2. Intorno al Sole si muovono numerosi corpi celesti che
gli orbitano intorno: i pianeti e i loro satelliti (o lune),
gli asteroidi, le comete, i meteoriti, le polveri
interplanetarie.
Il sistema solare è il
sistema planetario a cui
appartiene la Terra. Al
centro del sistema solare vi
è il Sole, che è una stella di
medie dimensioni e
luminosità.
3. IL SOLE
l Sole è una stella di
media grandezza. Ha
un diametro di circa
1.393.000 km e
compie una rotazione
completa sul proprio
asse ogni 25 giorni
circa. La sua distanza
media dalla Terra è di
149,6 milioni di km. Il
Sole è composto
principalmente da
idrogeno ed elio ed è
diviso in vari involucri
concentrici
4. IL SOLE Il sistema solare si trova
all'interno di una galassia
(cioè un sistema costituito da
miliardi di stelle) chiamata
Via Lattea o, più
semplicemente, Galassia
scritta con la g maiuscola. Il
Sole si trova a circa 28.000
anni luce dal centro della
Galassia e quindi in posizione
periferica rispetto al centro.
5. VIA LATTEA
La Galassia ha un corpo
principale piatto a forma
di disco, e quindi quando
la osserviamo, poichè
siamo posizionati
all'interno di questa, la
vediamo come una
striscia di stelle: da ciò
deriva il nome di Via
Lattea.
6. DATI FISICI DEL SOLEDistanza media dalla terra 149.597.000 chilometri
Diametro all’equatore 1.392.000 chilometri
Massa (Terra = 1) 332.946
Volume (Terra = 1) 1.303.600
Gravità alla superficie (Terra = 1) 27,9
Temperatura alla superficie 6000° C
Temperatura nel nucleo 15.000.000 ° C
Tempo impiegato dalla luce solare a
raggiungere la Terra
8,3 minuti
Potenza irraggiata dal Sole 380.000.000.000.000.000.000
Watt
8. STRUTTURA DEL SOLE
Nella sua parte centrale (dove la temperatura
raggiunge valori pari a quindici milioni di gradi) avviene
la produzione di quell’immensa quantità di energia che
consente alla nostra stella di illuminare e scaldare il
sistema solare da quattro miliardi e seicento milioni di
anni: il meccanismo è quello della fusione nucleare, lo
stesso che sta alla base del funzionamento di una
bomba H.
In altre parole il Sole è un gigantesco reattore a fusione
nucleare.
9. STRUTTURA DEL SOLE
Procedendo dal nucleo
verso l’esterno incontriamo
una zona in cui l’energia
viene trasmessa per
irraggiamento (zona
radiativa) seguita da una
in cui l’energia viene
trasferita per convezione
(zona convettiva); a
questo punto troviamo la
fotosfera che è la regione
visibile del Sole, la zona in
cui i gas cessano di essere
trasparenti alla radiazione.
10. STRUTTURA DEL SOLE
Al di sopra della fotosfera trova
posto la cromosfera, un sottile
strato di gas dove hanno origine
le protuberanze solari
(gigantesche eruzioni di gas con
dimensioni di decine di migliaia
di chilometri), dopo di che si
estende la corona, una regione
caldissima che rappresenta la
parte più esterna dell’atmosfera
solare.
Dalla corona si sprigiona il
cosiddetto vento solare, un
flusso di particelle cariche che
spazza tutto il sistema solare.
11. MACCHIE SOLARI
Le Macchie Solari sono
regioni scure molto ampie di
forma irregolare composte
da una zona centrale più
cupa (ombra) e da una
periferica di luminosità
intermedia (penombra) che
si formano laddove un
campo magnetico ostacola il
passaggio del calore dal
nucleo alla fotosfera.
12. LE MACCHIE SOLARI
Le macchie non sono
permanenti, persistono al
massimo per qualche mese
e seguono un andamento
ciclico di circa 11 anni.
Appaiono scure per
contrasto col resto della
fotosfera, molto luminosa,
in quanto la loro
temperatura è molto più
fredda di quella circostante.
