischi
INFORMAZIONE PREVENTIVA
Tempo Ordinario Tempo di Emergenza
INFORMAZIONE IN FASE DI CRISI
giovedì 25 novembre 2010
spettacolarizzazione
sensazionalismo infotainment
informazione
MAPPA
tempo
di emergenza
tempo
ordinario
informazione divulgazione
giovedì 25 novembre 2010
spettacolarizzazione
sensazionalismo
divulgazione
infotainment
informazione
informazione
MAPPA: QUADRANTI
 Informazione fa leva sulle
emozioni e sulla paura
servizi TV, radio, articoli basati
su esagerazioni e allarmismi
 Informazione è pretesto per
intrattenere, l’intrattenimento è
pretesto per informare e formare
programmi tv/radio/web
film, racconti
………think creative
 informazione concreta e
accurata sull’evento
Informazione ai cittadini
Relazione con i media
early warning systems
sms, web,
 diffusione di conoscenza per
promuovere una cultura di ProCiv
documentari, video, web
pubblicazioni,
tv&radio programmi
tempo
di emergenza
tempo
ordinario
giovedì 25 novembre 2010
spettacolarizzazione
informazione
OBIETTIVI DI COMUNICAZIONE
tempo
di emergenza
tempo
ordinario
gestione previsione
prevenzione
superamento
giovedì 25 novembre 2010
DECLINAZIONE - 9 OTTOBRE 1963 VAJONT
edutainment
notiziaintervista documentarioapprofondimento
infotainmentdivulgazione
giovedì 25 novembre 2010
AUTOPROTEZIONE
comportamentonumeri utili
il piano il kit
giovedì 25 novembre 2010
AUTOPROTEZIONE 2
Il terremoto
giovedì 25 novembre 2010
finzione
numero
quotidianità
ironia
giovedì 25 novembre 2010
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Attori della Comunicazione
Gestire l’informazione
Cos’è la comunicazione
Comunicazione Istituzionale
Comunicare la Crisi
Allerta e Allarmismo
Le regole
Comunicare il rischio
Web: la rivoluzione dei media
giovedì 25 novembre 2010
spettacolarizzazione
sensazionalismo
divulgazione
infotainment
informazione
informazione
tempo
di emergenza
tempo
ordinario
Mappa Web
giovedì 25 novembre 2010
ICT: ANY CONTENT, ANY TIME, ANY WHERE
giovedì 25 novembre 2010
Le persone trovano nuovi
modi di lavorare,
le organizzazioni si
riorganizzano su modelli più
orizzontali e cooperativi,
i consumatori sono assoldati
come co-creatori
di esperienze
dalle aziende con cui
interagiscono.
Yochai Benkler
WEB 2.0 - LA RIVOLUZIONE DEI CONTENUTI
 WEB
giovedì 25 novembre 2010
condivisione
comunicare
collaborare
sapere
socialità
IL WEB È FATTO DA PERSONE
 supporto
 aiuto
 esperienze
 connessione
 autonomia
 WEB
giovedì 25 novembre 2010
Social Media: la città del
Web 2.0
Testo
 WEB  SOCIAL MEDIA
‣ Social Media è un termine coniato
nel 2004 da Chris Shipley (co-
fondatore e Direttore della Global
Research per Guidewire Group)
‣ Social Media: gli strumenti online e le
piattaforme di condivisione dei
contenuti. Una nuova forma di
medium partecipativo [User
Generated Content]
‣ Social Media utilizzano diversi tipi di
contenuti: testi, immagini, video,
audio.
giovedì 25 novembre 2010
WEB  SOCIAL MEDIA
giovedì 25 novembre 2010
WEB  SOCIAL MEDIA
giovedì 25 novembre 2010
Visual Design
Usabilità
Architettura delle Informazioni
Accessibilità
Indicizzazione
Content Management System
Web Semantico
FARE WEB
 WEB  PAROLE CHIAVE DEL FARE WEB
giovedì 25 novembre 2010
GIORNALISMO
http://www.mogulus.com/drpc
http://www.protezionecivilesicilia.it http://www.codice1.it/
http://www.regione.piemonte.it/protezionecivile/
giovedì 25 novembre 2010
APPROFONDIMENTO
http://www.ispro.ithttp://www.preventionweb.net
giovedì 25 novembre 2010
SOCCORSO PUBBLICO
giovedì 25 novembre 2010
comunicazione
interna
pace emergenza
Istituzioni
Operatori
Centri
di ricerca
Volontari
CittadiniMedia
comunicazione
esterna
Chi genera i contenuti nellʼera web 2.0?
giovedì 25 novembre 2010
03.36 am
6/4/2009
Abruzzo, Italia
giovedì 25 novembre 2010
LʼAquila - Terremoto 2009
giovedì 25 novembre 2010
Crowdsourcing
Citizensourcing
Collaboration
Sharing
Citizen Journalism
USER GENERATED CONTENT
giovedì 25 novembre 2010
http://www.slideshare.net/Davide/
social-media-e-terremoto-in-abruzzo
< terremoto abruzzo >
giovedì 25 novembre 2010
Il primo evento di emergenza italiano
nell’era del web 2.0
Appena dopo il terremoto ....
‣ 130 gruppi facebook
‣ migliaia di messaggi ...
‣ microblog twitter
‣ per comunicare paura, disperazione
‣ per informare sulle vittime e sui soccorsi
‣ per cercare amici e parenti, ...
‣ per condividere informazioni sulla situazione
‣ per organizzare sottoscrizioni e donazioni (merce e denaro)
Per cosa?
Terremoto Abruzzo
giovedì 25 novembre 2010
Progetto Sperimentale
CittadiniOperatoriVolontari: nuove fonti di informazione a supporto delle
attività di prevenzione e gestione dell’antincendio boschivo
Open Foreste Italiane
Progetto realizzato da Elena Rapisardi, Giovanni Lotto
Supporto Tecnico piattaforma: Emidio Picariello, Kennedy Kasina (Ushahidi)
http://openforesteitaliane.ushahidi.com
http://openforeste.16012005.comblog
crowdsourcing
Crowdsourcing - Progetto sperimentale
giovedì 25 novembre 2010
Crowdsourcing - Progetto sperimentale
giovedì 25 novembre 2010
raccoglie informazioni
georeferenziate
Cosa fa?
