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Tradate




                      Tradate e dintorni…
           I.S.I.S.S. L.
                                 Area di progetto 3°
 Abbiate   Geymonat
                                 STA
Guazzone   Via Gramsci 1
                                 Gruppo Tradate
Il primo campo dello scudo è di colore azzurro, sul campo spiccano due colline
verdi su cui sono poste due piante di vite, fruttate di grappoli di uva nera e
tampinate di verde. Sotto il campo azzurro vi è una fascia in oro che reca le lettere
gotiche "J.T.". Il campo inferiore è bipartito: alla sinistra in campo oro inquadrato in
fondo rosso vi è un'aquila nera dal volo abbassato ed a destra, in fondo argento, il
biscione della insegna viscontea.
Il colore azzurro del campo superiore indica la fazione guelfa alla quale
apparteneva la repubblica milanese e sotto la sua cui signoria Tradate si mantenne
sino al dominio ducale.
La parte con le viti è ripresa dal vecchio stemma araldico del Comune di Abbiate
Guazzone e ricorda la zona collinare detta "Vignalunga", in passato coltivata a viti.
Le lettere gotiche "J.T." ricordano il valente scultore del secolo XV Jacopino da
Tradate.
Il colore rosso del campo inferiore sinistro probabilmente allude all'incendio subito
da Tradate nel 1510 quando venne messa a sacco dalle "bande" svizzere.
L'aquila nera dal volo abbassato il campo oro è lo stemma dei Pusterla: la famiglia
Pusterla ebbe in feudo il territorio di Tradate tra il XIV e il XV secolo
Stemma di Tradate: storia e
descrizione
L'origine del nome Tradate ha un principio incerto. Vi sono infatti due
diverse interpretazioni riguardo la sua nascita: lo storico Gerhard Rohlfs
individua l'origine del nome dal nome proprio di persona "Theodorus";
secondo l'Olivieri, invece, la denominazione Tradate è legata al nome
germanico "Teuderad" che si trasformò poi in "Tederate", appellativo
ritrovato nel Codex Longobardorum. Il nome Tradaa (utilizzato tuttora nel
dialetto locale) lo ritroviamo scritto nelle pergamene risalenti al XII e XIII
secolo che, nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, riportano anche il
nome Tradate.



Tradate: le origini del nome
I primi insediamenti risalgono al Medioevo. Però, in base ai reperti ritrovati possiamo dire che il
          territorio su cui sorge Tradate, era già abitato in epoca romana e ha poi continuato a esserlo anche
          dopo le invasioni barbariche.
La        Se non abbiamo notizie certe sul tradatese antecedenti il X secolo d.C., è dai secoli successivi che
          abbiamo informazioni dettagliate e complete circa la vita socio-politica del territorio del tradatese
storia    che fino ad allora era stato inquadrato all'interno del Contado del Seprio. Nei secoli tra il XI e il XIII
          d.C. il tradatese subisce gli effetti dell'espansionismo aggressivo del Ducato di Milano. È all'interno
          di quest'ottica che avviene la distruzione del castello di Abbiate Guazzone nel 1071. Questo è
della     anche il periodo in cui la famiglia Pusterla inizia ad affermare il suo potere sulla zona che nel XIV
          secolo sarà consacrato dalla costruzione del castello tutt'oggi esistente. A partire dalla seconda
piccola   metà del 1800 Tradate inizia a porre le basi della futura Città: dal 1854 è capoluogo del XII distretto
          della Provincia di Como; L'insediamento delle industrie è facilitato dall'inaugurazione di nuove vie di
-grande   comunicazione quali la tramvia nel 1878 e la linea ferroviaria Milano-Varese nel 1884. La Città
          inizia a dotarsi di edifici di rappresentanza e di istituzioni socio-culturali: il nuovo municipio, le
          scuole elementari, l'asilo, la Società del Telegrafo. Nel 1904 è fondato l'Oratorio maschile; nel 1913
Tradate   apre il primo padiglione dell'Ospedale e nel 1922 apre il Collegio Arcivescovile. Da allora la Città ha
          continuato a crescere, arricchendosi di nuove realtà socio-economiche oltre che culturali, anche
          grazie alle nuove vie di collegamento di cui Tradate ha saputo cogliere i frutti.
La cittadina di Tradate si colloca nel territorio della “Media Valle
Olona”, si trova a circa 300m sul livello del mare e si estende per
circa 21 mila Kmq ed è localizzata a circa metà strada tra Varese
(Km nord) e Milano (Km sud-ovest). Essa conta circa 17 mila
abitanti, la maggior parte dei quali vive nella parte di paese
sviluppatasi intorno alla ferrovia che collega Milano a Varese.
Il territorio è composto da tre centri urbani, non molto definiti e
strettamente collegati tra loro, le Ceppine, Abbiate Guazzone e
Tradate, il più esteso che occupa più del 60% del territorio
complessivo.
In tutto il territorio sono dislocate scuole di ogni ordine e
grado, dall’asilo Mariuccia fino a scuole secondarie di secondo
grado come l’isiss L.Geymonat, liceo scientifico-tecnologico e itis.
Inoltre la città può vantare la più grande biblioteca della provincia di
Varese, nata dalla ristrutturazione dell’ex stabilimento Frera.
Inoltre, sono molto numerose le strutture sportive a beneficio di tutti
i cittadini e non, tra cui ricordiamo l’imponente Centro sportivo di
viale Europa e la nuova piscina comunale, dotata anche di centro
Tradate nel mondo
benessere.
La popolazione di Tradate
Questi grafici
identificano l’andamento
delle varie fasce di età
della popolazione negli
anni tra il 2007 e il 2010
Conoscere Tradate…
Il Comune è la forma più antica di vita politica locale e ancora oggi costituisce la base del sistema autonomistico. È
comune di Tradate
Organizzazione del
                     l’organizzazione pubblica più vicina ai singoli cittadini, quella in cui più direttamente può esprimersi la loro
                     partecipazione alla gestione dei problemi comuni. La sua disciplina non è contenuta nella Costituzione, se non in
                     termini generali con i caratteri dell’autonomia degli enti locali; la loro specificazione-attuazione spetta alle leggi
                     statali, e non alle leggi regionali, per cui si può dire che i caratteri dell’autonomia degli enti locali è materia di
                     interesse nazionale; la legislazione deve riguardare più i principi che i dettagli, per evitare di trasformare gli enti locali
                     in semplici esecutori della legge, privi di autonomia. Infine la legislazione statale è abilitata a disciplinare il modo di
                     esercizio delle funzioni degli enti locali, nelle numerose materie su cui la regione ha competenza legislative. Fino a
                     tempi abbastanza recenti l’autonomia comunale era regolata da vecchie leggi approvate sotto il fascismo. Ma questa
                     legislazione era lontana dall’ispirazione autonoma della costituzione. I comuni erano dunque ridotti a enti di mera
                     esecuzione delle leggi statali. Per queste ragioni si è discusso di una nuova legge generale sulle autonomie locali. Ma
                     solo con la legge n.142 del 1990 si è giunti alla riforma. Una delle principali innovazioni è stata la previsione degli
                     Statuti comunali. La legge n.142 ha attribuito hai comuni il potere di determinare in maniera differenziata le norme
                     relative a:
                     Organizzazione, funzionamento degli organi e degli uffici;
                     •   Partecipazione dei cittadini;
                     •   Decentramento nell’ambito dei Comuni più grandi.
                     Gli organi del comune sono:
                     •Il Consiglio comunale è composto da consiglieri eletti dai cittadini; è l’organo di indirizzo e di controllo politico-
                     amministrativo. Una regola importante è quella secondo cui il Consiglio ha soltanto le anzidette competenze
                     (principio di tassatività). D’altro canto, queste materie sono riservate al Consiglio e non possono essere delegate ad
                     altri. Il consiglio dura in carica 5 anni ma può essere sciolto anticipatamente per motivi di ordine pubblico o per
                     un’insuperabile crisi politico-amministrativa. Ciò avviene approvando con la maggioranza assoluta una mozione di
                     sfiducia contro il Sindaco e la Giunta.
                     •Il Sindaco è il vertice dell’organizzazione comunale e perciò è il responsabile dell’amministrazione del Comune.
                     Inoltre il Sindaco opera non come capo dell’ente locale ma come organo del Governo centrale: è ufficiale dello stato
                     civile, è organo di pubblica sicurezza ed emana le cosiddette ordinanze con tingibili e urgenti. Le funzioni in materia
                     di stato civile, sono di regola delegate hai presidenti dei Consigli circoscrizionali.
Il Sindaco è il capo del Governo centrale: è ufficiale dello stato civile, è organo di pubblica sicurezza ed emana
            le cosiddette ordinanze con tingibili e urgenti. Le funzioni in materia di stato civile, sono di regola delegate hai
            presidenti dei Consigli circoscrizionali.
            La Giunta comunale è l‟organo esecutivo del comune. È composta da 16 membri nominati dal sindaco, anche
            al di fuori dei membri del Consiglio e possono essere revocati. La Giunta ha fondamentalmente il compito di
            collaborare col sindaco nell‟amministrazione del Comune, preparando le delibere del Consiglio comunale e
            portarle ad esecuzione; inoltre, a essa spettano tutte le deliberazioni che non sono riservate al Consiglio o al
            Sindaco. Il Consiglio comunale è composto da consiglieri eletti dai cittadini; è l‟organo di indirizzo e di controllo
            politico-amministrativo. Una regola importante è quella secondo cui il Consiglio ha soltanto le anzidette
            competenze (principio di tassatività). D‟altro canto, queste materie sono riservate al Consiglio e non possono
            essere delegate ad altri. Il consiglio dura in carica 5 anni ma può essere sciolto anticipatamente per motivi di
            ordine pubblico o per un‟insuperabile crisi politico-amministrativa. Ciò avviene approvando con la
            maggioranza assoluta una mozione di sfiducia contro il Sindaco e la Giunta.
            Il Sindaco è il vertice dell‟organizzazione comunale e perciò è il responsabile dell‟amministrazione del
Laura       Comune. Inoltre il Sindaco opera non come capo dell‟ente locale ma come organo a capo.
Cavalotti   Le competenze degli assessori sono denominate dal Sindaco e vengono approvate dal Consiglio. Gli assessori
            sono a capo degli uffici comunali. Mentre gli organi dei Comuni sono previsti dalla legge, gli uffici amministrativi
            sono creati dai comuni stessi.

             I compiti degli organi comunali
Sindaco e assessori
Superficie a
terra (ha):
4.860,00

Regioni:
Lombardia

Province:
Como,
Varese




               Parco Pineta di Tradate e Appiano Gentile
               Comuni: Appiano Gentile, Beregazzo con
               Figliaro, Binago, Carbonate,                   Castelnuovo
               Bozzente, Limido Comasco, Locate Varesino, Lurago
               Marinone, Mozzate, Oltrona di San Mamette, Tradate, Vedano
È una foresta di pianura radicata nel territorio, viva e ricca di naturalità, di attività forestali agricole e
sociali.
E' questo il principale contenuto ambientale e l'orizzonte di attività del Parco che agisce nella tutela e
gestione di un patrimonio naturale eredità e risorsa allo stesso tempo. Molte specie animali e vegetali
hanno scelto la loro residenza nel Parco, il Falco pecchiaiolo che arriva in primavera dall'Africa, l'Astore
che ha ricolonizzato la zona dopo centinaia di anni, la Cincia dal ciuffo ospite montanara, il Tritone
crestato abitante degli stagni e lo Scoiattolo rosso re delle chiome silvestri.
Dominano la scena arborea il Pino silvestre dai colori che arricchiscono il paesaggio e la Quercia
farnia, vera colonna del bosco, ai loro piedi l'orchidea dei prati ed il Dente di cane dai fiori viola
tenue, costituiscono il tappeto damascato del bosco.
I boschi del Parco 3500 ha sui 4800 ha totali del Parco, sono una importante traccia verde della antica
selva padana e costituiscono una importante penisola naturale, un cuore silvestre che si incunea nel
tessuto più urbanizzato della pianura, un cuore silvestre che fornisce ossigeno e legname, filtra l'acqua
che alimenta la falda, riduce il potere erosivo della pioggia e dà alloggio ad una preziosa comunità di
viventi.
Un punto sorgente fondamentale della rete ecologica lombarda in cui l'attività di
amministratori, dipendenti e volontari, giornalmente cerca di tessere un
complesso arazzo umano e naturale che conservi e migliori il territorio, la prima
risorsa per il futuro dell'uomo.
Accanto agli abitanti della pianura antropizzata, sono sorprendenti le forme di
vita che costituiscono la fauna del Parco. Le più conosciute sono i
Vertebrati, ma non bisogna dimenticare le moltitudini di Insetti e Microrganismi
che abitano il suolo boschivo, i bioriduttori. Tale nome definisce la
fondamentale opera di smontaggio e riciclaggio della materia organica
condotta da questo esercito di piccoli consumatori, il loro interessante lavoro
riporta sostanze ed energia vitale in ciclo nella catena alimentare.

>   Anfibi
>   Mammiferi
>   Pesci
>   Rettili
>   Uccelli




                               La fauna del Parco
Naturalmente la maggior parte della
                              superficie del parco è costituita da
                              immense aree ricoperte esclusivamente
                              da boschi dei più svariati generi, tra i
                              quali ricordiamo:
                              All'interno del Parco Pineta sono
                              presenti grandi aree boschive
                              intervallate, e spesso circondate, da
                              fasce di terreni agricoli. Questa
                              distribuzione "a macchia di leopardo" è
                              molto importante perché crea delle
                              zone di contatto tra bosco e campo in
                              cui la fauna può trovare cibo e rifugio.
                              Una minima parte, ma concentrata in
                              poche zone, è coperta da aree
                              urbanizzate. Una parte è inoltre
                              occupata da campi calcio e da golf.



