2. Le reazioni emotive agli stimoli sono caratterizzate da due fattori:
. La VALENZA (piacevole-spiacevole)
. Lo stato di ATTIVAZIONE (arousal) del SNA:
ndica l’intensità della risposta emotiva può essere studiato mediante la
isposta di conduttanza cutanea, SCR. Viene misurata applicando
lettrodi cutanei e fornendo una stimolazione elettrica. La SCR
iflette un cambiamento nella conduttività elettrica dell’epidermide
onseguente all’attività delle ghiandole sudoripare.
Può essere misurata anche nel caso di un arousal basso e transitorio
in presenza di scarsa sudorazione.
3. L’emozione altera lo stato fisiologico. E’ possibile determinare
l’entità di una reazione emotiva misurando una risposta corporea.
Es. macchina della verità
Il mentire può causare un disagio che determina un aumento
dell’arousal e attivazione del SNA rilevata dalla SCR
In certe circostanze [cerebro-lesioni o patologie psichiatriche] i
soggetti possono non mostrare le normali reazioni emotive e
fisiologiche, qs può essere osservato anche in soggetti di controllo.
4. 1. Le emozioni comprendono 5
componenti
1.
2.
3.
4.
5.
Componente cognitiva: valutazione ed
elaborazione del significato
emotivo dello stimolo
Componente neurofisiologica: attivazione
SNC, SNA e sistema endocrino
Componente motivazionale: bisogni e
scopi legati all’emozione
Componente motoria: espressiva e strumentale
Componente soggettiva: vissuto cosciente e
monitoraggio consapevole
dell’esperienza emotiva
5. Risposte fisiologiche- autonomiche
Il sistema nervoso simpatico prepara l’organismo
all’attacco o alla fuga attraverso:
Arresto dell’attività digestiva provocando vasocostrizione
periferica
Secrezione di cortisolo
7. 2. Il processo emotivo
comprende diversi aspetti
Aspetti valutativi legati alla natura dello
stimolo, allo stato dell’organismo,
all’apprendimento.
Aspetti espressivi comunicativi
Aspetti comportamentali strumentali
Aspetti periferici neuroendocrini e
attivazionali diffusi
8. 3. Emozioni primarie
Sono innate e frutto dell’evoluzione
Servono a fornire risposte efficaci a
problemi di adattamento
Hanno caratteristiche uniche a livello
espressivo, fisiologico, situazione stimolo
Sono implementate in circuiti corticosottocorticali diversi
Sono sensibili all’apprendimento
9. 4. Emozioni primarie
Dati psicologici sulle
espressioni facciali (Ekman)
Paura
Rabbia
Sorpresa
Disgusto
Gioia
Tristezza
Dati neurofisiologici
(Panksepp 1998)
Paura (amigdala lat. e centr.,
sostanza grigia, ipotalamo
ventrolaterale)
Rabbia (amigdala mediale,
sostanza grigia, ipotalamo
mediale)
Angoscia e separazione
(talamo dorsomediale, nuclei
stria terminale)
Aspettativa (gangli della
base, corteccia orbitofrontale)
14. Nel 1937 James Papez propose l’esistenza di un circuito cerebrale
dell’emozione.
Le risposte emotive coinvolgono una rete di regioni cerebrali di
cui fanno parte l’ipotalamo, il talamo anteriore, il giro del cingolo
e l’ippocampo.
In seguito Paul MacLean (1949, 1952), che chiamò tale insieme
di strutture il “circuito di Papez”, estese questa rete includendo
l’amigdala, la corteccia orbito frontale (OFC) e certe porzioni
amigdala
dei gangli della base.
base
Questo circuito venne da lui denominato sistema limbico.
15. Sistema limbico
Benchè sia stato accertato che alcune strutture limbiche hanno
davvero un ruolo nell’emozione, è stato impossibile determinare
esatti criteri per definire quali strutture e quali vie siano da includere
nel sistema limbico.
Allo stesso tempo regioni classicamente ritenute limbiche, come
l’ippocampo, si sono dimostrate più importanti per altri processi
ad es. la memoria.
L’emozione viene riconosciuta oggi come un comportamento
sfaccettato che non può essere localizzato in un singolo circuito
neurale o sistema cerebrale.
16. Tendenza attuale in psicologia fisiologica:
Le ricerche si concentrano su particolari compiti emozionali
e sull’identificazione dei sistemi neurali sottostanti a specifici
comportamenti emozionali.
