1. AZIENDA SANITARIA LOCALE BI-BIELLA
RADIOTERAPIA
GUIDA INFORMATIVA
PER I PAZIENTI
E I LORO FAMILIARI
2. Pagina 2 Guida informativa per i pazienti e i loro familiari
OSPEDALE DEGLI INFERMI DI BIELLA
Dipartimento dei Servizi
Struttura Complessa di Radioterapia
Direttore: Dr. Gregorio MORO
Via Caraccio, 5/A - Biella
Segreteria 1° piano seminterrato - tel: 015/3503345
Simulatore: 2° piano seminterrato
Acceleratore lineare: piano terra
Sommario
Lo staff della Radioterapia di Biella ………….. 4
Introduzione ………………………………………………………... 5
Contatti e orari di apertura …………..……………. 6
Come raggiungere la Radioterapia …………… 6
Cos’è e a cosa serve la Radioterapia …..…… 7
L’apparecchiatura presente nell’Ospedale degli
Infermi di Biella ……………………………………....……….. 10
Testo a cura di: Luca Gastaldi e Michela Chioso
Progetto grafico: Pubbliche Relazioni, Accessibilità e Comunicazione ASL BI - Biella
3. RADIOTERAPIA Pagina 3
Il percorso del paziente ……………………….….…… 11
1. Prima visita e consenso informato ……….….…12
2. Centrature o pre-simulazione …………….……… 14
3. Centratura TAC ……………………………….……….….15
4. Piano di trattamento …………………….…….……….16
5. Simulazione ………………………. ………….…….……..18
6. Trattamento ………………………………….. ……..……19
7. Visite di controllo durante in trattamento …..20
8. Visite di follow up ……..…………………………..…….21
Da ricordare ……………………………………………………………….22
Facilitazioni ……………………………………………………………….. 22
Gli effetti collaterali della radioterapia……….……………24
Curiosità sulla
Radioterapia…………………………………………….…..………….. 29
4. Pagina 4 Guida informativa per i pazienti e i loro familiari
Lo staff della Radioterapia
Lo staff della Radioterapia dell’Ospedale degli
Infermi di Biella è così composto:
Direttore: Dr. Gregorio Moro
Medici: Dr. Paolo Bagnasacco
Dr.ssa Enrica Chiappe
Dr. Claudio Coda
Staff fisico sanitario: Dr. Bruno Farina (Fisico Medico)
Dr. Luca Gastaldi (Fisico Medico)
Dr.ssa Antonella Ostan (Fisico Medico)
Daniele Gamba (Tecnico)
Marco Gila (Tecnico)
Staff Tecnico: Angela Pozza (Coordinatore)
Chiara Cerino (Tecnico)
Jessica Depetro (Tecnico)
Enrico Ferrero (Tecnico)
Anna Loro Piana (Tecnico)
Beatrice Ramella (Tecnico)
Segreteria
e Servizi: Giovanna Bertagnolio
Giulio Perman
5. RADIOTERAPIA Pagina 5
Introduzione
Il paziente che si presenta per la prima volta in un
Servizio di Radioterapia con la necessità di essere sot-
toposto a trattamento può sentire il bisogno di chiari-
menti. Si chiede quali saranno i modi ed i tempi nei
quali la terapia sarà condotta, a chi rivolgersi per otte-
nere informazioni in caso di bisogno, quali siano le per-
sone e le figure professionali che incontrerà ed in che
modo lavoreranno per la cura della sua patologia, se il
trattamento sarà doloroso o se avrà effetti collaterali.
Alcune di queste domande troveranno risposta nel-
la prima e nelle successive visite di controllo a cui
verrà sottoposto: il medico radioterapista avrà cura
di spiegare nel dettaglio che cosa si farà e gli o-
biettivi che ci si propone, indicando anche i possibi-
li effetti collaterali.
Tuttavia, il percorso è articolato in più parti ed il trat-
tamento vero e proprio è solo l’ultimo di tanti passi
che concorrono alla buona riuscita della cura.
È questo il principale motivo per cui si intende mette-
re a disposizione del paziente alcune informazioni ge-
nerali sulla Radioterapia, rispetto alle quali medici e
personale del Servizio sono a disposizione per fornire
ogni tipo di ulteriore spiegazione.
