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DALLA GESTIONE INTRAOSPEDALIERA
        ALLA DIMISSIONE


     IL RUOLO DEL CARDIOLOGO


          Dott. Tiziana Cogliandro
         U.O.C. CARDIOLOGIA OSE
DIAGNOSI

TERAPIA
IL RUOLO DEL CARDIOLOGO :

    DEFINIRE IL
      PROFILO

      DEL PAZIENTE




                             Piero della Francesca
                            Federico da Montefeltro
Altre cause: PFO-
ASA-Placche
Arteriose
Fibrillazione atriale: rischio embolico



FA e stroke
 Incidenza media di
  stroke in pz con FA:
  4.5%/anno
 Rischio 4-5 più alto dei
  pz senza FA
 10-15% di tutti gli stroke
  ischemici
 Evento disabilitante e
  con maggior rischio di
  morte
Types of Atrial Fibrillation




Camm AJ et al. Eur Heart J 2010;31:2369-2429
Fibrillazione atriale: rischio embolico

Il rischio tromboembolico non è uniforme ma cresce
esponenzialmente con la presenza di fattori clinici aggiuntivi
a prescindere dal tipo di FA (parox, pers o perm)
                              Risk factor                     Individual
   CHADS2 score                                               score
                              None                            0
                              C (recent CHF)                  1
                              H (hypertension)                1
                              A (age)                         1
                              D (diabetes mellitus)           1

                              S2 (hystory of stroke or TIA)   2
2012 focused update of the ESC Guidelines for the
management of atrial fibrillation
Diagnosi
IL RUOLO DEL CARDIOLOGO

• Monitoraggio ECG continuo è indicato
  nelle prime 48 ore dall’esordio di ictus :

  – cardiopatie preesistenti,
  – storia di aritmie,
  – Pressione arteriosa instabile,
  – elementi clinici suggestivi di insufficienza
    cardiaca,
  – alterazioni dell’ECG di base

      In caso di instabilità clinica il monitoraggio
              va proseguito oltre le 48 ore.
ECG:    - ONDE T LARGHE ED APPUNTITE
       - PROLUNGAMENTO QT
       - DEPRESSIONE TRATTO ST
               70-90%
IL RUOLO DEL CARDIOLOGO

                    DIAGNOSI
• Nelle fasi immediatamente successive
  all’ospedalizzazione del paziente con ictus cerebrale,
  lo studio con ultrasuoni dei vasi extra- ed intracranici
  è utile ai fini di una precoce definizione dei tipi
  patogenetici, del rischio tromboembolico e delle
  decisioni terapeutiche.


 Ecocardiografia Transtoracica
               o
        Transesofagea
Ecocardiogramma Transtoracico
               (con microbolle ± M. di Valsalva)

•   Ben tollerato dal paziente e facilmente ripetibile
•   Sedazione non necessaria
•   Condizioni fisiologiche
•   Facilità delle manovre di stimolazione (Valsalva,
    tosse, sniffing, etc)
•   Buona localizzazione anatomica dello shunt
•   Quantificazione dello shunt D→S
•   Informazioni anatomiche buone
•   Procedura di scelta nel follow-up
IL RUOLO DEL CARDIOLOGO

     ECOCARDIOGRAFIA TEE
        Permette di evidenziare:

     trombi in auricola sinistra
   ecocontrasto spontaneo denso
ridotta velocità di flusso in auricola
                sinistra
        forame ovale pervio
     placche aortiche complicate
   isolatamente o in associazione
Orhan Onalan and Eugene Crystal, Stroke 2007;38;624-630
Anomalie del Setto Interatriale Associate ad
          Embolia Arteriosa Sistemica

1                         2




                              Aneurisma del Setto Interatriale

    Forame Ovale Pervio
TERAPIA IPERTENSIONE ARTERIOSA
 PA diastolica > 140 mm Hg : nitroglicerina o nitroprussiato di sodio ev (0,5-1,0
     mg/kg/min). Pazienti con tali rilievi non sono candidati al trattamento trombolitico


