1. NEWSLETTER UIL SERVIZIO POLITICHE CONTRATTAZIONE GENNAIO 2013 POLSVILUPPO@UIL.IT
Contrattazione, Pubblico Impiego, Industria, TeleComunicazioni & Innovazione digitale
Ora Agenda Crescita
Bisogna ripartire dalla riduzione delle tasse sul lavoro, una ricetta da intro-
durre subito. Bisogna farlo per evitare che si dica l'operazione e' riuscita ma
il paziente e' morto. Il governo tecnico ha restituito un profilo di
autorevolezza al nostro Paese negli scenari internazionali ed ha adottato
delle politiche di rigore in parte necessarie. Ma con il rigore si rischia di im-
piccarci. Si continuano a dare i numeri su tagli, eccedenze, senza dire nulla
sulle prospettive di efficienza. Occorre un'agenda diversa, che metta al cen-
tro la questione della crescita e quindi dell'occupazione e non solo del rigo-
re. Quanto alla ricandidatura di Monti, auguriamoci di no. L’ accordo sulla
produttività guarda al futuro. Lo aveva sollecitato il Governo per restituire
un vantaggio fiscale da egli stesso cancellato, ora il Governo lo deve suggellare concedendo un provvedi-
mento che sancisca la strutturalità della detassazione del salario di produttività. Se ciò accadrà davvero,
tutta la vicenda avrà avuto un suo senso. Ma non è questa l’unica cosa a cui è chiamato l’esecutivo che se-
guirà quello guidato da Mario Monti. La produttività, infatti, e più in generale la crescita della nostra econo-
mia, hanno una positiva prospettiva realistica se si sciolgono alcuni nodi che non sono nella disponibilità
delle parti sociali. Ora l’Esecutivo, quale che sia, deve rendere strutturale, con uno specifico provvedimen-
to, la detassazione del salario di produttività. Lo sviluppo fu uno dei punti che fin dal suo insediamento il
Governo Monti dichiarò di assumere a cardine della propria azione, insieme con il rigore e l’equità, È sebbe-
ne su questi ultimi è meglio sorvolare. Si ricordi come lo stesso Presidente Napolitano (continua p.3)
Appuntamenti
UIL Contrattazione Pubblica & Cinecittà (quasi) Salva
Privata Industriale, Tele/ 10 dicembre, i lavoratori restano nella loro storica
Comunicazioni & Innovazione sede, passando a Deluxe e Panalight. per 5 anni.
Richiesta la presenza Mibac alle verifiche semestrali
previste dall'intesa. Previsti contratti di solidarietà
Ora Agenda crescita
Cinecittà quasi salva
Per saperne di più
Disoccupati all’11,5%
Effetti Riforma lavoro Fornero
Social network guerra fredda
Nuovo CCNL metalmeccanico
Redditometro
Costi della politica, 50 milioni
Enzo Canettieri Rosanna Cribari
Debora Del Fiacco Giacinto Fiore
Fernando Mariani Maria Maricchio-
lo Giuseppe Mele
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N el pubblico impiego – come già nel lavoro privato - le donne
rivestono un ruolo chiave in quanto rappresentano il vero mo-
tore dell'economia. Se fino a qualche tempo fa si insisteva quasi
solamente sui principi di equità e uguaglianza e sul concetto di pari
opportunità nel lavoro e nella società, oggi e' sempre più evidente
che dobbiamo considerare la presenza femminile il fattore fonda-
mentale di una maggiore efficienza economica. Tuttavia le donne
ancora oggi incontrano maggiori difficoltà degli uomini a trovare
occupazione e a raggiungere ruoli di vertice. I loro salari sono me-
diamente pari ai tre quarti di un collega uomo e molte giovani don-
ne sono costrette a lasciare il lavoro dopo il primo o secondo figlio
perché non riescono a conciliare maternità e impiego. Un divario
lavorativo/retributivo che persiste per il colpevole ritardo del nostro
Paese su tutta la materia dei servizi. Manca, tutt’oggi un efficiente
sistema di welfare in grado di consentire alle lavoratrici ed ai lavora-
tori una agevole gestione del tempo di lavoro e del tempo di cura.
