Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Comune di Tradate (VA)
1. Tradate
Tradate e dintorni…
I.S.I.S.S. L.
Area di progetto 3°
Abbiate Geymonat
STA
Guazzone Via Gramsci 1
Gruppo Tradate
2.
3. Il primo campo dello scudo è di colore azzurro, sul campo spiccano due colline
verdi su cui sono poste due piante di vite, fruttate di grappoli di uva nera e
tampinate di verde. Sotto il campo azzurro vi è una fascia in oro che reca le lettere
gotiche "J.T.". Il campo inferiore è bipartito: alla sinistra in campo oro inquadrato in
fondo rosso vi è un'aquila nera dal volo abbassato ed a destra, in fondo argento, il
biscione della insegna viscontea.
Il colore azzurro del campo superiore indica la fazione guelfa alla quale
apparteneva la repubblica milanese e sotto la sua cui signoria Tradate si mantenne
sino al dominio ducale.
La parte con le viti è ripresa dal vecchio stemma araldico del Comune di Abbiate
Guazzone e ricorda la zona collinare detta "Vignalunga", in passato coltivata a viti.
Le lettere gotiche "J.T." ricordano il valente scultore del secolo XV Jacopino da
Tradate.
Il colore rosso del campo inferiore sinistro probabilmente allude all'incendio subito
da Tradate nel 1510 quando venne messa a sacco dalle "bande" svizzere.
L'aquila nera dal volo abbassato il campo oro è lo stemma dei Pusterla: la famiglia
Pusterla ebbe in feudo il territorio di Tradate tra il XIV e il XV secolo
Stemma di Tradate: storia e
descrizione
4. L'origine del nome Tradate ha un principio incerto. Vi sono infatti due
diverse interpretazioni riguardo la sua nascita: lo storico Gerhard Rohlfs
individua l'origine del nome dal nome proprio di persona "Theodorus";
secondo l'Olivieri, invece, la denominazione Tradate è legata al nome
germanico "Teuderad" che si trasformò poi in "Tederate", appellativo
ritrovato nel Codex Longobardorum. Il nome Tradaa (utilizzato tuttora nel
dialetto locale) lo ritroviamo scritto nelle pergamene risalenti al XII e XIII
secolo che, nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, riportano anche il
nome Tradate.
Tradate: le origini del nome
5. I primi insediamenti risalgono al Medioevo. Però, in base ai reperti ritrovati possiamo dire che il
territorio su cui sorge Tradate, era già abitato in epoca romana e ha poi continuato a esserlo anche
dopo le invasioni barbariche.
La Se non abbiamo notizie certe sul tradatese antecedenti il X secolo d.C., è dai secoli successivi che
abbiamo informazioni dettagliate e complete circa la vita socio-politica del territorio del tradatese
storia che fino ad allora era stato inquadrato all'interno del Contado del Seprio. Nei secoli tra il XI e il XIII
d.C. il tradatese subisce gli effetti dell'espansionismo aggressivo del Ducato di Milano. È all'interno
di quest'ottica che avviene la distruzione del castello di Abbiate Guazzone nel 1071. Questo è
della anche il periodo in cui la famiglia Pusterla inizia ad affermare il suo potere sulla zona che nel XIV
secolo sarà consacrato dalla costruzione del castello tutt'oggi esistente. A partire dalla seconda
piccola metà del 1800 Tradate inizia a porre le basi della futura Città: dal 1854 è capoluogo del XII distretto
della Provincia di Como; L'insediamento delle industrie è facilitato dall'inaugurazione di nuove vie di
-grande comunicazione quali la tramvia nel 1878 e la linea ferroviaria Milano-Varese nel 1884. La Città
inizia a dotarsi di edifici di rappresentanza e di istituzioni socio-culturali: il nuovo municipio, le
scuole elementari, l'asilo, la Società del Telegrafo. Nel 1904 è fondato l'Oratorio maschile; nel 1913
Tradate apre il primo padiglione dell'Ospedale e nel 1922 apre il Collegio Arcivescovile. Da allora la Città ha
continuato a crescere, arricchendosi di nuove realtà socio-economiche oltre che culturali, anche
grazie alle nuove vie di collegamento di cui Tradate ha saputo cogliere i frutti.
6. La cittadina di Tradate si colloca nel territorio della “Media Valle
Olona”, si trova a circa 300m sul livello del mare e si estende per
circa 21 mila Kmq ed è localizzata a circa metà strada tra Varese
(Km nord) e Milano (Km sud-ovest). Essa conta circa 17 mila
abitanti, la maggior parte dei quali vive nella parte di paese
sviluppatasi intorno alla ferrovia che collega Milano a Varese.
Il territorio è composto da tre centri urbani, non molto definiti e
strettamente collegati tra loro, le Ceppine, Abbiate Guazzone e
Tradate, il più esteso che occupa più del 60% del territorio
complessivo.
In tutto il territorio sono dislocate scuole di ogni ordine e
grado, dall’asilo Mariuccia fino a scuole secondarie di secondo
grado come l’isiss L.Geymonat, liceo scientifico-tecnologico e itis.
Inoltre la città può vantare la più grande biblioteca della provincia di
Varese, nata dalla ristrutturazione dell’ex stabilimento Frera.
Inoltre, sono molto numerose le strutture sportive a beneficio di tutti
i cittadini e non, tra cui ricordiamo l’imponente Centro sportivo di
viale Europa e la nuova piscina comunale, dotata anche di centro
Tradate nel mondo
benessere.
7. La popolazione di Tradate
Questi grafici
identificano l’andamento
delle varie fasce di età
della popolazione negli
anni tra il 2007 e il 2010
11. Il Comune è la forma più antica di vita politica locale e ancora oggi costituisce la base del sistema autonomistico. È
comune di Tradate
Organizzazione del
l’organizzazione pubblica più vicina ai singoli cittadini, quella in cui più direttamente può esprimersi la loro
partecipazione alla gestione dei problemi comuni. La sua disciplina non è contenuta nella Costituzione, se non in
termini generali con i caratteri dell’autonomia degli enti locali; la loro specificazione-attuazione spetta alle leggi
statali, e non alle leggi regionali, per cui si può dire che i caratteri dell’autonomia degli enti locali è materia di
interesse nazionale; la legislazione deve riguardare più i principi che i dettagli, per evitare di trasformare gli enti locali
in semplici esecutori della legge, privi di autonomia. Infine la legislazione statale è abilitata a disciplinare il modo di
esercizio delle funzioni degli enti locali, nelle numerose materie su cui la regione ha competenza legislative. Fino a
tempi abbastanza recenti l’autonomia comunale era regolata da vecchie leggi approvate sotto il fascismo. Ma questa
legislazione era lontana dall’ispirazione autonoma della costituzione. I comuni erano dunque ridotti a enti di mera
esecuzione delle leggi statali. Per queste ragioni si è discusso di una nuova legge generale sulle autonomie locali. Ma
solo con la legge n.142 del 1990 si è giunti alla riforma. Una delle principali innovazioni è stata la previsione degli
Statuti comunali. La legge n.142 ha attribuito hai comuni il potere di determinare in maniera differenziata le norme
relative a:
Organizzazione, funzionamento degli organi e degli uffici;
• Partecipazione dei cittadini;
• Decentramento nell’ambito dei Comuni più grandi.
