SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  24
Télécharger pour lire hors ligne
Cagliari, 23 Ottobre 2010Flavia Marzano
Riuso e utilizzo del softwareRiuso e utilizzo del software
libero nella Pubblicalibero nella Pubblica
AmministrazioneAmministrazione
Flavia Marzano
http://daily.wired.it/blog/codice_aperto
Flavia Marzano 2 Cagliari, 23 Ottobre 2010
Di che cosa parliamo
 La Pubblica Amministrazione può (e deve) riusare soluzioni
di altre amministrazioni
 La normativa lo prevede, anche se è quasi totalmente
disattesa
 Il software libero lo favorisce
 Che cosa possiamo fare per
favorire questo processo?
 Dove possiamo intervenire per
garantire un più facile riuso e
una maggiore adozione di
software libero nella PA?
Flavia Marzano 3 Cagliari, 23 Ottobre 2010
La normativa (1 di 4)
 Decreto Legislativo, n. 36 del 24 gennaio 2006, "Attuazione della
direttiva 2003/98/CE relativa al riutilizzo di documenti nel settore
pubblico". Il decreto disciplina le modalità di riutilizzo dei
documenti contenenti dati pubblici nella disponibilità delle
pubbliche amministrazioni e degli organismi di diritto pubblico.
 Decreto Legislativo, n. 82 del 7 marzo 2005, "Codice
dell'Amministrazione Digitale". Con questo testo il Legislatore ha
regolato in modo organizzato il processo di informatizzazione
della Pubblica Amministrazione (diritti dei cittadini, documento
informatico e firma digitale, organizzazione della Pubblica
Amministrazione, riuso, Sistema Pubblico di Connettività, Carte di
Identità Elettroniche). In particolare, negli articoli da 68 a 70, il
Codice disciplina il riuso del software.
Flavia Marzano 4 Cagliari, 23 Ottobre 2010
La normativa (2 di 4)
 Decreto Legislativo, n. 36 del 24 gennaio 2006, "Attuazione della
direttiva 2003/98/CE relativa al riutilizzo di documenti nel settore
pubblico". Il decreto disciplina le modalità di riutilizzo dei
documenti contenenti dati pubblici nella disponibilità delle
pubbliche amministrazioni e degli organismi di diritto pubblico.
 Legge, n. 289 del 27 dicembre 2002, "Legge Finanziaria 2003”.
All'art. 26 promuove il riuso al fine di assicurare una migliore
efficacia della spesa informatica e telematica sostenuta dalle
pubbliche amministrazioni.
 Legge, n. 340 del 24 novembre 2000, "Legge per la
semplificazione". All'art. 25 la legge dispone che le pubbliche
amministrazioni hanno la facoltà di dare in uso gratuito ad altre
amministrazioni pubbliche i programmmi applicativi di cui
sono titolari.(ndr: Tale facoltà diventa poi “obbligo” all’Art. 69 del
CAD).
Flavia Marzano 5 Cagliari, 23 Ottobre 2010
La normativa (3 di 4)
 Decreto Legislativo, n. 39 del 12 febbraio 1993, "Norme
in materia di sistemi informativi automatizzati delle
amministrazioni pubbliche". Detta disposizioni riguardo allo
sviluppo e alla gestione di sistemi informativi automatizzati e
al CNIPA (Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica
Amministrazione).
Direttive ministeriali
 MIT, direttiva del 19 dicembre 2003, "Sviluppo e
utilizzazione dei programmi informatici da parte delle P.A."
Con questo testo il Ministro dell'Innovazione e delle
Tecnologie ha dettato alcuni criteri utili per valutare
l'acquisto di programmi e per cedere i programmi in riuso
Flavia Marzano 6 Cagliari, 23 Ottobre 2010
La normativa (3 di 3)
Giurisprudenza
 Nella recente sentenza N. 122/2010 della Corte
Costituzionale, pubblicata in G.U. il 26 Marzo 2010 [
http://www.cortecostituzionale.it/giurisprudenza/pronunce/sc
heda_ultimo_deposito.asp?
comando=let&sez=ultimodep&nodec=122&annodec=2010]
vengono definiti i concetti di “open source” e “software
libero” e si specifica che ciò che distingue il software libero
da quello proprietario è esclusivamente il contenuto
dell’accordo negoziale (licenza).
Flavia Marzano 7 Cagliari, 23 Ottobre 2010
Software libero e Riuso (1 di 3)
I sistemi software di successo, e cioè quelli veramente usati
dai loro utenti, devono necessariamente venire modificati
durante tutto il loro ciclo di vita per mantenersi aggiornati
rispetto alle inevitabili evoluzioni normative e tecnologiche e
per soddisfare nuove esigenze. Tali modifiche ai sistemi
software funzionanti sono chiamate “manutenzione”, e una
delle acquisizioni fondamentali dell’ingegneria del software è
che, complessivamente, la manutenzione costa molto di più
della costruzione di un sistema.
Inoltre, poiché sviluppare software ad hoc costa molto, è molto
auspicabile riuscire a riusare tale software quanto più
possibile. A tali fini, la PA deve poter effettuare facilmente le
seguenti operazioni sul software acquistato.
Flavia Marzano 8 Cagliari, 23 Ottobre 2010
Software libero e Riuso (2 di 3)
Studio del funzionamento. Tale studio è necessario per
determinare la qualità, la sicurezza e la rispondenza a tutti i
requisiti e caratteristiche qui citati.
Copia e ridistribuzione. Deve essere sempre possibile
copiare e ridistribuire ad altre amministrazioni il software
sviluppato in nome e per conto di una PA, requisito richiesto
anche dal CAD.
Estensione e miglioramento. È questa la cosiddetta
manutenzione perfettiva, e cioè l’aggiunta di nuove funzionalità
e l’adattamento di quelle esistenti a nuove esigenze, non
esplicite al momento dello sviluppo del sistema. I miglioramenti
vanno poi resi pubblici in modo che ne possano fruire anche
altri.
Flavia Marzano 9 Cagliari, 23 Ottobre 2010
Software libero e Riuso (3 di 3)
Mantenimento nel tempo. È questa invece la manutenzione
evolutiva, che mira ad adeguare nel tempo il sistema rispetto a
cambiamenti normativi e/o tecnologici.
Rimozione di ostacoli. Occorre sempre essere in grado di
rimuovere e prevenire gli ostacoli che di fatto impediscono la
piena parità di accesso alle informazioni e alle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione, tenendo conto in
particolare delle situazioni di disabilità, disagio economico e
sociale e diversità culturale.
Flavia Marzano 10 Cagliari, 23 Ottobre 2010
Come favorire il riuso? (1 di 3)
Gli aspetti politici che preludono alla normativa in tema di sw
libero sono:
 libertà e uguaglianza anche nel settore dell’innovazione e
del patrimonio digitale. Il sw libero permette a chiunque di
usare, studiare, modificare e distribuire il software a
prescindere dal suo stato personale, patrimoniale, sociale e
culturale, livellando in qualche modo “il campo” e
garantendo a chiunque gli stessi diritti;
 memorizzazione di moltissimi dati pubblici (di cui le PA
sono responsabili) che devono essere protetti (privacy e
sicurezza) e accessibili per molti anni indipendentemente
dal software utilizzato per crearli. Con il sw libero si
garantisce persistenza, tracciabilità e fruibilità dei dati;
Flavia Marzano 11 Cagliari, 23 Ottobre 2010
Come favorire il riuso? (2 di 3)
 esperienza maturata da generazioni precedenti; attraverso
il codice sorgente, le nuove generazioni possono utilizzare
le conoscenze pregresse per risolvere nuovi problemi;
 multi-culturalità e multi-organizzazione dovuta al fatto
che di solito l’OSS è sviluppato da programmatori sparsi per
il mondo, ognuno dotato di propria esperienza, che
analizzano il software sotto diversi punti di vista. Questo
processo di implementazione stimola l’innovazione e
permette spesso di raggiungere obiettivi superiori a quelli
raggiungibili in un “mondo chiuso”.
Flavia Marzano 12 Cagliari, 23 Ottobre 2010
Come favorire il riuso? (3 di 3)
Anche gli aspetti economici sono da tenere in considerazione e in
particolare riduzione di costi e indipendenza dei fornitori (no lock-in).
Gli aspetti sociali, motivazioni principali che portano la politica a definire
