arcireportsicilia
a cura dell’Arci Sicilia
www.arcisicilia.info anno IV - n. 83
arci50@libero.it 25 novembre 2011
Vite spazzate
H
foto Francesco Caizzone
ncuria, cementificazione selvaggia - piena di queste proporzioni. La mattina
hanno collaborato:
Toti Bello, Anna Bucca, Grazia Bucca,
Elisa Calabrò, Teresa Campagna,
Maria Cannatella, Filippo Messina,
Claudia Ranzani, Saro Rossi
I ma sanata (!) -, precipitazioni straor-
dinarie e poi, un mare di fango. Cosa
è successo a Barcellona Pozzo di Gotto
del 22 novembre la pioggia è caduta
insistentemente dalle prime ore del gior-
no ingrossando via via i torrenti e por-
foto:Francesco Caizzone il 22 novembre? tando dalle montagne di Castroreale e
redazione: via Carlo Rao, 16 90133 Palermo Il torrente Longano e il torrente Idria Margi una grande quantità di terra argil-
sono quasi sempre a secco durante tutto losa e detriti. Il letto dei torrenti non era
numero 83 - Supplemento al n. 41
del 22 novembre di Arcireport, l'anno, un rigagnolo d'acqua scorre in affatto pronto a contenere tale portata
registrato al Tribunale di Roma n.13/2005 autunno e primavera, più forte il fluire d'acqua: lavatrici, frigoriferi, tronchi d'al-
del 24 gennaio 2005 dell'acqua durante l'inverno. Ma mai, da bero ammassati, laterizi e altro materia-
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trent'anni almeno, si era verificata una le da discarica "ornavano" il greto dalla
pausa continua a pag.2
“TUTTE LE CHIESE, TUTTE LE COMUNITÀ RELIGIOSE MANCANO DEL CONTRASSEGNO PIÙ IMPORTANTE DELLA [...] VERITÀ. ESSENDO
FONDATE SU UNA FEDE RIVELATA ED ESSENDO PERCIÒ LEGATE AD UNA SERIE DI SPECIFICI EVENTI STORICI, SONO PRIVE DI VALIDITÀ
UNIVERSALE. È SOSTANZIALMENTE INUTILE RICERCARE TRA LE VARIE TRADIZIONI RELIGIOSE QUALE SIA LA RELIGIONE VERA: QUEL CHE
IMPORTA È AGIRE BENE. COMPIERE IL BENE, LA VIRTÙ, PER AMORE DEL BENE STESSO RELATIVIZZA NON TANTO LA VERITÀ BENSÌ L'E-
SISTENZA DELLE SINGOLE COMUNITÀ RELIGIOSE, LE QUALI SI PRESENTANO ORMAI PIÙ COME UN OSTACOLO CHE COME UNA VIA AL CON-
SEGUIMENTO DELL'UNICA RELIGIONE MORALE, LA SOLA DAVVERO UGUALE PER TUTTI.”
(IMMANUEL KANT “LA RELIGIONE NEI LIMITI DELLA SEMPLICE RAGIONE, 1793”)
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prosegue da pag. 1
foce in su. Entrambi i torrenti sono coper- SOPRAVVIS SUTI
ti d'asfalto e queste strade rappresenta-
lluvione Saponara (Messina). 22 so ho paura". Così Antonino, 62 anni, ex
A
no due delle arterie più importanti della
città. La forza dell'acqua e l'ammassarsi novembre 2011. Le testimonianze. camionista, racconta la sua esperienza e
dei detriti hanno creato un muro di gran- "Vivo qui da 20 anni - racconta chiede "aiuto subito perché il rischio non è
de potenza che ha rotto gli argini in alcu- Giovanni, 48 anni - non era mai successa finito".
ni punti, ha superato la copertura inon- una cosa del genere. Le case crollate "Siamo due famiglie che viviamo in con-
dando le strade laterali e ha distrutto un erano lì da almeno 50 anni. In passato non trada Buttuni - aggiunge - e adesso vicino
ponte di collegamento nella zona di c'é mai stato un caso del genere: è stata le nostre case si è aperta come una vora-
Calderà, giusto nel punto in cui il una tragedia. Eravamo tutti bloccati e non gine dalla montagna, abbiamo il timore
si poteva scappare". che possa ripetersi quello che è accaduto
Longano arriva a mare.