Gli organi del comune sono:
•Il Consiglio comunale è composto da consiglieri eletti dai cittadini; è l’organo di indirizzo e di controllo politico-
amministrativo. Una regola importante è quella secondo cui il Consiglio ha soltanto le anzidette competenze
(principio di tassatività). D’altro canto, queste materie sono riservate al Consiglio e non possono essere delegate ad
altri. Il consiglio dura in carica 5 anni ma può essere sciolto anticipatamente per motivi di ordine pubblico o per
un’insuperabile crisi politico-amministrativa. Ciò avviene approvando con la maggioranza assoluta una mozione di
sfiducia contro il Sindaco e la Giunta.
•Il Sindaco è il vertice dell’organizzazione comunale e perciò è il responsabile dell’amministrazione del Comune.
Inoltre il Sindaco opera non come capo dell’ente locale ma come organo del Governo centrale: è ufficiale dello stato
civile, è organo di pubblica sicurezza ed emana le cosiddette ordinanze con tingibili e urgenti. Le funzioni in materia
di stato civile, sono di regola delegate hai presidenti dei Consigli circoscrizionali.
12. Il Sindaco è il capo del Governo centrale: è ufficiale dello stato civile, è organo di pubblica sicurezza ed emana
le cosiddette ordinanze con tingibili e urgenti. Le funzioni in materia di stato civile, sono di regola delegate hai
presidenti dei Consigli circoscrizionali.
La Giunta comunale è l‟organo esecutivo del comune. È composta da 16 membri nominati dal sindaco, anche
al di fuori dei membri del Consiglio e possono essere revocati. La Giunta ha fondamentalmente il compito di
collaborare col sindaco nell‟amministrazione del Comune, preparando le delibere del Consiglio comunale e
portarle ad esecuzione; inoltre, a essa spettano tutte le deliberazioni che non sono riservate al Consiglio o al
Sindaco. Il Consiglio comunale è composto da consiglieri eletti dai cittadini; è l‟organo di indirizzo e di controllo
politico-amministrativo. Una regola importante è quella secondo cui il Consiglio ha soltanto le anzidette
competenze (principio di tassatività). D‟altro canto, queste materie sono riservate al Consiglio e non possono
essere delegate ad altri. Il consiglio dura in carica 5 anni ma può essere sciolto anticipatamente per motivi di
ordine pubblico o per un‟insuperabile crisi politico-amministrativa. Ciò avviene approvando con la
maggioranza assoluta una mozione di sfiducia contro il Sindaco e la Giunta.
Il Sindaco è il vertice dell‟organizzazione comunale e perciò è il responsabile dell‟amministrazione del
Laura Comune. Inoltre il Sindaco opera non come capo dell‟ente locale ma come organo a capo.
Cavalotti Le competenze degli assessori sono denominate dal Sindaco e vengono approvate dal Consiglio. Gli assessori
sono a capo degli uffici comunali. Mentre gli organi dei Comuni sono previsti dalla legge, gli uffici amministrativi
sono creati dai comuni stessi.
I compiti degli organi comunali
15. Superficie a
terra (ha):
4.860,00
Regioni:
Lombardia
Province:
Como,
Varese
Parco Pineta di Tradate e Appiano Gentile
Comuni: Appiano Gentile, Beregazzo con
Figliaro, Binago, Carbonate, Castelnuovo
Bozzente, Limido Comasco, Locate Varesino, Lurago
Marinone, Mozzate, Oltrona di San Mamette, Tradate, Vedano
16. È una foresta di pianura radicata nel territorio, viva e ricca di naturalità, di attività forestali agricole e
sociali.
E' questo il principale contenuto ambientale e l'orizzonte di attività del Parco che agisce nella tutela e
gestione di un patrimonio naturale eredità e risorsa allo stesso tempo. Molte specie animali e vegetali
hanno scelto la loro residenza nel Parco, il Falco pecchiaiolo che arriva in primavera dall'Africa, l'Astore
che ha ricolonizzato la zona dopo centinaia di anni, la Cincia dal ciuffo ospite montanara, il Tritone
crestato abitante degli stagni e lo Scoiattolo rosso re delle chiome silvestri.
Dominano la scena arborea il Pino silvestre dai colori che arricchiscono il paesaggio e la Quercia
farnia, vera colonna del bosco, ai loro piedi l'orchidea dei prati ed il Dente di cane dai fiori viola
tenue, costituiscono il tappeto damascato del bosco.
I boschi del Parco 3500 ha sui 4800 ha totali del Parco, sono una importante traccia verde della antica
selva padana e costituiscono una importante penisola naturale, un cuore silvestre che si incunea nel
tessuto più urbanizzato della pianura, un cuore silvestre che fornisce ossigeno e legname, filtra l'acqua
che alimenta la falda, riduce il potere erosivo della pioggia e dà alloggio ad una preziosa comunità di
viventi.
Un punto sorgente fondamentale della rete ecologica lombarda in cui l'attività di
amministratori, dipendenti e volontari, giornalmente cerca di tessere un
complesso arazzo umano e naturale che conservi e migliori il territorio, la prima
risorsa per il futuro dell'uomo.
17. Accanto agli abitanti della pianura antropizzata, sono sorprendenti le forme di
vita che costituiscono la fauna del Parco. Le più conosciute sono i
Vertebrati, ma non bisogna dimenticare le moltitudini di Insetti e Microrganismi
che abitano il suolo boschivo, i bioriduttori. Tale nome definisce la
fondamentale opera di smontaggio e riciclaggio della materia organica
condotta da questo esercito di piccoli consumatori, il loro interessante lavoro
riporta sostanze ed energia vitale in ciclo nella catena alimentare.
> Anfibi
> Mammiferi
> Pesci
> Rettili
> Uccelli
La fauna del Parco
18. Naturalmente la maggior parte della
superficie del parco è costituita da
immense aree ricoperte esclusivamente
da boschi dei più svariati generi, tra i
quali ricordiamo:
All'interno del Parco Pineta sono
presenti grandi aree boschive
intervallate, e spesso circondate, da
fasce di terreni agricoli. Questa
distribuzione "a macchia di leopardo" è
molto importante perché crea delle
zone di contatto tra bosco e campo in
cui la fauna può trovare cibo e rifugio.
Una minima parte, ma concentrata in
poche zone, è coperta da aree
urbanizzate. Una parte è inoltre
occupata da campi calcio e da golf.
Suddivisione del territorio del parco
19. Per conoscere meglio la flora del parco è necessaria una distinzione tra
vegetazione reale e vegetazione potenziale, ovvero la flora che si verrebbe a
costituire in un ambiente se in esso venissero a mancare tutte le azioni di
disturbo da parte dell'uomo ed il clima si mantenesse costante.
