Slide del Corso SEO organizzato da DEA Marketing S.r.l a Bologna il 27 Marzo 2014.
Come sta evolvendo l'algoritmo di Google e quali accorgimenti adottare per ottenere benefici con l'utilizzo dei link.
Pasquale Gangemi
http://seospecialist.it
2. Corso SEO
Bologna
14-03-2014
L’arte invisibile
della
Link Building
Pasquale Gangemi
info@seospecialist.it
Seospecialist.it
Pasquale Gangemi
Creatore di seospecialis.it da sempre appassionato del web e delle sue
dinamiche, ho conseguito un master in Content Management e svolgo la
professione di SEO Manager per Pro Web Consulting SA.
6. Dove tutto ebbe inizio
Introduzione
• PageRank
Ogni link verso una pagina è come se fosse un
voto per quest’ultima, la pagina con più voti
vince.
Non tutti i voti hanno lo stesso peso.
• Google Bombing
Una volta compreso l’algoritmo del PageRank i
SEO hanno cominciato a manipolare i risultati in
vari modi, uno dei più clamorosi è stato il
Google Bombing.
Questa tecnica non funziona più.
PR
4
PR
2
PR
0
7. Ma cosa sono i link?
Architettura on-
site
Contenuto Backlink
Quanti link servono?
Più alta è la concorrenza, maggiore sarà la quantità di benzina necessaria per raggiungere il traguardo.
Ricordiamoci però che senza una buona auto ed un buon pilota però, non si va da nessuna parte
8. I link influenzano il ranking?
Principali fattori
• Anchor Text
È la porzione di testo tramite la quale si attiva
un collegamento ipertestuale (link) verso
un'altra pagina web.
È il fattore più importante (ma anche il più
pericoloso)
• Title del link
È il titolo del link ovvero il testo che viene
mostrato al passaggio del mouse.
• Contesto
Title, Heading Tag, Testo, Immagini, Nome
dominio.
Esempio
Anchor Text Title
9. Dove è possibile arrivare?
Keyword Ricerche
immagini divertenti 135000
foto divertenti 60500
cazzate 14800
immagini divertenti
con frasi
1000
Aumento Traffico
In Italia è molto difficile trovare dei mercati ’’saturi’’, la maggior parte delle volte è possibile raggiungere la TOP 10
anche con parole chiave molto difficili e generiche, purché si proceda per step.
Nel caso del sito web www.cazzate.be ho raggiunto la prima posizione per immagini divertenti con frasi (da long
tail) per poi espandermi con parole ad alto traffico sempre più generiche.
10. Sfatiamo i miti sul rel=’’nofollow’’
Fondamentali
• Nofollow non significa Noindex
• Il rel=’’nofollow’’ serve ad indicare che quel
collegamento ipertestuale è sponsorizzato (o
che il proprietario del sito non controlla quel
link; come nel caso dei commenti).
• Il link nofollow può essere utilizzato dai motori
di ricerca per scoprire nuovi contenuti ma
NON trasferisce ‘’juice’’ alla pagina verso la
quale punta.
• È necessario avere un mix tra link dofollow e
nofollow (un sito che ha ricevuto sempre e
solamente link dofollow può risultare molto
sospetto).
PR 4
PR 2
PR 0
11. Ma i link social sono nofollow?
Fattori di posizionamento
Nel 2012 Search Metrics ha commissionato una sorta
di sondaggio sui fattori di posizionamento per l’anno
(gli anni) successivi.
Il risultato?
Gli istogrammi color arancio sarebbero i cosiddetti
link dai social (in ordine: +1; condivisioni, commenti,
like di Facebook; Pinterest e Tweet).
Quanto hanno inciso questi fattori nel 2013?
Praticamente niente, e probabilmente non
incideranno né questo né il prossimo anno.
12. E se incidessero?
TrustRank
• Il TrustRank è una tecnica di analisi dei link di
un sito web (un algoritmo), capace di
distinguere le pagine web “utili” ai fini della
navigazione, dallo spam.
• Il Topical TrustRank consiste nel ridurre il
valore dei link provenienti dalle community
e dai forum in particolare.
I link dai social avrebbero un valore inferiore rispetto
agli altri backlink proprio a causa del cosiddetto
topical TrustRank.
Nel dubbio meglio averli perché:
• Aiutano a mixare i dofollow con i nofollow;
• Alcuni link sono follow;
• Aumentano il numero di visite;
• Aumenta la notorietà del brand;
• C’è una più alta possibilità di ottenere dei
backlink qualora gli utenti dai social trovassero
informazioni interessanti.
13. Link Popularity
Attività
L’ottimizzazione off-site si divide
essenzialmente in due principali
attività:
1. Link building, che consiste
nella “costruzione artificiale”
di link.
2. Link baiting, che è costituita
da una serie di attività che
consentiranno al sito web di
“ottenere in modo naturale”
dei link da siti web esterni.
1. Link building
L’attività di link building consente
di creare dei link che possano
apportare “trust” e “juice”.
L’attività viene svolta attraverso
l’inserimento di articoli
all’interno di:
• Siti web di alto valore di
nostra proprietà;
• Siti web che trattano
argomenti in linea con le
keyword da posizionare;
• Altri siti web esterni sui quali è
possibile inserire dei link.
2. Link baiting
In inglese il
termine "bait" significa "esca", ed
il suo compito è proprio quello
di "adescare" link in entrata
mediante la creazione di
contenuti originali e di qualità.
