2. Inizia Carosello
Domenica 3 febbraio 1957 - ore 20,50
La pubblicità compare per la prima volta
nella vita degli italiani e crea un appuntamento domestico
di massa che nessun bambino si sarebbe mai perso.
“Ragazzi a letto dopo Carosello”
5. Le persone vogliono essere protagoniste.
Come?
Pubblicano foto, aggiornano stati, twittano,
commentano esperienze proprie e di altrui.
6.
7. Ma perché un’azienda investe sui Social?
Per comunicare con i propri clienti
e per raggiungerne di nuovi.
La comunicazione serve per stimolare nuove idee
e per controllare le critiche.
Se un’azienda lancia un Quiz o un concorso,
gli utenti vorranno partecipare per essere premiati.
La struttura dei Social stimola l’Ego.
8.
9.
10. Sito web
Newsletter e Videoletter
Pinterest
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Io metterei un mini filmato dei primi 0,21 secondi di questo video http://www.youtube.com/watch?v=W254KmNLbU8 che è il primo carosello andato in onda. Discorso breve su: inizio Carosello paternità dovuta a Giovanni Fiore, Aldo Da Col, Ricardo Ricas, Gino Sinopoli, Vittorio Cravetto, Marcello Seravati ( chi ha dato il nome). La struttura delle pubblicità era molto rigida: pezzo + codino, con tempi molto precisi e un codice etico da seguire rigidissimo. Erano molto costosi e li dirigevano registi anche molto famosi. La popolarità di Carosello fu data da un mix di fattori culturali, economici e sociali.
la famiglia si stava trasformando (la donna diventava pian piano sempre più importante); si stava passando ad un consumo di massa dei prodotti, il boom economico avrebbe portato gli italiani a desiderare i beni di consumo americani come la lavatrice o la macchina. Il meccanismo più famoso che ha portato il successo di alcuni pezzi di Carosello era la canzone: i bambini, fans fedelissimi di Carosello, le imparavano e cantandole in continuazione riempivano la mente delle madri che trovandosi nel negozio compravano effettivamente il prodotto del quale si ricordavano la canzone. Inoltre questo nuovo spettacolo televisivo portava ad una fruizione leggere e spettacolare della televisione: nelle case degli italiani la famiglia si riuniva davanti allo schermo per un momento di intrattenimento e di svago. Dal punto di vista sociale si stava effettuando una vera e propria trasformazione: le donne iniziavano a lavorare e il tempo da dedicare alla casa era poco. Quindi anche i prodotti pubblicizzati portavano ad un risparmio effettivo dei tempi domestici: il frigorifero portava alla conservazione dei cibi per un lungo periodo quindi al non dover fare la spesa tutti i giorni. Vendita anche dei beni non necessari, come cosmetici. Perché muore? Nuova pubblicità!!!!!
La società è cambiata e con essa anche la pubblicità: i prodotti da vendere si sono moltiplicati e ormai non è più sufficiente dire che “ X è meglio di Y ” ma bisogna fare in modo che l ’ utente finale al momento dell ’ acquisto si ricordi del vostro prodotto. Bisogna sorprendere: facile a dirsi difficile a farsi?
La pubblicità sui social però non è incentrata sul prodotto ma sul consumatore. L ’ utente non vuole più stare davanti alla televisione a vedere spot sempre uguali ma vuole navigare su un pc e interagire con il mondo. Così i più grandi brand del mondo, Coca Cola, Levis, Ferrero, entrano in fb e organizzano concorsi, domande, quiz a premi e vendono.
Facebook, twitter, Google + sono infiniti i social di tutto il mondo: ormai è l ’ utente, questo sconosciuto, che diventa protagonista che vuole essere il protagonista. Inizialmente questi mondi paralleli sono solo un modo per tenersi in contatto con le persone che si conoscono e per spiare chi si vuole. Potremmo chiamarlo il complesso del portinaio: ognuno vuole sapere cosa fa il suo vicino e per farlo basta chiedergli l ’ amicizia su fb. Inoltre in quel mondo virtuale per la prima volta si può essere importanti: chiunque può crearsi un profilo e fingere di essere qualcun altro anche solo per dieci minuti al giorno: è una forma di evasione della realtà, ma che ben presto viene sfruttata da chi a realtà la vive tutti i giorni per vendere. Infatti Fb diventa un campo aperto per le aziende che vogliono vendere. Poi però si trasformano in un campo aperto alla pubblicità
La pubblicità sui social però non è incentrata sul prodotto ma sul consumatore. L ’ utente non vuole più stare davanti alla televisione a vedere spot sempre uguali ma vuole navigare su un pc e interagire con il mondo. Così i più grandi brand del mondo, Coca Cola, Levis, Ferrero, entrano in fb e organizzano concorsi, domande, quiz a premi e vendono.