Mentre con i familiari, armato di pale, ieri sera e che ci possano essere altre vit-
L'allerta sulla situazione idrogeologica a
toglie il fango dalla cantina della propria time. Abbiamo bisogno di aiuto e subito
Barcellona Pozzo di Gotto era già alta da
casa, Giovanni ricorda nitidamente cosa è per mettere in sicurezza la zona, ma quel-
tempo, l'11 dicembre 2008 un'esondazio-
accaduto ieri sera: "Ero bloccato in auto e la parte del paese sembra dimenticata".
ne aveva travolto le case lungo il corso
non riuscivo neanche a scendere dalla Mentre il sole è oscurato da nubi che
del torrente provocando danni enormi, la vettura per aiutare i miei, non ho visto mai annunciano piogge, il pensionato ricorda
tragedia di Giampilieri e San Fratello del- cadere tanta acqua tutta insieme". cosa è accaduto la sera del 21 novembre:
l'anno scorso aveva aumentato la preoc- Sui soccorsi dice che "sono stati veloci, "Ero seduto tranquillamente a casa quan-
cupazione in tutto il comprensorio. In perché sono arrivati subito i militari della do all'improvviso ho sentito un boato, un
molti avevano denunciato la mancanza brigata Aosta e i medici del 118, con fiume di fango e pietre ha travolto anche
di pulizia del greto del torrente Longano. appartenenti alla Protezione civile comu- un cancello, e se non ci sono stati morti è
In molti denunciano tutt'oggi la cementifi- nale, che hanno aiutato subito alcune per- stato soltanto per fortuna. Spero che non
cazione selvaggia. Le "saje" e le altre vie sone rimaste bloccate a lasciare le loro ci sia bisogno di altre vittime - conclude –
naturali per il deflusso dell'acqua piovana abitazioni". per avere gli aiuti necessari nella nostra
sono state ostruite negli anni da costru- "Abito a Saponara da quando sono nato, contrada".
zioni private presumibilmente abusive ho 62 anni e non ho mani visto nulla del
ma poi quasi nella totalità sanate. genere, ieri sera qui c'era l'inferno e ades- arci50@libero.it
Carente è l'azione di rimboschimento
delle zone montane così come il monito-
raggio dei litorali. Insomma mentre si
pensava a costruire e si guardava con
terrore quello che succedeva altrove, le
condizioni di pericolo nel barcellonese
diventavano sempre più gravi come tra
l'altro era stato segnalato in un articolo
del 4 novembre da Pasquale Rosania e
in una relazione di poco precedente del
dott. Roberto Iraci.
Oggi siamo in strada a spalare fango. In
alcune vie del centro (Via Alessandro
Volta, Via Mandanici, Via Tenente
Genovese, Via Garibaldi) la situazione è
veramente gravissima. Ad Oreto e Pozzo
Perla molte persone sono rimaste isolate
fino a ieri sera.
La frazione di Femminamorta è stata
irraggiungibile per due giorni. Via del
Mare è diventata un nuovo torrente. Il
fango ha invaso case, negozi, scuole e
foto Francesco Caizzone
uffici. Miracolosamente non ci sono vitti-
me. Ma la situazione è comunque gravis- sone dei comuni limitrofi, si stanno tendono e meritano di avere risposte
sima. dando da fare. Auto-organizzati e forte- dall'Amministrazione comunale e da chi
Non si capisce allora come sia possibile mente determinati a rimuovere quel ha competenza in merito di pianificazio-
che il Tribunale continui a lavorare come fango che adesso non solo metaforica- ne urbanistica e rispetto del territorio.
se nulla sia accaduto. Come non sia mente copre la loro cittadina. Qualche Perché non si aspetti sempre l'emergen-
stato dichiarato lo stato di calamità tempo fa alcuni striscioni sono apparsi in za per agire e tutelare il proprio territorio.
(almeno fino a quest'ora noi non ne città con uno slogan "Barcellona può Perché non sia compito degli abitanti
abbiamo ricevuto notizia). Come pochis- rinascere. Ora tocca a noi!", il riferimen- supplire alle deficienze e alle incompe-
simi mezzi (e molti dei privati) siano in to era alla lotta alla mafia. Ora questo tenze di chi dovrebbe farsi carico di que-
azione per rimuovere fango e detriti. slogan è stato utilizzato per spronarsi a ste problematiche.
