1. DEPICTING PERCEIVED
CITYSCAPES
multiple images of the city through
User Generated Content
Giorgia Lupi
XXVI ciclo
Phd in Design
coordinatore: Francesco Trabucco
udrd | D.com
relatore | Paolo Ciuccarelli
| 2° avanzamento
2. la città percepita
"Ad ogni istante, vi è più di quanto l’occhio possa
vedere, più di quanto l’orecchio possa sentire,
qualche area o veduta rimangono inesplorate.
Niente è sperimentato singolarmente, ma sempre
in relazione alle sue adiacenza, alle sequenze di
eventi che portano ad esso, alla memoria delle
precedenti esperienze.”
Kevin Lynch
1. presupposti teorici
3. Information
“We live in a world where everything - politics,
economy, ecology, society and culture - is strongly
connected. They create the apparent and illusive
NETWORKS that shape our cities and the way we
experience them. We explore some of them, whether
physical or virtual, formal and informal, to understand
their possibilities and power in our lives”
Rem ìKoohlaas, MAS
nel 1990,
2.4 milioni di persone
possedevano un abbonamento telefonico mobile.
alla fine del 2010,
gli abbonati erano
4.6 miliardi
(oxe)
1. presupposti teorici
4. Information
"Information is a source of learning. But unless it is
organized, processed, and available to the right people
in a format for decision making, it is a burden, not a
benefit”
William G. Pollard
il 48% degli utenti di Twitter accede al
servizio via mobile
Facebook ha recentemente annunciato
che più del 50% degli utenti accede
al servizio via mobile
1. presupposti teorici
5. Information
"Contemporary computing systems
can track everything in a city
except its rats."
Richard Prouty
opinioni, sentimenti, pareri, intuizioni
mentre si vivono i luoghi
dati che sono pubblici
(creare consapevolezza: sappiamo cosa condividiamo?)
1. presupposti teorici
6. Information
"Contemporary computing systems
can track everything in a city
except its rats."
Richard Prouty
opinioni pareri, giudizi, percezioni, emozioni
senza questionari
1. presupposti teorici
7. Milano: gennaio / giugno 2012
80.000 tweet a settimana
(250.000 nella settimana del Salone del
Mobile)
gennaio 2012: 19% geolocalizzati
maggio 2012:
28% geolocalizzati
1. presupposti teorici
8. come rendere queste informazioni significative
per chi di giorno in giorno decide e pianifica politiche
urbane?
come leggerle ed integrarle ad altre fonti di
informazione a disposizione?
come creare indicatori della città per come è
utilizzata / vissuta / percepita attraverso queste storie?
-
come costruire strumenti in
grado di visualizzare ed
interrogare queste
informazioni?
2. ambito di ricerca
9. (1) sistematizzazione del rapporto tra Social Media e
analisi urbane
(2) identificazione degli ambiti urbani significativi a cui
questi dati, date le premesse e la loro natura, possono
parzialmente rispondere;
(3) identificazione di una metodologia di lettura per
queste informazioni e per l'integrazione con altri
dataset,
dato un ambito specifico di quelli individuati;
(4) identificazione delle possibili forme di restituzione
visiva ed interattiva per esplorare e dotare di senso
queste informazioni
(5) release di uno strumento interattivo a supporto dei
processi decisionali alla scala urbana
3. obiettivi generali e specifici
10. cosa succederà nel futuro?
(dei Social Media)
(viaggio nella luna - George Méliès)
(nota)
11. (1) ricognizione ed analisi della bibliografia
towards the data city / people generated digital landscapes
(2) interviste a social media experts
digital identities and reality: the narrative self / conoscere la
natura dei dati
(3) interviste a decision makers
how to make those data worth / conoscere le necessità
(3) esperimenti progettuali
sketching with data (Milan)
(4) classificazione ed incrocio: i dati e le domande
a matrix for extracting urban knowledge
(5) una tassonomia delle visualizzazioni
classification and analysis of case studies
(6) una piattaforma di urban sketch
strumento di lavoro interno
(6) tenere traccia,
blog della ricerca
4. metodologia
12. E.Tufte (principle for data visualization)
J.heer e B.Shneiderman (interactive visualization and visual narrative taxonomies)
D. Rosenberg e A.Grafton (cartographies of time, timebased narrations)
J.Bertin, W.Berg (semiology of graphics, diagrams, networks, Maps)
W.Bevinghton (Piim Papers on information
visualization and visual taxonomies) narrative and
interactive visualizations
social media
analysis D.Boyd (use of social media, interpretation of social media data)
decision making
urban phenomena
processes A.Appadurai, Baumann, Castells (mediascapes, infoscapes and the global city)
and digital traces W.Mitchell (city of bits - fluzes of informations)
W.Zook e M.Graham (understanding places through geo-referenced digital traces)
T.Ahokas (information visualization and decision making) S.Elwood + M.F. Goodchild (keys and guidelins for the interpretation
B.Dente (policy decisionmaking) of volountary geographic information)
K.Synder (tools for community design and Szott e Shelton (neogeography and digital palimpsested places, interpretations)
decision making ) C.Outram (constructing personal images of the city through geotagged content)
C.Hollenstein, S.Purves (exploring places though user generated content)
C.Ratti + Senseable city lab publications (sensing urban spaces - devices and objects)
urban perception interpretation
K.Lynch (mental images, perception of the city, landmarks and memory) ...“City of bits” (Mitchell, 1996),
W.Whyte (use of the public city, distributions, attractors, landmarks, temporal dimension)
....“Soft City” (Pickles, 2004)
A. Branzi, N. Bourriaud (city as a relational space)
..."informational membrane” (Mark Graham 2004)
V. Mehta (enrivonrmental charactierstics supporting social behaviors)
...“Cyberlocal” (Graham e Zook, 2004)
k. Kaplan, C.Amendola, J.Gibson (environmental psychology)
“...Data Space” (Thrift e French, 2002);
F.La Cecla, F.Careri, F.Haydin (the temporal dimension of the city perception,
...“Digi-Place” Zook e Graham (2010);
personal experiences and collective perception)
G. Debord, C.Nold (personal psychogeography emotional landscapes) “...digital neo-geographies” (Szott 2006):
...“palinsest cities” (Graham 2009)
4. ricognizione ed analisi della bibliografia
13. NY Columbia /
Spatial information design Lab
IR National University of Ireland Maynooth /
NY Parsons Piiim / National Centre for Geocomputation
Parsons Institute for information mapping
UK Oxford /
Oxfod Institute for the Future
USA / M.I.T /
Senseable city lab UK UCL CASA /
Center for advanced spatial analysis
USA Carnagie Mellon University /
Institute for Human Computer Interaction
Vienna University of Technology /
University of Kentucky / Institute of Geoinformation and
Department of Geography Cartography
University of California / Santa Barbara
Department of Geography
NZ University of Muenster /
Institute for Geoinformatics
4. ricognizione ed analisi della bibliografia / centri di ricerca e network internazionale
14. Social Media consultant
Mafe di Baggis
MOMA curatrice
Paola Antonelli
Trend Watcher on Social Media
Patrizia Martello
sociologo
Paolo Volontè
(...)
