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METODOLOGIA DI RATING IN CERVED
GROUP
Valutazione del rischio aziendale e determinazione del merito di credito
Riccardo Gottardi
Divisione ECAI – Cerved Group
1. PROFILO SOCIETARIO CERVED GROUP
2. CORNICE
NORMATIVA
3. SVILUPPO DI UN MODELLO DI RATING, PROCESSO DI
VALUTAZIONE DEL
RISCHIO AZIENDALE E DETERMINAZIONE DEL MERITO DI
CREDITO
AGENDA
LAVORI
1. PROFILO SOCIETARIO CERVED
GROUP
Pre-integration
(struttura semplificata)
Post-integration
(struttura semplificata)
Banca d’Italia Unicredit
Intesa
SanPaolo
Other banks
Coface
15%
Bain Capital Clessidra Sgr
Management
and others
Cerved Holding
72.8% 23.6% 3.6%
85%
100%
Real
estate
Credit
collection
94% 100%60%
Non performing
loans
Bain capital Romeo family
L’attuale struttura di Cerved
Group è il risultato
dell’integrazione di 7 aziende,
ognuna leader nel proprio settore
PROFILO
SOCIETARIO
Business information
business reports
servizi di rating e scoring
dati grezzi
Servizi per il
marketing
Servizi di consulenza
Visure immobiliari
Credit collection
Informazioni sul credito
al consumo
Banche
Compagnie
assicurative
Corporate
Persone
fisiche
Cerved Group offre
servizi a circa 30.000
clienti corporate.
Più del 50% delle aziende
italiane più importanti per
fatturato sono clienti di
Cerved Group.
Cerved Group offre i propri
servizi alle più importanti
compagnie assicurative
operanti a livello globale.
Quasi tutti gli istituti di
credito sono clienti di
Cerved Group.
I servizi di Cerved
Group sono
disponibili anche per
le persone fisiche, in
base alle singole
richieste.
SERVIZI E
CLIENTI
30.000 clienti
1.000 dipendenti
Sede legale a Milano
13 milioni di bilanci societari;
45 milioni di esperienze di pagamento;
10 milioni cariche aziendali censite;
142 mila gruppi aziendali;
600 mila imprese geo – referenziate.
3 unità operative a Roma,
Padova e Torino
10 uffici commerciali a Roma,
Ancona, Bari, Genova, Napoli,
Palermo, Prato, Teramo, Verona
Il database di CERVED GROUP
contiene:
Quota di mercato (segmento
business information) pari a 35%
Ricavi 2012 € 292 milioni
EBITDA € 140 milioni
ALCUNI DATI
SALIENTI
3 Binari Regolamentari
ECAI: Cerved Group è la prima e
unica Agenzia di rating
italiana riconosciuta da
Banca d’Italia
Circolare BI 263/2006
Cerved Group è Rating Tool
riconosciuto da Banca d’Italia
Acceptance criteria for third-party Rating
Tools within ACC (Additional Credit Claims)
CRA: Cerved Group è l’Agenzia
di rating europea registrata
da Consob ed ESMA
Regulation EC 1060/2009
I rating di Cerved Group possono essere
utilizzati dalle banche per determinare i
coefficienti patrimoniali e le quote di
capitale prudenziale da accantonare per far
fronte ai rischi di credito (accordo di Basilea
II).
I rating di Cerved Group possono essere
utilizzati in tutta l’Unione Europea.
I rating di Cerved Group possono essere
utilizzati all’interno dell’Eurosistema per
consentire alle banche commerciali di
ottenere finanziamenti a breve nell’ambito
delle politiche monetarie definite dalla BCE.
FATTI
RILEVANTI
2. CORNICE NORMATIVA
Regolamento CE del 16 
settembre 2009 n. 