>Boschi acidofili
>Boschi mesofili
>Brughiera
>Specie esotiche
La flora del parco
23. Telescopio Solare con specchio Telescopio Principale con
250 mm. di diametro specchio 650 mm. di diametro
Specola da 2.5 Mt.
Specola da 7.5Mt.
Telescopi
RADIOTELESC Ausiliari
OPI
Meridiane
24. L‟Osservatorio Astronomico “FOAM 13” potrà aiutare a garantire al meglio la
protezione contro ogni forma di deterioramento dell‟ambiente e di
inquinamento.
NESSUN ALBERO va abbattuto nei dintorni dell‟Osservatorio perché gli alberi
producono un microclima locale perfettamente adatto alle osservazioni
e, inoltre, SCHERMANO le luci diffuse ALL‟ORIZZONTE che vengono dagli
agglomerati urbani vicini (Tradate a Sud) e lontani. Il fatto poi che l‟Osservatorio
nasca in simbiosi con l‟annesso “Sentiero Natura” gestito dal Parco Pineta e
dalle GEV, lo rende assolutamente peculiare e UNICO IN ITALIA ! si potranno
vedere, sullo schermo gigante, imboccare nei loro nidi i piccoli dalle loro
madri, e le galassie lontane miliardi di anni luce, passeggiare sul Sentiero
Natura e godere del silenzio e del verde che ti circonda!!!
L'osservatorio nel parco; Perché?
Tutti gli Osservatori Professionistici si trovano inseriti in Parchi !
25. L‟Osservatorio è stato “pensato” per molti anni, addirittura il primo progetto è
stato presentato nel 1985 e non altro che il risultato dell‟ esperienza e
profonda riflessione delle persone coinvolte.
- Nel 2003 cominciano i lavori nel Parco Pineta
- Il 3 maggio 2005, nella Sala del Gonfalone del Comune di Tradate, viene
istituita la Fondazione Osservatorio Astronomico di Tradate Messier 13, con
l‟acronimo “FOAM13”, per gestire un progetto così importante.
- Il 13 Maggio 2007 a 10 anni esatti dall‟impegno dell‟ Amministrazione
Comunale, avviene l‟inaugurazione.
L'osservatorio: dal pensiero alla realtà
26. Il Telescopio principale Newton dell' Osservatorio FOAM 13, ha un
diametro di 650 mm e focale f/5 della Ditta DUB OPTIKA di Varese. Al
fuoco Newton del telescopio, c'è una torretta motorizzata che ci
permette, con un solo clic, di poter scegliere fino a 4 diversi strumenti
sempre posizionati. La montatura dello specchio è in fibra di carbonio
con strutture “Closet Serrourier” (la stessa tecnologia delle scocche
della Formula 1). La montatura equatoriale, a forcella, avrà movimenti
motorizzati e computerizzati su entrambi gli assi per avere un controllo
di puntamento e inseguimento automatico da PC. Con questo strumento
si può far di tutto.
Al primo fuoco attualmente c' è una camera CCD Apogee ALTA U6 DO9
equipaggiata con sensore Kodak Kaf1001E da 1024 x 1024 pixel da 25
micron (25.0x25.0 mm.).
Al secondo fuoco attualmente c' è una camera CCD HiSIS43ME
equipaggiata con sensore Kodak Kaf1603ME da 1563 x 1024 pixel da 9
micron (14.0x9.2 mm.) tecnologia microlenti.
Al terzo fuoco attualmente c'è una WebCam Philips Tou Cam Pro II
modificata per essere usata come CCD
Al quarto fuoco attualmente c'è una camera CCD Moravia Instrument
G1-0800 con sensore ICX204AL da 1032x778 pixel da 4,65
micron(4,8x4,8 mm)
Il telescopio principale
27. Studio fotometrico degli asteroidi: Con il Telescopio principale studiamo asteroidi più lontani e deboli, o potremo
stabilire, con i cambiamenti di luminosità, addirittura la loro forma.
Studio fotometrico dei nuclei cometari: Con il Telescopio principale studiamo comete con luminosità debole e quindi più
lontane e di avere una migliore definizione di quelle vicine e già studiate.
Ricerca di Pianeti Extrasolari : Con il Telescopio principale cerchiamo e studiamo pianeti extrasolari con il metodo
fotometrico.
Ricerca di supernove: Con il Telescopio principale studiamo supernove lontane , misurandone con precisione le distanze
galattiche.
Studio del Sole: Con la Torre Solare studiamo l’evoluzione della fotosfera del sole in luce ottica e in Halfa, con particolare
attenzione agli importanti cicli solari e all’evoluzione delle regioni attive sulla fotosfera del Sole e delle protuberanze solari che
interagiscono con l’atmosfera e la magnetosfera della Terra.
Radiotelescopio: Questo progetto vuole integrare le osservazioni diurne e notturne. Pochi osservatori possono vantare di poter
studiare eventi astronomici in tante differenti frequenze come la FOAM13. La radioastronomia alla FAOM13 ci permette attualmente
di studiare in radiofrequenza il Sole, Giove oggetti che entrano in atmosfera è già in realizzazione una parabola da 3 metri di
diametro.
Sciami meteorici
Programmi scientifici nei prossimi anni
28. Una scelta tra tante
La Storia con le foto “Il vecchio ronco”
41. Stato di manutenzione, rifacimenti e restauri
La chiesa prepositurale di S. Stefano è presente sul territorio tradatese già dal XIV secolo, ma non si
hanno purtroppo notizie certe sulla sua fondazione. Nell‟11 gennaio 1523 si decide di costruire il
campanile. La comunità per ottenere il terreno sul quale costruire il campanile che era di proprietà del
curato Antonio Micherio cede ad egli un terreno in via Cava. Riguardante la chiesa di S. Stefano sono
presenti una serie di manoscritti all‟interno delle relazioni riguardanti le visite pastorali. Nel 1570, la chiesa
è stata visitata da S. Carlo Borromeo, che ha suggerito alcune modifiche e migliorie, attuate nei secoli
successivi. I lavori riguardanti il campanile venero sospesi e poi ripresi nel 1749. I fabbricieri della chiesa
parrocchiale con la lettera del 6 dicembre 1779 richiedono il premesso di far costruire un nuovo organo
proponendo di riparare il loro organo attuale e installarlo nella chiesa di S. Salvatore. Il 28 luglio 1866 la
chiesa viene ampliata di poco più di 165 mq.
I lavori di decorazione
Nel 1892 il parroco indice un concorso per il lavoro di decorazione a cui partecipano: Nicora di
Castiglione Olona, Taglioferri di Lecco, Rossi di Milano e due incogniti con le iniziali di M.O. ed L.B. Una
commissione artistica giudica che il progetto del Nicora è il migliore. Vengono scrostati ed intonacati le
pareti della vecchia chiesa; vengono rifatti i cornicioni, i capitelli e le forme delle finestre vengono
trasformate da rettangolari a circolari. I pittori Focosi di Milano fanno una medaglia che si trova sopra
l‟altare raffigurante la S.S. Trinità e un altro sopra il braccio laterale rappresentante l‟ordinazione di S.