cittadini
volontari
operatori
organizzazioni
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giovedì 25 novembre 2010
INFORMAZIONE INTEGRATA
Il sito rivistasherwood.it è lo strumento web del mensile tecnico-scientifico Sherwood - Foreste ed Alberi Oggi
giovedì 25 novembre 2010
INDICE
Attori della Comunicazione
Gestire l’informazione
Cos’è la comunicazione
Comunicazione Istituzionale
Comunicare la Crisi
Allerta e Allarmismo
Le regole
Comunicare il rischio
Web: la rivoluzione dei media
giovedì 25 novembre 2010
GESTIRE L’INFORMAZIONE IN EMERGENZA
giovedì 25 novembre 2010
WEB ALERT
giovedì 25 novembre 2010
WWW ALERT
http://www.cfs.sa.gov.au/site/home.jsp
CFS - Australia
giovedì 25 novembre 2010
WWW ALERT
http://cnt.rm.ingv.it/index.php?
li=it&area=22&pagina=4&modules=upson&op
erazione=Terremoti&lista=1
http://www.reliefweb.int/rw/dbc.nsf/
doc103?OpenForm
INGVRelief Web
giovedì 25 novembre 2010
WWW ALERT
http://www.rfs.nsw.gov.au/e.jsp
New South Wales Government - NSW
Rural Fire Service - Australia
giovedì 25 novembre 2010
WWW ALERT
http://maps.geog.umd.edu/firms/
The Fire Information for Resource Management System (FIRMS)
giovedì 25 novembre 2010
WWW ALERT
http://effis.jrc.ec.europa.eu/
European Forest Fires Information System
giovedì 25 novembre 2010
WWW ALERT
http://www.gdacs.org/
The Global Disaster Alert and Coordination System
giovedì 25 novembre 2010
WWW ALERT
http://www.eumetsat.int/Home/Main/Access_to_Data/
Meteosat_Meteorological_Products/Product_List/SP_1145431848902?l=en
EUMETSAT - Active Fire Monitoring
giovedì 25 novembre 2010
CONDIVIDERE LE INFORMAZIONI
giovedì 25 novembre 2010
Strumenti Open Source e di content sharing per
‣ archiviare e categorizzare le informazioni principali
‣ creare un network virtuale tra gli operatori - nei territori colpiti e “da
casa” - per scambiare informazione e conoscenza a distanza
Emergenza gestita da operatori e da molti volontari su turni volontari.
Internet, telefonia mobile e fissa, attive subito dopo il terremoto su quasi
tutto il territorio.
Soluzione
Passaggio di consegne - Server locali non efficienti - Fax, radio, telefoni
non garantivano il bisogno di condivisione dell’informazione
Problema
Framework
Emergenza Abruzzo 2009 - Test
Web 2.0 per la gestione
dell’informazione in emergenza
giovedì 25 novembre 2010
Attori
• COM 4
• campi di accoglienza
• DICOMAC
• Popolazione
• VVF, CFS, Polizia (F5)
• F10: relazioni con la
popolazione
• Comune
• PA
• F2: Sanità
F1 - COM 4 - 23 campi
Pianola (LʼAquila)gestito da Regione Veneto
Tasks
• scambio e condivisione di
documenti e informazioni
• informazione al pubblico
• censimenti e dati sulla
popolazione assistita
• procedure
• richieste e verifiche agibilità
• georeferenziazione delle case
danneggiate
• passaggio di consegne
• gestione segreteria F1 e del team
gmail
gtalk
calendar
gdocs
gmapsGoogle Tools
• spazio collaborativo
• RSS
• interazione sicura con il team
• items con tags, comments, ratings, links,
geolocalizzazione, files, alert
Instedd - Riff [instedd.org]
Emergenza Abruzzo 2009 - Test
Test realizzato con il supporto della Provincia di Padova e i Volontari del Distretto Bassa Padovana
giovedì 25 novembre 2010
Instedd - Riff platform
Emergenza Abruzzo 2009 - Test
giovedì 25 novembre 2010
Terremoto Haiti 2010
Cloud Emergency Management
Agenzie di Soccorso, aziende, volontari in un network globale che
riunisce sistemi e persone per coordinare l’emergenza e il soccorso.
giovedì 25 novembre 2010
Gestire l’emergenza con le nuove tecnologie
Il ruolo dell’informazione e dei social media
nella gestione dell’emergenza e dei conflitti
è al centro del dibattito internazionale
http://www.unfoundation.org/press-center/
publications/new-technologies-
emergencies-conflicts.html
giovedì 25 novembre 2010
PAROLE CHIAVE
giovedì 25 novembre 2010
Georeferenziazione delle Informazioni
giovedì 25 novembre 2010
Categorizzazione delle Informazioni
giovedì 25 novembre 2010
Formato delle Informazioni
giovedì 25 novembre 2010
Sicurezza delle Informazioni
giovedì 25 novembre 2010
Laricchezzadellarete
giovedì 25 novembre 2010
Punti di Forza Punti di Debolezza
OpportunitàMinacce
«Sistema» Protezione Civile
Coinvolgimento dei volontari
Web 2.0 Community
Networking
«Web Divide»
Budget Bassi
Free web 2.0 platforms
Approccio Condiviso
Diversità tra Istituzioni
Mancanza di approccio comune
Partecipazione e Collaborazione
Affidabilità delle fonti
Past Dependencies & Lobbies
Cambiamento Lento
Bassa Collaborazione
Bassa alfabetizzazione: Web e inglese
Budget Bassi
Mancanza di continuitàSicurezza dei dati
SWOT: Web 2.0 e Rischi
giovedì 25 novembre 2010
IDEE: THINK CREATIVE!
giovedì 25 novembre 2010
IL BISOGNO SOCIALE DI INFORMAZIONE
Le tre domande fondamentali dei cittadini:
1. informazione sulle ricadute ambientali di ogni attività umana
2. partecipazione dei cittadini alle scelte che li coinvolgono.