13. FACOLE
Sono fenomeni
associati alle macchie
in quanto compaiono
laddove si formano
queste ultime e ne
seguono lo stesso
andamento ciclico. Si
tratta di zone più
luminose rispetto al
resto della fotosfera in
quanto formate da gas
di temperatura più
elevata.
Le macchie solari e le facole
generano campi magnetici tanto
potenti da perturbare la corona
e il vento solare nonché la
propagazione delle onde radio e
il campo magnetico terrestre.
14. BRILLAMENTI
Brillamenti(o Flare):
anche questi associati
alle macchie. Si tratta
di violente eruzioni di
breve durata, che
hanno luogo in zone
poco estese della
cromosfera e che
diventano
luminosissime.
15. PROTUBERANZE E FILAMENTI
Protuberanze e Filamenti: le
protuberanze sono getti di
materia coronale, di
temperatura più bassa
rispetto alle zone limitrofe,
che raggiungono altezze e
dimensioni enormi. Variano
continuamente forma e
persistono sulla superficie
solare per qualche mese.
Vengono chiamate anche
filamenti perché hanno
l’aspetto di lunghi fili scuri.
16. SPICOLE
Spicole: sono getti di
idrogeno incandescenti
di breve durata, di
altezza inferiore alle
protuberanze, che si
formano sulla
cromosfera dove il
campo magnetico è più
intenso e la
temperatura più
elevata.
17. VENTO SOLARE
Vento Solare: è un flusso
molto rarefatto costituito
da particelle solari
cariche elettricamente,
che a causa dell’altissima
temperatura raggiungono
una velocità tale da
sfuggire alla gravitazione
del Sole. Vicino alla Terra
la velocità del vento
solare è di circa 4000 km
al secondo e la densità
delle particelle è di circa
5 per cm^3.
La sua concentrazione varia
tuttavia periodicamente a
causa del potente campo
magnetico solare. Nonostante
sia così rarefatto, esso è
comunque in grado di far
piegare la coda delle comete
in direzione opposta a quella
del sole.
18. LA RADIAZIONE SOLARE
L’energia prodotta dalle
reazioni nucleari interne si
propaga attraverso il Sole
stesso e lo spazio che lo
circonda sia sotto forma di
calore che sotto forma di
suono ma, soprattutto,
sotto forma di radiazioni
elettromagnetiche.
19. Le radiazioni elettromagnetiche si distinguono in fasce
di lunghezza d’onda
1) raggi gamma e raggi X; 2) raggi ultravioletti;
3) luce visibile; 4) raggi infrarossi; 5)
microonde; 6) onde radio.
I raggi gamma sono i più ricchi di energia.
20. I PIANETIUn pianeta è un corpo celeste
quasi sferico che orbita intorno a
una stella.
A differenza di una stella:
a) non è brillante: lo possiamo
vedere solamente perché riflette
la luce della stella. Questo
perché a causa della sua massa
ridotta non produce reazioni
nucleari;
b) appare come un disco mentre
la stella ci appare come un punto
luminoso;
c) si sposta sulla volta celeste
mentre la stella è fissa
21. I PIANETI
I pianeti hanno dei moti che
presentano le seguenti
caratteristiche:
A) ruotano intorno ad un
asse di rotazione più o
meno inclinato;
B) ruotano intorno al Sole
lungo un’orbita ellittica.
C) il piano di rotazione
intorno al Sole è più o meno
inclinato rispetto
all’eclittica.
Le orbite dei pianeti infatti
non si trovano sullo stesso
piano , anzi ogni pianeta ha
un suo distinto piano
orbitale. I vari piani orbitali
sono comunque poco inclinati
fra loro: entro i 5° ad
eccezione di Mercurio e
Plutone.
