1. Cosa resterà delle
tecnologie nella
didattica?
Orientamenti e disorientamenti negli usi didattici delle tecnologie
Castel del Piano – 28 maggio 2016
Gianni Marconato
giannimarconato@gmail.com
2. Il mio intervento
1. Le tecnologie didattiche non sono «nuove»,
hanno già una storia
2. Gli errori vecchi e nuovi e il loro ripetersi
3. Le questioni aperte che minacciano la scuola
4. La rotta da tenere per salvare le tecnologie da
politiche e pratiche inadeguate
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18. Gli errori strategici
• Ogni piano per la scuola (anche «digitale») si é basato
sulla consapevolezza che al momento si aveva del
problema
• Ogni piano veniva (e viene) proposto come il superamento
degli errori precedenti
• Si sono (forse) superati gli errori precedenti ma se ne
sono fatti dei nuovi
• L’errore (grave) dell’ultimo piano digitale è di essere
….digitale
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19. Errori concettuali
• Pensiero magico: le tecnologie come strumenti o approcci capaci di risolvere i
problemi della scuola e della didattica
• La funzione: le tecnologie come fine non come strumento.
• La connotazione: scuola digitale, didattica digitale ….esiste solo scuola,
didattica, insegnante …
• La pedagogia: le tecnologie sono adatte ad una pedagogia costruttivista: no,
sono pedagogy free, sono utilizzabili a supporto di tutti i paradigmi
pedagogici
• La formazione: integrazione di formazione tecnologica e metodologica
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21. Le tecnologie vanno salvate
• Da preclusioni sconsiderate (vedi le sempre più
frequenti opposizioni/contrarietà)
• Da errori (sono sempre più numerosi i
dietrofront)
• Da entusiasmi ingenuità/infantili
• Da strumentalizzazioni soprattutto politiche ed
economiche
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23. Domande
• Si può cambiare la scuola a partire dalle
tecnologie?
• Le tecnologie sono innovazione?
• Le tecnologie sono alleate dell' insegnante. O
l’insegnante è ostaggio delle tecnologie?
Cosa fa la differenza?
• Le tecnologie aumentano o diminuiscono lo
spazio didattico dell'insegnante?
• Chi c'ha guadagnato: l'industria, la scuola?
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24. Nuove linee di sviluppo a partire
• dagli errori commessi e dagli sprechi
•dai risultati ottenuti
• dalle illusioni, degli abbagli
•dalle evidenze
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25. 4. Per una nuova
rotta
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26. Alcune (modeste) idee per dare lunga
vita alle tecnologie didattiche
1. Non parlare più di tecnologie didattiche; solo quando saranno
diventate trasparenti, avranno veramente trovato un loro posto
stabile a scuola
2. Partire sempre da un obiettivo, un problema di insegnamento e
apprendimento e identificare una strategia didattica coerente,
strumenti inclusi
3. Usare solo strumenti che si sappiano usare con disinvoltura, che
siano accessibili a scuola e dagli studenti
4. Domandarsi sempre a chi giova. Quanto giova alla scuola? Quanto
ai politici di turno? E l'industria? Serve tutta questa tecnologia?
Consumismo tecnologico?
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27. Si impara meglio
A. Se si ha un ruolo attivo
B. Se si svolge una attività
C. Se si costruisce
D. Se si collabora
E. Se si rappresenta ciò che è stato appreso
Per fare tutto questo le tecnologie sono un
partner insostituibile
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28. Le tecnologie per
• investigare,
• esplorare,
• scrivere,
• costruire modelli,
• costruire comunità,
• comunicare con altre persone,
• progettare e visualizzare
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29. Finalità (Canini e Musco)
A. Gestire cartelle e file in locale;
B. Utilizzare ambienti cloud;
C. Lavorare con i video;
D. Lavorare con l’audio;
E. Lavorare con le immagini;
F. Realizzare presentazioni;
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30. G. Costruire elaborati da stampare o
pubblicare sul web;
H. Costruire mappe da stampare o
pubblicare sul web;
I. Realizzare attività di collaborazione in
ambienti on-line;
J. Gestire attività in rete;
K. Coding.
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32. Il cambiamento è troppo
importante per lasciarlo in
mano degli opportunisti
La sfida pedagogica di Antoine de La Garanderie pubblicato su
Educazione Democratica, n. 1/2011
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