una nuova normativa in tema di OSS:
 crescita culturale e formativa dovuta al fatto di poter accedere ai codici
sorgenti e quindi studiarli. Già molte università e scuole superiori hanno
attivato corsi specifici dedicati all’ OSS;
 incentivazione del lavoro di gruppo, in seguito alla diversa ubicazione
dei programmatori, facilitato dal massiccio sviluppo di Internet. In questo
modo gli sviluppatori OSS possono discutere, scambiarsi informazioni
sulla Rete, criticare il software, apportarvi modifiche, svilupparlo
secondo esigenze diverse, collaborando fra loro anche senza mai
vedersi di persona.
Flavia Marzano - pag. 13
Riuso: di che cosa?
“È necessario sostenere e facilitare il riuso dei software
custom di proprietà delle PA, e la disseminazione dei risultati
e delle best practices tra tutte le PA del paese.”
“È necessario definire politiche di disseminazione per i
progetti di ricerca e innovazione tecnologica finanziati con
fondi pubblici affinché vi sia maggiore riuso dei risultati. La
modalità open source può essere uno strumento utile da
sperimentare per diffondere prodotti software innovativi
risultanti da tali progetti. Inoltre, tale approccio può essere
sperimentato anche per ciò che concerne i software custom
prodotti nell’ambito dei progetti finanziati attraverso i bandi di
e-government.”
Da: “Indagine conoscitiva sul software a codice sorgente aperto e libero nella PA”
Flavia Marzano - pag. 14
Riuso: come?
Codice dell’amministrazione digitale (CAD)‫‏‬
ART. 69 (Riuso dei programmi informatici)
…
2. Al fine di favorire il riuso dei programmi informatici di proprietà
delle pubbliche amministrazioni, ai sensi del comma 1, nei
capitolati o nelle specifiche di progetto è previsto ove possibile,
che i programmi appositamente sviluppati per conto e a spese
dell'amministrazione siano facilmente portabili su altre
piattaforme.
3. Le pubbliche amministrazioni inseriscono, nei contratti per
l'acquisizione di programmi informatici, di cui al comma 1,
clausole che garantiscano il diritto di disporre dei programmi ai
fini del riuso da parte della medesima o di altre amministrazioni.
Flavia Marzano - pag. 15
Riuso: clausole
Codice dell’amministrazione digitale (CAD)‫‏‬
ART. 69 (Riuso dei programmi informatici)‫‏‬
4. Nei contratti di acquisizione di programmi informatici
sviluppati per conto e a spese delle amministrazioni, le stesse
possono includere clausole, concordate con il fornitore, che
tengano conto delle caratteristiche economiche ed organizzative
di quest'ultimo, volte a vincolarlo, per un determinato lasso di
tempo, a fornire, su richiesta di altre amministrazioni, servizi che
consentono il riuso delle applicazioni. Le clausole suddette
definiscono le condizioni da osservare per la prestazione dei
servizi indicati.
Flavia Marzano - pag. 16
Riuso: quali difficoltà?
“Per quanto riguarda il riuso del software custom, i principali fattori frenanti
sono, anche in questo caso, la disinformazione sulla consistenza e la
tipologia del software sviluppato per le PA e le concrete difficoltà di
personalizzazione del software custom a seconda delle esigenze della
particolare amministrazione.”
“Il problema è la difficoltà che molte amministrazioni hanno nell’accettare
applicativi sviluppati da altre PA e nella difficoltà che incontrano
nell’adattarlo alle proprie esigenze.”
“…la coerenza tra il software sviluppato e i requisiti dell’utenza, la
disponibilità di una amministrazione a rendere disponibile e riusare
software esistente e la presenza di adeguati strumenti di supporto al riuso
(per esempio, la documentazione di progetto)”
Da: “Indagine conoscitiva sul software a codice sorgente aperto e libero nella PA”
Flavia Marzano - pag. 17
Riuso: quali opportunità?1 di 2
“appare importante fornire elementi tali da spingere le pubbliche
amministrazioni a:
Verificare in anticipo se esistono soluzioni software già realizzate da altre
amministrazioni e valutare la possibilità e la convenienza di servirsi di tale
software adattandolo alle proprie esigenze, prima di ricorrere allo sviluppo
di software specifico e ad eventuali procedure di selezione del contraente
cui affidarne lo sviluppo.
Definire meglio le prescrizioni contrattuali relative alla piena titolarità
(anche non esclusiva) dei programmi sviluppati ad hoc per le stesse
(software custom), in particolare esplicitando chiaramente la titolarità, oltre
che dell’eseguibile, anche del relativo codice sorgente.”
Da: “Indagine conoscitiva sul software a codice sorgente aperto e libero nella PA”
Flavia Marzano - pag. 18
“Definire meglio e più dettagliatamente i requisiti tecnico/funzionali dei
programmi da realizzare e meglio svolgere la fase di collaudo. Tra tali
requisiti vanno incluse anche le caratteristiche minimali per potere poi
agevolmente condividere i programmi realizzati (quali la modularità del
software, una chiara identificazione al suo interno delle parti mature/stabili
e di quelle che vanno ottimizzate o che sono soggette a rilasci frequenti, la
disponibilità oltre che del codice sorgente anche di una documentazione
esauriente, contenente ad esempio una mappa che consenta di navigare
nel codice). ...
Dare informazione, entro una certa data dal collaudo, sui programmi di cui
è entrata in possesso al fine di consentirne il riuso. Ciò anche mediante la
pubblicazione delle informazioni sul proprio sito web o su strutture gestite
a livello nazionale e/o locale ...”
Da: “Indagine conoscitiva sul software a codice sorgente aperto e libero nella PA”
Riuso: quali opportunità? 2 di 2
Flavia Marzano 19 Cagliari, 23 Ottobre 2010
Più software libero nella PA? (1 di 5)
Se la Pubblica Amministrazione, acquisendo
software, fosse sempre consapevole di dover
garantire a sé stessa e ai suoi cittadini:
 Pluralismo e concorrenza
 Sicurezza dei dati
 Integrazione con il software in uso
(http://daily.wired.it/blog/codice_aperto)
Flavia Marzano 20 Cagliari, 23 Ottobre 2010
Più software libero nella PA? (2 di 5)
 Continuità (dei dati e non solo… la cosiddetta
business continuity)
 Interoperabilità tra applicativi
 Disponibilità del codice sorgente (almeno per
ispezioni e tracciabilità)
 Proprietà delle strutture dei dati
 Proprietà del software custom (come richiesto
dall’art. 69 del CAD)
(http://daily.wired.it/blog/codice_aperto)
Flavia Marzano 21 Cagliari, 23 Ottobre 2010
Più software libero nella PA? (3 di 5)
 Un migliore rapporto prezzo/prestazioni
 Garanzia di standard aperti (almeno dei dati)
 Assenza di lock-in
 Trasparenza
 Facilità d’uso
 Garanzie del rispetto della privacy
(http://daily.wired.it/blog/codice_aperto)
Flavia Marzano 22 Cagliari, 23 Ottobre 2010
Più software libero nella PA? (4 di 5)
 Accessibilità (anche ai sensi della Legge
4/2004)
 diversità (any browser ad es.)
 Andrea Gelpi “L'investimento tende a restare
in Italia e a generare sia know how che
ulteriori investimenti, anziché arricchire
multinazionali quasi sempre fuori Europa.”
(http://daily.wired.it/blog/codice_aperto)
Flavia Marzano 23 Cagliari, 23 Ottobre 2010
Più software libero nella PA? (5 di 5)
 Luca Ferroni: “ci aggiungerei anche ...
scusate se è poco :) ”
Quando tutte queste cose sarannoQuando tutte queste cose saranno
garantite potrò anche rassegnarmi algarantite potrò anche rassegnarmi al
fatto che la Pubblica Amministrazionefatto che la Pubblica Amministrazione
compri licenze chiuse,compri licenze chiuse,
per ora sono qui…per ora sono qui…
(http://daily.wired.it/blog/codice_aperto)
Flavia Marzano 24 Cagliari, 23 Ottobre 2010
Grazie dell'attenzione!Grazie dell'attenzione!
flavia.marzano@gmail.com