6. Pagina 6 Guida informativa per i pazienti e i loro familiari
Contatti e orari di apertura
La segreteria della Radioterapia è disponibile per con-
tatti e comunicazioni ai numeri sotto riportati, dal
lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle 15.00.
Segreteria: 015/3503345
Per i pazienti in terapia, e per avere informazioni ri-
guardo ad eventuali variazioni di orario delle proprie
sedute di trattamento, è possibile contattare diretta-
mente i tecnici di radioterapia al numero:
Acceleratore lineare ' 015/3503347
Come raggiungere la Radioterapia
Dall’ingresso principale:
⇒ percorrere il corridoio centrale dell’Ospedale fino
ad incontrare l’ingresso della Radiologia;
⇒ entrare in Radiologia e percorrere il corridoio, svoltare
a destra e procedere fino alla porta a vetri delle scale;
⇒ scendere le scale e procedere lungo il corridoio di
fronte scala.
Dall’ingresso delle ambulanze del Pronto Soccorso
(parcheggio dietro all’Ospedale riservato alle
persone con difficoltà di deambulazione):
⇒ entrare dalla porta automatica utilizzando l’apposito
pulsante per aprirla;
⇒ lasciare a sinistra ascensore e scale e percorrere
qualche metro fino a svoltare a destra;
⇒ percorrere il corridoio fino a raggiungere la segreteria
della Radioterapia.
7. RADIOTERAPIA Pagina 7
Che cos’è e a cosa serve la Radioterapia
Negli ultimi decenni, l’impiego del nucleare a scopi
bellici ha insegnato che le radiazioni mal utilizzate
possono portare a drammatiche conseguenze. L’effet-
to può essere devastante in quanto esse sono in gra-
do di provocare, nelle cellule che compongono il no-
stro corpo, alterazioni tali da portare alla distruzione
delle cellule stesse. Questo effetto distruttivo può pe-
rò essere utilizzato anche in maniera vantaggiosa,
sfruttandolo per colpire proprio quelle cellule alterate
che compongono una massa tumorale costituitasi al-
l’interno del corpo umano.
Nella radioterapia cosiddetta “a fasci esterni” (quella
più diffusa) vengono appunto impiegati fasci di radia-
zione X e γ di alta energia per colpire le cellule malate
che si sono sviluppate all’interno del corpo del pazien-
te sottoposto al trattamento.
Trattamento di una patologia prostatica impostato su
un’immagine TAC. Sono rappresentati i fasci di radiazione
che convergono sul bersaglio (rappresentato in rosso) ottenen-
do la distribuzione della dose di radiazione cercata (linea lilla).
8. Pagina 8 Guida informativa per i pazienti e i loro familiari
Gli effetti collaterali della
La rappresentazione tridimensionale, ricostruita al computer
dei piani di cura, del trattamento prostatico prima descritto.
Il procedimento è tutt’altro che banale in quanto, pur
dovendo distruggere le cellule malate, è necessario
preservare quanto più è possibile i tessuti sani
circostanti.
Per ottenere questi risultati, ogni trattamento di Ra-
dioterapia deve essere considerato come un caso a sé
stante e deve essere attentamente progettato in mo-
do da ottenere l’effetto desiderato, pur preservando
la parte sana dell’organismo.
La durata e le modalità di trattamento variano da
caso a caso: si va dalla seduta unica fino alle 40, che
vengono normalmente effettuate una al giorno, dal
lunedì al venerdì.
9. RADIOTERAPIA Pagina 9
La necessità di frazionare la dose di radiazione erogata
è legata soprattutto alla necessità di permettere ai tes-
suti sani circostanti la sede da trattare di ricostituirsi
efficacemente, evitando dannosi effetti collaterali.
Ogni seduta, salvo eccezioni, è uguale all’altra ed ha
una durata di 10-15 minuti. Il paziente deve man-
tenere sempre la stessa posizione, per ottenere un
puntamento preciso del “bersaglio”. Questo avviene
anche grazie all’utilizzo di centratori laser e di sistemi
meccanici, in grado di immobilizzare la parte anatomi-
ca trattata e di riproporla uguale per la seduta del
giorno successivo.