Stefano; dato che la sua produzione artistica lasciò a desiderare, viene licenziato e i suoi lavori vennero
ripresi dal Mayer che esegue 5 medaglie nei pennacchi sotto la cupola che rappresentano S. Stefano, la
fede e i 4 evangelisti.
La chiesa di S. Stefano
42. La chiesa di S. Salvatore
Si ritiene che sul luogo in cui è presente la chiesa di S. Salvatore esistesse un edificio
religioso già prima del X secolo, ma il primo documento che attesta l‟esistenza della chiesa
è il “Liber Notiae Sanctorum Mediolani” redatto nel XIII secolo. La chiesa è strettamente
legata alla vita religiosa di frati Serviti. Il santuario fin dal 1297 risulta essere un
possedimento della famiglia Pusterla. All‟inizio del XVI secolo la famiglia Pusterla aveva
affidato il santuario alla Congregazione dei Servi di Maria donando loro anche un terreno
attiguo per costruirvi un convento. Nel 1770 delle autorità austriache fecero sopprimere il
convento che divenne un‟abitazione privata; mentre furono i cittadini tradatesi a
provvedere al mantenimento della chiesa che in quel momento prese il nome di Santuario
del Santo Crocefisso. L‟ultimo restauro è avvenuto nel 1983: vennero restaurati e
ristrutturati sia la chiesa che il campanile. La pianta dell‟edificio è rettangolare a navata
unica su cui si aprono 4 cappelle sul lato destro e 3 sul lato sinistro. La zona dell‟altare è
separata dal resto della chiesa da una balaustra di marmo e centralmente è presente un
pregiato crocifisso di legno.
Chiesa di S. Salvatore
43. Presso il cimitero troviamo la chiesa di S. Maria o Santuario della Madonna delle Vigne, il cui nome deriva
dalla presenza in passato dei vigneti che circondavano la chiesa. Nel suo insieme il santuarietto è dotato di
una umile e simpatica eleganza arricchita anche dallo spazio verde che la circonda. Gli affreschi che sono
presenti nel presbiterio sono di buona fattura e si ritiene tuttavia di poterli datare alla prima metà del XVI sec.
Il campanile è lo stesso che venne fatto costruire nel 1921.
L‟ultimo restauro che venne effettuato nel 1963 non migliorò la bellezza del santuario perché venne applicato
un medaglione sul frontale del presbiterio raffigurante la Madonna Assunta e due finte colonne in imitazione
marmo verde scuro , sormontato da due angeli che contrastano con la bellezza degli antichi affreschi.
La chiesetta ha perso il suo fascino solitario perché è circondato dalle case costruite intorno ad essa.
Affreschi
Gli affreschi che ornano il presbiterio del santuario sono databili intorno alla fine del „400 e l‟inizio del „500.
Sono di pregevole fattura, abbastanza ben conservati . I tre affreschi: L‟affresco centrale rappresenta la
Madonna, assisa in trono, con il Bambino Gesù sulle sue ginocchia.
Quello a destra raffigura la nascita della Vergine. Le figure femminili sono rappresentate nello loro semplicità
di un eleganza interpretata dall‟autore stesso.
L‟affresco di sinistra rappresenta un solitario Cristo in croce, dove lo sfondo è un paesaggio casereccio. Il
borgo retrostante cinto da un muro appare una chiesa con il campanile che è la
raffigurazione della chiesa parrocchiale.
Santuario della Madonna delle Vigne
44. L‟ interno della chiesa è molto semplice; il soffitto è
decorato con simboli religiosi, mentre le pareti sono
imbiancate e prive di qualsiasi decorazione.
Nell‟abside si trova l‟altare in marmo ai cui lati
troviamo
le statue in gesso dei santi martiri Nazaro e Celso.
Tra i due santi, al centro dell‟altare, vi è la statua
della
Madonna del Rosario.
Sul lato destro della chiesa si erge il
campanile, non
tanto alto ma grazioso nel suo insieme con due
campane.
Chiesa di SS. Nazzaro e Celso
45. Questa chiesa probabilmente fu edificata su una cappella preesistente risalente all'XI
secolo.
Nel corso dei secolo subì poi numerosi rimaneggiamenti.
La facciata presenta un portale in posizione centrale inserito all'interno di un arco a
sesto acuto, nella lunetta è scolpito il busto di Dio Padre in rilievo su sfondo dorato; al di
sopra del portale si trovano due bifore con archi trilobati e un rosone.
Ancora più in alto si trova una serie di nicchie disposte seguendo l'andamento del tetto
a capanna.
Alle estremità destra e sinistra, e per tutta l'altezza della facciata, corrono due finte
colonne che terminano con due edicole all'interno delle quali sono collocate le due
statue dei Santi Pietro e Paolo.
All'interno sono conservate alcune opere in legno policromo della prima metà del XVI
secolo, un fonte battesimale in marmo rosa e rame del 1890, un dipinto, olio su tela, del
XVIII secolo, un affresco del Morgari eseguito alla fine del XIX secolo e un organo del
XVIII secolo ancora oggi funzionante.
Chiesa apostolica SS. Pietro e Paolo
46. La biblioteca ha potuto dare impulso a nuove attività culturali, quali incontri con gli autori, mostra tema, conferenze
giornalistiche e concorsi.
Settimanalmente vengono organizzate attività di promozione alla lettura, che unite alla struttura innovativa e accogliente, hanno
prodotto nel giro di pochi anni un notevole incremento del numero dei prestiti librari, tale da far diventare la nuova biblioteca una
delle più importanti della provincia di Varese.
Si tratta di una vera "Cittadella della Cultura" su 1700mq, capace di 60.000 volumi, con il museo della motocicletta e della
stampa, la sala conferenze e lo spazio espositivo, si propone come uno dei poli di maggiore attrazione culturale per la Provincia
di Varese.
La biblioteca dispone anche di un servizio di emeroteca e una sezione libraria dedicata
alle persone ipovedenti e non vedenti. Per ogni età, recentemente, è stata ampliata e
aggiornata la sezione dedicata ai fumetti.
Oltre i libri è presente una sezione dedicata al materiale multimediale,
che può essere preso in visione nella nuova Sala Eufonica.
Biblioteca civica FRERA
47. La Biblioteca Comunale é uno dei principali strumenti di promozione
culturale presenti sul territorio cittadino.
Essa offre, gratuitamente, agli utenti iscritti diversi servizi, tra cui:
- Consultazione e prestito di un´ampia gamma di volumi e
pubblicazioni per rispondere a tutte le esigenze di lettura e di studio;
- Una emeroteca in cui trovare i più diffusi quotidiani, le principali
riviste di carattere generale o specialistico;
- Libri e riviste per bambini e ragazzi;
- Possibilità di ricerche di gruppo;
- La possibilità di richiedere in prestito volumi appartenenti al
patrimonio librario delle biblioteche della zona che aderiscono al
„Sistema Inter bibliotecario Sovracomunale di cui Tradate fa parte (a
tal fine è a disposizione anche il sito web delle biblioteche della
Provincia di Varese in cui prenotare on line le opere presenti nel
catalogo librario).