I cittadini e le cittadine di Barcellona vicenda nelle operazioni di recupero e di
Pozzo di Gotto, insieme a tantissime per- pulizia. Ma i cittadini e le cittadine pre- eliclb@gmail.com
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La storia non insegna
rci Sicilia, il Comitato di Messina tra cui un bambino di 10 anni. auto e cassonetti dell’immondizia travolti,
A ed il circolo Arci di Barcellona
chiedono un intervento coordi-
nato, aiuti e mezzi di soccorso
A Barcellona P.G. acqua, detriti, tronchi
hanno invaso le strade della città, rico-
prendo le principali arterie e le case delle
ponti crollati, frazioni isolate.
Pochi sono i mezzi di soccorso a disposi-
zione. Ieri i territori sono rimasti soli ad
Dopo l’alluvione di ieri pomeriggio, 22 persone. affrontare l’emergenza e oggi il fango e i
novembre, la situazione nell’area tirrenica Nei territori colpiti i danni sono ingenti, detriti sono eliminati soprattutto da giovani
del messinese è estremamente critica. sono crollati alcuni ponti e decine di strade con le pale in mano.
Una valanga di fango ha sepolto sono inagibili, negozi distrutti, cantinati ed Nonostante la presenza della protezione
Saponara, dove si sono registrati 3 morti, abitazioni a pian terreno invasi dal fango, civile, la sensazione è che le cose vadano
a rilento e che manchi il coordinamento fra
le attività e ognuno faccia da sé.
Molte persone dovranno dormire fuori dalle
loro case, servono mezzi di soccorso,
ruspe, camion in molti posti non c’è acqua
e luce, servono aiuti.
Raccogliendo le richieste delle persone
impegnate da ieri, chiediamo un intervento
coordinato e una presenza più ingente di
uomini e mezzi.
Questo disastro non si può imputare solo
al maltempo, all’aumento delle piogge
negli ultimi anni, ma soprattutto alla man-
cata messa in sicurezza del territorio e alla
carente valutazione delle aree a rischio. La
tragedia del 2009 nei territori di Giampilieri
e Briga, che provocò 37 morti, dovrebbe
avere insegnato qualcosa, ma evidente-
mente così non è.
foto Francesco Caizzone
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S.o.s alluvione
Arci ha aperto un conto corrente
L’ per sostenere le popolazioni colpite
martedì scorso dall’alluvione che
ha devastato diversi territori dell’area tirre-
nica del messinese, in particolare i paesi di
Saponara e Barcellona P.G.
I fondi raccolti serviranno per aiutare le per-
sone più colpite dal disastro che all’im-
provviso si sono ritrovate senza una casa,
con le attività commerciali duramente col-
pite, senza più niente.
Queste le coordinate del conto corrente
intestato a “Raccolta fondi per alluvionati
del messinese”, aperto presso Banca Etica:
Iban IT 38 E 05018 04600 000000 140686
Nel frattempo le operazioni di soccorso e di
rimozione di fango e detriti proseguono
con lentezza e sono molti i volontari impe-
gnati in quest’opera. E’ anche iniziata la
conta dei danni che anche se non sono
ancora quantificati appaiono ingenti.