PA sistolica >220 mm Hg, o PA diastolica 121-140 mm Hg, o PAmedia è >130 mm Hg
     labetalolo, 10 mg e.v. in 1-2 minuti. Tale dose può essere ripetuta o raddoppiata ogni 10-20
     minuti fino ad un dosaggio cumulativo di 300 mg
     Successivamente il labetalolo può essere somministrato ogni 6-8 ore se necessario .
        (SE Asma, HF, Alterazione conduzione :urapidil (10-50 mg in bolo, ovvero
          infusione 0,15-0,5 mg/min)


Stroke Coding Guide of the American Academy of Neurology: Algorithm for emergency treatment of blood pressure in patients with ischemic stroke in:
     http://www.stroke-site.org/ guidelines/stroke_coding.html; luglio 2007, modificat a
TERAPIA IPERTENSIONE ARTERIOSA

PA 185-220 mm Hg o diastolica di 105-120 mm Hg, la terapia d’emergenza
  dovrebbe essere rimandata .
Pazienti candidati alla terapia con t-PA, che presentano persistenti valori
  pressori elevati, sistolici >185 mm Hg o diastolici >110 mm Hg, possono
  essere trattati con piccole dosi di antipertensivo e.v. per mantenere i valori
  di PA giusto al di sotto di tali limiti.
Tuttavia la somministrazione di più di due dosi di antipertensivo per
  mantenere sotto controllo la PA rappresenta una controindicazione relativa
  alla terapia trombolitica.


Non è indicato l’uso di calcio-antagonisti per via sublinguale per la rischiosa rapidità
  d’azione di questo tipo di somministrazione.
cardioembolica
   Eparina e.v. (PTT 1,5-2,5 il valore basale)
   TAO INR fra 2 e 3 (valvulopatie con o senza FA)
            2,5 e 3,5 (protesi valvolari meccaniche)

  ASA alla dose di 300 mg/die se TAO sia
controindicata o non possa essere adeguatamente
monitorata
Treatment
        ISCHAEMIC                                            MAINTENANCE OF
                             CONTROL OF HEART RATE
    STROKE PREVENTION                                         SINUS RHYTHM


PHARMACOLOGICAL           PHARMACOLOGICAL               PHARMACOLOGICAL
• Vitamin K antagonists
  (e.g. Warfarin)         ∀ β-blockers                  Amiodarone
• Dabigatran etexilate    • Calcium channel blockers    Flecainide
• Rivaroxaban               (non-DHP)                   Propafenone
• Aspirin                 • Digoxin                     Vernakalant
• Clopidogrel
NON-PHARMACOLOGICAL       NON-PHARMACOLOGICAL           NON-PHARMACOLOGICAL
• Ciusura PFO
                                                        • Ablation
• Removal/isolation of    • Ablation/permanent pacing
  left atrial appendage



               DABIGATRAN
               RIVAROXABAN
               APIXABAN
The HAS-BLED bleeding risk
                                  score




*Hypertension is defined as systolic blood pressure > 160 mmHg.   Precauzione nell’utilizzo e/o maggiore
INR = international normalized ratio.
                                                                  sorveglianza in pz ad alto rischio di
                                                                  sanguinamento (score ≥3), sia con warfarin che
                                                                  con antiaggreganti
SPARCL: Stroke Prevention by Aggressive
                        Reduction in Cholesterol Levels
 •Popolazione di pazienti
                                                                  Periodo in doppio cieco
 – 205 centri nel mondo
 – Ictus o TIA documentati                                        Atorvastatina 80 mg/die
   nei precedenti 6 mesi
                                                       4.731
 – No storia di CHD                                    pazienti
 – Livelli di C-LDL
   ≥100 mg/dL e                                                   Placebo
   ≤190 mg/dL


      Endpoint primario
      Tempo precedente il primo episodio di ictus fatale o non fatale