Suddivisione del territorio del parco
Per conoscere meglio la flora del parco è necessaria una distinzione tra
vegetazione reale e vegetazione potenziale, ovvero la flora che si verrebbe a
costituire in un ambiente se in esso venissero a mancare tutte le azioni di
disturbo da parte dell'uomo ed il clima si mantenesse costante.


                    >Boschi acidofili
                    >Boschi mesofili
                    >Brughiera
                    >Specie esotiche




                 La flora del parco
La zona occupata dal
parco
Telescopio Solare con specchio       Telescopio Principale con
          250 mm. di diametro           specchio 650 mm. di diametro
         Specola da 2.5 Mt.
                                                   Specola da 7.5Mt.

                                                          Telescopi
RADIOTELESC                                                Ausiliari
    OPI




                                      Meridiane
L‟Osservatorio Astronomico “FOAM 13” potrà aiutare a garantire al meglio la
            protezione contro ogni forma di deterioramento dell‟ambiente e di
            inquinamento.
            NESSUN ALBERO va abbattuto nei dintorni dell‟Osservatorio perché gli alberi
            producono un microclima locale perfettamente adatto alle osservazioni
            e, inoltre, SCHERMANO le luci diffuse ALL‟ORIZZONTE che vengono dagli
            agglomerati urbani vicini (Tradate a Sud) e lontani. Il fatto poi che l‟Osservatorio
            nasca in simbiosi con l‟annesso “Sentiero Natura” gestito dal Parco Pineta e
            dalle GEV, lo rende assolutamente peculiare e UNICO IN ITALIA ! si potranno
            vedere, sullo schermo gigante, imboccare nei loro nidi i piccoli dalle loro
            madri, e le galassie lontane miliardi di anni luce, passeggiare sul Sentiero
            Natura e godere del silenzio e del verde che ti circonda!!!




L'osservatorio nel parco; Perché?
Tutti gli Osservatori Professionistici si trovano inseriti in Parchi !
L‟Osservatorio è stato “pensato” per molti anni, addirittura il primo progetto è
stato presentato nel 1985 e non altro che il risultato dell‟ esperienza e
profonda riflessione delle persone coinvolte.
- Nel 2003 cominciano i lavori nel Parco Pineta
- Il 3 maggio 2005, nella Sala del Gonfalone del Comune di Tradate, viene
istituita la Fondazione Osservatorio Astronomico di Tradate Messier 13, con
l‟acronimo “FOAM13”, per gestire un progetto così importante.
- Il 13 Maggio 2007 a 10 anni esatti dall‟impegno dell‟ Amministrazione
Comunale, avviene l‟inaugurazione.


L'osservatorio: dal pensiero alla realtà
Il Telescopio principale Newton dell' Osservatorio FOAM 13, ha un
                   diametro di 650 mm e focale f/5 della Ditta DUB OPTIKA di Varese. Al
                   fuoco Newton del telescopio, c'è una torretta motorizzata che ci
                   permette, con un solo clic, di poter scegliere fino a 4 diversi strumenti
                   sempre posizionati. La montatura dello specchio è in fibra di carbonio
                   con strutture “Closet Serrourier” (la stessa tecnologia delle scocche
                   della Formula 1). La montatura equatoriale, a forcella, avrà movimenti
                   motorizzati e computerizzati su entrambi gli assi per avere un controllo
                   di puntamento e inseguimento automatico da PC. Con questo strumento
                   si può far di tutto.
                   Al primo fuoco attualmente c' è una camera CCD Apogee ALTA U6 DO9
                   equipaggiata con sensore Kodak Kaf1001E da 1024 x 1024 pixel da 25
                   micron (25.0x25.0 mm.).
                   Al secondo fuoco attualmente c' è una camera CCD HiSIS43ME
                   equipaggiata con sensore Kodak Kaf1603ME da 1563 x 1024 pixel da 9
                   micron (14.0x9.2 mm.) tecnologia microlenti.
                   Al terzo fuoco attualmente c'è una WebCam Philips Tou Cam Pro II
                   modificata per essere usata come CCD
                   Al quarto fuoco attualmente c'è una camera CCD Moravia Instrument
                   G1-0800 con sensore ICX204AL da 1032x778 pixel da 4,65
                   micron(4,8x4,8 mm)

Il telescopio principale
Studio fotometrico degli asteroidi:            Con il Telescopio principale studiamo asteroidi più lontani e deboli, o potremo
stabilire, con i cambiamenti di luminosità, addirittura la loro forma.
Studio fotometrico dei nuclei cometari: Con il Telescopio principale                 studiamo comete con luminosità debole e quindi più
lontane e di avere una migliore definizione di quelle vicine e già studiate.

Ricerca di Pianeti Extrasolari            : Con il Telescopio principale cerchiamo e studiamo pianeti extrasolari con il metodo
fotometrico.
Ricerca di supernove: Con il Telescopio principale studiamo supernove lontane , misurandone con precisione le distanze
galattiche.
Studio del Sole: Con la Torre Solare studiamo l’evoluzione della fotosfera del sole in luce ottica e in Halfa, con particolare
attenzione agli importanti cicli solari e all’evoluzione delle regioni attive sulla fotosfera del Sole e delle protuberanze solari che
interagiscono con l’atmosfera e la magnetosfera della Terra.
Radiotelescopio: Questo progetto           vuole integrare le osservazioni diurne e notturne. Pochi osservatori possono vantare di poter
studiare eventi astronomici in tante differenti frequenze come la FOAM13. La radioastronomia alla FAOM13 ci permette attualmente
di studiare in radiofrequenza il Sole, Giove oggetti che entrano in atmosfera è già in realizzazione una parabola da 3 metri di
diametro.
Sciami meteorici
                         Programmi scientifici nei prossimi anni
Una scelta tra tante
La Storia con le foto   “Il vecchio ronco”
La Storia con le foto   Si sale nel costruire
La SPECOLA
Arriva il T65
Telescopi
 Ausiliari
I Radiotelescopi
Complesso Gnomonico
Stato di manutenzione, rifacimenti e restauri
 La chiesa prepositurale di S. Stefano è presente sul territorio tradatese già dal XIV secolo, ma non si
hanno purtroppo notizie certe sulla sua fondazione. Nell‟11 gennaio 1523 si decide di costruire il
campanile. La comunità per ottenere il terreno sul quale costruire il campanile che era di proprietà del
curato Antonio Micherio cede ad egli un terreno in via Cava. Riguardante la chiesa di S. Stefano sono
presenti una serie di manoscritti all‟interno delle relazioni riguardanti le visite pastorali. Nel 1570, la chiesa
è stata visitata da S. Carlo Borromeo, che ha suggerito alcune modifiche e migliorie, attuate nei secoli
successivi. I lavori riguardanti il campanile venero sospesi e poi ripresi nel 1749. I fabbricieri della chiesa
parrocchiale con la lettera del 6 dicembre 1779 richiedono il premesso di far costruire un nuovo organo
proponendo di riparare il loro organo attuale e installarlo nella chiesa di S. Salvatore. Il 28 luglio 1866 la
chiesa viene ampliata di poco più di 165 mq.
I lavori di decorazione
 Nel 1892 il parroco indice un concorso per il lavoro di decorazione a cui partecipano: Nicora di
Castiglione Olona, Taglioferri di Lecco, Rossi di Milano e due incogniti con le iniziali di M.O. ed L.B. Una
commissione artistica giudica che il progetto del Nicora è il migliore. Vengono scrostati ed intonacati le
pareti della vecchia chiesa; vengono rifatti i cornicioni, i capitelli e le forme delle finestre vengono
trasformate da rettangolari a circolari. I pittori Focosi di Milano fanno una medaglia che si trova sopra
l‟altare raffigurante la S.S. Trinità e un altro sopra il braccio laterale rappresentante l‟ordinazione di S.
Stefano; dato che la sua produzione artistica lasciò a desiderare, viene licenziato e i suoi lavori vennero
ripresi dal Mayer che esegue 5 medaglie nei pennacchi sotto la cupola che rappresentano S. Stefano, la
fede e i 4 evangelisti.

La chiesa di S. Stefano
La chiesa di S. Salvatore
Si ritiene che sul luogo in cui è presente la chiesa di S. Salvatore esistesse un edificio
religioso già prima del X secolo, ma il primo documento che attesta l‟esistenza della chiesa
è il “Liber Notiae Sanctorum Mediolani” redatto nel XIII secolo. La chiesa è strettamente
legata alla vita religiosa di frati Serviti. Il santuario fin dal 1297 risulta essere un
possedimento della famiglia Pusterla. All‟inizio del XVI secolo la famiglia Pusterla aveva
affidato il santuario alla Congregazione dei Servi di Maria donando loro anche un terreno
attiguo per costruirvi un convento. Nel 1770 delle autorità austriache fecero sopprimere il
convento che divenne un‟abitazione privata; mentre furono i cittadini tradatesi a
provvedere al mantenimento della chiesa che in quel momento prese il nome di Santuario
del Santo Crocefisso. L‟ultimo restauro è avvenuto nel 1983: vennero restaurati e
ristrutturati sia la chiesa che il campanile. La pianta dell‟edificio è rettangolare a navata
unica su cui si aprono 4 cappelle sul lato destro e 3 sul lato sinistro. La zona dell‟altare è
separata dal resto della chiesa da una balaustra di marmo e centralmente è presente un
pregiato crocifisso di legno.




Chiesa di S. Salvatore
Presso il cimitero troviamo la chiesa di S. Maria o Santuario della Madonna delle Vigne, il cui nome deriva
dalla presenza in passato dei vigneti che circondavano la chiesa. Nel suo insieme il santuarietto è dotato di
una umile e simpatica eleganza arricchita anche dallo spazio verde che la circonda. Gli affreschi che sono
presenti nel presbiterio sono di buona fattura e si ritiene tuttavia di poterli datare alla prima metà del XVI sec.
Il campanile è lo stesso che venne fatto costruire nel 1921.
L‟ultimo restauro che venne effettuato nel 1963 non migliorò la bellezza del santuario perché venne applicato
un medaglione sul frontale del presbiterio raffigurante la Madonna Assunta e due finte colonne in imitazione
marmo verde scuro , sormontato da due angeli che contrastano con la bellezza degli antichi affreschi.
La chiesetta ha perso il suo fascino solitario perché è circondato dalle case costruite intorno ad essa.
Affreschi
Gli affreschi che ornano il presbiterio del santuario sono databili intorno alla fine del „400 e l‟inizio del „500.
Sono di pregevole fattura, abbastanza ben conservati . I tre affreschi: L‟affresco centrale rappresenta la
Madonna, assisa in trono, con il Bambino Gesù sulle sue ginocchia.
Quello a destra raffigura la nascita della Vergine. Le figure femminili sono rappresentate nello loro semplicità
di un eleganza interpretata dall‟autore stesso.
 L‟affresco di sinistra rappresenta un solitario Cristo in croce, dove lo sfondo è un paesaggio casereccio. Il
borgo retrostante cinto da un muro appare una chiesa con il campanile che è la
raffigurazione della chiesa parrocchiale.


 Santuario della Madonna delle Vigne
L‟ interno della chiesa è molto semplice; il soffitto è
decorato con simboli religiosi, mentre le pareti sono
 imbiancate e prive di qualsiasi decorazione.
 Nell‟abside si trova l‟altare in marmo ai cui lati
troviamo
 le statue in gesso dei santi martiri Nazaro e Celso.
Tra i due santi, al centro dell‟altare, vi è la statua
della
Madonna del Rosario.
Sul lato destro della chiesa si erge il
campanile, non
tanto alto ma grazioso nel suo insieme con due
campane.


 Chiesa di SS. Nazzaro e Celso
Questa chiesa probabilmente fu edificata su una cappella preesistente risalente all'XI
secolo.
Nel corso dei secolo subì poi numerosi rimaneggiamenti.
La facciata presenta un portale in posizione centrale inserito all'interno di un arco a
sesto acuto, nella lunetta è scolpito il busto di Dio Padre in rilievo su sfondo dorato; al di
sopra del portale si trovano due bifore con archi trilobati e un rosone.
Ancora più in alto si trova una serie di nicchie disposte seguendo l'andamento del tetto
a capanna.
Alle estremità destra e sinistra, e per tutta l'altezza della facciata, corrono due finte
colonne che terminano con due edicole all'interno delle quali sono collocate le due
statue dei Santi Pietro e Paolo.
All'interno sono conservate alcune opere in legno policromo della prima metà del XVI
secolo, un fonte battesimale in marmo rosa e rame del 1890, un dipinto, olio su tela, del
XVIII secolo, un affresco del Morgari eseguito alla fine del XIX secolo e un organo del
XVIII secolo ancora oggi funzionante.

 Chiesa apostolica SS. Pietro e Paolo
La biblioteca ha potuto dare impulso a nuove attività culturali, quali incontri con gli autori, mostra tema, conferenze
giornalistiche e concorsi.
Settimanalmente vengono organizzate attività di promozione alla lettura, che unite alla struttura innovativa e accogliente, hanno
prodotto nel giro di pochi anni un notevole incremento del numero dei prestiti librari, tale da far diventare la nuova biblioteca una
delle più importanti della provincia di Varese.

Si tratta di una vera "Cittadella della Cultura" su 1700mq, capace di 60.000 volumi, con il museo della motocicletta e della
stampa, la sala conferenze e lo spazio espositivo, si propone come uno dei poli di maggiore attrazione culturale per la Provincia
di Varese.

La biblioteca dispone anche di un servizio di emeroteca e una sezione libraria dedicata
alle persone ipovedenti e non vedenti. Per ogni età, recentemente, è stata ampliata e
aggiornata la sezione dedicata ai fumetti.
Oltre i libri è presente una sezione dedicata al materiale multimediale,
che può essere preso in visione nella nuova Sala Eufonica.