S.o.s alluvione
foto Francesco Caizzone
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E’ iniziato il conto alla rovescia
on queste parole si apriva un testo messo in circolazione febbraio scorso, ci si riunì nuovamente in assemblea, convocata
C a Quito (Ecuador) da migranti aderenti a varie organizza-
zioni di diversi paesi (tra cui l’Arci), in occasione del IV
Forum Sociale Mondiale delle Migrazioni, svoltosi nell’ottobre del
sulla base di un testo dal titolo molto esplicito e semplice: “La mia
casa è dove voglio vivere”, in cui si leggeva, tra l’altro: “Gli esseri
umani devono poter scegliere, in piena libertà e indipendenza,
2010. Sulla base di quel testo si tenne un affollato incontro inter- dove desiderano vivere: se preferiscono risiedere dove sentono di
nazionale per discutere l’organizzazione di una giornata mondiale avere le proprie radici o se vogliono cercare la propria realizza-
di sciopero per i diritti dei lavoratori immigrati, per la loro dignità, zione in un luogo diverso da quello in cui sono nati. Ma stati,
contro il razzismo e per la giustizia. Sulla base delle esperienze di potenze economiche e strutture politiche estranee alla vita quoti-
mobilitazione transnazionale, come quelle realizzate negli Stati diana delle donne e degli uomini, delle bambine e dei bambini di
Uniti e in Messico e come la “giornata senza di noi” svoltasi in questo mondo impongono loro, con la forza della violenza o di
Europa il primo marzo 2010, i partecipanti all’incontro discussero leggi ingiuste, le proprie scelte arbitrarie: succede con i program-
quale fosse la maniera migliore per dar vita a una giornata in cui, mi di ‘dislocazione’, deportazione e ‘delocalizzazione umana’, ma
simultaneamente, i migranti, le loro famiglie e i loro amici facesse- succede anche con gli infiniti ostacoli frapposti alla migrazione dei
ro sentire la propria voce ovunque: nei paesi d’origine e nei paesi lavoratori e delle loro famiglie e al loro diritto di soggiorno nei paesi
di arrivo. E a chiunque: ai governi nazionali e alle istituzioni inter- in cui decidono di immigrare. Il diritto di scegliere dove vivere è un
nazionali, alle assemblee decisionali, ai partititi politici d’ogni diritto umano primario ed elementare. Ma viene quotidianamente
orientamento, ma anche ai singoli cittadini che ancora fanno pre- calpestato. Per conquistarlo, affermarlo e difenderlo è necessaria
valere timori e diffidenze nei confronti dei migranti, rischiando di una mobilitazione straordinaria. Nell’assemblea dedicata a questi
farsi risucchiare nel vortice della xenofobia e del razzismo. Grazie temi si valutò se lo sciopero tradizionale fosse lo strumento più
a questa ricca e complessa discussione, l’assemblea dei movi- adeguato per esprimere le rivendicazioni del popolo migrante in
menti del Forum Sociale Mondiale delle Migrazioni giunse ad ogni angolo del pianeta e si preferì chiamare a una giornata di
approvare all’unanimità una mozione che si pronunciava per un 18 “azione globale”, affinché in ogni paese o area geografica si sce-
dicembre 2011 di mobilitazione e sciopero a livello mondiale con- gliessero le forme di mobilitazione più appropriate alle condizioni
tro il razzismo, per i diritti e la dignità dei migranti, dei rifugiati e locali. Si decise di scegliere la data del 18 dicembre, in quanto ha
degli sfollati. L’assemblea sottolineava come si trattasse di una già, per molti, un valore simbolico: è il giorno in cui, nel 1990, le
sola lotta per ribadire il diritto a migrare e non migrare, il diritto di Nazioni Unite adottarono la “Convenzione Internazionale sulla
restare e di non essere sfollati forzatamente. Edda Pando di Arci, Protezione dei Diritti dei Lavoratori Migranti e dei Membri delle loro
nel suo intervento, specificava: “Una sola lotta che ci permetta Famiglie”. Una dichiarazione di principi rimasta in molti casi lette-
conoscerci e riconoscerci, che rifletta l’identità di tutti quelli che ra morta (e, oltretutto, non ratificata da nessun paese occidenta-
condividono una prospettiva di convivenza e solidarietà tra cultu- le). Mancano poche settimane. In molti paesi si stanno studiando
re e soggetti diversi, che faccia arrivare un messaggio ai governi e discutendo le mobilitazioni da realizzare. In alcuni si svolgono
nazionali e alle istituzioni internazionali ma anche alla società civi- già iniziative preparatorie. Sul piano della internazionale si infitti-
le”. Venne proposto, inoltre, come tappa organizzativa intermedia scono gli scambi e gli incontri, si tengono riunioni, si cerca di coor-
per la preparazione della giornata mondiale, un incontro al Forum dinarsi. Insomma, è cominciato il conto alla rovescia.
Sociale Mondiale a Dakar. Così, nella capitale senegalese, nel www.arci.it
NATI IN ITALIA
Non tagliate il futuro dell’Italia!
notizieflash
pochi giorni dalla nascita del
a legge di Stabilità 2012 sta inflig- mente, difende la nostra Patria, serven- A governo Monti, il capo dello
Stato, Giorgio Napolitano, af-
L gendo un colpo mortale al futuro
delle nuove generazioni, al futuro
di questo Paese. In Italia migliaia di gio-
dola!