22. I PIANETI
Intorno al Sole orbitano otto pianeti principali: allontanandoci dal Sole
incontriamo Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno. I
pianeti si suddividono in:
1. rocciosi (detti anche terrestri o solidi o interni): sono piccoli e costruiti
prevalentemente da solidi come rocce(rocciosi), sabbie o polveri; non
hanno anelli e hanno pochi satelliti. Sono i 4 pianeti più vicini al Sole:
Mercurio, Venere Terra e Marte (interni) e hanno atmosfere poco estese
con caratteristiche simili a quella della Terra (terrestri). I satelliti sono tutti
rocciosi.
– Gassosi (detti anche fluidi o gioviani o esterni): sono di grandi dimensioni e
presentano un nucleo solido molto piccolo, circondato da atmosfere molto
estese di idrogeno, elio, metano e ammoniaca, come Giove (gioviani). Si
tratta dei 4 pianeti che si trovano oltre la cintura di asteroidi:
Giove,Saturno, Urano e Nettuno (esterni). Hanno numerosi anelli e satelliti.
23. PIANETA NANO
Un pianeta nano è un corpo celeste di tipo planetario orbitante attorno ad una stella e
caratterizzato da una massa sufficiente a conferirgli una forma sferoidale, ma che non è
stato in grado di "ripulire" la propria fascia orbitale da altri oggetti di dimensioni
confrontabili.
l termine pianeta nano è stato introdotto ufficialmente nella nomenclatura astronomica
il 24 agosto 2006 da un'assemblea dell'Unione Astronomica Internazionale, fra molte
discussioni e polemiche.
L'11 giugno 2008, il Comitato esecutivo dell'Unione Astronomica Internazionale riunitosi
ad Oslo, ha assegnato il nome plutoidi alla classe dei pianeti nani trans-nettuniani
L'UAI riconosce cinque pianeti nani: Cerere, Plutone, Haumea, Makemake ed Eris [
25. MERCURIO
Mercurio: è il più piccolo dei pianeti dopo
Plutone, e quello che orbita più vicino e più
velocemente intorno al Sole. A causa della
bassa gravità è privo di atmosfera: riesce a
trattenere solo un velo di elio. La mancanza
di atmosfera crea inoltre una fortissima
escursione termica (500° circa fra notte e
giorno). Data la sua vicinanza al Sole è molto
difficile osservarlo: da terra è visibile solo
all’alba e al tramonto, molto basso
sull’orizzonte. Ha un movimento di
rivoluzione molto rapido: 88 giorni per
completare la rotazione intorno al Sole,
mentre il movimento di rotazione è molto
lento: il giorno siderale corrisponde a 58,65
giorni terrestri. Mercurio è stato bersagliato
da meteoriti, pertanto la sua superficie è
simile a quella lunare, coperta di crateri e con
zone pianeggianti prodotte da colate laviche.
Mercurio non ha satelliti.
26. VENERE
VENERE: è il secondo pianeta in ordine
di distanza dal Sole e il più vicino alla
Terra. Anche questo pianeta può essere
osservato solo all’alba e al tramonto. Al
tramonto è il primo astro a comparire
nel cielo e per questo gli antichi lo
chiamavano Vespero o stella della sera;
all’alba, precede di poco il Sole e per
questo gli antichi lo chiamavano Lucifero
(dal latino: portatore di luce) o stella del
mattino. Venere si presenta come il
pianeta più luminoso: ciò è dovuto alla
composizione della sua atmosfera, per il
98% è anidride carbonica che riflette
molto bene la luce solare, tanto da
impedire la vista del suolo (ciò che si
riesce ad osservare col telescopio è
solamente la sommità della sua
atmosfera).
27. VENERE
Pur essendo il pianeta più simile alla
Terra per dimensioni e struttura, la sua
temperatura elevatissima e la sua
composizione atmosferica non
permettono la vita. La pressione è di
circa 90 atmosfere e la temperatura di
500°. L’alta percentuale di anidride
carbonica determina inoltre un pesante
effetto serra. Le nubi, situate a una
quota di 50 km e composte
prevalentemente da acido solforico,
trasportate da venti di oltre 400 km/h,
compiono il giro del pianeta in 4 giorni Il
tempo impiegato dal pianeta per una
completa rivoluzione intorno al Sole è di
224 giorni. A differenza degli altri pianeti
(con la sola eccezione di Urano), Venere
ruota intorno al proprio asse in senso
retrogrado, per cui chi vivesse sul
pianeta vedrebbe il sole sorgere da ovest
e tramontare ad est. Questo pianeta non
ha satelliti né campo magnetico.