5. attività ed esiti conseguiti / interviste - conoscere la natura dei dati
15. sono storie, narrazioni:
come leggere queste narrazioni che non sono trascrizioni
della vita reale ma ancor più interessanti “vie di
mezzo tra la realtà ed il se' desiderato”?
quello che è interessante è la proiezione:
abbiamo cioè la possibilità di scorgere
"montaggi ideali delle giornate delle persone,
senza tempi morti".
Mafe de Baggis
5. attività ed esiti conseguiti / interviste - conoscere la natura dei dati
16. visualizzare città alternative?
“...cercare di scorgere città
alternative; città desiderate,
non solo è possibile
rispondere a domande
irrisolte alla scala urbana; ma
forse ancor più interessante
generare nuove
domande.”
“...senza partire con troppe intuizioni,
scorgere quello che emerge e stravolgere
le visioni tradizionali”
Paola Antonelli
5. attività ed esiti conseguiti / interviste - conoscere la natura dei dati
17. intercettare un’ avanguardia?
“...a livello di ricerca quello che è interessante è
provare ad intercettare un'avanguardia:
probabilmente sarà tra 5 o 10 anni che una parte
molto più ampia della popolazione si racconterà
attraverso i social media.
che domande specifiche ci poniamo quindi?
come facciamo a ragionare di domande non
incentrate su quello che vogliamo sapere ora, ma
su quello che percepiamo vorremo sapere
poi?”
Paolo Volontè
5. attività ed esiti conseguiti / interviste - conoscere la natura dei dati
18. Milano, Assessorato alla Cultura
Silvia Botti
Milano, ex Assessorato all’Urbanistica
Carlo Masseroli
Milano, Tavoli Expo
Giacomo Biraghi
Milano, campagna elettorale Giuliano Pisapia
Roberto Basso
Regione Emilia Romagna, Responsabile pianificazione
strategica
Enrico Cocchi
Provincia di Rimini, presidente
Riccardo Fabbri
Londra Whatifinnovation, responsabile geo-marketing
Paul Colemann
5. attività ed esiti conseguiti / interviste - conoscere le necessità
19. 5. attività ed esiti conseguiti / [network - URBANSCOPE]
20. la città temporanea
turisti, city users, pendolari, cittadini
temporanei
come mappare i “non residenti”? chi
sono? dove vanno? da dove vengono?
che esigenze hanno?
* individuazione di gruppi emergenti
*pianificazione infrastrutture adeguate
_ Expo2015
_ provincia di Rimini / Riccione
5. attività ed esiti conseguiti / interviste - conoscere le necessità
21. la città della cultura
quali sono i luoghi in cui si parla di cultura? come se
ne parla? chi sono i maggiori “influencer”?
quali luoghi destinati ad attività culturali vengono
percepiti come rete?
che relazione c’è tra spazi istituzionali e spazi
emergenti?
* pianificazione dell’offerta culturale in città
* il monitoraggio di singoli eventi
* la desitnazioni di luoghi ad attività culturali
_Expo2015
_dibattito attuale (Macao - officine creative)
_MET (museo esteso del territorio, Milano)
5. attività ed esiti conseguiti / interviste - conoscere le necessità
22. ... geo-marketing
clienti, consumatori e potenziali
consumatori
*analisi e profilazione di persone in aree
specifiche ed in momenti temporali
precisi,
*analisi di come si parla di alcune zone,
cosa attrae le persone in alcune aree
precise?
_Media Agency
_pubblicità site specific
_punti vendita / organizzazioni con
filiali e punti vendita diffusi a scala
urbana
_localizzazione di nuovi punti vendita
5. attività ed esiti conseguiti / interviste - conoscere le necessità
23. health and urban
...
geography?
è possibile investigare il legame tra spazi e un
ampio concetto di “salute” attraverso i social
media?
gli UGC possono fornirci un altro layer per
capire la relazione tra salute (fisica e mentale)
e le caratteristiche dei luoghi?
è possibile determinare nuovi indicatori di
qualità urbana percepita in aree specifiche,
attraverso questi dati?
come investigare queste domande aperte
integrandole con la conoscenza a disposizione
in ambito di geografia urbana?
_tema di ricerca proposto per la collaborazione
con il Piim / New York / agosto2012-gennaio
2013
5. attività ed esiti conseguiti / interviste - conoscere le necessità
24. distribuzione spaziale
concentrazioni e clusters
7. attività ed esiti conseguiti / esperimenti progettuali
25. distribuzione spaziale
landmark
7. attività ed esiti conseguiti / esperimenti progettuali
26. distribuzionenel tempo
la città per come evolve
temporale
7. attività ed esiti conseguiti / esperimenti progettuali
27. distribuzionenel tempo
la città per come evolve
temporale
7. attività ed esiti conseguiti / esperimenti progettuali
28. distribuzionenel tempo
la città per come evolve
temporale
7. attività ed esiti conseguiti / esperimenti progettuali
29. distribuzione temporale
dove si sedimentano le diverse fasce orarie?
0.00 - 3.00 3.00 - 6.00 6.00 - 9.00 9.00 - 12.00
12.00 - 15.00 - 18.00 - 21.00 -
15.00 18.00 21.00 24.00
7. attività ed esiti conseguiti / esperimenti progettuali
30. profilo
genere, provenienza, etnia, età...
7. attività ed esiti conseguiti / esperimenti progettuali
31. profilo
genere, provenienza, etnia, età...
7. attività ed esiti conseguiti / esperimenti progettuali
32. profilo
genere, provenienza, etnia, età...
7. attività ed esiti conseguiti / esperimenti progettuali
33. profilo
genere, provenienza, etnia, età...
7. attività ed esiti conseguiti / esperimenti progettuali
34. analisi del contenuto
che ceontenuti sono associati ai luoghi?
“di cosa si parla e come se ne parla”?”