The SPARCL Investigators. Cerebrovasc Dis. 2003;16:389-395.
The SPARCL Investigators. N Engl J Med. 2006;355:549-559.
Endpoint primario: tempo precedente
                                               un ictus fatale o non fatale
                                              Atorvastatina
                                     16
                                              Placebo                                                              RR
                                                                                                                   16%
     Ictus fatale e non fatale (%)




                                              HR aggiustato* = 0,84 (IC 95%: 0,71-0,99);
                                              p=0,03
                                     12



                                      8



                                      4



                                      0
                                          0             1               2                  3   4    5               6

                                                                       Anni dalla randomizzazione
Effetto del trattamento ottenuto da modelli proporzionali di Cox con aggiustamento per la regione geografica, l’evento
d’ingresso, il tempo precedente l’evento d’ingresso, il sesso e l’età al basale.
RR: riduzione del rischio; HR: rapporto di rischio; IC intervallo di confidenza.

The SPARCL Investigators. N Engl J Med. 2006;355:549-559.
Grazie per l’attenzione
CV farmacologica




Camm AJ et al. Eur Heart J 2010;31:2369-2429
Ischaemic stroke is more likely to be
                                        fatal with AF
        •                    Ischaemic stroke more likely to be fatal in patients with AF (AF vs non-AF: P=0.048)
                                      Patients with AF (n=103)
                             30
                                      Patients without AF (n=398)

                             25
Proportion of patients (%)




                             20

                             15

                             10

                              5

                              0
                                     None             Mild            Moderate        Severe         Fatal
                                                                    Stroke severity
           Lin HJ et al. Stroke 1996;27:1760–4
                                                                                                               37
Fibrillazione atriale: rischio embolico



 CHA2DS2-VASc score




 Eur Heart J 2010;31:2369-2429
Fibrillazione atriale: rischio embolico

Il rischio tromboembolico non è uniforme ma cresce
esponenzialmente con la presenza di fattori clinici aggiuntivi
a prescindere dal tipo di FA (parox, pers o perm)
                              Risk factor                     Individual
   CHADS2 score                                               score
                              None                            0
                              C (recent CHF)                  1
                              H (hypertension)                1
                              A (age)                         1
                              D (diabetes mellitus)           1

                              S2 (hystory of stroke or TIA)   2
Natural time course of AF




Camm AJ et al. Eur Heart J 2010;31:2369-2429
Rischio cardioembolico
          AIAC                           NICE
• Episodi di durata da 5 a   • Il rischio immediato di
  24h sono associati a         tromboembolismo è
  maggior rischio              ritenuto minimo nelle
• Possibile formazione di      prime 48h
  trombi in FA < 48h         • Studio di 357 paz
  (13%)                         – 3 casi di T.E.
                             • Studio di 258 paz
                                – 1 caso di T.E.
Use of oral anticoagulation for
   stroke prevention in AF




              AF = atrial fibrillation; OAC = oral anticoagulant; TIA = transient ischaemic attack.

Camm AJ et al. Eur Heart J 2010;31:2369-2429
2012 focused update of the ESC Guidelines for the
management of atrial fibrillation
Acute rate control in AF




Class of recommendation. bLevel of evidence.
a


AF = atrial fibrillation; i.v. = intravenous.




