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DEFICIT DI SPERMATOGENESI
                                                 NELL’INFERTILITA’ MASCHILE


                                              Nel campo dell’infertilità maschile la scienza medica non
                                           ha ancora ottenuto risultati pienamente soddisfacenti.
                                           L‘attuale livello delle conoscenze sia dal punto di vista
                                           diagnostico che terapeutico non permette previsioni
                                           completamente ottimistiche a breve termine dato che le
                                           moderne terapie, prevalentemente ormonali, soprattutto nel
                                           settore della spermatogenesi, comportano il pagamento di un
                                           alto prezzo in termini di effetti collaterali spesso a fronte di
                                           risultati solo parziali.
                                              Si può, quindi, riconsiderare il problema dal punto di
                                           vista energetico formulando un approccio diagnostico-
                                           terapeutico.
      La prima fase consiste nel tentativo di comprendere il problema dal punto di vista energetico e
nell’individuare il livello più consono per affrontare ed eventualmente risolvere lo squilibrio
responsabile del quadro clinico.
                                              Le nostre riflessioni sulle teorie della TCM e sulle sue
                                           moderne decodifiche per mezzo dell’ELS, ci hanno spinto
                                           ad ipotizzare che un difetto di funzionalità della sfera
                                           procreativa fosse correlato con un deficit dell’Energia
                                           Ancestrale, il Jing QI innato, ereditato al momento della
                                           fecondazione dai propri genitori e custodito nel Ming Men
                             astenospermia
                                           (la cosiddetta “Porta della Luce”) sito nella loggia renale.
 oligospermia
 (alterations in              (alterations    Questa ridotta disponibilità di Jing QI, per motivi
                               in quality)
 quantity)                                 indifferentemente costituzionali o di incongruo stile di vita,
                                           sia quantitativa che in termini di efficacia dei meccanismi
correlati potrebbe essere considerata responsabile almeno di due caratteristiche dei deficit della
spermatogenesi: l’oligospermia, dato quantitativo, e l’astenospermia, inefficienza qualitativa e
quantitativa insieme. Purtroppo i dati tradizionali della TCM sono perentori sull’impossibilità di
incrementare il Jing QI innato ed in più occasioni ne descrivono l’ineluttabile declino fino
all’esaurimento. Inoltre il Ming Men è una loggia, non un livello energetico. La sua funzione è
quella di custodire e rendere disponibile un’Energia che non può essere ripristinata.
                                              Non è compito suo infatti attuare i meccanismi deputati
                                           alla spermatogenesi né renderli efficaci. Questo limita le
   TCHONG MAI            fundamental in
                                           possibilità di intervento nei suoi confronti al solo proposito
                        human embriology   di aumentarne l’efficienza in termiti di “messa a
                         “mother” of the
                        Main Meridians
                                           disposizione” del Jing QI innato, ivi custodito. D’altro canto
                         controller of the ciò significa che il governo e la gestione della
                        reproductive
                        system             spermatogenesi devono essere posti sotto il controllo di un
                         guidance of the   programma energetico all’uopo predisposto.
 In the male human:     endocrine system
 energetical control of
                                              I dati tradizionali e la loro decodifica tramite l’ELS ci
 the spermatogenesis                       hanno fatto supporre che il livello energetico più indicato a
                                           tale compito fosse il sistema del Vasi Meravigliosi ed in
                                           particolare, fra questi, il Tchong Mai.
      Questo Programma ad alta energia infatti, che riveste un ruolo di primaria importanza
nell’embriogenesi dell’Essere Umano fino ad essere considerato di fatto “la Madre” dei 12
Meridiani principali, assume dopo la nascita il compito di gestire la sfera riproduttiva e di
coordinare i meccanismi di regolazione generale mediante il controllo, attraverso il governo
dell’asse ipotalamo-ipofisario, del Sistema Endocrino. L’ipotesi che abbiamo formulato è che il
Tchong Mai fosse il programma energetico maggiormente coinvolto nella gestione della
spermatogenesi e che un’insufficienza di questa funzione potesse essere considerata come il
risultato di un deficit energetico del Tchong Mai concomitante ad una carenza quantitativa e/o
qualitativa di Energia Ancestrale.
                                                 Con questo presupposto abbiamo formulato una strategia
                                              terapeutica che, mediante trattamento con agopuntura,
                                              mirasse a riequilibrare l’Entità Energetica deficitaria, il
             Tae         Yang      Tsue
                         Ming                 Tchong Mai appunto, responsabile , col suo vuoto, del
             Yin                    Yin
                                              quadro clinico, nonché nell’ottimizzare l’efficienza del
                                              Ming Men nella sua funzione di “messa a disposizione” del
                                              Jing QI innato. Il programma terapeutico scelto per
             TCHONG MAI                       affrontare i due aspetti del problema ha compreso quindi sia
                                              l’apertura del Tchong Mai, mediante la puntura dei suoi
                                              punti chiave e la sua tonificazione mediante stimolazione
                                              elettrica, sia, posteriormente, la dinamizzazione del Ming
      Men mediante l’infissione di aghi nei punti ad esso correlati.
I punti scelti sono stati: MP4, St30, MC6 e VC4, come punti chiave del Tchong Mai e V23 e VG4
come punti di apertura del Ming Men. Per favorire la tonificazione del sistema Tchong Mai i punti
St30 e VC4 vanno stimolati elettricamente per tutta la durata della seduta ponendo il polo positivo
su CV4 ed il negativo su St30. La stimolazione elettrica va effettuata mediante un elettro-
stimolatore a onde quadre capace di generare treni di onde della durata di circa 30 secondi con una
pausa tra un treno e l’altro di altri 30 secondi. L’intensità della stimolazione va tarata sulla base
della sensibilità soggettiva dei singoli pazienti attestandola in modo che produca una sensazione
decisamente significativa, ma non dolorosa. La durata delle singole sedute è in media di circa 30
minuti.
      Nella nostra sperimentazione tutti i soggetti sono stati sottoposti ad un primo ciclo di 5 sedute
di Agopuntura con la frequenza di una seduta alla settimana seguito da un secondo ciclo uguale,
per numero di sedute e frequenza, iniziato circa 50 giorni dopo la fine del primo allo scopo di
rispettare i tempi fisiologici della spermatogenesi. Di tutti i soggetti inclusi nel campione sono stati
eseguiti gli spermiogrammi prima dell’inizio della terapia, nell’intervallo tra un ciclo e l’altro ed un
mese dopo la fine del secondo.
                                                   Il Campione di pazienti è stato selezionato scegliendo
  20 subjects, aged between 28 and 35
                                                20 soggetti maschi di età compresa tra i 28 ed i 35 anni
                                                tutti presentanti, prima dell’inizio del trattamento,
        SPERMIOGRAM ALTERATIONS
                                                alterazioni significative dello spermiogramma nel numero
             mean values     normal values
number      10,5 millions/ml   20 millions/ml
                                                totale di spermatozoi (valori medi 10.5 milioni/ml – valori
vitality        60 % of
              hypomotiles
                               40 % after 2
                             hours
                                                normali maggiori di 20 milioni/ml), nella vitalità (valori
pH
               elements
                              7,0      7,8
                                                medi 60% di elementi ipomobili dopo 2 ore – valori
             normal values
volume       normal values    2 - 5 ml          normali minore del 40%).
 NO ANATOMICAL AND HORMONAL ALTERATIONS
                                                   Tutti i soggetti selezionati presentavano valori di pH
                                                nella norma (da 7.0 a 7.8) ed un adeguato volume
                                                spermatico all’eiaculazione ( da 2 a 5 ml).
      Nessuno risultava affetto da alterazioni ormonali e/o anatomiche, né da altre manifestazioni
morbose, che potessero complicare il quadro clinico.