Contenu connexe

Similaire à Flavia Marzano Linux Day 2010 Cagliari

Flavia marzano opensource_openknowledge
Flavia marzano opensource_openknowledgeFlavia marzano opensource_openknowledge
Flavia marzano opensource_openknowledgeFlavia Marzano
 
Come gestire community per la trasformazione digitale nelle PA
Come gestire community per la trasformazione digitale nelle PACome gestire community per la trasformazione digitale nelle PA
Come gestire community per la trasformazione digitale nelle PAGiovanni Gentili
 
Palermo ag id 68cad diritto costituzionale-legge134-2012
Palermo ag id 68cad   diritto costituzionale-legge134-2012Palermo ag id 68cad   diritto costituzionale-legge134-2012
Palermo ag id 68cad diritto costituzionale-legge134-2012Vincenzo Virgilio
 
F. Marzano - Storia dell'adozione del FLOSS nelle PA. Fatto e da fare
F. Marzano - Storia dell'adozione del FLOSS nelle PA. Fatto e da fareF. Marzano - Storia dell'adozione del FLOSS nelle PA. Fatto e da fare
F. Marzano - Storia dell'adozione del FLOSS nelle PA. Fatto e da fareLibreItalia
 
OpenData, un percorso tra giurisprudenza, formati e strumenti e modalità di p...
OpenData, un percorso tra giurisprudenza, formati e strumenti e modalità di p...OpenData, un percorso tra giurisprudenza, formati e strumenti e modalità di p...
OpenData, un percorso tra giurisprudenza, formati e strumenti e modalità di p...LibreItalia
 
La produzione e la gestione degli Open Data
La produzione e la gestione degli Open DataLa produzione e la gestione degli Open Data
La produzione e la gestione degli Open DataGianluigi Cogo
 
ODISI, Open Data Infrastructure for Spatial Interaction
ODISI, Open Data Infrastructure for Spatial Interaction ODISI, Open Data Infrastructure for Spatial Interaction
ODISI, Open Data Infrastructure for Spatial Interaction ostemi
 
Il contributo del software libero allo sviluppo dei sistemi informativi azien...
Il contributo del software libero allo sviluppo dei sistemi informativi azien...Il contributo del software libero allo sviluppo dei sistemi informativi azien...
Il contributo del software libero allo sviluppo dei sistemi informativi azien...Marco Lombardo
 
Open Data fra Potenzialità e Retorica
Open Data fra Potenzialità e RetoricaOpen Data fra Potenzialità e Retorica
Open Data fra Potenzialità e RetoricaLudovico Ristori
 
Premio forum pa sanita 2021 asl roma 1 medicina legale - template word
Premio forum pa sanita 2021 asl roma 1 medicina legale - template wordPremio forum pa sanita 2021 asl roma 1 medicina legale - template word
Premio forum pa sanita 2021 asl roma 1 medicina legale - template wordMichelaMazzotta1
 
