5. 8 Le fonti rinnovabili Perché alcune fonti energetiche vengono definite “rinnovabili”? Per capirlo bisogna riflettere sul loro funzionamento. Analizziamo tre tipi di fonti rinnovabili molto utilizzate in Italia: idroelettrica, eolica e solare
6. 9 Le fonti rinnovabili Idroelettrico La centrale idroelettrica trasforma l'energia idraulica di un corso d'acqua, naturale o artificiale, in energia elettrica. In linea generale lo schema funzionale comprende l’opera di sbarramento, una diga o una traversa , che intercetta il corso d’acqua creando un invaso che può essere un serbatoio, o un bacino, dove viene tenuto un livello pressoché costante dell’acqua.Attraverso opere di adduzione, canali e gallerie di derivazione l’acqua viene poi convogliata in vasche di carico e, mediante condotte forzate, nelle turbine attraverso valvole di immissione (di sicurezza) e organi di regolazione della portata (distributori) secondo la domanda d'energia. L'acqua, che mette in azione le turbine, ne esce finendo poi nel canale di scarico attraverso il quale viene restituita al fiume.
7. 10 Le fonti rinnovabili Idroelettrico L’alternatore , direttamente collegato alla turbina, viene montato secondo una disposizione ad asse verticale o ad asse orizzontale. Si tratta in sostanza di una macchina elettrica rotante in grado di trasformare in energia elettrica l’energia meccanica ricevuta dalla turbina.L’energia elettrica così ottenuta deve essere trasformata per poter essere trasmessa a grande distanza.Pertanto prima di essere convogliata nelle linee di trasmissione, l’energia elettrica passa attraverso il trasformatore che abbassa l'intensità della corrente prodotta dall'alternatore, elevandone però la tensione a migliaia di Volts. Giunta sul luogo di impiego, prima di essere utilizzata, l’energia passa di nuovo in un trasformatore che questa volta, alza l'intensità di corrente ed abbassa la tensione così da renderla adatta agli usi domestici.
9. 12 Le fonti rinnovabili Eolico Il funzionamento delle pale eolichenon è diverso da quello dei tradizionali mulini a vento: il principio su cui si basano è lo stesso, sfruttare la forza del vento per produrre movimento, di una macina nelcaso dei mulini, di un rotore per le pale eoliche.
10. 13 Le fonti rinnovabili Eolico Un impianto eolico è costituito da un insieme di aerogeneratori di media (600-900 kW) o grande (>1MW) taglia distribuiti sul territorio e connessi tra loro attraverso un cavidotto interrato. All'impianto eolico, inoltre, è associata una cabina-stazione di consegna che, a sua volta è connessa alla rete elettrica nazionale. Gli aerogeneratori sono costituiti principalmente da una navicella o gondola, sostenuta da una struttura metallica, a cui è connesso un rotore, formato da pale fissate su di un mozzo e progettate per sottrarre al vento parte della sua energia cinetica per trasformarla in energia meccanica.
11. 14 Le fonti rinnovabili Eolico Al soffiare del vento il rotore gira e aziona a sua volta il generatore elettrico, tramite un moltiplicatore di giri , che ha la funzione di trasformare l’energia meccanica in energia elettrica. Dal rotore, l’energia cinetica del vento viene trasmessa a un generatore di corrente collegato ai sistemi di controllo e trasformazione tali da regolare la produzione di elettricità e l’eventuale allacciamento in rete.
13. 16 Le fonti rinnovabili Fotovoltaico Il sistema fotovoltaico è un insieme di componenti meccanici, elettrici ed elettronici in grado di captare e convertire l’energia solare disponibile in energia elettrica. Ciò avviene sfruttando un fenomeno fisico, noto come effetto fotovoltaico: la capacità che hanno alcuni materiali semiconduttori opportunamente trattati di generare elettricità se esposti alla radiazione luminosa.Quando i fotoni (particelle di energia del sole) colpiscono una cella fotovoltaica , una parte di energia è assorbita dal materiale ed alcuni elettroni, scalzati dalla posizione che occupano nella struttura atomica, scorrono attraverso il materiale semiconduttore opportunamente trattato, producendo una corrente continua che può essere raccolta sulle superfici della cella.
14. 17 Le fonti rinnovabili Fotovoltaico Per formare un modulo, che rappresenta il componente base di ogni impianto fotovoltaico, è necessario che più celle siano collegate tra loro in serie o in parallelo ed impachettate. Il collegamento di più moduli consentirà infine di realizzare impianti di produzione di energia elettrica della potenza desiderata.
