On.le ciaccio il piano dell'aria approvato nel 2007 è stato copiato da quello veneto cosi da contenere riferimenti ad aspetti territoriali del bacino padano 11.07.2013 comm. ambiente
Audizione dell'Assessore regionale per il territorio e per l'ambiente e del direttore generale dell'ARPA Sicilia in relazione al piano regionale di risanamento della qualità dell'aria.
Commissione QUARTA - Ambiente e Territorio 26 settembre 2013
La seduta inizia alle ore 11.00.
Il PRESIDENTE dichiara aperta la seduta e riferisce che sul tema relativo al piano regionale di risanamento della qualità dell’aria sono state intraprese numerose attività e auspica che si raggiungano dei risultati, vista la presenza dell’Assessore per il territorio e per l’ambiente.
L’onorevole CIRONE ricorda gli atti ispettivi che ha presentato e la risoluzione approvata in Commissione. Dichiara che si tratta di un tema molto delicato che coinvolge interessi sensibili, quale la salute.
Rammenta dell’incontro che la Commissione ha tenuto presso il comune di Melilli e la grave situazione che interessa la popolazione della provincia di Siracusa, che attendono risposte concrete e risolutive avverso i fattori inquinanti causati dall’industrializzazione.
L’onorevole SORBELLO, in relazione alla zona di Siracusa, considera prioritari due obiettivi: da una parte la necessità della rivisitazione dell’autorizzazione integrata ambientale e dall’altra la opportunità di programmare una nuova collocazione delle centraline, in grado di monitorare costantemente gli agenti inquinanti.
Nonostante consideri apprezzabile l’attività svolta da parte della Provincia di Siracusa e dall’ARPA, allo stato attuale, un’area di 10 chilometri è interessata da emissioni di sostanze altamente pericolose provenienti dalle industrie che sono ivi insediate.
Il dott. LICATA di BAUCINA, dirigente generale ARPA Sicilia, rinvia alle dichiarazione già espresse nella seduta n. 56 dell’11 luglio scorso circa il piano regionale di risanamento della qualità dell’aria, ricordando che l’ARPA ha stipulato con l’assessorato del territorio un protocollo per fornire i dati utili per l’adeguamento del piano al decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155. Sulla problematica riguardante la zona di Siracusa comunica che ha trasmesso al Ministero dell’ambiente una nota con la quale viene chiesta una rivisitazione dell’AIA nella zona de qua. Tuttavia, non essendo organo competente ad inoltrare tale istanza è stata trasmessa all’assessorato del territorio affinchè provvedano.
Il sig. GENCHI, CGIL, osserva che sei anni fa Legambiente denunciava che il piano regionale sulla qualità dell’aria era il prodotto di un copiato dal piano della Regione Veneto. Nonostante una particolare attenzione mediatica, non è susseguito alcun intervento. Infatti, il piano contiene dei riferimenti che non risultano compatibili con il territorio siciliano,anzi, vi sono rinvii a territori pianeggianti e percorsi che appartengono continua….
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/09/audizione-dellassessore-regionale-per_24.html
On.le ciaccio il piano dell'aria approvato nel 2007 è stato copiato da quello veneto cosi da contenere riferimenti ad aspetti territoriali del bacino padano 11.07.2013 comm. ambiente
1. Audizione dell'Assessore regionale per il territorio e per
l'ambiente e del direttore generale dell'ARPA Sicilia in
relazione al piano regionale di risanamento della qualità
dell'aria.
Commissione QUARTA - Ambiente
e Territorio
PALERMO 26.09.2013
La seduta inizia alle ore 11.00.
Il PRESIDENTE dichiara aperta la seduta
e riferisce che sul tema relativo al
piano regionale di risanamento
della
qualità dell'aria sono state intraprese numerose attività e auspica che si
raggiungano dei risultati, vista la presenza dell'Assessore per il territorio e per
l'ambiente.
L'onorevole CIRONE ricorda gli atti ispettivi che ha presentato e
la risoluzione approvata in Commissione. Dichiara che si tratta di un
tema molto delicato che coinvolge interessi sensibili, quale la salute.
Rammenta dell'incontro che la Commissione ha tenuto presso il comune di
Melilli e la grave situazione che interessa la popolazione della provincia
di Siracusa, che attendono risposte concrete e risolutive avverso i fattori
inquinanti causati dall'industrializzazione.