3. più equa ripartizione dei rischi e dei benefici fra cittadini.
giovedì 25 novembre 2010
Un modello possibile?
 non solo focus di comunicazione sul
day-after, ma anche sul day-before
 promuovere una cultura di protezione
civile per aumentere conoscenza e
consapevolezza
 coinvolgere mass-media: i rischi hanno
una loro notiziabilità anche nel tempo
ordinario; [pianificazione mezzi]
 usare linguaggi e tecniche di
comunicazione; [qualità e non
improvvisazione]
 traning media e operatori di protezione
civile sulla comunicazione del rischio e
dell’emergenza
giovedì 25 novembre 2010
‣ Il contesto della comunicazione è in
cambiamento
pubblico più consapevole
aumento dei canali di comunicazione
[Digital Divide vs Digital Inclusion]
‣ Media spesso amplificano i rischi
‣ Importanza dei fattori che determinano la
percezione del rischio
‣ Necessità di stabilire delle linee guida per
l’informazione*
‣ Necessità di costruire affidabilità e non
distruggerla*
* Dr. Ragnar Lofstedt Dr. Professor and Director King’s Centre for Risk Management, King’s College London
Massachusetts Institute of Technology
LESSONS LEARNED 1
1giovedì 25 novembre 2010
2
‣ comunicare in modo aperto, trasparente e continuo, fornendo
informazioni equilibrate, dettagliate e accurate [per evitare il
sensazionalismo]
‣ conoscere i criteri della notiziabilità
‣ sviluppare relazioni di fiducia con media a livello nazionale e
locale [comunicazione a due vie]
‣ creare centri media e team dedicati alla comunicazione
[costruire competenze]
‣ definire procedure interne e esterne
‣ incaricare un portavoce ufficiale [fidandosi]
‣ formazione sui temi della protezione civile per i media
‣ formazione sulla comunicazione per gli operatori di Protezione
Civile
‣ networking, condividere esprienze e idee
‣ survey, monitoraggio dei risultati
Le Istituzioni Governative e di Protezione Civile devono
prendere il «comando» del processo di comunicazione:
LESSONS LEARNED 2
giovedì 25 novembre 2010
Cultura e Comunicazione
➡ ha l’obiettivo di aumentare conoscenza e consapevolezza sui rischi
[awareness raising]
➡ non si deve limitare all’evento singolo
➡ bisogna pensare e agire in termini di «cultura di protezione civile»
sostenendo il concetto Readiness
La Comunicazione è fattore chiave nell’emergenza
giovedì 25 novembre 2010
Team e Qualità
‣ creare una communication think tank di esperti di comunicazione e di
protezione civile
‣ coinvolgere i team di comunicazione nelle esercitazioni
‣ adottare politiche di «riuso» di prodotti di comunicazione già realizzati
‣ curarsi della qualità dei prodotti di comunicazione
SIATE CREATIVI!
giovedì 25 novembre 2010
‣ new media, in particolare il web e le piattaforme di conten sharing
‣ strumenti della pubblicità e del marketing [es. web marketing, viral e
guerrilla marketing]
‣ ideare nuove modalità di comunicazione con i rappresentanti degli
organi di stampa [comunicato stampa social media]
Tecniche e StrumentiSIATE CREATIVI!
giovedì 25 novembre 2010
Social Media Press Release
Testo
Il primo comunicato stampa
ideato appositamente per i social
media è stato creato e condiviso
in rete da Todd Defren, di SHIFT
Communications.
giovedì 25 novembre 2010
ETICA
La differenza tra la pubblicità etica e non etica?
Per convincere quella non etica usa menzogne, mentre quella etica usa la verità
V. Stefansson
PAROLE CHIAVE
COMUNICAZIONE
CHIARA
Non hai veramente capito qualcosa fino a che non sei in grado di spiegarlo a tua nonna.
A. Einstein
CREDIBILE
La credibilità è come la verginità. Una volta persa non puoi più tornare indietro.
STIMOLANTE
La buona comunicazione è stimolante come un buon caffè. Dopo non si può dormire.
A. Morrow Lindbergh
ARMONICA
L’armonia è quando la relazione tra tutti gli elementi usati in una composizione è bilanciata, è
buona.
K. Stockhausen
giovedì 25 novembre 2010
GRAZIE!
THINKCREATIVE!
e.rapisardi@gmail.com
@erapisardi
e.rapisardi@googlewave.com
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L’uso di questo materiale implica l’accettazione della licenza e delle condizioni d’uso come
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giovedì 25 novembre 2010

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  • 2. 2 Umberto Galimberti Il mondo accade perché lo si comunica giovedì 25 novembre 2010
  • 4. La comunicazione è una scienza esatta perché può essere falsificabile. giovedì 25 novembre 2010
  • 5. Perché la Comunicazione del rischio? ➡ le persone devono sapere come affrontare il rischio gestire ➡ non aspettare l’emergenza per iniziare a comunicare prevenire giovedì 25 novembre 2010
  • 6. EMERGENZA, RISCHIO E COMUNICAZIONE prevenzione gestionesuperamento emergenza comunicazione giovedì 25 novembre 2010
  • 7. INDICE Attori della Comunicazione Gestire l’informazione Cos’è la comunicazione Comunicazione Istituzionale Comunicare la Crisi Allerta e Allarmismo Le regole per comunicare in emergenza Comunicare il rischio Web: la rivoluzione dei media giovedì 25 novembre 2010
  • 8. Cos’è la comunicazione ‣da communis = che appartiene a tutti ‣condividere, "mettere qualcosa in comune con gli altri". L'atto della comunicazione ha lo scopo di trasmettere a qualcuno informazioni e messaggi. giovedì 25 novembre 2010
  • 9. Emittente Ricevente CANALE CANALE La comunicazione è un processo giovedì 25 novembre 2010
  • 10. Stampa Cinema Radio Televisione Nuovi media WEB Telefonia fissa Free-Press Mezzi di comunicazione di massa Telefonia mobile giovedì 25 novembre 2010
  • 11. USO DEI MEDIA 0 22,5 45 67,5 90 Televisione Satellitare Digit. terrestre Internet Radio* Stampa Free Press Cellulari 78,6 18,051,072,938,37,720,685,6 Penetrazione media - dati Censis 2008 val % * dati audiradio 1° semestre 2008 giovedì 25 novembre 2010
  • 12. FONTI PER L’INFORMAZIONE LOCALE 0 10 20 30 40 Grandi Città Medie Città Piccole Città Totale Dati Censis 2008 - val% Tg regionale Rai Quotidiano Locale Tv e radio locali Cronaca cittadina quotidiani nazionali Internet Conversazioni Attività associativa COS’È LA COMUNICAZIONE giovedì 25 novembre 2010