Nel corso della seduta, dopo la sistemazione sul let-
tino di terapia, il paziente viene lasciato solo nella sala
schermata, ma rimane sempre sorvegliato attraverso
monitor dalla consolle esterna. Un sistema di interfoni
permette la comunicazione da e verso la sala di tera-
pia, per qualsiasi necessità possa insorgere. L’apparec-
chiatura, controllata dal tecnico di radioterapia all’e-
sterno, irradia il paziente nelle modalità e con le dosi
di radiazione stabilite.
Una credenza comune, che deve essere sfatata, è
quella che il paziente sottoposto a fasci di radiazione
diventi a sua volta radioattivo.
Non è così: nella Radioterapia a fasci esterni il
paziente NON diviene in alcun modo radioattivo e
quindi può condurre normale vita sociale senza temere
per l’incolumità di chi lo circonda.
10. Pagina 10 Guida informativa per i pazienti e i loro familiari
L’apparecchiatura presenta nell’-
Ospedale degli Infermi di Biella
L’apparecchiatura a disposizione del Servizio di Radio-
terapia dell’Ospedale di Biella un acceleratore lineare
Siemens Primis.
Nell’acceleratore lineare, il fascio di radiazione vie-
ne prodotto artificialmente e le energie di cui si dispo-
ne sono decisamente elevate. La scelta dell’una o del-
l’altra energia per il trattamento dovrà tenere conto
delle caratteristiche di ciascuna di esse e dell’ottimiz-
zazione del trattamento stesso.
Oltre la normale irradiazione con fotoni, l’acceleratore
consente anche quella con fasci di particelle di alta e-
nergia quali gli elettroni. Questo tipo di radiazione vie-
ne utilizzata per trattamenti superficiali e consente di
risparmiare notevolmente i tessuti sani più profondi.
L’acceleratore lineare
11. RADIOTERAPIA Pagina 11
Il percorso del paziente
Il paziente che usufruisce del Servizio di Radioterapia
segue un percorso terapeutico ben preciso.
Per quanto riguarda la Radioterapia dell’Ospedale di
Biella, si possono distinguere le seguenti fasi:
1. prima visita e consenso informato;
2. centratura o pre-simulazione;
3. centratura TAC;
4. piano di trattamento;
5. simulazione;
6. trattamento;
7. visite di controllo durante il trattamento;
8. visite di follow up.
12. Pagina 12 Guida informativa per i pazienti e i loro familiari
1. Prima visita e consenso informato
Nel corso di questa visita, detta anche “visita di con-
sulenza”, molte cose dovranno essere decise e prima
fra tutte è quella se sia o meno necessario, sulla base
degli accertamenti diagnostici e delle condizioni fisi-
che del paziente stesso, il trattamento radiante. Per
questo è necessario portare con sé tutta la docu-
mentazione riguardante gli esami fatti: come ad e-
sempio TAC, Risonanza Magnetica, Mammografia, e-
sami del sangue, ecc.
Visite di controllo durante il
Una volta stabilito che il paziente è candidabile alla
Radioterapia, il medico valuterà se è il caso di ri-
chiedere ulteriori esami e/o la consulenza dell’on-
cologo medico.
Il trattamento radioterapico è veramente un lavoro
d’équipe, ottenibile solo con una stretta collabora-
zione tra le varie specializzazioni, non solo all’in-
terno della Struttura di Radioterapia, ma anche
con altri reparti.
A fine visita, il medico indicherà in linea di massima il
tempo di attesa per l’inizio effettivo della radioterapia.
Non deve essere vissuto con apprensione l’eventuale
inizio posticipato, in quanto viene seguita una precisa
13. RADIOTERAPIA Pagina 13
scala di priorità che si basa su molti fattori quali la pato-
logia, lo stato del paziente, i risultati degli esami clinici.
Il consenso informato
Nel corso della prima visita viene consegnato un mo-
dulo da completare chiamato “consenso informato”.
Compilando e firman-
do questo modulo si
afferma di essere
stati informati sul
tipo di terapia alla
quale si sarà sotto-
posti, sui possibili
sintomi ed even-
tuali effetti collate-
rali della terapia
stessa.
È necessario capire
molto bene ciò che si
sta facendo per la
propria salute e, se si
ha qualche dubbio, di
qualsiasi tipo, è sem-
pre possibile, senza
timori, chiedere delucidazioni e farsi spiegare meglio.