Giovani che in occasione del terremoto
dell’Aquila erano in prima fila per dare il
fronta con decisione uno dei temi che,
risollevato da Bersani durante la
dichiarazione di fiducia al nuovo ese-
cutivo, aveva suscitato dure polemiche
vani che svolgono il Servizio Civile loro contributo alla ricostruzione di una da parte di Lega e Pdl: la cittadinanza ai
Nazionale sono protagonisti di un impe- comunità distrutta. Operare tagli indiscri- figli degli immigrati nati in Italia. "Mi
gno che favorisce la coesione sociale, minati al Servizio Civile significa non auguro che in Parlamento si possa
protegge l’ambiente, tutela i diritti dei più dare ai giovani le adeguate opportunità affrontare anche la questione della cit-
deboli e l’immenso patrimonio storico e per fare la propria parte per la comunità, tadinanza ai bambini nati in Italia da
immigrati stranieri. Negarla è un'auten-
artistico di questa Nazione. relegandoli ai margini della crescita
tica follia, un'assurdità. I bambini
Giovani che si impegnano per un anno sociale, culturale e democratica del hanno questa aspirazione", ha detto
della loro vita a rendere questo Paese Paese. Napolitano durante l'incontro al
migliore, mettendo energie e talenti al In questo momento storico di profonda Quirinale con la Federazione delle
servizio della Costituzione, della crisi il mondo politico ed economico chiese evangeliche.
Democrazia, della Legalità. sostiene che affinchè l’Italia riprenda a
Essi sono il futuro sostenibile che, grazie crescere è indispensabile investire sui
a questa esperienza di vita, si forma nei giovani, garantirgli spazi di partecipazio- appello a tutti i Parlamentari perché si
valori dell’impegno, della solidarietà e ne e occasioni di formazione, rendendo- oppongano ai tagli al Servizio Civile
della pace. I volontari in servizio civile li protagonisti del futuro dell’Italia. Nazionale previsti nella Legge di Stabilità
rappresentano quel silenzioso esercito Migliaia di giovani, di organizzazioni del 2012:
non armato che dal 1972, quotidiana- terzo settore, di enti locali, rivolgono un Non tagliate il futuro dell’Italia!
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Il cancro dei soldi
inalmente” c’è qualcuno che si accinge a prendere quei deriva di disumanità in atto. Scrive perciò Zygmunt Bauman: ” un
“F provvedimenti economici di destra che la destra, fino
ad oggi al governo, non ha saputo prendere. Così
siamo tutti contenti. Finché durerà (e sicuramente durerà) il ricat-
intervento sui mercati è assolutamente necessario, ma se ci sarà,
e se sarà tale da produrre effetti tangibili, probabilmente non
saranno gli Stati a farlo ma potrà più facilmente essere il risultato
to della grande speculazione e la subordinazione totale ad essa di iniziative non governative, indipendenti dagli Stati e forse persi-
della politica, qualunque governo nazionale non potrà che attuare no contrarie alla loro volontà”. Non è da visionari scoprire, in que-
una feroce obbediente politica di destra fondata sulla necessità di sta profezia di Bauman, una somiglianza con il grande sogno
strozzare tutto ciò che fa da ostacolo alla libertà di manovra dei Arci del “soggetto politico autonomo”, della “società organizzata”
grandi flussi finanziari. Si dovrà pompare sangue da stipendi, pen- che si fa elemento primario e trascinante di nuova politica. Nel
sioni, sanità, ricerca, scuola, ambiente: insomma da tutto l’insie- movimento degli indignati o “del 99%” che dir si voglia, l’Arci può
me delle risorse per loro natura destinate al mondo del lavoro e intravedere una grande famiglia mondiale a cui agganciare le sue
dei servizi, per foraggiare banche, assicurazioni e grandi holding ragioni e la sua storia recente, riprendendo l’elaborazione concet-
finanziarie, pena il soffocamento degli Stati guidati da governi tuale e politica sulla crisi della democrazia rappresentativa svilup-
“inadempienti”. Non ci sono vie di fuga. pata nella grande stagione degli anni 90, e rivendicando l’orgoglio
La mitologia della superiorità del privato sul pubblico, alimentata di aver saputo allora anticipare alcuni grandi temi che si dischiu-
per decenni con uno zelo davvero degno di miglior causa anche dono oggi sul presente e sul prossimo futuro del pianeta. Sul pre-
da una sinistra sempre ansiosa di accreditarsi, ha fatto sì che il sente e sul prossimo futuro del pianeta si apre infatti oggi una par-
privato esorbitasse andando completamente fuori controllo sino a tita di portata gigantesca: una partita in cui si deciderà se nel pro-
sviluppare le dimensioni di un cancro capace di aggredire e neu- sieguo della storia sarà reso definitivamente inservibile il concet-
tralizzare tutte le discipline umane non funzionali alla sua inva- to stesso di democrazia, inutile e superfluo in una ipotesi di
denza. gestione su scala pan economica dei rapporti tra gli esseri umani,
L’economista Paul Woolley ha paragonato la crescita eccessiva e oppure se sarà riportato alle sue giuste dimensioni lo strumento
innaturale del “settore finanziario” a un tumore che, come di soli- economico,ricollocato all’interno di un progetto di avanzamento
to fanno i tumori, se non viene asportato in tempo distrugge l’or- democratico, ricco di tutta la pluralità di discipline di cui è intessu-
ganismo che lo ospita. Dalla politica non può venire alcun antido- to il pur difficile viaggio dell’intelligenza collettiva verso l’affranca-
to. La sola speranza è un enorme movimento collettivo capace di mento da tutte le forme di schiavitù. Di questo si tratta e non si
saldarsi a dimensione planetaria, che faccia sentire la sua distan- può far finta di niente.
