LE AVANGUARDIE STORICHE Inizio '900 - I Guerra Mondiale, tra Storia e Storia dell’Arte. Elaborato del Laboratorio di Storia dell'istituto Stringher di Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Classe 5^ D Turistico, 5^ A Alberghiero, 5^ C Turistico, anno scolastico 2013-2014. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Paola Carboni (Italiano e Storia), Paola Chiopris (Storia dell’Arte) e Adriana Odorico (Tecniche di Comunicazione e Relazione). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
Le avanguardie storiche, istituto stringher, udine, elio varutti
1. Istituto Statale d’Istruzione Superiore
“Bonaldo Stringher” Udine
Anno scolastico 2013-2014
LE AVANGUARDIE STORICHE
Inizio '900 - I Guerra Mondiale,
tra Storia e Storia dell’Arte
2. • 1) Espressionismo
• Espressionismo: l'artista osserva la natura e poi
rappresenta ciò che percepisce nel suo animo, esprime i
suoi sentimenti.
• Oggetto della pittura: non più la natura in sé, ma lo
stato d'animo dell'artista.
• 2) Cubismo
• Nasce in Europa nel 1907
• Caratteristiche:
• 1) Tecnica mista: uso di pezzi e oggetti reali (fogli di
giornale, paglia di sedie, ecc...)
• 2) Rappresentazione degli oggetti da più punti di vista,
con l'obiettivo di dare il senso plastico della figura.
• 3) Scomposizione della figura nelle sue forme originali
• 4) Origine del nome: le loro opere parevano "fatte a
cubetti“.
3. • 3) Futurismo
• Nasce in Italia nel 1909, Marinetti pubblica su Le
figaro il Manifesto del Futurismo
• Artisti: Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi
Russolo, Giacomo Balla, Gino
• Severini Antonio Sant'Elia
• Caratteristiche:
• - Tocca tutte le discipline
• - Nuove regole artistiche, e rifiuto
dell'accademismo
• - Esaltazione del progresso
• - Innovazione: rappresentazione del movimento.
4. • 4) Astrattismo
• corrente artistica in cui i segni raffigurati non
rappresentano alcun paesaggio reale, ma trasmettono
solo dei messaggi e dei sentimenti.
• 5) Il dadaismo
• Si sviluppa in Europa e America durante la I Guerra
Mondiale
• Caratteristiche:
• - Azzeramento di tutte le nozioni accademiche
• - Il valore più importante è il caso
• - Attribuisce un nuovo significato alle figure comuni
• Autore: Marcel Duchamp (percorso individuale)
5. • 6) Il surrealismo
• Breton, Manifesto del Surrealismo (1924)
--> non politicizzato
• Breton, Manifesto del Surrealismo (1929)
--> politicizzato: socialista
• Caratteristiche:
- Liberazione dell'individuo dalle convenzioni sociali
• - Sogno, follia e ricerca dell'inconscio (influenza di Freud)
come fuga dalla realtà
• - L'opera è dettata dalla psiche, dalla mente dell'autore.
• Autori: Salvador Dalì ; Max Ernst ; René Magritte
6. • 7) La metafisica
• Autori: Giorgio De Chirico, Carlo Carrà
• Caratteristiche:
• - Descrizione di una realtà che va al di là delle apparenze
• - Senso di mistero, allucinazione, sogno
• - Immagini statiche: scena fuori dal tempo
• - Figura umana solo sotto forma di manichino
• - Campiture di colore piatte e uniformi
• - Riferimenti filosofici a Nietzsche e alla mitologia greca
antica
7. Il secondo futurismo e
l’aeropittura
1. dal 1918 al 1928 un forte legame con la cultura post-cubista;
2. dal 1929 al 1938, molto più legata alle idee del surrealismo. ebbe un
effettivo legame con il regime fascista, nel senso che abbracciò gli
stilemi della comunicazione governativa dell'epoca e si valse di speciali
favori.