1060/2009 relativo alle 
agenzie di rating del credito
La normativa europea si sta 
uniformando a quella 
statunitense
Credit Rating 
Agency Reform 
Act (2006)
Dodd‐Frank Wall 
Street Reform and 
Consumer Protection 
Act (2012)
Regolamento UE del 11 
maggio 2011 n. 513/2011 
recante modifica al 
Regolamento CE n. 1060/2009
Modifica del Regolamento CE 
n. 1060/2009 approvata da 
Parlamento Europeo e 
Consiglio il 13 maggio 2013
EVOLUZIONE
NORMATIVA SULLE
CRAS
3. SVILUPPO DI UN MODELLO DI RATING,
PROCESSO DI VALUTAZIONE DEL
RISCHIO AZIENDALE E
DETERMINAZIONE DEL MERITO DI
CREDITO
Merito di credito +
-
Livellodelrischio
+
-
Il modello deve
identificare le
“WHITE SHEEPS”
Il modello deve
identificare
“BLACK
SHEEPS”
Il modello deve
decidere anche se
le “GREY
SHEEPS” sono
BRIGHT o DARK
GREY SHEEPS
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
AZIENDALE E DETERMINAZIONE DEL
MERITO DI CREDITO
Fonte dei dati  Variabili  Tipologia 
fonte 
Large 
Corporate
Società di 
Capitali 
Società di 
Persone e Ditte 
Individuali 
Bilancio  Indici economico‐finanziari  Pubblica  Obbligatorio   Obbligatorio   Non disponibile 
Data deposito 
Dimensione (ricavi / attivo)
Registro Imprese delle Camere di 
Commercio 
‐ Informazioni descrittive (età, sede, 
management, azionisti, soci…) 
Pubblica  Obbligatorio Obbligatorio Obbligatorio
‐ Protesti (su assegni, cambiali o vaglia 
cambiari) 
Controllo 
obbligatorio 
Controllo 
obbligatorio 
Controllo obbligatorio 
‐ Fallimenti e altre procedure concorsuali  Controllo 
obbligatorio 
Controllo 
obbligatorio 
Controllo obbligatorio 
Conservatorie dei Registri 
Immobiliari, Uffici Tavolari, Uffici 
Tecnici Erariali 
Pregiudizievoli 
(ipoteche, pignoramenti, sequestri) 
Pubblica  Controllo 
obbligatorio 
Controllo 
obbligatorio 
Controllo obbligatorio 
Ministero del Lavoro – Decreti 
CIGS 
‐ Ricorso alla CIGS  Pubblica  Controllo 
obbligatorio 
Controllo 
obbligatorio 
Controllo obbligatorio 
Database Payline  Indici basati sulle esperienze di 
pagamento commerciale
Proprietaria Facoltativo  Facoltativo  Facoltativo 
Archivi Cerved Group  Indici basati sulla frequenza e 
l’andamento delle consultazioni dei 
prodotti on‐line Cerved Group  
Proprietaria Obbligatorio  Obbligatorio  Obbligatorio 
Contatti diretti con i partner 
commerciali dell’azienda 
Informazioni ufficiose sulla situazione 
aziendale, sulle abitudini di pagamento e 
sull’andamento aziendale
Proprietaria   Facoltativo  Facoltativo 
Stampa  Notizie di stampa negative  Pubblica  Controllo 
obbligatorio 
Controllo 
obbligatorio 
Controllo obbligatorio 
Siti aziendali  Controllo obbligatorio  Pubblica  Obbligatorio     
Agenzie esterne di rating  Rating solicited  Pubblica  Obbligatorio     
Db Gruppi Italiani  Legami di gruppo  Proprietaria Obbligatorio  Obbligatorio  Obbligatorio 
Statistiche ufficiali e dati 
previsionali 
Variabili macro‐economiche, settoriali e 
territoriali   
Pubblica /
Proprietaria 
Obbligatorio  Obbligatorio   
DATI DI INPUT E FONTI
INFORMATIVE
Scelta delle unità
statistiche (aziende)
da includere nel
campione di
sviluppo. Il campione
può essere
proporzionale o
meno rispetto alla
popolazione di
riferimento (tutte le
aziende sul territorio
italiano) in relazione
ad alcune variabili di
stratificazione (natura
giuridica e/o
dimensione)
Scelta delle unità
statistiche (aziende)
da includere nel
campione di
sviluppo. Il campione
può essere
proporzionale o
meno rispetto alla
popolazione di
riferimento (tutte le
aziende sul territorio
italiano) in relazione
ad alcune variabili di
stratificazione (natura
giuridica e/o
dimensione)
Campione
di sviluppo
Scelta
dell’evento di
default
Scelta dell’evento di
default:
• ufficiale (fallimento e/o
procedura concorsuale);
• “allargato” (fallimento
e/o procedura
concorsuale + Protesti
e/o pregiudizievoli
“gravi”)
Scelta dell’evento di
default:
• ufficiale (fallimento e/o
procedura concorsuale);
• “allargato” (fallimento
e/o procedura
concorsuale + Protesti
e/o pregiudizievoli
“gravi”)
Selezione delle
variabili
statisticamente
significative
Per scegliere le variabili che
riescano a discriminare
efficacemente le aziende
solventi dalle insolventi si fa
riferimento a dei test statistici:
• T- Test: permette di verificare
se la variabile in esame
individua una differenza
statisticamente valida tra i
solventi e gli insolventi;
• AUC: calcola quanto una
variabile riesce a discriminare
tra il gruppo di solventi e
insolventi;
• Multicollinearità: valuta se tra
le variabili vi è una forte
correlazione che può
comportare una distorsione
nelle stime.