28. MARTE
Marte: è chiamato “pianeta rosso” per il
suo colore, dovuto alla presenza di ferro
rugginoso nelle rocce e nelle sabbie. La
sua massa è 1/10 di quella della Terra;
la temperatura oscilla da molte decine
di gradi sottozero a pochi gradi sopra lo
zero; l’atmosfera è molto rarefatta
(circa un centesimo di quella terrestre)
formata prevalentemente da anidride
carbonica. La durata del giorno e il
periodo di rotazione è simile a quella
terrestre (circa 24 ore e mezzo). Poiché
il piano equatoriale è fortemente
inclinato rispetto a quello dell’orbita, si
riscontrano notevoli differenze
stagionali: le basse temperature
raggiunte ai poli durante l’inverno fanno
ghiacciare l’anidride carbonica che
fonde durante l’estate (nonostante una
temperatura media di -68°).
29. MARTE
Le escursioni termiche provocano
immense tempeste di sabbia che
avvolgono interamente il pianeta. La
superficie di Marte è desertica, ma la
presenza di canyon e pianure di tipo
alluvionale fanno pensare che un tempo
non fosse così e che fosse presente un
fluido di scorrimento, forse acqua di cui
sono state trovate poche tracce ai poli
sotto forma di permafrost. Il pianeta ha
avuto anche una intensa attività
vulcanica testimoniata dalla presenza di
molti vulcani spenti di grandi dimensioni
(il più grande è il Monte Olimpo). Marte
ha due satelliti: Phobos e Deimos con
diametro rispettivamente di 22 e 14 km,
di forma irregolare, con superficie
disseminata di crateri. Si pensa siano
meteoriti catturati dalla gravità marziana.
30. GIOVE
Giove: è il pianeta più grande del
sistema solare. Ha un volume di oltre
1.300 volte quello della Terra: data la
sua massa è in grado di produrre
perturbazioni nelle orbite di satelliti e
comete. E’ il capostipite dei pianeti
gassosi. Ruotando sul proprio asse
molto velocemente (compie un giro
completo in appena 9 ore e 50
minuti) la forza centrifuga provoca un
notevole schiacciamento ai poli e una
diversa velocità di rotazione ad ogni
latitudine. Infatti non ruota come un
corpo solido ma più velocemente
all’equatore che ai poli. L’atmosfera
presenta nubi e macchie; è costituita
principalmente come nel Sole da
idrogeno (90%) ed elio (9%) ed in
misura inferiore da metano,
ammoniaca, composti del fluoro e
idrosolfuro di ammonio, che danno al
pianeta i caratteristici colori giallo,
arancione ed ocra all’atmosfera.
quota, nelle zone scure questi gas
ormai cristallizzati cominciano a
ridiscendere.
L'ATMOSFERA appare suddivisa in bande
parallele alternativamente di colore chiaro
e scuro, a causa dei forti venti e dei
movimenti convettivi, segno che il pianeta
produce più calore di quanto ne riceve dal
Sole. Nelle zone chiare i gas caldi salgono
ad alta
31. GIOVE I forti venti producono anche dei vortici, fra
cui la più evidente è la “grande macchia
rossa”, una tempesta di immense
proporzioni che sconvolge l’atmosfera del
pianeta da almeno 3 secoli. L’alta velocità
avrebbe prodotto anche un campo
magnetico di grande intensità. Giove ha un
anello spesso 4 km che orbita a circa
60.000 km dalle nubi, e possiede 17
satelliti. I più grandi, in ordine di distanza
dal pianeta, sono: Io, Europa, Ganimede e
Callisto detti anche satelliti medicei in
omaggio alla casata fiorentina, in quanto
scoperti da Galileo Galilei nel 1610. Questi
sono di forma sferica e molto diversi fra di
loro, mentre i satelliti più piccoli sono simili
alle lune degli altri pianeti e di forma
irregolare. Su Io è stata osservata
un’intensa attività vulcanica. Europa è
coperta di ghiaccio sotto al quale vi è un
mare salato ancora liquido, ed ha un
leggero strato atmosferico di ossigeno.
