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PIANO OPERATIVO NAZIONALE -OBIETTIVO D ANNUALITA’ 2010/2011- FSE 2010 cod.816




   E-Learning e mediazione formativa
   Per costruire ambienti di apprendimento e gestirli in piattaforma moodle
   Esperti: Valentina Baldini,Maurizio Maggiora,Francesco Sicolo,
   Tutor: M.Celeste Maurogiovanni



Locandina                       by F.S.                                                 1
Questo corso si colloca nelle linee d’azione del
     P.O.N. 2007-2013
     “competenze per lo sviluppo”.

     In particolare
     Azione D1: interventi formativi rivolti ai docenti
     sulle nuove tecnologie della comunicazione.
      Titolo del progetto:
      E-learning e la mediazione formativa
      Tutor:                              Esperti:
      prof.ssa Maurogiovanni M. Celeste   Prof.ssa Baldini Valentina
                                          Prof. Maggiora Maurizio
                                          Prof. Sicolo Francesco
                                by F.S.                                2
P.O.N. 2007-2013 Azione D1
Programma del corso
Attività previste                          Contenuti                                                 Competenze specifiche                             Metodologie                                  Esperto        Luoghi                     Ore         Date
                                                                                                                                                                                                                                            didattica



Accoglienza                                Conoscenze delle TIC e di tecnologia didattica di base                    Comprendere l’importanza          Utilizzo di schede esplicative;                   Sicolo        Aula Multimediale       3h         Mercoledi
Didattica e e-learning:                    L’e-learning e la mediazione formativa:panoramica                         dell’e-learning a scuola          Cooperative learning.                                                               15,00/ 18,00   19/10/2011
                                           sugli aspetti teorici, comunicativi e pedagogici




Didattica e e-learning                     L’e-learning e gli strumenti del web 2.0.: blog, i wiki, i Usare l’e-learning e gli strumenti del web 2.0   Utilizzo di schede esplicative;                   Sicolo        Aula Multimediale       3h         Mercoledì
La cultura della rete - il blog            podcast,…                                                  nella didattica per realizzare un blog           Esercizi di pratica; Cooperative learning.                                          15,00/ 18,00   26/10/2011
                                           Comunicazione e scrittura in rete.




Didattica e e-learning                     L’e-learning e gli strumenti del web 2.0.                 Usare l’e-learning e gli strumenti del web 2.0    Utilizzo di schede esplicative;                   Sicolo        Aula Multimediale       3h         Mercoledì
La cultura della rete - il wiki, podcast   Comunicazione e scrittura in rete.                        nella didattica per realizzare un wiki, un        Esercizi di pratica; Cooperative learning                                           15,00/ 18,00   9/11/2011
                                                                                                     podcast




Didattica e e-learning:                    Learning object: definizione e struttura.                                 Conoscere gli strumenti per       Utilizzo di schede esplicative;                   Baldini               Aula            3h         Mercoledì
Learning Object (L.O.)                     Download della borsa degli attrezzi e relativa                            realizzare pacchetti didattici    Esercizi di pratica; Cooperative learning                            Multimediale   15,00/18,00    16/11/2011
                                           presentazione




Didattica e e-learning: Learning Object Xerte: editor di Learning Object                                             Saper progettare un L.O. con      Utilizzo di schede esplicative;                   Baldini       Aula Multimediale       3h         Mercoledì
                                                                                                                     Xerte                             Esercizi di pratica; Cooperative learning                                           15,00/18,00    23/11/2011




Didattica e e-learning: Learning Object Exelearning: editor di Learning Object                                       Saper progettare un L.O. con      Utilizzo di schede esplicative;                   Baldini       Aula Multimediale       3h         Mercoledì
                                                                                                                     Exelearning                       Esercizi di pratica; Cooperative learning                                           15,00/18,00    30/11/2011




Didattica e e-learning: MOODLE             Struttura di una piattaforma MOODLE                                       Installazione e configurazione    Utilizzo di schede esplicative;                  Maggiora       Aula Multimediale       3h         lunedì
                                                                                                                                                       Esercizi di pratica; Cooperative learning                                           15,00/18,00    5/12/2011




Didattica e e-learning: MOODLE             Strumenti ed interazioni sincroni ed asincroni                            Chat, forum, posta elettronica    Utilizzo di schede esplicative;                  Maggiora       Aula Multimediale       3h         lunedì
                                                                                                                                                       Esercizi di pratica; Cooperative learning                                           15,00/18,00    12/12/2011




Didattica e e-learning: MOODLE             Creare e gestire corsi                                                    Tecniche di amministrazione       Utilizzo di schede esplicative;                  Maggiora       Aula Multimediale       3h         Giovedì
                                                                                                                                                       Esercizi di pratica; Cooperative learning                                           15,00/18,00    15/12/2011




Verifica finale                            L’e-learning                                                                                                Test risposta multipla sui tre moduli             Baldini       Aula Multimediale       3h         Martedì
                                           I Learning Object                                                                                                                                            Maggiora                           15,00/18,00    20/12/2011
                                           La piattaforma Moodle                            by F.S.                                                                                                      Sicolo                                                  3
L.C. “Orazio FLACCO” – Bari
               a.s. 2010-2011




P.O.N. 2010-2011                Modulo a cura del
                                prof. Sicolo Francesco
La mente non ha bisogno,
come un vaso,
di essere riempita ma, piuttosto,
come legna,
di una scintilla che l’accenda e
  v’infonda
l’impulso e un amore ardente per
la verità.
                  [ Plutarco, L’arte di ascoltare ]



       by F.S.                                        5
LA MEDIAZIONE FORMATIVA



 quale – come – quando – dove - chi



          E-learning


Mediazione           E-learning
 formativa




by F.S.                               6
Docente e il sapere professionale

Mappa                         mediazione




   disciplina                                              giovane

 sapere formale                                  sapere informale/non formale


                                E-learning

         affiancare e arricchire i percorsi formativi tradizionali.




                  by F.S.                                                       7
LA STORIA SOCIALE DELL’UOMO ATTRAVERSO IL RAPPORTO CON I MEDIA

          4 svolte fondamentali nella storia della comunicazione umana
                          identificano 4 tipi di società:

  1. La società orale

  2. La società della scrittura

  3. La società della stampa

  4. La società elettrica

                                Il passaggio dall’una all’altra ha
                                    sempre comportato delle
                                     “Rivoluzioni educative”


Marshall Mc Luhan in “La Galassia Gutenberg. Nascita dell’uomo tipografico”, Armando Editore, ripercorre la storia
sociale dell’uomo attraverso il rapporto con i media.