- Personale specializzato che potrà guidarvi nella consultazione e nella
scelta delle opere.
Biblioteca civica FRERA
48. "La Villa Sopranzi (ora Istituto Pavoni) è un edificio che affonda le sue prime radici nel Settecento e
che, così come si mostra ancora oggi, trova la sua connotazione artistica alla metà del secolo scorso.
Per valutarne l'importanza basti citare l'architetto che firmò il progetto della prima grande
ristrutturazione: Giuseppe Jappelli, uno dei più importanti dell'epoca. Questa villa ben rappresenta il
ruolo strategico che rivestiva Tradate per i turisti milanesi di alto livello: nel XVIII secolo appartenne a
Bartolomeo Sopranzi, nobile meneghino e cassiere dello Stato che l'adibì a propria meta villeggiatura;
Villa il secolo successivo divenne proprietà di Agostino Sopranzi, membro del Comitato generale della
pubblica sicurezza e sindaco di Milano, che decise di sistemarla secondo i suoi gusti. Ne usci un
Sopranz raffinato esempio di neogotico. In parte modificato dalla restaurazione posteriore al 1949, quando la
struttura - dopo essere passata alle famiglie prima del conte Nicola Concina e quindi degli Stroppa -
i fu acquistata dai Pavoniani. La villa si trova alla sommità di una collina e si affaccia sull'omonima via.
Gli originari torrioni merlati oggi si presentano coperti da un tetto a falde e introducono, attraverso una
strada a curve, al cuore dell'edificio. Per quanto riguarda le decorazioni esterne volute dallo
Jappelli, ancora ben visibili sono una serie di archi Tudor e alcune sculture di guerrieri. La pianta
rettangolare contiene un doppio cortile interno: uno che corrisponde all'ingresso, l'altro che si apre
sul parco. Tra le mura di Villa Sopranzi si possono ammirare parti molto suggestive. Come, per
esempio, una galleria ad arcate e volte decorate e il monumentale portale di legno che si apre su un
lato di essa e da cui si entra in una cappella. Da segnalare, poi, un salone con pavimento a mosaico
e camino in marmo realizzati da Giuseppe Bottinelli: l'opera fu premiata all'Esposizione Universale di
Londra nel 1851".
49. Villa Inzoli è composta da un maestoso parco, di oltre 16.000 mq e ricco di piante secolari, è
destinato a diventare il più grande parco di Tradate; inoltre la villa settecentesca verrà, risistemata e
adibita a ufficio pubblico. Nel parco, oltre a diversi cedri secolari e due sequoie risalenti al 1700
circa, alcuni agricoltori locali, al soldo del comune, hanno riadattato la zona di residenza della servitù
e allestito una mostra didattica in cui si possono osservare diverse ambientazioni tipiche delle
campagne, e sono presenti molti animali da stalla
(cavalli, buoi, pecore, mucche…) e
animali da cortile (oche galline polli…) e persino
alcuni antichi macchinari utilizzati per dissodare il
terreno e trebbiare il granturco.
Villa Inzoli
50. Villa Centenari
Villa Centenari e il suo parco, situati nella zona di Abbiate Guazzone sono stati riadattati ai
bisogni dei cittadini Tradatesi, allestendo un nuovo parco giochi per i più piccoli, e diventando
un nuovo punto di ritrovo anche per i ragazzi.
51.
52. Nella città di Tradate sono presenti diverse
strutture sportive, comunali e privati, che mettono
Altri centri sportivi, meno grandi e importanti ma
a disposizioni dei cittadini molti servizi e spazi
comunque molto utilizzati, sono:
per lo svago e per praticare lo sport che
preferiscono. •Centro sportivo via Roma (1 campo da calcio; 1
campo da calcetto)
Il più importante centro sportivo e quello di Viale
Europa, vicino alla scuola Marie Curie, dotata di •Centro sportivo via Oslavia (1 campo da calcio;
tre campi da calcio, uno da rugby e diversi campi 1pista di pattinaggio)
coperti, cinque per la precisione, di cui un campo
•6 palestre scolastiche
di calcetto (calcio a 5), uno da volley, uno da
basket e due da tennis. •Un palazzetto provinciale
Un'altra importante struttura, costruita • Una parete di roccia
recentemente, è la piscina comunale, dotata di 7
• Uno skate park
vasche da venticinque metri, una piscina per i
piccoli, e un grande centro benessere • Una pista di pattinaggio su ghiaccio
sotterraneo, dotato di palestra, centro • Parchetti di quartiere
massaggi, saune, bagni turco, e idromassaggi.
Le strutture sportive
53. Logo
Sportlandia
Tradate
Pallacanestro Sportlandia Tradate
La Pallacanestro Sportlandia Tradate (fondata nel 1993), è nata dalla necessità di offrire a
bambini e giovani la possibilità di frequentare corsi di avviamento allo sport qualitativamente
validi e completi, nei quali i contenuti tecnico-tattici della pallacanestro sono preceduti da una
serie di informazioni motorie globali, indispensabili per la formazione psico-fisica del ragazzo. Dal
1995 la società sportiva è ufficialmente affiliata alla F.I.P.-CONI per poter correttamente svolgere
l‟attività di basket giovanile.
54. Logo
Tradate
Calcio
Tradate Calcio
La società sportiva "Tradate calcio" ogni anno accolgono nuovi giovani, ai quali insegnano le regole e il gioco
del calcio. Inoltre molti ragazzi arrivano in questa società e integrano le squadre di categorie superiori, fino a
portarle ai livelli più alti, nel caso della prima squadra fino in promozione. Inoltre la società calcistica
tradatese ha al suo attivo anche diverse squadre femminili.
55. A Tradate si gioca a rugby dal 1995, anno in cui prese corpo il sogno di quattro amici e, a distanza di
anni, quel progetto iniziale risulta essere oggi una realtà ben radicata nel territorio grazie anche al
prezioso sostegno della ReFlex, azienda tradatese che ha legato il proprio marchio sin dai primi
passi alla squadra.
Quindici anni sono passati, tre lustri che hanno posto all‟attenzione questa disciplina non a caso
indicata come sport altamente formativo nonché educativo per i ragazzi e non solo, una scuola di
vita prim‟ancora che una disciplina sportiva.
