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Progetto SISMI
WP3
Miglioramento sismico e ricostruzione antisismica
di edifici storici
Franco Bontempi
Professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni
nella Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale
della Università degli Studi di Roma La Sapienza
franco.bontempi@uniroma1.it
FB - 14/11/2018 1
FB - 14/11/2018 2
FB - 14/11/2018 3
FB - 14/11/2018 4
Progetto SISMI - WP3 - Miglioramento sismico e ricostruzione antisismica di edifici storici
SCALE SPAZIALI E FUNZIONALI
• A partire dalle indicazioni sulla necessità e priorità degli interventi
individuati dal Wp1 e tenendo in conto le valutazioni sulla pericolosità
(sismica, ma anche idrogeologica e climatica) relative al contesto
ambientale ottenute dal Wp2, le attività del presente Wp3 sono
ordinate relativamente alle seguenti scale spaziali e funzionali:
I. Scala territoriale e del sistema urbano: infrastrutture (lifelines),
centri storici;
II. Scala dell’aggregato edilizio e dei singoli edifici: (tipologie ordinarie
e specialistiche e relative interazioni nell’aggregato storico);
III. Scala del contenuto dell’edificio (es. statue e altri oggetti d’arte,
impianti ecc..).
FB - 14/11/2018 5
OBIETTIVI / CRITERI
• Fornire, attraverso i metodi e gli strumenti dell’Ingegneria Strutturale
e dell’Ingegneria Sismica, - con termini qualitativi e quantitativi – la
base scientifica e tecnica ai processi decisionali dell’Amministrazione
Pubblica relativamente agli edifici e ai centri storici che sono stati
sottoposti a eventi sismici o che comunque esposti al rischio sismico.
• Il miglioramento della sicurezza sismica sarà condotto con riguardo
all’istanza di conservazione, quale dettato imprescindibile per il
manufatto storico, e con attenzione alla robustezza, intesa sia come
capacità di un sistema strutturale di sopravvivere a eventi negativi,
ovvero mostrare un limitato decadimento della propria integrità.
FB - 14/11/2018 6
DELIVERABLES
• Rapporto tecnico-scientifico dell’attività svolte (D10).
1) D11 interventi a scala regionale e urbana
2) D12 interventi a livello di aggregato edilizio e del singolo edificio
3) D13 interventi alla scala degli oggetti e dei contenuti degli edifici
4) D14 criteri operativi degli interventi
• Nello specifico, produrre workflow concreti e check-list puntuali sugli
aspetti da considerare e le criticità, in modo da fornire un approccio
trasparente e oggettivo di supporto decisionale.
FB - 14/11/2018 7
Task 3.1 Metodologia per l’esposizione delle richieste
da recepire dal contesto
socio-culturale (Wp1) e ambientale (Wp2) - D10
a) Interpretazione e traduzione delle necessità e le priorità provenienti da Wp1 e Wp2 in
termini propri dell’Ingegneria Strutturale e dell’Ingegneria Sismica, individuando
idonei ed opportuni livelli di sicurezza e prestazionali.
b) Definizione di criteri atti a individuare, giustificare e comunicare la fattibilità
dell’intervento e le eventuali specifiche limitazioni (es. accesso solo temporaneo,
chiusura al pubblico …).
c) Integrazione dei dati esistenti relativi al singolo edificio ed al loro assieme
(ricostruzione geometrica con rilievi di tipo fotografico / fotogrammetrico /
aerofotogrammetrico - caratteristiche meccaniche da indagini di dettaglio/speditive in
sito - caratteristiche geologiche e geotecniche locali - della pericolosità sismica locale -
rilievo del danno - correlazione con alcune caratteristiche essenziali e con analisi
strutturali speditive/avanzate.