                           by F.S.                                                                                   8
L’evoluzione della comunicazione




     by F.S.                       9
Un primo sussidio didattico




             Frammento romano proveniente dai pressi di Trier.

E' databile al 200 a.C. e mostra una scuola dove l'insegnante siede di fronte a
due studenti mentre legge un rotolo di pergamena. Sulla destra un altro
studente arriva con la sua lavagnetta (il tablet PC o laptop) sulla quale potrà
scrivere.

                   by F.S.                                                        10
L'oggetto libro ha subito nel corso del tempo notevoli
        cambiamenti dal punto di vista materiale e strutturale

                Codex vs volumen
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=EsAF3sQQzxA




       Rotolo di papiro
                                                 Codex Sinaiticus – III sec. d.c.




                        Atto notarile del 1557 vergato
                        su pergamena
                  by F.S.                                                           11
“Non c’è nessuna icona da cliccare. E’ una lavagna a gesso”




             by F.S.                                          12
Il ruolo della scuola nella società


Etimologia della parola “scuola”


La Ratio Studiorum dei Gesuiti 1599


Voci critiche sull’ Organizzazione scolastica tra il XIX e il XX secolo


Crescono gli alieni nelle nostre scuole o aliena è la nostra scuola?

                              La scuola di Anna



                    by F.S.                                               13
Etimologia della parola “scuola”




 Scuola deriva dal greco “scholé” che vuol dire riposo. E questo perché
 nell’antichità gli uomini, i soli che praticavano gli studi, essendo le donne
 escluse, trascorrevano i pochi momenti liberi dalle armi o dai lavori nei campi
 nell’esercizio della mente: un riposo piacevole, uno svago ristoratore .




                     by F.S.                                                       14
La Ratio Studiorum dei Gesuiti 1599


   Un modello scolastico che vive fino ai giorni nostri




In essa sono contenuti minute istruzioni operative, didattiche e di
comportamento, che anticipano l’insieme dell’intero armamento, materiale e
normativo, (del)la scuola così come la conosciamo oggi:

• divisione dell’anno scolastico in semestri
• determinazione dell’orario giornaliero delle lezioni
• impiego del registro
• modalità della correzione delle prove degli allievi
• della valutazione
• della pubblicazione degli esiti degli esami, ecc.
                    by F.S.                                                  15
dipinto




          by F.S.   16
foto




       by F.S.   17
Voci critiche sull’organizzazione scolastica ieri
                                 Tra il XIX e il XX secolo

• Giovanni Vailati (1863/1906 – filosofo e matematico):
         “Uomini colti, insegnanti e studiosi di pedagogia …..non sembrano
         vedere l’assurdità didattica, igienica e psicologica di ordinamenti
         scolastici che costringono i ragazzi a rimanere inchiodati, in media
         per cinque ore al giorno sui banchi di scuola, come se non vi fossero
         altri mezzi per ottenere gli scopi che si crede di voler raggiungere.”

Nello stesso senso si esprimevano Gaetano Salvemini (1873/1957), Augusto
Monti (1881/1966)/e Luigi Einaudi (1874/1961).

• Di Monti si ricorda l’intervento contro il “sovraccarico” delle materie e dei
compiti a casa.

• Di Einaudi, insegnante di Liceo, è noto il suo intervento sul “Corriere della
sera” in cui polemizzava contro gli “orari lunghi” (nel 1913 il liceo occupava i
ragazzi 24 ore la settimana).


                       by F.S.                                                     18
Voci critiche sull’organizzazione scolastica oggi

2010 - Benedetto Vertecchi (sul riordino dei cicli scolasticci): “…siamo di
fronte ad una nozione ottocentesca del servizio scolastico, centrata sulla
coincidenza tra orario della scuola e orario delle lezioni.”

Vertecchi cita in particolare la Finlandia come esempio di un tempo
scuola più lungo del tempo lezione.




Noi pensiamo all’estensione del tempo scuola che la rete e gli strumenti di
comunicazione digitale permettono.




                   by F.S.                                                    19
Divari digitali
  Crescono gli alieni nelle nostre scuole o aliena è la nostra scuola?

                                     I giovani di oggi, nativi digitali
                                     *, sono abituati a ricevere
                                     informazioni in tempo reale, a
                                     gestire    processi     paralleli  e
                                     multitask, a lavorare per immagini e
                                     suoni più che su testi scritti, in
                                     costante connessione a internet.
                                     Essi danno molta importanza alle
                                     conoscenze informali.