    Gli spermiogrammi eseguiti nell’intervallo tra il primo ed il secondo ciclo di sedute mostrarono
per tutti i pazienti sia un incremento del numero totale di spermatozoi che una diminuzione delle
forme ipomobili, ma solo in 12 casi su 20 (il 60% dei casi) tali valori rientrarono negli intervalli di
normalità.
25
                       60
                                                   Le verifiche effettuate dopo un mese dalla fine del
                       50
                                                secondo ciclo di sedute invece evidenziarono che tutti i
                                                soggetti testati avevano raggiunto il rientro dei loro
 20



                                                valori spermiogrammatici nella norma sia per quanto
                       40
 15

                       30                       riguarda il numero totale di spermatozoi sebbene ai
 10

                       20
                                                limiti inferiori(valori medi 23.2), sia per ciò che
  5                                             concerneva la percentuale di forme ipomobili, tutte
                       10
                                                stabilizzate al di sotto del valore limite del 40% (valori
  0

       number of        0                       medi 34.1). La teratogenesi, invece, anch’essa testata nei
                            hypo-motile forms
      spermatozoa                               tre tempi indicati, non si mostrò significativamente
          before
                                 before
                                 max
                                                modificata, attestandosi su un decremento medio degli
          min
          after
                                 after          elementi atipici del 7% nella valutazione effettuata un
                                                mese dopo la fine del secondo ciclo.