Se questo è lo scenario, è necessario l’avvio di concrete politiche di
welfare territoriale, dove le politiche di conciliazione, condivise real-
mente da tutti i soggetti interessati; vengano finalmente messe a
sistema e non lasciate alla sperimentazione di azioni che con il tem-
po finiscono sempre per ricadere sulle donne.
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45 CCNL per 9,3 milioni di la- Gli ultimi 56 ex cuccettisti Servirail hanno firmato i contratti con
la Ecoindustria, ditta che si occupa di manutenzione treni per le
voratori dipendenti (71,5% de-
% Ferrovie. La Tmc, altra ditta che si occupa di manutenzione tre-
gli occupati) con il 68% del ni, aveva assorbito la prima tranche di ex cuccettisti.
monte retributivo complessivo.
P iattaforma per il rinnovo dei tre CCNL
(2013/2015) del comparto della scuola non stata-
R innovato il contratto Cnr fino a dicembre 2016
dal presidente Cnr ed ex ministro della Funzio-
ne pubblica Luigi Nicolais con le OO.SS.. Rinnovati i
le di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, ConfSal CCNL alimentari, olearie e margarinera, carta carto-
SNALS e SINASCA (limitatamente al contratto delle
ne e cartotecnica. Rinnovato il Ccnl Banche Coop
scuole religiose) inviata alle controparti datoriali Agi-
dae Aninsei e Fism. Casse Rurali ed artigiane il 21 dicembre 2012.
In un mese i disoccupati dall’11,1% all'11,5%.
Quasi 3 milioni
R innovato il contratto metalmeccanico firmato senza la Fiom Cgil, per oltre un milione e mezzo di
lavoratori metalmeccanici. Federmeccanica-Fim Cisl e Uilm hanno siglato il contratto nazionale
dei metalmeccanici per il periodo 2013-2015. L'aumento salariale è di 130 euro nel triennio. È il se-
condo accordo separato, senza la Fiom-Cgil, già non firmataria del contratto nel 2009. Lo scorso 5
dicembre, è stato sottoscritto, tra Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e Alleanza delle Cooperative (Fedagri-
Confcooperative, Legacoop- Agroalimentare, Agci-Agrital), l'accordo di rinnovo del CCNL di lavoro per i
lavoratori dipendenti da aziende cooperative di trasformazione di prodotti agricoli e zootecnici e lavo-
razione prodotti alimentari per il triennio 2012-2015. Sono 17 i contratti di lavoro in attesa di rinnovo
con 700mila dipendenti. Poi restano bloccati i 16 contratti della pubblica amministrazione. di relativi 3
milioni nel pubblico impiego. tra novembre 2011 e novembre 2012 i tempi di rinnovo dei contratti col-
lettivi si sono considerevolmente allungati, passando da 23,9 mesi a 35,6. Nel novembre scorso, la
percentuale di dipendenti in attesa di rinnovo sul totale dell'economia e' pari al 28,5%, il 6,9% del set-
tore privato.
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3. NEWSLETTER UIL SERVIZIO POL. CONTRATTAZIONE GENNAIO 2013 POLSVILUPPO@UIL.IT
Pirani: ora
agenda Crescita
(continua dalla prima)abbia affermato L’accordo sulla Produt-
più volte la necessità che al risana-
mento dei conti si affiancassero il ri- tività, unico elemento
lancio e lo sviluppo. Ed è innegabile
che la produttività è pietra fondante antirecessivo del 2012
dell’uno e dell’altro, sia che la si inten-
da come produttività complessiva del
sistema-paese, che come produttività 21 novembre 2012, firmato da Abi, Ania, Confindustria, Lega Coope-
di ogni singola azienda, a partire da rative, Rete impresa Italia, Cisl, Uil e Ugl, ma non Cgil. l’accordo sulle
quel tessuto di imprese piccole che ha linee programmatiche per la crescita della produttività e della com-
sempre costituito la peculiarità del no- petitività in Italia
stro sistema produttivo. Le parti sociali
hanno fatto il loro. Un testo che ha il E così abbiamo fatto in questo negozia- Quando è stato messo fuori gioco il tentati-
fine, concretamente realizzabile, di to, che aveva registrato, su una solu- vo di ridimensionare quel livello negoziale e
sostenere con misure significative la zione molto analoga a quella conclusiva sono stati preservati i minimi contrattuali e
