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Medicina
CI POSSIAMO
FIDARE DELLE A P P
SULLA SALUTE?
L'Oms ne riconosce le potenzialità e si è impegnata a migliorare
la valutazione di questi strumenti
Ma Eugenio Santoro del Mario Negri frena:
«Solo se il loro impiego è supportato da prove di efficacia»
di SIMONA REGINA
L'AppleWatclf
potrebbe
darò una mano
ai cardiopatici
senza sostituirsi
ai metodi classici
C I è l'app che indica quale far-
maco prendere. Quella che
promuove corretti stili di
vita. E quella che monitora i valori di
glicemia, pressione o la frequenza
cardiaca e, in caso di dati anomali,
consiglia di consultare il medico.
La salvaguardia della salute, insom-
ma, diventa sempre più digitale pas-
sando anche da smartphone, tablet,
braccialetti hi-tech e smartwatch. I
giganti della tecnologia (Apple, Al-
phabet, Amazon) stanno investendo
infatti nel settore sanitario e pro-
mettono di rivoluzionare prevenzio-
ne, diagnosi e cura ma anche la ri-
cerca medica. Perché dispositivi di
fatto già al polso o in tasca di milioni
di persone possono aiutare le speri-
mentazioni cliniche a raccogliere da
remoto una mole enorme di dati fa-
vorendo, come sostiene Cb Insights,
anche un restyling degli studi stessi.
Si pensi per esempio alla possibilità
di usare la videocamera e gli algorit-
mi di riconoscimento facciale degli
smartphone peranalizzare la reazio-
ne dei bambini autistici.
Ma come utenti possiamo fidarci
delle app per la salute? «Dipende se
il loro impiego è supportato da pro-
ve di efficacia e studi che ne duno-
sirano l'affidabilità» sosti^Huge-
nio Santoro, responsabile ^^rabo-
ratorio di informatica medica del-
l'Istituto di ricerche farmaco» Khe
Mario Negri di Milano.
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'dica aei
cologicht
In altre parole, «se dietro ce uri pro-
getto di ricerca clinica con speri-
mentazione su utenti/pazienti e il
coinvolgimento delle società s a |
tifiche, non molto diversamente
percorso divalidazione deH'effica<
di un farmaco per ottenerne l'aui
rizzazione al commercio, un'a
può essere considerata uno stru-
mento utile per la salvaguardia della
salute» commenta il ricercatore,
sottolineando che chi la produce de-
ve assumersil'impegno di dimostra-
re che sia efficace e sicura e auspi-
cando una maggiore trasparenza
nell'indicare quali siano i dispositivi
effettivamente approvati. Il riferi-
mento all'Apple Watch è allora ine-
vitabile, viste le nuove funzioni di
elettrocardiogramma (Ecg) e notifi-
ca diritmi cardiaci irregolariperaiu-
tare a identificare possibili sintomi
di fibrillazione atriale, l'aritmia più
diffusa che può aumentare il rischio
di ictus e insufficienza cardiaca. Si
tratta di due app autorizzate dalla
Food and Drug Administration, l'au-
torità sanitaria statunitense, a segui-
ISTITUTO MARIO NEGRI 1
to di sperimentazioni cliniche con-
dotte in collaborazione con la Stan-
ford Medicine. In particolare l'Apple
Heart Study, lo studio di screening
sulla fibrillazione atriale illustrato
sull'American Heart Journal, ha te-
stato su più di 400.000 persone la ca-
pacità della tecnologia mobile di ri-
levare l'aritmia. Mentre l'app Ecg è
stata testata su 600 persone. Chiara-
mente non è paragonabile in termi-
ni di accuratezza all'elettrocardio-
gramma tradizionale, quindi l'Ap-
ple Watch non dovrebbe sostituire i
metodi tradizionali di diagnosi, ma
potrebbe supportare i pazienti con
problemi cardiaci nel raccogliere
dati da condividere con il medico e
contribuire a prevedere, prevenire e
gestire al meglio la malattia. «Dopo
l'operazione Apple — commenta
Santoro — sono fiducioso che an-
che altre aziende produttrici di stru-
menti didigitai health seguiranno lo
sforzo di portare rigore scientifico,
prendendo come modellola eviden-
ce based medicine, nella messa a
punto di nuovi e affidabili dispositi-
vi digitali». La prudenza però è d'ob-
bligo perché dietro l'uso disinvolto
di queste apppuò esserci ilrischio di
sovra-diagnosi, con conseguente
carico di ansia ed eccessiva medica-
lizzazione. L'Oms riconosce comun-
que le potenzialità delle tecnologie
digitali quali «strumenti essenziali
per promuovere la salute» e ha an-