Se le statistiche nazionali e internazionali
parlano        di       aumento        costante
dell’assenteismo,     della   violenza      nelle
scuole, della dispersione, degli insuccessi, non
è il caso di fermarci a pensare se aliena è la
scuola così come è oggi?


                  by F.S.                                                   20
La scuola di Anna




Rapporto sulla scuola in Italia 2010 –ed. Laterza
Maria Teresa Mecchia
                       by F.S.                      21
Studenti, insegnanti e nuove tecnologie:

                Una fotografia del presente




Fondazione Agnelli - Rapporto sulla scuola in Italia 2010 – Ed. Laterza

                   by F.S.                                                22
Dotazioni di ICT delle scuole italiane

  Ocse-PISA 2006: 1 pc ogni 17 studenti
  MIUR a.s. 2007-08: 1 computer ogni 10 studenti

   Computer scolastici connessi a INTERNET
85,9% per il MIUR – in Europa 86,7%
dal 2000 al 2008 il MIUR ha impiegato 260 miliardi
di euro

             by F.S.                                 23
Studenti e ITC
                      digital natives

I giovani nati a partire dai primi anni
Novanta, cresciuti nel mondo di Internet e delle
ICT, mostrano abilità cognitive frutto di un
apprendimento non formale e dimostrano una
capacità    di      svolgere   più     compiti
contemporaneamente (multitasking).


            by F.S.                                24
Insegnanti e ITC
Tutte le indagini condotte (utile l’indagine IARD)
sul tema concordano sul dato che solo una
minima parte (10%) dei docenti non dispone di un
PC o di PC collegati a Internet.

Per la frequenza d’uso: 47% tutti i giorni
84% almeno una volta a settimana.
Gli uomini (68%) superano le donne (41%).


            by F.S.                                  25
Insegnanti e ITC a scuola
    un problema di atteggiamento culturale

Se relativamente alto è, infatti, il consenso per
una definizione delle tecnologie come
“elemento importante della didattica
moderna“ (57,4%),

Bassissima (appena 6%) è la convinzione che si
tratti di un “supporto insostituibile per il
lavoro dell’insegnante”

          by F.S.                                   26
Dagli atteggiamenti culturali
                alla pratica
L’uso delle ICT per documentarsi e preparare le lezioni
riguarda meno del 40% degli insegnanti,
insomma, la rete come enciclopedia virtuale;


quello per comunicare con altri docenti o per corsi di
formazione on-line si attesta su percentuali ancora più
basse: 12,4% e 7,1%.

Pressoché assente dall’orizzonte è l’utilizzo a scopi
didattici e di apprendimento delle possibilità di lavoro
cooperativo     offerte   dal     Web2.0   inclusa    la
partecipazione attiva degli allievi.
               by F.S.                                     27
Elementi di riflessione

• la diffusione dei media con la loro potenza
comunicativa/educativa/formativa

• la Scuola (non) è (più) la sola Agenzia Educativa/Formativa

• le tecnologie presenti sul mercato sono ormai di uso comune tra i
nostri studenti ma stentano ad assumere un ruolo positivo nella
Scuola

• il tempo e lo spazio scolastico così come sono intesi oggi non sono
in grado di favorire una esperienza scolastica tesa ad un
apprendimento collaborativo e alla creazione di comunità educative
più ampie (rete).



            by F.S.                                                     28
Dove sta andando la scuola?

      Tra un quarto di secolo cosa distinguerà le scuole da quelle
      di oggi?


      I sistemi scolastici stanno perdendo,           se   pur
      lentamente, il monopolio dell’istruzione.


      S’impara molto anche fuori dalla scuola e secondo
      modalità non scolastiche. (sapere formale, non
      formale, informale)



      by F.S.                                                        29
Studi e ricerche
     Schooling for Tomorrow – Personalizing Education
                       I sei scenari dell’OCSE
Nel 2006 viene presentata la ricerca sulle scuole
del futuro:
I sei possibili scenari sono raggruppati a due a due in
tre categorie:

• “conservazione dello status quo”
• “ri-scolarizzazione” o “rilancio della scuola”
• “de-scolarizzazione”

                              Un giorno di scuola nel 2020

 Convegno internazionale organizzato dalla Fondazione per la Scuola della
 Compagnia di San Paolo di Torino, marzo 2009
                    by F.S.                                                 30
I due scenari dello “status quo”


I sistemi scolastici esistenti mantengono le loro
principali caratteristiche, per scelta politica o per
incapacità di realizzare cambiamenti sostanziali

Primo scenario: “Permanenza dei sistemi scolastici burocratici”

Secondo scenario: “Il collasso”




                    by F.S.                                       31
Scenario dello “status quo”

                  Primo scenario:
     “Permanenza dei sistemi scolastici burocratici”
Lo scenario è costruito sulla convinzione che i sistemi
scolastici vigenti sono solidi e che la burocrazia scolastica
resta il perno di tutto il meccanismo scolastico.

Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
continuano a diffondersi, senza però alterare gli assetti
istituzionali.

Gli insegnanti formano un corpo compatto, efficacemente
rappresentato da sindacati e da associazioni politicamente
influenti.
                     by F.S.                                32
scenario dello “status quo”



                Secondo scenario “il collasso”

Presuppone che le riforme intraprese per tenere in vita gli
attuali sistemi scolastici porteranno alla lunga al crollo dei
sistemi.

L’OCSE usa il termine “disintegrazione”:
        - scomparsa degli insegnanti, conseguenza del
rapido invecchiamento della professione e degli
insoddisfacenti livelli di motivazione dei docenti, sempre
più attratti da altre diverse e più appetibili opportunità di
lavoro.

                   by F.S.                                       33
I due scenari di “ri-scolarizzazione”
Primo scenario: “Le scuole centri di socializzazione”

Secondo scenario: “Scuole come organizzazioni ch apprendono”




                      by F.S.                                  34
scenario di “ri-scolarizzazione”


                     Primo scenario:
           “Le scuole centri di socializzazione”
Queste s’impongono come fulcro della comunità locale e si allontano dal
modello tradizionale, imperniato sullo svolgimento di programmi
d’insegnamento predeterminati e da erogare uniformemente su tutto il
territorio nazionale.

Le scuole saranno uno strumento per compensare la frammentazione delle
famiglie e delle comunità; diventeranno e saranno percepite come centri per la
tutela e la promozione del capitale sociale.