La squadra tradatese, colori sociali il giallo e il blu, ha costruito il suo percorso negli anni arrivando
ad avere ai giorni nostri un nutrito numero di tesserati (oltre un centinaio) tutti attivi nel perseguire la
ragione sociale: la divulgazione del rugby. Dapprima con i seniores, sempre nel campionato di serie
C, quindi il settore giovanile, attività decisamente importante per la crescita e il mantenimento del
proprio essere. Under 16, 14, 12 e la neonata formazione Under 10 che ha poco tempo fa giocato le
sue prime partite: sono questi i fiori all‟occhiello, perché la forza di una società si misura nel tessuto
giovanile che riesce a creare. C‟è ancora tanto da fare, mancano ancora alcuni piccoli tasselli per
avere la meritata collocazione nel contesto sportivo tradatese, ma le basi sono state gettate e quella
tanto attesa sistemazione in una zona ben definita da chiamare “casa” ha un preciso progetto in
carne ed ossa.
Tradate rugby
56. La nostra società, nata a Tradate nel 2001, svolge attività di sviluppo e promozione
dell’Atletica Leggera nel nostro territorio.
Siamo affiliati alla FIDAL e, dal 2005, anche al CONI e la nostra attività copre tutto lo
spettro delle discipline che fanno parte dell’Atletica Leggera: dalla corsa campestre alle
specialità su pista.
Le corse campestri si svolgono durante il periodo invernale in ambito provinciale e
regionale.
Le gare su pista si svolgono in primavera/estate e non si limitano alle gare di corsa ma
si estendono anche alle altre discipline dell'Atletica Leggera (quali ad esempio salto in
alto, salto in lungo, lancio del giavellotto, lancio del disco, lancio del peso, etc.) con la
partecipazione a manifestazioni di tipo provinciale e regionale.
L'atletica leggera di Tradate
57. Domenico Galante è il presidente della Gei-sport, la società che gestirà il l‟impianto natatorio di Tradate,.La
struttura comunale, che sarà gestita proprio dalla Gei-sport per 29 anni, ad oggi èvisibile dalla strada
provinciale Varesina e sono in molti a chiedersi cosa siano quelle grosse travi in legno. Si tratta del tetto
della struttura, così creato «per essere in armonia con il resto del paesaggio – spiega Galante -. Anche la
scelta di fare in verde il resto della copertura è per creare un buon impatto con il paesaggio».
Galante ci ha fatto da guida nel cantiere illustrandoci, dall‟ingresso ai 6 mila metri quadri di prato destinato a
solarium, tutto quello che sarà la struttura, attesa da oltre 30 anni a Tradate. Se ne parla da mesi
della nascita effettiva della piscina, ma nessuno più ci credeva dopo lo stop al cantiere subito cinque anni
fa, a causa di un contenzioso con la vecchia ditta appaltatrice. Ora i lavori, invece, sembrano davvero essere
arrivati al dunque.
L‟impianto comprenderà quindi: bar, ristorante, piscina grande, piscina piccola, idromassaggio, tre
palestre per i corsi al piano superiore, una palestra attrezzata da 600 metri quadri al piano
interrato, oltre 200 parcheggi, il già citato solarium da 6 mila metri quadri, e predisposizione per creare
in futuro anche un termario, un‟area dove fare bagno turco e similari. «Il tutto in maniera accogliente – spiega
Galante, la cui società gestisce anche la piscina di Cassano Magnago -. Chi si recherà in questa struttura non
verrà solo per fare il classico bagnetto, ma per soddisfare un‟esigenza sportiva che in questo territorio oggi
manca»
La nuova piscina e il centro benessere
58.
59.
60. Cos‟è il PM10 ?
Da cosa è costituito?
La sigla PM10 identifica materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle
microscopiche, il cui diametro aerodinamico è uguale o inferiore a 10
µm, ovvero 10 millesimi di millimetro.
È costituito da polvere, fumo, micro gocce di sostanze liquide denominato
in gergo tecnico aerosol: esso, infatti, è un insieme di particolati, ovvero
particelle solide e liquide disperse nell'aria con dimensioni relativamente
piccole. Queste particelle presenti nell'atmosfera sono indicate con molti nomi
comuni: polvere e fuliggine per quelle solide, caligine e nebbia per quelle
liquide.
61. Quali sono le sue principali fonti di emissione?
Le principali fonti di PM10 sono:
- Sorgenti naturali: l'erosione del suolo, gli incendi boschivi, le eruzioni vulcaniche, la dispersione di
pollini, il sale marino
- Sorgenti legate all'attività dell'uomo: processi di combustione (tra cui quelli che avvengono nei
motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento, in molte attività industriali, negli inceneritori e nelle
centrali termoelettriche), usura di pneumatici, freni ed asfalto
- Inoltre, una parte rilevante del PM10 presente in atmosfera deriva dalla trasformazione in particelle
liquide o solide di alcuni gas (composti dell'azoto e dello zolfo) emessi da attività umane. Il
particolato che si forma in atmosfera prende il nome di particolato secondario, mentre quello che viene
direttamente emesso in forma solida e/o liquida si definisce primario. Nelle aree urbane il traffico
veicolare è una fonte importante di PM10. Secondo l'annuario ISPRA (Istituto Superiore per la
Protezione e la Ricerca Ambientale) oltre il 38% delle stazioni di rilevamento registra superamenti dei
limiti di qualità dell'aria per le PM10. Uno studio stima il contributo a circa il 29%
62. Per quali apparati è nocivo?
Quali malattie provoca?
Quanti morti fa all‟anno?
La nocività delle polveri sottili dipende dalle
loro dimensioni e dalla loro capacità di raggiungere le diverse parti
dell'apparato respiratorio:
oltre i 7 µm: cavità orale e nasale
fino a 7 µm: laringe
fino a 4,7 µm: trachea e bronchi primari
fino a 3,3 µm: bronchi secondari
fino a 2,1 µm: bronchi terminali
fino a 1,1 µm: alveoli polmonari
Infatti le particelle di maggiori dimensioni non rappresentano un grave problema per la salute per due
motivi: il primo è che data la velocità con cui sedimentano il tempo di esposizione è assai ridotto, e il secondo
è che le particelle più grosse vengono efficacemente filtrate dal naso mentre quelle più piccole (come nel caso
del PM1) possono persino raggiungere gli alveoli polmonari. Dipende inoltre dalla loro natura chimica.
In genere, le patologie legate all'inquinamento da polveri sottili sono riconosciute essere l'asma, le affezioni
cardio-polmonari e la diminuzione delle funzionalità polmonari. La mortalità indotta dalle polveri sottili è
oggetto di dibattito. L'Organizzazione Mondiale della Sanità, sulla base di uno studio condotto nel 2000 in 8
città del mondo, stima che le polveri sottili siano responsabili dello 0,5% dei decessi registrati nell'anno
63. Quali sono i limiti previsti dalla legge?
I valori limite sono definiti dalla direttiva 99/30/CE, recepita in Italia dal Decreto
Ministeriale 2 aprile 2002, n. 60; tale decreto fissa due limiti accettabili di PM 10 in
atmosfera, giornaliero e annuale. Entro il 1 gennaio 2005 questi devono essere:
valore limite di 50 µg/m³ come valore medio misurato nell'arco di 24 ore, da non
superare più di 35 volte/anno.
valore limite di 40 µg/m³ come media annuale.