nunciato l'istituzione del Depart-
ment ofDigital Health per la loro va-
lutazione e per favorirne la regola-
mentazione e l'integrazione nei si-
stemi sanitari, purché in grado di
dimostrare miglioramenti a lungo
termine rispetto ai metodi tradizio-
nali di erogazione dei servizi sanita-
ri. E la Società europea di cardiolo-
gia chiede che la sanità digitale ven-
ga integrata alle cure di routine e
rimborsata, per poter far meglio
fronte alle malattie croniche: per
esempio anche grazie ad app che
consentono ai cardiopatici di moni-
torare le proprie condizioni di salute
cardiovascolare anche a casa, tra una
visita e l'altra, e facilitino l'aderenza
alla terapia con dei promemoria sul-
l'assunzione dei farmaci. «La pro-
spettiva di poter contribuire grazie
all'e-Health alla gestione delle ma-
lattie croniche, il cui impatto è desti-
nato ad aumentare con l'aumento
dell'età della popolazione, diventa
un elemento cardine di salute pub-
blica», puntualizza Giuseppe Rec-
chia, vicepresidente dellaFondazio-
ne Smith Kline e cofounder di da-
Vinci Digital Therapeutics, start up
delPolitecnico diMilano. «Latecno-
logia — puntualizza però — non
può e non deve sostituire la relazio-
ne medico-paziente mapuò suppor-
tare l'iter terapeutico che in futuro
potrà avvalersi anche di terapie digi-
tali». Quindi app che curano. «Sono
nuovi strumenti per la salute che
rappresentano anche opportunità
di sviluppo economico, sia perché
contribuendo a gestire meglio le
malattie potrebbero ridurre i costi
per il sistema sanitario, sia perché
anche l'Italiapuò giocarela suaparte
nello sviluppo di nuovi software per
la salute digitale». Il software in pra-
ticadiventailprincipio attivo e come
tale deve essere testato evalidato co-
me i farmaci e dimostrare benefici
clinici per i pazienti. La prima tera-
pia digitale è stata approvata in Usa
nel 2017, si chiama Reset ed è un'app
per la terapia cognitivo comporta-
mentale per il trattamento delle di-
pendenze da abuso di sostanze.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
II®
CI POSSIAMO
FIDARE DELLE A P F
SULLA SALUTE?
^w-
ISTITUTO MARIO NEGRI 2

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  • 1. Medicina CI POSSIAMO FIDARE DELLE A P P SULLA SALUTE? L'Oms ne riconosce le potenzialità e si è impegnata a migliorare la valutazione di questi strumenti Ma Eugenio Santoro del Mario Negri frena: «Solo se il loro impiego è supportato da prove di efficacia» di SIMONA REGINA L'AppleWatclf potrebbe darò una mano ai cardiopatici senza sostituirsi ai metodi classici C I è l'app che indica quale far- maco prendere. Quella che promuove corretti stili di vita. E quella che monitora i valori di glicemia, pressione o la frequenza cardiaca e, in caso di dati anomali, consiglia di consultare il medico. La salvaguardia della salute, insom- ma, diventa sempre più digitale pas- sando anche da smartphone, tablet, braccialetti hi-tech e smartwatch. I giganti della tecnologia (Apple, Al- phabet, Amazon) stanno investendo infatti nel settore sanitario e pro- mettono di rivoluzionare prevenzio- ne, diagnosi e cura ma anche la ri- cerca medica. Perché dispositivi di fatto già al polso o in tasca di milioni di persone possono aiutare le speri- mentazioni cliniche a raccogliere da remoto una mole enorme di dati fa- vorendo, come sostiene Cb Insights, anche un restyling degli studi stessi. Si pensi per esempio alla possibilità di usare la videocamera e gli algorit- mi di riconoscimento facciale degli smartphone peranalizzare la reazio- ne dei bambini autistici. Ma come utenti possiamo fidarci delle app per la salute? «Dipende se il loro impiego è supportato da pro- ve di efficacia e studi che ne duno- sirano l'affidabilità» sosti^Huge- nio Santoro, responsabile ^^rabo- ratorio di informatica medica del- l'Istituto di ricerche farmaco» Khe Mario Negri di Milano. ™ 'dica aei cologicht In altre parole, «se dietro ce uri pro- getto di ricerca clinica con speri- mentazione su utenti/pazienti e il coinvolgimento delle società s a | tifiche, non molto diversamente percorso divalidazione deH'effica< di un farmaco per ottenerne l'aui rizzazione al commercio, un'a può essere considerata uno