• Durante questo periodo si sviluppò l'aeropittura che è
– Declinazione pittorica del futurismo che si afferma negli anni
successivi alla prima guerra mondiale. Come espressione del mito
della macchina e della modernità caratteristico del movimento
marinettiano, l'aeropittura manifesta l'entusiasmo per il volo, il
dinamismo e la velocità dell'aeroplano che si configura in una
formulazione plastica spaziale, con casuali elementi figurativi e
contrapposizione di piani in movimento. L'aeropittura, si traduce
anche in una sorta di documentarismo aeronautico.
– Genere di pittura promosso da numerosi artisti del secondo futurismo
codificato nel 1929 nel Manifesto dell'aeropittura futurista redatto da
F. T. Marinetti e Mino Somerzi.
8. Aeroritratto di Benito Mussolini
• L’ opera di Alfredo Ambrosi del 1930
congiunge la celebrazione della
figura del duce con la tematica tipica
dell’aeropittura, ovvero il delirio di
onnipotenza dell’uomo che domina
il mondo dall’alto.
• Si propaganda il concetto di
superuomo nietzschiano ripreso
dalla cultura fascista e identificato
nell’immagine di Benito Mussolini.
9. Novecento: Galleria Pesaro
Il Fascismo voleva un'arte basata sul mestiere e sulla tradizione, che doveva
piacere ed essere capita dal popolo, un'arte tecnicamente artigianale e un
artista come uomo di mestiere.
Novecento
• è il nome di un movimento artistico italiano degli anni venti del XX secolo.
• aveva lo scopo di ritornare alla tradizione pittorica classica, reagendo contro
le “stravaganze e le eccentricità” delle avanguardie.
• è nato nel 1922 a Milano
• si è presentato nel 1923 con un'esposizione alla Galleria Pesaro, inaugurata da
Mussolini, delle opere di 7 artisti: M. Sironi, A. Funi , L. Dudreville, A. Bucci, E.
Malerba, P. Marussig* e U. Oppi.
• si tratta di esperienze e correnti artistiche differenti, ma strette da un senso
comune di "ritorno all'ordine", un'arte che dopo le eccessive sperimentazioni
delle avanguardie torna con riferimento all’antichità classica.
• si manifestò anche nella letteratura e soprattutto nell'architettura sia in
campo nazionale che europeo.
“Coordinatrice” del movimento era la critica d'arte Margherita Sarfatti, stretta
collaboratrice di Mussolini.
10. Novecento: Galleria Pesaro
Gli artisti si ripresentarono assieme, con il
nome di "6 artisti del Novecento" (Oppi
esponeva da solo), nel 1924 alla Biennale di
Venezia dove esposero opere come "L'allieva",
"Paesaggio urbano" (Sironi), "Amore: discorso
primo" (Dudreville), "I pittori" (Bucci).
Le opere sono caratterizzate da forme plastiche e
geometriche e i generi prediletti sono ritratti,
nature morte e paesaggi.
11.
12. La m o s tra d e lla rivo luz io ne fa s c is ta fu un e ve nto
c e le bra tivo d e l d e c e nna le d e ll’a vve nto a l p o te re d i Be nito
Mus s o lini che s i te nne p e r 2 a nni a l p a la z z o d e lle
Es p o s iz io ni d i Ro m a d a l 2 8 o tto bre 1 9 3 2 a l 2 8 o tto bre 1 9 34
.
Fu rip ro p o s ta ne lle due rie d iz io ni s uc c e s s ive d e l 1 9 3 7 e d e l
1 9 42 .
La mostra fu inaugurata a 10 anni dalla marcia su Roma e
rappresentò un grande impegno del regime nel dimostrare
una propria immagine, ricorrendo ad un insieme complesso
di mezzi di comunicazione e assegnando un ruolo di primo
rilievo alla fotografia.