Sistemi neuronali differenti potrebbero implicare regioni del cervello
più o meno specializzate nell’elaborazione delle emozioni, insieme
ad altre aree che sarebbero invece polifunzionali.
Fra tutte la OFC e l’amigdala sono da considerarsi regioni cerebrali
la cui funzione primaria sia collegata con l’elaborazione
dell’emozione.
17.
18. Il circuito di Papez (1937)
Non si parla più di un centro unico ma di un
circuito cortico-sottocorticale
Diverse strutture assolvono diverse funzioni
(ipotalamo=valutazione e attivaz. risposte; cingolo=esperienza
cosciente; corteccia in genere=inibizione risposte)
Le emozioni possono essere innescate da stimoli
esterni o da stimoli interni
Le emozioni possono essere innescate attraverso
una via sottocorticale ed una corticale
19. Presentazione di stimoli emotivamente evocativi
Induzione di una risposta emotiva attraverso la presentazione di
stimoli evocativi.
International Affective Picture System (IAPS) P. Lang et al (1995)
Rinforzo primario: es. cibo per gli animali
Rinforzo secondario: es. denaro in termini sia di rinforzo che di
punizione.
21. Corteccia orbitofrontale (OFC)
Porzione della corteccia prefrontale che si trova alla base del LF
poggia sulla parete superiore della cavità orbitaria
Suddivisa in due porzioni:
La parte più centrale
CORTECCIA PREFRONTALE VENTROMEDIALE
(regione danneggiata in P. Gage)
La parte più laterale
CORTECCIA ORBITOFRONTALE LATERALE
22.
23. Ruolo funzionale OFC
Regola le capacità di inibire, valutare ed usare informazioni
sociali ed emotive
Social decision making:
making
Risposte di pazienti con cerebrolesione a questo livello
sembrano dipendere esclusivamente dalle informazioni percettive,
ignorando il ruolo del contesto sociale
24. OFC
Difficoltà ad inibire risposte socialmente inappropriate al contesto
Es. impulsi aggressivi, ilarità, comportamento disinibito
(Lhermitte, 1983; Lhermitte et al., 1986):
Comportamento di utilizzazione
esagerata dipendenza dagli stimoli ambientali
per guidare il comportamento.
Mancata valutazione del contesto sociale al fine di giudicare
se un’azione è appropriata o meno
25. OFC
Lhermitte:
Propensione di questi pazienti a comportamenti imitativi
anche quando i gesti risultano non appropriati al contesto.
Altre problematiche:
Cambiamento di personalità, irresponsabilità, assenza
di preoccupazione per il presente e il futuro.
Minore coscienza di sé ed empatia sociale.
26. OFC
Comportamento antisociale e difficoltà
nel controllo degli impulsi violenti ed
aggressivi:
aggressivi
Studio PET (Raine et al., 1998)
Riduzione del metabolismo del glucosio
nella corteccia orbitofrontale in soggetti
con storia personale di comportamenti
violenti ed antisociali
27. OFC
Pazienti con lesioni alla OFC soffrono di una
sociopatia acquisita (Damasio, 1994)
La tendenza alla violenza e la totale indifferenza per le conseguenze
sociali del loro atti ricorda quella dei soggetti affetti da
disturbi antisociali di personalità
Problema legato alla capacità di monitorare e controllare
gli impulsi aggressivi
28. Ruolo della OFC
nell’elaborare il feedback emotivo
Processo di decisione emotiva
La capacità di prendere decisioni e di agire in un contesto sociale
non può essere separata dalla capacità di valutare ed elaborare le
informazioni emozionali
Gli stimoli sociali spesso forniscono un feedback emotivo
29. OFC
Rolls (1999)
La OFC sarebbe necessaria per una valutazione rapida delle
associazioni stimolo-rinforzo
La OFC prende parte all’apprendimento con cui
uno stimolo o un’azione
sono associati alle loro proprietà di rinforzo
Le proprietà di ricompensa possedute da certi stimoli
possono cambiare attraverso l’interazione con l’ambiente
(es analisi del contesto sociale)
La risposta più opportuna e il valore di ricompensa
cambiano a seconda del contesto sociale
30. OFC (Rolls, 1999)
Capacità di valutare in tempo reale
le proprietà di rinforzo di uno stimolo
e di un’azione a esso conseguente
Es. compito di inversione nell’apprendimento dell’associazione
stimolo-rinforzo:
