1. AVANTICHIUDI
È IMPORTANTE RICORDARE.
“LE COSCIENZE POSSONO NUOVAMENTE
ESSERE SEDOTTE ED OSCURATE.
SE COMPRENDERE È IMPOSSIBILE, CONOSCERE
È NECESSARIO, PERCHÉ CIÒ CHE È ACCADUTO
PUÒ RITORNARE”
Primo LeviGLI ALUNNI DELLE CLASSI QUARTE SONO LIETI
DI PRESENTARE IL PROGETTO DI CIRCOLO
A.S. 2008/2009
2. MENUCHIUDI
Affermare il diritto alla “memoria” sia per chi racconta, sia per
chi ascolta, con lo scopo di tutelare i ricordi, per conservare le
tracce che altrimenti rischiano di scomparire. Un grande libro
della “memoria” fatto di immagini, tradizioni, mestieri, suoni,
sapori, momenti tristi e gioiosi, attraverso l’incrociarsi delle
storie. Gli alunni potranno conoscere il passato, rivivere
esperienze e rivalutare quei ricordi che oggi spesso sono negati
o sembrano mancare. Questa la premessa educativo-didattica e
culturale del progetto “Senza radici non si vola”. Gli alunni delle
classi quarte del 3° Circolo Didattico di Gragnano hanno
sviluppato le finalità proprie del progetto attraverso un percorso
di conoscenza, approfondimento, nonché di analisi e sintesi, del
testo “Una bambina e basta” di Lia Levi.
3. DOVE I LUOGHI
CHI SIAMO
LA STORIA
FAMOSAI
ERI
CHIUDI
PROGETTO
FAMOSA
OGGI
4. DOVE
CHIUDI MENU
Ciao. Sono un fumetto così grande
perchè rappresento il pensiero dei
bambini del 3° Circolo di Gragnano.
In appresso diventerò sempre più
piccolo perché dovrò fare spazio
alle notizie che Vi debbo dare.
AVANTI
5. DOVE
CHIUDI MENU
Noi siamo qui,
in provincia di Napoli, nella penisola
sorrentina, ai piedi del monte Pendolo.
Siamo distanti dal mare solo km 3,700
e da Napoli km 33,200.
AVANTIINDIETRO
Lo stemma di Gragnano è…
6. CHIUDI MENU INDIETRO
Gragnano, che si estende per
circa 14 kmq, confina con i
Comuni di Castellammare di
Stabia, Santa Maria la Carità,
Sant’Antonio Abate, Casola di
Napoli, Lettere, Pimonte, Agerola
e Scala e Ravello della provincia
di Salerno. Ha una popolazione di
circa 30.000 abitanti. Si può raggiungere:
via autostrada Napoli-Salerno
con uscita a Castellammare di
Stabia;
con Trenitalia;
con servizi di bus SITA che la
collegano ai paesi confinanti e a
Napoli.
Nei suoi punti più alti, le frazioni
di Castello e di Aurano, raggiunge
posizioni sul livello del mare
rispettivamente di 280 e 260 metri.
Altre importanti frazioni sono
Caprile e Sigliano.
ALTRE NOTIZIE UTILI
Leggete con attenzione.
Sono notizie interessanti.
CIAO
10. Particolare pala di P. Landolfo
Chiesa Corpus Domini
L. Giordano: Mad. della Neve
Chiesa Santa Maria ad Nives
G. Diano: Trasporto resti S.
Sebastiano
Chiesa S. Sebastiano - Rosario
CHIUDI MENU INDIETRO AVANTI
11. L’ultima cena
Chiesa Corpus Domini
M. Pino – Trasfigurazione (1578)
Chiesa Corpus Domini
CHIUDI MENU INDIETRO AVANTI
14. Valle dei Mulini Chiesa di Castello Strada della Valle dei
Mulini e ponte
CHIUDI MENU INDIETRO AVANTI
15. Gragnano, oltre al
centro storico, di
per sé abbastanza
esteso, e alle zone
di recente sviluppo
edilizio, ha anche
importanti frazioni
che risalgono al
suo iniziale
periodo: Castello,
Caprile, Aurano,
Sigliano, San
Nicola dei Miri.