L'onorevole SORBELLO, in relazione alla zona di Siracusa, considera
prioritari due obiettivi: da una
parte
la necessità della rivisitazione
dell'autorizzazione integrata
ambientale
e
dall'altra la opportunità di
programmare una nuova collocazione delle centraline, in grado di monitorare
costantemente
gli
agenti inquinanti. Nonostante
consideri apprezzabile
l'attività svolta da parte della Provincia di Siracusa e dall'ARPA, allo stato
attuale, un'area di 10 chilometri è interessata da emissioni di sostanze
altamente pericolose provenienti dalle industrie che sono ivi insediate.
Il dott. LICATA di BAUCINA, dirigente generale ARPA Sicilia, rinvia alle
dichiarazione già espresse nella seduta n. 56 dell'11 luglio scorso circa il
piano
regionale
di risanamento della qualità dell'aria, ricordando che
l'ARPA ha stipulato con l'assessorato del territorio un protocollo per fornire i
dati utili per l'adeguamento del piano al decreto legislativo 13 agosto 2010,
n. 155. Sulla problematica riguardante la zona di Siracusa comunica che ha
trasmesso al Ministero dell'ambiente una nota con la quale viene chiesta una
rivisitazione dell'AIA nella zona de qua.
Tuttavia, non essendo organo
competente ad inoltrare tale istanza è stata trasmessa all'assessorato
del territorio affinchè provvedano.
1
2. Il
sig.
GENCHI, CGIL, osserva che sei anni fa
Legambiente
denunciava che il piano regionale sulla qualità dell'aria era il prodotto di un
copiato dal piano della Regione Veneto. Nonostante una particolare attenzione
mediatica, non è susseguito alcun intervento. Infatti, il piano contiene dei
riferimenti che non risultano compatibili con il territorio siciliano, anzi, vi
sono rinvii a territori pianeggianti e percorsi che appartengono alla realtà
veneta. E sebbene sia stata chiesta più volte la revoca del piano, ancora oggi
sul sito dell'assessorato del territorio si trova pubblicato il suddetto piano
con delle lievi modifiche.
Sulle aree ad elevato rischio ambientale, come Siracusa, erano state
stanziate ingenti somme per il risanamento dell'aria, di cui non si è visto
alcun beneficio. Stigmatizza, inoltre, i contenuti della recente AIA sul
petrolchimico di Siracusa, che opera dei rinvii in un'ottica di prospettive future.
La sig.ra LO BELLO, Assessore regionale per il territorio e l'ambiente,
esprime compiacimento
per
le
iniziative intraprese sull'argomento in
merito al quale ha dato risposta alle interrogazioni presentate. Ammette
che il piano in questione è stato frutto di una riproduzione di un piano di
altre regioni, ma assicura che i dati
ivi contenuti sono della Regione
siciliana. E su tali dati si è provveduto a dare attuazione mediante l'adozione di
decreti assessoriali. Sostiene che il ritiro
del
piano comporterebbe
una lacuna e che, pertanto, sarebbe più opportuno procedere ad un
aggiornamento dello stesso. Informa che ha avviato dei tavoli su tale tema,
affinchè la Regione si adegui alle direttive del decreto legislativo n. 155 del
2010. Assicura che un'attenzione particolare è dedicata all'aria di Siracusa.
A tal proposito informa di un prossimo incontro
presso il Ministero
dell'ambiente
sulla rivisitazione dell'AIA di cui ha parlato il dott. LICATA di
BAUCINA e sulla rete di monitoraggio dati che deve essere attivata nella
Regione. Deposita
una
relazione
redatta
dai
propri
uffici
sull'argomento datata il 22 marzo scorso.
L'onorevole
SORBELLO
chiede che prima
di
procedere
alla
rivisitazione dell'AIA vengano coinvolti gli enti locali della zona interessata.
Il
dott. CAPILLI, dirigente dell'Assessorato del territorio e
dell'ambiente, riconosce che il piano sia stato copiato da altre regioni, ma è
operativo da sei anni ed ha prodotto anche effetti, contenuti in alcuni decreti
assessoriali.
Il sig. CIAMPOLILLO, Comitato Cittadino Isola Pulita,rappresenta
che il piano attualmente ancora vigente non contiene alcun riferimento
alle zone interessate da cementifici. Chiede come l'Italcementi presso Isola
delle Femmine abbia ottenuto l'AIA se tali zone non risultano presenti nel
piano.
Il PRESIDENTE chiede chiarimenti in merito al rilascio dell'AIA al
citato cementificio, senza il presupposto, ovvero la previsione all'interno del
piano regionale
2
3. Il dott. CAPILLI riconosce che il piano non contiene alcunché sui
cementifici, si limita a prevedere l'inventario regionale delle emissioni.