Entro il 1 gennaio 2010 devono essere:
valore limite di 50 µg/m³ come valore medio misurato nell'arco di 24 ore, da non
superare più di 7 volte/anno.
valore limite di 20 µg/m³ come media annuale.
64. L‟immagine qui
riportata confronta lo
spessore di alcune
particelle di PM10 con
quello di un capello
umano
Il grafico qui riportato
mostra la percentuale delle
fonti delle principali
emissioni di PM10
65. Aerofoto che mostra i
punti della città di
Tradate dove sono state
fatte le misurazioni
66. I seguenti grafici mostrano
con efficacia la
progressiva diminuzione
delle quantità di PM10
presenti nell‟atmosfera di
alcune zone della città di
Tradate messe a confronto
con la città di Gallarate e
diGennaio - Marzo
Varese
2010
71. Le stazioni di rilevamento contengono gli strumenti di misura che rilevano la
concentrazione di un dato inquinante i cui dati sono trasmessi al COP (Centri Operativi
Provinciali) che provvederà a validare ed elaborare per trasformarli in informazione
ambientale.
La rilevazione delle concentrazioni di inquinanti è uno degli strumenti utilizzati per la
valutazione della qualità dell‟aria, indispensabile fase conoscitiva per individuare gli
interventi prioritariamente necessari e per monitorare gli effetti delle azioni intraprese.
Gli altri strumenti utilizzati al fine di ottenere informazioni sulla qualità dell‟aria sono la
compilazione di inventari delle emissioni e le modellizzazioni.
L'ARPA, Agenzia Regionale per la protezione ambientale del Piemonte, gestisce il
Sistema regionale di rilevamento della qualità dell'aria come unico soggetto
tecnico, garantendo il funzionamento omogeneo e coordinato su tutto il territorio
regionale.
72. L’8 settembre 2010 è stata inaugurata la nuova piattaforma ecologica di via Saporiti concludendo un importante
passo organizzativo della gestione dei rifiuti a Tradate. Gli obiettivi di tale progetto obiettivi sono ridurre i costi totali
dello smaltimento rifiuti ed evitare il più possibile di conferire rifiuti nelle discariche e negli impianti vicini alla città. I
rifiuti raccolti in modo differenziato vengono avviati ad impianti di riciclaggio che li trasformano in nuovi
prodotti, mentre i rifiuti messi nel sacco nero e quelli abbandonati vengono mandati in discarica. Altri rifiuti (come
farmaci, pile, batterie per auto, residui di prodotti chimici) vengono raccolti separatamente e smaltiti in impianti
speciali perché contengono sostanze pericolose . Tradate è una società altamente consumistica, la quale non solo
consuma grandi quantità di materie prime, ma produce anche grandi quantità di rifiuti. Ormai si è affermata l’esigenza
di raccogliere, riciclare e riutilizzare i rifiuti non solo per tutelare l’ambiente che ci circonda, ma anche alla necessità
di riciclare e riutilizzare i materiale senza dover consumare nuove materie prime. Questi cambiamenti nella mentalità
in materia di ambiente, di fonti energetiche e rifiuti sono giunti anche ai livelli dei singoli Enti locali, i quali hanno
improntato l’organizzazione dei Servizi di Raccolta e di Smaltimento dei Rifiuti. A Tradate questo è avvenuto ed è
stato messo in pratica con una serie di interventi più o meno visibili da parte della popolazione, come per esempio la
differenziazione della raccolta dei rifiuti. Così facendo ha fatto sì che a Tradate la percentuale dei rifiuti differenziati
sul totale dei rifiuti raccolti salisse notevolmente (si è infatti passati del 38,1% del 2006 al 72% per il 2010). Il progetto
e la costruzione del nuovo Centro di Raccolta differenziata sono stati interamente realizzati da Seprio Patrimonio
Servizi mediante l’utilizzo di risorse e mezzi propri. Questa struttura è dotata di due ingressi; l’ingresso principale è
destinato ai cittadini mentre l’ingresso secondario è destinato per il personale e per gli addetti al servizio di raccolta a
domicilio dei rifiuti. Essa è suddivisa in quattro macro settori. Nel settore A è possibile conferire carta e
cartone, plastica, vetro, latta e lattine, rifiuti ingombranti, sfalci e potature di verde, legname, ferro e metalli. Nel
settore B è possibile conferire rifiuti urbani pericolosi ( vernici e solventi, pile e batterie, lampade al neon, toner, rifiuti
tessili, oli esausti minerali e vegetali…); Nel settore C è possibile depositare rifiuti di apparecchiature elettriche ed
elettroniche (R.A.E.E.); Nel settore D è presente un’area riservata al personale di servizio per il conferimento dei
La nuova piattaforma ecologica
materiali provenienti dai servizi di ritiro porta a porta dei rifiuti differenziati.
73.
74. La fornace è un nuovissimo centro commerciale che ha aperto di
recente nel comune di Tradate.
Al suo interno troviamo:
un moderno cinema multisala
una vasta gamma di negozi di tutti i tipi per tutte le esigenze
Un gran numero di ristoranti e fast-food
Sale ludiche - ricreative
75. Dove trovarci
L’area "Ex Fornace" è sulla
SS Varesina, 21049 Tradate VA
parcheggio gratuito con oltre 1.700 posti
auto.
Per Informazioni
potete telefonare al numero 0331 1858012
inviare una mail all‟indirizzo:
info@lafornacetradate.com
80. FNMAutoservizi è la principale compagnia
di autotrasporti che opera nell‟ambito del
comune di Tradate. Questa agenzia opera
con le proprie linee di trasporto pubblico
locale su un territorio compreso in tre
province: Varese, Como e Brescia.
La rete è attualmente articolata in 18 linee
di trasporto pubblico locale e si completa
con 4 autolinee di Gran Turismo e 1 linea
internazionale.
TRASPORTI A TRADATE …
81. TRENORD gestisce la rete
e le stazioni dislocate su
cinque linee nell'hinterland
a nord di Milano e nelle
province di
Varese, Como, Novara, Bre
scia; cura la manutenzione
e il potenziamento della
rete ferroviaria e realizza
nuovi impianti in sinergia
con NORD_ING.
TRASPORTI A TRADATE …
84. Caratteristiche stazione
· Categoria (Principali / Secondarie / Fermate): SI
· Biglietteria: SI
· Emettitrici automatiche: SI
Accessibilità alla stazione
· Accesso autonomo per disabili: NO
· Accesso per disabili accompagnati: SI
· Servizi igienici anche ad uso disabili: SI
Interscambio con altri mezzi di trasporto
· Parcheggio auto: SI
· Autobus/ metrò: NO
· Trenitalia: NO
· Linee S e linee metropolitane: NO
STAZIONE DI TRADATE…
85.