CastelloCaprile
Chiesa San Nicola dei Miri
A
u
r
a
n
o
CHIUDI MENU INDIETRO
16. STORIA
CHIUDI MENU
Eccomi di nuovo con voi.
Questa volta vi parlerò in
modo molto semplice e breve
della storia del nostro paese.
Vi parlerò …
DELL’ORIGINE
DEL NOME
DEI CASALI
DEI FUOCHI
DI CURIOSITÀ
DEI PERIODI STORICI
17. ORIGINE
CHIUDI MENU SETTORE
Debbo invitarvi ad
immaginare un viaggio
a ritroso di ben 2098
anni. Aprite le ali della
fantasia …
…dovreste vedere i soldati di Lucio
Cornelio Silla,
L.C. SILLA
aprile del 665, cioè 89 a.C. – e gli
scampati rifugiarsi sulle colline
circostanti, dando origine a nuovi
insediamenti o rinfoltendo quelli già
esistenti. Nascono così nuovi nuclei
abitati che daranno origine al nostro
paese. Quei “gragnanesi” erano dediti
all’agricoltura e alla pastorizia,
producendo abbondante frutta, ottimo
vino e altrettanto ottimo latte da cui
prenderanno, poi, il nome i monti
circostanti: «Lattari». Quindi la nascita
del nostre paese va senz’altro
collegata alla distruzione di Stabia.
saccheggiare Stabia - 30
18. NOME
CHIUDI MENU SETTORE
Infatti, si “… narra che militava
nell’esercito di Silla … un Publio
Granio, che … si stabilì ai piedi
del Monte Aureo per guarire delle
ferite riportate in battaglia. A quei
miseri, colà rifugiati, egli offrì
protezione ed aiuto, onde essi,
memori dei benefici ricevuti,
Gragnano nominarono una
parte di quelle terre occupate.”¹
In realtà “…il nome di Gragnano
deriva da un «praedium» che la
«gens Grania» aveva nel territorio
stabiese,…”²: il termine deriva dal
nome latino di persona Granius,
più il suffisso -anus che indica
appartenenza.
Siete per la leggenda o per un
dato storico? In verità a noi
piace la leggenda, ma
riconosciamo che è soltanto
un piacevole frutto di una
fervida fantasia …
Note
1-2 – Avv. A. Liguori, “Gragnano – Memorie
Archeologiche e Storiche”.
Tutto ciò è confermato da una lapide
con una scritta in latino di cui
riportiamo la traduzione:
“Viandante fermati se non ti dispiace
osserva questa tomba
che Publio Granio figlio di Publio
per sé e per i suoi da vivo fece
costruire…”
19. CASALI
CHIUDI MENU SETTORE
“Alle difese naturali si aggiunsero
presto opere di fortificazioni
artificiali”…, i “tre «Castra»: «Castellum
ad mare» “«Castellum litterense» e
«Castellum gragnaniense». E fu grazie a
questi “presidi che Stabia, Sorrento ed
Amalfi non caddero preda dei
Longobardi. Attorno al Castello di
Gragnano sorsero i Casali di Caprile,
Aurano, Aucella, Palmola, Pusillara,
Vulcano, Iannola, Pausarano, Bulciano,
Sigliano, Sanzano, San Leone, San Vito
e Li Miri”¹.
Poi cominciarono le
invasioni dei barbari,
dei saraceni e…
Note
1 – Avv. A. Liguori, “Gragnano – Memorie
Archeologiche e Storiche”.