Guadagni punti se rispondi alla presenza di un quadrato
Perdi punti se rispondi alla presenza di un cerchio
All’inversione delle relazioni tra stimolo e rinforzo
i pazienti con lesioni a OFC riuscivano bene nel compito iniziale
mostravano però difficoltà a correggere le R all’invertirsi della relazione
stimolo-rinforzo. Il grado della loro difficoltà nell’adattarsi all’inversione risultava
stimolo-rinforzo
correlato al grado con cui si manifestavano
comportamenti socialmente inadeguati o disinibiti
(Rolls et al., 1994)
31. OFC nell’interpretazione delle
proprietà emozionali degli stimoli
Damasio (1994)
Le emozioni influenzano le decisioni razionali della vita quotidiana
Ipotesi secondo cui la ragione è guidata dalla valutazione
emotiva delle conseguenze dell’azione
Vedere: -L’errore di Cartesio (1995)La mente
miglioramento delle possibilità di soddisfare i bisogni fisici e psicologici
per farlo deve ricevere info dalle strutture neurali che elaborano
le risposte affettive agli stimoli e ai contenuti della memoria
32. OFC: emotional decision making
Le decisioni su come comportarci richiedono un’analisi
costi/ benefici delle varie opzioni che si formano nella
memoria di lavoro WM [risorsa limitata]
Dobbiamo considerare
Il futuro
Le conoscenze accumulate nel passato
Il riforzo positivo o negativo connesso all’azione
MARCATOTRE SOMATICO (somatic marker, Damasio)
33. OFC: Marcatore somatico
Gli eventi somatici consistono di sensazioni fisiche
Il marcatore somatico
associazione con un’esperienza fisiologica
Il ricordo di eventi può riattivare le stesse reazioni fisiche
È permeato delle emozioni ad esso associate
Le memorie affettive sono essenziali per i processi di decisione
facendoci propendere verso i piani connessi con
sensazioni positive
Il marcatore somatico è un ottimo mezzo per mettere a fuoco
un numero limitato di possibilità
34. Lesioni alla OFC eliminano
l’elaborazione emotiva delle memorie affettive
In pazienti con lesioni alla OFC
Le rappresentazioni necessarie per guidare e produrre un’azione
entrano nella WM
prive però del loro contenuto emotivo
Riflessione sui problemi in modo distaccato
essere ad esempio emotivamente deprivato della sensazione di
dolore che accompagna un episodio drammatico
35. Lesioni alla OFC
Damasio e collaboratori
Risposta del SNA:
Risposta di conduttanza cutanea (SCR)
Proiezioni di stimoli neutri e di immagini a forte attivazione
emozionale come: scene di disastri, mutilazioni, ferite.
In soggetti di controllo l’SCR ha un picco non presente
alla visione di immagini neutre
Nei pazienti l’SCR si mantiene piatta.
Dissociazione tra descrizione esplicita (preservata)
I pazienti descrivevano adeguatamente le immagini
E la reazione fisiologica emotiva
36. Risposta di SCR in funzione del
tempo in pazienti con lesioni OFC
Stimolo emotivo
Stimolo neutro
Risposta di SCR
Stimolo neutro
controlli
pazienti
Tempo
37. Le risposte fisiologiche emozionali mediano il
processo di decisione?
Compiti di risk-taking in cui si associano a certi stimoli
-Es. carte da gioco- ricompense o penalità
al fine di guadagnare più punti
Due mazzi: alto e basso rischio
Apprendimento per tentativi ed errori
Viene dopo un certo tempo evitato il mazzo ad alto rischio
Aumento della SCR quando si considera la possibilità
di scegliere la carta dal mazzo meno conveniente.
I pazienti con lesioni OFC non mostrano l’aumento dell’SCR
legato alla previsione, ma è presente quando nel girare la carta
scoprono di aver perso un n° considerevole di punti.
La loro decisione non è mediata dall’emozione.
38. normali
pazienti
SCR evocate da un forte
stimolo sonoro
Intensità media delle
SCR anticipatorie
Mazzo rischioso
Numero di carte scelte
Intensità media delle SCR
Lesioni OFC
Mazzo sicuro
controlli
controlli
pazienti
pazienti
39.
40. Il sistema modulatorio diffuso:
Sistema dopaminergico mesocorticolimbico
I corpi dei neuroni dopaminergici risiedono a livello dell’area del
tegmento ventrale (GANGLI DELLA BASE e AMIGDALA) ma
la principale afferenza è al talamo e alla corteccia frontale.