za incolmabile sul piano culturale ( dunque il rifiuto) dalla folle filippomessina2@yahoo.it
Libera tutti
scuola mi chiamavano cinesina al 60% e al 38%. C'è una spiegazione: "Il nazione sono anche la scuola, dove le
"A e mi dicevano 'plego plego'
facendo l'inchino. Io stavo zitta
e mi allontanavo. Erano maschi e mi dice-
fatto che a Messina la percezione di esse-
re vittime di discriminazione sia sensibil-
mente più avvertita che a Milano - scrivono
seconde generazioni spesso subiscono i
pregiudizi di insegnanti e compagni, e il
posto di lavoro, dove gli "stranieri" dichia-
vano 'riesci a vedere con quegli occhi?'. i ricercatori – non deve sorprendere visto rano di ricevere stipendi più bassi dei col-
Spesso mi facevano i versi come se fossi che rispetto alla metropoli lombarda, i nati leghi italiani. La ricerca Arci è ricca di testi-
analfabeta". Sheena oggi ha 24 anni, è ori- in Italia o emigrati nei primi anni di vita. I monianze (con nomi di fantasia per garan-
ginaria delle Filippine, ma vive a Messina. giovani di seconda generazione vivono più tire l'anonimato): "Ora va meglio nei locali,
"Una ragazza quando ha capito che ero intensamente le discriminazioni rispetto ai forse perché sto schiarendo", confida
tunisino ha detto che per lei era un proble- primo-migranti, avendo delle aspettative Karim, 18enne dello Sri Lanka, che vive a
ma frequentarmi". Francesco, 26enne di più elevate nei confronti della società in cui Messina. "I bambini italiani a volte dicono
Tunisi, vive e lavora a Milano. Sheena e vivono". E così - mentre il nuovo gover- che noi stranieri puzziamo", lamenta
Francesco sono due dei 440 ragazzi d'ori- no Monti crea un ministero ad hoc per l'in- Mustafà, 15 anni, "cinese di Messina".
gine straniera, residenti tra Milano e tegrazione e ne affida la responsabilità al "L'autista del tram mi ha detto di andare
Messina, che hanno raccontato la propria fondatore della Comunità di Sant'Egidio, dietro perché sentiva l'odore", ricorda Saul,
storia a "Spunti di vista", la ricerca, pro- Andrea Riccardi - paiono moltiplicarsi nel 30 anni dello Sri Lanka, residente a Milano.
