1. LE TUE OPERE
Le tue opere, Signore, le conosco bene.
Hai reso la speranza,
hai messo i piccoli al primo posto,
hai pianto per la miseria,
hai resistito al di là del grido,
hai liberato la Legge,
hai messo fine ai posti riservati,
hai accolto gli impuri,
hai guarito i corpi,
hai alleggerito i fardelli,
hai allargato l’amore fino alla lacerazione,
hai illuminato le coscienze,
hai rimesso in piedi coloro che erano abituati a stare
in ginocchio,
hai guardato solo con tenerezza,
hai mostrato il miracolo del pane
che si moltiplica per la condivisione,
hai offerto la vita quella sera,
hai aperto le braccia quel pomeriggio,
hai vinto la morte quel mattino,
hai tracciato la strada di una felicità sconvolgente.
Le tue opere, Signore, le conosco bene.
2. Le parole possono brillare
ed essere solo rituali dorati
perfettamente a punto,
gli scritti possono procurare l'illusione
della carta patinata:
le opere, invece, non possono ingannare!
Ci si può nascondere dietro i discorsi:
le opere, invece, mettono in luce i desideri e la
volontà nascosta.
Le opere rivelano la persona: verificano le parole,
sono l'incarnazione
dei progetti, dei sogni e della missione.
Le tue opere,
Cristo,
le conosco bene: sono la mia gioia e la speranza
della mia vita.
In esse io ti riconosco
Dio-con-noi
sulla terra e credo in te!
Ma credere in te, Signore,
non vuol dire realizzare
le tue stesse opere
ed impegnarsi nello stesso progetto?
3. Le opere:
le si paga con la propria carne, vi si profonde amore, vi si
investe tempo, vi si dona la vita senza misura!
Come te, Cristo!