Questa attività, infatti, consiste
nel creare materiale ad alto
valore per l’utente, talmente
interessante ed originale da
essere in grado di ottenere
backlink in maniera naturale.
14. Es. Link Building
Scheda articolo
http://seoagency.re/seo-tools/
Dettaglio Articolo
• Articolo di 400 parole;
• Altamente tematizzato;
• Anchor Text: Gangemi.me ha messo a disposizione i nuovi tools;
• Title: SEO Tools;
15. Es. Link Baiting
Dettaglio Articolo
• Articolo di 1250 parole;
• Altamente tematizzato;
• Anchor Text: SEO Tool;
• Title: SEO Tool Gratuiti;
Scheda articolo
4writing.it/seo/evoluzione-link-
bulding
16. Google Penguin Update
Differenze tra link building e link baiting
A differenza della link building, l’attività di link baiting si contraddistingue
quindi per il fatto che i link ottenuti sono del tutto spontanei e naturali.
Ottenere anche pochi link di questo tipo amplificherebbe notevolmente
l’autorevolezza ottenuta dall’attività di link building agli occhi dei motori di
ricerca.
Inoltre dopo l’ultimo aggiornamento algoritmico di Google, effettuare
questo tipo di attività in modo esclusivo potrebbe risultare rischioso, in
quanto il “Penguin Update” tende a non fidarsi dei siti web che ottengono
solamente dei artificiali.
È pertanto opportuno agire contemporaneamente su entrambi i
fronti.
20. Architettura dei link
Linkinterni
Continuano ad avere un peso
importante in ottica di
ottimizzazione derivante dalla link
popularity.
Più le pagine sono linkate bene tra
loro, più alti saranno i
posizionamenti ottenuti per le
stesse.
Bisogna, però, fare un uso naturale
e moderato dei link interni.
Per pagine che contengono parole
chiave competitive può essere
d’aiuto inserire un maggior numero
di link verso quella pagina specifica.
Link esterni
I link che partono dal nostro sito
verso l’esterno sono
importantissimi in ottica SEO.
È fondamentale fornire
informazioni utili agli utenti
grazie all’utilizzo dei link
conducendo gli utenti verso siti di
alta qualità ed a tema con il nostro
sito web.
Non bisogna fare l’errore di non
linkare verso l’esterno o di
linkare solamente con i nofollow.
Posizionedei Link
Sia Google che gli altri motori di
ricerca riescono a capire la
posizione in cui si trovano i link
all’interno della pagina, ed in base a
questo gli attribuiscono un
maggiore o minore peso.
Inserire un link nel body rispetto ad
un elemento permanente nella
navigazione (es. sidebar o footer)
può fornire qualche beneficio in
più.
21. Es. Posizione Dei Link
• Header
È la sezione che in genere contiene il menù di
navigazione.
I link da questa sezione in genere sono fortissimi
(attenzione a non abusarne).
• Sidebar
In genere questa sezione è presente all’interno dei
blog ed è costituita dalla colonna (o colonne) che
affiancano il corpo (body) del sito web.
• Footer
È la parte finale del sito, in genere contiene
informazioni sul copyright ed i credits (con link molto
rischiosi).
24. Attività di link popularity
Attività poco
efficaci (spesso
dannose)
Azioni off-page che in genere non
apportano valore aggiunto al
nostro sito ma che spesso rischiano
di arrecare danni (a volte
irreversibili) sul dominio:
• Scambio link
• Commenti
• Blog su piattaforme gratuite
• Firme su community e forum
Attività efficaci
(potenzialmente)
Azioni off-page che in genere
riescono a far migliorare il sito web
dal punto di vista del
posizionamento ma che se usate
nel modo sbagliato diventano
dannose:
• Article Marketing
• Directory
• Social Bookmarking
• Widget
Best Practice
(in molti casi)
Azioni che (benché se ne possa dire
ultimamente) non smetteranno (da
qui a qualche anno) di apportare
valore ai siti verso i quali puntano:
• Guest Post
• Link rotti
• Infografiche
• Azioni Viral
25. Es. attitivà poco efficaci
Attività Dannose
All’interno di questa directory
sono presenti tantissimi link:
• A siti con argomenti differenti;
• A siti di bassa qualità;
• In lingue differenti.
www.free4gratis.com
26. Es. Best Practice
Infografiche + SEO
Le infografiche possono essere
utili per migliorare il
posizionamento SEO.
Vantaggi:
• Moda;
• Immediatezza;
• Facilità di condivisione;
• Possibilità di essere linkati;
• Alto Potenziale Virale.
Cos’è
un’infografica
Cos’è l’Italia
27. Link a pagamento o sponsorizzati
Cosa pensa
Google
Come fa Google a capire che un link
è a pagamento o sponsorizzato?
In genere siamo noi a dargli delle
forti indicazioni.
Di sicuro, il metodo più semplice
per individuarli, è trovare una serie
di link sotto voci del tipo:
• “Collegamenti sponsorizzati”;
• “Blogroll”;
• “Link”
• “Siti Sponsor”
• “Siti Amici”
• “Inserzionisti”
28. Strumenti e metriche di valutazione domini e pagine
Metriche
Ecco un elenco di metriche utili da
utilizzare per avere un’indicazione
dell’autorevolezza di un dominio o
di una pagina:
• PageRank;
• TrustRank;
• Domain Authority;
• Page Authority;
• MozRank;
• MozTrust.
Gangemi Seo Tools
seospecialist.it/seotools/public/
Open Site Explorer
www.opensitexplorer.org