mossa dall'Arci con il supporto dell'Unar, Paese i luoghi delle discriminazioni. I "Non ho ancora trovato casa perché agli
sulle discriminazioni subite dai "nuovi ita- mezzi pubblici innanzitutto: 48 intervistati a appuntamenti quando mi vedono nero non
liani", giovani nati qui da genitori immigrati Messina e 47 a Milano hanno dichiarato di mi affittano", denuncia Akim, 25 anni, della
o arrivati da piccolissimi in Italia. aver subito discriminazioni su autobus e Costa D'Avorio. Il progetto dell'Arci com-
Guardando ai ragazzi coinvolti nel proget- metro. Poi i luoghi di svago (negozi, cine- prende anche un documentario con lo
to, si nota come a Messina cresca il nume- ma, bar, locali notturni) indicati da 49 gio- scopo dichiarato di "lasciare spazio alla
ro delle Seconde generazioni. Nella città vani a Messina e 16 a Milano. E poi la que- creatività dei ragazzi d'origine straniera nel
siciliana il 27,6% del campione ha dichia- stura, un luogo dello Stato dove però molti raccontare le diverse sfaccettature della
rato di essere nato in Italia, contro il 9,1% ragazzi e ragazze (40 a Messina e 35 a discriminazione". Spazio, questo, che i
di Milano. Il dato incide anche sulle discri- Milano), fra quelli periodicamente costretti ragazzi non hanno esitato a prendersi, rea-
minazioni percepite. A Messina dichiarano a rinnovare il permesso di soggiorno, lizzando invece del cortometraggio previ-
di aver subito discriminazioni il 74% dei hanno segnalato trattamenti discriminatori. sto un lungometraggio dal titolo
maschi e il 65% delle femmine. A Milano le E la polizia (20 e 31). Non solo. Sempre "LiberaTutti".
due percentuali scendono rispettivamente stando alla ricerca Arci, luoghi di discrimi- arci50@libero.it
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La migration Appuntamenti
omenica scorsa al Blow Up di Palermo è stato "Le
D
Placido Rizzotto
migration", uno sportello e un punto di riferimento per Il circolo Arci 20 Gennaio, l’Anpi Palermo e la Camera del
notizieflash
migranti LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Trans). Lo Lavoro di Caltavuturo, organizzano sabato 26 novembre, alle
sportello verrà gestito da Arcigay Palermo e dall'associazione ore 18.00, presso la sede del circolo, la presentazione del libro
DiARiA, con la collaborazione di alcune mediatrici dell'UMIP di Dino Paternostro “Placido Rizzotto. Alle radici dell’antimafia
(Unione Mediatori Professionisti), e sarà aperto tutte le dome- sociale a Corleone e in Sicilia”.
niche pomeriggio. Si tratta di un servizio unico nel centro e
Sud Italia: gli unici sportelli attivi sono quelli gestiti a Milano e Non comprarlo, fallo da te
a Verona da Arcigay. Come dichiara Ana Vasile, la responsabi- Questo venerdì 25 inizia il primo laboratorio di "Non compralo,
le: “L’orientamento sessuale e l’identità di genere, nelle varie fallo da te" e ci occuperemo della Cartapesta. Vi invitiamo tutti
forme in cui si esprimono, sono causa in molti paesi di discri- a partecipare dalle 19.30 alle 21.30 nella sede dell' Arci,
minazioni , talvolta sancite anche dalla legge, e per questo in piazza Carlo Alberto 41. Dovete solo portare: carta di giorna-
tanti sono costretti a fuggire dal proprio paese. Per potere le, libri vecchi o qualunque carta che non utilizzate più.
ottenere il diritto di asilo è necessario che la persona migran-
te dichiari il proprio orientamento sessuale o condizione Correvano gli anni...
trans, e tale esposizione può comportare il rischio di Prosegue la rassegna "Correvano gli anni...": l'atmosfera dei
emarginazione anche all’interno della propria comunità di mitici anni '60 rivivrà al Malaussène grazie al concerto di musi-
appartenenza dalla quale invece ci si aspetta sostegno. ca dal vivo del trio capitanato dal Maestro Andrea Piazza, che
Avendo vissuto in prima persona il disagio ho pensato che per l'occasione dopo tanti anni riunisce la rockband dei Rolling
sarebbe stato bello potere aprire uno sportello lgbt migranti Plazas. Fra le note danzanti delle canzoni dell'epoca, immagini
con lo scopo di offrire consulenza legale psicologica e umana e fotografie di repertorio, video che rievocano i fatti storici e cul-
a coloro che lo richiedono”. Tra gli obiettivi de Le migration turali più importanti di quel decennio gli invitati parteciperanno
c'è anche quello di promuovere a un vero e proprio revival!
attività di animazione e di confronto anche al di fuori dello E' gradito abbigliamento a tema. Arci Malausséne, Piazzetta
sportello, nelle comunità cui appartengono i migranti o presso di Resuttano, 4 Palermo, sabato 26 novembre alle ore 21.30
le istituzioni, che, in continua emergenza, sono impreparate, e
raramente sono in grado di dare risposte adeguate a un Ferite inferte, ferite infette
migrante omosessuale o trans. La violenza sulle donne non è un atto subìto una volta per tutte,
ma, al contrario, produce ferite che non si rimarginano in breve
tempo: accade frequentemente che le ferite inferte, soprattutto
in assenza dei medicamenti opportuni e tempestivi, si infettino,
Il 26 novembre tutti in piazza vadano in cancrena.