Per scegliere le variabili che
riescano a discriminare
efficacemente le aziende
solventi dalle insolventi si fa
riferimento a dei test statistici:
• T- Test: permette di verificare
se la variabile in esame
individua una differenza
statisticamente valida tra i
solventi e gli insolventi;
• AUC: calcola quanto una
variabile riesce a discriminare
tra il gruppo di solventi e
insolventi;
• Multicollinearità: valuta se tra
le variabili vi è una forte
correlazione che può
comportare una distorsione
nelle stime.
Algoritmo
statistico
Determinate le variabili
maggiormente significative
per lo sviluppo del modello,
si applica una metodologia
statistica che combina le
variabili scelte in modo da
dare la miglior
valutazione/previsione sulle
unità appartenenti al
campione (modelli di
regressione; in particolare
regressione logistica).
Determinate le variabili
maggiormente significative
per lo sviluppo del modello,
si applica una metodologia
statistica che combina le
variabili scelte in modo da
dare la miglior
valutazione/previsione sulle
unità appartenenti al
campione (modelli di
regressione; in particolare
regressione logistica).
SVILUPPO E STIMA DEL MODELLO DI
VALUTAZIONE
Il sistema di scoring consente di esprimere
sinteticamente, mediante un indice
quantitativo (usualmente un numero), un
giudizio sul merito di credito. Non è
previsto, dunque, alcun intervento
dell’analista.
Il rating è un giudizio sul merito di credito
basato su dati quantitativi e qualitativi,
espresso generalmente da un valore alfa-
numerico. Il ruolo dell’analista nel processo di
attribuzione del rating diventa cruciale.
RatingScore
Entrambi i sistemi devono essere “predittivi”, ossia devono prevedere la
solvibilità futura in base ai dati in nostro possesso nel momento in cui
viene effettuata la valutazione del rischio aziendale.
