1. L’attenzione
•“…è il prendere possesso da parte della mente, in chiara e vivida forma
di uno fra tanti oggetti o fra tanti treni di pensieri possibili.”(W.James,
1890, Principi di Psicologia)
•L’attenzione è un meccanismo adattivo di
selezione- elaborazione delle informazioni in
entrata, a capacità limitata, sia spazialmente
che temporalmente.
Attenzione selettiva
Automatica
(o esogena)
Volontaria
(o endogena)
Livello di arousal Livello di vigilanza
(attenzione sostenuta)
2. •A che livello di elaborazione si colloca il filtro dell’attenzione selettiva?
• Selezione precoce: prima del riconoscimento: l’informazione in
eccesso è eliminata prima del riconoscimento, a causa della capacità
limitata del magazzino della MBT (Broadbent, 1958)
…ma studi successivi hanno dimostrato che
l’informazione ignorata è elaborata
implicitamente (→intrusione degli stimoli
ignorati)
3. • Selezione tardiva: dopo il riconoscimento: l’informazione è filtrata
in un momento successivo al riconoscimento, prima della selezione
della risposta, in base alla pertinenza o interesse soggettivo degli
stimoli (Deutsch&Deutsch, 1963; Norman, 1968; Treisman, 1969).
•A liv. della risposta: l’informazione è filtrata a livello dell’output motorio
(Teoria premotoria dell’attenzione spaziale: Rizzolatti et al., 1994)
4. Dati sperimentali a favore dell’ipotesi di una selezione precoce:
•spostare implicitamente o
esplicitamente l’attenzione sul punto
dello spazio dove verrà presentato
uno stimolo produce un miglioramento
dei tempi di risposta, della discrimi-
nazione e del riconoscimento degli
stimoli (gain control: l’elaborazione
percettiva migliora nella regione dove
si sposta l’attenzione)
Il paradigma
di Posner
dell’attenzione
spaziale (1980)
benefic
costo
5.
6. Il beneficio in TR si verifica solo se lo stimolo segue il cue in un
intervallo di 50-200ms. Dopo (>300ms) gli effetti sono opposti:
→ inibizione di ritorno
7. La ricerca nella scena visiva
-meccanismi preattentivi: effetto ‘pop out’ → ricerca ‘covert’ in parallelo,
più veloce
-meccanismi attentivi: no effetto ‘pop out’ → ricerca ‘overt’ seriale
(conjunction target), più lenta
9. …altri esempi di elaborazione preattentiva visiva: percezione
della tridimensionalità in base all’ombreggiatura
10. Altri fattori che possono influenzare il tempo di esplorazione:
•Il ‘carico cognitivo’ del compito
-COMPITI:
-Ricerca del numero 3
-Ricerca dei numeri pari
-Ricerca dei multipli di 3
11. - A parità di caratteristiche visive dello stimolo, il compito che implica
un carico cognitivo maggiore (in questo caso il compito dei multipli) fa
aumentare il tempo di esecuzione della ricerca visiva
12. Studio dell’attenzione selettiva con Potenziali Evocati (PE)
La risposta elettrofisiologica dei neuroni che codificano lo stimolo
che compare nella regione dello spazio dove si presta attenzione viene
amplificata molto precocemente per effetto dell’attenzione
Attenzione selettiva uditiva
-nella corteccia uditiva primaria l’attività dei neuroni uditivi si amplifica
(= elaborazione di una maggior quantità di informazione) già a partire da
20-60ms dopo la presentazione dello stimolo
Attenzione selettiva visiva
- nella corteccia visiva extrastriata l’attività dei neuroni visivi si
amplifica a partire da 70-80 fino a 200ms dopo la presentazione dello
stimolo
⇒ dati a favore della selezione precoce delle informazioni
13.
14. - I PE uditivi e visivi degli stimoli cui si presta attenzione sono > dei
PE degli stimoli cui non si presta attenzione
La modulazione conserva caratteris-
tiche analogiche-topologiche
⇒⇒ I sistemi di controllo dell’attenzione influenzano, mediante proiezioni discendenti (top
down), l’eccitabilità dei neuroni corticali che codificano le caratteristiche degli stimoli cui
prestare attenzione o da ignorare.