Non esistono domande inutili, perché la comprensio-
ne dei vari passaggi permette una partecipazione attiva
e positiva ai fini della buona riuscita del trattamento.
14. Pagina 14 Guida informativa per i pazienti e i loro familiari
2. Centratura o pre-simulazione
Nel corso della centratura viene localizzato, attraverso un appa-
recchiatura radiologica (Simulatore per Radioterapia), quello
che sarà il centro del bersaglio da colpire con le radiazioni.
Il paziente viene posi-
zionato su un lettino
mobile e la macchina
ruoterà intorno nei
modi stabiliti dal medi-
co radioterapista, al
fine di identificare la
zona critica.
Il Tecnico Sanitario di
Radioterapia Oncologica
sistemerà il paziente sul
lettino ed eventualmen-
Il Simulatore dell’Ospedale di Biella te adatterà un cosiddet-
to sistema di immobilizzazione, per far sì che rimanga
nella stessa posizione per tutta la durata del trattamento.
Al t e r m in e d e l la centratura r a d io lo g ic a
(pre-simulazione), si esegue una TAC (Tomografia As-
siale Computerizzata).
Due esempi di sistemi
di immobilizzazione:
a sinistra, una ma-
schera termoplastica
per il bloccaggio della
testa; a destra, il
piano inclinato in
carbonio per i tratta-
menti alla mammella
15. RADIOTERAPIA Pagina 15
3. Centratura TAC
Le finalità di una TAC radioterapica e di una TAC
diagnostica sono molto diverse, come diversi sono i
modi di esecuzione. In quest’ultima, lo scopo è quello
di mostrare al medico una determinata patologia. Il
paziente viene posto normalmente su un lettino morbi-
do e posizionato in modo tale da rendere ottimale la
visualizzazione di ciò che si sta cercando.
In una TAC finalizzata alla
radioterapia ciò che si
vuole è invece ottenere l’
immagine del paziente
nell’esatta posizione
nella quale verrà ese-
guito il trattamento. Si
ricorda che la TAC forni-
Un esempio di apparecchiatura TAC
sce immagini assiali del
paziente, differentemente dai tradizionali apparecchi
per radiografia. Per fare un esempio “gastronomico”,
le immagini TAC sono come le fette di pane: ogni fetta
mostra una parte dell’interno e tutte insieme ricompo-
ste ripropongono il pane intero. Ecco quindi lo scopo
del nuovo esame: ricostruendo, con l’ausilio di un
computer, le immagini TAC del paziente (posto nell’e-
satta posizione nella quale verrà eseguito il trattamen-
to), si avrà a disposizione una riproduzione virtuale
del paziente, nel quale sarà possibile individuare sia la
zona da colpire con i fasci di radiazione, sia gli organi
critici (organi sani, raggiunti comunque da una piccola
parte di radiazioni).
16. Pagina 16 Guida informativa per i pazienti e i loro familiari
Il paziente verrà sistemato nella stessa posizio-
ne che avrà durante il trattamento.
In breve tempo, la TAC acquisirà le immagini richieste
che verranno spedite, per via informatica, al Sistema
dei Piani di Trattamento, un computer dove il Fisico
Medico inizierà il proprio lavoro sul paziente.
4. Piano di trattamento
Il piano di trattamento è il fulcro di ogni trattamento
radioterapico. In questa fase viene definito dove,
come e con quale dose di radiazione colpire la
zona malata.
Innanzitutto le immagini provenienti dalla TAC vengono
importate e ricostruite nel computer dei piani di tratta-
mento. Ognuna di esse porta con sé una serie di infor-
mazioni che vanno ben al di là dell’immagine stessa.
Attraverso di esse si potranno ottenere dati, quali le
densità delle varie componenti del corpo del paziente,
permettendo così al programma di analizzare molto
accuratamente la distribuzione della dose di radiazio-
ne in ogni punto.
In una prima fase, il medico delinea e delimita o-
gni parte di interesse, sia il bersaglio che gli organi
a rischio. Successivamente il Fisico Medico, sulla base
dei dati clinici e con l’ausilio dell’elaboratore elettroni-
co, valuta il tipo di radiazione da utilizzare e le modali-
tà nelle quali le radiazioni saranno impiegate. Si defi-
niscono così con la massima precisione, le posizio-
ni nelle quali l’apparecchiatura di terapia si sistemerà
17. RADIOTERAPIA Pagina 17
il trattamento e si calcolano i tempi delle singole
irradiazioni, per ottenere le dosi di radiazione pre-
scritte dal medico radioterapista.