               Camm AJ et al. Eur Heart J 2010;31:2369-2429

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  • 1. DALLA GESTIONE INTRAOSPEDALIERA ALLA DIMISSIONE IL RUOLO DEL CARDIOLOGO Dott. Tiziana Cogliandro U.O.C. CARDIOLOGIA OSE
  • 3. IL RUOLO DEL CARDIOLOGO : DEFINIRE IL PROFILO DEL PAZIENTE Piero della Francesca Federico da Montefeltro
  • 5. Fibrillazione atriale: rischio embolico FA e stroke  Incidenza media di stroke in pz con FA: 4.5%/anno  Rischio 4-5 più alto dei pz senza FA  10-15% di tutti gli stroke ischemici  Evento disabilitante e con maggior rischio di morte
  • 6. Types of Atrial Fibrillation Camm AJ et al. Eur Heart J 2010;31:2369-2429
  • 7. Fibrillazione atriale: rischio embolico Il rischio tromboembolico non è uniforme ma cresce esponenzialmente con la presenza di fattori clinici aggiuntivi a prescindere dal tipo di FA (parox, pers o perm) Risk factor Individual CHADS2 score score None 0 C (recent CHF) 1 H (hypertension) 1 A (age) 1 D (diabetes mellitus) 1 S2 (hystory of stroke or TIA) 2
  • 8. 2012 focused update of the ESC Guidelines for the management of atrial fibrillation
  • 10. IL RUOLO DEL CARDIOLOGO • Monitoraggio ECG continuo è indicato nelle prime 48 ore dall’esordio di ictus : – cardiopatie preesistenti, – storia di aritmie, – Pressione arteriosa instabile, – elementi clinici suggestivi di insufficienza cardiaca, – alterazioni dell’ECG di base In caso di instabilità clinica il monitoraggio va proseguito oltre le 48 ore.
  • 11. ECG: - ONDE T LARGHE ED APPUNTITE - PROLUNGAMENTO QT - DEPRESSIONE TRATTO ST 70-90%
  • 12. IL RUOLO DEL CARDIOLOGO DIAGNOSI • Nelle fasi immediatamente successive all’ospedalizzazione del paziente con ictus cerebrale, lo studio con ultrasuoni dei vasi extra- ed intracranici è utile ai fini di una precoce definizione dei tipi patogenetici, del rischio tromboembolico e delle decisioni terapeutiche. Ecocardiografia Transtoracica o Transesofagea
  • 13. Ecocardiogramma Transtoracico (con microbolle ± M. di Valsalva) • Ben tollerato dal paziente e facilmente ripetibile • Sedazione non necessaria • Condizioni fisiologiche • Facilità delle manovre di stimolazione (Valsalva, tosse, sniffing, etc) • Buona localizzazione anatomica dello shunt • Quantificazione dello shunt D→S • Informazioni anatomiche buone • Procedura di scelta nel follow-up
  • 14. IL RUOLO DEL CARDIOLOGO ECOCARDIOGRAFIA TEE Permette di evidenziare: trombi in auricola sinistra ecocontrasto spontaneo denso ridotta velocità di flusso in auricola sinistra forame ovale pervio placche aortiche complicate isolatamente o in associazione
  • 15. Orhan Onalan and Eugene Crystal, Stroke 2007;38;624-630
  • 16.
  • 17.
  • 18.
  • 19.
  • 20.
  • 21. Anomalie del Setto Interatriale Associate ad Embolia Arteriosa Sistemica 1 2 Aneurisma del Setto Interatriale Forame Ovale Pervio
  • 22.
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  • 25.
  • 26.
  • 27.
  • 28. TERAPIA IPERTENSIONE ARTERIOSA PA diastolica > 140 mm Hg : nitroglicerina o nitroprussiato di sodio ev (0,5-1,0 mg/kg/min). Pazienti con tali rilievi non sono candidati al trattamento trombolitico PA sistolica >220 mm Hg, o PA diastolica 121-140 mm Hg, o PAmedia è >130 mm Hg labetalolo, 10 mg e.v. in 1-2 minuti. Tale dose può essere ripetuta o raddoppiata ogni 10-20 minuti fino ad un dosaggio cumulativo di 300 mg Successivamente il labetalolo può essere somministrato ogni 6-8 ore se necessario . (SE Asma, HF, Alterazione conduzione :urapidil (10-50 mg in bolo, ovvero infusione 0,15-0,5 mg/min) Stroke Coding Guide of the American Academy of Neurology: Algorithm for emergency treatment of blood pressure in patients with ischemic stroke in: http://www.stroke-site.org/ guidelines/stroke_coding.html; luglio 2007, modificat a
  • 29. TERAPIA IPERTENSIONE ARTERIOSA PA 185-220 mm Hg o diastolica di 105-120 mm Hg, la terapia d’emergenza dovrebbe essere rimandata . Pazienti candidati alla terapia con t-PA, che presentano persistenti valori pressori elevati, sistolici >185 mm Hg o diastolici >110 mm Hg, possono essere trattati con piccole dosi di antipertensivo e.v. per mantenere i valori di PA giusto al di sotto di tali limiti. Tuttavia la somministrazione di più di due dosi di antipertensivo per mantenere sotto controllo la PA rappresenta una controindicazione relativa alla terapia trombolitica. Non è indicato l’uso di calcio-antagonisti per via sublinguale per la rischiosa rapidità d’azione di questo tipo di somministrazione.