Sulle Linee Guida per gli Open Data nei Comuni
Sulle Linee Guida per gli Open Data nei ComuniSulle Linee Guida per gli Open Data nei Comuni
Sulle Linee Guida per gli Open Data nei ComuniCristiano Longo
 
Tartari Eco&Equo Ancona 27nov09
Tartari Eco&Equo Ancona 27nov09Tartari Eco&Equo Ancona 27nov09
Tartari Eco&Equo Ancona 27nov09ADV-T
 
Slide convegnodae faini12_12
Slide convegnodae faini12_12Slide convegnodae faini12_12
Slide convegnodae faini12_12Fernanda Faini
 
Dae 2013 - Fernanda Faini
Dae 2013 - Fernanda Faini Dae 2013 - Fernanda Faini
Dae 2013 - Fernanda Faini Giurdanella .it
 
Convegno Open Source - Opena Ideas for Public Administration
Convegno Open Source - Opena Ideas for Public AdministrationConvegno Open Source - Opena Ideas for Public Administration
Convegno Open Source - Opena Ideas for Public Administrationmarco scialdone
 
Sharing school 2016 - Tecnologia - Lorenzo Brambille
Sharing school 2016 - Tecnologia - Lorenzo BrambilleSharing school 2016 - Tecnologia - Lorenzo Brambille
Sharing school 2016 - Tecnologia - Lorenzo BrambilleCasa Netural
 
Web Portal for E-Government
Web Portal for E-Government Web Portal for E-Government
Web Portal for E-Government Nicola Mezzetti
 

Similaire à Flavia Marzano Linux Day 2010 Cagliari (20)

Flavia marzano opensource_openknowledge
Flavia marzano opensource_openknowledgeFlavia marzano opensource_openknowledge
Flavia marzano opensource_openknowledge
 
Come gestire community per la trasformazione digitale nelle PA
Come gestire community per la trasformazione digitale nelle PACome gestire community per la trasformazione digitale nelle PA
Come gestire community per la trasformazione digitale nelle PA
 
Palermo ag id 68cad diritto costituzionale-legge134-2012
Palermo ag id 68cad   diritto costituzionale-legge134-2012Palermo ag id 68cad   diritto costituzionale-legge134-2012
Palermo ag id 68cad diritto costituzionale-legge134-2012
 
Open government: quadro normativo, Fernanda Faini
Open government: quadro normativo, Fernanda FainiOpen government: quadro normativo, Fernanda Faini
Open government: quadro normativo, Fernanda Faini
 
F. Marzano - Storia dell'adozione del FLOSS nelle PA. Fatto e da fare
F. Marzano - Storia dell'adozione del FLOSS nelle PA. Fatto e da fareF. Marzano - Storia dell'adozione del FLOSS nelle PA. Fatto e da fare
F. Marzano - Storia dell'adozione del FLOSS nelle PA. Fatto e da fare
 
Open source per la didattica
Open source per la didatticaOpen source per la didattica
Open source per la didattica
 
OpenData, un percorso tra giurisprudenza, formati e strumenti e modalità di p...
OpenData, un percorso tra giurisprudenza, formati e strumenti e modalità di p...OpenData, un percorso tra giurisprudenza, formati e strumenti e modalità di p...
OpenData, un percorso tra giurisprudenza, formati e strumenti e modalità di p...
 
La produzione e la gestione degli Open Data
La produzione e la gestione degli Open DataLa produzione e la gestione degli Open Data
La produzione e la gestione degli Open Data
 
ODISI, Open Data Infrastructure for Spatial Interaction
ODISI, Open Data Infrastructure for Spatial Interaction ODISI, Open Data Infrastructure for Spatial Interaction
ODISI, Open Data Infrastructure for Spatial Interaction
 
Il contributo del software libero allo sviluppo dei sistemi informativi azien...
Il contributo del software libero allo sviluppo dei sistemi informativi azien...Il contributo del software libero allo sviluppo dei sistemi informativi azien...
Il contributo del software libero allo sviluppo dei sistemi informativi azien...
 
Open Data fra Potenzialità e Retorica
Open Data fra Potenzialità e RetoricaOpen Data fra Potenzialità e Retorica
Open Data fra Potenzialità e Retorica
 
Premio forum pa sanita 2021 asl roma 1 medicina legale - template word
Premio forum pa sanita 2021 asl roma 1 medicina legale - template wordPremio forum pa sanita 2021 asl roma 1 medicina legale - template word
Premio forum pa sanita 2021 asl roma 1 medicina legale - template word
 
Sulle Linee Guida per gli Open Data nei Comuni
Sulle Linee Guida per gli Open Data nei ComuniSulle Linee Guida per gli Open Data nei Comuni
Sulle Linee Guida per gli Open Data nei Comuni
 
Tartari Eco&Equo Ancona 27nov09
Tartari Eco&Equo Ancona 27nov09Tartari Eco&Equo Ancona 27nov09
Tartari Eco&Equo Ancona 27nov09
 
Slide convegnodae faini12_12
Slide convegnodae faini12_12Slide convegnodae faini12_12
Slide convegnodae faini12_12
 
Dae 2013 - Fernanda Faini
Dae 2013 - Fernanda Faini Dae 2013 - Fernanda Faini
Dae 2013 - Fernanda Faini
 
Convegno Open Source - Opena Ideas for Public Administration
Convegno Open Source - Opena Ideas for Public AdministrationConvegno Open Source - Opena Ideas for Public Administration
Convegno Open Source - Opena Ideas for Public Administration
 
Open Source
Open SourceOpen Source
Open Source
 
Sharing school 2016 - Tecnologia - Lorenzo Brambille
Sharing school 2016 - Tecnologia - Lorenzo BrambilleSharing school 2016 - Tecnologia - Lorenzo Brambille
Sharing school 2016 - Tecnologia - Lorenzo Brambille
 
Web Portal for E-Government
Web Portal for E-Government Web Portal for E-Government
Web Portal for E-Government
 

Plus de Flavia Marzano

Smart Cities Summit, June 2020
Smart Cities Summit, June 2020Smart Cities Summit, June 2020
Smart Cities Summit, June 2020Flavia Marzano
 
Flavia Marzano Open Expo Europe, April 21st 2020 Digital and Open Transformation
Flavia Marzano Open Expo Europe, April 21st 2020 Digital and Open TransformationFlavia Marzano Open Expo Europe, April 21st 2020 Digital and Open Transformation
Flavia Marzano Open Expo Europe, April 21st 2020 Digital and Open TransformationFlavia Marzano
 