Le scuole diventano poli per l’istruzione permanente.

Il prestigio (e il reddito) degli insegnanti trarrebbe beneficio da questa nuova
centralità.


                     by F.S.                                                       35
scenario di “ri-scolarizzazione”


                   Secondo scenario:
      “Scuole come organizzazioni che apprendono”

Recupera la funzione cognitiva della scuola e ne ristabilisce il ruolo
indispensabile, ma nella prospettiva delineata dalle ricerche sullo sviluppo della
mente condotte nel corso del XX secolo.

Le scuole diventeranno centri nei quali esistono e si sviluppano le condizioni
favorevoli per avviare gli studenti lungo nuovi percorsi
d’apprendimento, individuali e collettivi.

In questa operazione un posto centrale sarà assegnato alle TIC.

Per gli insegnanti si aprono prospettive di sviluppo professionale, ma anche
accentuata mobilità da e verso altre professioni.
                     by F.S.                                                         36
I due scenari di “de-scolarizzazione”
Primo scenario: “Reti d’apprendimento e società di reti”

Secondo scenario: “Estensione del modello di mercato”




                     by F.S.                               37
scenario di “de-scolarizzazione”




                       Primo scenario:
           “Reti d’apprendimento e società di reti”

Deriva dallo sviluppo dell’emergente “società della rete” e
si fonda sul presupposto che si possa imparare facendo
progressivamente a meno dell’istruzione scolastica in
favore di una moltitudine di reti di apprendimento.

La figura tradizionale dell’insegnante è destinata a
scomparire, mentre si svilupperanno nuove professioni
dell’istruzione.
                    by F.S.                                   38
scenario di “de-scolarizzazione”

                         Secondo scenario:
                “Estensione del modello di mercato”

L’ultimo scenario prevede che l’istruzione assuma sempre più
le sembianze di un mercato.

Le scuole tradizionali sopravvivranno, ma in un mercato
dell’apprendimento nel quale molte nuove agenzie formative
saranno sollecitate ad entrare.

Lo Stato non eserciterà più una funzione di indirizzo e di
controllo.

Il mercato chiederà nuovi profili di professionisti
dell’insegnamento.
               by F.S.                                       39
Nessuno dei sei scenari, avverte l’OCSE, si
     realizzerà mai in forma pura.


     Anzi, in una certa misura, la
contaminazione tra elementi dei diversi
       scenari sarà inevitabile
            (e auspicabile).


         by F.S.                              40
Le funzioni della scuola *
                           4 possibili scenari

1) “Diversificazione nell’erogazione dell’istruzione”:

        le scuole manterranno le loro attuali funzioni, ma
        perderanno il monopolio dell’istruzione per
        l’avvento di nuovi soggetti erogatori di servizi
        educativi


  * 2002- Rapporto del National College for School Leadership
  a cura di Riel Miller F.S.
                     by
                        e Tom Bentley                           41
2) “Modernizzazione della scuola”:

      le scuole riusciranno a mantenere sia le loro funzioni
      sia il loro monopolio, perché riusciranno a
      trasformarsi e diventeranno capaci di impartire
      insegnamenti personalizzati




                by F.S.                                    42
3) “La scuola come parametro di riferimento”:

      le scuole perderanno il monopolio a favore di altre
      agenzie, ma assumeranno una nuova funzione , quella
      di “parametro di riferimento” per tutti gli altri enti
      erogatori dei servizi educativi




                by F.S.                                   43
4) “La scuola mediatrice dell’apprendimento”:

      le scuole manterranno soltanto la funzione di
      screening o di selezione. L’aula scomparirà e alle
      scuole sarà affidato il solo compito di validare gli
      apprendimenti degli studenti e operare come
      regolatrici e fonti di informazione per i nuovi
      erogatori dei servizi educativi.




                by F.S.                                      44
Principi guida
Nel coniugarsi al futuro, la scuola dovrebbe muoversi lungo
queste direttrici:

• creare una scuola per l’economia della conoscenza (senza
farsi sedurre dall’idea che sia esistita una età dell’oro della
scuola a cui ritornare - immutabilità)

• modificare le logiche di apprendimento dei “nativi
digitali”

• la centralità degli insegnanti (migranti digitali)
                 by F.S.                                          45
Quale ruolo per la scuola nella società
              della conoscenza
   oggi
La scuola (in Italia) è l’istituzione più “conservata” (e non
  conservatrice).

Da secoli è identica a se stessa. deve uscire dalla rischiosa
  situazione di stallo:

    è una istituzione che trasmette cultura da una generazione
     all'altra,

    è una istituzione che garantisce continuità e stabilità nel tempo,

    è una istituzione che come organo di riproduzione della società
     stessa, per riuscire nei suoi scopi "conservativi", dovrebbe evitare
     fluttuazioni troppo rapide nell'incorporare e trasmettere novità.

                  by F.S.                                                   46
 La scuola deve farsi carico di interagire - con dinamismo
  propositivo - con il territorio, e di accogliere le sollecitazioni
  culturali provenienti dalla società-comunità, altrimenti rischia
  una pericolosa marginalizzazione

 Anche tenendo conto della tecnologia che oggi incide a fondo sulla
  nostra cultura e sulla stessa epistemologia [G. Longo, Informatica,
  cultura e apprendimento, in Dossier: Strumenti per la scuola. ITER.
  Ist. Treccani, a. II, n. 6 (sett.-dic.‘99].