13. La mostra illustrava l’evolversi della rivoluzione fascista ed era
suddivisa in 13 sale espositive che ripercorrevano gli avvenimenti
della storia d’Italia dal 1914 al 1924
Fin dall’inizio la mostra fu concepita
non per dimostrare una rappresentazione
oggettiva dei fatti, ma come un opera
celebrativa di propaganda che doveva
influenzare e coinvolgere emotivamente
i visitatori.
La fotografia era un elemento centrale nell’ allestimento
delle sale, seppur sotto diverse forme che andavano dalle
gigantografie ai fotomontaggi.
Le immagini riproducevano essenzialmente le sfilate di
camice nere, gruppi armati davanti all’ obbiettivo e foto
di guerra in trincea
14. L’itine ra rio d e lla m o s tra c o nduc e va i vis ita to ri ne g li
a vve nim e nti s to ric i ita lia ni d a l 1 9 1 4 a l 1 9 2 2 . . .
SALA A: L’Italia nel 1914 SALA B: Adunata dei fasci
d’azione rivoluzionari.
SALA C e D: La guerra
Italiana dal 1914 al 1918.
SALA E: Fondazione dei fasci
di combattimento.
SALA F e G: Gli altri
SALA H e I: avvenimenti dal 1919.
Avvenimenti dal 1920
SALA O:
Avvenimenti fino al
1922
SALA N: Avvenimenti
fino del 1921
SALA L e M: Presa della
Dalmazia e di Fiume
15. L’Arte Pubblica in Italia:
la decorazione parietale degli edifici pubblici
• Marcello Piacentini
• Nel 1929 Mussolini lo nominò membro dell’ Accademia d’Italia. I richiami
alla tradizione classica saranno, soprattutto a partire dagli anni Trenta
numerosi, contribuendo alla fissazione di quello stile littorio.
• Palazzo di Giustizia di Milano
• Il palazzo di Giustizia di Milano, sede del tribunale, fu costruito tra il 1932
e il 1940 da Marcello Piacentini.
• Decorato internamente con mosaici, altorilievi, affreschi e sculture
ispirate alla tradizione artistica romana perché dovevano illustrare la
storia della Giustizia.
• Imponenti frasi latine riguardanti i principi della Giurisprudenza dominano l'ingresso:
16. L’Arte Pubblica in Italia:
la decorazione parietale degli edifici pubblici
Sommità sinistra Sommità centrale Sommità destra
Iurisprudentia est
divinarum atque
humanarum / rerum
notitia iusti atque iniusti
scientia
IUSTITIA / Iuris praecepta
sunt haec: honeste vivere
/ alterum non laedere,
suum cuique tribuere
Sumus ad iustitiam nati neque
opinione / sed natura constitutum
est ius
La Giurisprudenza è la
scienza degli affari divini
e umani, dei fatti giusti e
ingiusti
GIUSTIZIA / I precetti del
diritto sono questi: vivere
onestamente / non
ledere l'Altro, attribuire a
ciascuno il suo
Siamo chiamati alla giustizia fin da
quando siamo nati e sulla natura si
fonda il diritto, non sull'opinione
17. • Achille Funi
• Negli anni Trenta, Funi si dedica intensamente ad opere di pittura
monumentale, soprattutto affreschi, partecipando a grandi
imprese: decora le pareti della triennale di Milano (1933) e la sala
della Consulta del Palazzo Comunale di Ferrara(1934-1937), la sua
più importante opera ad affresco con episodi ispirati ai lavori
dell'Ariosto (Mito di Ferrara).
• Nel 1933, insieme a Campigli e Carrà, sottoscrive il "Manifesto della
pittura murale" di Sironi.
• Mario Sironi
• L'adesione al fascismo, che negli anni Trenta esprimerà anche in
grandi opere di contenuto ideologico (mai, però, propagandistico)
ha condizionato la pittura di Sironi.
• Sironi sogna un'arte consona allo spirito della rivoluzione fascista.