SISTEMA DI SCORING E
RATING
CeBi-SCORE4
Protesti e
pregiudizievoli
Pagamenti
commerciali
Profilo economico-
finanziario
Scenari geo -
settoriali
Profilo anagrafico e
qualitativo
Valutazione
strutturale
Valutazione
integrata
(SCORE)
Altre informazioni
comportamentali
Giudizio
dell’analista
Valutazione
comportamentale
RATING
MODELLO DI VALUTAZIONE SCAP
Classe di
rating
Distribuzione %
Default Rates medi
annuali
A1.1 0.01% 0.00%
A1.2 0.07% 0.00%
A1.3 0.34% 0.00%
A2.1 3.47% 0.01%
A2.2 4.23% 0.04%
A3 8.11% 0.13%
B4 13.78% 0.30%
B5 21.93% 0.82%
B6 19.61% 2.03%
B7 14.40% 4.43%
B8 6.93% 9.28%
B9 3.74% 17.16%
C10 3.39% 58.18%
Totale 100.00% 4.46%
0.0% 0.1% 0.3%
3.5%
4.2%
8.1%
13.8%
21.9%
19.6%
14.4%
6.9%
3.7% 3.4%
0.0%
10.0%
20.0%
30.0%
40.0%
50.0%
60.0%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
A1.1 A1.2 A1.3 A2.1 A2.2 A3 B4 B5 B6 B7 B8 B9 C10
% Default Rate
% Frequency
Classi di rating
Distribuzione % 2004‐2010 e 
Default Rates  medi annuali 2005‐2011
Distribuzione % media 
2004‐2010
Default Rates medi 
annuali 2005‐2011
RISULTATO – ALLOCAZIONE DEL
SOGGETTO IN UNA CLASSE DI RATING
Corretta classificazione ed errori I e II tipo
70
10
2
18
Modello previsioni
+
-
Situazione reale
+ -
errore di Tipo II
false alarm rate
hit rate
Previsione Modello corretta
Previsione Modello errata
errore di Tipo I
VALIDAZIONE DEL MODELLO DI
VALUTAZIONE 1/4
Hit Rate
False Alarm Rate
AUC (Area
Under Curve)
100%
100%
AUC (Area Under
Curve)
VALIDAZIONE DEL MODELLO DI
VALUTAZIONE 2/4
100%
100%
Percentualedelleaziendeinsolventi
Percentuale di tutte le aziende
Modello perfetto
Modello reale
Modello random
Confronto tra modello perfetto e modello reale
Accuracy Ratio
10% 20%
33%
66%
30%
VALIDAZIONE DEL MODELLO DI
VALUTAZIONE 3/4
Aa.1 Aa.2 Aa.3 A.4 A.5 A.6 Baa.7 Baa.8 Baa.9 Ba.10 Ba.11 Ba.12 B.13 B.14 B.15 B.16 C.17 C.18 C.19
Aa.1 86,2
Aa.2 87,4
Aa.3 84,8
A.4 81,4
A.5 82,5
A.6 82,0
Baa.7 79,7
Baa.8 76,0
Baa.9 77,0
Ba.10 74,4
Ba.11 76,3
Ba.12 79,6
B.13 82,9
B.14 83,3
B.15 81,1
B.16 72,0
C.17 77,8
C.18 89,6
C.19 95,4
VALIDAZIONE DEL MODELLO DI
VALUTAZIONE 4/4
La valutazione del rischio aziendale e determinazione del merito di credito:
è un processo delicato che richiede la disponibilità sia di numerosi dati/informazioni
attendibili sia il know-how specifico del personale impiegato nella valutazione del rischio
aziendale;
non è mai un processo meccanico. I modelli automatici (score) possono portare a un
determinato livello di accuratezza, ma per certi tipi di valutazioni occorre sempre
l’intervento (contributo qualitativo) di uno o più analisti;
i mercati in cui operano le agenzie di rating e i business information providers saranno
sempre più regolamentati, allo scopo di proteggere gli interessi degli investitori.
CONCLUSIONI

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Metodologia di rating in Cerved

  • 1. METODOLOGIA DI RATING IN CERVED GROUP Valutazione del rischio aziendale e determinazione del merito di credito Riccardo Gottardi Divisione ECAI – Cerved Group
  • 2. 1. PROFILO SOCIETARIO CERVED GROUP 2. CORNICE NORMATIVA 3. SVILUPPO DI UN MODELLO DI RATING, PROCESSO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO AZIENDALE E DETERMINAZIONE DEL MERITO DI CREDITO AGENDA LAVORI
  • 3. 1. PROFILO SOCIETARIO CERVED GROUP
  • 4. Pre-integration (struttura semplificata) Post-integration (struttura semplificata) Banca d’Italia Unicredit Intesa SanPaolo Other banks Coface 15% Bain Capital Clessidra Sgr Management and others Cerved Holding 72.8% 23.6% 3.6% 85% 100% Real estate Credit collection 94% 100%60% Non performing loans Bain capital Romeo family L’attuale struttura di Cerved Group è il risultato dell’integrazione di 7 aziende, ognuna leader nel proprio settore PROFILO SOCIETARIO