 La formazione diventa il nodo, centrale in tutte le società avanzate
  [Libro Bianco Istruzione U.E., Bruxelles, 1996]

 Per dominare il cambiamento occorrono conoscenze approfondite e
  specifiche abilità (skills.


                 by F.S.                                                 47
Compito dei docenti

   è anche insegnare ad accedere e a muoversi agevolmente
    nell’immenso mondo della conoscenza, facilitare l’uso dei saperi in
    continua evoluzione

   è guidare gli alunni dalla cabina delle carte marine, fare in modo che
    non naufraghino [J. London, Martin Eden]

   … e questo non può avvenire soltanto nella forma
    tradizionale…




                    by F.S.                                                  48
Non solo libri nella scuola del nuovo millennio

   La conoscenza si raggiunge non più solo sui libri ma sui media
   audiovisivi e informatici con:
          costi sempre più bassi
          eccezionale velocità di aggiornamento
          maggiore funzionalità ai bisogni
          impressionante presa sul pubblico



   Oggi, raggiungere le fonti primarie dei saperi e dell’informazione
   significa:
   1. mettere in discussione il monopolio del supporto
       cartaceo,
   2. moltiplicare le competenze di accesso ai diversi media,
   3. orientarsi in sistemi non canonici di organizzazione
       della conoscenza,
   4. elaborare criteri di selezione su tipologie di documenti
       non usuali.
              by F.S.                                                   49