produzione e di mettere qualche euro la condivisione di tutte le sigle sindacali. il potere d’acquisto, si è compiuta un’ope-
in più nella disponibilità dei lavoratori e Per dovere di testimonianza, debbo ri- razione tutta in positivo di tutela dei lavo-
delle loro famiglie va decisamente in cordare che la Cgil ha partecipato a tut- ratori. Ma, proprio sul piano delle retribu-
controtendenza rispetto agli effetti ta la fase di costruzione del testo, nella zioni, c’è un’opportunità in più, poiché si dà
questi sì, recessivi della crisi e anche cui versione finale sono state accolte valore a una parte della retribuzione stes-
di qualcuno dei provvedimenti che do- non poche delle idee e delle argomenta- sa, proprio attraverso la detassazione del
vevano (o forse meglio, avrebbero do- zioni che la Cgil ha sostenuto. Spiace salario di II° livello. Qualcosa in più, dun-
vuto) contrastarla. Ora, in questo sen- che, poi, quello che appariva come un que, e non qualcosa in meno, come chiara-
so, al di là delle croniche carenze infra- punto di incontro alto, nel quale tutti mente è esplicitato dal testo, che va letto
strutturali, di una burocrazia pervasiva sembravano riconoscersi, ha visto la per com’è, senza i paraocchi del pregiudizio
e di una legislazione che non favorisce mancata adesione della Cgil. Purtroppo, o del niet a prescindere. Peraltro, se si af-
lo sviluppo delle imprese, il tema che si è ripetuto un copione non nuovo. Già, ferma che l’accordo allarga gli spazi di con-
deve essere affrontato è quello dell’ec- ad esempio, la riforma del sistema con- trattazione di II° livello, rendendoli, appun-
cessivo carico fiscale sul lavoro. Se trattuale del 2009 aveva visto un cam- to, più pesanti economicamente, si va in
non si risolve questo problema , la fun- mino di confronto comune, che partiva contraddizione con l’altra accusa di non
zione dello stesso accordo sulla pro- addirittura da una piattaforma unitaria. garantire la difesa del potere d’acquisto, e
duttività rischia di essere pannicello Anche in quel caso, alla fine del percor- soprattutto, si sottolinea qualcosa che cre-
caldo. Occorre invertire una tendenza so è mancata la firma dell’organizzazio- do sia fortemente positivo. E’ indubbio che
palesemente recessiva, con una forte ne di Corso d’Italia. Sul merito dell’inte- sulla produttività di ogni processo incidono
riduzione dell’imposizione fiscale, di- sa, ci paiono fuori luogo le critiche rela- anche i fattori della qualità, quantità, arti-
retta e indiretta, su cittadini e famiglie tive alla presunta riduzione, nell’ambito colazione e flessibilità della prestazione, e
e, lavoratori dipendenti e imprese. Bi- del contratto nazionale, della tutela del solo dove in concreto questa si realizza,
sogna proseguire nel confronto, e sa- potere d’acquisto. Giorgio Benvenuto appunto il livello d’azienda, sia possibile
rebbe importante ricevere segnali in scrisse tanto tempo fa che “le parole realizzare pattiziamente modelli efficaci che
tal senso già durante la campagna e- sono mattoni”. In questo caso, almeno, funzionino e, contemporaneamente, sia
lettorale, per ottenere un cambiamen- sono affermazioni così inequivoche da anche possibile adeguare coerentemente le
to della politica economica che rischia avere la consistenza. dei mattoni. Il te- crescite salariali al successo di tali modelli.
di essere essa stessa fattore di reces- sto delle linee programmatiche, infatti, La funzione del sindacato è quella di nego-
sione. l’accordo rischia di accentua- recita che “il CCNL, avendo l’obiettivo ziare per tutelare (mi chiedo se lo è per
re e alimentare la recessione, co- mirato di tutelare il potere d’acquisto tutti?). Non è forse vero che più spazi, più
me affermato dalla Cgil? Accordo delle retribuzioni”. Senza polemiche, va sedi, più materie di contrattazione vi sono,
immorale”, “vittoria del marchionni- ricordato come proprio così sia stato più il sindacato ha ruolo ed è forte e mag-
smo”, “accordo scellerato”, “patto ille- respinto esplicitamente il disegno di al- giori sono le occasioni di tutela negoziale?