Flavia Marzano Open Expo Europe April 21st 2020 Digital and Open Transformation
Flavia Marzano Open Expo Europe April 21st 2020 Digital and Open TransformationFlavia Marzano Open Expo Europe April 21st 2020 Digital and Open Transformation
Flavia Marzano Open Expo Europe April 21st 2020 Digital and Open TransformationFlavia Marzano
 
Flavia marzano 31 marzo 2020 webinar uncem v1
Flavia marzano 31 marzo 2020 webinar uncem v1Flavia marzano 31 marzo 2020 webinar uncem v1
Flavia marzano 31 marzo 2020 webinar uncem v1Flavia Marzano
 
Osservatorio Parlamentare per Roma: la fotografia della Capitale: Roma in cif...
Osservatorio Parlamentare per Roma: la fotografia della Capitale: Roma in cif...Osservatorio Parlamentare per Roma: la fotografia della Capitale: Roma in cif...
Osservatorio Parlamentare per Roma: la fotografia della Capitale: Roma in cif...Flavia Marzano
 
Flavia Marzano - Camera dei Deputati - Partecipazione e Attivismo Digitale
Flavia Marzano - Camera dei Deputati - Partecipazione e Attivismo DigitaleFlavia Marzano - Camera dei Deputati - Partecipazione e Attivismo Digitale
Flavia Marzano - Camera dei Deputati - Partecipazione e Attivismo DigitaleFlavia Marzano
 
Consultazione Sharing Economy Act 2marzo2016
Consultazione Sharing Economy Act 2marzo2016Consultazione Sharing Economy Act 2marzo2016
Consultazione Sharing Economy Act 2marzo2016Flavia Marzano
 
Innovation: new visions not just new technologies
Innovation: new visions not just new technologiesInnovation: new visions not just new technologies
Innovation: new visions not just new technologiesFlavia Marzano
 
Le 4I per la creatività e la diversità - TEDx Trento 2014 - Flavia Marzano
Le 4I per la creatività e la diversità - TEDx Trento 2014 - Flavia MarzanoLe 4I per la creatività e la diversità - TEDx Trento 2014 - Flavia Marzano
Le 4I per la creatività e la diversità - TEDx Trento 2014 - Flavia MarzanoFlavia Marzano
 
I Diritti (Digitali) dei cittadini
I Diritti (Digitali) dei cittadiniI Diritti (Digitali) dei cittadini
I Diritti (Digitali) dei cittadiniFlavia Marzano
 
Digital Government Summit 2014, Politica, Amministrazione e Tecnologie per i ...
Digital Government Summit 2014, Politica, Amministrazione e Tecnologie per i ...Digital Government Summit 2014, Politica, Amministrazione e Tecnologie per i ...
Digital Government Summit 2014, Politica, Amministrazione e Tecnologie per i ...Flavia Marzano
 
Formez Ferrara 05_giu14
Formez Ferrara 05_giu14Formez Ferrara 05_giu14
Formez Ferrara 05_giu14Flavia Marzano
 
eParticipation "Il Tweet e la Salamella"
eParticipation "Il Tweet e la Salamella"eParticipation "Il Tweet e la Salamella"
eParticipation "Il Tweet e la Salamella"Flavia Marzano
 
Flavia Marzano - Ragazze Digitali, Reggio Emilia 2013
Flavia Marzano - Ragazze Digitali, Reggio Emilia 2013Flavia Marzano - Ragazze Digitali, Reggio Emilia 2013
Flavia Marzano - Ragazze Digitali, Reggio Emilia 2013Flavia Marzano
 
Smart Cities, Gender, Inclusion - Flavia Marzano - Vilnius ICT2013 - WISTER
Smart Cities, Gender, Inclusion - Flavia Marzano - Vilnius ICT2013 - WISTERSmart Cities, Gender, Inclusion - Flavia Marzano - Vilnius ICT2013 - WISTER
Smart Cities, Gender, Inclusion - Flavia Marzano - Vilnius ICT2013 - WISTERFlavia Marzano
 
Il Modello Open Government - Flavia Marzano
Il Modello Open Government - Flavia MarzanoIl Modello Open Government - Flavia Marzano
Il Modello Open Government - Flavia MarzanoFlavia Marzano
 
Flavia marzano open_data_canada
Flavia marzano open_data_canadaFlavia marzano open_data_canada
Flavia marzano open_data_canadaFlavia Marzano
 
FMarzano_Intro_OpenDataDayIt_2013
FMarzano_Intro_OpenDataDayIt_2013FMarzano_Intro_OpenDataDayIt_2013
FMarzano_Intro_OpenDataDayIt_2013Flavia Marzano
 
Open Data Day 2013, Pisa - Navacchio
Open Data Day 2013, Pisa - NavacchioOpen Data Day 2013, Pisa - Navacchio
Open Data Day 2013, Pisa - NavacchioFlavia Marzano
 

Plus de Flavia Marzano (20)

Smart Cities Summit, June 2020
Smart Cities Summit, June 2020Smart Cities Summit, June 2020
Smart Cities Summit, June 2020
 
Flavia Marzano Open Expo Europe, April 21st 2020 Digital and Open Transformation
Flavia Marzano Open Expo Europe, April 21st 2020 Digital and Open TransformationFlavia Marzano Open Expo Europe, April 21st 2020 Digital and Open Transformation
Flavia Marzano Open Expo Europe, April 21st 2020 Digital and Open Transformation
 
Flavia Marzano Open Expo Europe April 21st 2020 Digital and Open Transformation
Flavia Marzano Open Expo Europe April 21st 2020 Digital and Open TransformationFlavia Marzano Open Expo Europe April 21st 2020 Digital and Open Transformation
Flavia Marzano Open Expo Europe April 21st 2020 Digital and Open Transformation
 
Flavia marzano 31 marzo 2020 webinar uncem v1
Flavia marzano 31 marzo 2020 webinar uncem v1Flavia marzano 31 marzo 2020 webinar uncem v1
Flavia marzano 31 marzo 2020 webinar uncem v1
 
Osservatorio Parlamentare per Roma: la fotografia della Capitale: Roma in cif...
Osservatorio Parlamentare per Roma: la fotografia della Capitale: Roma in cif...Osservatorio Parlamentare per Roma: la fotografia della Capitale: Roma in cif...
Osservatorio Parlamentare per Roma: la fotografia della Capitale: Roma in cif...
 