Ganimede è il più grande satellite del
sistema solare.
32. SATURNO
SATURNO: è il pianeta meno denso del
sistema solare, con densità inferiore a
quella dell’acqua: ciò determina lo
schiacciamento del pianeta ai poli, pur non
raggiungendo la velocità di rotazione di
Giove. E’ simile a quest’ultimo in quanto
dotato di un’atmosfera composta
prevalentemente di idrogeno ed elio,
suddivisa in bande chiare e scure parallele
all’equatore; ha una rotazione differenziata
in quanto la superficie non è solida; ha un
intenso campo magnetico; ha formazioni
atmosferiche simili alla grande macchia
rossa di Giove. Saturno si presenta di colore
bianco-ramato a causa delle differenze nella
composizione chimica (composti di zolfo e
fosforo) e nello spessore delle nubi.
33. SATURNO
Ciò che caratterizza Saturno è l’anello, formato
da una successione di anelli concentrici con
diametri diversi che orbitano intorno al pianeta
ad altezze diverse. Sono costituiti da polveri,
frammenti di ghiaccio d’acqua, rocce ghiacciate,
con dimensioni comprese tra 1 cm e alcuni
metri. Hanno un diametro di circa 250.000 km
ed uno spessore che non supera il chilometro.
Poiché sono disposti sul piano equatoriale di
Saturno e l’asse di rotazione è inclinato rispetto
al piano dell’orbita, visti da Terra cambiano
aspetto a seconda della posizione dei rispettivi
pianeti fino a “scomparire” alla vista ogni 14
anni, trovandosi di taglio rispetto all’osservatore.
Vi sono varie teorie sulla origine dell’anello: la
più verosimile è che si tratti di materiale
primordiale che per la vicinanza al pianeta non
è riuscito ad aggregarsi in un satellite. Saturno
possiede 23 satelliti di cui il più grande è Titano,
dotato di un’atmosfera simile a quella della
Terra primitiva, il che ha indotto a ritenerlo uno
dei corpi più adatti alla formazione della vita.
34. URANO
Urano: scoperto per caso nel 1781, ha un moto rotatorio retrogrado ed è l’unico pianeta
ad avere l’asse di rotazione inclinato di 82° rispetto al piano dell’orbita: l’equatore è quasi
perpendicolare alla direzione della rivoluzione, per cui il pianeta sembra quasi rotolare
nel suo percorso. Si ipotizza che ciò sia stato causato dall’impatto con un corpo solido
grande quanto la Terra che lo abbia ribaltato, spostandolo da una posizione originaria
simile a quella degli altri pianeti. L’atmosfera è composta di idrogeno, elio e metano che
le dà un colore aranciato-azzurro. Urano presenta 11 anelli concentrici di composizione
simile a quelli di Giove e Saturno, ma di colore più scuro. Ha diversi satelliti, tutti più
piccoli della nostra Luna: oltre ai 5 già conosciuti, la sonda Voyager 2 ne ha scoperti 10
e altri ne sono stati scoperti successivamente, portando il totale a un presumibile 20 o 21
satelliti
35. NETTUNO Nettuno: il pianeta è di colore blu, con
chiazze e striature di colore bianco, a
causa della presenza di metano nella sua
atmosfera, composta in prevalenza di
idrogeno ed elio e caratterizzata da venti
fortissimi. Nettuno possiede 4 anelli molto
stretti, scuri e tenui, costituiti da particelle
di ghiaccio d’acqua, che a differenza di
quelli degli altri pianeti non hanno densità
uniforme. Possiede inoltre 8 satelliti,
molto più piccoli della Luna: fra questi il
più interessante risulta essere Tritone, il
solo satellite che ruota in senso
retrogrado, che presenta sulla sua
superficie alcuni geyser di azoto.