gittimo”. Così, e peggio, alcuni hanno cuni dei soggetti datoriali di derubricare Purtroppo, ho l’età per ricordare il V° Con-
commentato l’intesa sulle linee pro- il contratto collettivo nazionale a mero gresso della Cgil, quando, con Agostino
grammatiche per la crescita della pro- zoccolo di garanzie minime comuni non Novella, quell’organizzazione scelse la linea
duttività e della competitività in Italia. più collegate alla difesa del potere d’ac- della contrattazione articolata che, per
Noi abbiamo sempre lavorato per co- quisto di salari e stipendi. Quindi, è vero tutti gli anni ‘70fu conquistata pezzo per
il contrario. pezzo costruendo un potere contrattuale
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Effetti della riforma Ruolo della Uil nell’accor-
Fornero sul lavoro do produttività
L’intesa contiene la richiesta co- I nostri temi portanti sono stati tre. 1)
mune delle parti firmatarie di un accordo che potesse essere il primo
aprire un confronto sul mercato passo per un’inversione di tendenza
del lavoro e, sugli effetti dell’ap- rispetto alla tassazione crescente sul
plicazione della recente riforma lavoro. 2)la sconfitta dei tentativi vete-
Fornero, sulla quale mi si con- ro-padronali di inserire antistorici passi
senta una valutazione preoccu- indietro in materia di diritti. Garanzia
pata. La riforma non ha dato al- del potere d’acquisto, demansionamen-
cun visibile effetto positivo. Forse ti, gestione degli orari e rapporto tra
non a caso, se si vuole pensar nuove tecnologie e diritti debbono ag-
male, Fornero non ha attivato gli giungersi alla lista delle questioni su cui
strumenti di monitoraggio previ- proprio perché soggette alla contratta-
sti dall’articolo 1 della riforma zione che noi facciamo, non abbiamo
stessa. Al pari di non pochi dei motivo di temere. Anche le previsioni
provvedimenti del Governo Mon- positive che l’intesa compie in materia
ti, pare una riforma costruita in di formazione, occupazione e partecipa-
laboratorio, per un mondo visto zione dei lavoratori all’impresa, difficil-
attraverso la lente deformante mente possono essere spacciate per
dell’astrattezza. Ancora una vol- riduzione delle garanzie e delle tutele.
che si espresse poi nel 1969-1970 con ta, mancano “pezzi”: si pensi, ad 3) un accordo che desse ai lavoratori
autunno caldo, contratti nazionali e esempio, all’impossibilità della riforma più contrattazione e più sindacato per
quello Statuto dei Lavoratori che una di applicarsi al lavoro pubblico, che accrescere l’area dei lavoratori tutelati.
certa sinistra, peraltro, non volle vota- rappresenta il 15% dell’intero mondo Si ricordi come uno dei problemi sia
re. Oggi, quella stessa organizzazione del lavoro. Ancora una volta, l’attua- rappresentato dalla scarsa estensione
sembra affezionata ad altre dell’istituto della contrattazione di II°
tesi, secondo cui sarebbe
sbagliato puntare sulla con- Pirani livello rispetto al tessuto delle PMI. Un
aumento dello spazio di II° livello do-
trattazione decentrata per- Comodi l’oltranzismo della lotta di vrebbe aiutare le organizzazioni sinda-
ché a quel livello si è più cali a penetrare nel difficile mondo delle
classe praticata e non dichiarata
ricattabili Invece nel nego- piccole imprese, ricevendo da queste,
ziato nazionale si sarebbe ed il fare sindacato nelle un riconoscimento al valore dell’interlo-
più al sicuro. Ma si è mai aule di giustizia invece cuzione e del confronto sindacale. Ri-
visto un sindacato debole cordo il Libro Bianco dell’ottobre 2001
che al tavolo delle trattative.