Alarico re dei Goti
20. CHIUDI MENU SETTORE
Eccovi l’ immagine
dei castelli …
Torre e mura del Castellum
gragnanienseCastellum litterense
Castellum ad mare
21. FUOCHI
CHIUDI MENU SETTORE
Non pensate che i
Gragnanesi accendessero
“fuochi” pirotecnici…
Le autorità, per fissare l’imposta
che ogni città o paese doveva
versare, inviavano ogni tre anni i
«numeratores» per effettuare il
conteggio dei «fuochi» o famiglie.
“Questo sistema fu introdotto da
Alfonso d’Aragona e l’imposta … si
chiamò appunto «focatico»¹.
La popolazione di Gragnano, da
documenti del 1542, risultava così
composta:
• Gragnano centro : fuochi 50
• Casale di San Leone: fuochi 76
• Casale San Marco: fuochi 333
• Casale di Sigliano: fuochi 10
• Casale di Sanzano: fuochi 84
Note
1 – Avv. A. Liguori, “Gragnano – Memorie
Archeologiche e Storiche”.
• Casale Miri: fuochi 13
• Casale Juveni: fuochi 14
• Casale Caprile: fuochi 18
• Casale Aurano: fuochi 19
• Casale Castello: fuochi 62
AVANTI
22. CHIUDI MENU SETTORE
Ma quanti erano gli
abitanti di Gragnano?
Quali mestieri esercitavano?
Dai «fuochi» del 1642 si evince che a
Gragnano vi potessero essere
all’incirca 1850 abitanti.
Vi erano benestanti (101), religiosi
(29), impiegati della pubblica
amministrazione (9), agricoltori,
pastori e boscaioli (88), artigiani (65),
manovali generici (71), commercianti
(39), attività varie (20), industriali
molinari (23), maccaronaro (1), a
testimonianza che a Gragnano si
macinava il grano per la presenza dei
23 mulini, ma non era ancora
sviluppata l’attività dei pastifici.
Volete alcune curiosità? Eccole!
Sapete chi è il vaticale, il
chierchiarolo, il barbitonsore, il
centrellaro, l’azzimatore? Sapete
come si chiamava il primo industriale
della pasta e il primo maccaronaro?
PENSATECI UN PO’
- Vaticale : comprava e trasportava
grano per i mulini;
- Chierchiarolo: metteva i cerchi alle
botti;
- Barbitonsore: barbiere;
- centrellaro: metteva grossi chiodi
sotto alle scarpe per risparmiare le
suole;
- azzimatore: asportava o pareggiava il
pelo di un tessuto adoperando grandi
forbici.
- Industriale: Flavio Golano;
- Maccaronaro: Marino Chierchia
23. PERIODI
STORICI
CHIUDI MENU SETTORE
É questa una fase storica molto
lunga che va dalla caduta
dell’impero romano ai tempi
nostri. Noi vi proponiamo
soltanto un accenno…
Il nostri paese fu, nell’ordine,
dominio dei Goti, dei Bizantini,
dei Longobardi e, dopo un
periodo di influenza di Amalfi, dei
Normanni, degli Svevi, degli
Angioini, degli Aragonesi, degli
Spagnoli. Dal 1166 con il
normanno Guglielmo II comincia il
periodo delle infeudazioni:
Gragnano, per donazioni o
compravendite, passa da un
feudatario all’altro fino al 1806,
quando le leggi feudali furono
definitivamente abolite con l’inizio
del periodo napoleonico.
Quest’ultimo fu seguito, poi, dalla
dominazione borbonica, dalla
annessione al Regno d’Italia, dalla
parentesi fascista e dalla
proclamazione della Repubblica.Guglielmo II
24. CURIOSITÀ
CHIUDI MENU
Tanto per sapere
qualcosa in più e per
appagare la vostra
curiosità…
Lo sapete che esistono altre
Gragnano? Eccole:
- Gragnano Trebbiense ( Piacenza)
che ha una frazione che si chiama
Gragnanino;
- Gragnano, frazione di Capannori
(Lucca);
- Gragnano, frazione di
Sansepolcro (Arezzo).