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Introduzione e learning

  • 1. PIANO OPERATIVO NAZIONALE -OBIETTIVO D ANNUALITA’ 2010/2011- FSE 2010 cod.816 E-Learning e mediazione formativa Per costruire ambienti di apprendimento e gestirli in piattaforma moodle Esperti: Valentina Baldini,Maurizio Maggiora,Francesco Sicolo, Tutor: M.Celeste Maurogiovanni Locandina by F.S. 1
  • 2. Questo corso si colloca nelle linee d’azione del P.O.N. 2007-2013 “competenze per lo sviluppo”. In particolare Azione D1: interventi formativi rivolti ai docenti sulle nuove tecnologie della comunicazione. Titolo del progetto: E-learning e la mediazione formativa Tutor: Esperti: prof.ssa Maurogiovanni M. Celeste Prof.ssa Baldini Valentina Prof. Maggiora Maurizio Prof. Sicolo Francesco by F.S. 2 P.O.N. 2007-2013 Azione D1
  • 3. Programma del corso Attività previste Contenuti Competenze specifiche Metodologie Esperto Luoghi Ore Date didattica Accoglienza Conoscenze delle TIC e di tecnologia didattica di base Comprendere l’importanza Utilizzo di schede esplicative; Sicolo Aula Multimediale 3h Mercoledi Didattica e e-learning: L’e-learning e la mediazione formativa:panoramica dell’e-learning a scuola Cooperative learning. 15,00/ 18,00 19/10/2011 sugli aspetti teorici, comunicativi e pedagogici Didattica e e-learning L’e-learning e gli strumenti del web 2.0.: blog, i wiki, i Usare l’e-learning e gli strumenti del web 2.0 Utilizzo di schede esplicative; Sicolo Aula Multimediale 3h Mercoledì La cultura della rete - il blog podcast,… nella didattica per realizzare un blog Esercizi di pratica; Cooperative learning. 15,00/ 18,00 26/10/2011 Comunicazione e scrittura in rete. Didattica e e-learning L’e-learning e gli strumenti del web 2.0. Usare l’e-learning e gli strumenti del web 2.0 Utilizzo di schede esplicative; Sicolo Aula Multimediale 3h Mercoledì La cultura della rete - il wiki, podcast Comunicazione e scrittura in rete. nella didattica per realizzare un wiki, un Esercizi di pratica; Cooperative learning 15,00/ 18,00 9/11/2011 podcast Didattica e e-learning: Learning object: definizione e struttura. Conoscere gli strumenti per Utilizzo di schede esplicative; Baldini Aula 3h Mercoledì Learning Object (L.O.) Download della borsa degli attrezzi e relativa realizzare pacchetti didattici Esercizi di pratica; Cooperative learning Multimediale 15,00/18,00 16/11/2011 presentazione Didattica e e-learning: Learning Object Xerte: editor di Learning Object Saper progettare un L.O. con Utilizzo di schede esplicative; Baldini Aula Multimediale 3h Mercoledì Xerte Esercizi di pratica; Cooperative learning 15,00/18,00 23/11/2011 Didattica e e-learning: Learning Object Exelearning: editor di Learning Object Saper progettare un L.O. con Utilizzo di schede esplicative; Baldini Aula Multimediale 3h Mercoledì Exelearning Esercizi di pratica; Cooperative learning 15,00/18,00 30/11/2011 Didattica e e-learning: MOODLE Struttura di una piattaforma MOODLE Installazione e configurazione Utilizzo di schede esplicative; Maggiora Aula Multimediale 3h lunedì Esercizi di pratica; Cooperative learning 15,00/18,00 5/12/2011 Didattica e e-learning: MOODLE Strumenti ed interazioni sincroni ed asincroni Chat, forum, posta elettronica Utilizzo di schede esplicative; Maggiora Aula Multimediale 3h lunedì Esercizi di pratica; Cooperative learning 15,00/18,00 12/12/2011 Didattica e e-learning: MOODLE Creare e gestire corsi Tecniche di amministrazione Utilizzo di schede esplicative; Maggiora Aula Multimediale 3h Giovedì Esercizi di pratica; Cooperative learning 15,00/18,00 15/12/2011 Verifica finale L’e-learning Test risposta multipla sui tre moduli Baldini Aula Multimediale 3h Martedì I Learning Object Maggiora 15,00/18,00 20/12/2011 La piattaforma Moodle by F.S. Sicolo 3
  • 4. L.C. “Orazio FLACCO” – Bari a.s. 2010-2011 P.O.N. 2010-2011 Modulo a cura del prof. Sicolo Francesco
  • 5. La mente non ha bisogno, come un vaso, di essere riempita ma, piuttosto, come legna, di una scintilla che l’accenda e v’infonda l’impulso e un amore ardente per la verità. [ Plutarco, L’arte di ascoltare ] by F.S. 5
  • 6. LA MEDIAZIONE FORMATIVA quale – come – quando – dove - chi E-learning Mediazione E-learning formativa by F.S. 6
  • 7. Docente e il sapere professionale Mappa mediazione disciplina giovane sapere formale sapere informale/non formale E-learning affiancare e arricchire i percorsi formativi tradizionali. by F.S. 7
  • 8. LA STORIA SOCIALE DELL’UOMO ATTRAVERSO IL RAPPORTO CON I MEDIA 4 svolte fondamentali nella storia della comunicazione umana identificano 4 tipi di società: 1. La società orale 2. La società della scrittura 3. La società della stampa 4. La società elettrica Il passaggio dall’una all’altra ha sempre comportato delle “Rivoluzioni educative” Marshall Mc Luhan in “La Galassia Gutenberg. Nascita dell’uomo tipografico”, Armando Editore, ripercorre la storia sociale dell’uomo attraverso il rapporto con i media. by F.S. 8
  • 10. Un primo sussidio didattico Frammento romano proveniente dai pressi di Trier. E' databile al 200 a.C. e mostra una scuola dove l'insegnante siede di fronte a due studenti mentre legge un rotolo di pergamena. Sulla destra un altro studente arriva con la sua lavagnetta (il tablet PC o laptop) sulla quale potrà scrivere. by F.S. 10
  • 11. L'oggetto libro ha subito nel corso del tempo notevoli cambiamenti dal punto di vista materiale e strutturale Codex vs volumen http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=EsAF3sQQzxA Rotolo di papiro Codex Sinaiticus – III sec. d.c. Atto notarile del 1557 vergato su pergamena by F.S. 11
  • 12. “Non c’è nessuna icona da cliccare. E’ una lavagna a gesso” by F.S. 12
  • 13. Il ruolo della scuola nella società Etimologia della parola “scuola” La Ratio Studiorum dei Gesuiti 1599 Voci critiche sull’ Organizzazione scolastica tra il XIX e il XX secolo Crescono gli alieni nelle nostre scuole o aliena è la nostra scuola? La scuola di Anna by F.S. 13
  • 14. Etimologia della parola “scuola” Scuola deriva dal greco “scholé” che vuol dire riposo. E questo perché nell’antichità gli uomini, i soli che praticavano gli studi, essendo le donne escluse, trascorrevano i pochi momenti liberi dalle armi o dai lavori nei campi nell’esercizio della mente: un riposo piacevole, uno svago ristoratore . by F.S. 14
  • 15. La Ratio Studiorum dei Gesuiti 1599 Un modello scolastico che vive fino ai giorni nostri In essa sono contenuti minute istruzioni operative, didattiche e di comportamento, che anticipano l’insieme dell’intero armamento, materiale e normativo, (del)la scuola così come la conosciamo oggi: • divisione dell’anno scolastico in semestri • determinazione dell’orario giornaliero delle lezioni • impiego del registro • modalità della correzione delle prove degli allievi • della valutazione • della pubblicazione degli esiti degli esami, ecc. by F.S. 15