  • 30. cardioembolica Eparina e.v. (PTT 1,5-2,5 il valore basale) TAO INR fra 2 e 3 (valvulopatie con o senza FA) 2,5 e 3,5 (protesi valvolari meccaniche) ASA alla dose di 300 mg/die se TAO sia controindicata o non possa essere adeguatamente monitorata
  • 31. Treatment ISCHAEMIC MAINTENANCE OF CONTROL OF HEART RATE STROKE PREVENTION SINUS RHYTHM PHARMACOLOGICAL PHARMACOLOGICAL PHARMACOLOGICAL • Vitamin K antagonists (e.g. Warfarin) ∀ β-blockers Amiodarone • Dabigatran etexilate • Calcium channel blockers Flecainide • Rivaroxaban (non-DHP) Propafenone • Aspirin • Digoxin Vernakalant • Clopidogrel NON-PHARMACOLOGICAL NON-PHARMACOLOGICAL NON-PHARMACOLOGICAL • Ciusura PFO • Ablation • Removal/isolation of • Ablation/permanent pacing left atrial appendage DABIGATRAN RIVAROXABAN APIXABAN
  • 32. The HAS-BLED bleeding risk score *Hypertension is defined as systolic blood pressure > 160 mmHg. Precauzione nell’utilizzo e/o maggiore INR = international normalized ratio. sorveglianza in pz ad alto rischio di sanguinamento (score ≥3), sia con warfarin che con antiaggreganti
  • 33. SPARCL: Stroke Prevention by Aggressive Reduction in Cholesterol Levels •Popolazione di pazienti Periodo in doppio cieco – 205 centri nel mondo – Ictus o TIA documentati Atorvastatina 80 mg/die nei precedenti 6 mesi 4.731 – No storia di CHD pazienti – Livelli di C-LDL ≥100 mg/dL e Placebo ≤190 mg/dL Endpoint primario Tempo precedente il primo episodio di ictus fatale o non fatale The SPARCL Investigators. Cerebrovasc Dis. 2003;16:389-395. The SPARCL Investigators. N Engl J Med. 2006;355:549-559.
  • 34. Endpoint primario: tempo precedente un ictus fatale o non fatale Atorvastatina 16 Placebo RR 16% Ictus fatale e non fatale (%) HR aggiustato* = 0,84 (IC 95%: 0,71-0,99); p=0,03 12 8 4 0 0 1 2 3 4 5 6 Anni dalla randomizzazione Effetto del trattamento ottenuto da modelli proporzionali di Cox con aggiustamento per la regione geografica, l’evento d’ingresso, il tempo precedente l’evento d’ingresso, il sesso e l’età al basale. RR: riduzione del rischio; HR: rapporto di rischio; IC intervallo di confidenza. The SPARCL Investigators. N Engl J Med. 2006;355:549-559.
  • 36. CV farmacologica Camm AJ et al. Eur Heart J 2010;31:2369-2429
  • 37. Ischaemic stroke is more likely to be fatal with AF • Ischaemic stroke more likely to be fatal in patients with AF (AF vs non-AF: P=0.048) Patients with AF (n=103) 30 Patients without AF (n=398) 25 Proportion of patients (%) 20 15 10 5 0 None Mild Moderate Severe Fatal Stroke severity Lin HJ et al. Stroke 1996;27:1760–4 37
  • 38. Fibrillazione atriale: rischio embolico CHA2DS2-VASc score Eur Heart J 2010;31:2369-2429
  • 39. Fibrillazione atriale: rischio embolico Il rischio tromboembolico non è uniforme ma cresce esponenzialmente con la presenza di fattori clinici aggiuntivi a prescindere dal tipo di FA (parox, pers o perm) Risk factor Individual CHADS2 score score None 0 C (recent CHF) 1 H (hypertension) 1 A (age) 1 D (diabetes mellitus) 1 S2 (hystory of stroke or TIA) 2
  • 40.
  • 41. Natural time course of AF Camm AJ et al. Eur Heart J 2010;31:2369-2429
  • 42. Rischio cardioembolico AIAC NICE • Episodi di durata da 5 a • Il rischio immediato di 24h sono associati a tromboembolismo è maggior rischio ritenuto minimo nelle • Possibile formazione di prime 48h trombi in FA < 48h • Studio di 357 paz (13%) – 3 casi di T.E. • Studio di 258 paz – 1 caso di T.E.
  • 43. Use of oral anticoagulation for stroke prevention in AF AF = atrial fibrillation; OAC = oral anticoagulant; TIA = transient ischaemic attack. Camm AJ et al. Eur Heart J 2010;31:2369-2429
  • 44.
  • 45.
  • 46. 2012 focused update of the ESC Guidelines for the management of atrial fibrillation
  • 47. Acute rate control in AF Class of recommendation. bLevel of evidence. a AF = atrial fibrillation; i.v. = intravenous. Camm AJ et al. Eur Heart J 2010;31:2369-2429