  • 5. Business information business reports servizi di rating e scoring dati grezzi Servizi per il marketing Servizi di consulenza Visure immobiliari Credit collection Informazioni sul credito al consumo Banche Compagnie assicurative Corporate Persone fisiche Cerved Group offre servizi a circa 30.000 clienti corporate. Più del 50% delle aziende italiane più importanti per fatturato sono clienti di Cerved Group. Cerved Group offre i propri servizi alle più importanti compagnie assicurative operanti a livello globale. Quasi tutti gli istituti di credito sono clienti di Cerved Group. I servizi di Cerved Group sono disponibili anche per le persone fisiche, in base alle singole richieste. SERVIZI E CLIENTI
  • 6. 30.000 clienti 1.000 dipendenti Sede legale a Milano 13 milioni di bilanci societari; 45 milioni di esperienze di pagamento; 10 milioni cariche aziendali censite; 142 mila gruppi aziendali; 600 mila imprese geo – referenziate. 3 unità operative a Roma, Padova e Torino 10 uffici commerciali a Roma, Ancona, Bari, Genova, Napoli, Palermo, Prato, Teramo, Verona Il database di CERVED GROUP contiene: Quota di mercato (segmento business information) pari a 35% Ricavi 2012 € 292 milioni EBITDA € 140 milioni ALCUNI DATI SALIENTI
  • 7. 3 Binari Regolamentari ECAI: Cerved Group è la prima e unica Agenzia di rating italiana riconosciuta da Banca d’Italia Circolare BI 263/2006 Cerved Group è Rating Tool riconosciuto da Banca d’Italia Acceptance criteria for third-party Rating Tools within ACC (Additional Credit Claims) CRA: Cerved Group è l’Agenzia di rating europea registrata da Consob ed ESMA Regulation EC 1060/2009 I rating di Cerved Group possono essere utilizzati dalle banche per determinare i coefficienti patrimoniali e le quote di capitale prudenziale da accantonare per far fronte ai rischi di credito (accordo di Basilea II). I rating di Cerved Group possono essere utilizzati in tutta l’Unione Europea. I rating di Cerved Group possono essere utilizzati all’interno dell’Eurosistema per consentire alle banche commerciali di ottenere finanziamenti a breve nell’ambito delle politiche monetarie definite dalla BCE. FATTI RILEVANTI
  • 10. 3. SVILUPPO DI UN MODELLO DI RATING, PROCESSO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO AZIENDALE E DETERMINAZIONE DEL MERITO DI CREDITO
  • 11. Merito di credito + - Livellodelrischio + - Il modello deve identificare le “WHITE SHEEPS” Il modello deve identificare “BLACK SHEEPS” Il modello deve decidere anche se le “GREY SHEEPS” sono BRIGHT o DARK GREY SHEEPS VALUTAZIONE DEL RISCHIO AZIENDALE E DETERMINAZIONE DEL MERITO DI CREDITO
  • 12. Fonte dei dati  Variabili  Tipologia  fonte  Large  Corporate Società di  Capitali  Società di  Persone e Ditte  Individuali  Bilancio  Indici economico‐finanziari  Pubblica  Obbligatorio   Obbligatorio   Non disponibile  Data deposito  Dimensione (ricavi / attivo) Registro Imprese delle Camere di  Commercio  ‐ Informazioni descrittive (età, sede,  management, azionisti, soci…)  Pubblica  Obbligatorio Obbligatorio Obbligatorio ‐ Protesti (su assegni, cambiali o vaglia  cambiari)  Controllo  obbligatorio  Controllo  obbligatorio  Controllo obbligatorio  ‐ Fallimenti e altre procedure concorsuali  Controllo  obbligatorio  Controllo  obbligatorio  Controllo obbligatorio  Conservatorie dei Registri  Immobiliari, Uffici Tavolari, Uffici  Tecnici Erariali  Pregiudizievoli  (ipoteche, pignoramenti, sequestri)  Pubblica  Controllo  obbligatorio  Controllo  obbligatorio  Controllo obbligatorio  Ministero del Lavoro – Decreti  CIGS  ‐ Ricorso