  • 13. L’informazione è un menu assortito • la "dieta mediale" è ricca e differenziata, con forte compresenza di mass media e new media • il localismo mantiene un fortissimo richiamo: 538 Tv, 1.244 radio, 133 quotidiani regionali e provinciali • conservano spazio e credibilità le fonti di informazione e i media fortemente radicati sul territorio e nelle città • il 35% dei cittadini: considera il Tg regionale della Rai come principale fonte informativa sulla propria città e il territorio, al secondo posto (25%) i quotidiani locali, seguono le televisioni e le radio locali (15,4%), poi la cronaca locale presente nelle pagine dei quotidiani nazionali (11,9%) Censis - 2008 COS’È LA COMUNICAZIONE giovedì 25 novembre 2010
  • 14. Strumenti di Comunicazione La comunicazione è un menu assortito Testo ‣ affissioni ‣ depliant/cartoline/brochure ‣ conferenze stampa ‣ mailing ‣ convegni/incontri pubblici ‣ video ‣ manifestazioni pubbliche ‣ allestimenti ‣ partecipazione a Fiere, Saloni e Stand ‣ partecipazione ad iniziative di altri Enti ‣ concorsi ‣ formazione ‣ ..... giovedì 25 novembre 2010
  • 15. MEDIA E LINGUAGGI Ogni medium tende a ‣ generare un linguaggio comunicativo suo proprio ‣ modificare profondamente le caratteristiche dei linguaggi veicolati da media differenti e preesistenti giovedì 25 novembre 2010
  • 17. Target Testo Il segmento di pubblico a cui è diretta una determinata comunicazione ‣ profilo socio-demografico ‣ profilo socio-culturale giovedì 25 novembre 2010
  • 18. Qualità della ComunicazioneEfficacia della Comunicazione giovedì 25 novembre 2010
  • 20. PIANO DI COMUNICAZIONE Il piano di comunicazione definisce in dettaglio: ➡ le categorie di destinatari, valutando eventuali approcci differenti per massimizzarne la “risposta” in termini di notorietà ➡ i messaggi calibrati su ogni target per far leva sui temi a cui risultano più sensibili ➡ i mezzi di comunicazione: far giungere il messaggio al target ➡ la programmazione delle attività di comunicazione ➡ il budget per l’attuazione delle iniziative ➡ indicatori per misurare l’efficacia degli interventi giovedì 25 novembre 2010
  • 21. INDICE Attori della Comunicazione Gestire l’informazione Cos’è la comunicazione Comunicazione Istituzionale Comunicare la Crisi Allerta e Allarmismo Le regole per comunicare in emergenza Comunicare il rischio Web: la rivoluzione dei media giovedì 25 novembre 2010
  • 22. Ridurre le distanze Cittadini e Istituzioni Testo COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE  comunicazione: è un processo a due vie, fondamentale in una democrazia sana.  democrazia: prospera se i cittadini sanno cosa sta succedendo e possono parteciparvi attivamente.  informazione: disponibile attraverso una rete di canali dai vecchi media a internet.  cittadini: hanno diritto di esprimere le proprie idee, essere ascoltati e dialogare con i responsabili delle decisioni LIBRO BIANCO SU UNA POLITICA EUROPEA DI COMUNICAZIONE - UE 1.2.2006 giovedì 25 novembre 2010
  • 23. COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE La forma di comunicazione legata all'esigenza di creare un rapporto più diretto tra le istituzioni e i cittadini. Le qualità principali devono essere: ‣ chiarezza ‣ facilità di accesso all'informazione ‣ esaustività 30 regole per scrivere testi amministrativi in modo chiaro giovedì 25 novembre 2010
  • 24. LINGUAGGIO CONDIVISO VS BUROCRATESE COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE Per eseguire il versamento, il versante deve compilare in tutte le sue parti, a macchina o a mano, purché con inchiostro nero o nero- bluastro il presente bollettino. Per pagare, occorre compilare il bollettino con una penna nera o blu. alloggio di E.R.P. art. 21 del N.C.d.S alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica art. 21 del Nuovo Codice della Strada giovedì 25 novembre 2010
  • 25. INDICE Attori della Comunicazione Gestire l’informazione Cos’è la comunicazione Comunicazione Istituzionale Comunicare la Crisi Allerta e Allarmismo Le regole per comunicare in emergenza Comunicare il rischio Web: la rivoluzione dei media giovedì 25 novembre 2010
  • 26. La percezione pubblica del disastro nel linguaggio delle pubbliche relazioni [Bland (1995)] «the real crisis is not what has actually happened; it is what people think has happened». COMUNICARE LA CRISI giovedì 25 novembre 2010
  • 27. Eccezionalità dell’evento Testo 27 Le crisi sono eventi straordinari, caratterizzati da bassa probabilità di accadimento e da elevata capacità di impatto (Sciarelli, 2001; Lesly, 1998; Pearson, 1998). Le crisi innescate da eventi improvvisi, quali sabotaggi, incidenti o terremoti, lasciano poco tempo per elaborare una risposta in presa diretta e richiedono, per essere gestite con successo, la programmazione preventiva di piani di emergenza (Cutlip, Center, Broom, 2000). giovedì 25 novembre 2010
  • 28. Il concetto di crisi La crisi é un evento straordinario il cui accadimento e la cui visibilità all'esterno minacciano di produrre un effetto negativo sulle attività (e in alcuni casi sulla reputazione) dell'organizzazione, e rispetto al quale la prontezza e la pertinenza della risposta diventano fondamentali. giovedì 25 novembre 2010
  • 29. Caratteristiche di una crisi 1. eccezionalità dell'evento critico, straordinario e spesso inaspettato 2. necessità di una risposta tempestiva e pertinente per tutelare l'organizzazione colpita 3. visibilità [negativa/positiva] dell'evento e dei suoi effetti all'esterno, data dai media giovedì 25 novembre 2010
  • 30. Rischio di crisi Testo la domanda che ogni «organizzazione dovrebbe porsi non è se dovrà mai fronteggiare una crisi, bensì quale tipo di crisi aspettarsi e quando e come essa si verificherà». Nessuna organizzazione e nessun personaggio pubblico possono considerarsi immuni dal rischio di crisi. Mitroff (1997), fondatore dell'Institute for Crisis Management giovedì 25 novembre 2010
  • 31. Capacità di stimolare e coordinare azioni e interventi che possano influenzare l'andamento della crisi stessa. (Orgrizek, Guillery, 1999) Ruolo della Comunicazione giovedì 25 novembre 2010