                                                                 Biblioteca civica FRERA
La Biblioteca Comunale é uno dei principali strumenti di promozione
culturale presenti sul territorio cittadino.
Essa offre, gratuitamente, agli utenti iscritti diversi servizi, tra cui:
- Consultazione e prestito di un´ampia gamma di volumi e
pubblicazioni per rispondere a tutte le esigenze di lettura e di studio;
- Una emeroteca in cui trovare i più diffusi quotidiani, le principali
riviste di carattere generale o specialistico;
- Libri e riviste per bambini e ragazzi;
- Possibilità di ricerche di gruppo;
- La possibilità di richiedere in prestito volumi appartenenti al
patrimonio librario delle biblioteche della zona che aderiscono al
„Sistema Inter bibliotecario Sovracomunale di cui Tradate fa parte (a
tal fine è a disposizione anche il sito web delle biblioteche della
Provincia di Varese in cui prenotare on line le opere presenti nel
catalogo librario).
- Personale specializzato che potrà guidarvi nella consultazione e nella
scelta delle opere.


                        Biblioteca civica FRERA
"La Villa Sopranzi (ora Istituto Pavoni) è un edificio che affonda le sue prime radici nel Settecento e
          che, così come si mostra ancora oggi, trova la sua connotazione artistica alla metà del secolo scorso.
          Per valutarne l'importanza basti citare l'architetto che firmò il progetto della prima grande
          ristrutturazione: Giuseppe Jappelli, uno dei più importanti dell'epoca. Questa villa ben rappresenta il
          ruolo strategico che rivestiva Tradate per i turisti milanesi di alto livello: nel XVIII secolo appartenne a
          Bartolomeo Sopranzi, nobile meneghino e cassiere dello Stato che l'adibì a propria meta villeggiatura;
Villa     il secolo successivo divenne proprietà di Agostino Sopranzi, membro del Comitato generale della
          pubblica sicurezza e sindaco di Milano, che decise di sistemarla secondo i suoi gusti. Ne usci un
Sopranz   raffinato esempio di neogotico. In parte modificato dalla restaurazione posteriore al 1949, quando la
          struttura - dopo essere passata alle famiglie prima del conte Nicola Concina e quindi degli Stroppa -
i         fu acquistata dai Pavoniani. La villa si trova alla sommità di una collina e si affaccia sull'omonima via.
          Gli originari torrioni merlati oggi si presentano coperti da un tetto a falde e introducono, attraverso una
          strada a curve, al cuore dell'edificio. Per quanto riguarda le decorazioni esterne volute dallo
          Jappelli, ancora ben visibili sono una serie di archi Tudor e alcune sculture di guerrieri. La pianta
          rettangolare contiene un doppio cortile interno: uno che corrisponde all'ingresso, l'altro che si apre
          sul parco. Tra le mura di Villa Sopranzi si possono ammirare parti molto suggestive. Come, per
          esempio, una galleria ad arcate e volte decorate e il monumentale portale di legno che si apre su un
          lato di essa e da cui si entra in una cappella. Da segnalare, poi, un salone con pavimento a mosaico
          e camino in marmo realizzati da Giuseppe Bottinelli: l'opera fu premiata all'Esposizione Universale di
          Londra nel 1851".
Villa Inzoli è composta da un maestoso parco, di oltre 16.000 mq e ricco di piante secolari, è
destinato a diventare il più grande parco di Tradate; inoltre la villa settecentesca verrà, risistemata e
adibita a ufficio pubblico. Nel parco, oltre a diversi cedri secolari e due sequoie risalenti al 1700
circa, alcuni agricoltori locali, al soldo del comune, hanno riadattato la zona di residenza della servitù
e allestito una mostra didattica in cui si possono osservare diverse ambientazioni tipiche delle
campagne, e sono presenti molti animali da stalla
                    (cavalli, buoi, pecore, mucche…) e
                    animali da cortile (oche galline polli…) e persino
                    alcuni antichi macchinari utilizzati per dissodare il
                    terreno e trebbiare il granturco.




Villa Inzoli
Villa Centenari
Villa Centenari e il suo parco, situati nella zona di Abbiate Guazzone sono stati riadattati ai
bisogni dei cittadini Tradatesi, allestendo un nuovo parco giochi per i più piccoli, e diventando
un nuovo punto di ritrovo anche per i ragazzi.
Nella città di Tradate sono presenti diverse
strutture sportive, comunali e privati, che mettono
                                                     Altri centri sportivi, meno grandi e importanti ma
a disposizioni dei cittadini molti servizi e spazi
                                                    comunque molto utilizzati, sono:
per lo svago e per praticare lo sport che
preferiscono.                                       •Centro sportivo via Roma (1 campo da calcio; 1
                                                    campo da calcetto)
Il più importante centro sportivo e quello di Viale
Europa, vicino alla scuola Marie Curie, dotata di •Centro sportivo via Oslavia (1 campo da calcio;
tre campi da calcio, uno da rugby e diversi campi 1pista di pattinaggio)
coperti, cinque per la precisione, di cui un campo
                                                    •6 palestre scolastiche
di calcetto (calcio a 5), uno da volley, uno da
basket e due da tennis.                             •Un palazzetto provinciale


Un'altra importante struttura, costruita            •   Una parete di roccia
recentemente, è la piscina comunale, dotata di 7
                                                    •   Uno skate park
vasche da venticinque metri, una piscina per i
piccoli, e un grande centro benessere               •   Una pista di pattinaggio su ghiaccio
sotterraneo, dotato di palestra, centro             •   Parchetti di quartiere
massaggi, saune, bagni turco, e idromassaggi.


Le strutture sportive
Logo
Sportlandia
Tradate




              Pallacanestro Sportlandia Tradate
              La Pallacanestro Sportlandia Tradate (fondata nel 1993), è nata dalla necessità di offrire a
              bambini e giovani la possibilità di frequentare corsi di avviamento allo sport qualitativamente
              validi e completi, nei quali i contenuti tecnico-tattici della pallacanestro sono preceduti da una
              serie di informazioni motorie globali, indispensabili per la formazione psico-fisica del ragazzo. Dal
              1995 la società sportiva è ufficialmente affiliata alla F.I.P.-CONI per poter correttamente svolgere
              l‟attività di basket giovanile.
Logo
Tradate
Calcio



          Tradate Calcio
          La società sportiva "Tradate calcio" ogni anno accolgono nuovi giovani, ai quali insegnano le regole e il gioco
          del calcio. Inoltre molti ragazzi arrivano in questa società e integrano le squadre di categorie superiori, fino a
          portarle ai livelli più alti, nel caso della prima squadra fino in promozione. Inoltre la società calcistica
          tradatese ha al suo attivo anche diverse squadre femminili.
A Tradate si gioca a rugby dal 1995, anno in cui prese corpo il sogno di quattro amici e, a distanza di
anni, quel progetto iniziale risulta essere oggi una realtà ben radicata nel territorio grazie anche al
prezioso sostegno della ReFlex, azienda tradatese che ha legato il proprio marchio sin dai primi
passi alla squadra.
 Quindici anni sono passati, tre lustri che hanno posto all‟attenzione questa disciplina non a caso
indicata come sport altamente formativo nonché educativo per i ragazzi e non solo, una scuola di
vita prim‟ancora che una disciplina sportiva.
 La squadra tradatese, colori sociali il giallo e il blu, ha costruito il suo percorso negli anni arrivando
ad avere ai giorni nostri un nutrito numero di tesserati (oltre un centinaio) tutti attivi nel perseguire la
ragione sociale: la divulgazione del rugby. Dapprima con i seniores, sempre nel campionato di serie
C, quindi il settore giovanile, attività decisamente importante per la crescita e il mantenimento del
proprio essere. Under 16, 14, 12 e la neonata formazione Under 10 che ha poco tempo fa giocato le
sue prime partite: sono questi i fiori all‟occhiello, perché la forza di una società si misura nel tessuto
giovanile che riesce a creare. C‟è ancora tanto da fare, mancano ancora alcuni piccoli tasselli per
avere la meritata collocazione nel contesto sportivo tradatese, ma le basi sono state gettate e quella
tanto attesa sistemazione in una zona ben definita da chiamare “casa” ha un preciso progetto in
carne ed ossa.

Tradate rugby
La nostra società, nata a Tradate nel 2001, svolge attività di sviluppo e promozione
dell’Atletica Leggera nel nostro territorio.
Siamo affiliati alla FIDAL e, dal 2005, anche al CONI e la nostra attività copre tutto lo
spettro delle discipline che fanno parte dell’Atletica Leggera: dalla corsa campestre alle
specialità su pista.
Le corse campestri si svolgono durante il periodo invernale in ambito provinciale e
regionale.
Le gare su pista si svolgono in primavera/estate e non si limitano alle gare di corsa ma
si estendono anche alle altre discipline dell'Atletica Leggera (quali ad esempio salto in
alto, salto in lungo, lancio del giavellotto, lancio del disco, lancio del peso, etc.) con la
partecipazione a manifestazioni di tipo provinciale e regionale.




L'atletica leggera di Tradate
Domenico Galante è il presidente della Gei-sport, la società che gestirà il l‟impianto natatorio di Tradate,.La
struttura comunale, che sarà gestita proprio dalla Gei-sport per 29 anni, ad oggi èvisibile dalla strada
provinciale Varesina e sono in molti a chiedersi cosa siano quelle grosse travi in legno. Si tratta del tetto
della struttura, così creato «per essere in armonia con il resto del paesaggio – spiega Galante -. Anche la
scelta di fare in verde il resto della copertura è per creare un buon impatto con il paesaggio».

Galante ci ha fatto da guida nel cantiere illustrandoci, dall‟ingresso ai 6 mila metri quadri di prato destinato a
solarium, tutto quello che sarà la struttura, attesa da oltre 30 anni a Tradate. Se ne parla da mesi
della nascita effettiva della piscina, ma nessuno più ci credeva dopo lo stop al cantiere subito cinque anni
fa, a causa di un contenzioso con la vecchia ditta appaltatrice. Ora i lavori, invece, sembrano davvero essere
arrivati al dunque.
L‟impianto comprenderà quindi: bar, ristorante, piscina grande, piscina piccola, idromassaggio, tre
palestre per i corsi al piano superiore, una palestra attrezzata da 600 metri quadri al piano
interrato, oltre 200 parcheggi, il già citato solarium da 6 mila metri quadri, e predisposizione per creare
in futuro anche un termario, un‟area dove fare bagno turco e similari. «Il tutto in maniera accogliente – spiega
Galante, la cui società gestisce anche la piscina di Cassano Magnago -. Chi si recherà in questa struttura non
verrà solo per fare il classico bagnetto, ma per soddisfare un‟esigenza sportiva che in questo territorio oggi
manca»


La nuova piscina e il centro benessere
Cos‟è il PM10 ?
                               Da cosa è costituito?
La sigla PM10 identifica materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle
microscopiche, il cui diametro aerodinamico è uguale o inferiore a 10
µm, ovvero 10 millesimi di millimetro.

È costituito da polvere, fumo, micro gocce di sostanze liquide denominato
in gergo tecnico aerosol: esso, infatti, è un insieme di particolati, ovvero
particelle solide e liquide disperse nell'aria con dimensioni relativamente
piccole. Queste particelle presenti nell'atmosfera sono indicate con molti nomi
comuni: polvere e fuliggine per quelle solide, caligine e nebbia per quelle
liquide.
Quali sono le sue principali fonti di emissione?


Le principali fonti di PM10 sono:
 - Sorgenti naturali: l'erosione del suolo, gli incendi boschivi, le eruzioni vulcaniche, la dispersione di
pollini, il sale marino
 - Sorgenti legate all'attività dell'uomo: processi di combustione (tra cui quelli che avvengono nei
motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento, in molte attività industriali, negli inceneritori e nelle
centrali termoelettriche), usura di pneumatici, freni ed asfalto
 - Inoltre, una parte rilevante del PM10 presente in atmosfera deriva dalla trasformazione in particelle
liquide o solide di alcuni gas (composti dell'azoto e dello zolfo) emessi da attività umane. Il
particolato che si forma in atmosfera prende il nome di particolato secondario, mentre quello che viene
direttamente emesso in forma solida e/o liquida si definisce primario. Nelle aree urbane il traffico
veicolare è una fonte importante di PM10. Secondo l'annuario ISPRA (Istituto Superiore per la
Protezione e la Ricerca Ambientale) oltre il 38% delle stazioni di rilevamento registra superamenti dei
limiti di qualità dell'aria per le PM10. Uno studio stima il contributo a circa il 29%
Per quali apparati è nocivo?
                              Quali malattie provoca?
                              Quanti morti fa all‟anno?

La nocività delle polveri sottili dipende dalle
loro dimensioni e dalla loro capacità di raggiungere le diverse parti
dell'apparato respiratorio:
    oltre i 7 µm: cavità orale e nasale
    fino a 7 µm: laringe
    fino a 4,7 µm: trachea e bronchi primari
    fino a 3,3 µm: bronchi secondari
    fino a 2,1 µm: bronchi terminali
    fino a 1,1 µm: alveoli polmonari


    Infatti le particelle di maggiori dimensioni non rappresentano un grave problema per la salute per due
     motivi: il primo è che data la velocità con cui sedimentano il tempo di esposizione è assai ridotto, e il secondo
     è che le particelle più grosse vengono efficacemente filtrate dal naso mentre quelle più piccole (come nel caso
     del PM1) possono persino raggiungere gli alveoli polmonari. Dipende inoltre dalla loro natura chimica.
    In genere, le patologie legate all'inquinamento da polveri sottili sono riconosciute essere l'asma, le affezioni
     cardio-polmonari e la diminuzione delle funzionalità polmonari. La mortalità indotta dalle polveri sottili è
     oggetto di dibattito. L'Organizzazione Mondiale della Sanità, sulla base di uno studio condotto nel 2000 in 8
     città del mondo, stima che le polveri sottili siano responsabili dello 0,5% dei decessi registrati nell'anno
Quali sono i limiti previsti dalla legge?