15. 18 L’energia solare L’energia solare che cade sulle sole terre emerse ogni 40 minuti èpari alla somma di tutti i consumi energetici mondiali nell’anno. La energia solare misurata in Wh/mq, che raggiunge la superficie terrestre, si distingue in diretta, diffusa e riflessa.
16. 19 Le fonti rinnovabili La centrale fotovoltaica di Montalto di Castro (Viterbo), con 6 MW di potenza installata, è attualmente la più grande d'Italia e tra le più grandi in Europa. Ha un’estensione di poco inferiore ai 10 ettari ed è in grado di produrre oltre 7 milioni di chilowattora l’anno, pari al fabbisogno di 2.700 famiglie. L’energia prodotta dal sole a Montalto consentirà di evitare ogni anno l’emissione in atmosfera di quasi 5.000 tonnellate di anidride carbonica (CO2).
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20. 22 Che cos’è la tecnologia solare fotovoltaica? È la tecnologia che permette la trasformazione diretta di energia solare in energia elettrica. Pro > Non inquina durante la generazione > Risparmio combustibili fossili > È molto affidabile (vita >25 anni) > Modularità del sistema > Non richiede parti in movimento (bassi costi manutenzione) Contro > Il costo è ancora piuttosto elevato > Richiede l’utilizzo di ampie superfici
21. 23 Alla base della tecnologia fw: la cella fotovoltaica La cella fotovoltaica è un dispositivo capace di convertire l’energia luminosa, su di essa incidente, direttamente in energia elettrica.
22. 24 Alla base della tecnologia fw: la cella fotovoltaica Celle monocristalline Vengono prodotte tagliando un lingotto con atomi di silicio disposti a formare unico cristallo. Il vantaggio principale è un’alta efficienza (fino al 18%). Questo tipo di celle è costoso a causa del complicato processo di produzione. Le celle di tipo monocristallino sono caratterizzate usualmente da un’omogenea colorazione blu scuro. Celle poli (multi-) cristalline Gli atomi di silicio sono comunque ordinati, ma a costituire molti cristalli uniti fra loro. L’efficienza è minore (10-14%), ma anche il prezzo. Questo tipo di celle è riconoscibile da un disegno ben distinguibile (a causa dei vari cristalli contenutivi). Celle amorfe Vengono prodotte mediante spruzzamento catodico di atomi di silicio su una superficie. Questo tipo di cella ha un’efficienza minore (ca. 4-8%), ma si adatta anche al caso di irradiamento diffuso (cielo coperto, ecc.). Le celle così prodotte sono riconoscibili da un caratteristico colore scuro, inoltre sono realizzabili in qualsiasi forma geometrica (forme circolari, ottagonali, irregolari, e persino convesse).
23. 25 Alla base della tecnologia fw: l’energia solare
24. 26 Il modulo fotovoltaico Modulo Cella Le celle fotovoltaiche vengono generalmente vendute già assemblate in gruppi. L’insieme delle celle e della struttura che contiene le celle prende ill nome di modulo fotovoltaico.
25. 27 Il modulo fotovoltaico I moduli fotovoltaici possono poi essere connessi elettricamente in serie a formare delle stringhe per raggiungere la tensione ottimale di lavoro Più stringhe possono poi essere connesse in parallelo (campo) fino a raggiungere la potenza nominale dell’impianto
26. 28 Impianto Connesso alla Rete Schema GENERATORE FOTOVOLTAICO INVERTER Controllo isolamento Ponte DC/AC stringa stringa stringa stringa RETE Protezione di interfaccia Quadro di parallelo Sistemi di Misura Utenze
27. 29 Spazio occupato da un impianto fotovoltaico La superficie di pannelli FV è di circa 8 mq per Kw di potenza nominale I moduli possono essere montati su tetti e superfici piane, tetti a falda, integrati architettonicamente, etc. Nel caso tipico di installazione su superficie piana, i moduli vengono tipicamente montati in modo fisso, a file, su apposite strutture di sostegno. Le file vanno quindi opportunamente distanziate tra loro al fine di trovare il giusto compromesso tra occupazione di spazio ed esigenza di rendere massima la produzione. La superficie complessiva dell’impianto, in tal caso, può essere sensibilmente superiore, per limitare gli effetti dell’ombreggiamento tra file di moduli ( es. 13 mq).