Il volume bersaglio del trattamento La ricostruzione tridimensionale (3D)
alla mammella e l’organo critico del trattamento proposto qui sopra.
del polmone disegnato dal radiote- Sul profilo del paziente si possono
rapista su un immagine TAC. Sono osservano i due fasci di radiazione
visibili anche le posizioni dei fasci incidenti su di esso
radianti.
18. Pagina 18 Guida informativa per i pazienti e i loro familiari
5. Simulazione
La simulazione costituisce la prima vera e pro-
pria verifica del piano di trattamento. Ciò che si è
progettato in teoria su un elaboratore elettronico pas-
sa ora alla pratica, ovvero all’applicazione reale.
L’apparecchiatura che ci consente questo studio è ap-
punto detta “simulatore” costruito in modo da essere
in tutto e per tutto simile, nelle caratteristiche mecca-
niche, alla macchina per terapia. L’unica differenza è
che il fascio di radiazione prodotto è quello di un
normale tubo radiogeno e consente una visualizza-
zione dei parametri impostati ed un confronto con
il piano di trattamento. In pratica “vede” ciò che
“vedranno” i fasci di radiazione dell’acceleratore.
Al t e r m in e d e l la centratura r a d io lo g ic a
Il simulatore Nucletron Simulix
19. Guida informativa per i pazienti e i loro familiari
RADIOTERAPIA Pagina 19
6. Trattamento
Finalmente, dopo i controlli e le verifiche, viene il gior-
no dell’inizio della terapia vera e propria.
Il paziente viene fatto accomodare sul lettino ed aiuta-
to a riposizionarsi nella posizione prestabilita.
Il paziente è solo all’interno della sala schermata; l’ini-
zio della terapia viene indicato da alcuni rumori prove-
nienti dall’apparecchiatura sovrastante. Le radiazioni
colpiscono il bersaglio proprio come progettato e non
creano dolore.
Il personale operante segue costantemente attra-
verso telecamere l’andamento del trattamento e un
sistema di interfoni consente la comunicazione tra il
paziente e l’esterno e viceversa.
È molto importante restare fermi, proprio per man-
tenere quella posizione nella quale il piano di tratta-
mento è stato progettato.
Nel corso della seduta, verrà attivato talvolta un di-
spositivo che consente di visualizzare l’immagine ra-
diografica del trattamento, analogamente a quanto
avveniva al simulatore.
Questo apparecchio è noto come D.P.I. (Dispositivo
di “Portal Imaging” o di visualizzazione portale)
e costituisce una seconda ed importante verifica: tutto
deve collimare con quanto progettato, il piano di trat-
tamento deve essere rispettato perfettamente.
Se viene evidenziato un piccolo spostamento rispetto
alla posizione prevista, è possibile che l’irradiazione
20. Pagina 20 Guida informativa per i pazienti e i loro familiari
venga interrotta
per il tempo ne-
cessario a riposi-
zionare corretta-
mente il paziente,
ma questo avvie-
ne di rado.
Il dispositivo di visualizzazione portale dell’acce-
leratore della Radioterapia di Biella.
7. Visite di controllo durante il
trattamento
Terminata la seduta, ci si accorda con il tecnico per l’o-
rario delle successive sedute. Compatibilmente con le
richieste e con i posti liberi per il termine della terapia
di un paziente precedente, il tecnico cerca di fissare gli
appuntamenti tenendo conto delle esigenze del pazien-
te. Ogni giorno e circa alla stessa ora lo svolgersi degli
eventi sarà analogo. Durante il corso del trattamento,
vengono normalmente previste una serie di visite a
scadenze prefissate, allo scopo di verificare lo stato
di salute del paziente e l’efficacia della terapia.
In ogni momento è comunque possibile richiedere
una visita con il medico radioterapista, per segna-
lare qualsiasi evento che appaia come un’anomalia ri-
spetto alle normali condizioni di salute. Nessuna do-
manda è superflua e qualunque sintomo inatteso, anche
21. RADIOTERAPIA Pagina 21
se lieve, deve essere comunicato al medico radioterapi-
sta. Egli saprà fornire risposte e chiarimenti per favori-
re la comprensione delle fasi del trattamento e induce
ad un approccio positivo e sereno alla terapia, al fine di
ottimizzare al meglio il risultato.