  • 32. L’Informazione è un bisogno sociale Le tre domande fondamentali dei cittadini 1) Cosa è successo? 2) Perché è successo? 3) Può accedere di nuovo? giovedì 25 novembre 2010
  • 33. COMUNICARE SIGNIFICA REAGIRE In una crisi, è fondamentale che l’organizzazione colpita adotti un atteggiamento proattivo nei confronti del processo di comunicazione Per non perdere credibilità e limitare i danni della crisi, l’organizzazione si deve porre come prima e più autorevole fonte di informazioni. (Invernizzi, Ripamonti, 2002) giovedì 25 novembre 2010
  • 34. E’ necessaria una risposta tempestiva e pertinente Capacità di risposta Testo Le crisi pongono l'organizzazione colpita in un punto cruciale di svolta [Lesly, 1998; Perini, 1998], che ne minaccia la stessa sopravvivenza [Pearson, 1998]. La repentinità e la pertinenza della risposta data dall'organizzazione nelle 24h dopo l'evento critico spesso decretano il successo o il fallimento della gestione complessiva della crisi. [Wilcox e altri, 2000; Lagadec, 1994] giovedì 25 novembre 2010
  • 35. Media e crisi Nel corso degli anni gli eventi critici sono diventati anche più visibili, perché amplificati dall'onnipresente sistema dei media che contribuisce spesso a caricare gli eventi di connotazioni drammatiche e simboliche. (Ogrizek, Guillery, 1999) giovedì 25 novembre 2010
  • 36. INDICE Attori della Comunicazione Gestire l’informazione Cos’è la comunicazione Comunicazione Istituzionale Comunicare la Crisi Allerta e Allarmismo Le regole per comunicare in emergenza Comunicare il rischio Web: la rivoluzione dei media giovedì 25 novembre 2010
  • 38. E’ la più complicata COMUNICAZIONE TRA OPERATORI Testo 1. scarsa preparazione, emotività e tensione possono rendere i rapporti conflittuali; 2. si possono verificare problemi con le tecnologie utilizzate; 3. la quantità di informazioni può eccedere le capacità ricettive del singolo causando ridondanza di informazioni giovedì 25 novembre 2010
  • 39. Comunicare con la popolazione Testo 1. sono o saranno necessari atti di autoprotezione; 2. è o sarà necessaria l’evacuazione; 3. la popolazione potrebbe rendersi conto autonomamente di quanto sta accadendo. Quando Che cosa 1. segnalazione d’allarme 2. informazioni sui comportamenti di autoprotezione da adottare in relazione alla tipologia dell’evento incidentale; 3. comportamenti raccomandati (es. evacuazione spontanea o assistita) Come 1. in modo sintetico e immediato giovedì 25 novembre 2010
  • 40. Come garantire informazione e addestramento della popolazione? Prevenzione, prevenzione,.... Testo ➡ insegnando comportamenti di autoprotezione; ➡ opuscoli informativi; ➡ incontri con popolazione e scuole; ➡ segnaletica informativa in zone a rischio ➡ esercitazioni per circoscrizioni o agglomerati significativi ➡ coinvolgere i cittadini, i volontari e gli operatori per la realizzazione di attività e prodotti di comunicazione giovedì 25 novembre 2010
  • 41. Non è possibile né pensabile escludere i media Testo A chi compete ? ‣ alla figura preposta alla comunicazione Con quali tecniche? ‣ contenuto ‣ linguaggio ‣ voce ‣ gestualità ‣ aspetto esteriore ‣ elementi caratteriali Comunicare con i media giovedì 25 novembre 2010
  • 42. Paura dei media? Testo "La paura è un capitale voluminoso per i mass-media." "L'informazione non intende fare qualcosa per porre fine alla paura." Zygmunt Bauman giovedì 25 novembre 2010
  • 43. ALLARMISMO IN CIFRE* maltempo roma 1.980.000 maltempo roma paura 518.000 maltempo roma maltempo roma paura 518.000 1.980.000 * Risultati ricerca effettuata su google.it 9 gennaio 2009 giovedì 25 novembre 2010
  • 44. 1) La propensione dei mezzi di comunicazione a enfatizzare le notizie relative allo stato ambientale, sviluppando una comunicazione caratterizzata da sensazionalismo e allarmismo, a discapito del contenuto informativo. 2) La dilagante sfiducia dei cittadini verso le istituzioni collegata alla accettazione sociale delle scelte di politica ambientale e tecnologica, tutte percepite come potenzialmente generatrici di rischio e perciò imputabili alle istituzioni chiamate a garantire l’affidabilità delle soluzioni tecnologiche e gestionali. L’informazione sui rischi giovedì 25 novembre 2010
  • 45. Comunicazione Ufficiale Servizio Giornalistico PAURA A ROMA? giovedì 25 novembre 2010
  • 46. INDICE Attori della Comunicazione Gestire l’informazione Cos’è la comunicazione Comunicazione Istituzionale Comunicare la Crisi Allerta e Allarmismo Le regole per comunicare in emergenza Comunicare il rischio Web: la rivoluzione dei media giovedì 25 novembre 2010
  • 47. ALLERTA E ALLARMISMO giovedì 25 novembre 2010
  • 48. XVII SECOLO: Il primo allarme alla popolazione Una lapide in marmo del XVII secolo, in lingua latina, fu collocata su un muro di Ercolano a monito dei passanti. La 265 era più seguita di oggi? giovedì 25 novembre 2010
  • 49. Caso 1985 ALLARME SISMICO GARFAGNANA Intervista a Giuseppe Zamberletti  Il TG RAI di prima serata comunica la probabilità imminente di una scossa sismica in Garfagnana.  Invita la popolazione ad abbandonare le abitazioni.  L’avvertimento proviene direttamente dalla Protezione Civile. giovedì 25 novembre 2010
  • 50. L’allarme Testo 1. popolazione ➔ preventivamente a conoscenza delle modalità di allarme. 2. allarme ➔ suono convenzionale 3. in caso di mancanza: sistemi e strumenti alternativi reperibili localmente, quali: rete telefonica, campane, mezzi mobili muniti di altoparlanti, ecc. Per facilitare la risposta della popolazione all’allarme è opportuno rafforzare nella fase di prevenzione del rischio l’informazione con simulazioni di segnali d’allarme nelle aree coinvolte. Attenzione! giovedì 25 novembre 2010
  • 51. Il cessato allarme ➡ comunicare alla popolazione la fine dell’emergenza ➡ segnalare a mezzo strumenti convenzionali o altri strumenti acustici ➡ la segnalazione di cessato allarme deve essere ben distinguibile dal segnale di allarme. ➡ comunicare alla popolazione quali comportamenti adottare contro i pericoli residui E’ raccomandabile, in un’ottica di prevenzione, organizzare simulazioni di cessato allarme. Al momento del cessato allarme: giovedì 25 novembre 2010