7. attività ed esiti conseguiti / esperimenti progettuali
35. visualizzazione interrogazioni
quali visualizzazioni per quali
7. attività ed esiti conseguiti / esperimenti progettuali - considerazioni sulla visualizzazione
36. a visual taxonomy sull’esplorazione di dati territoriali
analisi e classificazione di casi studio
7. attività ed esiti conseguiti / una tassonomia delle visualizzazioni - verso nuove categorie interpretative
37. a visual taxonomy sull’esplorazione di dati territoriali
analisi e classificazione di casi studio
7. attività ed esiti conseguiti / una tassonomia delle visualizzazioni - verso nuove categorie interpretative
38. a visual taxonomy sull’esplorazione di dati territoriali
analisi e classificazione di casi studio
7. attività ed esiti conseguiti / una tassonomia delle visualizzazioni - verso nuove categorie interpretative
39.
40. a visual taxonomy sull’esplorazione di dati territoriali
analisi e classificazione di casi studio
7. attività ed esiti conseguiti / una tassonomia delle visualizzazioni - verso nuove categorie interpretative
41. interattività
progettazione di strumenti interattivi per l’esplorazione di dati territoriali
(DensityDesign - CSI Piemonte)
7. attività ed esiti conseguiti / esperimenti progettuali - strumenti interattivi
42. interattività
progettazione di strumenti interattivi per l’esplorazione di dati territoriali
(prove preliminari)
7. attività ed esiti conseguiti / esperimenti progettuali - strumenti interattivi
43. (1) completare la classificazione ed incrocio dati e domande
strutturazione di una matrice / interpretazione / pubblicazione
(2) completare la tassonomia delle visualizzazioni
interpretazione / incroci / singoli casi studio / pubblicazione
(3) attività:
stesura di una proposal per CALL FP7
“visualizing environmental territorial data”
(4) focus progettuale
proseguzione mirata interviste, esperimenti progettuali,
analisi ed esperimenti sulle visualizzazioni rispetto al
focus specifico individuato.
(Collaborazione Piim)
(5) New York / Milano
comparazione esperimenti eseguiti sulle due città,
interpretazioni
(6) progettazione di uno strumento interattivo
progettazione e prototipo di uno strumento
interattivo per l’esplorazione, l’analisi e la
comparazione dei dati
8. azioni future
44. DEPICTING PERCEIVED CITYSCAPES
multiple images of the city through User Generated Content 6. from information to knowledge /
through the lenses of stakeholders
6.1 planning in the era of uncertainty
abstract 6.2 urban decision making processes / how does it work?
* interviews to Enrico Cocchi, Giacomo Biraghi, Roberto
part 1 Basso, ...
(scientific background and introduction to the digital city) 6.3 possible urban questions
1 perceived cityscapes * interviews to Stefano Boeri; Riccardo Fabbri, Paul Coleman,
1.1. multiple images of the city / introduction on urban literature Paola Antonelli, ...
1.2 city space as relational / individual and social space 6.4 promising fields of application
2 towards the data city 7. sketching with data / urban experiments to set up the
2.1 we live informational landscapes / interpretations framework
2.2 we will live informational landscapes / previsions - Milan tweets / spatial and temporal distribution
- Design Week Tweets / the temporary city, the city of special
3 people generated landscapes events
3.1 sharing while moving / being in a places - Maps of Babel / language and distributions
3.2 sharing without being asked to / spontaneity - Visualizing the Crisis / content analysis and sentiment
3.3 attaching emotions to places / digital neo-geographies analysis
- TELLTALE / resident and city users
part 2 - Piim / health and urban geography
(people generated landscapes, how to make those data worth) - Moma Research lab / the city of culture
4 real life and the narrative self
4.1 digital identities and reality
4.2 the narrative self: projections of people dreamed days 8 extracting knowledge /
*interview to Mafe de Baggis a framework for analyzing people generated landscapes
4.3 methods: making stories out of fragmented digital narratives 8.1 questions and answer: a matrix for crossing data
8.2 framework: how to make those data worth
5. from data to information / lines of reading
5.1 How to analyze social media data 9 health and urban geography / an in depth case study
5.1.1 Facebook 9.1 health and urban geography / previous studies
5.1.1 Twitter 9.2 health, urban geography and User Generated content /
5.1.1 Foursquare which data, which query?
5.1.1 Flickr - experiments with data (New York city)
5.1.1. Unstagram - on field validation
5.1.1. Path, Pleens, Circle / emergent social media * interviews (…)
* interviews to Patrizia Martello, Paolo Volontè 9.3 towards new indicators
5.2 case studies presentation and analysis
5.3 final remarks 10 urban questions:
10.1 Milan and New York / comparing two cities, final remarks
8. indice
45. part 3
(visual interfaces for pattern finding)
11. from knowledge to stories / making visible the invisible
11.1 visualization as a tool for extracting patterns
11.2 depicting landscapes: a visual taxonomy of case studies
* case studies presentation and analysis
* visual taxonomy
* interpretations
* promising unexplored possibilities
12 customizing urban stories / interactive interfaces
12.1 case studies interpretation / opportunities
12.2 design guidelines
13. TITLE a web tool for data exploration
13.1 TITLE: a platform for urban sketching
13.2 back-end / harvesting data and making complex queries
13.3 front-end / interacting and sketching with data
13.4 customizing queries and visualizations
13.5 application demonstration: health and Urban Geography
on Milan and New York
13.6 limits and further developments
14 conclusions / sense making in people generated digital
landscapes
10.1 the role of design research
10.2 final remarks
-
bibliography
8. indice
46. ongoing publications / 2012 published paper and articles / 2011-2012
G.Lupi, P.Patelli, L.Simeone, S. Iaconesi, G.Lupi
Maps of Babel, Urban Sensing through User Generated Città polifoniche, Visualizzazione di User Generated
content Content geo-localizzati a supporto della
in: Human Cities Symposium 2012 RECLAIMING PUBLIC comprensione dei fenomeni urbani, in
SPACE, TafterJournal, http://www.tafterjournal.it/ April 2012
http://www.humancities.eu/en Bruxelles, 2012.