8. Visite di follow-up
Anche quando la terapia è terminata vengono pro-
grammate visite periodiche, prima più ravvicinate poi
più distanti tra loro, per verificare l’assenza di ripresa
di malattia.
Le macchine per radioterapia sono apparecchia-
ture molto complesse. Ogni semplice movimento è
controllato più e più volte da due o tre sensori che ne
verificano la posizione; se un sensore legge un dato
errato, ferma automaticamente la macchina.
Può capitare che talvolta l’apparecchiatura subisca dei
fermi macchina inattesi dagli stessi addetti ai lavori.
Magari si è appena arrivati e viene comunicato che la
terapia non verrà fatta per un guasto improvviso.
Occorre tener presente che l’arresto dell’apparecchia-
tura avviene per la sicurezza del paziente.
Il trattamento su paziente viene eseguito solo nelle
condizioni di perfetto funzionamento dei macchinari.
22. Pagina 22 Guida informativa per i pazienti e i loro familiari
Da ricordare
Per le visite mediche
È necessario portare con sé la documentazione
relativa agli ultimi esami ai quali ci si è sottoposti,
impegnative e ticket ove richiesto.
Per le visite di follow up successive al completamen-
to di un ciclo di radioterapia, occorre avere con sé il
cartellino consegnato a fine ciclo.
Per la terapia
Se non espressamente richiesto, non è necessario pre-
sentare alcuna documentazione.
È possibile concordare con i tecnici dell’apparecchiatura
un orario per la terapia consono ai propri impegni.
Facilitazioni
Giustificazioni per il lavoro
Per i pazienti ed i parenti che li accompagnano nei periodi
di terapia è possibile richiedere un modulo di giustifica-
zione per l’assenza dal lavoro, rivolgendosi alla segreteria
della Radioterapia.
Esenzioni ticket
I pazienti della Radioterapia hanno diritto ad un’esenzio-
ne per patologia identificata con il codice 048.
Per la certificazione :
Il radioterapista/oncologo fornisce al paziente una certifi-
cazione di patologia. Con tale documento il paziente si
reca dal proprio medico di medicina generale, che proce-
de con la richiesta di esenzione.
23. RADIOTERAPIA Pagina 23
La richiesta deve poi essere inoltrata dal paziente stesso
presso gli sportelli dei Poliambulatori:
Poliambulatori di Biella
Via Fecia di Cossato, 10
Orari: da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 15.00
Tel: 015/3503630
Via Caraccio, 26
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 17.30
Poliambulatorio di Cossato
Via Pier Maffei, 59
Orari: da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 15.30
Tel. 015/9899841
Parcheggio interno per i pazienti non deambulanti
L’accesso al parcheggio è subordinato all’esposizione
sul cruscotto dell’automobile dell’apposita autoriz-
zazione, opportunamente approvata e firmata dal di-
rettore del servizio. In caso di necessità farne richie-
sta alla segreteria della Radioterapia .
Vetture di accompagnamento
I pazienti ai quali, per motivi personali o familiari, non
è possibile raggiungere l’Ospedale con mezzi propri,
possono appoggiarsi al Fondo Edo ed Elvo Tempia
(tel. 015/351830) o, nel caso di pazienti con malattie
di tipo onco-ematologico, alla Fondazione Clelio Angeli-
no Onlus (tel. 015/34985).
Supporto di tipo psicologico per pazienti e famigliari
In caso il paziente o un suo famigliare sentisse la ne-
cessità di ricevere un aiuto di tipo psicologico, la no-
stra ASL dispone di un Servizio di Psicologia Clinica,
24. Pagina 24 Guida informativa per i pazienti e i loro familiari
di cui è Responsabile la Dr.ssa Patrizia Tempia.
È possibile prenotare la prima visita direttamente con gli
operatori del reparto di Radioterapia oppure, per qualsiasi
informazione, contattare la segretaria del Servizio di
Psicologia Clinica al numero: 015/3503861.