Striato
Lobo frontale
Substantia nigra
[via nigro-striatale]
Area tegmentale ventrale
Il sistema dopaminergico mesocorticolimbico ha origine dall’area tegmentale ventrale.
Un secondo sistema dopaminergico ha origine dalla substantia nigra ed è coinvolto nel
controllo del movimento volontario da parte dello striato.
41. L’amigdala è situata nel lobo
temporale mediale
FIGURA:
Sezione trasversale:
In alto visione laterale e
mediale del LT che mostrano
le relazioni dell’amigdala con
l’ippocampo.
In basso sezione coronale
per visualizzare l’amigdala.
In rosso, i nuclei basolaterali,
ricevono afferenze
visive, gustative e tattili.
I nuclei corticomediali,
in viola, ricevono afferenze
olfattive.
Di tutte le strutture del sistema limbico quella maggiormente coinvolta nella
generazione delle emozioni è l’amigdala, che riceve informazioni da tutte le modalità
amigdala
sensoriali e produce paura e ansia proiettando verso una varietà di strutture
nervose, che a loro volta producono le risposte emotive
42. L’amigdala
L’amigdala coordina l’attività delle strutture che intervengono
nell’espressione fisiologica e facciale delle emozioni:
ipotalamo, nuclei del tronco encefalico, nucleo del trigemino,
nucleo motore del nervo facciale
E le aree corticali, sede delle sensazioni conscie, in particolare
della paura (PFC, giro cingolato e giro paraippocampale)
[Davis, 1992; Iversen, Kupfermann & Kandel, 2000]
45. Sindrome di Kluver e Bucy (1937)
Asportazione delle regioni mesiali di entrambi i lobi
temporali di scimmia [lobotomia temporale]
1. Iperfagia, iperoralità
2. Comportamento ipersessuato
3. Cecità psichica (insensibilità al valore
emotivo degli stimoli, eccessiva mansuetudine)
4. Diminuzione aggressività e paura percepita ed
espressa (appiattimento emotivo)
46. Ruolo dell’Amigdala
nell’apprendimento emotivo
L’amigdala è importante per l’apprendimento e la memoria
delle emozioni.
Lesioni amigdaloidee non alterano le risposte emotive agli stimoli
aversivi o con valore di ricompensa
ma le risposte emozionali apprese
Es. apprendimento emotivo implicito
47. Amigdala
PRINCIPALE PARADIGMA UTILIZZATO PER STUDIARE
IL RUOLO DELL’AMIGDALA NELL’APPRENDIMENTO
EMOTIVO
CONDIZIONAMENTO CLASSICO DELLA PAURA:
Quando uno stimolo da neutro si trasforma in aversivo
In quanto associato a un evento spiacevole
MODELLO ANIMALE:
RATTO: SC accensione e spegnimento di una luce
Allo SC viene associata una scossa elettrica (SI)
RI di paura. Sobbalzo dell’animale
SC genera RC (paura allo stimolo luminoso)
48. Amigdala
Lesioni all’amigdala alterano le risposte condizionate alla paura
non impedendo la RI all’evento aversivo
Non è necessaria per produrre una R di paura
Le lesioni provocano deficit nella capacità di acquisire ed esprimere
una risposta condizionata a uno stimolo neutro
condizionato tramite l’accoppiamento
con uno stimolo incondizionato avversivo
49. Le vie dell’amigdala
Circuiti neurali dell’apprendimento della paura
Le Doux, 1996; Davis, 1992; Kapp, 1984
Nucleo laterale è un’area su cui convergono le informazioni
da un gran numero di regioni del cervello.
Il nucleo laterale proietta al nucleo centrale.
Le proiezioni dal nucleo centrale danno inizio
ad una risposta emotiva
se lo stimolo
dopo essere stato analizzato e inserito nel contesto
appropriato
viene giudicato minaccioso o pericoloso
50. La doppia via di Le Doux (1996)
Il circuito di condizionamento della paura
Le informazioni riguardanti uno stimolo condizionato
arrivano all’amigdala attraverso due vie distinte e simultanee
Via bassa rapida ma grossolana. E’ una via sottocorticale in cui le
info sensoriali di uno stimolo si proiettano al talamo
che a sua volta le invia all’amigdala.
Il talamo non produce un’analisi sofisticata delle info sensoriali
trasmette all’amigdala un segnale grezzo indicante se lo stimolo
è abbastanza simile allo SC.
