Le varie tipologie di strutture residenziali sociali, sociosanitarie e sanitarie per disabili nella regione Marche, in una fase di trasformazione. Slide scaricabili anche al seguente link: https://mega.nz/#!lvBUVA7S!V6oNoNlA2i9bExQH8SGwgpWxHNqtS1S4J4-JlRnSUY0
LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO - parte 1°
Le strutture residenziali per disabili nelle Marche
1. Comune di Gradara
Seminario di studio:
«IO SONO COME TE»
La residenzialità
per persone disabili
nelle Marche
Franco Pesaresi
(direttore ASP Ambito 9 Jesi; NNA)
Gradara, 13 dicembre 2018
Franco Pesaresi 1
4. 4
Strutture e servizi previsti dai LEA 2001
Prestazione
socio-sanitaria
Beneficiari delle prestazioni socio-sanitarie
Aiuto
infermieristico e
assistenza tutelare
domiciliare
Anziani ed
altre persone
in ADI
Assistenza
semiresidenziale
Anziani Disabili gravi
Assistenza
residenziale
Anziani Disabili gravi
Disabili privi di
sostegno
familiare
Persone con
problemi
psichiatrici in
strutture a bassa
intensità
assistenziale
Persone affette
da AIDS
5. 5
La compartecipazione sanitaria
(LEA 2001)
Franco Pesaresi
Costi a carico della sanità Fasi dell’assistenza e target
100% Fasi riabilitative intensive
ed estensive (RD1) e nei
casi di responsività
minimale
70% Disabili gravi
40% Disabili privi del sostegno
familiare
6. 6
Le strutture di oggi
Franco Pesaresi
AREA STRUTTURE
Autorizzazione sanitaria Residenza sanitaria riabilitativa
intensiva
Residenza sanitaria riabilitativa
estensiva
RSA disabili gravi
Unità speciali (pluriminorati, stati
vegetativi, gravi insufficienze
respiratorie, intensiva pediatrica)
Autorizzazione sociale Residenza protetta disabili
Comunità socio educativa
riabilitativa COSER
Comunità alloggio
7. 7
Le strutture sanitarie
Franco Pesaresi
STRUTTURA CARATTERISTICHE
Residenza sanitaria
riabilitativa intensiva
Degenza max 120 giorni. 100% sanità. Tariffa 271,39.
Residenza sanitaria
riabilitativa estensiva
tariffa 167,06. Posti attivi 312 (non definita capacità recettiva
struttura). Degenza max 240 gg. (+proroghe max 120 gg).
100% sanità
RSA disabili gravi
(estensività protratta)
tariffa 120,57 euro; standard 140 min/die. Compartecipazione
70/30 . Degenza anche permanente.
Unità speciali (pluriminorati sensoriali, stati vegetativi, gravi insufficienze
Respiratorie, intensiva pediatrica). 100% sanità. Degenza
anche permanente. Tariffa €292,94 ed altre tariffe.
8. 8
Le strutture sociali
Franco Pesaresi
STRUTTURA CARATTERISTICHE
Residenza
protetta disabili
Compartecipazione 70/30.
(Da riconvertire in RSA disabili)
Comunità socio
educativa
riabilitativa COSER
la Regione compartecipa con un finanziamento su un costo
retta di 115 euro. Definiti criteri di compartecipazione (con
specifico atto). Intervento diretto regione al 50% su 115 euro.
Ripartizione sanità sociale quota rimanente al 50%.
(da riconvertire in RSA disabili)
Comunità alloggio Non previsto costo retta. Non previsto standard di personale.
(Da riconvertire in RD4 Gruppo appartamento per la disabilità)
9. 9
Residenza protetta
• Per disabili con gravi deficit psico-fisici, che richiedono
un elevato grado di assistenza con interventi di tipo
educativo, assistenziale e riabilitativo con elevato livello
di integrazione socio-sanitaria. E’ dimensionata, di
norma, per l’accoglienza di 18 ospiti articolati in due
nuclei e di 2 posti per la pronta accoglienza o
accoglienza programmata.
• Le unità di personale di assistenza diretta agli ospiti
sono determinate in funzione di 90 minuti di assistenza
educativa e di 140/170 minuti complessivi di
assistenza sociosanitaria e infermieristica pro die pro
capite, in relazione alla tipologia di utenza ed
all’organizzazione delle attività, con presenza nelle 24
ore dell’operatore socio-sanitario e pronta disponibilità
infermieristica nelle fasce orarie in cui non sia presente
l’infermiere.