    I valori limite sono definiti dalla direttiva 99/30/CE, recepita in Italia dal Decreto
    Ministeriale 2 aprile 2002, n. 60; tale decreto fissa due limiti accettabili di PM 10 in
    atmosfera, giornaliero e annuale. Entro il 1 gennaio 2005 questi devono essere:
   valore limite di 50 µg/m³ come valore medio misurato nell'arco di 24 ore, da non
    superare più di 35 volte/anno.
   valore limite di 40 µg/m³ come media annuale.
   Entro il 1 gennaio 2010 devono essere:
   valore limite di 50 µg/m³ come valore medio misurato nell'arco di 24 ore, da non
    superare più di 7 volte/anno.
   valore limite di 20 µg/m³ come media annuale.
L‟immagine qui
        riportata confronta lo
        spessore di alcune
        particelle di PM10 con
        quello di un capello
        umano



  Il grafico qui riportato
mostra la percentuale delle
fonti delle principali
emissioni di PM10
Aerofoto che mostra i
punti della città di
Tradate dove sono state
fatte le misurazioni
I seguenti grafici mostrano
con efficacia la
progressiva diminuzione
delle quantità di PM10
presenti nell‟atmosfera di
alcune zone della città di
Tradate messe a confronto
con la città di Gallarate e
diGennaio - Marzo
   Varese
 2010
Aprile - Giugno
2010
Luglio -
Settembre
2010
Le stazioni di rilevamento contengono gli strumenti di misura che rilevano la
concentrazione di un dato inquinante i cui dati sono trasmessi al COP (Centri Operativi
Provinciali) che provvederà a validare ed elaborare per trasformarli in informazione
ambientale.
La rilevazione delle concentrazioni di inquinanti è uno degli strumenti utilizzati per la
valutazione della qualità dell‟aria, indispensabile fase conoscitiva per individuare gli
interventi prioritariamente necessari e per monitorare gli effetti delle azioni intraprese.
Gli altri strumenti utilizzati al fine di ottenere informazioni sulla qualità dell‟aria sono la
compilazione di inventari delle emissioni e le modellizzazioni.
L'ARPA, Agenzia Regionale per la protezione ambientale del Piemonte, gestisce il
Sistema regionale di rilevamento della qualità dell'aria come unico soggetto
tecnico, garantendo il funzionamento omogeneo e coordinato su tutto il territorio
regionale.
L’8 settembre 2010 è stata inaugurata la nuova piattaforma ecologica di via Saporiti concludendo un importante
passo organizzativo della gestione dei rifiuti a Tradate. Gli obiettivi di tale progetto obiettivi sono ridurre i costi totali
dello smaltimento rifiuti ed evitare il più possibile di conferire rifiuti nelle discariche e negli impianti vicini alla città. I
rifiuti raccolti in modo differenziato vengono avviati ad impianti di riciclaggio che li trasformano in nuovi
prodotti, mentre i rifiuti messi nel sacco nero e quelli abbandonati vengono mandati in discarica. Altri rifiuti (come
farmaci, pile, batterie per auto, residui di prodotti chimici) vengono raccolti separatamente e smaltiti in impianti
speciali perché contengono sostanze pericolose . Tradate è una società altamente consumistica, la quale non solo
consuma grandi quantità di materie prime, ma produce anche grandi quantità di rifiuti. Ormai si è affermata l’esigenza
di raccogliere, riciclare e riutilizzare i rifiuti non solo per tutelare l’ambiente che ci circonda, ma anche alla necessità
di riciclare e riutilizzare i materiale senza dover consumare nuove materie prime. Questi cambiamenti nella mentalità
in materia di ambiente, di fonti energetiche e rifiuti sono giunti anche ai livelli dei singoli Enti locali, i quali hanno
improntato l’organizzazione dei Servizi di Raccolta e di Smaltimento dei Rifiuti. A Tradate questo è avvenuto ed è
stato messo in pratica con una serie di interventi più o meno visibili da parte della popolazione, come per esempio la
differenziazione della raccolta dei rifiuti. Così facendo ha fatto sì che a Tradate la percentuale dei rifiuti differenziati
sul totale dei rifiuti raccolti salisse notevolmente (si è infatti passati del 38,1% del 2006 al 72% per il 2010). Il progetto
e la costruzione del nuovo Centro di Raccolta differenziata sono stati interamente realizzati da Seprio Patrimonio
Servizi mediante l’utilizzo di risorse e mezzi propri. Questa struttura è dotata di due ingressi; l’ingresso principale è
destinato ai cittadini mentre l’ingresso secondario è destinato per il personale e per gli addetti al servizio di raccolta a
domicilio dei rifiuti. Essa è suddivisa in quattro macro settori. Nel settore A è possibile conferire carta e
cartone, plastica, vetro, latta e lattine, rifiuti ingombranti, sfalci e potature di verde, legname, ferro e metalli. Nel
settore B è possibile conferire rifiuti urbani pericolosi ( vernici e solventi, pile e batterie, lampade al neon, toner, rifiuti
tessili, oli esausti minerali e vegetali…); Nel settore C è possibile depositare rifiuti di apparecchiature elettriche ed
elettroniche (R.A.E.E.); Nel settore D è presente un’area riservata al personale di servizio per il conferimento dei
 La nuova piattaforma ecologica
materiali provenienti dai servizi di ritiro porta a porta dei rifiuti differenziati.
La fornace è un nuovissimo centro commerciale che ha aperto di
recente nel comune di Tradate.

Al suo interno troviamo:

 un moderno cinema multisala
 una vasta gamma di negozi di tutti i tipi per tutte le esigenze
 Un gran numero di ristoranti e fast-food
 Sale ludiche - ricreative
Dove trovarci

L’area "Ex Fornace" è sulla
SS Varesina, 21049 Tradate VA
parcheggio gratuito con oltre 1.700 posti
auto.

Per Informazioni
potete telefonare al numero 0331 1858012
inviare una mail all‟indirizzo:
info@lafornacetradate.com
Come arrivare?
TRASPORTI A TRADATE …
FNMAutoservizi è la principale compagnia
             di autotrasporti che opera nell‟ambito del
             comune di Tradate. Questa agenzia opera
             con le proprie linee di trasporto pubblico
             locale su un territorio compreso in tre
             province: Varese, Como e Brescia.

             La rete è attualmente articolata in 18 linee
             di trasporto pubblico locale e si completa
             con 4 autolinee di Gran Turismo e 1 linea
             internazionale.

TRASPORTI A TRADATE …
TRENORD gestisce la rete
                   e le stazioni dislocate su
                   cinque linee nell'hinterland
                   a nord di Milano e nelle
                   province di
                   Varese, Como, Novara, Bre
                   scia; cura la manutenzione
                   e il potenziamento della
                   rete ferroviaria e realizza
                   nuovi impianti in sinergia
                   con NORD_ING.

TRASPORTI A TRADATE …
TRASPORTI A TRADATE …
P.zza Stazione, 1
                       Tradate (VA)



STAZIONE DI TRADATE…
Caratteristiche stazione
  · Categoria (Principali / Secondarie / Fermate): SI
  · Biglietteria: SI
  · Emettitrici automatiche: SI
  Accessibilità alla stazione
  · Accesso autonomo per disabili: NO
  · Accesso per disabili accompagnati: SI
  · Servizi igienici anche ad uso disabili: SI
  Interscambio con altri mezzi di trasporto
  ·   Parcheggio auto: SI
  ·   Autobus/ metrò: NO
  ·   Trenitalia: NO
  ·   Linee S e linee metropolitane: NO

STAZIONE DI TRADATE…
   Platone si colloca in un periodo critico
    della storia greca (IV sec. a.C.)

   egli analizza dal punto di vista filosofico
    questa fase delicata di cambiamento
    politico e sociale, avvertendo la necessità
    di una rifondazione generale
    dell’esistenza umana


   La passione di tutta la sua vita è stata la
    ricerca di una comunità in cui l’uomo
    potesse vivere in pace e giustizia con i
    suoi simili.
PLATONE E LA REPUBBLICA
     Platone delinea nella repubblica il MODELLO IDEALE DI COMUNITA’




 In cui si realizza la giustizia
 sia a livello individuale, sia
 a livello statale. Il governo
 è affidato al filosofo, che
 conosce il vero, il giusto e il
 buono e quindi è perfetto
 per assolvere è incarico.
PLATONE E LA GIUSTIZIA

    GIUSTIZIA            ciò che è congruo, proporzionato ed esatto
    ( In generale )


   GIUSTIZIA             l‟ordine o la proporzione esistente nei
    ( Filosofica )     rapporti interumani


            La giustizia, oltre che la struttura di base dello
    stato, rappresenta una caratteristica metafisica dell‟essere in
                                 generale.
LO STATO IDEALE
   “Se i filosofi non governano le città o se quelli che ora chiamiamo re o governati non coltiveranno
    davvero e seriamente la filosofia, se il potere politico e la filosofia non coincideranno nelle stesse
    persone e se la moltitudine di quelli che ora si applicano esclusivamente all‟una o all‟altra non sarà
    col massimo rigore impedita dal farlo, è impossibile che cessino i mali delle città e anche quelli del
    genere umano” repubblica, V, 473 d



   Evidentemente la realizzazione della giustizia nell‟individuo e nello stato non può che procedere
    parallelamente. Lo stato è giusto quando ogni individuo attende solo al compito che gli è proprio; ma
    l‟individuo che attende solo al compito proprio è esso stesso giusto. La giustizia non è solo l‟unità
    dello stato in sé stesso e dell‟individuo in sé stesso; è, nello stesso tempo, l‟unità dello stato e quindi
    l‟accordo dell‟individuo con la comunità
   PERCHE‟ GLI UOMINI SONO DISTINTI IN CLASSI ?
   Perché in uno stato vi sono compiti diversi che devono per
    forza essere esercitati da individui diversi.


   PERCHE‟ UN INDIVIDUO APPARTIENE A UNA CLASSE
    PIUTTOSTO CHE A UN‟ALTRA?
   Le differenti destinazioni sociali di un individuo dipendono
    dalla preponderanza di una parte dell’anima sulle altre.
IL COMUNISMO PLATONICO
   Affinché lo stato funzioni bene e la giustizia sia
    realizzata, Platone suggerisce:




   per le classi superiori, affinché essi, al di là dei propri
    interessi, attendano più efficacemente alla gestione della
    cosa pubblica.
[…] La città per chi passa senza entrarci è una, e
     un’altra per chi ne è preso e non ne esce; una è la
     città in cui s’arriva la prima volta, un’altra quella che si
     lascia per non tornare; ognuna merita un nome
     diverso. […] (Italo Calvino – Le città invisibili)




Tradate
[…] Il vecchio secolo è sepolto; il nuovo è al culmine.
          La città certo è cambiata, e forse in meglio. Ma le ali
          che ho visto in giro sono quelle d'ombrelli diffidenti
          sotto i quali palpebre pesanti s'abbassano sugli
          sguardi; gente che crede di volare ce n'è, ma è tanto
          se si sollevano dal suolo sventolando palandrane da
          pipistrello. […] (Italo Calvino – Le città invisibili)




Tradate
La società civile è un'aggregazione di
                       cittadini riferita alla loro convivenza in uno
                       Stato. L'aggettivo "civile", contrapposto a
                       barbaro, sottintende il raggiungimento di
                       un alto grado di civiltà materiale o
                       spirituale.

Si può ritenere la società civile sinonimo di società evoluta aperta al progresso a
condizione di non porre dei limiti storici e geografici al suo significato. In caso
contrario si cadrebbe nell'errore di creare un sinonimo tra società civile e
contemporanea. Con la conseguenza di escludere arbitrariamente dal concetto di
società civile epoche storiche che hanno segnato importanti conquiste di civiltà.
Questa considerazione chiama in causa il relativismo. Lo sviluppo nel tempo del
concetto di progresso ha dovuto fare i conti con le diverse concezioni del
progresso umano visto di volta in volta con parametri diversi.

Tradate                Cos’è la società ?
Definire la persona umana non è facile. Ma, prima di farlo, è necessario tener presente che
esiste una differenza enorme fra il mondo, cosiddetto delle cose, ed il mondo degli uomini.
Questo grossa differenza è dovuta al fatto che l‟uomo (quando parliamo di “uomo”
intendiamo sia il sesso maschile che quello femminile), considerato in modo oggettivo, è e
rimane sempre “qualcuno”, mentre tutto il resto delle cose create è un insieme di “qualche
cosa”. E la differenza non sta solo in questo.
“Noi consideriamo cosa un essere non soltanto privo di ragione ma anche di vita; una cosa
è un oggetto inanimato. Esiteremmo a chiamare cosa un animale o persino una pianta.
Tuttavia non si può parlare di persona animale. Si dice invece <<individuo
animale>>, intendendo con ciò semplicemente <<individuo di una specie animale>>”.
Per poter dare una definizione del termine “uomo” non è sufficiente il catalogarlo come
individuo di una specie, bensì per lui si usa il termine di “persona” in quanto “c‟è in lui
qualche cosa di più, una pienezza e una perfezione d‟essere particolari, che non si
possono rendere altro che con la parola <<persona>>. (…) La persona, (…), è (…) un
soggetto unico nel suo genere, totalmente diverso da quel che sono, per esempio, gli
animali (…)”.
La persona umana ha una propria vita interiore che la differenzia notevolmente da qualsiasi
individuo animale. [Cfr. K. WOJTYLA, Amore e responsabilità].
 Tradate                  Come potremmo definire una
La solitudine è un problema che tocca drammaticamente milioni di persone.
La solitudine può essere banalmente definita come "assenza di compagnia". Questa
semplice definizione fa subito comprendere che
la solitudine in sé non può essere considerata un fattore penalizzante.
Non a caso, un celebre proverbio ci suggerisce che è meglio essere soli che male
accompagnati. Ciò è però di scarso conforto per tutte quelle persone che, schiacciate
dalla solitudine, farebbero qualunque cosa per avere un qualche rapporto umano. Si
tratta quindi di capire quando la solitudine è realmente un handicap alla qualità della
vita e quando invece è il soggetto che non sa gestirla, ingigantendone gli aspetti
negativi senza fruire di quelli positivi.
Sì, perché come lo stress, la solitudine può anche essere positiva, tanto che a volte è
ricercata.