FB - 14/11/2018 8
Task 3.2 Metodologia necessarie alla definizione
degli interventi a scala territoriale e urbana - D11
a) Analisi delle reti infrastrutturali in termini di ridondanza (es. viabilità con
compromissione di ponti per crolli di edifici affacciati sulle strade tali da interrompere
la viabilità; simili fragilità mostrano come crisi locali – una campata di ponte, la facciata
di un edificio - possano avere conseguenze globali non solo alla scala di singolo
insediamento ma addirittura di sistema urbano insediato su più frazioni, ponendo
quindi nel caso della viabilità la necessità di rendere il sistema dei percorsi meno
fragile).
FB - 14/11/2018 9
Task 3.3 Metodologie per definizione degli interventi
a livello di aggregato edilizio e del singolo edificio - D12
a) La valutazione della vulnerabilità sismica è affrontata facendo ricorso ad approcci
approssimati basati inizialmente su modelli speditivi al fine di definire priorità delle
opere da analizzare con maggiore dettaglio.
b) Approcci avanzati da impiegare per una valutazione più accurata della vulnerabilità
sismica, eventualmente integrati con tecniche di rilievo avanzato. Data la complessità
della modellazione di costruzioni esistenti (complessità geometrica, non linearità del
materiale, livello di conoscenza, …) si procede da un lato alla definizione di appropriati
modelli interpretativi del comportamento della struttura in campo statico e dinamico,
e, dall’altra, all’utilizzo di tali modelli sulla base delle risorse e dello stato di conoscenza
dell’opera disponibile o perseguibile.
c) Indicazione sull’utilizzo di materiali specifici e componenti speciali in coordinamento
con Wp4 e Wp5.
FB - 14/11/2018 10
Task 3.4 Metodologia per individuazione di interventi
alla scala degli oggetti e dei contenuti degli edifici - D13
a) Fragilità e miglioramento sismico di beni museali: vi è spesso, infatti, una vulnerabilità
sismica assai più marcata nei beni museali che non nel museo in senso stretto e si
pone quindi la necessità di identificare e ridurre tale fragilità con interventi dal costo
ridotto.
b) Protezione degli edifici strategici.
c) Strumenti di controllo strutturale, ovvero uso di tecnologie di protezione sismica
basate sull’impiego di dispositivi - isolatori e/o dissipatori - appositamente progettati e
identificati.
d) Individuazione di metodologie per l’integrazione e l’aumento della sicurezza (structural
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FB - 14/11/2018 11
Task 3.5 Individuazione dei criteri operativi
degli interventi - D14
a) Semplicità e rapidità costruttiva (anche in siti caratterizzati da seri impedimenti
logistici ed organizzativi);
b) Rispetto delle istanze di conservazione tipologiche e materiche dell’intervento di
miglioramento sismico;
c) Fasi di esecuzione degli interventi di ricostruzione e/o di riparazione, valutando il
livello di sicurezza dell’opera, le modalità di esecuzione e le condizioni di sicurezza sul
lavoro.
d) Sostenibilità ambientale. Le tecniche costruttive, le soluzioni tecnologiche ed i
materiali impiegati devono soddisfare i criteri di sostenibilità, che riguardano l’intero
ciclo di vita dell’opera, dei materiali che la costituiscono e delle funzioni che in essa
saranno svolte. Sicurezza antincendio e security.
e) Efficienza energetica.