stru- mento utile per la salvaguardia della salute» commenta il ricercatore, sottolineando che chi la produce de- ve assumersil'impegno di dimostra- re che sia efficace e sicura e auspi- cando una maggiore trasparenza nell'indicare quali siano i dispositivi effettivamente approvati. Il riferi- mento all'Apple Watch è allora ine- vitabile, viste le nuove funzioni di elettrocardiogramma (Ecg) e notifi- ca diritmi cardiaci irregolariperaiu- tare a identificare possibili sintomi di fibrillazione atriale, l'aritmia più diffusa che può aumentare il rischio di ictus e insufficienza cardiaca. Si tratta di due app autorizzate dalla Food and Drug Administration, l'au- torità sanitaria statunitense, a segui- ISTITUTO MARIO NEGRI 1
  • 2. to di sperimentazioni cliniche con- dotte in collaborazione con la Stan- ford Medicine. In particolare l'Apple Heart Study, lo studio di screening sulla fibrillazione atriale illustrato sull'American Heart Journal, ha te- stato su più di 400.000 persone la ca- pacità della tecnologia mobile di ri- levare l'aritmia. Mentre l'app Ecg è stata testata su 600 persone. Chiara- mente non è paragonabile in termi- ni di accuratezza all'elettrocardio- gramma tradizionale, quindi l'Ap- ple Watch non dovrebbe sostituire i metodi tradizionali di diagnosi, ma potrebbe supportare i pazienti con problemi cardiaci nel raccogliere dati da condividere con il medico e contribuire a prevedere, prevenire e gestire al meglio la malattia. «Dopo l'operazione Apple — commenta Santoro — sono fiducioso che an- che altre aziende produttrici di stru- menti didigitai health seguiranno lo sforzo di portare rigore scientifico, prendendo come modellola eviden- ce based medicine, nella messa a punto di nuovi e affidabili dispositi- vi digitali». La prudenza però è d'ob- bligo perché dietro l'uso disinvolto di queste apppuò esserci ilrischio di sovra-diagnosi, con conseguente carico di ansia ed eccessiva medica- lizzazione. L'Oms riconosce comun- que le potenzialità delle tecnologie digitali quali «strumenti essenziali per promuovere la salute» e ha an- nunciato l'istituzione del Depart- ment ofDigital Health per la loro va- lutazione e per favorirne la regola- mentazione e l'integrazione nei si- stemi sanitari, purché in grado di dimostrare miglioramenti a lungo termine rispetto ai metodi tradizio- nali di erogazione dei servizi sanita- ri. E la Società europea di cardiolo- gia chiede che la sanità digitale ven- ga integrata alle cure di routine e rimborsata, per poter far meglio fronte alle malattie croniche: per esempio anche grazie ad app che consentono ai cardiopatici di moni- torare le proprie condizioni di salute cardiovascolare anche a casa, tra una visita e l'altra, e facilitino l'aderenza alla terapia con dei promemoria sul- l'assunzione dei farmaci. «La pro- spettiva di poter contribuire grazie all'e-Health alla gestione delle ma- lattie croniche, il cui impatto è desti- nato ad aumentare con l'aumento dell'età della popolazione, diventa un elemento cardine di salute pub- blica», puntualizza Giuseppe Rec- chia, vicepresidente dellaFondazio- ne Smith Kline e cofounder di da- Vinci Digital Therapeutics, start up delPolitecnico diMilano. «Latecno- logia — puntualizza però — non può e non deve sostituire la relazio- ne medico-paziente mapuò suppor- tare l'iter terapeutico che in futuro potrà avvalersi anche di terapie digi- tali». Quindi app che curano. «Sono nuovi strumenti per la salute che rappresentano anche opportunità di sviluppo economico, sia perché contribuendo a gestire meglio le malattie potrebbero ridurre i costi per il sistema sanitario, sia perché anche l'Italiapuò giocarela suaparte nello sviluppo di nuovi software per la salute digitale». Il software in pra- ticadiventailprincipio attivo e come tale deve essere testato evalidato co- me i farmaci e dimostrare benefici clinici per i pazienti. La prima tera- pia digitale è stata approvata in Usa nel 2017, si chiama Reset ed è un'app per la terapia cognitivo comporta- mentale per il trattamento delle di- pendenze da abuso di sostanze. © RIPRODUZIONE RISERVATA II® CI POSSIAMO FIDARE DELLE A P F SULLA SALUTE? ^w- ISTITUTO MARIO NEGRI 2