alla CIGS  Pubblica  Controllo  obbligatorio  Controllo  obbligatorio  Controllo obbligatorio  Database Payline  Indici basati sulle esperienze di  pagamento commerciale Proprietaria Facoltativo  Facoltativo  Facoltativo  Archivi Cerved Group  Indici basati sulla frequenza e  l’andamento delle consultazioni dei  prodotti on‐line Cerved Group   Proprietaria Obbligatorio  Obbligatorio  Obbligatorio  Contatti diretti con i partner  commerciali dell’azienda  Informazioni ufficiose sulla situazione  aziendale, sulle abitudini di pagamento e  sull’andamento aziendale Proprietaria   Facoltativo  Facoltativo  Stampa  Notizie di stampa negative  Pubblica  Controllo  obbligatorio  Controllo  obbligatorio  Controllo obbligatorio  Siti aziendali  Controllo obbligatorio  Pubblica  Obbligatorio      Agenzie esterne di rating  Rating solicited  Pubblica  Obbligatorio      Db Gruppi Italiani  Legami di gruppo  Proprietaria Obbligatorio  Obbligatorio  Obbligatorio  Statistiche ufficiali e dati  previsionali  Variabili macro‐economiche, settoriali e  territoriali    Pubblica / Proprietaria  Obbligatorio  Obbligatorio    DATI DI INPUT E FONTI INFORMATIVE
  • 13. Scelta delle unità statistiche (aziende) da includere nel campione di sviluppo. Il campione può essere proporzionale o meno rispetto alla popolazione di riferimento (tutte le aziende sul territorio italiano) in relazione ad alcune variabili di stratificazione (natura giuridica e/o dimensione) Scelta delle unità statistiche (aziende) da includere nel campione di sviluppo. Il campione può essere proporzionale o meno rispetto alla popolazione di riferimento (tutte le aziende sul territorio italiano) in relazione ad alcune variabili di stratificazione (natura giuridica e/o dimensione) Campione di sviluppo Scelta dell’evento di default Scelta dell’evento di default: • ufficiale (fallimento e/o procedura concorsuale); • “allargato” (fallimento e/o procedura concorsuale + Protesti e/o pregiudizievoli “gravi”) Scelta dell’evento di default: • ufficiale (fallimento e/o procedura concorsuale); • “allargato” (fallimento e/o procedura concorsuale + Protesti e/o pregiudizievoli “gravi”) Selezione delle variabili statisticamente significative Per scegliere le variabili che riescano a discriminare efficacemente le aziende solventi dalle insolventi si fa riferimento a dei test statistici: • T- Test: permette di verificare se la variabile in esame individua una differenza statisticamente valida tra i solventi e gli insolventi; • AUC: calcola quanto una variabile riesce a discriminare tra il gruppo di solventi e insolventi; • Multicollinearità: valuta se tra le variabili vi è una forte correlazione che può comportare una distorsione nelle stime. Per scegliere le variabili che riescano a discriminare efficacemente le aziende solventi dalle insolventi si fa riferimento a dei test statistici: • T- Test: permette di verificare se la variabile in esame individua una differenza statisticamente valida tra i solventi e gli insolventi; • AUC: calcola quanto una variabile riesce a discriminare tra il gruppo di solventi e insolventi; • Multicollinearità: valuta se tra le variabili vi è una forte correlazione che può comportare una distorsione nelle stime. Algoritmo statistico Determinate le variabili maggiormente significative per lo sviluppo del modello, si applica una metodologia statistica che combina le variabili scelte in modo da dare la miglior valutazione/previsione sulle unità appartenenti al campione (modelli di regressione; in particolare regressione logistica). Determinate le variabili maggiormente significative per lo sviluppo del modello, si applica una metodologia statistica che combina le variabili scelte in modo da dare la miglior valutazione/previsione sulle unità appartenenti al campione (modelli di regressione; in particolare regressione logistica). SVILUPPO E STIMA DEL MODELLO DI VALUTAZIONE