  • 52. Funzione e Disfunzione La funzione degenera in disfunzione quando, l’attività di informazione della popolazione coinvolta da rischi, invece che uno stato di attenzione e sorveglianza provoca un allarme diffuso e difficilmente controllabile. Per quali ragioni?  Caratteristiche della fonte emittente  Contenuto del messaggio  Codice utilizzato  Canale utilizzato giovedì 25 novembre 2010
  • 54. INFORMAZIONE funzione allertamento disfunzione allarmismo emittentecanale EAS - Early Alert System Chernobyl 1980 TG 1985 Uragano IKE - US 2008 giovedì 25 novembre 2010
  • 55. FICTION – TV E CINEMA emittentecanale Vajont - 2001 Dante’s Peak - 1997Threads - 1980 Doctor House – 2004 funzione allertamento disfunzione allarmismo giovedì 25 novembre 2010
  • 56. INDICE Attori della Comunicazione Gestire l’informazione Cos’è la comunicazione Comunicazione Istituzionale Comunicare la Crisi Allerta e Allarmismo Le regole Comunicare il rischio Web: la rivoluzione dei media giovedì 25 novembre 2010
  • 57. LE REGOLE PER COMUNICARE IN EMERGENZA giovedì 25 novembre 2010
  • 58. Comunicazione della crisi o Crisi della Comunicazione? La comunicazione, per essere uno strumento efficace di gestione della crisi, deve, in modo ancora più rigoroso rispetto a quanto non accada in un contesto di gestione ordinaria, soddisfare una serie di requisiti. giovedì 25 novembre 2010
  • 59. Gestire le informazioni, sia all'interno sia all'esterno della organizzazione, per facilitare il superamento della crisi e per contenere gli effetti negativi sulla reputazione dell'organizzazione e sul rapporto fiduciario da essa instaurato con i propri pubblici. Obiettivo della comunicazione giovedì 25 novembre 2010
  • 60. La comunicazione di crisi deve essere: Requisiti Testo 1. tempestiva e il più possibile esaustiva; 2. continuamente aggiornata 3. centralizzata per essere coerente; 4. trasparente e riferita a valori etici dichiarati; 5. rivolta sia all'interno sia all'esterno dell’organizzazione; 6. aperta all'ascolto. giovedì 25 novembre 2010
  • 61. Testo Racconta tutto il peggio circa te stesso al più presto e nel modo più completo possibile. La verità emergerà in ogni caso e prolungherà la crisi peggiorandola solamente. Non biasimare gli altri: ciò peggiorerà solamente la situazione. American Management Association (AMA) Cosa dire Cosa non dire giovedì 25 novembre 2010
  • 62. Testo La scelta di un portavoce è cruciale per la gestione efficace di una crisi. deve essere scelto con molta cura adeguatamente formato e informato su tutto ciò che accade all'interno e all'esterno dell'organizzazione dovrà possedere ottime competenze di “public speaking”, di gestione dei rapporti con i media. dovrà essere molto comunicativo e saper suscitare empatia e fiducia nei suoi interlocutori. La scelta del portavoce giovedì 25 novembre 2010
  • 63. La credibilità delle risposte Chi comunica all’esterno deve saper rispondere in modo preciso e documentato alle domande dei giornalisti e dell’opinione pubblica. Risposte esitanti o contraddittorie minano la credibilità dell’organizzazione, facendola apparire agli occhi dell'opinione pubblica come reticente o impreparata. (De Vincentis, 2001) giovedì 25 novembre 2010
  • 64. guardare la persona mentre fa la domanda lasciare finire la domanda trattare ogni domanda come se posta in buona fede accettare confronti costruttivi dare risposte obiettive e realistiche rispondere direttamente, ma a beneficio di tutti chiarire sempre i dubbi prima di procedere oltre se il tempo non consente tutte le risposte scegliere di rispondere ad una domanda importante e rimandare all’intervallo qualche altra e/o offrire un proprio recapito per le risposte mantenere la razionalità convincere chi non vuole sentire è una perdita di tempo abituarsi all’analisi dei comportamenti Come rispondere alle domande ?giovedì 25 novembre 2010
  • 65. Tecniche positive di risposta Testo spiazzare l’interlocutore » potresti avere ragione a proposito di… » non hai tutti i torti… » ciò che dici non è infondato…   ammettere la verità » hai ragione   chiedere un feedback specifico » che cosa è esattamente che… » vuoi essere più specifico… » a che cosa ti riferisci … » mi puoi fare degli esempi… giovedì 25 novembre 2010
  • 66. Come gestire le obiezioni Testo ascoltare fino in fondo con interesse, lasciar parlare l’interlocutore dopo aver ascoltato, fare una breve pausa prima di rispondere evitare risposte come » no » lei ha torto » lei sbaglia » mi lasci dimostrare che è in errore “non esiste nessuna regola che obbliga a rispondere a tutte le domande poste” giovedì 25 novembre 2010
  • 67. Errori di comunicazione tono arrogante informazioni complesse informazioni contrastanti mancato rispetto dei tempi notizie evidentemente false esclusivo uso di mezzi tecnici linguaggio confuso giovedì 25 novembre 2010
  • 68. INDICE Attori della Comunicazione Gestire l’informazione Cos’è la comunicazione Comunicazione Istituzionale Comunicare la Crisi Allerta e Allarmismo Le regole Comunicare il rischio Web: la rivoluzione dei media giovedì 25 novembre 2010
  • 69. COMUNICARE IL RISCHIO giovedì 25 novembre 2010
  • 70. Tipi di informazione pubblica sui rischi INFORMAZIONE PREVENTIVA Tempo Ordinario Tempo di Emergenza INFORMAZIONE IN FASE DI CRISI giovedì 25 novembre 2010
  • 72. spettacolarizzazione sensazionalismo divulgazione infotainment informazione informazione MAPPA: QUADRANTI  Informazione fa leva sulle emozioni e sulla paura servizi TV, radio, articoli basati su esagerazioni e allarmismi  Informazione è pretesto per intrattenere, l’intrattenimento è pretesto per informare e formare programmi tv/radio/web film, racconti ………think creative  informazione concreta e accurata sull’evento Informazione ai cittadini Relazione con i media early warning systems sms, web,  diffusione di conoscenza per promuovere una cultura di ProCiv documentari, video, web pubblicazioni, tv&radio programmi tempo di emergenza tempo ordinario giovedì 25 novembre 2010
