La situazione degradata della strada é davvero causa del bel viale dei tigli? giudicate voi stessi dopo avere visto coi vostri occhi e non ascoltate i discorsi dei politici, notoriamente poco aderenti al vero.
80. Via Battisti, fiore all´occhiello di questa giunta, riqualificata da qualche anno e giá molto trascurata, la nuova via Friuli dopo poco, con questo livello di manutenzione sará nelle stesse condizioni di ora.
81. Via Battisti, fiore all´occhiello di questa giunta, riqualificata da qualche anno e giá molto trascurata, la nuova via Friuli dopo poco, con questo livello di manutenzione sará nelle stesse condizioni di ora.
111. f) Per il mantenimento del tiglio in loco, al fine di rallentarne il processo di senescenza, è necessario intervenire (se possibile) con trattamenti antiparassitari contro gli attacchi di Scolitidi minatori, nelle modalità prescritte da un fitopatologo. g) Il progetto di manutenzione straordinaria di via Friuli non è attuabile con il mantenimento dei tigli in loco; potrebbe essere realizzato con correzioni ed accorgimenti che l’Amministrazione comunale dovrà valutare sotto il profilo economico urbanistico e funzionale Sotto il profilo tecnico-economico e al di fuori di ogni altra considerazione, visti l’approssimarsi della fine ciclo, lo stato fitosanitario nonché il considerevole aggravio economico che ne consegue e le esigenze di progetto, si ritiene che sia opportuna la sostituzione dei tigli in fase d’esecuzione dei lavori di straordinaria manutenzione. Codroipo, 07 giugno 2010 Dott. Giampaolo Zangrando
112. CONCLUSIONI (…) Lo stato fitosanitario delle piante mediamente risulta sufficiente. Le chiome presentano nuovi germogli vigorosi e le foglie presentano attacchi parassitari localizzati di agenti di danno (cocciniglie) di scarsa rilevanza. I fusti sono verticali e non presentano lesioni significative. Sono stati notati alcuni focolai di scolitidi sottocorticali in grado di produrre danni solo su piante molto vecchie o deboli , ma la dotazione di amido di riserva nei tessuti legnosi risulta buona. Lo stato meccanico-strutturale è sostanzialmente in linea con la vetustà delle piante, conservando per lo più buona densità del legno e buona qualità nel rapporto cellulosa-lignina. Gli apparati radicali presentano danni da strozzature dovute alla scarsità di aiuola presente. La ristrettezza dell’aiuola e l’impossibilità delle radici di effettuare adeguati scambi gassosi a causa del marciapiede in lastre di cemento ha causato asfissia radicale ed ha prodotto radici superficiali in grado di spaccare e sollevare il cemento del marciapiede. Perizia Maroè (incaricato dal Comitato)
113. Alcuni esemplari (4 su 45) dovrebbero essere eliminati o per deficit strutturali (carie basali e sul fusto) poiché possono aggravarsi nel tempo, o per interferenze con la viabilità veicolare. Le rimanenti piante, si ritiene che possano vivere ancora parecchi anni. La prospettiva di creare una pista ciclabile rivisitando tutto l’assetto viario potrebbe comportare la rottura di molte radici portanti, per cui sarebbe certamente più semplice abbattere le piante e piantumarne di nuove. Potrebbe comunque essere possibile la convivenza tra le esigenze della viabilità e le piante presenti se la progettazione, e i successivi lavori, tenessero conto delle esigenze e delle peculiarità delle piante già presenti.
114. Infatti se si progettasse un ingrandimento delle aiuole attualmente presenti con la posa anche di tubi di aereazione al di sotto delle superfici pavimentate, non si assisterebbe al fenomeno della risalita radicale. Le aiuole andrebbero ricoperte di materiale drenante già ampliamente utilizzato e diffuso in Austria e Germania per questi scopi. La parte aerea dovrebbe poi essere mantenuta in forma obbligata, creando delle teste di salice, così che ogni 2-3 anni si potrebbe riportare le chiome allo stato iniziale senza aver scompensi fisiologici e senza costi di manutenzione eccessivi . Cassacco, 05 settembre 2010 Maroè Andrea