Tradate                Solitudine …
Presentazione Power Point:

Faggiana Riccardo
Orlandi Nicolò
Cazzani Andrea

Raccolta informazioni in comune:

Faggiana Riccardo
Orlandi Nicolò
Cazzani Andrea
Crippa Matteo


Fonti:

Google
Sito Comune di Tradate
Libro "Bilancio sociale-mandato 2007/2011"
Foam 13 – Osservatorio Astronomico

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Comune di Tradate (VA)

  • 1. Tradate Tradate e dintorni… I.S.I.S.S. L. Area di progetto 3° Abbiate Geymonat STA Guazzone Via Gramsci 1 Gruppo Tradate
  • 2.
  • 3. Il primo campo dello scudo è di colore azzurro, sul campo spiccano due colline verdi su cui sono poste due piante di vite, fruttate di grappoli di uva nera e tampinate di verde. Sotto il campo azzurro vi è una fascia in oro che reca le lettere gotiche "J.T.". Il campo inferiore è bipartito: alla sinistra in campo oro inquadrato in fondo rosso vi è un'aquila nera dal volo abbassato ed a destra, in fondo argento, il biscione della insegna viscontea. Il colore azzurro del campo superiore indica la fazione guelfa alla quale apparteneva la repubblica milanese e sotto la sua cui signoria Tradate si mantenne sino al dominio ducale. La parte con le viti è ripresa dal vecchio stemma araldico del Comune di Abbiate Guazzone e ricorda la zona collinare detta "Vignalunga", in passato coltivata a viti. Le lettere gotiche "J.T." ricordano il valente scultore del secolo XV Jacopino da Tradate. Il colore rosso del campo inferiore sinistro probabilmente allude all'incendio subito da Tradate nel 1510 quando venne messa a sacco dalle "bande" svizzere. L'aquila nera dal volo abbassato il campo oro è lo stemma dei Pusterla: la famiglia Pusterla ebbe in feudo il territorio di Tradate tra il XIV e il XV secolo Stemma di Tradate: storia e descrizione
  • 4. L'origine del nome Tradate ha un principio incerto. Vi sono infatti due diverse interpretazioni riguardo la sua nascita: lo storico Gerhard Rohlfs individua l'origine del nome dal nome proprio di persona "Theodorus"; secondo l'Olivieri, invece, la denominazione Tradate è legata al nome germanico "Teuderad" che si trasformò poi in "Tederate", appellativo ritrovato nel Codex Longobardorum. Il nome Tradaa (utilizzato tuttora nel dialetto locale) lo ritroviamo scritto nelle pergamene risalenti al XII e XIII secolo che, nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, riportano anche il nome Tradate. Tradate: le origini del nome
  • 5. I primi insediamenti risalgono al Medioevo. Però, in base ai reperti ritrovati possiamo dire che il territorio su cui sorge Tradate, era già abitato in epoca romana e ha poi continuato a esserlo anche dopo le invasioni barbariche. La Se non abbiamo notizie certe sul tradatese antecedenti il X secolo d.C., è dai secoli successivi che abbiamo informazioni dettagliate e complete circa la vita socio-politica del territorio del tradatese storia che fino ad allora era stato inquadrato all'interno del Contado del Seprio. Nei secoli tra il XI e il XIII d.C. il tradatese subisce gli effetti dell'espansionismo aggressivo del Ducato di Milano. È all'interno di quest'ottica che avviene la distruzione del castello di Abbiate Guazzone nel 1071. Questo è della anche il periodo in cui la famiglia Pusterla inizia ad affermare il suo potere sulla zona che nel XIV secolo sarà consacrato dalla costruzione del castello tutt'oggi esistente. A partire dalla seconda piccola metà del 1800 Tradate inizia a porre le basi della futura Città: dal 1854 è capoluogo del XII distretto della Provincia di Como; L'insediamento delle industrie è facilitato dall'inaugurazione di nuove vie di -grande comunicazione quali la tramvia nel 1878 e la linea ferroviaria Milano-Varese nel 1884. La Città inizia a dotarsi di edifici di rappresentanza e di istituzioni socio-culturali: il nuovo municipio, le scuole elementari, l'asilo, la Società del Telegrafo. Nel 1904 è fondato l'Oratorio maschile; nel 1913 Tradate apre il primo padiglione dell'Ospedale e nel 1922 apre il Collegio Arcivescovile. Da allora la Città ha continuato a crescere, arricchendosi di nuove realtà socio-economiche oltre che culturali, anche grazie alle nuove vie di collegamento di cui Tradate ha saputo cogliere i frutti.
  • 6. La cittadina di Tradate si colloca nel territorio della “Media Valle Olona”, si trova a circa 300m sul livello del mare e si estende per circa 21 mila Kmq ed è localizzata a circa metà strada tra Varese (Km nord) e Milano (Km sud-ovest). Essa conta circa 17 mila abitanti, la maggior parte dei quali vive nella parte di paese sviluppatasi intorno alla ferrovia che collega Milano a Varese. Il territorio è composto da tre centri urbani, non molto definiti e strettamente collegati tra loro, le Ceppine, Abbiate Guazzone e Tradate, il più esteso che occupa più del 60% del territorio complessivo. In tutto il territorio sono dislocate scuole di ogni ordine e grado, dall’asilo Mariuccia fino a scuole secondarie di secondo grado come l’isiss L.Geymonat, liceo scientifico-tecnologico e itis. Inoltre la città può vantare la più grande biblioteca della provincia di Varese, nata dalla ristrutturazione dell’ex stabilimento Frera. Inoltre, sono molto numerose le strutture sportive a beneficio di tutti i cittadini e non, tra cui ricordiamo l’imponente Centro sportivo di viale Europa e la nuova piscina comunale, dotata anche di centro Tradate nel mondo benessere.
  • 7. La popolazione di Tradate Questi grafici identificano l’andamento delle varie fasce di età della popolazione negli anni tra il 2007 e il 2010
  • 9.
  • 10.
  • 11. Il Comune è la forma più antica di vita politica locale e ancora oggi costituisce la base del sistema autonomistico. È comune di Tradate Organizzazione del l’organizzazione pubblica più vicina ai singoli cittadini, quella in cui più direttamente può esprimersi la loro partecipazione alla gestione dei problemi comuni. La sua disciplina non è contenuta nella Costituzione, se non in termini generali con i caratteri dell’autonomia degli enti locali; la loro specificazione-attuazione spetta alle leggi statali, e non alle leggi regionali, per cui si può dire che i caratteri dell’autonomia degli enti locali è materia di interesse nazionale; la legislazione deve riguardare più i principi che i dettagli, per evitare di trasformare gli enti locali in semplici esecutori della legge, privi di autonomia. Infine la legislazione statale è abilitata a disciplinare il modo di esercizio delle funzioni degli enti locali, nelle numerose materie su cui la regione ha competenza legislative. Fino a tempi abbastanza recenti l’autonomia comunale era regolata da vecchie leggi approvate sotto il fascismo. Ma questa legislazione era lontana dall’ispirazione autonoma della costituzione. I comuni erano dunque ridotti a enti di mera esecuzione delle leggi statali. Per queste ragioni si è discusso di una nuova legge generale sulle autonomie locali. Ma solo con la legge n.142 del 1990 si è giunti alla riforma. Una delle principali innovazioni è stata la previsione degli Statuti comunali. La legge n.142 ha attribuito hai comuni il potere di determinare in maniera differenziata le norme relative a: Organizzazione, funzionamento degli organi e degli uffici; • Partecipazione dei cittadini; • Decentramento nell’ambito dei Comuni più grandi. Gli organi del comune sono: •Il Consiglio comunale è composto da consiglieri eletti dai cittadini; è l’organo di indirizzo e di controllo politico- amministrativo. Una regola importante è quella secondo cui il Consiglio ha soltanto le anzidette competenze (principio di tassatività). D’altro canto, queste materie sono riservate al Consiglio e non possono essere delegate ad altri. Il consiglio dura in carica 5 anni ma può essere sciolto anticipatamente per motivi di ordine pubblico o per un’insuperabile crisi politico-amministrativa. Ciò avviene approvando con la maggioranza assoluta una mozione di sfiducia contro il Sindaco e la Giunta. •Il Sindaco è il vertice dell’organizzazione comunale e perciò è il responsabile dell’amministrazione del Comune. Inoltre il Sindaco opera non come capo dell’ente locale ma come organo del Governo centrale: è ufficiale dello stato civile, è organo di pubblica sicurezza ed emana le cosiddette ordinanze con tingibili e urgenti. Le funzioni in materia di stato civile, sono di regola delegate hai presidenti dei Consigli circoscrizionali.
  • 12. Il Sindaco è il capo del Governo centrale: è ufficiale dello stato civile, è organo di pubblica sicurezza ed emana le cosiddette ordinanze con tingibili e urgenti. Le funzioni in materia di stato civile, sono di regola delegate hai presidenti dei Consigli circoscrizionali. La Giunta comunale è l‟organo esecutivo del comune. È composta da 16 membri nominati dal sindaco, anche al di fuori dei membri del Consiglio e possono essere revocati. La Giunta ha fondamentalmente il compito di collaborare col sindaco nell‟amministrazione del Comune, preparando le delibere del Consiglio comunale e portarle ad esecuzione; inoltre, a essa spettano tutte le deliberazioni che non sono riservate al Consiglio o al Sindaco. Il Consiglio comunale è composto da consiglieri eletti dai cittadini; è l‟organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo. Una regola importante è quella secondo cui il Consiglio ha soltanto le anzidette competenze (principio di tassatività). D‟altro canto, queste materie sono riservate al Consiglio e non possono essere delegate ad altri. Il consiglio dura in carica 5 anni ma può essere sciolto anticipatamente per motivi di ordine pubblico o per un‟insuperabile crisi politico-amministrativa. Ciò avviene approvando con la maggioranza assoluta una mozione di sfiducia contro il Sindaco e la Giunta. Il Sindaco è il vertice dell‟organizzazione comunale e perciò è il responsabile dell‟amministrazione del Laura Comune. Inoltre il Sindaco opera non come capo dell‟ente locale ma come organo a capo. Cavalotti Le competenze degli assessori sono denominate dal Sindaco e vengono approvate dal Consiglio. Gli assessori sono a capo degli uffici comunali. Mentre gli organi dei Comuni sono previsti dalla legge, gli uffici amministrativi sono creati dai comuni stessi. I compiti degli organi comunali
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  • 15. Superficie a terra (ha): 4.860,00 Regioni: Lombardia Province: Como, Varese Parco Pineta di Tradate e Appiano Gentile Comuni: Appiano Gentile, Beregazzo con Figliaro, Binago, Carbonate, Castelnuovo Bozzente, Limido Comasco, Locate Varesino, Lurago Marinone, Mozzate, Oltrona di San Mamette, Tradate, Vedano
  • 16. È una foresta di pianura radicata nel territorio, viva e ricca di naturalità, di attività forestali agricole e sociali. E' questo il principale contenuto ambientale e l'orizzonte di attività del Parco che agisce nella tutela e gestione di un patrimonio naturale eredità e risorsa allo stesso tempo. Molte specie animali e vegetali hanno scelto la loro residenza nel Parco, il Falco pecchiaiolo che arriva in primavera dall'Africa, l'Astore che ha ricolonizzato la zona dopo centinaia di anni, la Cincia dal ciuffo ospite montanara, il Tritone crestato abitante degli stagni e lo Scoiattolo rosso re delle chiome silvestri. Dominano la scena arborea il Pino silvestre dai colori che arricchiscono il paesaggio e la Quercia farnia, vera colonna del bosco, ai loro piedi l'orchidea dei prati ed il Dente di cane dai fiori viola tenue, costituiscono il tappeto damascato del bosco. I boschi del Parco 3500 ha sui 4800 ha totali del Parco, sono una importante traccia verde della antica selva padana e costituiscono una importante penisola naturale, un cuore silvestre che si incunea nel tessuto più urbanizzato della pianura, un cuore silvestre che fornisce ossigeno e legname, filtra l'acqua che alimenta la falda, riduce il potere erosivo della pioggia e dà alloggio ad una preziosa comunità di viventi. Un punto sorgente fondamentale della rete ecologica lombarda in cui l'attività di amministratori, dipendenti e volontari, giornalmente cerca di tessere un complesso arazzo umano e naturale che conservi e migliori il territorio, la prima risorsa per il futuro dell'uomo.
  • 17. Accanto agli abitanti della pianura antropizzata, sono sorprendenti le forme di vita che costituiscono la fauna del Parco. Le più conosciute sono i Vertebrati, ma non bisogna dimenticare le moltitudini di Insetti e Microrganismi che abitano il suolo boschivo, i bioriduttori. Tale nome definisce la fondamentale opera di smontaggio e riciclaggio della materia organica condotta da questo esercito di piccoli consumatori, il loro interessante lavoro riporta sostanze ed energia vitale in ciclo nella catena alimentare. > Anfibi > Mammiferi > Pesci > Rettili > Uccelli La fauna del Parco
  • 18. Naturalmente la maggior parte della superficie del parco è costituita da immense aree ricoperte esclusivamente da boschi dei più svariati generi, tra i quali ricordiamo: All'interno del Parco Pineta sono presenti grandi aree boschive intervallate, e spesso circondate, da fasce di terreni agricoli. Questa distribuzione "a macchia di leopardo" è molto importante perché crea delle zone di contatto tra bosco e campo in cui la fauna può trovare cibo e rifugio. Una minima parte, ma concentrata in poche zone, è coperta da aree urbanizzate. Una parte è inoltre occupata da campi calcio e da golf. Suddivisione del territorio del parco