Allo stesso tempo l’info sensoriale relativa allo stimolo viene proiettata
all’amigdala attraverso un’altra via alta corticale più lenta
ma capace di un’analisi più approfondita e completa
51. Amigdala: Doppia via
L’informazione sensoriale viene proiettata al talamo
che poi la invia alla corteccia sensoriale per un’analisi più fine.
La corteccia sensoriale trasmette i risultati di questa analisi
all’amigdala.
La via bassa permette all’amigdala di ricevere l’info rapidamente
in modo da “preparare” l’amigdala a rispondere immediatamente
se le info che arrivano dalla via alta
confermano che lo stimolo sensoriale è lo SC.
La risposta è così
veloce e certa
52. Pz con lesione bilaterale
all’amigdala
Stimolo condizionato
Stimolo incondizionato
Risposta di SCR
Controllo
Pz lesione amigdala
Tempo
53. Soggetto con lesioni bilaterali
all’amigdala
Condizionamento della paura
SC 10 sec di presentazione
SI
Normale risposta (RI) di paura allo SI misurata tramite SCR
Nessun cambiamento della risposta SCR all’apparire dello SC
Mancata acquisizione della RC pur sapendo descrivere che
all’apparire del quadrato blu si aspettava di ricevere la scossa
54. Amigdala
Dissociazione tra la conoscenza esplicita intatta
(ruolo dell’ippocampo)
degli eventi collegati al condizionamento
e il deficit delle RC
(Bechara et al., 1995; LeBar et al., 1995)
55. Doppia via di Le Doux
Corteccia
sensoriale
Talamo
sensoriale
Stimolo
emotivo
Amigdala
Risposte
56. Conclusioni generali di Le Doux
• L’amigdala attribuisce il significato
emozionale degli stimoli
• Il nucleo laterale riceve informazioni da 2
vie: 1 diretta dal talamo che fornisce
informazioni rozze ma veloci utili per
innescare risposte rapide 2 polisinaptica
dalla corteccia più lenta ma dettagliata che
permette di inibire risposte inadeguate e di
scegliere quella più adatta al contesto
57.
58. Lesioni bilaterali all’amigdala
Pazienti con lesioni all’amigdala hanno difficoltà a riconoscere
le espressioni di paura sul volto di altre persone (Adolphs, Tranel,
Damasio, & Damasio, 1995).
I soggetti con lesioni bilaterali all’amigdala sono in grado di
rispondere soltanto alle situazioni di paura più semplici:
sussultano per esempio se esposti a forte stimolo sonoro.
Tuttavia, non possono essere condizionati a sussultare in presenza
di uno stimolo visivo che in precedenza
era stato associato a un forte stimolo sonoro.
Non sono in grado di riconoscere che uno stimolo o una situazione
possono essere pericolosi,
né rispondono emotivamente a gratificazioni o punizioni
come vincere o perdere soldi (Bechara et al., 1999).
66. PMS ed estrogeni
Presenza di disturbi dell’umore e aumento di aggressività poco
prima del periodo mestruale
Sindrome premestruale (PMS)
La PMS sembra associata agli estrogeni.
Bloccando l’attività degli estrogeni per via farmacologica
i sintomi diminuiscono
mentre somministrando estrogeni aumentano
(Schmidt, Nieman, Danaceau, Adams & Rubinow, 1998)
68. William James (1884)
“Il senso comune dice che ci accade qualcosa
di brutto, siamo dispiaciuti e piangiamo…
[la mia ipotesi]…è che ci sentiamo
dispiaciuti perché piangiamo, arrabbiati
perché ci accaloriamo, impauriti perché
tremiamo”
69. La teoria periferica di James e Lange (1884-1885):
l’attivazione fisiologica è la causa dell’esperienza emotiva
70. La teoria periferica di James e Lange
(1884-1885)
•
•
•
Le emozioni sono risposte automatiche
innescate direttamente dalla percezione
dello stimolo a livello corticale
Le risposte viscerali e comportamentali si
differenziano in base al tipo di emozione
Sentire le modificazioni corporee causa il
sentimento soggettivo e cosciente
dell’emozione
72. Critiche di Cannon e Bard alla teoria
periferica di James e Lange
Critiche teoriche
(1927)
In che modo la percezione di uno stimolo
produce le risposte emotive?
In cosa risiede e come viene valutata
l’emotività dello stimolo?