  • 73. spettacolarizzazione informazione OBIETTIVI DI COMUNICAZIONE tempo di emergenza tempo ordinario gestione previsione prevenzione superamento giovedì 25 novembre 2010
  • 74. DECLINAZIONE - 9 OTTOBRE 1963 VAJONT edutainment notiziaintervista documentarioapprofondimento infotainmentdivulgazione giovedì 25 novembre 2010
  • 75. AUTOPROTEZIONE comportamentonumeri utili il piano il kit giovedì 25 novembre 2010
  • 78. INDICE Attori della Comunicazione Gestire l’informazione Cos’è la comunicazione Comunicazione Istituzionale Comunicare la Crisi Allerta e Allarmismo Le regole Comunicare il rischio Web: la rivoluzione dei media giovedì 25 novembre 2010
  • 80. ICT: ANY CONTENT, ANY TIME, ANY WHERE giovedì 25 novembre 2010
  • 81. Le persone trovano nuovi modi di lavorare, le organizzazioni si riorganizzano su modelli più orizzontali e cooperativi, i consumatori sono assoldati come co-creatori di esperienze dalle aziende con cui interagiscono. Yochai Benkler WEB 2.0 - LA RIVOLUZIONE DEI CONTENUTI WEB giovedì 25 novembre 2010
  • 82. condivisione comunicare collaborare sapere socialità IL WEB È FATTO DA PERSONE  supporto  aiuto  esperienze  connessione  autonomia WEB giovedì 25 novembre 2010
  • 83. Social Media: la città del Web 2.0 Testo WEB SOCIAL MEDIA ‣ Social Media è un termine coniato nel 2004 da Chris Shipley (co- fondatore e Direttore della Global Research per Guidewire Group) ‣ Social Media: gli strumenti online e le piattaforme di condivisione dei contenuti. Una nuova forma di medium partecipativo [User Generated Content] ‣ Social Media utilizzano diversi tipi di contenuti: testi, immagini, video, audio. giovedì 25 novembre 2010
  • 84. WEB SOCIAL MEDIA giovedì 25 novembre 2010
  • 85. WEB SOCIAL MEDIA giovedì 25 novembre 2010
  • 86. Visual Design Usabilità Architettura delle Informazioni Accessibilità Indicizzazione Content Management System Web Semantico FARE WEB WEB PAROLE CHIAVE DEL FARE WEB giovedì 25 novembre 2010
  • 92. LʼAquila - Terremoto 2009 giovedì 25 novembre 2010
  • 95. Il primo evento di emergenza italiano nell’era del web 2.0 Appena dopo il terremoto .... ‣ 130 gruppi facebook ‣ migliaia di messaggi ... ‣ microblog twitter ‣ per comunicare paura, disperazione ‣ per informare sulle vittime e sui soccorsi ‣ per cercare amici e parenti, ... ‣ per condividere informazioni sulla situazione ‣ per organizzare sottoscrizioni e donazioni (merce e denaro) Per cosa? Terremoto Abruzzo giovedì 25 novembre 2010
  • 96. Progetto Sperimentale CittadiniOperatoriVolontari: nuove fonti di informazione a supporto delle attività di prevenzione e gestione dell’antincendio boschivo Open Foreste Italiane Progetto realizzato da Elena Rapisardi, Giovanni Lotto Supporto Tecnico piattaforma: Emidio Picariello, Kennedy Kasina (Ushahidi) http://openforesteitaliane.ushahidi.com http://openforeste.16012005.comblog crowdsourcing Crowdsourcing - Progetto sperimentale giovedì 25 novembre 2010
  • 97. Crowdsourcing - Progetto sperimentale giovedì 25 novembre 2010
  • 98. raccoglie informazioni georeferenziate Cosa fa? cittadini volontari operatori organizzazioni Da chi? Inviando una segnalazione georeferenziata Come? Ogni segnalazione degli utenti è verificata, approvata e pubblicata. 1 2 3 giovedì 25 novembre 2010
  • 99. INFORMAZIONE INTEGRATA Il sito rivistasherwood.it è lo strumento web del mensile tecnico-scientifico Sherwood - Foreste ed Alberi Oggi giovedì 25 novembre 2010
  • 100. INDICE Attori della Comunicazione Gestire l’informazione Cos’è la comunicazione Comunicazione Istituzionale Comunicare la Crisi Allerta e Allarmismo Le regole Comunicare il rischio Web: la rivoluzione dei media giovedì 25 novembre 2010
  • 101. GESTIRE L’INFORMAZIONE IN EMERGENZA giovedì 25 novembre 2010
  • 102. WEB ALERT giovedì 25 novembre 2010
  • 103. WWW ALERT http://www.cfs.sa.gov.au/site/home.jsp CFS - Australia giovedì 25 novembre 2010
  • 105. WWW ALERT http://www.rfs.nsw.gov.au/e.jsp New South Wales Government - NSW Rural Fire Service - Australia giovedì 25 novembre 2010
  • 106. WWW ALERT http://maps.geog.umd.edu/firms/ The Fire Information for Resource Management System (FIRMS) giovedì 25 novembre 2010
  • 107. WWW ALERT http://effis.jrc.ec.europa.eu/ European Forest Fires Information System giovedì 25 novembre 2010
  • 108. WWW ALERT http://www.gdacs.org/ The Global Disaster Alert and Coordination System giovedì 25 novembre 2010
  • 111. Strumenti Open Source e di content sharing per ‣ archiviare e categorizzare le informazioni principali ‣ creare un network virtuale tra gli operatori - nei territori colpiti e “da casa” - per scambiare informazione e conoscenza a distanza Emergenza gestita da operatori e da molti volontari su turni volontari. Internet, telefonia mobile e fissa, attive subito dopo il terremoto su quasi tutto il territorio. Soluzione Passaggio di consegne - Server locali non efficienti - Fax, radio, telefoni non garantivano il bisogno di condivisione dell’informazione Problema Framework Emergenza Abruzzo 2009 - Test Web 2.0 per la gestione dell’informazione in emergenza giovedì 25 novembre 2010
  • 112. Attori • COM 4 • campi di accoglienza • DICOMAC • Popolazione • VVF, CFS, Polizia (F5) • F10: relazioni con la popolazione • Comune • PA • F2: Sanità F1 - COM 4 - 23 campi Pianola (LʼAquila)gestito da Regione Veneto Tasks • scambio e condivisione di documenti e informazioni • informazione al pubblico • censimenti e dati sulla popolazione assistita • procedure • richieste e verifiche agibilità • georeferenziazione delle case danneggiate • passaggio di consegne • gestione segreteria F1 e del team gmail gtalk calendar gdocs gmapsGoogle Tools • spazio collaborativo • RSS • interazione sicura con il team • items con tags, comments, ratings, links, geolocalizzazione, files, alert Instedd - Riff [instedd.org] Emergenza Abruzzo 2009 - Test Test realizzato con il supporto della Provincia di Padova e i Volontari del Distretto Bassa Padovana giovedì 25 novembre 2010