86. Platone si colloca in un periodo critico
della storia greca (IV sec. a.C.)
egli analizza dal punto di vista filosofico
questa fase delicata di cambiamento
politico e sociale, avvertendo la necessità
di una rifondazione generale
dell’esistenza umana
La passione di tutta la sua vita è stata la
ricerca di una comunità in cui l’uomo
potesse vivere in pace e giustizia con i
suoi simili.
87. PLATONE E LA REPUBBLICA
Platone delinea nella repubblica il MODELLO IDEALE DI COMUNITA’
In cui si realizza la giustizia
sia a livello individuale, sia
a livello statale. Il governo
è affidato al filosofo, che
conosce il vero, il giusto e il
buono e quindi è perfetto
per assolvere è incarico.
88. PLATONE E LA GIUSTIZIA
GIUSTIZIA ciò che è congruo, proporzionato ed esatto
( In generale )
GIUSTIZIA l‟ordine o la proporzione esistente nei
( Filosofica ) rapporti interumani
La giustizia, oltre che la struttura di base dello
stato, rappresenta una caratteristica metafisica dell‟essere in
generale.
89. LO STATO IDEALE
“Se i filosofi non governano le città o se quelli che ora chiamiamo re o governati non coltiveranno
davvero e seriamente la filosofia, se il potere politico e la filosofia non coincideranno nelle stesse
persone e se la moltitudine di quelli che ora si applicano esclusivamente all‟una o all‟altra non sarà
col massimo rigore impedita dal farlo, è impossibile che cessino i mali delle città e anche quelli del
genere umano” repubblica, V, 473 d
Evidentemente la realizzazione della giustizia nell‟individuo e nello stato non può che procedere
parallelamente. Lo stato è giusto quando ogni individuo attende solo al compito che gli è proprio; ma
l‟individuo che attende solo al compito proprio è esso stesso giusto. La giustizia non è solo l‟unità
dello stato in sé stesso e dell‟individuo in sé stesso; è, nello stesso tempo, l‟unità dello stato e quindi
l‟accordo dell‟individuo con la comunità
90. PERCHE‟ GLI UOMINI SONO DISTINTI IN CLASSI ?
Perché in uno stato vi sono compiti diversi che devono per
forza essere esercitati da individui diversi.
PERCHE‟ UN INDIVIDUO APPARTIENE A UNA CLASSE
PIUTTOSTO CHE A UN‟ALTRA?
Le differenti destinazioni sociali di un individuo dipendono
dalla preponderanza di una parte dell’anima sulle altre.
91. IL COMUNISMO PLATONICO
Affinché lo stato funzioni bene e la giustizia sia
realizzata, Platone suggerisce:
per le classi superiori, affinché essi, al di là dei propri
interessi, attendano più efficacemente alla gestione della
cosa pubblica.
92.
93. […] La città per chi passa senza entrarci è una, e
un’altra per chi ne è preso e non ne esce; una è la
città in cui s’arriva la prima volta, un’altra quella che si
lascia per non tornare; ognuna merita un nome
diverso. […] (Italo Calvino – Le città invisibili)
Tradate
94. […] Il vecchio secolo è sepolto; il nuovo è al culmine.
La città certo è cambiata, e forse in meglio. Ma le ali
che ho visto in giro sono quelle d'ombrelli diffidenti
sotto i quali palpebre pesanti s'abbassano sugli
sguardi; gente che crede di volare ce n'è, ma è tanto
se si sollevano dal suolo sventolando palandrane da
pipistrello. […] (Italo Calvino – Le città invisibili)
Tradate
95. La società civile è un'aggregazione di
cittadini riferita alla loro convivenza in uno
Stato. L'aggettivo "civile", contrapposto a
barbaro, sottintende il raggiungimento di
un alto grado di civiltà materiale o
spirituale.
Si può ritenere la società civile sinonimo di società evoluta aperta al progresso a
condizione di non porre dei limiti storici e geografici al suo significato. In caso
contrario si cadrebbe nell'errore di creare un sinonimo tra società civile e
contemporanea. Con la conseguenza di escludere arbitrariamente dal concetto di
società civile epoche storiche che hanno segnato importanti conquiste di civiltà.
Questa considerazione chiama in causa il relativismo. Lo sviluppo nel tempo del
concetto di progresso ha dovuto fare i conti con le diverse concezioni del
progresso umano visto di volta in volta con parametri diversi.
Tradate Cos’è la società ?
96. Definire la persona umana non è facile. Ma, prima di farlo, è necessario tener presente che
esiste una differenza enorme fra il mondo, cosiddetto delle cose, ed il mondo degli uomini.
Questo grossa differenza è dovuta al fatto che l‟uomo (quando parliamo di “uomo”
intendiamo sia il sesso maschile che quello femminile), considerato in modo oggettivo, è e
rimane sempre “qualcuno”, mentre tutto il resto delle cose create è un insieme di “qualche
cosa”. E la differenza non sta solo in questo.
“Noi consideriamo cosa un essere non soltanto privo di ragione ma anche di vita; una cosa
è un oggetto inanimato. Esiteremmo a chiamare cosa un animale o persino una pianta.
Tuttavia non si può parlare di persona animale. Si dice invece <<individuo
animale>>, intendendo con ciò semplicemente <<individuo di una specie animale>>”.
Per poter dare una definizione del termine “uomo” non è sufficiente il catalogarlo come
individuo di una specie, bensì per lui si usa il termine di “persona” in quanto “c‟è in lui
qualche cosa di più, una pienezza e una perfezione d‟essere particolari, che non si
possono rendere altro che con la parola <<persona>>. (…) La persona, (…), è (…) un
soggetto unico nel suo genere, totalmente diverso da quel che sono, per esempio, gli
animali (…)”.
La persona umana ha una propria vita interiore che la differenzia notevolmente da qualsiasi
individuo animale. [Cfr. K. WOJTYLA, Amore e responsabilità].
Tradate Come potremmo definire una
97. La solitudine è un problema che tocca drammaticamente milioni di persone.
La solitudine può essere banalmente definita come "assenza di compagnia". Questa
semplice definizione fa subito comprendere che
la solitudine in sé non può essere considerata un fattore penalizzante.
Non a caso, un celebre proverbio ci suggerisce che è meglio essere soli che male
accompagnati. Ciò è però di scarso conforto per tutte quelle persone che, schiacciate
dalla solitudine, farebbero qualunque cosa per avere un qualche rapporto umano. Si
tratta quindi di capire quando la solitudine è realmente un handicap alla qualità della
vita e quando invece è il soggetto che non sa gestirla, ingigantendone gli aspetti
negativi senza fruire di quelli positivi.
Sì, perché come lo stress, la solitudine può anche essere positiva, tanto che a volte è
ricercata.
Tradate Solitudine …
98. Presentazione Power Point:
Faggiana Riccardo
Orlandi Nicolò
Cazzani Andrea
Raccolta informazioni in comune:
Faggiana Riccardo
Orlandi Nicolò
Cazzani Andrea
Crippa Matteo
Fonti:
Google
Sito Comune di Tradate
Libro "Bilancio sociale-mandato 2007/2011"
Foam 13 – Osservatorio Astronomico