In particolare:
Il SNA risponde allo stesso modo durante una molteplicità di emozioni,
il feedback da esso prodotto non può spiegare la varietà delle nostre esperienze
emotive.
73. Critiche di Cannon e Bard alla teoria
periferica di James e Lange
Critiche empiriche
1.
2.
3.
4.
5.
6.
La mancanza di feedback viscerale non modifica l’espressione
delle emozioni
I cambiamenti fisiologici che accompagnano le emozioni si
verificano anche in altre situazioni es. sforzi fisici
Diversi stimoli stressanti producono reazioni fisiologiche simili
I visceri sono relativamente insensibili
I cambiamenti viscerali avvengono troppo lentamente
Modificazioni viscerali indotte artificialmente non producono
emozioni
74. 2a Critica di Cannon e Bard alla teoria
periferica di James e Lange
1. Cane con midollo e
nervo vago sezionato
nessuna afferenza
periferica viscerale può
raggiungere il cervello
2. Esposizione a stimoli
emotigeni (contatto con
altri animali)
3. Risposte coerenti di
piacere, rabbia, paura
ecc.
Si può fare esperienza emotiva anche non avvertendo
i cambiamenti fisiologici
Anche la resezione spinale nell’Uomo non compromette la capacità
di provare emozioni.
75. Come può la paura essere la conseguenza di modificazioni
fisiologiche quando gli stessi cambiamenti sono associati ad
altri stati diversi dalla paura?
La paura è accompagnata da un aumento della FC,
si ha un’inibizione del processo digestivo
e un incremento della sudorazione.
Però questi stessi cambiamenti accompagnano anche altre
emozioni: Es. ira.
Presenti anche in condizioni non emozionali, es. febbre.
76. Cannon- Bard
Ruolo del talamo nelle sensazioni emotive.
Le afferenze sensoriali vengono ricevute dalla corteccia cerebrale
che attiva certi cambiamenti nel corpo.
Le emozioni vengono prodotte quando i segnali raggiungono il talamo
sia direttamente dai recettori sensoriali
sia discendendo da afferenze corticali.
Il livello di un’emozione e il suo significato
è determinato dall’attivazione talamica.
77. La teoria centralista di Cannon e Bard
(1928-1929)
INF.
PERCETTIVE
TALAMO
IPOTALAMO
CORTECCIA SENSORIALE
SIGNIFICATO
EMOTIVO
RISPOSTA
FISICA
SENTIMENTO
SOGGETTIVO
78. La teoria centralista di Cannon e Bard
(1928-1929)
Il centro responsabile delle emozioni è nel talamo
(preparati mesencefalici eliminano risposte
integrate)
La corteccia non interviene nelle risposte emotive
ma nell’esperienza cosciente delle emozioni
Le risposte viscerali non servono né a differenziare
le emozioni né alla consapevolezza ma servono a
fornire l’apporto energetico necessario per mettere
in atto le risposte emotive
82. Teoria cognitiva di Schacter & Singer:
l’esperienza emotiva non dipende dal fdb somatico
ma dalla valutazione cognitiva
Valutazione dello stimolo
Attenzione fisica
Le caratteristiche
dello stimolo
identificano
l’emozione.
L’attenzione
fisiologica
contribuisce
alla sua intensità
83. Principali inadeguatezze delle teorie
classiche
1.
2.
3.
4.
5.
Sono parziali: colgono solo alcuni aspetti delle
emozioni
Non distinguono tra diversi aspetti del processo
emotivo
Non considerano la differenza di complessità onto e
filogenetica tra famiglie di emozioni (emozioni
primarie)
Localizzazionismo rigido: cercano un centro unico
responsabile di tutte le emozioni e simile a un
mediatore di riflessi
Non considerano le relazioni tra emozioni ed altri
fenomeni mentali: apprendimento, memoria,
attenzione
86. Dove approfondire l’argomento?
-Neuroscienze esplorando il cervello: pp: 585- 605.
Bear, Connors, Paradiso. III edizione. Masson.
Articolo in inglese:
-Bechara A., Damasio H., Damasio A.R. & Lee GP (1999)
Different contribution of the human amygdala and ventromedial
Prefrontal cortex to decision- making.
Journal of Neuroscience 19, 5473-5481.
Libro di Antonio Damasio:
-L’errore di Cartesio: emozione, ragione e cervello umano (2003),
VI ed, Adelphi, Milano.