  • 113. Instedd - Riff platform Emergenza Abruzzo 2009 - Test giovedì 25 novembre 2010
  • 114. Terremoto Haiti 2010 Cloud Emergency Management Agenzie di Soccorso, aziende, volontari in un network globale che riunisce sistemi e persone per coordinare l’emergenza e il soccorso. giovedì 25 novembre 2010
  • 115. Gestire l’emergenza con le nuove tecnologie Il ruolo dell’informazione e dei social media nella gestione dell’emergenza e dei conflitti è al centro del dibattito internazionale http://www.unfoundation.org/press-center/ publications/new-technologies- emergencies-conflicts.html giovedì 25 novembre 2010
  • 116. PAROLE CHIAVE giovedì 25 novembre 2010
  • 122. Punti di Forza Punti di Debolezza OpportunitàMinacce «Sistema» Protezione Civile Coinvolgimento dei volontari Web 2.0 Community Networking «Web Divide» Budget Bassi Free web 2.0 platforms Approccio Condiviso Diversità tra Istituzioni Mancanza di approccio comune Partecipazione e Collaborazione Affidabilità delle fonti Past Dependencies & Lobbies Cambiamento Lento Bassa Collaborazione Bassa alfabetizzazione: Web e inglese Budget Bassi Mancanza di continuitàSicurezza dei dati SWOT: Web 2.0 e Rischi giovedì 25 novembre 2010
  • 123. IDEE: THINK CREATIVE! giovedì 25 novembre 2010
  • 124. IL BISOGNO SOCIALE DI INFORMAZIONE Le tre domande fondamentali dei cittadini: 1. informazione sulle ricadute ambientali di ogni attività umana 2. partecipazione dei cittadini alle scelte che li coinvolgono. 3. più equa ripartizione dei rischi e dei benefici fra cittadini. giovedì 25 novembre 2010
  • 125. Un modello possibile?  non solo focus di comunicazione sul day-after, ma anche sul day-before  promuovere una cultura di protezione civile per aumentere conoscenza e consapevolezza  coinvolgere mass-media: i rischi hanno una loro notiziabilità anche nel tempo ordinario; [pianificazione mezzi]  usare linguaggi e tecniche di comunicazione; [qualità e non improvvisazione]  traning media e operatori di protezione civile sulla comunicazione del rischio e dell’emergenza giovedì 25 novembre 2010
  • 126. ‣ Il contesto della comunicazione è in cambiamento pubblico più consapevole aumento dei canali di comunicazione [Digital Divide vs Digital Inclusion] ‣ Media spesso amplificano i rischi ‣ Importanza dei fattori che determinano la percezione del rischio ‣ Necessità di stabilire delle linee guida per l’informazione* ‣ Necessità di costruire affidabilità e non distruggerla* * Dr. Ragnar Lofstedt Dr. Professor and Director King’s Centre for Risk Management, King’s College London Massachusetts Institute of Technology LESSONS LEARNED 1 1giovedì 25 novembre 2010
  • 127. 2 ‣ comunicare in modo aperto, trasparente e continuo, fornendo informazioni equilibrate, dettagliate e accurate [per evitare il sensazionalismo] ‣ conoscere i criteri della notiziabilità ‣ sviluppare relazioni di fiducia con media a livello nazionale e locale [comunicazione a due vie] ‣ creare centri media e team dedicati alla comunicazione [costruire competenze] ‣ definire procedure interne e esterne ‣ incaricare un portavoce ufficiale [fidandosi] ‣ formazione sui temi della protezione civile per i media ‣ formazione sulla comunicazione per gli operatori di Protezione Civile ‣ networking, condividere esprienze e idee ‣ survey, monitoraggio dei risultati Le Istituzioni Governative e di Protezione Civile devono prendere il «comando» del processo di comunicazione: LESSONS LEARNED 2 giovedì 25 novembre 2010
  • 128. Cultura e Comunicazione ➡ ha l’obiettivo di aumentare conoscenza e consapevolezza sui rischi [awareness raising] ➡ non si deve limitare all’evento singolo ➡ bisogna pensare e agire in termini di «cultura di protezione civile» sostenendo il concetto Readiness La Comunicazione è fattore chiave nell’emergenza giovedì 25 novembre 2010
  • 129. Team e Qualità ‣ creare una communication think tank di esperti di comunicazione e di protezione civile ‣ coinvolgere i team di comunicazione nelle esercitazioni ‣ adottare politiche di «riuso» di prodotti di comunicazione già realizzati ‣ curarsi della qualità dei prodotti di comunicazione SIATE CREATIVI! giovedì 25 novembre 2010
  • 130. ‣ new media, in particolare il web e le piattaforme di conten sharing ‣ strumenti della pubblicità e del marketing [es. web marketing, viral e guerrilla marketing] ‣ ideare nuove modalità di comunicazione con i rappresentanti degli organi di stampa [comunicato stampa social media] Tecniche e StrumentiSIATE CREATIVI! giovedì 25 novembre 2010
  • 131. Social Media Press Release Testo Il primo comunicato stampa ideato appositamente per i social media è stato creato e condiviso in rete da Todd Defren, di SHIFT Communications. giovedì 25 novembre 2010
  • 132. ETICA La differenza tra la pubblicità etica e non etica? Per convincere quella non etica usa menzogne, mentre quella etica usa la verità V. Stefansson PAROLE CHIAVE COMUNICAZIONE CHIARA Non hai veramente capito qualcosa fino a che non sei in grado di spiegarlo a tua nonna. A. Einstein CREDIBILE La credibilità è come la verginità. Una volta persa non puoi più tornare indietro. STIMOLANTE La buona comunicazione è stimolante come un buon caffè. Dopo non si può dormire. A. Morrow Lindbergh ARMONICA L’armonia è quando la relazione tra tutti gli elementi usati in una composizione è bilanciata, è buona. K. Stockhausen giovedì 25 novembre 2010
  • 133. GRAZIE! THINKCREATIVE! e.rapisardi@gmail.com @erapisardi e.rapisardi@googlewave.com Parte di questo lavoro è pubblicato con licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.5. L’uso di questo materiale implica l’accettazione della licenza e delle condizioni d’uso come http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/. Questa presentazione può contenere materiale di altri autori. Copyright 2009. All rights reserved. Per eventuali utilizzi contattare gli autori della presentazione. giovedì 25 novembre 2010