nelle aziende e forte, inve- di Marco Biagi (e altri), che affermava il
ce, ai tavoli nazionali? E da “reciproco riconoscimento”. Alcuni han-
zione delle decisioni sedicenti tecni-
cosa deriverebbe questa forza, dalla no timore a fare il nostro mestiere sen-
che del Governo – e il dover far
abilità dialettica dei negoziatori e dalle za reti di protezione, stando fino in fon-
loro frequentazioni televisive? La forza fronte alle loro conseguenze - sarà do in mezzo ai lavoratori e, se necessa-
è sempre derivata da un sindacato che scaricato sulla prossima legislatura rio, “sporcandosi le mani” con i neces-
è e sul prossimo Governo. Non mi sari accordi. E’ tanto più comoda la via
pare che sia un buon servizio al dell’oltranzismo e della lotta di classe
Paese. praticata e non dichiarata. E, purtrop-
po, è tanto più comoda la tendenza di
Contratti nazionali ‘solidi’ fare sindacato nelle aule di giustizia,
piuttosto che nei tavoli di trattative,
La solidità dei contratti e degli accordi,
è garantita dalla capacità che ciascuna nelle assemblee nel confronto demo-
cratico a partire dall’accettazione degli
delle parti ha di fare bene il proprio
esiti referendari. Non sta a me dire se il
mestiere. Un contratto è solido se sot-
toscritto da sindacati che sappiano ruolo della Uil nell’accordo sia stato
confrontarsi con la realtà delle cose. fondamentale o meno. Noi abbiamo
messo con sincerità le nostre compe-
Un contratto è solido se sottoscritto da
tenze a disposizione di tutti in una trat-
una parte datoriale che sappia come la
conduzione d’azienda sia cosa ben di- tativa che si è svolta per la gran parte
proprio presso la nostra sede. Abbiamo
versa dal “prendi i soldi e scappa”,
laicamente discusso di tutto, cercando
malnutrita nel tempo dagli aiuti di sta-
to. Se si contratta in azienda è più dif- una sintesi alta, che alla fine è venuta.
Una sintesi di cui voglio ribadire la va-
ficile scantonare dai problemi.In una
stato capace di difendere i lavoratori e lutazione di positività. Per i lavoratori,
contrattazione decentrata efficace bi-
al tempo stesso proporre soluzioni per il Paese e per le aziende.
sogna sapere che si parte da dove si
“interessanti” per i datori di lavoro e le
sta e bisogna dimostrarlo alla gente
loro rappresentanze associative”.
che si ha intorno”.
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Social network
dicembre ‘12
One Nation, one Station, one Social.
Come nella guerra fredda
No Russia, no China, no Persia
I social network, anno dopo anno,
riflettono il crescente monopolismo
del web, e con esso delle tecnologie IT,
della comunicazione ed in ultimo, dell’-
economia mondiale. A dicembre 2012
(sopra) resta un solo grande social
network mondiale, l’Usa Facebook. Li-
mitato solo da 3 realtà nazionali: Vkon-
takte e Odnoklassniki in Russia, Qzone
in Cina e Cloob in Iran. Proprio i paesi
che avrebbero voluto alla riunione Itu
di Dubai regolare per legge Internet. A
giugno 2012 (di lato) resistevano anco-
ra Zing in Vietnam e Draugiem in Let-
giugno ‘12 tonia. Nel 2009 i social erano 17 e FB
non dominava in Brasile, India, Mexico,
Peru. Adesso FB ha preso il sopravven-
to in 127 paesi ed ha più di un miliardo
di aderenti inclusi quelli di Armenia,
Kyrgyzstan, Lettonia e Vietnam.
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Il nuovo CCNL metalmeccanico (senza Fiat e Fiom) del 5 dicembre
UIL: contratto metalmeccanico, riconquista di so-
vranità nazionale nello sbando dei poteri
La firma sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici
è un fatto preciso e misurabile, un punto fermo in
tempo della crisi, un preciso riferimento identitario di
corresponsabilità tra sindacati ed imprenditori metal mec-
canici. Un segno in controtendenza rispetto al vuoto di
potere esistente in Italia, dove la politica è debole La for-
za del nuovo CCNL dei metalmeccanici è di aver spezzato
un'eccessiva tensione delegittimante e di dare valore a
tanti soggetti e interessi che fanno da asse portante all'e-
conomia del Paese. Un contratto che è oltre il buon salario
fresco che entrerà nelle tasche dei lavoratori significa an-
che un pizzico di sovranità nazionale.