FB - 14/11/2018 12
FB - 14/11/2018 13
Task 3.1 Metodologia
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socio-culturale (Wp1) e
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Task 3.5
Individuazione dei
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Task 3.4 Metodologia
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- D13
Descrizione di una
caso studio e delle
problematiche
D13a
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studio e delle
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metodi
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Sintesi e
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PROBLEMA METODOLOGIA SOLUZIONE SINTESI
Progetto SISMI - WP3 - Miglioramento sismico e ricostruzione antisismica di edifici storici

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  • 1. Progetto SISMI WP3 Miglioramento sismico e ricostruzione antisismica di edifici storici Franco Bontempi Professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni nella Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale della Università degli Studi di Roma La Sapienza franco.bontempi@uniroma1.it FB - 14/11/2018 1
  • 4. FB - 14/11/2018 4 Progetto SISMI - WP3 - Miglioramento sismico e ricostruzione antisismica di edifici storici
  • 5. SCALE SPAZIALI E FUNZIONALI • A partire dalle indicazioni sulla necessità e priorità degli interventi individuati dal Wp1 e tenendo in conto le valutazioni sulla pericolosità (sismica, ma anche idrogeologica e climatica) relative al contesto ambientale ottenute dal Wp2, le attività del presente Wp3 sono ordinate relativamente alle seguenti scale spaziali e funzionali: I. Scala territoriale e del sistema urbano: infrastrutture (lifelines), centri storici; II. Scala dell’aggregato edilizio e dei singoli edifici: (tipologie ordinarie e specialistiche e relative interazioni nell’aggregato storico); III. Scala del contenuto dell’edificio (es. statue e altri oggetti d’arte, impianti ecc..). FB - 14/11/2018 5
  • 6. OBIETTIVI / CRITERI • Fornire, attraverso i metodi e gli strumenti dell’Ingegneria Strutturale e dell’Ingegneria Sismica, - con termini qualitativi e quantitativi – la base scientifica e tecnica ai processi decisionali dell’Amministrazione Pubblica relativamente agli edifici e ai centri storici che sono stati sottoposti a eventi sismici o che comunque esposti al rischio sismico. • Il miglioramento della sicurezza sismica sarà condotto con riguardo all’istanza di conservazione, quale dettato imprescindibile per il manufatto storico, e con attenzione alla robustezza, intesa sia come capacità di un sistema strutturale di sopravvivere a eventi negativi, ovvero mostrare un limitato decadimento della propria integrità. FB - 14/11/2018 6
  • 7. DELIVERABLES • Rapporto tecnico-scientifico dell’attività svolte (D10). 1) D11 interventi a scala regionale e urbana 2) D12 interventi a livello di aggregato edilizio e del singolo edificio 3) D13 interventi alla scala degli oggetti e dei contenuti degli edifici 4) D14 criteri operativi degli interventi • Nello specifico, produrre workflow concreti e check-list puntuali sugli aspetti da considerare e le criticità, in modo da fornire un approccio trasparente e oggettivo di supporto decisionale. FB - 14/11/2018 7
  • 8. Task 3.1 Metodologia per l’esposizione delle richieste da recepire dal contesto socio-culturale (Wp1) e ambientale (Wp2) - D10 a) Interpretazione e traduzione delle necessità e le priorità provenienti da Wp1 e Wp2 in termini propri dell’Ingegneria Strutturale e dell’Ingegneria Sismica, individuando idonei ed opportuni livelli di sicurezza e prestazionali. b) Definizione di criteri atti a individuare, giustificare e comunicare la fattibilità dell’intervento e le eventuali specifiche limitazioni (es. accesso solo temporaneo, chiusura al pubblico …). c) Integrazione dei dati esistenti relativi al singolo edificio ed al loro assieme (ricostruzione geometrica con rilievi di tipo fotografico / fotogrammetrico / aerofotogrammetrico - caratteristiche meccaniche da indagini di dettaglio/speditive in sito - caratteristiche geologiche e geotecniche locali - della pericolosità sismica locale - rilievo del danno - correlazione con alcune caratteristiche essenziali e con analisi strutturali speditive/avanzate. FB - 14/11/2018 8
