1. PINO a omBrello
Pinus pinea
Questo immenso ombrello vegetale, dell’ampiezza di oltre 30 metri, popola le regioni settentrionali del
Mediterraneo. I paleobotanici hanno dimostrato che, migliaia di anni fa, l’Homo sapiens sapiens già praticava
la raccolta dei pinoli. Tuttavia, è dall’Antichità che il Pinus pinea viene coltivato e ampiamente diffuso dai
Romani per via del suo legno – indispensabile nei lavori di carpenteria – e dei suoi semi (i pinoli, appunto),
ingredienti pressoché irrinunciabili della cucina mediterranea, di cui la Spagna è diventata prima produttrice
a livello mondiale. Con la sua linea di timidezza* delimitante lo spazio vitale di ciascun albero come un vasto
puzzle vegetale, in estate, il pino a ombrello offre al viandante un’atmosfera mediterranea pressoché unica:
fragranza della resina, canto delle cicale e crepitio delle pigne.
* L’espressione allude a un fenomeno che il botanico e biologo francese Francis Hallé ha definito “timidezza
degli alberi”. Egli ha osservato come alcune specie di piante, pur crescendo a distanza ravvicinata, verso le cime
non intreccino mai i loro rami, mantenendo invece una distanza che descrive una “linea” di timidezza. (N.d.T.)
(FAMIGLIA DELLE PINACEE)
≥ Pinus pinea, NIZZA (FRANCIA)
≥ Pinus pinea, NIZZA (FRANCIA)≥ Pinus pinea, linea di timidezza* dei pini centenari, GIARDINO BOTANICO DI VILLA THURET, ANTIBES (FRANCIA)
2. CORBEZZOLO greco
Arbutus andrachne
Il corbezzolo greco, la cui corteccia morbida e sensuale invita
alle carezze, cresce principalmente nella regione sud-orientale
del Mediterraneo (Grecia, Turchia) e sulle coste del Mar
Nero. In primavera, sfoggia i suoi rossi più brillanti, prima di
denudarsi a poco a poco con il sopraggiungere della calura
estiva. Sul tronco, si vanno allora delineando frammenti
rettangolari che si staccano, seccano e s’avvolgono dolcemente
come bastoncini di cannella, svelando il fugace verde mela
della sua nuova corteccia. I piccoli frutti rossi, commestibili
ma insapori, gli hanno valso l’appellativo di albero delle fra-
gole, ma il corbezzolo di Grecia vanta anche innegabili virtù
taumaturgiche: infatti, l’arbutina, di cui è ricco, è impiegata
nella cura di malattie cutanee come l’eczema, e dei problemi
di articolazione, quali la gotta, l’artrite e i reumatismi.
(FAMIGLIA DELLE ERICACEE)
≥> Arbutus andrachne
GIARDINO BOTANICO DI NIZZA (FRANCIA)
Desquamazione estiva e colorazione effimera
< Arbutus andrachne
GIARDINO BOTANICO DI VILLA THURET,
ANTIBES (FRANCIA)
3. OCOTILLOFouquieria splendens
A prima vista, l’ocotillo assomiglia piuttosto a un arbusto spinoso, quasi inerte per buona
parte dell’anno. Ma avvicinandosi, la corteccia dagli squarci longitudinali lascia intravedere
tessuti fotosintetici verde giallastro che sostituiscono le foglie cadute nella stagione secca.
Gli esemplari più belli possono arrivare ai 10 metri d’altezza e dispiegare oltre cinquanta
ramificazioni. Spesso i suoi fusti spinosi fungono da pali di recinzione e, attecchendo
agevolmente, formano una barriera vegetale vivente. In primavera, una miriade di rossi
fiori melliferi dipinge i paesaggi desertici dal sud-ovest degli Stati Uniti al Messico del nord.
Pianta medicinale già conosciuta dagli Indiani d’America, l’ocotillo omaggia, con il suo
nome latino, Pierre Eloi Fouquier, medico di corte dei sovrani francesi Carlo X e Luigi
Filippo I.