Flavia Marzano - Camera dei Deputati - Partecipazione e Attivismo Digitale
Flavia Marzano - Camera dei Deputati - Partecipazione e Attivismo DigitaleFlavia Marzano - Camera dei Deputati - Partecipazione e Attivismo Digitale
Flavia Marzano - Camera dei Deputati - Partecipazione e Attivismo Digitale
 
Consultazione Sharing Economy Act 2marzo2016
Consultazione Sharing Economy Act 2marzo2016Consultazione Sharing Economy Act 2marzo2016
Consultazione Sharing Economy Act 2marzo2016
 
Innovation: new visions not just new technologies
Innovation: new visions not just new technologiesInnovation: new visions not just new technologies
Innovation: new visions not just new technologies
 
Open
Open Open
Open
 
Le 4I per la creatività e la diversità - TEDx Trento 2014 - Flavia Marzano
Le 4I per la creatività e la diversità - TEDx Trento 2014 - Flavia MarzanoLe 4I per la creatività e la diversità - TEDx Trento 2014 - Flavia Marzano
Le 4I per la creatività e la diversità - TEDx Trento 2014 - Flavia Marzano
 
I Diritti (Digitali) dei cittadini
I Diritti (Digitali) dei cittadiniI Diritti (Digitali) dei cittadini
I Diritti (Digitali) dei cittadini
 
Digital Government Summit 2014, Politica, Amministrazione e Tecnologie per i ...
Digital Government Summit 2014, Politica, Amministrazione e Tecnologie per i ...Digital Government Summit 2014, Politica, Amministrazione e Tecnologie per i ...
Digital Government Summit 2014, Politica, Amministrazione e Tecnologie per i ...
 
Formez Ferrara 05_giu14
Formez Ferrara 05_giu14Formez Ferrara 05_giu14
Formez Ferrara 05_giu14
 
eParticipation "Il Tweet e la Salamella"
eParticipation "Il Tweet e la Salamella"eParticipation "Il Tweet e la Salamella"
eParticipation "Il Tweet e la Salamella"
 
Flavia Marzano - Ragazze Digitali, Reggio Emilia 2013
Flavia Marzano - Ragazze Digitali, Reggio Emilia 2013Flavia Marzano - Ragazze Digitali, Reggio Emilia 2013
Flavia Marzano - Ragazze Digitali, Reggio Emilia 2013
 
Smart Cities, Gender, Inclusion - Flavia Marzano - Vilnius ICT2013 - WISTER
Smart Cities, Gender, Inclusion - Flavia Marzano - Vilnius ICT2013 - WISTERSmart Cities, Gender, Inclusion - Flavia Marzano - Vilnius ICT2013 - WISTER
Smart Cities, Gender, Inclusion - Flavia Marzano - Vilnius ICT2013 - WISTER
 
Il Modello Open Government - Flavia Marzano
Il Modello Open Government - Flavia MarzanoIl Modello Open Government - Flavia Marzano
Il Modello Open Government - Flavia Marzano
 
Flavia marzano open_data_canada
Flavia marzano open_data_canadaFlavia marzano open_data_canada
Flavia marzano open_data_canada
 
FMarzano_Intro_OpenDataDayIt_2013
FMarzano_Intro_OpenDataDayIt_2013FMarzano_Intro_OpenDataDayIt_2013
FMarzano_Intro_OpenDataDayIt_2013
 
Open Data Day 2013, Pisa - Navacchio
Open Data Day 2013, Pisa - NavacchioOpen Data Day 2013, Pisa - Navacchio
Open Data Day 2013, Pisa - Navacchio
 