G.Bonello, G.Lupi
L.Simeone, G.Lupi, P.Patelli, S.Iaconesi, Piemonte Facile: a set of public services/app and a
Do it yourself gis: a constructionist, educational way to share knowledge for Piedmont’s citzens
toolkit for architecture students, in “Planning Support Tools: Policy Analysis,
in “ICALT” the 11th IEEE International Conference on Implementation and Evaluation Proceedings of the
Advanced Learning Technologies, Rome, July 2012. Seventh International Conference on Informatics and
Urban and Regional Planning INPUT 2012″
L.Simeone, G.Lupi, P.Patelli, S.Iaconesi,
Polyphonic images of the city: Mapping new human G.Lupi
landscapes through User Generated Content Ecco l’Italia che Cinguetta
in “Open participative cities” , Northern World Mandate in “Visual Data: Orizzonti – Nuovi linguaggi rubrica
conference proceedings, Helsinki 2012 settimanale de La lettura, allegato settimanale del
Corriere della Sera, Milan, March 2012
G. Lupi G.Lupi
Intercettare il futuro, Paesaggi di informazione e Le città condivise su Flickr
narrative del possibile in “Visual Data: Orizzonti – Nuovi linguaggi rubrica
in Tools for Culture: frontiere culturali in Italia, cosa settimanale de La lettura, allegato settimanale del
succede, cosa succederà. (Ongoing publishing volume Corriere della Sera, Milan, Dicember 2011
curated by Michele Trimarchi e Stefano Monti, Il Mulino,
Bologna, 2012.) M.Pillan, P.R.Riva, E. Gatti, G. Lupi,
[Game mechanics] & [Phenomena in cognitive and
social psychology]: experiments in emotional design
G.Lupi, P. Ciuccarelli for communication,
Depicting perceived city-scapes: dynamic in Practicing Theory or: Did Practice Kill Theory, The
visualization tools as a support for urban decision Swiss Design Network 2011 Symposium, Geneva, 2011.
making processes
in Cities in Transformation ─ Research & Design Ideas, G.Lupi, S.Quadri,
Quali spazi per Quali Servizi
Methods, Techniques, Tools, Case Studies, EAAE/ARCC
in Abitare L’Italia: Territori, Economie, Disuguaglianze,
Conference on Architectural Research, (poster session)
XIV CONFERENZA SIU, Torino, 2011.
Politecnico di Milano,
9. produzione scientifica
47. maps of future conferences and journal
- journal
- design studies
http://www.journals.elsevier.com/design-studies/
- design issues
http://www.mitpressjournals.org/di
- technology in society
http://www.journals.elsevier.com/technology-in-
society/
- design journal
http://www.ead.lancs.ac.uk/desjour/dj_index.html
- polimi + springer
http://www.springer.com/authors/book+authors/
helpdesk?SGWID=0-1723113-12-
- journal of urban technology
http://www.tandf.co.uk/journals/journal.asp?
issn=1063-0732&linktype=44
- piim parson journal for information mapping
http://piim.newschool.edu/journal/issues/
- conferenze
http://cupum2013.geo.uu.nl/ (più specifica)
http://www.ornl.gov/sci/gist/workshops/2012/
important_dates.shtml
9. produzione scientifica
48. DEPICTING PERCEIVED
CITYSCAPES
multiple images of the city through
User Generated Content
Giorgia Lupi
XXVI ciclo
Phd in Design
coordinatore: Francesco Trabucco
We live in a world where everything udrd | D.com
relatore | Paolo Ciuccarelli
- politics, economy, ecology,
society and culture - is strongly
connected. | 2° avanzamento
They create the apparent and
illusive NETWORKS that shape our
cities and the way we experience
them.
We explore some of them, whether
physical or virtual, formal and
informal, to understand their
possibilities and power in our lives.
Notes de l'éditeur
Mi sto occupando di progettare metodologie e strumenti per analizzare e restituire \nletture ed interpretazioni di User Generated Content alla scala urbana.\n\nMi sto occupando quindi di interrogare i contributi che derivano dai Social Media, geolocalizzati, per cercare di estrarre informazioni utili su come la città è vissuta e percepita dai suoi cittadini e dai suoi abitanti temporanei.\n\n...E per fare in modo che questi dati attrattaverso visualizzazioni ed interfacce interattive, possano essere fruiti in maniera aggregata, da pianificatori urbani e decision makers che di giorno in giorno devono prendere decisioni sulla città.\n
Già almeno dagli anni 60 un importante filone di ricerca con Kevin Lynch, William Whyte e successivamente con Jane Jacobs, Ian Gehl, si misura con la percezione che i cittadini hanno delle città in cui vivono: con le loro opinioni, analizzando le rappresentazioni mentali che le persone si creano di queste città, con le emozioni che provano rispetto ai luoghi specifici.\n\nIl ramo della psicologia ambientale, da sempre cerca di associare qualità degli spazi fisici ad emozioni e sensazioni percepite dagli utenti di tali spazi.\n\nStudi che sono stati condotti attraverso ricerche etnografiche sul campo, questionari, ed ancora più sperimentalmente da Christian Nold che dal 2006 fa letteralmente navigare la città da gruppi di persone con sensori in grado di misurare l'attivazione emozionale.\n\n
I recenti sviluppi tecnologici, la connettività, la partecipazione sempre più attiva delle persone che si auto-raccontano in rete, giorno dopo giorno, \nci porta ad una inevitabile ridefinizione delle possibilità di ascolto della città per come è stato sempre concepito;\n\nQuesto cambiamento strutturale profondo è dato dall'incredibile diffusione di dispositivi mobile / telefoni cellulari e ancora di più smartphones e tablet - che connessi ad internet modificano i nostri modi di relazionarci con gli spazi fisici.\n\n\n
Parlando di Social Network, \nl numero di contributi geo-localizzati - quei contributi che hanno non solo un contenuto condiviso, ma anche coordinate localizzabili su una mappa in maniera molto precisa grazie al GPS integrato ai dispositivi mobile \ncresce in parallelo alla diffusione degli smart-phones.\n\n
Sempre di più le persone condividono emozioni, opinioni e pareri sugli spazi pubblici che percorrono, \nsui servizi pubblici, privati, mentre sono in quei luoghi.\n\n…scattando foto e condividendole in real-time; \n...esplicitando la propria posizione con la volontà di essere "visti" in quel luogo on-line;\n...costruendo veri e propri percorsi urbani sempre più tracciabili.\n\nquesti dati sono pubblici, aperti a tutti, \ne la possibilità di restituire degli strumenti di analisi sensati per ascoltare questa fonte di informazione sembra anche particolarmente interessante per generare consapevolezza di che cosa stiamo condividendo.\n\n