  • 19. Per conoscere meglio la flora del parco è necessaria una distinzione tra vegetazione reale e vegetazione potenziale, ovvero la flora che si verrebbe a costituire in un ambiente se in esso venissero a mancare tutte le azioni di disturbo da parte dell'uomo ed il clima si mantenesse costante. >Boschi acidofili >Boschi mesofili >Brughiera >Specie esotiche La flora del parco
  • 20. La zona occupata dal parco
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  • 23. Telescopio Solare con specchio Telescopio Principale con 250 mm. di diametro specchio 650 mm. di diametro Specola da 2.5 Mt. Specola da 7.5Mt. Telescopi RADIOTELESC Ausiliari OPI Meridiane
  • 24. L‟Osservatorio Astronomico “FOAM 13” potrà aiutare a garantire al meglio la protezione contro ogni forma di deterioramento dell‟ambiente e di inquinamento. NESSUN ALBERO va abbattuto nei dintorni dell‟Osservatorio perché gli alberi producono un microclima locale perfettamente adatto alle osservazioni e, inoltre, SCHERMANO le luci diffuse ALL‟ORIZZONTE che vengono dagli agglomerati urbani vicini (Tradate a Sud) e lontani. Il fatto poi che l‟Osservatorio nasca in simbiosi con l‟annesso “Sentiero Natura” gestito dal Parco Pineta e dalle GEV, lo rende assolutamente peculiare e UNICO IN ITALIA ! si potranno vedere, sullo schermo gigante, imboccare nei loro nidi i piccoli dalle loro madri, e le galassie lontane miliardi di anni luce, passeggiare sul Sentiero Natura e godere del silenzio e del verde che ti circonda!!! L'osservatorio nel parco; Perché? Tutti gli Osservatori Professionistici si trovano inseriti in Parchi !
  • 25. L‟Osservatorio è stato “pensato” per molti anni, addirittura il primo progetto è stato presentato nel 1985 e non altro che il risultato dell‟ esperienza e profonda riflessione delle persone coinvolte. - Nel 2003 cominciano i lavori nel Parco Pineta - Il 3 maggio 2005, nella Sala del Gonfalone del Comune di Tradate, viene istituita la Fondazione Osservatorio Astronomico di Tradate Messier 13, con l‟acronimo “FOAM13”, per gestire un progetto così importante. - Il 13 Maggio 2007 a 10 anni esatti dall‟impegno dell‟ Amministrazione Comunale, avviene l‟inaugurazione. L'osservatorio: dal pensiero alla realtà
  • 26. Il Telescopio principale Newton dell' Osservatorio FOAM 13, ha un diametro di 650 mm e focale f/5 della Ditta DUB OPTIKA di Varese. Al fuoco Newton del telescopio, c'è una torretta motorizzata che ci permette, con un solo clic, di poter scegliere fino a 4 diversi strumenti sempre posizionati. La montatura dello specchio è in fibra di carbonio con strutture “Closet Serrourier” (la stessa tecnologia delle scocche della Formula 1). La montatura equatoriale, a forcella, avrà movimenti motorizzati e computerizzati su entrambi gli assi per avere un controllo di puntamento e inseguimento automatico da PC. Con questo strumento si può far di tutto. Al primo fuoco attualmente c' è una camera CCD Apogee ALTA U6 DO9 equipaggiata con sensore Kodak Kaf1001E da 1024 x 1024 pixel da 25 micron (25.0x25.0 mm.). Al secondo fuoco attualmente c' è una camera CCD HiSIS43ME equipaggiata con sensore Kodak Kaf1603ME da 1563 x 1024 pixel da 9 micron (14.0x9.2 mm.) tecnologia microlenti. Al terzo fuoco attualmente c'è una WebCam Philips Tou Cam Pro II modificata per essere usata come CCD Al quarto fuoco attualmente c'è una camera CCD Moravia Instrument G1-0800 con sensore ICX204AL da 1032x778 pixel da 4,65 micron(4,8x4,8 mm) Il telescopio principale
  • 27. Studio fotometrico degli asteroidi: Con il Telescopio principale studiamo asteroidi più lontani e deboli, o potremo stabilire, con i cambiamenti di luminosità, addirittura la loro forma. Studio fotometrico dei nuclei cometari: Con il Telescopio principale studiamo comete con luminosità debole e quindi più lontane e di avere una migliore definizione di quelle vicine e già studiate. Ricerca di Pianeti Extrasolari : Con il Telescopio principale cerchiamo e studiamo pianeti extrasolari con il metodo fotometrico. Ricerca di supernove: Con il Telescopio principale studiamo supernove lontane , misurandone con precisione le distanze galattiche. Studio del Sole: Con la Torre Solare studiamo l’evoluzione della fotosfera del sole in luce ottica e in Halfa, con particolare attenzione agli importanti cicli solari e all’evoluzione delle regioni attive sulla fotosfera del Sole e delle protuberanze solari che interagiscono con l’atmosfera e la magnetosfera della Terra. Radiotelescopio: Questo progetto vuole integrare le osservazioni diurne e notturne. Pochi osservatori possono vantare di poter studiare eventi astronomici in tante differenti frequenze come la FOAM13. La radioastronomia alla FAOM13 ci permette attualmente di studiare in radiofrequenza il Sole, Giove oggetti che entrano in atmosfera è già in realizzazione una parabola da 3 metri di diametro. Sciami meteorici Programmi scientifici nei prossimi anni
  • 28. Una scelta tra tante La Storia con le foto “Il vecchio ronco”
  • 29. La Storia con le foto Si sale nel costruire
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  • 41. Stato di manutenzione, rifacimenti e restauri La chiesa prepositurale di S. Stefano è presente sul territorio tradatese già dal XIV secolo, ma non si hanno purtroppo notizie certe sulla sua fondazione. Nell‟11 gennaio 1523 si decide di costruire il campanile. La comunità per ottenere il terreno sul quale costruire il campanile che era di proprietà del curato Antonio Micherio cede ad egli un terreno in via Cava. Riguardante la chiesa di S. Stefano sono presenti una serie di manoscritti all‟interno delle relazioni riguardanti le visite pastorali. Nel 1570, la chiesa è stata visitata da S. Carlo Borromeo, che ha suggerito alcune modifiche e migliorie, attuate nei secoli successivi. I lavori riguardanti il campanile venero sospesi e poi ripresi nel 1749. I fabbricieri della chiesa parrocchiale con la lettera del 6 dicembre 1779 richiedono il premesso di far costruire un nuovo organo proponendo di riparare il loro organo attuale e installarlo nella chiesa di S. Salvatore. Il 28 luglio 1866 la chiesa viene ampliata di poco più di 165 mq. I lavori di decorazione Nel 1892 il parroco indice un concorso per il lavoro di decorazione a cui partecipano: Nicora di Castiglione Olona, Taglioferri di Lecco, Rossi di Milano e due incogniti con le iniziali di M.O. ed L.B. Una commissione artistica giudica che il progetto del Nicora è il migliore. Vengono scrostati ed intonacati le pareti della vecchia chiesa; vengono rifatti i cornicioni, i capitelli e le forme delle finestre vengono trasformate da rettangolari a circolari. I pittori Focosi di Milano fanno una medaglia che si trova sopra l‟altare raffigurante la S.S. Trinità e un altro sopra il braccio laterale rappresentante l‟ordinazione di S. Stefano; dato che la sua produzione artistica lasciò a desiderare, viene licenziato e i suoi lavori vennero ripresi dal Mayer che esegue 5 medaglie nei pennacchi sotto la cupola che rappresentano S. Stefano, la fede e i 4 evangelisti. La chiesa di S. Stefano
  • 42. La chiesa di S. Salvatore Si ritiene che sul luogo in cui è presente la chiesa di S. Salvatore esistesse un edificio religioso già prima del X secolo, ma il primo documento che attesta l‟esistenza della chiesa è il “Liber Notiae Sanctorum Mediolani” redatto nel XIII secolo. La chiesa è strettamente legata alla vita religiosa di frati Serviti. Il santuario fin dal 1297 risulta essere un possedimento della famiglia Pusterla. All‟inizio del XVI secolo la famiglia Pusterla aveva affidato il santuario alla Congregazione dei Servi di Maria donando loro anche un terreno attiguo per costruirvi un convento. Nel 1770 delle autorità austriache fecero sopprimere il convento che divenne un‟abitazione privata; mentre furono i cittadini tradatesi a provvedere al mantenimento della chiesa che in quel momento prese il nome di Santuario del Santo Crocefisso. L‟ultimo restauro è avvenuto nel 1983: vennero restaurati e ristrutturati sia la chiesa che il campanile. La pianta dell‟edificio è rettangolare a navata unica su cui si aprono 4 cappelle sul lato destro e 3 sul lato sinistro. La zona dell‟altare è separata dal resto della chiesa da una balaustra di marmo e centralmente è presente un pregiato crocifisso di legno. Chiesa di S. Salvatore
  • 43. Presso il cimitero troviamo la chiesa di S. Maria o Santuario della Madonna delle Vigne, il cui nome deriva dalla presenza in passato dei vigneti che circondavano la chiesa. Nel suo insieme il santuarietto è dotato di una umile e simpatica eleganza arricchita anche dallo spazio verde che la circonda. Gli affreschi che sono presenti nel presbiterio sono di buona fattura e si ritiene tuttavia di poterli datare alla prima metà del XVI sec. Il campanile è lo stesso che venne fatto costruire nel 1921. L‟ultimo restauro che venne effettuato nel 1963 non migliorò la bellezza del santuario perché venne applicato un medaglione sul frontale del presbiterio raffigurante la Madonna Assunta e due finte colonne in imitazione marmo verde scuro , sormontato da due angeli che contrastano con la bellezza degli antichi affreschi. La chiesetta ha perso il suo fascino solitario perché è circondato dalle case costruite intorno ad essa. Affreschi Gli affreschi che ornano il presbiterio del santuario sono databili intorno alla fine del „400 e l‟inizio del „500. Sono di pregevole fattura, abbastanza ben conservati . I tre affreschi: L‟affresco centrale rappresenta la Madonna, assisa in trono, con il Bambino Gesù sulle sue ginocchia. Quello a destra raffigura la nascita della Vergine. Le figure femminili sono rappresentate nello loro semplicità di un eleganza interpretata dall‟autore stesso. L‟affresco di sinistra rappresenta un solitario Cristo in croce, dove lo sfondo è un paesaggio casereccio. Il borgo retrostante cinto da un muro appare una chiesa con il campanile che è la raffigurazione della chiesa parrocchiale. Santuario della Madonna delle Vigne
  • 44. L‟ interno della chiesa è molto semplice; il soffitto è decorato con simboli religiosi, mentre le pareti sono imbiancate e prive di qualsiasi decorazione. Nell‟abside si trova l‟altare in marmo ai cui lati troviamo le statue in gesso dei santi martiri Nazaro e Celso. Tra i due santi, al centro dell‟altare, vi è la statua della Madonna del Rosario. Sul lato destro della chiesa si erge il campanile, non tanto alto ma grazioso nel suo insieme con due campane. Chiesa di SS. Nazzaro e Celso
  • 45. Questa chiesa probabilmente fu edificata su una cappella preesistente risalente all'XI secolo. Nel corso dei secolo subì poi numerosi rimaneggiamenti. La facciata presenta un portale in posizione centrale inserito all'interno di un arco a sesto acuto, nella lunetta è scolpito il busto di Dio Padre in rilievo su sfondo dorato; al di sopra del portale si trovano due bifore con archi trilobati e un rosone. Ancora più in alto si trova una serie di nicchie disposte seguendo l'andamento del tetto a capanna. Alle estremità destra e sinistra, e per tutta l'altezza della facciata, corrono due finte colonne che terminano con due edicole all'interno delle quali sono collocate le due statue dei Santi Pietro e Paolo. All'interno sono conservate alcune opere in legno policromo della prima metà del XVI secolo, un fonte battesimale in marmo rosa e rame del 1890, un dipinto, olio su tela, del XVIII secolo, un affresco del Morgari eseguito alla fine del XIX secolo e un organo del XVIII secolo ancora oggi funzionante. Chiesa apostolica SS. Pietro e Paolo
  • 46. La biblioteca ha potuto dare impulso a nuove attività culturali, quali incontri con gli autori, mostra tema, conferenze giornalistiche e concorsi. Settimanalmente vengono organizzate attività di promozione alla lettura, che unite alla struttura innovativa e accogliente, hanno prodotto nel giro di pochi anni un notevole incremento del numero dei prestiti librari, tale da far diventare la nuova biblioteca una delle più importanti della provincia di Varese. Si tratta di una vera "Cittadella della Cultura" su 1700mq, capace di 60.000 volumi, con il museo della motocicletta e della stampa, la sala conferenze e lo spazio espositivo, si propone come uno dei poli di maggiore attrazione culturale per la Provincia di Varese. La biblioteca dispone anche di un servizio di emeroteca e una sezione libraria dedicata alle persone ipovedenti e non vedenti. Per ogni età, recentemente, è stata ampliata e aggiornata la sezione dedicata ai fumetti. Oltre i libri è presente una sezione dedicata al materiale multimediale, che può essere preso in visione nella nuova Sala Eufonica. Biblioteca civica FRERA
  • 47. La Biblioteca Comunale é uno dei principali strumenti di promozione culturale presenti sul territorio cittadino. Essa offre, gratuitamente, agli utenti iscritti diversi servizi, tra cui: - Consultazione e prestito di un´ampia gamma di volumi e pubblicazioni per rispondere a tutte le esigenze di lettura e di studio; - Una emeroteca in cui trovare i più diffusi quotidiani, le principali riviste di carattere generale o specialistico; - Libri e riviste per bambini e ragazzi; - Possibilità di ricerche di gruppo; - La possibilità di richiedere in prestito volumi appartenenti al patrimonio librario delle biblioteche della zona che aderiscono al „Sistema Inter bibliotecario Sovracomunale di cui Tradate fa parte (a tal fine è a disposizione anche il sito web delle biblioteche della Provincia di Varese in cui prenotare on line le opere presenti nel catalogo librario). - Personale specializzato che potrà guidarvi nella consultazione e nella scelta delle opere. Biblioteca civica FRERA