(FAMIGLIA DELLE FOUQUIERIACEE)6 4 A M E R I C H E
<
> Fouquieria splendens
JOSHUA TREE NATIONAL PARK,
CALIFORNIA (USA)
4. PALMA reale di CuBa
Roystonea regia
Questa palma slanciata, graziosa, dal tronco naturalmente liscio, caratterizza i paesaggi
agricoli di Cuba: la sua grande utilità fa sì che i contadini ne sfruttino ogni parte. A forma di
bottiglia, si differenzia dalle altre specie per via dei caratteristici rigonfiamenti alla base e a
metà del tronco. Negli esemplari giovani, quest’ultimo è formato da anelli di colori che
vanno dal marrone scuro al verde pallido man mano che ci si approssima alla gemma apicale.
Il suo nome rende omaggio all’ufficiale americano Roy Stone che combatté per l’annessione di
Portorico durante la guerra ispano-americana. Innamorato dell’isola, allora popolata da
un’altra specie di palma reale (R. borinquena), prese parte attiva al suo sviluppo proteggendo
gli isolani e ampliando la rete stradale. Regia significa reale, splendida.
(FAMIGLIA DELLE ARECACEE)4 6 A M E R I C H E
< Roystonea regia
MONTGOMERY BOTANICAL CENTER,
CORAL GABLES, FLORIDA (USA)
≥> Roystonea regia
NOUMÉA (NUOVA CALEDONIA)
5. TABAQUILLOPolylepis australis
Ben oltre il limite della vegetazione arborea, questi alberelli dal tronco contorto popolano le
praterie alpine della Cordigliera delle Ande fino ai 5200 metri d’altitudine (come il boliviano
P. tarapacana): non a caso, tra le piante a fiore legnose d’alta quota detiene il primato mondiale.
Polylepis, ovvero “molto squamoso”, è il nome che enfatizza le peculiarità della sua corteccia,
composta da molteplici lamine protettive che difendono il tabaquillo dal freddo e dal calore
degli incendi. Gli Amerindi usavano la sua corteccia come cartina per le sigarette e ciò spiega
l’origine del nome comune. Si tratta della specie più meridionale del genere (australis), diffusa
fino a 3500 metri d’altezza nelle montagne dell’Argentina centro-settentrionale. Le foreste di
Polylepis appartengono a un ecosistema tra i più minacciati al mondo, vittime di uno sfruttamento
eccessivo dei terreni da pascolo e dei ripetuti incendi che ne impediscono la rigenerazione naturale.
(FAMIGLIA DELLE ROSACEE)8 4 A M E R I C H E
<
> Polylepis australis
ROYAL BOTANIC GARDENS KEW,
WAKEHURST PLACE,
ARDINGLY (REGNO UNITO)
6. MANZANITA di San Luis OBispo
Arctostaphylos obispoensis
Dal sud della Colombia Britannica al Messico centrale, esistono circa 60 specie di manzanita,
tutte originarie del Nord America occidentale. Dal greco arkto (orso) e staphyle (uva), il nome
evoca i piccoli frutti di questa pianta, di cui gli orsi sono molto ghiotti; manzanita in spagnolo
significa d’altronde “piccola mela”. Questo piccolo arbusto assai decorativo cresce spontaneo
nella regione di San Luis Obispo, in California. Il grigio verde del fogliame crea un meravi-
glioso contrasto con la sottile corteccia di un tenue color porpora e quando, giunta l’estate, la
pianta si desquama appare via via una favolosa tavolozza di verdi, arancio, rosso scuro e viola.
Come il corbezzolo, suo parente stretto, la manzanita vanta riconosciute proprietà terapeu-
tiche: grazie all’arbutina (principio attivo dell’uva ursina) che contiene, si curano le infezioni
urinarie.
(FAMIGLIA DELLE ERICACEE)5 4 A M E R I C H E
<
> Arctostaphylos obispoensis
UNIVERSITY OF CALIFORNIA, BOTANICAL
GARDEN, BERKELEY, CALIFORNIA (USA)