Chiesa di G. Trebbiense
Gragnanino
26. CHIUDI MENU
ACQUAL’acqua era
proprietà privata o
un bene
pubblico?
La generosità di madre natura nel
donare a Gragnano numerose
sorgenti d’acqua purissima e
sempre potabile è stata veramente
grande. Le principali sorgenti
sono quelle dell’ «Imbuto», della
«Forma», di «Acquafredda» e delle
«Breccelle». L’acqua a Gragnano
è sempre stata di proprietà
demaniale ad eccezione del
periodo dell’infeudazione, quando
nel 1587, con successivi contratti
di acquisto, la famiglia Quiroga
divenne l’esclusiva proprietaria
delle sorgenti gragnanesi,
costruendo ben 25 mulini lungo la
zona che oggi viene chiamata la
“Valle dei Mulini. Solo il 18
gennaio del 1894 l’acqua ridiventa
proprietà demaniale per la somma
di lire 260.000, dando inizio a
costruzione di fontane, all’
approvvigionamento idrico da
parte dei cittadini e ad un
miglioramento igienico del paese.
Oggi la gestione di un bene
pubblico, quali l’acqua e
l’acquedotto, è affidata ad un ente
privato.
SETTORE
27. CHIUDI MENU
PASTAEd ora la pasta…
quella che tutti noi
consumiamo ogni
giorno…
Non si può parlare della famosa
pasta di Gragnano, se prima non
si rivolge uno sguardo al luogo
prescelto per la macinazione del
grano, la “Valle dei Mulini”, lungo
il fiume Vernotico, sfruttando le
acque della sorgente Forma.
“Agli inizi l’attività molitoria era
collegata all’ agricoltura …
trasformando il grano in farina”.¹
Solo nel XVI secolo Gragnano vide
la nascita dei primi pastifici
perché favorita da particolari
condizioni climatiche, come una
leggera aria umida che permetteva
la lenta essiccazione dei
"maccaroni". La produzione della
pasta, in particolare dei
"maccaroni", rese famosa nel
mondo Gragnano che
nell'Ottocento conobbe la sua
epoca d'oro. La via Roma e la
piazza Trivione, con i maccheroni
appesi ad essiccare, diventarono
così il centro della città. La
produzione dei maccaroni
aumentò tanto che Gragnano
ottenne l'apertura di una stazione
Note
1 – Quaderni Culturali – Biblioteca Comunale
di Gragnano – Gragnano dei “Maccaroni” –
Profilo storico.
AVANTI
28. CHIUDI MENU AVANTI
ferroviaria per l'esportazione dei
maccheroni: il 12 maggio 1885.
Gragnano arrivò a contare circa
100 pastifici, ma oggi ne sono
rimasti solo alcuni altrettanto
famosi ed importanti per la qualità
della pasta, la diversità dei formati
e la quantità prodotta: Pastificio
Garofalo, Pastificio Liguori,
Pastificio De Martino, Pastificio
Moccia (ex Afeltra), Pastificio
Faella, I Pastai Gragnanesi, senza
contare le piccole attività
artigianali che producono pasta
speciale, come i famosi “fusilli” e
i “paccheri”. La nostra pasta,
famosa in tutto il mondo, è tanto
buona da meritarsi infiniti detti .
INDIETRO
FORMATI DI PASTA
BUCATINI VERMICELLI CAPELLINI
PENNE MEZZE MANICHE CONCHIGLIE
ESEMPIO DI PASTA LUNGA
ESEMPIO DI PASTA CORTA
35. Una volta, non tanto
tempo fa, era così…
Essiccazione su canne e
all’aperto della pasta lunga Bambini che
mangiano vermicelli
CHIUDI MENU INDIETRO SETTORE
36. CHIUDI MENU
Ecco alcune immagini
di quella che fu la florida
Valle dei Mulini…
Loc. Santa Lucia Mulino
“Porta di Castello”
Scorcio
Mulino “Forma”
Mulino “Del Monaco”
Paesaggio con ponte
ORIGINE
37. CHIUDI MENU
VINOQuello di Gragnano è
proprio un’altra cosa…
Che a Gragnano ci sia sempre
stata una produzione di vino è
dimostrato dalla presenza di
«cellae» vinarie nelle ville romane
rinvenute nel territorio cittadino.