  • 48. "La Villa Sopranzi (ora Istituto Pavoni) è un edificio che affonda le sue prime radici nel Settecento e che, così come si mostra ancora oggi, trova la sua connotazione artistica alla metà del secolo scorso. Per valutarne l'importanza basti citare l'architetto che firmò il progetto della prima grande ristrutturazione: Giuseppe Jappelli, uno dei più importanti dell'epoca. Questa villa ben rappresenta il ruolo strategico che rivestiva Tradate per i turisti milanesi di alto livello: nel XVIII secolo appartenne a Bartolomeo Sopranzi, nobile meneghino e cassiere dello Stato che l'adibì a propria meta villeggiatura; Villa il secolo successivo divenne proprietà di Agostino Sopranzi, membro del Comitato generale della pubblica sicurezza e sindaco di Milano, che decise di sistemarla secondo i suoi gusti. Ne usci un Sopranz raffinato esempio di neogotico. In parte modificato dalla restaurazione posteriore al 1949, quando la struttura - dopo essere passata alle famiglie prima del conte Nicola Concina e quindi degli Stroppa - i fu acquistata dai Pavoniani. La villa si trova alla sommità di una collina e si affaccia sull'omonima via. Gli originari torrioni merlati oggi si presentano coperti da un tetto a falde e introducono, attraverso una strada a curve, al cuore dell'edificio. Per quanto riguarda le decorazioni esterne volute dallo Jappelli, ancora ben visibili sono una serie di archi Tudor e alcune sculture di guerrieri. La pianta rettangolare contiene un doppio cortile interno: uno che corrisponde all'ingresso, l'altro che si apre sul parco. Tra le mura di Villa Sopranzi si possono ammirare parti molto suggestive. Come, per esempio, una galleria ad arcate e volte decorate e il monumentale portale di legno che si apre su un lato di essa e da cui si entra in una cappella. Da segnalare, poi, un salone con pavimento a mosaico e camino in marmo realizzati da Giuseppe Bottinelli: l'opera fu premiata all'Esposizione Universale di Londra nel 1851".
  • 49. Villa Inzoli è composta da un maestoso parco, di oltre 16.000 mq e ricco di piante secolari, è destinato a diventare il più grande parco di Tradate; inoltre la villa settecentesca verrà, risistemata e adibita a ufficio pubblico. Nel parco, oltre a diversi cedri secolari e due sequoie risalenti al 1700 circa, alcuni agricoltori locali, al soldo del comune, hanno riadattato la zona di residenza della servitù e allestito una mostra didattica in cui si possono osservare diverse ambientazioni tipiche delle campagne, e sono presenti molti animali da stalla (cavalli, buoi, pecore, mucche…) e animali da cortile (oche galline polli…) e persino alcuni antichi macchinari utilizzati per dissodare il terreno e trebbiare il granturco. Villa Inzoli
  • 50. Villa Centenari Villa Centenari e il suo parco, situati nella zona di Abbiate Guazzone sono stati riadattati ai bisogni dei cittadini Tradatesi, allestendo un nuovo parco giochi per i più piccoli, e diventando un nuovo punto di ritrovo anche per i ragazzi.
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  • 52. Nella città di Tradate sono presenti diverse strutture sportive, comunali e privati, che mettono Altri centri sportivi, meno grandi e importanti ma a disposizioni dei cittadini molti servizi e spazi comunque molto utilizzati, sono: per lo svago e per praticare lo sport che preferiscono. •Centro sportivo via Roma (1 campo da calcio; 1 campo da calcetto) Il più importante centro sportivo e quello di Viale Europa, vicino alla scuola Marie Curie, dotata di •Centro sportivo via Oslavia (1 campo da calcio; tre campi da calcio, uno da rugby e diversi campi 1pista di pattinaggio) coperti, cinque per la precisione, di cui un campo •6 palestre scolastiche di calcetto (calcio a 5), uno da volley, uno da basket e due da tennis. •Un palazzetto provinciale Un'altra importante struttura, costruita • Una parete di roccia recentemente, è la piscina comunale, dotata di 7 • Uno skate park vasche da venticinque metri, una piscina per i piccoli, e un grande centro benessere • Una pista di pattinaggio su ghiaccio sotterraneo, dotato di palestra, centro • Parchetti di quartiere massaggi, saune, bagni turco, e idromassaggi. Le strutture sportive
  • 53. Logo Sportlandia Tradate Pallacanestro Sportlandia Tradate La Pallacanestro Sportlandia Tradate (fondata nel 1993), è nata dalla necessità di offrire a bambini e giovani la possibilità di frequentare corsi di avviamento allo sport qualitativamente validi e completi, nei quali i contenuti tecnico-tattici della pallacanestro sono preceduti da una serie di informazioni motorie globali, indispensabili per la formazione psico-fisica del ragazzo. Dal 1995 la società sportiva è ufficialmente affiliata alla F.I.P.-CONI per poter correttamente svolgere l‟attività di basket giovanile.
  • 54. Logo Tradate Calcio Tradate Calcio La società sportiva "Tradate calcio" ogni anno accolgono nuovi giovani, ai quali insegnano le regole e il gioco del calcio. Inoltre molti ragazzi arrivano in questa società e integrano le squadre di categorie superiori, fino a portarle ai livelli più alti, nel caso della prima squadra fino in promozione. Inoltre la società calcistica tradatese ha al suo attivo anche diverse squadre femminili.
  • 55. A Tradate si gioca a rugby dal 1995, anno in cui prese corpo il sogno di quattro amici e, a distanza di anni, quel progetto iniziale risulta essere oggi una realtà ben radicata nel territorio grazie anche al prezioso sostegno della ReFlex, azienda tradatese che ha legato il proprio marchio sin dai primi passi alla squadra. Quindici anni sono passati, tre lustri che hanno posto all‟attenzione questa disciplina non a caso indicata come sport altamente formativo nonché educativo per i ragazzi e non solo, una scuola di vita prim‟ancora che una disciplina sportiva. La squadra tradatese, colori sociali il giallo e il blu, ha costruito il suo percorso negli anni arrivando ad avere ai giorni nostri un nutrito numero di tesserati (oltre un centinaio) tutti attivi nel perseguire la ragione sociale: la divulgazione del rugby. Dapprima con i seniores, sempre nel campionato di serie C, quindi il settore giovanile, attività decisamente importante per la crescita e il mantenimento del proprio essere. Under 16, 14, 12 e la neonata formazione Under 10 che ha poco tempo fa giocato le sue prime partite: sono questi i fiori all‟occhiello, perché la forza di una società si misura nel tessuto giovanile che riesce a creare. C‟è ancora tanto da fare, mancano ancora alcuni piccoli tasselli per avere la meritata collocazione nel contesto sportivo tradatese, ma le basi sono state gettate e quella tanto attesa sistemazione in una zona ben definita da chiamare “casa” ha un preciso progetto in carne ed ossa. Tradate rugby
  • 56. La nostra società, nata a Tradate nel 2001, svolge attività di sviluppo e promozione dell’Atletica Leggera nel nostro territorio. Siamo affiliati alla FIDAL e, dal 2005, anche al CONI e la nostra attività copre tutto lo spettro delle discipline che fanno parte dell’Atletica Leggera: dalla corsa campestre alle specialità su pista. Le corse campestri si svolgono durante il periodo invernale in ambito provinciale e regionale. Le gare su pista si svolgono in primavera/estate e non si limitano alle gare di corsa ma si estendono anche alle altre discipline dell'Atletica Leggera (quali ad esempio salto in alto, salto in lungo, lancio del giavellotto, lancio del disco, lancio del peso, etc.) con la partecipazione a manifestazioni di tipo provinciale e regionale. L'atletica leggera di Tradate
  • 57. Domenico Galante è il presidente della Gei-sport, la società che gestirà il l‟impianto natatorio di Tradate,.La struttura comunale, che sarà gestita proprio dalla Gei-sport per 29 anni, ad oggi èvisibile dalla strada provinciale Varesina e sono in molti a chiedersi cosa siano quelle grosse travi in legno. Si tratta del tetto della struttura, così creato «per essere in armonia con il resto del paesaggio – spiega Galante -. Anche la scelta di fare in verde il resto della copertura è per creare un buon impatto con il paesaggio». Galante ci ha fatto da guida nel cantiere illustrandoci, dall‟ingresso ai 6 mila metri quadri di prato destinato a solarium, tutto quello che sarà la struttura, attesa da oltre 30 anni a Tradate. Se ne parla da mesi della nascita effettiva della piscina, ma nessuno più ci credeva dopo lo stop al cantiere subito cinque anni fa, a causa di un contenzioso con la vecchia ditta appaltatrice. Ora i lavori, invece, sembrano davvero essere arrivati al dunque. L‟impianto comprenderà quindi: bar, ristorante, piscina grande, piscina piccola, idromassaggio, tre palestre per i corsi al piano superiore, una palestra attrezzata da 600 metri quadri al piano interrato, oltre 200 parcheggi, il già citato solarium da 6 mila metri quadri, e predisposizione per creare in futuro anche un termario, un‟area dove fare bagno turco e similari. «Il tutto in maniera accogliente – spiega Galante, la cui società gestisce anche la piscina di Cassano Magnago -. Chi si recherà in questa struttura non verrà solo per fare il classico bagnetto, ma per soddisfare un‟esigenza sportiva che in questo territorio oggi manca» La nuova piscina e il centro benessere
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  • 60. Cos‟è il PM10 ? Da cosa è costituito? La sigla PM10 identifica materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro aerodinamico è uguale o inferiore a 10 µm, ovvero 10 millesimi di millimetro. È costituito da polvere, fumo, micro gocce di sostanze liquide denominato in gergo tecnico aerosol: esso, infatti, è un insieme di particolati, ovvero particelle solide e liquide disperse nell'aria con dimensioni relativamente piccole. Queste particelle presenti nell'atmosfera sono indicate con molti nomi comuni: polvere e fuliggine per quelle solide, caligine e nebbia per quelle liquide.
  • 61. Quali sono le sue principali fonti di emissione? Le principali fonti di PM10 sono: - Sorgenti naturali: l'erosione del suolo, gli incendi boschivi, le eruzioni vulcaniche, la dispersione di pollini, il sale marino - Sorgenti legate all'attività dell'uomo: processi di combustione (tra cui quelli che avvengono nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento, in molte attività industriali, negli inceneritori e nelle centrali termoelettriche), usura di pneumatici, freni ed asfalto - Inoltre, una parte rilevante del PM10 presente in atmosfera deriva dalla trasformazione in particelle liquide o solide di alcuni gas (composti dell'azoto e dello zolfo) emessi da attività umane. Il particolato che si forma in atmosfera prende il nome di particolato secondario, mentre quello che viene direttamente emesso in forma solida e/o liquida si definisce primario. Nelle aree urbane il traffico veicolare è una fonte importante di PM10. Secondo l'annuario ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) oltre il 38% delle stazioni di rilevamento registra superamenti dei limiti di qualità dell'aria per le PM10. Uno studio stima il contributo a circa il 29%
  • 62. Per quali apparati è nocivo? Quali malattie provoca? Quanti morti fa all‟anno? La nocività delle polveri sottili dipende dalle loro dimensioni e dalla loro capacità di raggiungere le diverse parti dell'apparato respiratorio:  oltre i 7 µm: cavità orale e nasale  fino a 7 µm: laringe  fino a 4,7 µm: trachea e bronchi primari  fino a 3,3 µm: bronchi secondari  fino a 2,1 µm: bronchi terminali  fino a 1,1 µm: alveoli polmonari Infatti le particelle di maggiori dimensioni non rappresentano un grave problema per la salute per due motivi: il primo è che data la velocità con cui sedimentano il tempo di esposizione è assai ridotto, e il secondo è che le particelle più grosse vengono efficacemente filtrate dal naso mentre quelle più piccole (come nel caso del PM1) possono persino raggiungere gli alveoli polmonari. Dipende inoltre dalla loro natura chimica. In genere, le patologie legate all'inquinamento da polveri sottili sono riconosciute essere l'asma, le affezioni cardio-polmonari e la diminuzione delle funzionalità polmonari. La mortalità indotta dalle polveri sottili è oggetto di dibattito. L'Organizzazione Mondiale della Sanità, sulla base di uno studio condotto nel 2000 in 8 città del mondo, stima che le polveri sottili siano responsabili dello 0,5% dei decessi registrati nell'anno
  • 63. Quali sono i limiti previsti dalla legge? I valori limite sono definiti dalla direttiva 99/30/CE, recepita in Italia dal Decreto Ministeriale 2 aprile 2002, n. 60; tale decreto fissa due limiti accettabili di PM 10 in atmosfera, giornaliero e annuale. Entro il 1 gennaio 2005 questi devono essere:  valore limite di 50 µg/m³ come valore medio misurato nell'arco di 24 ore, da non superare più di 35 volte/anno.  valore limite di 40 µg/m³ come media annuale.  Entro il 1 gennaio 2010 devono essere:  valore limite di 50 µg/m³ come valore medio misurato nell'arco di 24 ore, da non superare più di 7 volte/anno.  valore limite di 20 µg/m³ come media annuale.