29. 31 I principi della conversione fotolvoltaicaPosizionamento dei moduli La posizione ottimale dei moduli si ha quando la superficie captante degli stessi è orientata a SUD. L’inclinazione dei moduli sul piano orizzontale che massimizza l’energia su base annuale è alle nostre latitudini pari a circa 30°-35° (tipicamente la latitudine – 10°) Una variazione di pochi gradi (+/-15°), rispetto alle condizioni ottimali di orientamento e inclinazione determina perdite dell’energia raccolta (e quindi prodotta dall’impianto fotovoltaico) di pochi percento.
30. 32 I principi della conversione fotovoltaica Valutazione dell’energia solare incidente su una superficie: irraggiamento
31. 33 I principi della conversione fotovoltaica Radiazione solare giornaliera (KWh/mq) Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Valutazione dell’energia solare incidente su una superficie: ore equivalenti Andamento della radiazione giornaliera incidente su superfici di diversa inclinazione durante l’anno Si adoperano specifici software per ricavare l’energia solare incidentemedia annua giornalieralocale su moduli, rapportandola a un numero di ore equivalenti di irraggiamento a 1000 W/m2
32. 34 Irraggiamento=> Producibilità esempi: Posizione geografica: Potenza Orientamento: Sud Inclinazione 30° Ore equivalenti4,64 giorno (media annua) => Irraggiamento (1693 ore anno equiv.) N.B. Rendimento complessivo del sistema è pari al 75% (minimo) Producibilità (minimo): 1.270 KWh/anno <=per ciascun kWp installato*1 Posizione geografica: Milano Orientamento: Sud Inclinazione 30° Ore equivalenti 3,93 giorno (media annua) => Irraggiamento (1434 ore anno equiv.) Rendimento complessivo del sistema è pari al 75% (minimo) Producibilità (minimo): 1.076 KWh /anno <=per ciascun kWp installato*1 Un impianto FV a Potenza produce circa il 15 % in più di un analogo a Milano. *1 la potenza di picco di un modulo è la potenza espressa dal modulo in un test con le seguenti condizioni: =>T 25° => irraggiamento 1000W/mq => densità aria 1,5
33. 35 Dimensionamento e aspetti realizzativi Calcolo della distanza tra file di moduli su superficie piana Individuazione della minima distanza tra le file in funzione della lunghezza dei moduli
36. Tali sistemi sono caratterizzati da una struttura portante mobile che movimenta i moduli FV inseguendo la traiettoria apparente del sole sia nel senso dell’orientamento est-ovest che dell’inclinazione rispetto al sole.
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38. sistemi di orientamento est-ovest (l’angolo di elevazione viene variato manualmente)Pro: Maggiore produzione Contro: Parti movimento, costi più elevati rispetto a una struttura fissa
39. 38 Sistemi ad inseguimento solare (Solar tracking) Sistema di inseguimento a un solo asse Sistema di inseguimento a due assi
41. 40 Applicazioni del fotovoltaico CENTRALI DI PRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI L’impianto FV da 3300 kW di Serre (SA)
42. 41 Applicazioni del fotovoltaico PICCOLE RETI ISOLATE Stromboli: l’impianto per il villaggio di Ginostra.Sistema isolato da 100 kWp realizzato da Enel in soli sette mesi grazie a un finanziamento erogato dalla Regione Sicilia.
50. 49 L’integrazione del FV nel tessuto urbano Copertura a botte e frangisole (Petten - NL)
51. 50 Esempi di impianti realizzati da Enel.si Impianto da 40kWp con moduli FV Thin Film
52. 51 Esempi di impianti realizzati da Enel.si Impianto su pensilina di un parcheggio
53. 52 Esempi di impianti realizzati da Enel.si Impianto da 32kWp con Inseguitori
54. 53 Utenze Interfaccia di rete Contatore bidirezionale Stringhe di moduli Inverter Misuratore I componenti principali di un impianto FV Grid Connected Rete
55. 54 Esempi di impianti realizzati da Enel.si Impianto da 50kWp con moduli policristallini
56. 55 Esempi di impianti realizzati da Enel.si Impianto da 32kWp con Inseguitori
60. 59 L’integrazione del FV nel tessuto urbano Impianto a facciata da 9,7 kW (St. Moritz)
61. 60 L’integrazione del FV nel tessuto urbano Impianto da 41 kW su tettoia per auto realizzata da Enel.si nel maggio 2005 presso l’Hotel Paradiso (Cefalù - PA)
62. 61 L’integrazione del FV nel tessuto urbano Impianto FV utilizzato come barriera frangirumore
63. 62 Servizi Enel.si legati alle fonti rinnovabili I servizi relativi all’energia rinnovabile ed al risparmio energetico offerti da Enel.si possono sintetizzarsi in: Fotovoltaico Solare Termico Cogenerazione Eolico