2. Sommario
In questa lezione si affronteranno i seguenti
argomenti:
Introduzione alla Psicologia Scientifica
Gli orientamenti più importanti della
Psicologia Scientifica
La Psicologia cognitiva
3. Cosa studia la Psicologia cognitiva
La Psicologia cognitiva si occupa delle principali funzioni
mentali dell’essere vivente.
Le informazioni che provengono dal mondo esterno,
vengono percepite (percezione), filtrate (attenzione) e
memorizzate (memoria). Alcune di queste informazione
arrivano alla coscienza e altre no.
Alcune vengono rielaborate in memoria e contribuiscono
a produrre altra conoscenza (ragionamento, problem
solving). Questo sistema di cose ci permette di muoverci
all’esterno e interagire (linguaggio e comunicazione) e
raggiungere degli scopi (motivazione) che ci possono
soddisfare o meno (emozione).
4. Cenni storici
Quando la psicologia diventa scienza autonoma?
Dopo le teorie evoluzionistiche di Darwin e grazie al
dualismo Cartesiano
Individuazione dell’oggetto di studio – Mente -
(coscienza, comportamento, processo cognitivo)
Utilizzo di un metodo scientifico di indagine –
Introspezione - (sperimentale).
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GALLERIA DEI PRECCURSORI DELLA PSICOLOGIA SC
5. Wundt, Wilhelm Max
Mannheim 1832 - Lipsia 1920.
Fisiologo e psicologo tedesco
e fondatore della psicologia in
quanto scienza autonoma.
Fondò a Lipsia (1879) il primo
laboratorio di psicologia
sperimentale.
6. Wundt, Wilhelm Max
Il suo approccio è definito da alcuni storiografi come
PSICOLOGIA DEL CONTENUTO, in quanto privilegiava
la semplice osservazione dei contenuti psichici, piuttosto
che la loro inferenza.
Oggetto dell’indagine psicologica è l’esperienza
immediata.
Il metodo di studio è quello dell’INTROSPEZIONE (o
anche auto-osservazione).
La sua ambizione era la creazione di una comunità
scientifica. Per questo il suo laboratorio venne
“frequentato” da centinaia di allievi e psicologi.
7. Wundt, Wilhelm Max
I campi di indagine
Psicofisiologia dei sensi (vista e udito)
Helmholtz
Attenzione (tempi di reazione) Helmholtz e
Donders
Psicofisica
Associazioni mentali (empirismo inglese)
8. Le radici del comportamentismo
L’antecedente più immediato va
visto in PAVLOV (1849-1936), che
aveva introdotto il concetto di
condizionamento classico.
Per Pavlov il riflesso condizionato,
ossia l’associazione corticale di una
risposta appresa a una innata.
La mente si sviluppa per progressiva
differenziazione di risposte via via
apprese e associate a precedenti
acquisizioni.
9. Watson e la scuola
comportamentista
Watson, John Broadus
(Greenville 1878 - Woodbury
1958)
Docente in varie università
degli Stati Uniti, fu presidente
dell'American Psychological
Association e direttore del
laboratorio di psicologia della
Johns Hopkins University
Diresse dal 1908 al 1915 la
“Psychological Review” e dal
1915 al 1927 il “Journal of
Experimental Psychology”
10. Watson e la scuola
comportamentista
Dal 1904 si dedicò a ricerche di psicologia animale. Nel
1913 pubblicò La psicologia dal punto di vista del
comportamentista, in cui propose un nuovo indirizzo di
ricerca, appunto il COMPORTAMENTISMO (o
"behaviourismo").
L’evoluzionismo darwiniano aveva chiarito che fra uomo
e animali non vi era una differenza radicale, tale per cui
l’uomo ha un’anima e l’animale no. Era allora plausibile
fare ricerca sugli animali.
Watson fu il propugnatore e il divulgatore di un
movimento (e non scuola) fatto di idee che stavano
maturando.
11. Watson e la scuola
comportamentista
Il comportamentismo quindi venne influenzato da
Studiosi diversi.
Profonda influenza ebbero gli studi sul condizionamento
di Pavlov (scuola Sovietica) e di Thorndike
(apprendimento per “prove ed errori”)
Es. posso insegnare ad un cane ad obbedire ad un mio
comando (ricompensandolo con cibo)
Es. posso insegnare ad un topo un certo percorso in un
labirinto dandogli dei premi (cibo) o delle punizioni
(scosse):
Stimolo = cibo/scosse
Risposta = reazione topo
13. Proprietà del comportamentismo
Il comportamentismo si caratterizza per:
Oggetto di studio: non più la mente o la coscienza,
ma il comportamento
Metodo di studio: non più l’introspezione o il colloquio
clinico ma il controllo sperimentale, in modo da
predire le risposte (comportamento) a partire da
determinati stimoli ambientali (S>R)
Per Watson l’introspezione non è scientifica perché:
Osservatore = Osservato
Il resoconto del soggetto non può essere “visto” da
nessun altro: è un esperienza privata
14. Proprietà del comportamentismo
Centrale è quindi il tema dell’apprendimento: paura,
rabbia, amore sono comportamenti emozionali sulla
base di stimoli ambientali (es. piccolo Albert)
Le stesse nevrosi psicologiche ne sono un esempio
“datemi una dozzina di bambini e li farò diventare
avvocati, attori, ingegneri ecc.” (Watson)
Le idee di Watson ebbero terreno fertile nel campo della
selezione militare e in ambito pubblicitario
15. Gli albori della psicologia cognitiva
In Europa vi erano studiosi come Piaget e gli esponenti
della scuola gestaltista che si discostarono dalle idee
comportamentiste e dal metodo di studio sperimentale
Costoro rappresentarono la base per l’affermarsi della
successiva nascita della Psicologia Cognitiva
16. Piaget,
Jean (Neuchâtel 1896 - Ginevr
a 1980)
Insegnò all'Istituto Jean-
Jacques Rousseau di Ginevra,
di cui divenne direttore nel
1932, e all'Università di
Losanna.