Franco Pesaresi
10. 10
COSER
• E’ una struttura residenziale a carattere comunitario
rivolta a persone maggiorenni in condizioni di disabilità,
con nulla o limitata autonomia e non richiedenti
interventi sanitari continuativi, temporaneamente o
permanentemente prive del sostegno familiare o per le
quali la permanenza nel nucleo familiare sia valutata
temporaneamente o definitivamente impossibile o
contrastante con il progetto individuale. Prevede un
massimo di 10 utenti compreso un posto per la pronta
accoglienza.
• Il personale educativo, in rapporto alla tipologia
dell’utenza ed all’organizzazione delle attività, è in misura
mediamente non inferiore a 1:2 nelle ore più significative
della giornata. Il personale socio-sanitario è in misura
adeguata ad assicurare le funzioni tutelari di supporto al
personale educativo: è comunque assicurata la presenza
di un operatore nelle ore più significative della giornata.
Franco Pesaresi
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Comunità alloggio
• struttura residenziale parzialmente
autogestita destinata a soggetti
maggiorenni con disabilità fisica,
intellettiva o sensoriale, privi di validi
riferimenti familiari, che mantengono
una buona autonomia tale da non
richiedere la presenza di operatori in
maniera continuativa.
• può accogliere fino ad un massimo di
6 persone.
Franco Pesaresi
13. 13
Le novità dei LEA 2017 e R.R. 1/2018
A livello regionale si decide un’unica legge per
l’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture
sanitarie e sociali.
Organizzazione delle strutture in 3 aree:
1. Sanitaria extraospedaliera:
intensiva/estensiva;
2. Sociosanitaria: lungoassistenza,
mantenimento/protezione;
3. Sociale: tutela/accoglienza.
Franco Pesaresi
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Le strutture di riabilitazione intensiva
o estensiva (LEA 2017)
I trattamenti residenziali di riabilitazione si articolano nelle
seguenti tipologie:
a) trattamenti di riabilitazione intensiva rivolti a persone non
autosufficienti in condizioni di stabilita' clinica con disabilita'
importanti e complesse, modificabili, che richiedono un
intervento riabilitativo pari ad almeno tre ore giornaliere e
alla presenza di personale infermieristico sulle 24 ore; la
durata dei trattamenti non supera, di norma, i 45 giorni;
100% a carico sanità.
b) trattamenti di riabilitazione estensiva rivolti a persone
disabili non autosufficienti con potenzialita' di recupero
funzionale, che richiedono un intervento riabilitativo pari ad
almeno 1 ora giornaliera e alla presenza di personale socio-
sanitario sulle 24 ore; la durata dei trattamenti non supera, di
norma, i 60 giorni. 100% a carico sanità.
Franco Pesaresi
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Le strutture socio-riabilitative (LEA 2017)
I trattamenti socio-riabilitativi di recupero e mantenimento delle abilità
funzionali residue, sono erogati congiuntamente a prestazioni
assistenziali e tutelari di diversa intensità a persone non autosufficienti
con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali stabilizzate.
Sono differenziate in base alla tipologia degli ospiti:
a) Per disabili in condizioni di gravità che richiedono
elevato impegno assistenziale e tutelare; Oneri al 70% a
carico della sanità.
b) Per disabili che richiedono moderato impegno
assistenziale e tutelare; Oneri al 40% a carico della
sanità.
(art. 34 LEA 2017)
Franco Pesaresi
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Alcune novità dei LEA 2017 e R.R. 1/2018
• La presenza di un’unica residenza per disabili gravi (RD3) (erano 3);
Coser e RP dovranno riconvertirsi in RSA (operazione che doveva già
essere conclusa)
• L’introduzione del «Gruppo appartamento» che sostituisce la
«comunità alloggio»
• Se non diversamente indicato, le strutture hanno max 20 posti per
modulo.
• Strutture nuove: almeno mq.40 per ospite.
• Normativa inserisce metodologia ISO
Franco Pesaresi
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Le strutture domani
Franco Pesaresi
AREA LIVELLO
ASSISTENZIALE
DENOMINAZIONE (e
codice)
DESCRIZIONE
sanitaria intensivo Residenza sanitaria
riabilitativa intensiva per
disabili (RD1)
Per persone disabili
che necessitano di riabilitazione
intensiva per soggetti con problemi ad
alta intensità assistenziale, inclusi i
soggetti a responsività minimale.
sanitaria intensivo Unità speciale
residenziale (RD1-USR)
Per soggetti a responsività minimale: Unità di
Terapia Sub-intensiva a valenza
riabilitativa, Unità Speciale Assistenza Prolungata,
Unità Speciale per Sordo Ciechi e Pluriminorati
Psicosensoriali, Unità per le Disabilità Gravi in Età
Evolutiva.