Flavia Marzano Linux Day 2010 Cagliari

  • 1. Cagliari, 23 Ottobre 2010Flavia Marzano Riuso e utilizzo del softwareRiuso e utilizzo del software libero nella Pubblicalibero nella Pubblica AmministrazioneAmministrazione Flavia Marzano http://daily.wired.it/blog/codice_aperto
  • 2. Flavia Marzano 2 Cagliari, 23 Ottobre 2010 Di che cosa parliamo  La Pubblica Amministrazione può (e deve) riusare soluzioni di altre amministrazioni  La normativa lo prevede, anche se è quasi totalmente disattesa  Il software libero lo favorisce  Che cosa possiamo fare per favorire questo processo?  Dove possiamo intervenire per garantire un più facile riuso e una maggiore adozione di software libero nella PA?
  • 3. Flavia Marzano 3 Cagliari, 23 Ottobre 2010 La normativa (1 di 4)  Decreto Legislativo, n. 36 del 24 gennaio 2006, "Attuazione della direttiva 2003/98/CE relativa al riutilizzo di documenti nel settore pubblico". Il decreto disciplina le modalità di riutilizzo dei documenti contenenti dati pubblici nella disponibilità delle pubbliche amministrazioni e degli organismi di diritto pubblico.  Decreto Legislativo, n. 82 del 7 marzo 2005, "Codice dell'Amministrazione Digitale". Con questo testo il Legislatore ha regolato in modo organizzato il processo di informatizzazione della Pubblica Amministrazione (diritti dei cittadini, documento informatico e firma digitale, organizzazione della Pubblica Amministrazione, riuso, Sistema Pubblico di Connettività, Carte di Identità Elettroniche). In particolare, negli articoli da 68 a 70, il Codice disciplina il riuso del software.
  • 4. Flavia Marzano 4 Cagliari, 23 Ottobre 2010 La normativa (2 di 4)  Decreto Legislativo, n. 36 del 24 gennaio 2006, "Attuazione della direttiva 2003/98/CE relativa al riutilizzo di documenti nel settore pubblico". Il decreto disciplina le modalità di riutilizzo dei documenti contenenti dati pubblici nella disponibilità delle pubbliche amministrazioni e degli organismi di diritto pubblico.  Legge, n. 289 del 27 dicembre 2002, "Legge Finanziaria 2003”. All'art. 26 promuove il riuso al fine di assicurare una migliore efficacia della spesa informatica e telematica sostenuta dalle pubbliche amministrazioni.  Legge, n. 340 del 24 novembre 2000, "Legge per la semplificazione". All'art. 25 la legge dispone che le pubbliche amministrazioni hanno la facoltà di dare in uso gratuito ad altre amministrazioni pubbliche i programmmi applicativi di cui sono titolari.(ndr: Tale facoltà diventa poi “obbligo” all’Art. 69 del CAD).
  • 5. Flavia Marzano 5 Cagliari, 23 Ottobre 2010 La normativa (3 di 4)  Decreto Legislativo, n. 39 del 12 febbraio 1993, "Norme in materia di sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni pubbliche". Detta disposizioni riguardo allo sviluppo e alla gestione di sistemi informativi automatizzati e al CNIPA (Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione). Direttive ministeriali  MIT, direttiva del 19 dicembre 2003, "Sviluppo e utilizzazione dei programmi informatici da parte delle P.A." Con questo testo il Ministro dell'Innovazione e delle Tecnologie ha dettato alcuni criteri utili per valutare l'acquisto di programmi e per cedere i programmi in riuso
  • 6. Flavia Marzano 6 Cagliari, 23 Ottobre 2010 La normativa (3 di 3) Giurisprudenza  Nella recente sentenza N. 122/2010 della Corte Costituzionale, pubblicata in G.U. il 26 Marzo 2010 [ http://www.cortecostituzionale.it/giurisprudenza/pronunce/sc heda_ultimo_deposito.asp? comando=let&sez=ultimodep&nodec=122&annodec=2010] vengono definiti i concetti di “open source” e “software libero” e si specifica che ciò che distingue il software libero da quello proprietario è esclusivamente il contenuto dell’accordo negoziale (licenza).
  • 7. Flavia Marzano 7 Cagliari, 23 Ottobre 2010 Software libero e Riuso (1 di 3) I sistemi software di successo, e cioè quelli veramente usati dai loro utenti, devono necessariamente venire modificati durante tutto il loro ciclo di vita per mantenersi aggiornati rispetto alle inevitabili evoluzioni normative e tecnologiche e per soddisfare nuove esigenze. Tali modifiche ai sistemi software funzionanti sono chiamate “manutenzione”, e una delle acquisizioni fondamentali dell’ingegneria del software è che, complessivamente, la manutenzione costa molto di più della costruzione di un sistema. Inoltre, poiché sviluppare software ad hoc costa molto, è molto auspicabile riuscire a riusare tale software quanto più possibile. A tali fini, la PA deve poter effettuare facilmente le seguenti operazioni sul software acquistato.
  • 8. Flavia Marzano 8 Cagliari, 23 Ottobre 2010 Software libero e Riuso (2 di 3) Studio del funzionamento. Tale studio è necessario per determinare la qualità, la sicurezza e la rispondenza a tutti i requisiti e caratteristiche qui citati. Copia e ridistribuzione. Deve essere sempre possibile copiare e ridistribuire ad altre amministrazioni il software sviluppato in nome e per conto di una PA, requisito richiesto anche dal CAD. Estensione e miglioramento. È questa la cosiddetta manutenzione perfettiva, e cioè l’aggiunta di nuove funzionalità e l’adattamento di quelle esistenti a nuove esigenze, non esplicite al momento dello sviluppo del sistema. I miglioramenti vanno poi resi pubblici in modo che ne possano fruire anche altri.
  • 9. Flavia Marzano 9 Cagliari, 23 Ottobre 2010 Software libero e Riuso (3 di 3) Mantenimento nel tempo. È questa invece la manutenzione evolutiva, che mira ad adeguare nel tempo il sistema rispetto a cambiamenti normativi e/o tecnologici. Rimozione di ostacoli. Occorre sempre essere in grado di rimuovere e prevenire gli ostacoli che di fatto impediscono la piena parità di accesso alle informazioni e alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, tenendo conto in particolare delle situazioni di disabilità, disagio economico e sociale e diversità culturale.
  • 10. Flavia Marzano 10 Cagliari, 23 Ottobre 2010 Come favorire il riuso? (1 di 3) Gli aspetti politici che preludono alla normativa in tema di sw libero sono:  libertà e uguaglianza anche nel settore dell’innovazione e del patrimonio digitale. Il sw libero permette a chiunque di usare, studiare, modificare e distribuire il software a prescindere dal suo stato personale, patrimoniale, sociale e culturale, livellando in qualche modo “il campo” e garantendo a chiunque gli stessi diritti;  memorizzazione di moltissimi dati pubblici (di cui le PA sono responsabili) che devono essere protetti (privacy e sicurezza) e accessibili per molti anni indipendentemente dal software utilizzato per crearli. Con il sw libero si garantisce persistenza, tracciabilità e fruibilità dei dati;
  • 11. Flavia Marzano 11 Cagliari, 23 Ottobre 2010 Come favorire il riuso? (2 di 3)  esperienza maturata da generazioni precedenti; attraverso il codice sorgente, le nuove generazioni possono utilizzare le conoscenze pregresse per risolvere nuovi problemi;  multi-culturalità e multi-organizzazione dovuta al fatto che di solito l’OSS è sviluppato da programmatori sparsi per il mondo, ognuno dotato di propria esperienza, che analizzano il software sotto diversi punti di vista. Questo processo di implementazione stimola l’innovazione e permette spesso di raggiungere obiettivi superiori a quelli raggiungibili in un “mondo chiuso”.