  • 16. dipinto by F.S. 16
  • 17. foto by F.S. 17
  • 18. Voci critiche sull’organizzazione scolastica ieri Tra il XIX e il XX secolo • Giovanni Vailati (1863/1906 – filosofo e matematico): “Uomini colti, insegnanti e studiosi di pedagogia …..non sembrano vedere l’assurdità didattica, igienica e psicologica di ordinamenti scolastici che costringono i ragazzi a rimanere inchiodati, in media per cinque ore al giorno sui banchi di scuola, come se non vi fossero altri mezzi per ottenere gli scopi che si crede di voler raggiungere.” Nello stesso senso si esprimevano Gaetano Salvemini (1873/1957), Augusto Monti (1881/1966)/e Luigi Einaudi (1874/1961). • Di Monti si ricorda l’intervento contro il “sovraccarico” delle materie e dei compiti a casa. • Di Einaudi, insegnante di Liceo, è noto il suo intervento sul “Corriere della sera” in cui polemizzava contro gli “orari lunghi” (nel 1913 il liceo occupava i ragazzi 24 ore la settimana). by F.S. 18
  • 19. Voci critiche sull’organizzazione scolastica oggi 2010 - Benedetto Vertecchi (sul riordino dei cicli scolasticci): “…siamo di fronte ad una nozione ottocentesca del servizio scolastico, centrata sulla coincidenza tra orario della scuola e orario delle lezioni.” Vertecchi cita in particolare la Finlandia come esempio di un tempo scuola più lungo del tempo lezione. Noi pensiamo all’estensione del tempo scuola che la rete e gli strumenti di comunicazione digitale permettono. by F.S. 19
  • 20. Divari digitali Crescono gli alieni nelle nostre scuole o aliena è la nostra scuola? I giovani di oggi, nativi digitali *, sono abituati a ricevere informazioni in tempo reale, a gestire processi paralleli e multitask, a lavorare per immagini e suoni più che su testi scritti, in costante connessione a internet. Essi danno molta importanza alle conoscenze informali. Se le statistiche nazionali e internazionali parlano di aumento costante dell’assenteismo, della violenza nelle scuole, della dispersione, degli insuccessi, non è il caso di fermarci a pensare se aliena è la scuola così come è oggi? by F.S. 20
  • 21. La scuola di Anna Rapporto sulla scuola in Italia 2010 –ed. Laterza Maria Teresa Mecchia by F.S. 21
  • 22. Studenti, insegnanti e nuove tecnologie: Una fotografia del presente Fondazione Agnelli - Rapporto sulla scuola in Italia 2010 – Ed. Laterza by F.S. 22
  • 23. Dotazioni di ICT delle scuole italiane Ocse-PISA 2006: 1 pc ogni 17 studenti MIUR a.s. 2007-08: 1 computer ogni 10 studenti Computer scolastici connessi a INTERNET 85,9% per il MIUR – in Europa 86,7% dal 2000 al 2008 il MIUR ha impiegato 260 miliardi di euro by F.S. 23
  • 24. Studenti e ITC digital natives I giovani nati a partire dai primi anni Novanta, cresciuti nel mondo di Internet e delle ICT, mostrano abilità cognitive frutto di un apprendimento non formale e dimostrano una capacità di svolgere più compiti contemporaneamente (multitasking). by F.S. 24
  • 25. Insegnanti e ITC Tutte le indagini condotte (utile l’indagine IARD) sul tema concordano sul dato che solo una minima parte (10%) dei docenti non dispone di un PC o di PC collegati a Internet. Per la frequenza d’uso: 47% tutti i giorni 84% almeno una volta a settimana. Gli uomini (68%) superano le donne (41%). by F.S. 25
  • 26. Insegnanti e ITC a scuola un problema di atteggiamento culturale Se relativamente alto è, infatti, il consenso per una definizione delle tecnologie come “elemento importante della didattica moderna“ (57,4%), Bassissima (appena 6%) è la convinzione che si tratti di un “supporto insostituibile per il lavoro dell’insegnante” by F.S. 26
  • 27. Dagli atteggiamenti culturali alla pratica L’uso delle ICT per documentarsi e preparare le lezioni riguarda meno del 40% degli insegnanti, insomma, la rete come enciclopedia virtuale; quello per comunicare con altri docenti o per corsi di formazione on-line si attesta su percentuali ancora più basse: 12,4% e 7,1%. Pressoché assente dall’orizzonte è l’utilizzo a scopi didattici e di apprendimento delle possibilità di lavoro cooperativo offerte dal Web2.0 inclusa la partecipazione attiva degli allievi. by F.S. 27
  • 28. Elementi di riflessione • la diffusione dei media con la loro potenza comunicativa/educativa/formativa • la Scuola (non) è (più) la sola Agenzia Educativa/Formativa • le tecnologie presenti sul mercato sono ormai di uso comune tra i nostri studenti ma stentano ad assumere un ruolo positivo nella Scuola • il tempo e lo spazio scolastico così come sono intesi oggi non sono in grado di favorire una esperienza scolastica tesa ad un apprendimento collaborativo e alla creazione di comunità educative più ampie (rete). by F.S. 28
  • 29. Dove sta andando la scuola? Tra un quarto di secolo cosa distinguerà le scuole da quelle di oggi? I sistemi scolastici stanno perdendo, se pur lentamente, il monopolio dell’istruzione. S’impara molto anche fuori dalla scuola e secondo modalità non scolastiche. (sapere formale, non formale, informale) by F.S. 29
  • 30. Studi e ricerche Schooling for Tomorrow – Personalizing Education I sei scenari dell’OCSE Nel 2006 viene presentata la ricerca sulle scuole del futuro: I sei possibili scenari sono raggruppati a due a due in tre categorie: • “conservazione dello status quo” • “ri-scolarizzazione” o “rilancio della scuola” • “de-scolarizzazione” Un giorno di scuola nel 2020 Convegno internazionale organizzato dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo di Torino, marzo 2009 by F.S. 30
  • 31. I due scenari dello “status quo” I sistemi scolastici esistenti mantengono le loro principali caratteristiche, per scelta politica o per incapacità di realizzare cambiamenti sostanziali Primo scenario: “Permanenza dei sistemi scolastici burocratici” Secondo scenario: “Il collasso” by F.S. 31
  • 32. Scenario dello “status quo” Primo scenario: “Permanenza dei sistemi scolastici burocratici” Lo scenario è costruito sulla convinzione che i sistemi scolastici vigenti sono solidi e che la burocrazia scolastica resta il perno di tutto il meccanismo scolastico. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) continuano a diffondersi, senza però alterare gli assetti istituzionali. Gli insegnanti formano un corpo compatto, efficacemente rappresentato da sindacati e da associazioni politicamente influenti. by F.S. 32
  • 33. scenario dello “status quo” Secondo scenario “il collasso” Presuppone che le riforme intraprese per tenere in vita gli attuali sistemi scolastici porteranno alla lunga al crollo dei sistemi. L’OCSE usa il termine “disintegrazione”: - scomparsa degli insegnanti, conseguenza del rapido invecchiamento della professione e degli insoddisfacenti livelli di motivazione dei docenti, sempre più attratti da altre diverse e più appetibili opportunità di lavoro. by F.S. 33