  • 14. Il sistema di scoring consente di esprimere sinteticamente, mediante un indice quantitativo (usualmente un numero), un giudizio sul merito di credito. Non è previsto, dunque, alcun intervento dell’analista. Il rating è un giudizio sul merito di credito basato su dati quantitativi e qualitativi, espresso generalmente da un valore alfa- numerico. Il ruolo dell’analista nel processo di attribuzione del rating diventa cruciale. RatingScore Entrambi i sistemi devono essere “predittivi”, ossia devono prevedere la solvibilità futura in base ai dati in nostro possesso nel momento in cui viene effettuata la valutazione del rischio aziendale. SISTEMA DI SCORING E RATING
  • 15. CeBi-SCORE4 Protesti e pregiudizievoli Pagamenti commerciali Profilo economico- finanziario Scenari geo - settoriali Profilo anagrafico e qualitativo Valutazione strutturale Valutazione integrata (SCORE) Altre informazioni comportamentali Giudizio dell’analista Valutazione comportamentale RATING MODELLO DI VALUTAZIONE SCAP
  • 16. Classe di rating Distribuzione % Default Rates medi annuali A1.1 0.01% 0.00% A1.2 0.07% 0.00% A1.3 0.34% 0.00% A2.1 3.47% 0.01% A2.2 4.23% 0.04% A3 8.11% 0.13% B4 13.78% 0.30% B5 21.93% 0.82% B6 19.61% 2.03% B7 14.40% 4.43% B8 6.93% 9.28% B9 3.74% 17.16% C10 3.39% 58.18% Totale 100.00% 4.46% 0.0% 0.1% 0.3% 3.5% 4.2% 8.1% 13.8% 21.9% 19.6% 14.4% 6.9% 3.7% 3.4% 0.0% 10.0% 20.0% 30.0% 40.0% 50.0% 60.0% 0% 5% 10% 15% 20% 25% A1.1 A1.2 A1.3 A2.1 A2.2 A3 B4 B5 B6 B7 B8 B9 C10 % Default Rate % Frequency Classi di rating Distribuzione % 2004‐2010 e  Default Rates  medi annuali 2005‐2011 Distribuzione % media  2004‐2010 Default Rates medi  annuali 2005‐2011 RISULTATO – ALLOCAZIONE DEL SOGGETTO IN UNA CLASSE DI RATING
  • 17. Corretta classificazione ed errori I e II tipo 70 10 2 18 Modello previsioni + - Situazione reale + - errore di Tipo II false alarm rate hit rate Previsione Modello corretta Previsione Modello errata errore di Tipo I VALIDAZIONE DEL MODELLO DI VALUTAZIONE 1/4
  • 18. Hit Rate False Alarm Rate AUC (Area Under Curve) 100% 100% AUC (Area Under Curve) VALIDAZIONE DEL MODELLO DI VALUTAZIONE 2/4
  • 19. 100% 100% Percentualedelleaziendeinsolventi Percentuale di tutte le aziende Modello perfetto Modello reale Modello random Confronto tra modello perfetto e modello reale Accuracy Ratio 10% 20% 33% 66% 30% VALIDAZIONE DEL MODELLO DI VALUTAZIONE 3/4
  • 20. Aa.1 Aa.2 Aa.3 A.4 A.5 A.6 Baa.7 Baa.8 Baa.9 Ba.10 Ba.11 Ba.12 B.13 B.14 B.15 B.16 C.17 C.18 C.19 Aa.1 86,2 Aa.2 87,4 Aa.3 84,8 A.4 81,4 A.5 82,5 A.6 82,0 Baa.7 79,7 Baa.8 76,0 Baa.9 77,0 Ba.10 74,4 Ba.11 76,3 Ba.12 79,6 B.13 82,9 B.14 83,3 B.15 81,1 B.16 72,0 C.17 77,8 C.18 89,6 C.19 95,4 VALIDAZIONE DEL MODELLO DI VALUTAZIONE 4/4
  • 21. La valutazione del rischio aziendale e determinazione del merito di credito: è un processo delicato che richiede la disponibilità sia di numerosi dati/informazioni attendibili sia il know-how specifico del personale impiegato nella valutazione del rischio aziendale; non è mai un processo meccanico. I modelli automatici (score) possono portare a un determinato livello di accuratezza, ma per certi tipi di valutazioni occorre sempre l’intervento (contributo qualitativo) di uno o più analisti; i mercati in cui operano le agenzie di rating e i business information providers saranno sempre più regolamentati, allo scopo di proteggere gli interessi degli investitori. CONCLUSIONI