Gli effetti collaterali della
radioterapia
L’entità degli effetti varia da caso a caso, sia per
quanto riguarda il momento dell’insorgenza, che per
intensità e durata. Condizioni generali di salute, pato-
logie concomitanti, maggiore o minore sensibilità indi-
viduale alle radiazioni, interventi chirurgici, associa-
zione con altre terapie e dosi di radiazione sommini-
strate sono tutti elementi può essere un valido aiuto.
In questi casi la terapia farmacologica può essere d’-
aiuto e talvolta può rendersi necessaria l’interruzione
del trattamento, ma ogni comparsa di effetti collatera-
li deve essere segnalata al personale del Servizio e, in
particolare, al medico radioterapista.
La Radioterapia agisce in maniera locale, cioè su un
“bersaglio” molto ben definito e localizzato. Ciò signi-
fica che, al di là dell’arrossamento e di un’eventuale
limitata desquamazione della cute attraversata dal fa-
scio di radiazione, comune a tutte le sedi irradiate,
potrebbero manifestarsi effetti collaterali diversi a
seconda della zona trattata.
Si consiglia di rivolgersi al personale del reparto per
qualsiasi ulteriore domanda.
25. RADIOTERAPIA Pagina 25
Si riportano alcune indicazioni di possibili effetti colla-
terali, suddivisi per regione irradiata, insieme ad alcuni
consigli che potranno essere utili.
Torace
I possibili effetti collaterali sono: difficol-
tà a deglutire di intensità variabile, tosse
stizzosa o catarrale, dolore toracico, al-
terazione del tono della voce, debolezza,
perdita dell’appetito con possibile perdita
di peso, polmonite in genere asintomatica. Più di rado
possono osservarsi febbre e aumento delle difficoltà
respiratorie.
Dopo qualche settimana dal termine della radio-
terapia è possibile la comparsa di tosse o difficoltà
respiratoria che richiedono l’intervento del medico. Tali
sintomi possono essere legati ad un’infiammazione del
polmone raggiunto dalle radiazioni e, opportunamente
trattati, scompaiono in genere tra le 2 e le 4 settimane
dalla comparsa.
Per quanto riguarda l’assunzione di cibo e bevande,
è opportuno evitare alcuni alimenti:
⇒ cibi irritanti (tipo agrumi), speziati o troppo salati;
⇒ cibi che richiedono un’intensa masticazione come
quelli a bassissimo contenuto d‘acqua (per esempio
la crosta del pane);
⇒ bevande alcoliche (birra o vino) o superalcoliche
(grappa, rum);
⇒ bevande acide (spremute di limoni, pompelmi e
arance) o gassate.
26. Pagina 26 Guida informativa per i pazienti e i loro familiari
Addome
Nel caso di radioterapia all’addome si
possono verificare effetti collaterali quali
nausea, vomito, gastrite o esofagite
(infiammazione della mucosa gastrica o
dell’esofago), dolori addominali, turbe digestive e del-
l’alvo, flatulenza, perdita dell’appetito e sensazione di
stanchezza.
Per limitare la nausea si consiglia di evitare i cibi mol-
to unti e quelli per i quali si avverte una avversione.
Talvolta si rende necessaria l’assunzione, sotto con-
trollo medico, di ansiolitici in quanto l’ansia generata
dalla partecipazione alle cure incrementa la nausea
dovuta all’irradiazione.
Può capitare che alla nausea segua il vomito. Si consi-
gliano in genere piccoli pasti e una dieta liquida, se il
vomito risulta abbondante. Come sempre l’assunzione
di qualsiasi farmaco deve essere valutato esclusiva-
mente dal medico.
Se l’intestino viene raggiunto dalle radiazioni può in-
sorgere diarrea. Oltre ai farmaci, che saranno pre-
scritti caso per caso, è opportuna una dieta che con-
tenga almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno, pic-
coli pasti ricchi di proteine e di sali minerali, sodio e
potassio, ma poveri di fibre. Evitare quindi legumi,
frutta cruda e cotta e verdure.
27. RADIOTERAPIA Pagina 27
Encefalo e regione del capo-collo
Una radioterapia nella regione della te-
sta può dare sensazioni di nausea, vomito
e talvolta vertigini. Possono capitare anche
casi di rallentamento ideo-motorio e diffi-
coltà di parola.