Notes de l'éditeur

  1. L’approccio multiprofessionale nella gestione del paziente cerebrovascolare è principio ispiratore delle Linee Guida SPREAD sin dalla loro prima edizione. è ampiamente supportato dalle evidenze. In particolare, il ruolo del Cardiologo diviene sempre più operativo sia in fase acuta (stroke unit) che nell’approccio interventistico (stenosi carotidea e PFO), sia nella diagnostica come nella fase di riabilitazione e continuità assistenziale.
  2. nel giovane adulto il meccanismo cardioembolico è responsabile di circa il 20% degli eventi ma, rispetto alla popolazione generale, assumono maggior rilievo le cardiopatie congenite e i difetti del setto interatriale piuttosto che le turbe del ritmo e le valvulopatie. In alcune casistiche, le patologie cardiache sono causa del 50% degli Ictus
  3. Lo studio Stroke Prevention by Aggressive Reduction in Cholesterol Levels (SPARCL) è un trial prospettico, multicentrico, in doppio cieco, randomizzato e controllato con placebo. È stato il primo studio disegnato per valutare in modo prospettico l’effetto del trattamento con una statina nella prevenzione dell’ictus ricorrente, valutato come endpoint primario. Lo studio ha arruolato oltre 4.700 pazienti che avevano sviluppato un ictus o un attacco ischemico transitorio nei 6 mesi precedenti l’ingresso nello studio, senza storia di CHD e con valori di C-LDL compresi tra 100 e 190 mg/dL (2,6 e 4,9 mmol/L). 1 Bibliografia 1. The Stroke Prevention by Aggressive Reduction in Cholesterol Levels (SPARCL) Investigators. High-dose atorvastatin after stroke or transient ischemic attack. N Engl J Med. 2006;355:549-559.
  4. Dopo un follow-up mediano di 4,9 anni, è stata osservata una riduzione del 16% del rischio di ricorrenza di ictus con atorvastatina rispetto a placebo, dopo aggiustamento per la regione geografica, l’evento di ingresso, il tempo trascorso dall’evento di ingresso, il sesso e l’età al basale (rapporto di rischio [hazard ratio, HR]: 0,84; intervallo di confidenza al 95%[IC]: 0,71-0,99; p=0,03). 1 Bibliografia 1. The Stroke Prevention by Aggressive Reduction in Cholesterol Levels (SPARCL) Investigators. High-dose atorvastatin after stroke or transient ischemic attack. N Engl J Med. 2006;355:549-559.