    La potenza ancora non ottimale, pur se ormai discreta, del campione testato ed il fatto che per
alcuni soggetti è ancora in corso il monitoraggio a lungo termine non ci permette ancora di
avanzare certezze scientifiche né sulla piena efficacia del metodo, né sulla stabilità dei risultati
raggiunti. Però, pur attribuendo ai dati acquisiti un valore ancora preliminare, è, a nostro avviso,
possibile assumere un atteggiamento di cauto ottimismo. Il fatto che dopo 2 cicli di trattamento, in
assenza di altri interventi e partendo da una situazione patologicamente stabile, tutti i soggetti siano
rientrati negli intervalli di normalità sia nel numero che nella vitalità dei loro spermatozoi, ci
induce a pensare che la strategia proposta sia quantomeno meritevole di ulteriori verifiche e
sperimentazioni su larga scala e che quindi l’approccio con Agopuntura ai deficit di
spermatogenesi possa essere tenuto in considerazione, in alternativa ai trattamenti messi
attualmente in atto dalla medicina occidentale, o in modo complementare con essi. Altro dato
significativo che emerge da questo studio è, a nostro avviso, il fatto che i risultati positivi sono stati
raggiunti in completa assenza di effetti collaterali, che invece vengono riscontrati in quantità
decisamente non ignorabile, durante la somministrazione di terapie ormonali. Da ultimo ci
permettiamo di segnalare che, in una situazione economica difficile su scala mondiale, come
quella attuale, l’Agopuntura, per i suoi bassi costi, soprattutto se comparati a quelli sostenuti per la
spesa farmaceutica, rappresenterebbe anche da questo punto di vista uno strumento meritevole di
considerazione nel trattamento di questa patologia.

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Acupuncture and Geriatrics: Efficiency of the Treatment of the Degenerative J...
 
POSSIBILITA' TRADIZIONALI ED ATTUALI DI UTILIZZO TERAPEUTICO DI ALCUNE PIANTE
POSSIBILITA' TRADIZIONALI ED ATTUALI DI UTILIZZO TERAPEUTICO DI ALCUNE PIANTE POSSIBILITA' TRADIZIONALI ED ATTUALI DI UTILIZZO TERAPEUTICO DI ALCUNE PIANTE
POSSIBILITA' TRADIZIONALI ED ATTUALI DI UTILIZZO TERAPEUTICO DI ALCUNE PIANTE
 
Evidence of effectiveness of Acupuncture in the treatment of the central pain...
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DEFICIT DI SPERMATOGENESI NELL’INFERTILITA’ MASCHILE