Direttore del Laboratorio di
psicologia dell'Università di
Ginevra dal 1940, nel 1955
fondò il Centro internazionale e
interdisciplinare di
epistemologia genetica di
17. Piaget e la teoria dello sviluppo
Piaget è noto soprattutto per le sue pionieristiche
ricerche sullo sviluppo dell'intelligenza nei bambini, che
esercitarono un profondo influsso sulla psicologia dell'età
evolutiva
Il settore di ricerca, denominato epistemologia genetica,
studia lo sviluppo (genesi) delle strutture cognitive.
Secondo Piaget, la conoscenza è un processo e non uno
stato, una relazione fra colui che conosce e ciò che è
conosciuto. L’individuo costruisce la sua conoscenza, nel
senso che partecipa attivamente al processo del
conoscere.
18. Piaget e la teoria dello sviluppo
I suoi studi furono rivolti al pensiero, alle capacità logiche
e al linguaggio, ma soprattutto all’intelligenza e alla
capacità di problem solving nei bambini
Secondo Piaget erano inadeguati:
L’Introspezione perché presupponeva soggetti
addestrati,
Il Metodo sperimentale comportamentista perché non
sufficiente per capire i processi sottostanti alla
soluzione di un problema (ragionamento),
Il Colloquio psicoanalitico perché libero.
19. Piaget e la teoria dello sviluppo
Inventò un nuovo metodo, il COLLOQUIO CLINICO, un
insieme fra osservazione e colloquio
Consisteva nel ricostruire le credenze o nel sottoporre
domande mirate mentre un bambino risolve un compito
Alcune volte il colloquio si accompagnava alla
manipolazione di oggetti da parte dello sperimentatore o
del bambino (passare acqua da un recipiente ad un altro
di forma diversa ma uguale capienza)
Piaget traeva conclusioni interpretando i colloqui e i
comportamenti e derivandone le strutture sottostanti al
pensiero
20. La Psicologia della Forma o
GESTALT
Si sviluppa in Germania a partire dai lavori di
Wertheimer, Koheler, Koffka e Lewin.
La psicologia della Gestalt cerca di comprendere il
funzionamento della mente studiando come le parti si
unificano nel tutto per formare l’esperienza cosciente.
21. La Psicologia della Forma o
GESTALT
Il motto della Gestalt è che il tutto è diverso dalla somma
delle parti.
Infatti, se prendiamo le note che compongono una
melodia e le mettiamo assieme in ordine casuale, il
risultato finale, seppur composto dalle stesse note, sarà
alquanto diverso.
Se, invece, le relazioni tra le note vengono mantenute,
come nel caso in cui la stessa melodia venga suonata in
una chiave diversa, pur essendo composta da note
diverse, la melodia sarà riconosciuta come identica.
23. La Psicologia della Forma o Gestalt
Questa scuola è conosciuta prevalentemente per gli
studi sulla percezione, ma anche si è occupata anche di:
psicologia sociale e dei gruppi
psicologia del pensiero
psicologia animale e comparata
La psicologia della Gestalt è ancora oggi presente in
molteplici ambiti nei metodi e nell’impostazione
fenomenologica.
24. La psicologia della Gestalt
Wertheimer nel 1904 si dedicò allo studio della
percezione visiva. La sua dissertazione sul
fenomeno del "movimento apparente",
pubblicata nel 1912, diede origine alla scuola
della psicologia della GESTALT (forma)
I Gestaltisti si caratterizzarono per la
rivalutazione dei fattori innati e dell’esperienza
diretta, contrapposta a quella passata
Il metodo di studio dei fenomeni percettivi e di
pensiero era quello fenomenologico:
analisi dettagliata delle caratteristiche degli
oggetti così come questi si presentano alla
nostra osservazione ingenua
25. Che cos’è la psicologia cognitiva?
La psicologia cognitiva è lo studio della percezione, della
memoria, del linguaggio e del pensiero negli umani e
come noi conosciamo e interpretiamo i contenuti del
mondo.
Lo studio scientifico della mente umana e di come
processiamo le informazioni che provengono, sotto
forma di stimoli, dal mondo esterno.