Redditometro. Per evitare l’evasione
fiscale verranno monitorare 100 voci di spesa
sostenute da una delle 55 famiglie tipo. Una
persona fisica non ha però necessariamente né
partita doppia né bilancio autenticato. La sua
esposizione debitoria, come l’insieme dei presti-
ti accesi sono monitorati e controllati dal siste-
ma bancario. Poiché non si è trovato ancora il
modo di vietare del tutto il danaro contante, sa-
rà difficile verificare come e da chi effettiva-
mente verranno pagati gli acquisti. Anche porre
limiti all’uso del danaro contante difficilmente
darà risultati, per la facilità di frazionamento
degli importi spesi. Per funzionare il sistema do-
vrebbe pretendere di trasformare ogni punto
vendita, dai privati alle bancarelle alla grande
GDO, in altrettanti controllori e rivelatori di co-
dice fiscale. E’ improbabile che il commercio as-
solvi fiscalmente erga omnes al ruolo fiscale e
previdenziale già esercitato dalle imprese verso
il lavoro dipendente. Anche fosse, il redditome-
tro per essere efficace, non dovrebbe guardare
alle famiglie tipo ma alla big family allargata,
quella dove a pagare possono essere i risparmi
accumulati da nonni, zie, fratelli e o dei figli e
genitori. L’onere della prova, comunque, a cari-
co del contribuente, condurrà a qualche decina
di migliaia di processi fiscali ed a qualche milio-
ne di maggiore incasso, anche a carico del già
vessato lavoro dipendente. Tanto basta per le
Entrate e per il partito delle tasse.
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Spizzicando qui e là nei costi della politica, è fa-
cile trovare subito, a margine
50 milioni
3 milioni di carta 3 di extrastipendio, 30 di viag-
gi, 10 di uffici, 10 di sanità. Senza contare le
spese degli (enti) Autonomi
L’ultima scala mobile Il personale di altre amministrazioni, ex enti, quali
forze di polizia, vigili del fuoco, impiegati di banca e delle Poste, che forniscono
servizi in Senato, hanno diritto a indennità aggiuntive, fino ad un massimo di
€2.500 mensili, che ammontano in tutto a €3.570.000.
Il personale parlamentare riceve ancora l’in-
tegrazione scala mobile.
Autonomie Il Titolo V della Costituzione im-
pedisce di tagliare i costi della politica di Re-
gioni ed enti locali. Il decreto "anti Fiorito" ha
abolito i vitalizi per i consiglieri regionali un-
der 66 anni. I vitalizi però ora si chiamano
trattamenti pensionistici integrativi che le Re-
gioni potranno erogare senza più vincoli. La
Regione Sicilia ha assunto nuovi 30
"camminatori", o commessi di piano, per
portare documenti, plichi e altro all'interno del
palazzo d'Orleans e nuovi 55 sorveglianti per
i musei palermitani, che si aggiungono ai
1.600 dipendenti. La Sicilia ha 17mila di-
pendenti pubblici, quasi 6 volte la Lombar- dia.
Costa 12mila mensili l'addetto stampa Sici- lia
a Bruxelles. Un sottosegretario invalido ri-
ceve dalla Regione un'indennità come sot-
tosegretario di 7.000 più un vitalizio di in-
validità di 7.490,33 al mese, dieci volte più alto
di ogni portatore di handicap.
Carta Il Parlamento stampa, con 200 macchine digitali, 20 milioni di pagine in
bianco e nero l'anno e 1 milione a colori. Il
noleggio delle fotocopiatrici costa €700 mi-
la l'anno. La Camera paga 1 milione l'anno
per 32.800 agende dal 2013 al 2015. Un
altro milione l'anno per carta intestata e colla.
Uffici dedicati Gli ex Presidenti della Camera non avranno più vita natu-
ral durante uffici, auto e segreterie; ma solo per dieci anni dalla fine dell'in-
carico. Contando dal 2012. Perdono il benefit solo Ingrao e Pivetti. Assi-
stenza sanitaria integrativa per deputati e famiglie €10 milioni l'anno
Trasporti
La Camera spende €11.605.000 euro: in aereo, 8.180.000; in treno
1.650.000 euro. Il Senato 5.800.000. Totale 17 milioni. €5.656.000 stanzia-
ti euro onorevoli per i parcheggi dei parlamentari nei prossimi tre anni ("I
deputati devono pur essere messi in condizione di andare a lavorare" e,
naturalmente, "dopotutto i mezzi pubblici a Roma non funzionano"). Sem-
pre 60mila le auto blu
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