Ovviamente fonti di questo tipo non sono rappresentative - ora - della totalità della popolazione, \nma sono una parte effettivamente interessante / abbastanza profilata ed in crescita,\nnelle analisi è d'obbligo considerare questo fatto, ovviamente.\n\nUno degli aspetti più interessanti di queste informazioni,\nè che si tratta di persone che condividono opinioni senza che nessuno lo chieda loro;\n\nRispetto ai metodi consolidati di analisi della percezione urbana (questionari, partecipazione a dibattiti pubblici, focus group,,..) il fatto che le persone esprimano opinioni, giudizi, ed emozioni senza che venga loro direttamente sembra un livello di informazione utile da esplorare. \n\n- - \n*giusto una informazione magari scontata prima di proedere,\n\nper UGC si intendono ndicare il materiale disponibile sulweb prodotto da utenti invece che da società specializzate.;\nL’OCSE (organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) definisce UGC quei contenuti che vengono pubblicati in un qualche contesto, che sia su un sito internet accessibile da tutti o su una pagina di un social network \n\n*Social Media è un termine generico che indica tecnologie e pratiche online che le persone adottano per condividere contenuti testuali, immagini, video e audio.\n\n\n
Ad esempio, un'analisi di quanto questo sia effettivamente vero e riscontrabile, è stata condotta durante i primi mesi di ricerca sulla città di Milano sulla quale mi sto focalizzando, \ne sulla quale teoricamente ad ora nessun altro sta sperimentando in questo senso. \n\nil fenomeno è effettivamente da prendere in considerazione come vedete dai numeri.\n
Quindi la macro domanda alla base di questa ricerca è innanzitutto cercare di indagare profondamente il contesto per capire come rendere queste informazioni realmente significative, utili, ed integrabili per il target specifico identificato del DECISION MAKER alla scala urbana.\n\n\nNello specifico poi, e qui il ruolo del design, come costruire strumenti / piattaforme dinamiche / che siano in grado di processare queste informazioni / raccoglierle - renderle disponibili e facilmente esplorabili, - visualizzandole in maniera dinamica per rendere questa nuova conoscenza effettivamente alla portata degli interlocutori?\n\n\n
Da cui, gli obiettivi specifici ad ora individuati sono:\n\n- sistematizzazione del rapporto tra Social Media e scala urbana,\n(categorizzando le tipologie, i tratti comuni e quelli divergenti, le diversità reali tra i diversi social media che geolocalizzano le informazioni), non esiste ad ora questo framework.\n\n- selezione degli ambiti significativi alla scala urbana a cui questi dati possono parzialmente rispondere, data la natura del dato e le modalità della sua produzione; e selezione di un campo specifico di applicazione\n\n- identificazione di una metodologia di lettura per queste informazioni e per l'integrazione con altri dataset, dato un ambito specifico sui cui mi concentrerò.\n\n- identificazione delle possibili forme di restituzione visiva e interattiva,\n- release finale di uno strumento interattivo che permetta a decision maker alla scala urbana di interrogare / comparare e visualizzare in maniera personalizzata queste informazioni.\n\n\n
una nota prima di procedere con la metodologia che sto adottando;\n\nOvviamente c'è la consapevolezza che i diversi Social Media sono in continua evoluzione, nascono, cambiano e muoiono in tempi molto rapidi e poco prevedibili. \n\nPossiamo però assumere che le persone continueranno comunque a voler condividere le loro esperienze con il loro network di conoscenze forti e deboli; cambieranno probabilmente i modi e gli ambienti.\n\nRecenti ricerche e studi ed articoli pubblicati (Goodchild, Elwood) soprattutto sul Journal of Technology and society, enfatizzano il fatto che le persone usano internet per comunicare dai primi anni 80, nonstante tutti i cambiamenti che sono avvenuti.\n\nFacebook potrebbe anche scomparire, così come Instagram sta prendendo il posto di Flicrk, e Google ha preso il posto di Altavista. Ma l'ingrediente fondamentale è che e persone si sono abituate a poter pubblicare, e chiacchierare on-line; \ne questo fenomeno è previsto sarà solo in aumento.\n\nLe metodologie di analisi e gli strumenti finali sono da progettarsi tenendo come forte vincolo progettuale la possibilità di mutamenti ed aggiornamenti di fonti, sistemi, piattaforme.\n\n\n
qui un breve elenco che dovrebbe darvi una visione generale rispetto alla metodologia che sto adottando, di cui poi vi spiegherò brevemente ogni singola voce.\n\n- quindi imprescindibile la ricognizione del background di chi al mondo si sta occupando di questo - anche se nuovo - ambito di ricerca;\n\n- una serie di interviste da un lato con stakeholders / interlocutori privati e pubblici che mi stanno aiutando a focalizzare cosa è significativo chiedere a questi dati;\ne dall'altro con social media experts e sociologi mi stanno aiutando a capire come interpretare queste "narrazioni personali online"\n\n- una parte fondamentale che mi sta permettendo di selezionare ancora di più cosa è significativo sono una serie di esperimenti progettuali, che vi elencherò successivamente, con UGC su Milano.\n\n- Sto costruendo poi una classificazione delle differenze / tratti comuni dei diversi social network e sto iniziando ad incrociarle con una serie di domande, costruendo una prima bozza di matrice.\n\n- sto poi producendo un'analisi ed una interpretazione di una selezione casi studio di progetti che visualizzano dati alla scala territoriale di come restituire questi dati visivamente;\n\n- ed in parallelo sto sperimentando possibilità di interazione con queste informazioni per gli stakeholder finali, e quindi la costruzione di una piattaforma interattiva.\n\n- non di meno, ho strutturato un blog che mi permette di rendere trasferibile questa conoscenza che sto accumulando, e che mi costringe a scrivere anche a lato delle pubblicazioni scientifiche su cui mi sto muovendo.\n\n
prima di tutto ovviamente è stata svolta ed è in continuo aggiornamento la ricognizione del background,\n\nMolto velocemente la mia bibliografia si muove tra,\n\n(1) una scala più prettamente di interpretazione della città come vissuta e percepita dagli utenti, non prescindendo dagli insegnamenti di urbanisti e sociologi urbani; integrando studi di psicologia Ambientale,\n\n(2) arrivando ad affinare descrizioni ed interpretazioni della città contemporanea: \nche dagli anni '90 con Baumann, Appadurai e Castells prima di tutti inizia ad essere "liquida" e composta di flussi, descritta come dominata quasi più dal traffico di informazioni che dal traffico di vetture; \nche fanno emergere questo nuovo paesaggio composto di dati ed informazioni, \ndi medium di vario tipo tra loro sovrapposti ed intrecciati, come sempre più tangibile.\n\nDescrizioni e letture che si focalizzano sempre di più dal 2004 in poi su quelli che vengono chiamati "paesaggi urbani di informazioni condivise" di cui stiamo parlando;\nMitchell / Pickles / Graham / Zook / Thrifg / French / Szott i principali esponenti che susseguono interpretazioni dei luoghi / urbani e dei territori che viviamo e percepiamo / come palinsesti, \nche includono nelle loro modellizzazioni i nuovi modi di creare mappe collettive attraverso strumenti digitali, i nuovi modi di viaggiare, di riportare i viaggi, di costruire itinerari, di descrivere, interpretare e condividere le esperienze urbane personali.