Ognuno di questi sintomi deve essere comunicato al
medico che provvederà, dove è il caso, ad un’opportu-
na copertura farmacologica.
Nei casi di irradiazione del collo è possibile riscon-
trare una difficoltà alla deglutizione, bruciori alla boc-
ca, mal di gola, inappetenza, alterazioni del gusto e
della salivazione, debolezza.
È comunque opportuno mantenere, nel corso della ra-
dioterapia, un’attenta igiene orale. Il fumo e l’alcol so-
no normalmente causa di peggioramento degli effetti
collaterali.
Può essere utile:
⇒ pulire la bocca usando, dopo ogni pasto, spazzolini
a spazzole semirigide;
⇒ sciacquare la bocca con una soluzione composta da
acqua (250 ml) e un cucchiaino di bicarbonato di
sodio, per rendere la saliva più fluida.
28. Pagina 28 Guida informativa per i pazienti e i loro familiari
Mammella
Nei casi di irradiazione della mammella,
si possono verificare effetti collaterali
quali arrossamento della pelle, prurito,
calore, dolori puntori, gonfiore dei tessuti
sottocutanei e, in rari casi, bolle e esulcerazioni superfi-
ciali su aree limitate; raramente si incontra mastite
con turgore e dolore della mammella irradiata.
Talvolta la pelle può assumere un colore bruno che si
può protrarre nel tempo, anche se con intensità de-
crescente.
È consigliabile lavarsi con acqua tiepida (non calda) e
sapone neutro e asciugare delicatamente la zona,
senza strofinare l’asciugamano con troppa energia.
Si consiglia inoltre di non portare reggiseno, ma in-
dossare solo magliette di cotone larghe e soffici. Il
reggiseno, se usato, non deve avere sostegni metallici
(ferretti) e deve essere confortevole.
Durante la radioterapia è da evitarsi l'esposizione
ai raggi solari (specialmente se la cute risulta ar-
rossata), precauzione che dovrà essere preferibil-
mente mantenuta anche nei sei mesi successivi al
trattamento stesso.
29. RADIOTERAPIA Pagina 29
Curiosità sulla
Radioterapia...
30. Pagina 30 Guida informativa per i pazienti e i loro familiari
Un po’ di storia...
L’otto novembre 1895, presso l’Isti-
tuto di Fisica dell’Università di Wür-
zburg, in Germania, il Fisico tedesco
Wilhelm Conrad Roentgen (a fian-
co) scoprì per caso qualcosa destina-
to a stravolgere da lì in avanti il
mondo della fisica ed i metodi di os-
servazione della natura fino ad allora
conosciuti: i raggi X. Cosciente di
quanto questa scoperta potesse essere rivoluzionaria,
prese la decisione di renderla pubblica senza coprirla
da brevetto, in modo che chiunque potesse usufruirne
per il bene della comunità.
Nel corso degli anni, molte sono state le applicazioni
dei raggi X, ma le più note sono senza dubbio quelle
legate alle apparecchiature sanitarie per l’esecuzione
di radiografie, che si effettuano in caso di fratture o di
svariate altre patologie.
Cosa sono in realtà i raggi X?
Sono radiazioni, proprio come la luce proveniente
dal Sole o da una semplice lampadina elettrica, ma
con energia maggiore rispetto a queste ultime e mag-
giore è l’energia, più penetrante la radiazione
risulta. Questa caratteristica si traduce nell’effettiva
possibilità di attraversare i materiali ed in particolare i
tessuti del corpo umano.
Gli impieghi dei raggi X, in ambito sanitario, possono
essere vari. I principali fanno capo a due importanti
31. RADIOTERAPIA Pagina 31
discipline che incontriamo all’interno delle strutture
ospedaliere diffuse sul territorio e presenti nell’Ospe-
dale di Biella: la Radiologia e la Radioterapia.
Nei Servizi di Radiologia vengono utilizzati raggi X di
energia relativamente bassa. Il loro scopo è la visua-
lizzazione di strutture presenti all’interno del corpo u-
mano. Le comuni radiografie sono un esempio di tale
tipo di impiego.
Nei Servizi di Radioterapia, le energie impiegate so-
no molto più alte e le radiazioni vengono utilizzate per
curare patologie, anziché per visualizzare una o più
parti del corpo.
Foto del Monoblocco, Macchi. Anni ‘50