Si collega ad altri campi come la linguistica, la computer
science, la filosofia, la psicologia, ecc.
27. Idee alla base dello Human
Information Processing (HIP)
La conoscenza si manifesta attraverso elaborazioni di
tipo sequenziale (serial processors).
Ma sia il cervello che alcuni computer più recenti sono
paralleli (parallel processors) cioè sono in grado di
svolgere, contemporaneamente, molte operazioni alla
volta.
Ogni stadio esegue un unico processo sulle informazioni
che riceve dall’ambiente (rappresentazioni interne) o
su altri stadi e, le risposte sono la conseguenza di questi
processi.
29. L’emergere del paradigma
dell’Information Processing
Presupposto centrale è la simulazione del
modo di trattare i dati messo in atto dal
cervello umano:
Acquisizione
Processing
Immagazzinamento
Recupero
30. Approccio dello Human Information
Processing
L’informazione che arriva dall’ambiente è
brevemente immagazzinata, alcune informazioni
sono selezionate per elaborazioni successive,
altre informazioni sono selezionate per
affrontare dei compiti ben precisi.
Il risultato di tutto questo è il comportamento del
soggetto all’interno del mondo.
31. L’approccio ecologico
Per l’approccio ecologico, di cui Gibson (1904-1979) è il
massimo esponente, la funzione del sistema percettivo è
semplicemente quella di selezionare la porzione dello
schema ambientale esterno che deve essere elaborata.
Secondo Gibson, le informazioni sono già presenti nella
stimolazione come si presenta direttamente
all’osservatore, e da questi possono essere direttamente
colte (teoria della percezione diretta), senza dover
ricorrere a sistemi computazionali, flussi informazionali,
strutture rappresentazionali.
Hanno senso per l’organismo che le coglie direttamente
dalla stimolazione in quanto affordances, presentate
dall’ambiente in relazione al valore evolutivo che hanno
per l’organismo.
32. La scienza cognitiva
Si è costituita ufficialmente attorno al 1956, quando
specialisti nelle scienze della comunicazione e nelle
scienze umane cercarono di trovare un punto di unione
tra discipline come l’epistemologia, la psicologia
scientifica, la linguistica, la teoria dell’elaborazione delle
informazioni e la simulazione al computer dei processi
cognitivi.
Pur non negando l’utilità dei diversi livelli di analisi, lo
scienziato cognitivo fonda la sua ricerca sull’assunto che
l’attività cognitiva umana debba essere descritta nei
termini di simboli, di schemi, di immagini, di idee e di
altre forme di rappresentazione mentale.
33. La scienza cognitiva
Al contrario, il connessionismo, che si contrapponeva ai
modelli di simulazione simbolica, sosteneva che
l’elaborazione avviene contemporaneamente in parallelo
su tutti gli input (segnali in ingresso) e produce un output
(segnale in uscita) che è funzione sia dell’interazione tra
tutti gli input sia del peso che ha ciascuno di essi.
Questo tipo di elaborazione a parallelismo distribuito
comporta non più una rappresentazione simbolica, ma
sub-simbolica.
35. Il connessionismo: mente e cervello
Mente = cervello
Per studiare la mente occorre studiare il sistema
nervoso.
Emergentismo: mente non ridotta semplicemente al
cervello come sistema fisico, ma a qualcosa di più
astratto. Emerge a partire da un certo grado di
complessità cerebrale.
Cervello sistema complesso. 100 miliardi di neuroni, con
connessioni eccitatorie e inibitorie. Funzionamento lento
(tempo di scarica dei neuroni in msec), ma efficiente
date le miriadi di interconnessioni.
36. Prospettive contemporanee in
psicologia
In psicologia, in quanto disciplina scientifica, non esiste
un approccio unitario o universalmente accettato.
Esistono invece sia diversi livelli di analisi sia diverse
metodologie di studio e diverse logiche d’interpretazione
dei fenomeni.
37. Domande da studiare
Che cos’è la psicologia scientifica
Che cos’è il Comportamentismo
Cognitivismo e lo Human Information Processing (HIP)
Notes de l'éditeur
L'organizzazione del comportamento e delle principali funzioni psicologiche.
Darwin, 1872
Questo metodo consiste in una tecnica di auto-osservazione e di descrizione minuziosa di ciò che il soggetto percepisce, e richiede un osservatore addestrato ad isolare le impressioni sensoriali elementari, in modo da rivelare gli elementi irriducibili di ogni esperienza cosciente.
L’intero apprendimento, e quindi l’apparato mentale, si sviluppa per progressiva differenziazione di risposte via via apprese e associate a precedenti acquisizioni.
Settore di ricerca interdisciplinare.
Rispecchia il funzionamento di un normale calcolatore. Ipotesi sul parallelismo del cervello. Riferimento a sistemi come Flow-Chart, schemi, piani e strutture di controllo. Il nostro comportamento è organizzato secondo una logica ben strutturata che non lascia nulla la caso.
Uno dei limiti principali del cognitivismo è quello di aver prestato troppa attenzione alla costruzione dei modelli (mentalismo), a scapito dell’osservazione empirica.