15.
16. Attenzione spaziale e per gli oggetti: un sistema unico o diviso?
Due sistemi (sec. studi PET):
1. Il sistema attenzionale poste-
riore (PAS)
2. Il sistema attenzionale anteriore
(AAS)
-selezione della localizzazione spa-
ziale degli stimoli
-riceve afferenze dalla via dorsale
(via del where)
-selezione degli attributi qualitativi
dello stimolo (forma, colore,
dimensione) e loro integrazione.
-riceve afferenze dalla via ventrale
(via del what)
-comprende aree della corteccia prefrontale mediale (inclusa la
corteccia cingolata anteriore), e l’area supplementare motoria (AMS)
-comprende la cort. parietale post.,
il talamo (pulvinar e nucleo reticol.),
il collicolo superiore.
17. La modulazione attenzionale dell’attività neurale agisce separatamente
per le caratteristiche degli oggetti e per la loro posizione spaziale
Se gli oggetti occupano la stessa posizione spaziale c’è facilitazione per
l’elaborazione delle caratteristiche dell’oggetto a cui si presta attenzione
ad opera dell’AAS.
18. Il modello a tre stadi di Posner (1990):
il PAS ha la triplice funzione di:
- spostamento dell’attenzione su
di uno stimolo di interesse;
- ancoraggio dell’attenzione allo
stimolo con esclusione degli
stimoli non-interessanti (effetto
zoom);
- disancoraggio dell’attenzione e
predisposizione alla selezione
spaziale di un altro oggetto di
interesse
Il PAS permette all’AAS di estrarre
le informazioni relative a forma e
colore e al sistema ventrale e di
svolgere la funzione di riconoscimento
dello stimolo selezionato.
19. Anatomia dell’attenzione:
studi di attivazione
funzionale
L’attenzione non è
distribuita casual-
mente nel cervello ma in
modo ‘analogico-
topologico’
20. Tutte qs aree, ad eccezione di V1, contengono neuroni con CR visivi la cui attività
è modulata dall’attenzione
Anatomia dell’attenzione: strutture coinvolte e effetti lesioni cerebrali
-Pulvinar: ruolo simile a quello dei CS, ma
spto spostamento implicito attenzione
- Gangli della base: proiettano ai CS e
regolano i movimenti saccadici per via
inibitoria (lesione può provocare neglect).
Strutture sottocorticali:
-Collicoli Superiori: coinvolti nello
spostamento esplicito (e implicito?)
dell’attenzione
-Lesioni al CS determinano un aumento
dei TR nel paradigma di Posner
Strutture corticali:
- aree visive occipitali (V1-V4)
- aree ‘visive’ temporali e parietali. Lesioni a qs aree possono provocare neglect e
deficit di riconoscimento
- aree frontali e prefrontali: in caso di lesione deficit di ancoraggio/ disan-
coraggio dell’attenzione, di estrazione dell’aspetto rilevante dello stimolo, neglect
(interferenza allo Stroop test (Perret, 1974), > errori di omissione e falsi allarmi
in compiti di selezione (Salmaso&Denes, 1982))
22. Esiste una specializzazione emisferica per l’attenzione sostenuta e per il
mantenimento del livello di arousal?
•attenzione sostenuta: superiorità emisfero dx (studi su pz split brain –
Dimond, 1980)
•arousal: superiorità emisfero dx (studi su soggetti normali – Heilman
et al., 1980; studi su pz cerebrolesi destri e sinistri – Howes & Boller,
1975; studi PET – Posner & Petersen, 1990: i dx più lenti dei sx nella
risposta a stimoli luminosi) e aree frontali
Per finire….
L’attenzione divisa: la capacità di elaborare informazioni provenienti
simultaneamente da più sorgenti. Una lesione riduce questa capacità…
la capacità di elaborare informazioni è una
risorsa limitata, e una lesione cerebrale
limita ulteriormente la disponibilità di
questa risorsa…