sanitaria estensivo Residenza sanitaria
riabilitativa estensiva per
disabili (RD2)
Per persone disabili
che necessitano di riabilitazione estensiva
sociosanitaria Lungoassistenza/
mantenimento
Residenza socio-sanitaria
assistenziale per disabili
(RD3)
Per persone maggiorenni in condizioni di disabilità,
con nulla o limitata autonomia e
non richiedenti interventi sanitari continuativi,
temporaneamente o
permanentemente prive del sostegno familiare o
per le quali la permanenza nel nucleo familiare sia
valutata temporaneamente o definitivamente
impossibile o contrastante con il progetto
individuale.
sociosanitaria protezione Gruppo appartamento
disabilità (RD4)
Per soggetti maggiorenni con
disabilità fisica, intellettiva o sensoriale in uscita da
servizi residenziali a
maggiore intensità assistenziale. Utenza con
elementi di “cronicità” con
una buona funzionalità sociale.
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Le differenze
Franco Pesaresi
AREA 2018 IN FUTURO
Sanitaria
/
sanitaria
Residenza sanitaria riabilitativa
intensiva
Residenza sanitaria riabilitativa
intensiva per disabili (RD1)
Residenza sanitaria riabilitativa
estensiva
Residenza sanitaria riabilitativa
estensiva per disabili (RD2)
Unità speciali Unità speciale
residenziale (RD1-USR)
RSA disabili (gravi)
Sociale/
Socio
sanitaria
Residenza protetta disabili
Residenza socio-sanitaria
assistenziale per disabili (RD3)
Comunità socio educativa
riabilitativa COSER
Comunità alloggio Gruppo appartamento
disabilità (RD4)
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Accesso, VMD e PRI
Il SSN garantisce alle persone di ogni età con disabilità
fisiche, psichiche e sensoriali, trattamenti riabilitativi
mediante l'impiego di metodi e strumenti basati sulle
più avanzate evidenze scientifiche,
a carattere intensivo,
estensivo e
di mantenimento
previa valutazione multidimensionale,
presa in carico e
progetto riabilitativo individuale (PRI) che definisca le
modalità e la durata del trattamento.
(art. 34 LEA 2017)
Franco Pesaresi
21. 21
Finalità e destinatari
La legge 112/2016 introduce misure che tutelano i disabili gravi nel
periodo di vita successivo alla scomparsa dei genitori (dopo di noi),
iniziando già durante l'esistenza in vita dei genitori attraverso la
progressiva presa in carico della persona interessata (durante noi).
I destinatari delle misure di assistenza, cura e protezione sono le persone
con disabilità grave (non dovuta al naturale invecchiamento o a patologie legate alla senilità) prive di
sostegno familiare, a causa della mancanza di entrambi i genitori o
perchè gli stessi non sono in grado di fornire un adeguato sostegno
genitoriale.
Tali misure, volte anche ad evitare il ricovero in istituti, sono adottate in
vista del venir meno del sostegno familiare.
Si stima una platea potenziale di 100.000- 150.000 soggetti interessati.
Franco Pesaresi
22. 22
Il progetto personalizzato
• La valutazione è finalizzata alla definizione del progetto
personalizzato per la persona con disabilità grave.
• Prevista la figura di riferimento (case manager) che ne curi la
realizzazione e il monitoraggio.
• Il progetto personalizzato contiene il budget di progetto,
quale insieme di tutte le risorse umane, economiche,
strumentali da poter utilizzare in maniera flessibile, dinamica
ed integrata.
• Il progetto personalizzato è definito assicurando la più ampia
partecipazione possibile della persona con disabilità grave.
Franco Pesaresi
23. 23
LE SOLUZIONI ALLOGGIATIVE PREVISTE
Le soluzioni alloggiative, presentano caratteristiche di abitazioni, inclusa
l'abitazione di origine, o gruppi-appartamento o soluzioni di co-housing
che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare.
In particolare:
a) deve trattarsi di soluzioni che offrano ospitalità a non più di 5
persone;
b) deve trattarsi di spazi accessibili, organizzati come spazi domestici.
Previste camere da letto, preferibilmente singole, ed adeguati spazi
per la quotidianità e il tempo libero;
c) non sono previsti in via generale requisiti strutturali, se non quelli
minimi previsti dalle norme per le case di civile abitazione.
Franco Pesaresi
24. 24
AGGIUNGERE ALTRA TIPOLOGIA?