  • 9. Task 3.2 Metodologia necessarie alla definizione degli interventi a scala territoriale e urbana - D11 a) Analisi delle reti infrastrutturali in termini di ridondanza (es. viabilità con compromissione di ponti per crolli di edifici affacciati sulle strade tali da interrompere la viabilità; simili fragilità mostrano come crisi locali – una campata di ponte, la facciata di un edificio - possano avere conseguenze globali non solo alla scala di singolo insediamento ma addirittura di sistema urbano insediato su più frazioni, ponendo quindi nel caso della viabilità la necessità di rendere il sistema dei percorsi meno fragile). FB - 14/11/2018 9
  • 10. Task 3.3 Metodologie per definizione degli interventi a livello di aggregato edilizio e del singolo edificio - D12 a) La valutazione della vulnerabilità sismica è affrontata facendo ricorso ad approcci approssimati basati inizialmente su modelli speditivi al fine di definire priorità delle opere da analizzare con maggiore dettaglio. b) Approcci avanzati da impiegare per una valutazione più accurata della vulnerabilità sismica, eventualmente integrati con tecniche di rilievo avanzato. Data la complessità della modellazione di costruzioni esistenti (complessità geometrica, non linearità del materiale, livello di conoscenza, …) si procede da un lato alla definizione di appropriati modelli interpretativi del comportamento della struttura in campo statico e dinamico, e, dall’altra, all’utilizzo di tali modelli sulla base delle risorse e dello stato di conoscenza dell’opera disponibile o perseguibile. c) Indicazione sull’utilizzo di materiali specifici e componenti speciali in coordinamento con Wp4 e Wp5. FB - 14/11/2018 10
  • 11. Task 3.4 Metodologia per individuazione di interventi alla scala degli oggetti e dei contenuti degli edifici - D13 a) Fragilità e miglioramento sismico di beni museali: vi è spesso, infatti, una vulnerabilità sismica assai più marcata nei beni museali che non nel museo in senso stretto e si pone quindi la necessità di identificare e ridurre tale fragilità con interventi dal costo ridotto. b) Protezione degli edifici strategici. c) Strumenti di controllo strutturale, ovvero uso di tecnologie di protezione sismica basate sull’impiego di dispositivi - isolatori e/o dissipatori - appositamente progettati e identificati. d) Individuazione di metodologie per l’integrazione e l’aumento della sicurezza (structural augmentation) con l’ausilio di sistemi di monitoraggio in coordinamento con Wp6. FB - 14/11/2018 11
  • 12. Task 3.5 Individuazione dei criteri operativi degli interventi - D14 a) Semplicità e rapidità costruttiva (anche in siti caratterizzati da seri impedimenti logistici ed organizzativi); b) Rispetto delle istanze di conservazione tipologiche e materiche dell’intervento di miglioramento sismico; c) Fasi di esecuzione degli interventi di ricostruzione e/o di riparazione, valutando il livello di sicurezza dell’opera, le modalità di esecuzione e le condizioni di sicurezza sul lavoro. d) Sostenibilità ambientale. Le tecniche costruttive, le soluzioni tecnologiche ed i materiali impiegati devono soddisfare i criteri di sostenibilità, che riguardano l’intero ciclo di vita dell’opera, dei materiali che la costituiscono e delle funzioni che in essa saranno svolte. Sicurezza antincendio e security. e) Efficienza energetica. FB - 14/11/2018 12
  • 13. FB - 14/11/2018 13 Task 3.1 Metodologia per l’esposizione delle richieste da recepire dal contesto socio-culturale (Wp1) e ambientale (Wp2) - D10 Task 3.5 Individuazione dei criteri operativi degli interventi - D14 Task 3.4 Metodologia per individuazione di interventi alla scala degli oggetti e dei contenuti degli edifici - D13 Descrizione di una caso studio e delle problematiche D13a Descrizione della soluzione per il caso studio e delle caratteristiche D13c Definizione dei criteri e delle metodi D13b Sintesi e linee guida D13d Task 3.3 Metodologie per definizione degli interventi a livello di aggregato edilizio e del singolo edificio - D12 Descrizione di una caso studio e delle problematiche D12a Descrizione della soluzione per il caso studio e delle caratteristiche D12c Definizione dei criteri e delle metodi D12b Sintesi e linee guida D12d Sintesi e linee guida D11d Task 3.2 Metodologia necessarie alla definizione degli interventi a scala territoriale e urbana - D11 Descrizione di una caso studio e delle problematiche D11a Descrizione della soluzione per il caso studio e delle caratteristiche D11c Definizione dei criteri e delle metodi D11b PROBLEMA METODOLOGIA SOLUZIONE SINTESI Progetto SISMI - WP3 - Miglioramento sismico e ricostruzione antisismica di edifici storici