  • 12. Flavia Marzano 12 Cagliari, 23 Ottobre 2010 Come favorire il riuso? (3 di 3) Anche gli aspetti economici sono da tenere in considerazione e in particolare riduzione di costi e indipendenza dei fornitori (no lock-in). Gli aspetti sociali, motivazioni principali che portano la politica a definire una nuova normativa in tema di OSS:  crescita culturale e formativa dovuta al fatto di poter accedere ai codici sorgenti e quindi studiarli. Già molte università e scuole superiori hanno attivato corsi specifici dedicati all’ OSS;  incentivazione del lavoro di gruppo, in seguito alla diversa ubicazione dei programmatori, facilitato dal massiccio sviluppo di Internet. In questo modo gli sviluppatori OSS possono discutere, scambiarsi informazioni sulla Rete, criticare il software, apportarvi modifiche, svilupparlo secondo esigenze diverse, collaborando fra loro anche senza mai vedersi di persona.
  • 13. Flavia Marzano - pag. 13 Riuso: di che cosa? “È necessario sostenere e facilitare il riuso dei software custom di proprietà delle PA, e la disseminazione dei risultati e delle best practices tra tutte le PA del paese.” “È necessario definire politiche di disseminazione per i progetti di ricerca e innovazione tecnologica finanziati con fondi pubblici affinché vi sia maggiore riuso dei risultati. La modalità open source può essere uno strumento utile da sperimentare per diffondere prodotti software innovativi risultanti da tali progetti. Inoltre, tale approccio può essere sperimentato anche per ciò che concerne i software custom prodotti nell’ambito dei progetti finanziati attraverso i bandi di e-government.” Da: “Indagine conoscitiva sul software a codice sorgente aperto e libero nella PA”
  • 14. Flavia Marzano - pag. 14 Riuso: come? Codice dell’amministrazione digitale (CAD)‫‏‬ ART. 69 (Riuso dei programmi informatici) … 2. Al fine di favorire il riuso dei programmi informatici di proprietà delle pubbliche amministrazioni, ai sensi del comma 1, nei capitolati o nelle specifiche di progetto è previsto ove possibile, che i programmi appositamente sviluppati per conto e a spese dell'amministrazione siano facilmente portabili su altre piattaforme. 3. Le pubbliche amministrazioni inseriscono, nei contratti per l'acquisizione di programmi informatici, di cui al comma 1, clausole che garantiscano il diritto di disporre dei programmi ai fini del riuso da parte della medesima o di altre amministrazioni.
  • 15. Flavia Marzano - pag. 15 Riuso: clausole Codice dell’amministrazione digitale (CAD)‫‏‬ ART. 69 (Riuso dei programmi informatici)‫‏‬ 4. Nei contratti di acquisizione di programmi informatici sviluppati per conto e a spese delle amministrazioni, le stesse possono includere clausole, concordate con il fornitore, che tengano conto delle caratteristiche economiche ed organizzative di quest'ultimo, volte a vincolarlo, per un determinato lasso di tempo, a fornire, su richiesta di altre amministrazioni, servizi che consentono il riuso delle applicazioni. Le clausole suddette definiscono le condizioni da osservare per la prestazione dei servizi indicati.
  • 16. Flavia Marzano - pag. 16 Riuso: quali difficoltà? “Per quanto riguarda il riuso del software custom, i principali fattori frenanti sono, anche in questo caso, la disinformazione sulla consistenza e la tipologia del software sviluppato per le PA e le concrete difficoltà di personalizzazione del software custom a seconda delle esigenze della particolare amministrazione.” “Il problema è la difficoltà che molte amministrazioni hanno nell’accettare applicativi sviluppati da altre PA e nella difficoltà che incontrano nell’adattarlo alle proprie esigenze.” “…la coerenza tra il software sviluppato e i requisiti dell’utenza, la disponibilità di una amministrazione a rendere disponibile e riusare software esistente e la presenza di adeguati strumenti di supporto al riuso (per esempio, la documentazione di progetto)” Da: “Indagine conoscitiva sul software a codice sorgente aperto e libero nella PA”
  • 17. Flavia Marzano - pag. 17 Riuso: quali opportunità?1 di 2 “appare importante fornire elementi tali da spingere le pubbliche amministrazioni a: Verificare in anticipo se esistono soluzioni software già realizzate da altre amministrazioni e valutare la possibilità e la convenienza di servirsi di tale software adattandolo alle proprie esigenze, prima di ricorrere allo sviluppo di software specifico e ad eventuali procedure di selezione del contraente cui affidarne lo sviluppo. Definire meglio le prescrizioni contrattuali relative alla piena titolarità (anche non esclusiva) dei programmi sviluppati ad hoc per le stesse (software custom), in particolare esplicitando chiaramente la titolarità, oltre che dell’eseguibile, anche del relativo codice sorgente.” Da: “Indagine conoscitiva sul software a codice sorgente aperto e libero nella PA”
  • 18. Flavia Marzano - pag. 18 “Definire meglio e più dettagliatamente i requisiti tecnico/funzionali dei programmi da realizzare e meglio svolgere la fase di collaudo. Tra tali requisiti vanno incluse anche le caratteristiche minimali per potere poi agevolmente condividere i programmi realizzati (quali la modularità del software, una chiara identificazione al suo interno delle parti mature/stabili e di quelle che vanno ottimizzate o che sono soggette a rilasci frequenti, la disponibilità oltre che del codice sorgente anche di una documentazione esauriente, contenente ad esempio una mappa che consenta di navigare nel codice). ... Dare informazione, entro una certa data dal collaudo, sui programmi di cui è entrata in possesso al fine di consentirne il riuso. Ciò anche mediante la pubblicazione delle informazioni sul proprio sito web o su strutture gestite a livello nazionale e/o locale ...” Da: “Indagine conoscitiva sul software a codice sorgente aperto e libero nella PA” Riuso: quali opportunità? 2 di 2
  • 19. Flavia Marzano 19 Cagliari, 23 Ottobre 2010 Più software libero nella PA? (1 di 5) Se la Pubblica Amministrazione, acquisendo software, fosse sempre consapevole di dover garantire a sé stessa e ai suoi cittadini:  Pluralismo e concorrenza  Sicurezza dei dati  Integrazione con il software in uso (http://daily.wired.it/blog/codice_aperto)
  • 20. Flavia Marzano 20 Cagliari, 23 Ottobre 2010 Più software libero nella PA? (2 di 5)  Continuità (dei dati e non solo… la cosiddetta business continuity)  Interoperabilità tra applicativi  Disponibilità del codice sorgente (almeno per ispezioni e tracciabilità)  Proprietà delle strutture dei dati  Proprietà del software custom (come richiesto dall’art. 69 del CAD) (http://daily.wired.it/blog/codice_aperto)
  • 21. Flavia Marzano 21 Cagliari, 23 Ottobre 2010 Più software libero nella PA? (3 di 5)  Un migliore rapporto prezzo/prestazioni  Garanzia di standard aperti (almeno dei dati)  Assenza di lock-in  Trasparenza  Facilità d’uso  Garanzie del rispetto della privacy (http://daily.wired.it/blog/codice_aperto)
  • 22. Flavia Marzano 22 Cagliari, 23 Ottobre 2010 Più software libero nella PA? (4 di 5)  Accessibilità (anche ai sensi della Legge 4/2004)  diversità (any browser ad es.)  Andrea Gelpi “L'investimento tende a restare in Italia e a generare sia know how che ulteriori investimenti, anziché arricchire multinazionali quasi sempre fuori Europa.” (http://daily.wired.it/blog/codice_aperto)
  • 23. Flavia Marzano 23 Cagliari, 23 Ottobre 2010 Più software libero nella PA? (5 di 5)  Luca Ferroni: “ci aggiungerei anche ... scusate se è poco :) ” Quando tutte queste cose sarannoQuando tutte queste cose saranno garantite potrò anche rassegnarmi algarantite potrò anche rassegnarmi al fatto che la Pubblica Amministrazionefatto che la Pubblica Amministrazione compri licenze chiuse,compri licenze chiuse, per ora sono qui…per ora sono qui… (http://daily.wired.it/blog/codice_aperto)
  • 24. Flavia Marzano 24 Cagliari, 23 Ottobre 2010 Grazie dell'attenzione!Grazie dell'attenzione! flavia.marzano@gmail.com