• Carlo Carrà
• Nel 1910 insieme a Marinetti, Boccioni e Russolo scrive un
manifesto rivolto ai giovani artisti esortandoli ad un rinnovamento
del linguaggio espressivo. All'appello rispondono Balla e Severini:
da qui nasce il futurismo.
• Fu cosi tra i protagonisti dell'arte italiana nel primo e nel secondo
venticinquennio del secolo, mantenendo in ogni fase
un'aspirazione all'equilibrio classico
18. Le istituzioni artistiche utilizzate dalla
propaganda fascista
Per assicurarsi il consenso generalizzato, il
fascismo lascia spazio a diverse tendenze
artistiche, dal classicismo figurativo di
Novecento, alle ricerche astrattiste del
secondo Futurismo. Queste forme artistiche
sono presentate nelle numerose rassegne
espositive nazionali e internazionali, Biennale
di Venezia, Triennale di Milano, Quadriennale
di Roma.
19. Biennale di Venezia
È nata dall’amministrazione del comune di Venezia, guidata dal
sindaco Ricardo Selvatico , durante l’adunanza consigliare del
19 aprile 1893, inaugurandola l’anno successivo per celebrare
le nozze d’argento del re Umberto e Margherita di Savoia. La
prima Esposizione Universale viene inaugurata il 30 aprile
1895. Il sindaco volle trasformare gli incontri serali degli artisti
nelle salette del caffé Florian in una prestigiosa esposizione
internazionale. Vennero premiati i pittori Michetti con “la
figlia di Jorio” e Segantini con “il ritorno al pese natio”.
20. Quadriennale di Roma
La Quadriennale, chiamata anche Esposizione Quadriennale d’Arte
Nazionale, nasce nel 1927 con deliberazione del Governatorato di
Roma. L’idea è quella di accentrare le forze più rappresentative
dell’arte italiana in un’unica grande esposizione di raccordo tra le
mostre provinciali e regionali, organizzate dai sindacati artistici, e
l’appuntamento internazionale della Biennale veneziana. Per il decollo
dell’iniziativa decisiva è la figura di Cipriano Efisio Oppo. Artista,
scrittore, deputato al Parlamento del Regno e dirigente del Sindacato
artistico, Oppo è il regista delle prime quattro edizioni della
Quadriennale nella veste di segretario generale. Lo affianca il
presidente Enrico di San Martino, personalità di spicco nella politica
culturale a Roma. Nella quadriennale del ‘31 vi furono presenti grandi
maestri come «i futuristi», Carrà, Bartoli, Carena, Casorati, Sironi Tosi,
gli italiani di Parigi; mentre nella seconda, quella del ’35 era rivolta alle
nuove generazioni come Pirandello, Gentilini, Cagli, Capogrossi, Mafai,
Cavalli, Ziveri, Afro, Mirko, Severini(con una sala per le sue opere).
21. Triennale di Milano
La Triennale di Milano ospitata all’interno del Palazzo dell’Arte,
è un’istituzione culturale internazionale che produce mostre,
convegni ed eventi di arte, design, architettura, moda, cinema,
comunicazione e società. La Triennale di Milano è stata fondata
a Monza nel 1923 in occasione della I Biennale delle arti
decorative dell'ISIA ad opera di Guido Marangoni. È stata
trasferita a Milano nel 1933. La Triennale si pone come
obiettivo, sin dalla sua nascita, lo stimolo dell'interazione tra
industria, mondo produttivo e le arti applicate. In questa ottica,
negli anni, la Triennale ha assunto un ruolo di amplificatore
mediatico per l'innovativo ambiente italiano, catalizzando anche
il confronto tra le varie correnti che man mano andavano
sviluppandosi.
22. Severini, Ricordi di Viaggio
Autoritratto
di C.E. Oppo
Foto di Ricardo
Selvatico
«Ritorno al paese natio» di
Segantini
«Figlia di Jorio» di Michetti
Ritratto di G. Marangoni
23. MURALISMO MESSICANO
• Arte originale, estremamente composita e
complessa, capace di divulgare l’idea
dell’affresco monumentale in tutto il mondo.