Legge molto importante per i principi che fissa e per gli
strumenti che introduce.
Criticità: La previsione di piccoli nuclei con max 5 ospiti di
disabili gravi rendono difficile la gestione economica della
struttura (che deve garantire una presenza di operatori
24/24 ore) se dovesse venir meno il contributo statale.
Inoltre, è diversa dalle tipologie previste dalla regione.
Occorre prevedere un’altra tipologia?
SI.
Franco Pesaresi
26. STRUTTURE PER SOGGETTI CON
AUTISMO
Alle strutture indicate si aggiungerà anche :
La COMUNITA’ RESIDENZIALE E DI SOLLIEVO PER
PERSONE CON DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO
Assegnata però all’area della salute mentale.
Fabbisogno 20 posti per area vasta.
Tariffa provvisoria € 220 al giorno.
26Franco Pesaresi
28. il fabbisogno
• La giunta regionale con DGR 1105/2017 ha definito il fabbisogno regionale
dell’assistenza residenziale e semiresidenziale per i settori:
– anziani;
– Disabilità,
– Salute mentale;
– Dipendenze patologiche;
– Adulti;
– Minorenni.
• Obiettivo prioritario: il riequilibrio territoriale avendo come riferimento i
bacini dei distretti sanitari. Oggi la distribuzione dei posti è molto
disomogenea.
28Franco Pesaresi
29. 3 livelli di fabbisogno
per garantire la sostenibilità economica
1. il fabbisogno autorizzabile. Che è il livello più ampio delle esigenze
individuate con valori che sono vincolanti per le strutture sanitarie e
sociosanitarie mentre rappresentano una indicazione di riferimento per le
strutture sociali. (il vincolo intende evitare un eccesso di offerta che può indurre un aumento
ingiustificato di domanda)
2. il fabbisogno accreditabile. E’ la quota di posti autorizzati che può essere
accreditata (soggetto idoneo a fornire prestazioni per il pubblico) in
relazione alle necessità regionali. Nel settore sociale la normativa
sull’accreditamento manca dei requisiti.
3. il fabbisogno contrattualizzabile. Comprende tutti i posti sia quelli
pubblici a gestione diretta che quelli privati gestiti mediante accordi
contrattuali con il pubblico. Tale fabbisogno è quota parte del
«fabbisogno accreditabile» per garantire ai committenti pubblici la
possibilità di scelta dei fornitori accreditati.
29Franco Pesaresi
30. 3 livelli di fabbisogno nel sociale
A proposito delle strutture sociali si specifica
che anche per il «fabbisogno accreditabile» e il
«fabbisogno contrattualizzabile» i valori
individuati costituiscono una indicazione di
riferimento, che diviene vincolante se
interviene una qualche forma di
compartecipazione da parte del SSR o di
finanziamento regionale.
30Franco Pesaresi
31. Quali quantità?
1. il fabbisogno autorizzabile. I posti previsti sono il
2,5% in più dei posti accreditabili. (pochi)
2. il fabbisogno accreditabile. I posti sono previsti
sono il 5% in più dei posti contrattualizzabili. (pochi)
3. il fabbisogno contrattualizzabile.
31Franco Pesaresi
33. implicazioni operative
Obiettivo prioritario del fabbisogno è il riequilibrio
territoriale delle dotazioni dei distretti.
Le strutture che hanno dotazioni sotto l’indice di
dotazione regionale possono crescere fino al
raggiungimento dell’indice indicato (che è quello medio
regionale).
Chi sta sopra l’indice non potrà avere nuove strutture
contrattualizzate. Ma le strutture già attive non
chiuderanno.
33Franco Pesaresi
34. 34
I numeri attuali
Franco Pesaresi
Tipologia p.l. operativi p.l. contrattualizzabili
RSR intensivi 137 164
Unità speciali 146 285
RSR estensivi 344 351
RSR estensivi protratti 30 50
RSA disabili 216 268
RP disabili 169 159
Coser 301 330
Comunità alloggio 12 132
TOTALE GENERALE 1.355 1.739 (+28%)
36. Conclusioni
• Fase di transizione (nuova legge, requisiti da
approvare, ecc.) da gestire.
• Ci sono elementi interessanti insieme ad elementi di
criticità.
• Nodi da sciogliere: Disabili non gravi ma con rilevante
impegno assistenziale dove andranno? Metodologia
ISO pesante per piccole strutture; Mq. 40 per posto
per nuove strutture è impegnativo; Strutture per
Dopo di noi? 20 posti sono tanti?
36Franco Pesaresi