  • 1. DEFICIT DI SPERMATOGENESI NELL’INFERTILITA’ MASCHILE Nel campo dell’infertilità maschile la scienza medica non ha ancora ottenuto risultati pienamente soddisfacenti. L‘attuale livello delle conoscenze sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico non permette previsioni completamente ottimistiche a breve termine dato che le moderne terapie, prevalentemente ormonali, soprattutto nel settore della spermatogenesi, comportano il pagamento di un alto prezzo in termini di effetti collaterali spesso a fronte di risultati solo parziali. Si può, quindi, riconsiderare il problema dal punto di vista energetico formulando un approccio diagnostico- terapeutico. La prima fase consiste nel tentativo di comprendere il problema dal punto di vista energetico e nell’individuare il livello più consono per affrontare ed eventualmente risolvere lo squilibrio responsabile del quadro clinico. Le nostre riflessioni sulle teorie della TCM e sulle sue moderne decodifiche per mezzo dell’ELS, ci hanno spinto ad ipotizzare che un difetto di funzionalità della sfera procreativa fosse correlato con un deficit dell’Energia Ancestrale, il Jing QI innato, ereditato al momento della fecondazione dai propri genitori e custodito nel Ming Men astenospermia (la cosiddetta “Porta della Luce”) sito nella loggia renale. oligospermia (alterations in (alterations Questa ridotta disponibilità di Jing QI, per motivi in quality) quantity) indifferentemente costituzionali o di incongruo stile di vita, sia quantitativa che in termini di efficacia dei meccanismi correlati potrebbe essere considerata responsabile almeno di due caratteristiche dei deficit della spermatogenesi: l’oligospermia, dato quantitativo, e l’astenospermia, inefficienza qualitativa e quantitativa insieme. Purtroppo i dati tradizionali della TCM sono perentori sull’impossibilità di incrementare il Jing QI innato ed in più occasioni ne descrivono l’ineluttabile declino fino all’esaurimento. Inoltre il Ming Men è una loggia, non un livello energetico. La sua funzione è quella di custodire e rendere disponibile un’Energia che non può essere ripristinata. Non è compito suo infatti attuare i meccanismi deputati alla spermatogenesi né renderli efficaci. Questo limita le TCHONG MAI fundamental in possibilità di intervento nei suoi confronti al solo proposito human embriology di aumentarne l’efficienza in termiti di “messa a “mother” of the Main Meridians disposizione” del Jing QI innato, ivi custodito. D’altro canto controller of the ciò significa che il governo e la gestione della reproductive system spermatogenesi devono essere posti sotto il controllo di un guidance of the programma energetico all’uopo predisposto. In the male human: endocrine system energetical control of I dati tradizionali e la loro decodifica tramite l’ELS ci the spermatogenesis hanno fatto supporre che il livello energetico più indicato a tale compito fosse il sistema del Vasi Meravigliosi ed in particolare, fra questi, il Tchong Mai. Questo Programma ad alta energia infatti, che riveste un ruolo di primaria importanza nell’embriogenesi dell’Essere Umano fino ad essere considerato di fatto “la Madre” dei 12
  • 2. Meridiani principali, assume dopo la nascita il compito di gestire la sfera riproduttiva e di coordinare i meccanismi di regolazione generale mediante il controllo, attraverso il governo dell’asse ipotalamo-ipofisario, del Sistema Endocrino. L’ipotesi che abbiamo formulato è che il Tchong Mai fosse il programma energetico maggiormente coinvolto nella gestione della spermatogenesi e che un’insufficienza di questa funzione potesse essere considerata come il risultato di un deficit energetico del Tchong Mai concomitante ad una carenza quantitativa e/o qualitativa di Energia Ancestrale. Con questo presupposto abbiamo formulato una strategia terapeutica che, mediante trattamento con agopuntura, mirasse a riequilibrare l’Entità Energetica deficitaria, il Tae Yang Tsue Ming Tchong Mai appunto, responsabile , col suo vuoto, del Yin Yin quadro clinico, nonché nell’ottimizzare l’efficienza del Ming Men nella sua funzione di “messa a disposizione” del Jing QI innato. Il programma terapeutico scelto per TCHONG MAI affrontare i due aspetti del problema ha compreso quindi sia l’apertura del Tchong Mai, mediante la puntura dei suoi punti chiave e la sua tonificazione mediante stimolazione elettrica, sia, posteriormente, la dinamizzazione del Ming Men mediante l’infissione di aghi nei punti ad esso correlati. I punti scelti sono stati: MP4, St30, MC6 e VC4, come punti chiave del Tchong Mai e V23 e VG4 come punti di apertura del Ming Men. Per favorire la tonificazione del sistema Tchong Mai i punti St30 e VC4 vanno stimolati elettricamente per tutta la durata della seduta ponendo il polo positivo su CV4 ed il negativo