\n\n(3) Dana Boyd sopra a tutti sperimenta e scrive su come analizzare i contenuti e le relazioni, e le reti; sui Social Media.\n\n(4) c'è una parte che in realtà è ancora in ricognizione, dato che il target del decision makers è stato identificato da poco, che sono i processi decisionali; come si prendono le decisioni di policy e come si pianifica a livello urbano:\nquali sono le figure in campo? chi ha bisogni di informazioni localizzate? chi ha bisogno di informazioni in tempo reale? con quali altre informazioni è possibile incrociare i dati dei social media?\n\n(5) c'è poi una parte della bibliografia / dei riferimenti e dei casi studio presi in considerazione / altrettanto consistente che si intreccia è che quella della rappresentazione visiva di dati ed informazioni complessi per arrivare alla "accessibilità" del dato.\n\n-\nla bibliografia completa stampata è sul tavolo insieme all’indice e alle pubblicazioni\n\n
network anche di centri di ricerca che ho mappato e con cui tra l'altro sono in contatto per diverse call, bandi e pubblicazioni;\n\nDi questi centri di ricerca nello specifico ho / abbiamo stretto contatto con il Parsons Institute for Informational Mapping, dove passerò il mio periodo all'estero, che inizierà da settembre 2011, e credo si protrarrà per 6 mesi;\nmi sembra significativo andare alla Parsons perché in realtà è l'unica scuola che si occupa di questo in ambito di DESIGN\n\n\n
social media experts \ncome introducevo una parte che sto sperimentando sono una serie di interviste,\n\nquesta prima parte con esperti social media,\n\n
sociology e social media experts\n*molto interessante il contributo di Mafe de Baggis / una delle maggiori esperte italiane di Social media e comunity on-line; che mi suggerisce di leggere ed interpretare questi dati come storie, narrazioni;\n\ncome interessanti via di mezzo tra la realtà ed il "se-desiderato" delle persone, che costruiscono con un progetto narrativo più o meno consapevole in testa dei "montaggi ideali delle giornate delle persone, senza tempi morti".\n\n
*altrettanto interessante una chiacchierata preliminare con Paola Antonelli: curatrice del MOMA di New York e persona genericamente estremamente aggiornata sulle possibilità di estrarre storie e contenuti dai nuovi media; e che incontrerò nei prossimi mesi a New York;\nche stressa il concetto di cercare di scorgere città alternative; città desiderate;\nnon solo è possibile rispondere a domande irrisolte alla scala urbana; ma forse ancor più interessante generare nuove domande!\n\n
ancora dal punto di vista della lettura dei dati,\nsto anche dialogando con sociologi che mi aiutano ad inquadrare questi nuovi metodi di ascolto delle conversazioni,\ncon metodi più consolidati, e rispetto ad una ricerca più tradizionale in ambito urbano.\n
Come anticipato c'è anche il confronto con "stakeholder" reali per definire rispetto a politiche di decision making in diversi ambiti quali sono le informazioni di cui avrebbero bisogno per una migliore pianificazione di servizi, infrastrutture.\n\nqui la lista dei soggetti con cui sto dialogando.\n\n
Non meno importante, dati i temi - le professionalità in gioco da programmatori a sviluppatori….\ne le possibilità di applicazioni reali, gli interessi che vediamo si stanno muovendo, \nla costruzione di Network è un aspetto rilevante,:\n\nCon il Politecnico abbiamo anche costituito un gruppo di soggetti (in particolare alcune aziende in grado di sviluppare software e prodotti), che si chiama URBANSCOPE, e che ha già un suo sito ed alcune uscite pubbliche,\n\nci stiamo muovendo per trovare delle occasioni di sperimentazione reale.\n\n
le interviste, incrociate con l'analisi di quello che effettivamente si può estrarre dalle persone che condividono sui social media, mi ha già in questi primi mesi del secondo anno fatto chiudere il fuoco tematico degli ambiti più interessanti; \n\nsempre di più si stanno delineando alcuni filoni precisi che risuonano essere interessanti data la natura dei dati \n/ persone che possiedono un cellulare; persone che usano i social media / target mediamente giovane / ...\n\nla città temporanea / la città dei turisti, dei city users, dei pendolari,\nche difficilmente riescono ad essere mappati in tempo reale dagli strumenti a disposizione;\n\n
i luoghi della cultura / data la natura delle persone che condividono e le motivazioni per cui lo fanno, l'analisi di queste infromazioni in ottica di una migliore pianificazione dell'offerta culturale e della validazione di alcune politiche in atto soprattutto su Milano sembra particolarmente interessante\n
ovviamente, ci piaccia oppure no, anche l'aspetto di ottenere intuizioni a livello commerciale per quegli stakeholders che hanno interessi "localizzabili" con punti vendita o comunicazioni nello spazio, è effettivamente un settore che sarebbe interessato.\n\n
rispetto a questi temi "caldi" appena elencati, esistono alcuni casi studio interessanti a livello internazionale, \nanche se la maggior parte di essi son piccoli esperimenti puntuali, ed anche non sono focalizzati realmente a livello urbano.\n\nProiettandoci in ottica di "lanciare avanti" le analisi, \nipotizzando che sarà in un futuro a breve termine che la percentuale di popolazione sarà realmente "molto connessa"\nun tema che appare abbastanza significativo è la possibilità di indagare il concetto di "salute" pubblica, fisica e mentale attraverso queste informazioni.\n\nAl Piim, dove andrò 6 mesi, sono in corso una serie di ricerche sul rapporto tra “salute fisica e mentale e percezione dei luoghi che viviamo e transitiamo tutti i giorni.”\n\nE' possibile trovare dei nuovi indicatori di qualità urbana percepita, o validare quelli esistenti, generare nuove letture del rapporto tra salute fisica e mentale e lo spazio stesso, come lo viviamo,quando lo viviamo...\ne quello che vi succede, attraverso gli User Generated Content?\n\nCon il direttore del Pim abbiamo concordato che questo potrebbe essere un fuoco su cui testare le mie prossime sperimentazioni anche a livello di strumenti, a New York, basandomi sui dati e le ricerche che stanno portando avanti, \n\n\n\n\n