  • 34. I due scenari di “ri-scolarizzazione” Primo scenario: “Le scuole centri di socializzazione” Secondo scenario: “Scuole come organizzazioni ch apprendono” by F.S. 34
  • 35. scenario di “ri-scolarizzazione” Primo scenario: “Le scuole centri di socializzazione” Queste s’impongono come fulcro della comunità locale e si allontano dal modello tradizionale, imperniato sullo svolgimento di programmi d’insegnamento predeterminati e da erogare uniformemente su tutto il territorio nazionale. Le scuole saranno uno strumento per compensare la frammentazione delle famiglie e delle comunità; diventeranno e saranno percepite come centri per la tutela e la promozione del capitale sociale. Le scuole diventano poli per l’istruzione permanente. Il prestigio (e il reddito) degli insegnanti trarrebbe beneficio da questa nuova centralità. by F.S. 35
  • 36. scenario di “ri-scolarizzazione” Secondo scenario: “Scuole come organizzazioni che apprendono” Recupera la funzione cognitiva della scuola e ne ristabilisce il ruolo indispensabile, ma nella prospettiva delineata dalle ricerche sullo sviluppo della mente condotte nel corso del XX secolo. Le scuole diventeranno centri nei quali esistono e si sviluppano le condizioni favorevoli per avviare gli studenti lungo nuovi percorsi d’apprendimento, individuali e collettivi. In questa operazione un posto centrale sarà assegnato alle TIC. Per gli insegnanti si aprono prospettive di sviluppo professionale, ma anche accentuata mobilità da e verso altre professioni. by F.S. 36
  • 37. I due scenari di “de-scolarizzazione” Primo scenario: “Reti d’apprendimento e società di reti” Secondo scenario: “Estensione del modello di mercato” by F.S. 37
  • 38. scenario di “de-scolarizzazione” Primo scenario: “Reti d’apprendimento e società di reti” Deriva dallo sviluppo dell’emergente “società della rete” e si fonda sul presupposto che si possa imparare facendo progressivamente a meno dell’istruzione scolastica in favore di una moltitudine di reti di apprendimento. La figura tradizionale dell’insegnante è destinata a scomparire, mentre si svilupperanno nuove professioni dell’istruzione. by F.S. 38
  • 39. scenario di “de-scolarizzazione” Secondo scenario: “Estensione del modello di mercato” L’ultimo scenario prevede che l’istruzione assuma sempre più le sembianze di un mercato. Le scuole tradizionali sopravvivranno, ma in un mercato dell’apprendimento nel quale molte nuove agenzie formative saranno sollecitate ad entrare. Lo Stato non eserciterà più una funzione di indirizzo e di controllo. Il mercato chiederà nuovi profili di professionisti dell’insegnamento. by F.S. 39
  • 40. Nessuno dei sei scenari, avverte l’OCSE, si realizzerà mai in forma pura. Anzi, in una certa misura, la contaminazione tra elementi dei diversi scenari sarà inevitabile (e auspicabile). by F.S. 40
  • 41. Le funzioni della scuola * 4 possibili scenari 1) “Diversificazione nell’erogazione dell’istruzione”: le scuole manterranno le loro attuali funzioni, ma perderanno il monopolio dell’istruzione per l’avvento di nuovi soggetti erogatori di servizi educativi * 2002- Rapporto del National College for School Leadership a cura di Riel Miller F.S. by e Tom Bentley 41
  • 42. 2) “Modernizzazione della scuola”: le scuole riusciranno a mantenere sia le loro funzioni sia il loro monopolio, perché riusciranno a trasformarsi e diventeranno capaci di impartire insegnamenti personalizzati by F.S. 42
  • 43. 3) “La scuola come parametro di riferimento”: le scuole perderanno il monopolio a favore di altre agenzie, ma assumeranno una nuova funzione , quella di “parametro di riferimento” per tutti gli altri enti erogatori dei servizi educativi by F.S. 43
  • 44. 4) “La scuola mediatrice dell’apprendimento”: le scuole manterranno soltanto la funzione di screening o di selezione. L’aula scomparirà e alle scuole sarà affidato il solo compito di validare gli apprendimenti degli studenti e operare come regolatrici e fonti di informazione per i nuovi erogatori dei servizi educativi. by F.S. 44
  • 45. Principi guida Nel coniugarsi al futuro, la scuola dovrebbe muoversi lungo queste direttrici: • creare una scuola per l’economia della conoscenza (senza farsi sedurre dall’idea che sia esistita una età dell’oro della scuola a cui ritornare - immutabilità) • modificare le logiche di apprendimento dei “nativi digitali” • la centralità degli insegnanti (migranti digitali) by F.S. 45
  • 46. Quale ruolo per la scuola nella società della conoscenza oggi La scuola (in Italia) è l’istituzione più “conservata” (e non conservatrice). Da secoli è identica a se stessa. deve uscire dalla rischiosa situazione di stallo:  è una istituzione che trasmette cultura da una generazione all'altra,  è una istituzione che garantisce continuità e stabilità nel tempo,  è una istituzione che come organo di riproduzione della società stessa, per riuscire nei suoi scopi "conservativi", dovrebbe evitare fluttuazioni troppo rapide nell'incorporare e trasmettere novità. by F.S. 46
  • 47.  La scuola deve farsi carico di interagire - con dinamismo propositivo - con il territorio, e di accogliere le sollecitazioni culturali provenienti dalla società-comunità, altrimenti rischia una pericolosa marginalizzazione  Anche tenendo conto della tecnologia che oggi incide a fondo sulla nostra cultura e sulla stessa epistemologia [G. Longo, Informatica, cultura e apprendimento, in Dossier: Strumenti per la scuola. ITER. Ist. Treccani, a. II, n. 6 (sett.-dic.‘99].  La formazione diventa il nodo, centrale in tutte le società avanzate [Libro Bianco Istruzione U.E., Bruxelles, 1996]  Per dominare il cambiamento occorrono conoscenze approfondite e specifiche abilità (skills. by F.S. 47
  • 48. Compito dei docenti  è anche insegnare ad accedere e a muoversi agevolmente nell’immenso mondo della conoscenza, facilitare l’uso dei saperi in continua evoluzione  è guidare gli alunni dalla cabina delle carte marine, fare in modo che non naufraghino [J. London, Martin Eden]  … e questo non può avvenire soltanto nella forma tradizionale… by F.S. 48
  • 49. Non solo libri nella scuola del nuovo millennio La conoscenza si raggiunge non più solo sui libri ma sui media audiovisivi e informatici con:  costi sempre più bassi  eccezionale velocità di aggiornamento  maggiore funzionalità ai bisogni  impressionante presa sul pubblico Oggi, raggiungere le fonti primarie dei saperi e dell’informazione significa: 1. mettere in discussione il monopolio del supporto cartaceo, 2. moltiplicare le competenze di accesso ai diversi media, 3. orientarsi in sistemi non canonici di organizzazione della conoscenza, 4. elaborare criteri di selezione su tipologie di documenti non usuali. by F.S. 49