36. I CORPI MINORI:
Gli asteroidi
Nella zona compresa tra le orbite di Marte e
Giove in una fascia larga tra 100 e 300
milioni di km (detta fascia principale),
orbitano miliardi di oggetti prevalentemente
rocciosi di dimensioni ridotte, di forma
irregolare ed il cui diametro varia da qualche
centimetro ai quasi 1000 km del più grande,
denominato Cerere. In media hanno
comunque un diametro di circa 50 km. Essi
orbitano intorno al sole con periodi compresi
tra 3 e 6 anni. Vi sono peraltro asteroidi
situati al di fuori della fascia principale,
come ad esempio i cosiddetti Troiani: si
tratta di due gruppi di asteroidi che
percorrono la stessa orbita di Giove. Molti
asteroidi che si trovano fuori della fascia
principale hanno un’orbita allungata che si
interseca con quella della Terra, di Venere e
di Mercurio: vi è pertanto una possibilità, se
pur remota, che un asteroide colpisca la
Terra. Esistono varie teorie riguardo alla loro
origine: potrebbero essere i resti di un
pianeta roccioso frantumatosi o al contrario i
resti di materia primordiale che non è
riuscita a formare un pianeta per le
interferenze gravitazionali di Giove e del
Sole.
37. LE COMETE
Una cometa non e' altro che una "palla di neve
sporca" in orbita attorno al Sole, cioe' un
agglomerato irregolare di ghiaccio (di acqua e di
vari gas), polvere, metalli e rocce, tenuti
insieme dalla mutua attrazione gravitazionale.
Questo insieme costituisce il cosiddetto
"nucleo", che normalmente e' oscuro, salvo
quando la cometa si avvicina al Sole e diventa
attiva. Il nucleo puo' avere dimensioni comprese
tra qualche centinaio di metri a decine di Km, e
ruota su se stesso con periodo compreso tra
poche ore e alcuni giorni.Il nucleo puo' avere
dimensioni comprese tra qualche centinaio di
metri a decine di Km, e ruota su se stesso con
periodo compreso tra poche ore e alcuni giorni.
Esse provengono da una regione ai confini del
Sistema Solare, la "nube di Oort",
avvicinandosi al Sole lungo orbite che possono
essere chiuse (ellittiche) o aperte (paraboliche o
iperboliche). Nel primo caso la cometa sara'
periodica, nel secondo no: dopo essersi
allontanata dal Sole, verra' espulsa dal Sistema
Solare e tornera' per sempre nell'oscurita' dello
spazio.
38. LE COMETE
Ad una distanza di circa 3 U.A. dal Sole, quando
la radiazione solare diventa abbastanza intensa,
parte del ghiaccio vaporizza ed il nucleo espelle
gas e polvere in tutte le direzioni, formando un
involucro gassoso piuttosto denso di forma
tondeggiante, detto "chioma". Le sue dimensioni
vanno da 3 a 10 volte quelle della Terra. Attorno
ad essa si forma una grande nube di idrogeno
neutro, molto rarefatto.
Dalla chioma si diparte la caratteristica "coda",
cioe' una lunghissima striscia di gas, polvere e
ioni, che si estende per decine di milioni d Km,
in alcuni casi fino a 100 milioni di Km. Essa si
forma per interazione della chioma con il vento
solare. La coda si presenta, durante l'orbita della
cometa, con la coda rivolta sempre in direzione
opposta al Sole, tant'e' vero che quando la
cometa se ne allontana e' preceduta dalla sua
coda. ADogni passaggio vicino al Sole, quindi,
una cometa perde una frazione significativa del
suo materiale, consumandosi progressivamente
ad ogni successivo passaggio al perielio e
abbandonando nello spazio detriti rocciosi e
polveri. Dopo un certo numero di passaggi, la
cometa e' destinata a disgregarsi, perche'
l'attrazione reciproca dei suoi componenti non e'
piu' sufficiente a tenerli uniti.