una parte fondamentale poi come anticipavo sono una serie di esperimenti reali con questi dati.\nche vi scorrerò molto velocemente.\nQuesti esperimenti escono da una raccolta da marzo ad ora dei Tweet geolocalizzati a Milano;\ncercherò solo di sintetizzare quello che è possibile fare con questi contributi;\n\n(1a) DISTRIBUZIONE SPAZIALE\nIn maniera molto semplice, prima ancora di analizzare di cosa le persone stanno parlando, \npossiamo individuare concentrazioni spaziali di persone che contribuiscono da diversi luoghi della città:\naggregando questi dati in maniera diversa, ed interrogandoli per effettivo numero di utenti presenti, facendo medie giornaliere e settimanali si trovano facilmente quelli che potremmo definire \n\n
"NUOVI LANDMARKS", da dove la gente twitta di più? \nquali sono i luoghi in cui la gente cerca maggiormente di "farsi vedere" ?\n
ma anche la possibilità di descrivere la città per come evolve nel tempo \nrispetto a queste concentrazioni, ed a questi flussi di persone; \ne quindi confrontando diversi giorni della settimana;\ndiverse fasce orarie dello stesso giorno; \ncomparando settimane in cui non succede niente a settimane in cui ci sono eventi precisi;\n\n(3 slide)\nqueste 3 che vedete sono i confronti tra la settimana prima del salone, la settimana del salone e quella dopo;\n\n\n
la possibilità di descrivere la città per come evolve nel tempo rispetto a queste concentrazioni, ed a questi flussi di persone; e quindi confrontando diversi giorni della settimana;\ndiverse fasce orarie dello stesso giorno; \ncomparando settimane in cui non succede niente a settimane in cui ci sono eventi precisi;\n\n(3 slide)\nqueste 3 che vedete sono i confronti tra la settimana prima del salone, la settimana del salone e quella dopo;\n\n\n
la possibilità di descrivere la città per come evolve nel tempo rispetto a queste concentrazioni, ed a questi flussi di persone; e quindi confrontando diversi giorni della settimana;\ndiverse fasce orarie dello stesso giorno; \ncomparando settimane in cui non succede niente a settimane in cui ci sono eventi precisi;\n\n(3 slide)\nqueste 3 che vedete sono i confronti tra la settimana prima del salone, la settimana del salone e quella dopo;\n\n\n
ma anche dove si sedimentano le "diverse fasce orarie della città"?\nqual è la Milano del mattino? della pausa pranzo o della sera?\n\nQuesti dati stanno innanzitutto confermando alcuni macro-fenomeni urbani \n\n(zone piene di uffici che si accendono durante il giorno; le arterie di comunicazione verso l'hinterland che pulsano alla mattina e a fine giornata; zone piene di locali che si accendono di sera); e questo è importante come verifica del fatto che possono essere usati per leggere alcune dinamiche.\nPoi però, in maniera ancora più interessante ci sono zone emergenti che si rivelano durante le pause pranzo; oppure piccole aree commerciali periferiche che pulsano molto di più di altre; o confronti interessanti durante eventi specifici che oltre a confermare le macro zone più pubblicizzate ne accendono delle altre.\n
Non solo la geolocalizzazione ci da' informazioni rispetto ai luoghi;\no il profilo dell'utente, che ci indica la sua provenienza, la sua "residenza".\n\nUno degli esperimenti che ho presentato allo Human Cities Simposium a Bruxelles, aanalizza a livello spaziale le distribuzioni della "lingua" in cui le persone scrivono il contributo;\nche è una informazione facilmente reperibile.\n\nesistono differenze rispetto a come Italiani, persone che scrivono in inglese, francesi, spagnoli, ma anche popolazioni emergenti come gli indonesiani… vivono la città in termini di dove vanno / dove si aggregano / quando condividono? \n
Non solo la geolocalizzazione ci da' informazioni rispetto ai luoghi;\no il profilo dell'utente, che ci indica la sua provenienza, la sua "residenza".\n\nUno degli esperimenti che ho presentato allo Human Cities Simposium a Bruxelles, aanalizza a livello spaziale le distribuzioni della "lingua" in cui le persone scrivono il contributo;\nche è una informazione facilmente reperibile.\n\nesistono differenze rispetto a come Italiani, persone che scrivono in inglese, francesi, spagnoli, ma anche popolazioni emergenti come gli indonesiani… vivono la città in termini di dove vanno / dove si aggregano / quando condividono? \n
Non solo la geolocalizzazione ci da' informazioni rispetto ai luoghi;\no il profilo dell'utente, che ci indica la sua provenienza, la sua "residenza".\n\nUno degli esperimenti che ho presentato allo Human Cities Simposium a Bruxelles, aanalizza a livello spaziale le distribuzioni della "lingua" in cui le persone scrivono il contributo;\nche è una informazione facilmente reperibile.\n\nesistono differenze rispetto a come Italiani, persone che scrivono in inglese, francesi, spagnoli, ma anche popolazioni emergenti come gli indonesiani… vivono la città in termini di dove vanno / dove si aggregano / quando condividono? \n
Non solo la geolocalizzazione ci da' informazioni rispetto ai luoghi;\no il profilo dell'utente, che ci indica la sua provenienza, la sua "residenza".\n\nUno degli esperimenti che ho presentato allo Human Cities Simposium a Bruxelles, aanalizza a livello spaziale le distribuzioni della "lingua" in cui le persone scrivono il contributo;\nche è una informazione facilmente reperibile.\n\nesistono differenze rispetto a come Italiani, persone che scrivono in inglese, francesi, spagnoli, ma anche popolazioni emergenti come gli indonesiani… vivono la città in termini di dove vanno / dove si aggregano / quando condividono? \n
Ovviamente poi è possibile sapere ed analizzare di cosa la gente parla,\ndove la gente è contenta e dove non lo è (con specifiche tecniche di sentiment analisis che in lingua italiana non è ancora molto evoluta e precisa ma è assolutamente in evoluzione)?\n\nun altro esperimento che è stato presentato alla conferenza Cumulus di fine maggio è questo chiamato Visualizing the Crisis, dove ci chiedevamo se possono trovare "pattern spaziali" e quindi concentrazioni spaziali in aree e punti precisi della città; di reazioni emozionali dei cittadini rispetto a temi precisi; e quindi rispetto ad una selezione di parole chiave relazionabili a temi ed eventi;\n\nin questo caso ad esempio legati ad alcune politiche attuate dal governo che hanno generato proteste e scioperi nelle maggiori città italiane nei primi mesi del 2012.\n\n
Questi esperimenti mi hanno anche fatto ragionare su quali sono le visualizzazioni più appropriate per evidenziare i diversi fenomeni, qui vedete un video abbastanza suggestivo, \n...che però non è sempre la maniera migliore per scoprire cosa questi dati ci stanno raccontando.\nA seconda delle diverse esigenze sto quindi ragionando rispetto ad acumuli e sedimentazioni temporalmente di intervalli diversi come avete visto nelle immagini precedenti; a volte è necessario enfatizzare singoli punti, a volte ragionare per medie e delimitare delle aree… eccetera.\n\n
visualizzazione: \nnei primi mesi della ricerca ho raccolto circa 200 casi studio di casi studio sono immagini / video e interfacce interattive che visualizzano dati alla scala territoriale; \nall'interno di questi ce n'è poi una piccola parte che lavora già con gli User Generated Content.\n