• Pittura rivolta al popolo, sotto forma di grandi
decorazioni murali di lettura immediata e dai
contenuti didascalici.
• Il caposcuola è Diego Riviera ma ne sono
protagonisti anche Josè Clemente Orozco e
Davide Alfaro Siqueiros.
• Orozco si rifà a un impatto emotivo.
• Rivera aggiorna la tradizione artistica
precolombiana.
• Siqueiros, declina l’immaginario popolare
messicano con un linguaggio espressionista
grottesco ed esasperato che risente della forza
visionaria del Surrealismo e del Futurismo.
DIEGO RIVERA
Cultura Nazista - 1933
24. MURALISMO AMERICANO
Gli artisti vengono chiamati a compiere decorazioni di pubblica destinazione e i
grandi muralisti messicani vengono invitati a insegnare.
I pittori più rappresentativi di questo nuovo orientamento sono Hopper, Sheeler,
Shahn, Levine, Perlin, Thomas Hart Benton.
THOMAS HART BENTON
• Benton vuole creare un’arte diretta a tutto il
popolo e non soltanto ad una ristretta élite.
Comincia così lavori rappresentativi e
naturalistici. Inizia con piccoli murali di vita
quotidiana americana. Preferisce il murale in
quanto include più temi in contemporanea e
quindi sono più espressivi per la società, per la
visione stessa. Inoltre il murale è arte pubblica
e gli piace l’idea che raggiunga direttamente le
persone. Gli vengono commissionati i dipinti
murali sulla vita indiana e sono influenzati
molto dai murali messicani.
• Mette in luce la minaccia del fascismo e del
nazismo contro gli ideali americani.
THOMAS HART BENTON –
The Arts of the South - 1944
25. MINO MACCARI
• Nato a Siena nel 1898;
• Nel 1922 partecipa alla "marcia su Roma;
• Nel 1924 viene chiamato da Angiolo Bencini a
curare la stampa de "Il Selvaggio", dove vi
appaiono le sue prime incisioni;
• Nel 1931 partecipa alla I Quadriennale di Roma
(dove sarà ancora nel 1951 e nel 1955). Nel 1932
"Il Selvaggio" si trasferisce a Roma. Nel 1938
viene invitato alla XXI Biennale di Venezia con
una sala personale, collabora ad "Omnibus" di
Longanesi e tiene una mostra personale
all'Arcobaleno di Venezia. Nel 1943 espone ad
una personale a Palazzo Massimo in Roma e alla
Mostra Dux al Cinquale di Montignoso;
• Lo stile spiccatamente espressionista di queste
piccole opere, richiama fortemente quello dei
dipinti del pittore tedesco George Grosz,
appartenente alla corrente della Nuova
Oggettività.
26. Istituto Statale d’Istruzione Superiore “B. Stringher” Udine
Anno scolastico 2013-2014
Hanno collaborato alla realizzazione gli allievi delle classi:
•5^ A Alberghiero: Katwar Bougjda, Alina Boussim, Egi Cepele,
Andrea Colussi, Monica Fasan, Marco Folli, Marco Puntin, Hamza
Touissi.
•5^ C Turistico: Lorenzo Badiale, Jenny Bigaran, Jessica Carnevali,
Erika Del Giudice, Landry Kadjo, Filippo Milani, Mattia Trangoni,
Vanessa Vittor.
•5^ D Turistico: Arianna Bonini, Vanessa Bosco, Cristiana Cottrer,
Simone Felcaro.
Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli.
Coordinamento didattico: professoresse Paola Carboni (Italiano e
Storia), Paola Chiopris (Storia dell’Arte) e Adriana Odorico
(Tecniche di Comunicazione e Relazione). Networking: prof. Elio
Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.