Lo stesso Carlo I D’Angiò teneva
in grande considerazione il vino di
Gragnano, tanto da richiederne
una fornitura nel luglio del 1269.
Anticamente sulle colline di
Gragnano si coltivava il
«mangiaguerra» che dava un vino
tanto buono da dare, per
antonomasia, il nome a tutti i vini
gragnanesi,
“Famoso è pure il «lambiccato» -
vino dolce - che tuttora viene
prodotto dai nostri contadini con
arte e maestria”¹.
Per testimoniare che il vino di
Gragnano è ottimo e famoso, basta
ricordare solo due esempi:
• “Vino di Gragnano?” “Gnorsì”
(Paese di Cuccagna” – M. Serao);
•“Dal vinaio ti fai dare due litri di
Gragnano frizzante, assicurati che
sia Gragnano; tu lo assaggi: se è
frizzante lo pigli, se no desisti” –
(Battuta tratta dal film del 1954
“ Miseria e nobiltà”).
1 - “Macaparemioteca Gragnanese” Prof.
Carlo del Gaudio.
AVANTI
39. CHIUDI MENU
ALCUNI DETTI
Tratti da: “Macaparemioteca Gragnanese”
Prof. Carlo del Gaudio.
‘O vino ‘e Caprile
se scola a varrile.
Il vino di Caprile
si beve a barili.
Ten’a vocca bona
comm’o vino ‘e Gragnano.
Ha la bocca buona
come il vino di Gragnano.
‘O vino ‘e coppa ‘Avrano
è ‘o meglio ‘e Gragnano.
Il vino di Aurano
è il migliore di Gragnano
‘O vino ‘e coppa Santu Nicola te
fa rimanì senza parola.
Il vino di sopra San Nicola
ti fa restare senza parola.
I vini sono di varie qualità, e così buoni,
che forse come quelli di Gragnano non
ne ha l’Italia dei così perfetti.
(Contarini “Antichità di Napoli”)
41. PIZZA
CHIUDI MENU
La pizza, lo sanno ormai tutti,
nacque a Napoli per fare un
omaggio alla Regina Margherita.
Quella classica è proprio la
margherita: tonda (oggi si dice al
piatto), pomodoro, mozzarella,
olio e basilico. Ma i tipi di pizza
sono infiniti sia per l’impasto che
per la farcitura che cambiano
anche nello stesso paese. Una
variante della pizza è il calzone
ripieno che può essere fritto o al
forno. Il ripieno generalmente è
come quello della pizza.
A Gragnano esiste un’ infinità di
pizzerie ed ognuna è tipica per
qualche variante : ce ne sono
alcune che la fanno al piatto, altre
che la fanno a metro, altre ancora
a chilo. Ciò che unisce tutte le
diversità (impasto, farcitura) è
l’ottima qualità che richiama
persone dall’intera provincia ed
oltre.
Ed ora, signore e signori,
abbiate un po’ di pazienza…
Noi abbiamo molto da
fare…
AVANTI
43. PANUOZZO
CHIUDI MENU
Il «panuozzo»? Tutti ne hanno
sentito parlare, molti lo hanno
assaggiato, pochi sanno dire che
cos’è!!! I produttori fanno mistero
a parlarne perché temono di
svelare chissà quale segreto di
stato!!!
Ma che cos’è! Di cosa è fatto?
Quali sono gli ingredienti?