su St30. La stimolazione elettrica va effettuata mediante un elettro- stimolatore a onde quadre capace di generare treni di onde della durata di circa 30 secondi con una pausa tra un treno e l’altro di altri 30 secondi. L’intensità della stimolazione va tarata sulla base della sensibilità soggettiva dei singoli pazienti attestandola in modo che produca una sensazione decisamente significativa, ma non dolorosa. La durata delle singole sedute è in media di circa 30 minuti. Nella nostra sperimentazione tutti i soggetti sono stati sottoposti ad un primo ciclo di 5 sedute di Agopuntura con la frequenza di una seduta alla settimana seguito da un secondo ciclo uguale, per numero di sedute e frequenza, iniziato circa 50 giorni dopo la fine del primo allo scopo di rispettare i tempi fisiologici della spermatogenesi. Di tutti i soggetti inclusi nel campione sono stati eseguiti gli spermiogrammi prima dell’inizio della terapia, nell’intervallo tra un ciclo e l’altro ed un mese dopo la fine del secondo. Il Campione di pazienti è stato selezionato scegliendo 20 subjects, aged between 28 and 35 20 soggetti maschi di età compresa tra i 28 ed i 35 anni tutti presentanti, prima dell’inizio del trattamento, SPERMIOGRAM ALTERATIONS alterazioni significative dello spermiogramma nel numero mean values normal values number 10,5 millions/ml 20 millions/ml totale di spermatozoi (valori medi 10.5 milioni/ml – valori vitality 60 % of hypomotiles 40 % after 2 hours normali maggiori di 20 milioni/ml), nella vitalità (valori pH elements 7,0 7,8 medi 60% di elementi ipomobili dopo 2 ore – valori normal values volume normal values 2 - 5 ml normali minore del 40%). NO ANATOMICAL AND HORMONAL ALTERATIONS Tutti i soggetti selezionati presentavano valori di pH nella norma (da 7.0 a 7.8) ed un adeguato volume spermatico all’eiaculazione ( da 2 a 5 ml). Nessuno risultava affetto da alterazioni ormonali e/o anatomiche, né da altre manifestazioni morbose, che potessero complicare il quadro clinico. Gli spermiogrammi eseguiti nell’intervallo tra il primo ed il secondo ciclo di sedute mostrarono per tutti i pazienti sia un incremento del numero totale di spermatozoi che una diminuzione delle forme ipomobili, ma solo in 12 casi su 20 (il 60% dei casi) tali valori rientrarono negli intervalli di normalità.
  • 3. 25 60 Le verifiche effettuate dopo un mese dalla fine del 50 secondo ciclo di sedute invece evidenziarono che tutti i soggetti testati avevano raggiunto il rientro dei loro 20 valori spermiogrammatici nella norma sia per quanto 40 15 30 riguarda il numero totale di spermatozoi sebbene ai 10 20 limiti inferiori(valori medi 23.2), sia per ciò che 5 concerneva la percentuale di forme ipomobili, tutte 10 stabilizzate al di sotto del valore limite del 40% (valori 0 number of 0 medi 34.1). La teratogenesi, invece, anch’essa testata nei hypo-motile forms spermatozoa tre tempi indicati, non si mostrò significativamente before before max modificata, attestandosi su un decremento medio degli min after after elementi atipici del 7% nella valutazione effettuata un mese dopo la fine del secondo ciclo. La potenza ancora non ottimale, pur se ormai discreta, del campione testato ed il fatto che per alcuni soggetti è ancora in corso il monitoraggio a lungo termine non ci permette ancora di avanzare certezze scientifiche né sulla piena efficacia del metodo, né sulla stabilità dei risultati raggiunti. Però, pur attribuendo ai dati acquisiti un valore ancora preliminare, è, a nostro avviso, possibile assumere un atteggiamento di cauto ottimismo. Il fatto che dopo 2 cicli di trattamento, in assenza di altri interventi e partendo da una situazione patologicamente stabile, tutti i soggetti siano rientrati negli intervalli di normalità sia nel numero che nella vitalità dei loro spermatozoi, ci induce a pensare che la strategia proposta sia quantomeno meritevole di ulteriori verifiche e sperimentazioni su larga scala e che quindi l’approccio con Agopuntura ai deficit di spermatogenesi possa essere tenuto in considerazione, in alternativa ai trattamenti messi attualmente in atto dalla medicina occidentale, o in modo complementare con essi. Altro dato significativo che emerge da questo studio è, a nostro avviso, il fatto che i risultati positivi sono stati raggiunti in completa assenza di effetti collaterali, che invece vengono riscontrati in quantità decisamente non ignorabile, durante la somministrazione di terapie ormonali. Da ultimo ci permettiamo di segnalare che, in una situazione economica difficile su scala mondiale, come quella attuale, l’Agopuntura, per i suoi bassi costi, soprattutto se comparati a quelli sostenuti per la spesa farmaceutica, rappresenterebbe anche da questo punto di vista uno strumento meritevole di considerazione nel trattamento di questa patologia.