1. IL DOLCE STIL NOVO
Di Matteo Facchinetti, Giada Sala, Barbara Cometti, Claudio Aceti, Paolo Vecchi
2. Perché si chiama dolce stil
novo?
Dolce perché paragona la donna ad un angelo;
Stil perché è riferito allo stile;
Novo perché è la prima volta che si affrontano
determinati argomenti.
3. Stilnovisti e altri autori contemporanei:
San Francesco d’Assisi - cantico (poesia religiosa)
Guido Cavalcanti - poesia
Guido Guinizzelli - poesia
Dante Alighieri
Cecco Angiolieri - poesia (poesia comico-goliardica)
4. SAN FRANCESCO
Il Cantico delle Creature, anche noto come Cantico di Frate Sole,
è il testo poetico più antico della letteratura italiana che si conosca.
Ne è autore Francesco d'Assisi e, secondo una tradizione, la sua
stesura risalirebbe a due anni prima della sua morte, avvenuta nel
1226. È comunque più probabile che, come riportano le biografie di
Francesco, la composizione sia stata scritta in tre momenti diversi.
Il Cantico è una lode a Dio che si snoda con intensità e vigore
attraverso le sue opere, divenendo così anche un inno alla vita; è una
preghiera permeata da una visione positiva della natura, poiché nel
creato è riflessa l'immagine del Creatore: da ciò deriva il senso di
fratellanza fra l'uomo e tutto il creato, che molto si distanzia dal
contemptus mundi, dal distacco e disprezzo per il mondo terreno,
segnato dal peccato e dalla sofferenza, tipico di altre tendenze
religiose medioevali (p.es. Jacopone da Todi). La creazione diventa
così un grandioso mezzo di lode al Creatore.
5. GUIDO CAVALCANTI
Firenze, 1260-1300. Nato nel 1260 a Firenze da una delle
famiglie aristocratiche più influenti e potenti della
città rappresentate di spicco dei guelfi bianchi, studiò
filosofia e diritto all’università di Bologna; partecipò
attivamente alla vita pubblica del comune. All’intensa
attività politica è dovuto anche il suo esilio nel 1300 a
Sarzana dove morì (nello stesso anno). Della sua
produzione poetica ci sono pervenuti 36 sonetti, 11
ballate e 2 canzoni.
La poesia a lui collegata che abbiamo studiato in classe
è: “Chi è questa che ven ch’ogn’om la mira”.
6. GUIDO GUINIZZELLI
Bologna, 1230-1276. Studiò diritto
all’università, esercitò la professione di
giudice e partecipò alla vita politica della
città dalla parte dei ghibellini. Costretto a
fuggire nel 1274, quando i guelfi presero il
potere, riparò a Monselice, vicino a Padova,
dove morì nel 1276. si dedicò all’attività
poetica. Il suo canzoniere comprende 5
canzoni e 15 sonetti.
La poesia a lui collegata che abbiamo
studiatoè: “L’amore torna sempre al cuore”.
7. DANTE ALIGHIERI
Firenze 1265-Ravenna, 1321. Nato nel 1265 da famiglia
guelfa, studia retorica, filosofia e teologia nelle scuole
della sua città natale, partecipando molto attivamente
alla vita politica del comune: nel 1289 è tra le file
dell’esercito che sconfigge i ghibellini di Arezzo. Nel
1301, vittima di persecuzioni politiche ad opera dei suoi
avversari, è colpito da una condanna ed è costretto a
lasciare Firenze dove non tornerà più. La sua
produzione poetica più significativa del periodo
giovanile è raccolta nell’opera dal titolo Vita Nova in cui
sonetti e canzoni sono accompagnati da un sonetto in
prosa.
8. CECCO ANGIOLIERI
Siena, 1260-1312. E’ stato un poeta e scrittore italiano,
contemporaneo di Dante Alighieri e appartenente alla
storica casata nobiliare degli Angiolieri. La critica
contemporanea sostiene che Cecco fu meno ribelle di
come lo presentarono i romantici, i quali lo
rivendicarono con forza ai loro ideali. E’ fuori dubbio,
comunque, che vivesse una vita perlomeno permaloso.
La poetica di Cecco Angiolieri rispetto tutti i canoni
della tradizione comica toscana. La sua poesia si apre
al mondo medio-popolare dei mercanti e degli
artigiani, a differenza dei poeti del dolce stil novo che
miravano a ritagliare all’interno della società comunale
una cerchia ristretta e aristocratica di amanti del
sapere.
9. FEDELTA’ AL DETTATO D’AMORE
Amore come unica fonte d’ispirazione. Scompaiono
motivi politici, riflessioni morali, riferimenti alla vita
quotidiana.
L’amore agisce nell’animo del poeta, provocando
sentimenti, turbamenti psicologici ed effetti fisici.
Ciò implica il possesso di conoscenze filosofiche e
scientifiche ignote ai poeti siciliani e siculo-toscani.
10. I poeti dello stil novo innovano le tematiche amorose;
trasfigurano le forme linguistiche della lirica siculo-
toscana ed elaborano una lingua raffinata, illustre.
Questa forma di sublimazione letteraria del tosco-
fiorentino favorisce la penetrazione dei modelli toscani
in altre regione, in concomitanza di altri fattori.