  • 64. L‟immagine qui riportata confronta lo spessore di alcune particelle di PM10 con quello di un capello umano Il grafico qui riportato mostra la percentuale delle fonti delle principali emissioni di PM10
  • 65. Aerofoto che mostra i punti della città di Tradate dove sono state fatte le misurazioni
  • 66. I seguenti grafici mostrano con efficacia la progressiva diminuzione delle quantità di PM10 presenti nell‟atmosfera di alcune zone della città di Tradate messe a confronto con la città di Gallarate e diGennaio - Marzo Varese 2010
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  • 70.
  • 71. Le stazioni di rilevamento contengono gli strumenti di misura che rilevano la concentrazione di un dato inquinante i cui dati sono trasmessi al COP (Centri Operativi Provinciali) che provvederà a validare ed elaborare per trasformarli in informazione ambientale. La rilevazione delle concentrazioni di inquinanti è uno degli strumenti utilizzati per la valutazione della qualità dell‟aria, indispensabile fase conoscitiva per individuare gli interventi prioritariamente necessari e per monitorare gli effetti delle azioni intraprese. Gli altri strumenti utilizzati al fine di ottenere informazioni sulla qualità dell‟aria sono la compilazione di inventari delle emissioni e le modellizzazioni. L'ARPA, Agenzia Regionale per la protezione ambientale del Piemonte, gestisce il Sistema regionale di rilevamento della qualità dell'aria come unico soggetto tecnico, garantendo il funzionamento omogeneo e coordinato su tutto il territorio regionale.
  • 72. L’8 settembre 2010 è stata inaugurata la nuova piattaforma ecologica di via Saporiti concludendo un importante passo organizzativo della gestione dei rifiuti a Tradate. Gli obiettivi di tale progetto obiettivi sono ridurre i costi totali dello smaltimento rifiuti ed evitare il più possibile di conferire rifiuti nelle discariche e negli impianti vicini alla città. I rifiuti raccolti in modo differenziato vengono avviati ad impianti di riciclaggio che li trasformano in nuovi prodotti, mentre i rifiuti messi nel sacco nero e quelli abbandonati vengono mandati in discarica. Altri rifiuti (come farmaci, pile, batterie per auto, residui di prodotti chimici) vengono raccolti separatamente e smaltiti in impianti speciali perché contengono sostanze pericolose . Tradate è una società altamente consumistica, la quale non solo consuma grandi quantità di materie prime, ma produce anche grandi quantità di rifiuti. Ormai si è affermata l’esigenza di raccogliere, riciclare e riutilizzare i rifiuti non solo per tutelare l’ambiente che ci circonda, ma anche alla necessità di riciclare e riutilizzare i materiale senza dover consumare nuove materie prime. Questi cambiamenti nella mentalità in materia di ambiente, di fonti energetiche e rifiuti sono giunti anche ai livelli dei singoli Enti locali, i quali hanno improntato l’organizzazione dei Servizi di Raccolta e di Smaltimento dei Rifiuti. A Tradate questo è avvenuto ed è stato messo in pratica con una serie di interventi più o meno visibili da parte della popolazione, come per esempio la differenziazione della raccolta dei rifiuti. Così facendo ha fatto sì che a Tradate la percentuale dei rifiuti differenziati sul totale dei rifiuti raccolti salisse notevolmente (si è infatti passati del 38,1% del 2006 al 72% per il 2010). Il progetto e la costruzione del nuovo Centro di Raccolta differenziata sono stati interamente realizzati da Seprio Patrimonio Servizi mediante l’utilizzo di risorse e mezzi propri. Questa struttura è dotata di due ingressi; l’ingresso principale è destinato ai cittadini mentre l’ingresso secondario è destinato per il personale e per gli addetti al servizio di raccolta a domicilio dei rifiuti. Essa è suddivisa in quattro macro settori. Nel settore A è possibile conferire carta e cartone, plastica, vetro, latta e lattine, rifiuti ingombranti, sfalci e potature di verde, legname, ferro e metalli. Nel settore B è possibile conferire rifiuti urbani pericolosi ( vernici e solventi, pile e batterie, lampade al neon, toner, rifiuti tessili, oli esausti minerali e vegetali…); Nel settore C è possibile depositare rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (R.A.E.E.); Nel settore D è presente un’area riservata al personale di servizio per il conferimento dei La nuova piattaforma ecologica materiali provenienti dai servizi di ritiro porta a porta dei rifiuti differenziati.
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  • 74. La fornace è un nuovissimo centro commerciale che ha aperto di recente nel comune di Tradate. Al suo interno troviamo: un moderno cinema multisala una vasta gamma di negozi di tutti i tipi per tutte le esigenze Un gran numero di ristoranti e fast-food Sale ludiche - ricreative
  • 75. Dove trovarci L’area "Ex Fornace" è sulla SS Varesina, 21049 Tradate VA parcheggio gratuito con oltre 1.700 posti auto. Per Informazioni potete telefonare al numero 0331 1858012 inviare una mail all‟indirizzo: info@lafornacetradate.com
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  • 80. FNMAutoservizi è la principale compagnia di autotrasporti che opera nell‟ambito del comune di Tradate. Questa agenzia opera con le proprie linee di trasporto pubblico locale su un territorio compreso in tre province: Varese, Como e Brescia. La rete è attualmente articolata in 18 linee di trasporto pubblico locale e si completa con 4 autolinee di Gran Turismo e 1 linea internazionale. TRASPORTI A TRADATE …
  • 81. TRENORD gestisce la rete e le stazioni dislocate su cinque linee nell'hinterland a nord di Milano e nelle province di Varese, Como, Novara, Bre scia; cura la manutenzione e il potenziamento della rete ferroviaria e realizza nuovi impianti in sinergia con NORD_ING. TRASPORTI A TRADATE …
  • 83. P.zza Stazione, 1 Tradate (VA) STAZIONE DI TRADATE…
  • 84. Caratteristiche stazione · Categoria (Principali / Secondarie / Fermate): SI · Biglietteria: SI · Emettitrici automatiche: SI Accessibilità alla stazione · Accesso autonomo per disabili: NO · Accesso per disabili accompagnati: SI · Servizi igienici anche ad uso disabili: SI Interscambio con altri mezzi di trasporto · Parcheggio auto: SI · Autobus/ metrò: NO · Trenitalia: NO · Linee S e linee metropolitane: NO STAZIONE DI TRADATE…
  • 85.
  • 86. Platone si colloca in un periodo critico della storia greca (IV sec. a.C.)  egli analizza dal punto di vista filosofico questa fase delicata di cambiamento politico e sociale, avvertendo la necessità di una rifondazione generale dell’esistenza umana  La passione di tutta la sua vita è stata la ricerca di una comunità in cui l’uomo potesse vivere in pace e giustizia con i suoi simili.
  • 87. PLATONE E LA REPUBBLICA Platone delinea nella repubblica il MODELLO IDEALE DI COMUNITA’ In cui si realizza la giustizia sia a livello individuale, sia a livello statale. Il governo è affidato al filosofo, che conosce il vero, il giusto e il buono e quindi è perfetto per assolvere è incarico.
  • 88. PLATONE E LA GIUSTIZIA  GIUSTIZIA ciò che è congruo, proporzionato ed esatto ( In generale )  GIUSTIZIA l‟ordine o la proporzione esistente nei ( Filosofica ) rapporti interumani La giustizia, oltre che la struttura di base dello stato, rappresenta una caratteristica metafisica dell‟essere in generale.
  • 89. LO STATO IDEALE  “Se i filosofi non governano le città o se quelli che ora chiamiamo re o governati non coltiveranno davvero e seriamente la filosofia, se il potere politico e la filosofia non coincideranno nelle stesse persone e se la moltitudine di quelli che ora si applicano esclusivamente all‟una o all‟altra non sarà col massimo rigore impedita dal farlo, è impossibile che cessino i mali delle città e anche quelli del genere umano” repubblica, V, 473 d  Evidentemente la realizzazione della giustizia nell‟individuo e nello stato non può che procedere parallelamente. Lo stato è giusto quando ogni individuo attende solo al compito che gli è proprio; ma l‟individuo che attende solo al compito proprio è esso stesso giusto. La giustizia non è solo l‟unità dello stato in sé stesso e dell‟individuo in sé stesso; è, nello stesso tempo, l‟unità dello stato e quindi l‟accordo dell‟individuo con la comunità
  • 90. PERCHE‟ GLI UOMINI SONO DISTINTI IN CLASSI ?  Perché in uno stato vi sono compiti diversi che devono per forza essere esercitati da individui diversi.  PERCHE‟ UN INDIVIDUO APPARTIENE A UNA CLASSE PIUTTOSTO CHE A UN‟ALTRA?  Le differenti destinazioni sociali di un individuo dipendono dalla preponderanza di una parte dell’anima sulle altre.
  • 91. IL COMUNISMO PLATONICO  Affinché lo stato funzioni bene e la giustizia sia realizzata, Platone suggerisce:  per le classi superiori, affinché essi, al di là dei propri interessi, attendano più efficacemente alla gestione della cosa pubblica.
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  • 93. […] La città per chi passa senza entrarci è una, e un’altra per chi ne è preso e non ne esce; una è la città in cui s’arriva la prima volta, un’altra quella che si lascia per non tornare; ognuna merita un nome diverso. […] (Italo Calvino – Le città invisibili) Tradate
  • 94. […] Il vecchio secolo è sepolto; il nuovo è al culmine. La città certo è cambiata, e forse in meglio. Ma le ali che ho visto in giro sono quelle d'ombrelli diffidenti sotto i quali palpebre pesanti s'abbassano sugli sguardi; gente che crede di volare ce n'è, ma è tanto se si sollevano dal suolo sventolando palandrane da pipistrello. […] (Italo Calvino – Le città invisibili) Tradate
  • 95. La società civile è un'aggregazione di cittadini riferita alla loro convivenza in uno Stato. L'aggettivo "civile", contrapposto a barbaro, sottintende il raggiungimento di un alto grado di civiltà materiale o spirituale. Si può ritenere la società civile sinonimo di società evoluta aperta al progresso a condizione di non porre dei limiti storici e geografici al suo significato. In caso contrario si cadrebbe nell'errore di creare un sinonimo tra società civile e contemporanea. Con la conseguenza di escludere arbitrariamente dal concetto di società civile epoche storiche che hanno segnato importanti conquiste di civiltà. Questa considerazione chiama in causa il relativismo. Lo sviluppo nel tempo del concetto di progresso ha dovuto fare i conti con le diverse concezioni del progresso umano visto di volta in volta con parametri diversi. Tradate Cos’è la società ?
  • 96. Definire la persona umana non è facile. Ma, prima di farlo, è necessario tener presente che esiste una differenza enorme fra il mondo, cosiddetto delle cose, ed il mondo degli uomini. Questo grossa differenza è dovuta al fatto che l‟uomo (quando parliamo di “uomo” intendiamo sia il sesso maschile che quello femminile), considerato in modo oggettivo, è e rimane sempre “qualcuno”, mentre tutto il resto delle cose create è un insieme di “qualche cosa”. E la differenza non sta solo in questo. “Noi consideriamo cosa un essere non soltanto privo di ragione ma anche di vita; una cosa è un oggetto inanimato. Esiteremmo a chiamare cosa un animale o persino una pianta. Tuttavia non si può parlare di persona animale. Si dice invece <<individuo animale>>, intendendo con ciò semplicemente <<individuo di una specie animale>>”. Per poter dare una definizione del termine “uomo” non è sufficiente il catalogarlo come individuo di una specie, bensì per lui si usa il termine di “persona” in quanto “c‟è in lui qualche cosa di più, una pienezza e una perfezione d‟essere particolari, che non si possono rendere altro che con la parola <<persona>>. (…) La persona, (…), è (…) un soggetto unico nel suo genere, totalmente diverso da quel che sono, per esempio, gli animali (…)”. La persona umana ha una propria vita interiore che la differenzia notevolmente da qualsiasi individuo animale. [Cfr. K. WOJTYLA, Amore e responsabilità]. Tradate Come potremmo definire una
  • 97. La solitudine è un problema che tocca drammaticamente milioni di persone. La solitudine può essere banalmente definita come "assenza di compagnia". Questa semplice definizione fa subito comprendere che la solitudine in sé non può essere considerata un fattore penalizzante. Non a caso, un celebre proverbio ci suggerisce che è meglio essere soli che male accompagnati. Ciò è però di scarso conforto per tutte quelle persone che, schiacciate dalla solitudine, farebbero qualunque cosa per avere un qualche rapporto umano. Si tratta quindi di capire quando la solitudine è realmente un handicap alla qualità della vita e quando invece è il soggetto che non sa gestirla, ingigantendone gli aspetti negativi senza fruire di quelli positivi. Sì, perché come lo stress, la solitudine può anche essere positiva, tanto che a volte è ricercata. Tradate Solitudine …
  • 98. Presentazione Power Point: Faggiana Riccardo Orlandi Nicolò Cazzani Andrea Raccolta informazioni in comune: Faggiana Riccardo Orlandi Nicolò Cazzani Andrea Crippa Matteo Fonti: Google Sito Comune di Tradate Libro "Bilancio sociale-mandato 2007/2011" Foam 13 – Osservatorio Astronomico