L'associazione Luminaria e l'associazione Malaussène vi invi-
er salvare l’Italia dalla crisi e dal dissesto provocato da uno svi- tano a discuterne venerdì 25 novembre, giornata internazio-
P luppo dissennato serve un investimento grande sui beni comu-
ni, sulla cultura e sulla democrazia. E solo la partecipazione
può ridare dignità e valore a una politica nuova, capace di portare il
nale contro la violenza sulle donne, alle ore 17.30
Presentazione del foglio e letture delle autrici.
A seguire aperitivo.
paese fuori dal disastro. Tutto questo è possibile. Lo dimostrano scel- Arci Malausséne, Piazzetta di Resuttano, 4 Palermo,
te come quella del Comune di Napoli per la ripubblicizzazione dell’ac-
qua. Lo dicono le buone pratiche che coniugano riconversione ecolo- Dal letame nascono i fior
gica, lavoro, ricerca, cultura e partecipazione. Non è obbligatorio Dal 19 al 27 novembre 2011 si terrà anche in Italia la Terza
sanare i conti pubblici privatizzando, svendendo il patrimonio nazio- Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti con l’obiettivo di
nale, tagliando diritti e lavoro, mettendo a rischio società e territori. E’ sensibilizzare sulla riduzione dei rifiuti. Vi proponiamo una ini-
vero piuttosto il contrario: il disegno della società sostenibile è detta- ziativa che mette insieme l'anima ambientalista e il desiderio di
gliato e credibile. Non si scontra con i limiti imposti dalla crisi globale collaborazione e solidarietà tra soggetti impegnati nella nostra
ma al contrario offre una via maestra per uscirne tutti vivi, vegeti e più città, "Dal letame nascono i fior" una mostra collettiva con asta
felici. Crea lavoro, tanto lavoro, produce benessere e socialità. finale, di seguito i dettagli. Ogni artista/creativo_a/partecipante,
Ciascuno può portare a questo grande mare del cambiamento la sua dovrà realizzare almeno un oggetto con materiali da riciclare,
goccia d’acqua. Milioni di cittadini sono impegnati direttamente a cam- dovrà iscriversi all'iniziativa presso il circolo Arci Nzocche' via
biare modelli e stili di vita, per vivere meglio e consegnare ai fi gli un Ximenes, 86 a Palermo, entro e non oltre il 30 novembre
mondo vivibile. Sono migliaia i circoli dell’Arci impegnati in buone pra- 2011.
tiche di sostenibilità ambientale, sociale, culturale, democratica.
Anche noi ci opponiamo a qualsiasi tentativo di cancellazione dell’esi- Un appuntamento con la musica popolare
to referendario, contro la privatizzazione dei servizi pubblici essenzia- Venerdì 25 dalle 21.00 - LassatilAbballari e TrizziRiDonna in
li e dei beni comuni. Il popolo italiano ha votato per l’acqua pubblica, concerto. Un concerto unico con i due gruppi sul palco come un
la volontà popolare va rispettata ed attuata. Il 28 novembre a Durban unico ensemble.
si aprirà la Conferenza Onu che dovrà tentare di fermare il riscalda- Sabato 26 dalle 21.00 - Matrioske in concerto
mento climatico. Anche la manifestazione del 26 novembre è un bel Domenica 27 alle 20.30 - Festa a bballu
modo per fare la nostra parte nella mobilitazione globale tesa a sal- Ecco l'appuntamento di novembre con le nostre Feste a bballu.
vare il pianeta: con un’altra economia e un’altra società, con più par- Come sempre a suonare e a guidare le danze i docenti delle
tecipazione e più democrazia. nostre Scuole Popolari.
Per info e adesioni scrivere a: Circolo Arci Tavola Tonda, Piazza Tavola Tonda, 21Palermo
segreteria@acquabenecomune.org www.tavolatonda.org
n. 83 25 novembre 2011