1. Gentili Presidenti di Società,
a pochi giorni dalla chiusura di una “battagliata” campagna elettorale per la scelta del nuovo
vicepresidente del settore judo e del suo team sento la necessità di fare alcune brevi riflessioni
finali.
Nella logica di una giusta dialettica politica dalle opposte posizioni vi è stata una certa bagarre
elettorale, ma credo che, nell’ottica di un futuro migliore, ad elezioni avvenute, da una parte e
dall’altra, le polemiche vadano archiviate e ci si metta tutti a lavorare per il judo piemontese,
altrimenti il rischio sarà quello di passare il tempo a rintuzzare gli attacchi dei “vecchi avversari”
senza poter lavorare per il bene comune. ( cosa che nella politica nazionale spesso accade).
Per quanto mi riguarda ho accettato con entusiasmo di entrare in questo progetto perché mi si
offriva l’occasione di partecipare a un’ esperienza interessante che vorrei condividere con altri,
senza altro scopo se non quello di far sì che, anche in una congiuntura sociale e politica difficile
come questa, il judo piemontese possa crescere.
La nostra è una squadra di giovani, della quale ho voluto far parte mettendo a disposizione la mia
esperienza di judoka e di politico, senza per questo voler essere contro qualcuno, ma semplicemente
prendendo parte a un progetto per il futuro del judo nella nostra regione.
Durante lo stage “Judo camp “ organizzato dall’Akiyama Settimo a Bardonecchia; cittadina che mi
onoro di guidare, credo si sia visto, non solo molto del judo nazionale e internazionale, ma
soprattutto vi abbia preso parte praticamente tutto il judo piemontese senza alcun distinguo, dove
tutti, a partire dal sottoscritto, hanno lavorato per il piacere di creare un grande evento sportivo,
imparare e crescere insieme, e questo credo sia la giusta ottica nella quale porsi nell’immediato
futuro.
In ultima analisi una cosa posso garantire: che al di là di chi vincerà queste elezioni la mia piccola
esperienza politica e judoistica sarà a disposizione di tutti… citando Robert Kennedy, un grande
della politica che ho sempre ammirato, vorrei dire :” C’è chi guarda alle cose come sono e si chiede
Perchè ? Io penso a come potrebbero essere e mi chiedo Perché no ? “
AUGURO A TUTTI UN 2013 pieno di soddisfazioni judoistiche !
Roberto Borgis