Prima di tutto è necessario
precisare che è un prodotto
esclusivo dei pizzaioli di
Gragnano e che sono pochi anni
che ha conquistato il palato di
moltissimi visitatori di pizzerie.
Ha l’aspetto e la forma di un pezzo
di pane dalla lunghezza di 25-30
cm ed è fatto con l’impasto della
pizza, cotto in forno a legna.
La cottura ha de fasi:
• la prima è quella di cuocere
l’impasto quanto basta per
tagliarlo e farcirlo;
• la seconda è la cottura per 2 o 3
minuti dopo la farcitura.
La farcitura può variare a seconda
dei gusti e del locale.
Generalmente è mozzarella e
pancetta.
La nostra attuale
occupazione non è
terminata! Abbiamo ancora
qualcosa da … rosicchiare…
AVANTI
44. CHIUDI MENU
Ma i gusti sono tantissimi e non è
possibile dare un elenco completo
di sapori, dI ingredienti.
Oltre ai classicissimi "Prosciutto e
Mozzarella", "Salsiccia e Frijarielli
(broccoli)", "Alla Diavola" (con
mozzarella, salsiccia, funghi,
pomodoro, piccante) la gamma dei
sapori è praticamente infinita e
trova l'unico limite nella fantasia
del cliente! Un Panuozzo intero
può bastare per due persone
mediamente "affamate".
Ha il pregio di essere un alimento
dall'ottimo equilibrio nutrizionale
e di essere un prodotto
economico: in media, mangiare un
Panuozzo con bibita, costa
appena 6-7€.
ALCUNE IMMAGINI
46. CHI SIAMO
CHIUDI MENU AVANTI
Il nostro Circolo è
abbastanza grande ed
esteso sul territorio…
Il 3° Circolo Didattico di
Gragnano nasce nel 1991
in seguito ad un intervento
di razionalizzazione delle
istituzioni scolastiche del
territorio.
Il nostro è un Circolo molto
esteso sul territorio con
plessi scolastici ubicati al
centro del Paese ed altri in
zone periferiche di recente
sviluppo residenziale. Vi
sono plessi di Scuola
dell’Infanzia e di Scuola
Primaria per un totale
complessivo di 874 alunni.
I docenti dei due settori
sono 86. La Segreteria è
composta dal Dirigente
Amministrativo e da 4
assistenti.
47. CHI SIAMO
CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
STRUTTURA E RISORSE UMANE
DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa
ELENA CAVALIERE
FUNZIONI STRUMENTALI COLLABORATORI
COORDINATORI DI PLESSO DOCENTI
ALUNNI COLLABORATORI
SCOLASTICI
D.S.G.A.
ATA
48. CHI SIAMO
CHIUDI MENU INDIETRO
Ecco i Plessi… SCUOLA DELL’INFANZIA
Via Viviani: Sez. 8
Via Castellammare: Sez. 5
Via Castellammare 1: Sez. 2
Cappella della Guardia: Sez. 2
Cappella Bisi: Sez. 1
SCUOLA PRIMARIA
Plesso Staglie: classi 14
Plesso Siani: classi 10
Plesso Ponte Carmiano: classi 5
Ed ecco il plesso “Staglie”
50. CHIUDI MENU AVANTI
Abbiamo illustrato il libro
“Una bambina e basta”.
Ecco alcuni lavori …
Un grazie di cuore a Lei, gentile
Signora Lia Levi, per il suo meraviglioso
libro e per averci onorato della sua
presenza.
La preghiamo, però, di essere indulgenti
nel giudicare i nostri modesti lavori.
Siamo dei bambini e abbiamo ancora
tanto da imparare, ma anche tanto da
ricordare per impedire che i “mostri” del
passato possano ritornare.