i casi studio sono ad ora archiviati in un repository online pubblico, che aggiorno, e che ad ora è l'unico repository online di casi studio di questo genere\n
Ne ho poi selezionati 60 che riassumono tutte le possibilità rispetto:\n- agli elementi grafici usati per visualizzare i dati sule mappe, \n- agli elementi usati per indicatori / statistiche \n- ed alle diverse possibilità di interazione \n\ne sto costruendo questa tassonomia che è intanto uno stato dell'arte di quello che si può fare,\nche mi ha aiutato a trovare delle reali categorie interpretative,\nche mi sta indicando dove si identificano ricorrenze tra temi e visualizzazioni, tra tipologia di dati e tipologie di interazione.\n\n(ho intenzione di provare a pubblicarne una interpretazione a breve);\n
Queste che vedete sono appunto le macro categorie con le sotto categorie che interpretano ogni caso studio,\ne che sto provando poi ad incrociare in diversi modi, e che mi saranno utili ai fini progettuali per identificare:\n- gli elementi grafici che è possibile utilizzare e per mostrare cosa;\n- le interattività possibili per comparare / filtrare / esplorare e generare statistiche;\n- l'esplorazione della dimensione temporale…\n\nespliciterò poi nella tesi questi casi studio uno per uno utilizzando il modello interpretativo che risulterà più appropriato.\n\n\n
un'analisi più approfondita poi si concentra su quelle visualizzazioni che sono interattive:\n\n- la matrice mi è utile per identificare gli elementi;\n- questa ulteriore analisi mi aiuta a capire come sono costruite le interfacce a livello visivo, di composizione degli spazi, di aggregazione degli elementi: per riportare la classificazione più interpretativa della matrice ad una dimensione progettuale.\n\n
Rispetto a piattaforme interattive,\nall'interno del laboratorio abbiamo appena concluso questo progetto per CSI Piemonte in cui abbiamo realizzato 3 piattaforme interattive per l'esplorazione di data-set alla scala territoriale, con indicatori, statistiche e intervalli temporali esplorabili, anche se non User Generated Content.\n\n
in parallelo e anche grazie ad un progetto che si chiama TELLTALE, in cui stiamo collaborando con il DIAP e con il DEI \n\nstiamo prototipando una prima piattaforma interattiva, \nche riesca ad integrare dati da diversi social media, \nma anche dati ancora diversi, da database diversi,\nche riesca ad effettuare una serie di query anche complesse ed incrociate,\nche integri la dimensione dell’esplorazione temporale di questi dati,\n- e questo dal lato back end.\n\n- rispetto al lato front-end / e cioè decidere cosa visualizzare, e come /\nla visualizzazione è una parte incredibilmente importante non solo per restituire le analisi,\nma proprio per analizzare, per estrarre conoscenza.\n(questa immagine è puramente indicativa, stiamo ora sviluppando maggiormente la parte di back-end)\n\n\n...stiamo provando a fare qualche passo avanti rispetto alle interfacce esistenti, \ne ragionando anche su metafore visive più tipiche dei programmi di editing grafico e video" come: \n- le interfacce a layer, ad esempio Photoshop / Illustrator o ancora di più programmi di videoediting (data la dimensione temporale da esplorare) che aiutano a lavorare con filtri e sovrapposizioni;\n- ma anche le interfacce a nodi che permettono di gestire anche visivamente query complesse e che sono tipiche dei programmi di editing musicale\n
ovviamente la chiusura di alcune attività in corso come l'interpretazione della matrice di casi studio di visualizzazione, e la pubblicazione dei risultati;\n\nuna volta validato il focus progettuale dei prossimi mesi su Health and urban geography \ngli sperimenti progettuali si muoveranno in maniera più precisa per rispondere a quelle domande;\n\nsempre di più entrerò nello specifico della progettazione dello strumento;\nl'idea è di costruire uno strumento che possa essere integrato con analisi per qualsiasi settore di interesse / sia il turismo / sia la cultura;\n...la sperimentazione e validazione avverrà su un ambito preciso rispetto al quale io possa avere a disposizione dati / esperti e stakeholders, / che appunto ad ora potrebbe essere la qualità percepita dello spazio pubblico.\n
non so se ho tempo di leggervi l'indice,\nche rispecchia comunque abbastanza quello che vi ho raccontato fino ad adesso;\n\nuna prima parte che contestualizza le premesse,\ne le letture che negli ultimi anni si sono susseguite rispetto alla città intesa come contenitore di livelli di informazioni prodotte in maniera diversa che si innestano sullo spazio fisico;\n\nuna seconda parte che si propone di costruire il centro della mia analisi e che si espliciterà attraverso \n- interviste, \n- analisi delle caratteristiche dei singoli social media a livello di contributi alla scala urbana, \n- esperimenti progettuali, \n- interpretazioni dei risultati\n- ed epslicitazione del caso specifico che andrò approfondire;\n\n
una terza parte più sbilanciata sulla visualizzazione come strumento di interpretazione, \nche espliciterà le linee guida per la progettazione dello strumento finale, attraverso la matrice, i casi studio e le conclusioni, \ne che conterrà anche la spiegazione del tool.\n\nintendo concludere ad ora con una riflessione sul ruolo della ricerca in design rispetto a questi processi.\n\n\n
rispetto alle pubblicazioni sto cercando di muovermi in parallelo sia in ambito di pubblicazioni e conferenze rilevanti alla scala di pianificazione urbana (in modo da esplicitare quanto questa ricerca possa avere ricadute significative alla scala urbana);\n\n…che in ambiti più strettamente di Design, in cui è il ruolo del designer come connettore di saperi / informazioni / e profili diversi, che riesce ad essere messo in evidenza.\n\nQui una lista delle pubblicazioni (alcune in corso altre già pubblicate) dell'anno 2011 e 2012; \nun aspetto abbastanza significativo per me è che mi sto muovendo trasversalmente anche rispetto alle tipologie di persone con cui lavoro e scrivo;\ni nomi dei co-autori sono un urbanista / un antropologo / un "artista digitale" / ma anche una responsabile del CSI Piemonte con cui stiamo collaborando, quindi esperta di dati…\n\n
rispetto alle pubblicazioni future ho una mappatura di Journal soprattutto (ad ora ho pubblicato principalmente su Proceedings di Conferenze) per cui sto tenendo sott'occhio le Call e in cui abbiamo intenzione di mandare abstract prossimamente.\n\nun'intenzione forte è anche quella di provare a sottoporre un testo più consistente che sintetizzi l'area in cui ci stiamo muovendo ed il framework per queste nuove edizioni in cui il Politecnico è in partnership con Springer editore.\n