*us13118 ... Per un turismo commemorativo e non speculativo ...
Foto badicroce
1. Un paese che non custodisce con cura la memoria del proprio passato, non ha speranza alcuna per il proprio futuro (Norberto Bobbio).
2. Ricordarli è tenerli in vita per sempre è la finalità del progetto della Circoscrizione 6 Palazzo del Pero con il quale si è voluto realizzare un luogo della memoria a ricordo dei civili uccisi a Badicroce dai tedeschi nel 1944
3. Sabato 26 marzo ore 10,00 presso la chiesa di Pian d'Usciano (lungo la strada provinciale della Foce) ha avuto luogo la cerimonia di inaugurazione del monumento alle Vittime civili di guerra di Badicroce eccidio perpetuato dalle truppe tedesche in ritirata dal fronte dell'Italia centrale nel 1944. Un lavoro deliberato dalla Circoscrizione 6 Palazzo del Pero e destinato ad una delle stragi meno note nella provincia di Arezzo, ma che ha molte ragioni di tornare all'attenzione di tutti. Badicroce, contrariamente ad altri simili e drammatici eventi, non registra "una"strage. L'esercito tedesco rimane nella zona per settimane e in modo metodico e crudele brucia le case, fa razzia di animali e cibo, rastrella le famiglie. Minaccia, intimidisce, violenta e uccide 17 persone in giorni diversi alla vigila della liberazione di Arezzo.Una tragedia che assume anche i toni dell'assurdità e della più completa inutilità e per la quale nessuno ha pagato. Il fascicolo di Badicroce è uno dei 695 rimasti nascosti nell'"armadio della vergogna". Il progetto ha visto il coinvolgimento dell'Istituto d'Arte Piero della Francesca di Arezzo il quale ha ideato e realizzato la scultura e, parallelamente, ha condotto una ricerca storica sull'avvenimento attraverso l'analisi di fonti documentarie e la raccolta di testimonianze di chi ha vissuto quel periodo così drammatico per la storia del nostro paese. Il lavoro è il frutto dell'impegno di insegnanti e studenti che hanno in tal modo, potuto analizzare vicende spesso controverse e portare avanti una attenta riflessione sul passato, base del presente e al contempo, motore del nostro avvenire. Il gruppo scultoreo, che invita al silenzio, riflessione e allontana l'oscurità, che è poesia e messaggio di morte, di vita, di speranza, è pervaso di una pregnante simbologia: il basamento è un triangolo in pietra, tre sono le figure in bronzo ( un uomo, una donna e una fanciulla) rappresentate in un perfetto equilibrio formale e ciò da sacralità all'opera, rendendo eterno l'umano.