Gli alunni
INDIETRO
52. I NOSTRI LAVORI
Io a sei anni sono timidissima …
con una vocina così tenue …
L’inchiesta prosegue, fila dopo
fila, banco dopo banco …
CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
53. CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
I NOSTRI LAVORI
Annegata nella disperazione,
chiedo l’estremo aiuto alla mia…
Io non lo so …So solo che nella
mia vita c’è qualcosa di …
54. CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
I NOSTRI LAVORI
È successa una cosa strana. È
partita tutta la nostra casa e noi …
Siamo come tartarughe o lumache
a cui hanno levato il guscio …
55. CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
I NOSTRI LAVORI
Quando ci alziamo andiamo a fare
colazione al bar…
… quando la notte… sembra andare
in mille pezzi. È tutto uno scoppio …
56. CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
I NOSTRI LAVORI
Lui è lì: sfavilla, fa le capriole
con la luce, sembra farci…
A Milano c’è una nebbia che ci
nasconde tutti …
57. CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
I NOSTRI LAVORI
Benito Mussolini / ne ha fatto
una grossa/ si è soffiato il …
Per la festa del Purim i bambini
cantano: “Israel …
58. CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
I NOSTRI LAVORI
Ai piedi non abbiamo scarpe,
ma grossi …
Allora veniva a casa uno della
questura …
59. CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
I NOSTRI LAVORI
Il cinema all’aperto sotto le
stelle dove danno …
Maria ha preso la forma della
sua nuova casa …
60. CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
I NOSTRI LAVORI
Hanno arrestato la Zia, ma
perché?
Mamma, perché non mi svegli,
perché non mi aiuti …
61. CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
I NOSTRI LAVORI
È tutto davanti agli occhi,
l’immagine stessa …
«Sono entrati i tedeschi a Roma »
ci dice la mamma e non ci …
62. CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
I NOSTRI LAVORI
Il collegio è un grande edificio
quadrato con un cortile …
“Mamma” urlo spalancando la
porta, “perché non hai fatto …
63. CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
Sono arrivati i tedeschi, ma
non proprio qui da noi …
È arrivata una bimba piccolissima:
ha appena compiuto tre anni …
I NOSTRI LAVORI
64. CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
Mi hanno cambiato nome e naturalmente cognome. Le mie
sorelle non sono più le mie sorelle, dato che il loro …
I NOSTRI LAVORI
65. CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
Passo un giorno e una notte a tremare e poi all’improvvico
blocco suor Maria Speranza …
I NOSTRI LAVORI
66. CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
Mio padre mi ha portata qui per parlare con me, finalmente
attacca il discorso …
I NOSTRI LAVORI
67. CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
È arrivata la Pasqua ebraica e siamo tutte tristi, siamo qui
senza azzimo e nemmeno un po’ di …
I NOSTRI LAVORI
68. CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
Fiamma e Fioretta devono tornare la mattina dopo, ma
all’ora di pranzo non si sono ancora viste. …
I NOSTRI LAVORI
69. CHIUDI MENU AVANTIINDIETRO
Non c’è stato un momento: prima buio e poi zac la luce. No,
qui tutto è rotolato quieto e scontato …
I NOSTRI LAVORI
70. CHIUDI MENU
Alla radio scrivo un giorno una lettera per partecipare a un
gioco, forse un concorso. …
I NOSTRI LAVORI
AVANTI
71. CHIUDI
SALUTI
genastr@alice.it
Gentile Signora Lia Levi,
siamo stati molto lieti di averLa incontrata e
di aver sentito dalla sua viva voce parole
tanto importanti ed indimenticabili, che
resteranno per sempre chiuse nel cuore di
ognuno di noi.
Noi La ricorderemo con tanto affetto e
altrettanto speriamo Lei faccia con noi,
piccoli alunni del 3° Circolo di Gragnano, un
paese di cui, forse, Lei non conosceva
neanche l’esistenza.
Ora potrà vederne alcune immagini e, se
vorrà, venire a trascorrere una serata
spensierata per assaggiare le nostre
squisitezze.
Un grazie e un abbraccio da noi tutti.
Gli alunni