La dott.ssa NICOTRA, esperta in materia ambientale, elenca una
serie di sostanze inquinanti che risultano presenti in tutta la zona di
Siracusa. Riferisce che le sostanze rilevate sono altamente pericolose per la
salute umana e il decreto legislativo n. 155 non le elenca tutte. Pertanto,
propone che la Regione si faccia carico di aggiungere all'elenco nazionale
tali sostanze mediante un atto proprio. Tra queste ricorda le emissioni di PM10
provenienti dalle torce del petrolchimico che sono continuamente accese e le
emissioni provenienti dai camini. Dichiara, inoltre, che nella zona sono
presenti inceneritori i cui controlli sono deferiti alle stesse società titolari
dell'impianto. Ritiene che i controlli debbano essere compiuti da un organo
esterno, quale potrebbe essere l'ARPA.
Il PRESIDENTE condivide la proposta di adottare un atto regionale,
trattandosi di materia che operando in via restrittiva nel rispetto
dell'ambiente e della salute rientra tra le competenze regionali.
L'onorevole CIRONE ritiene che la soluzione sia da
individuare
nell'adozione di un decreto assessoriale
riferisce di un lavoro di
monitoraggio di sostanze non soggette a controllo da parte della prefettura.
Il sig. GENCHI rappresenta le anomalie delle torce che sono sempre
accese, sostenendo che servono non come segnale di mal funzionamento,
bensì per bruciare alcune sostanze.
Avverte sulla necessità di intervenire a disciplinare le
bolle di
raffineria, su cui riferisce di avere redatto nel 2006, quando prestava servizio
presso l'assessorato del territorio, una relazione che contiene proposte
normative sulla materia.
Il sig. LA ROSA, CGIL, suggerisce all'Assessore di avviare una
consultazione con i rappresentanti di tutte le categorie prima di redigere un
nuovo piano sulla qualità dell'aria. E aggiunge che tale piano deve essere
coordinato con gli altri piani regionali, quale ad esempio quello dell'energia.
Il Prof. LOMBARDO, Università di Palermo, contesta le modalità di
redazione del piano, non essendo sufficiente inserire dei dati di una regione
in un contesto di un'altra regione.
Il PRESIDENTE condivide il suggerimento di creare una
coordinamento tra tutti i piani regionali.
rete
di
L'Assessore LO BELLO chiarisce che gli effetti citati che il piano
ha
finora prodotto sono effetti relativi all'organizzazione amministrativa.
Ritiene meritorio
il contributo che la Commissione sta offrendo con la
3
4. seduta odierna. Si impegna ad organizzare un incontro con le
successivo al confronto con gli organi ministeriali.
parti presenti
Il sig. CIAMPOLILLO ribadisce l'opportunità di revocare
attualmente pubblicato sul sito dell'assessorato.
il
piano
http://www.ars.sicilia.it/icaro/default.jsp?icaAction=showDoc&id=1
Ambiente, verso un nuovo piano della qualità dell’aria
PALERMO – Il governo regionale sta lavorando ad un nuovo Piano regionale di
risanamento della qualità dell’aria. Lo ha detto ieri, 26 settembre, in
Commissione Ambiente all’Ars, l’assessore al ramo Mariella Lo Bello che ha
anche accolto la richiesta di associazioni e della commissione Ambiente di
“rendere più cogenti” i controlli sull’inquinamento dell’aria in Sicilia. «Lo faremo
attraverso un testo di legge anzi, se possibile, con decreto assessoriale», ha
detto Lo Bello. Al centro delle preoccupazioni della Commissione, Cgil e
associazioni ambientaliste, situazioni come quella dell’area industriale di
Siracusa con 10 km di impianti industriali e alcuni inquinanti che, dice Trizzino
“non sono neppure contemplati nei decreti legislativi nazionali che regolano la
materia. E’ per questo che abbiamo chiesto un intervento legislativo aggiuntivo
che migliori e perfezioni la lotta all’inquinamento dell’aria sull’isola”. Sotto i
riflettori anche l’operato dell’Arpa. «Ci sono situazioni paradossali– dice il
presidente della Commissione, Gianpiero Trizzino – A Gela, ad esempio, dove
sono presenti 48 camini industriali, per i controlli c’è un solo tecnico
dell’Agenzia».
Un capitolo spinoso, quello dell’inquinamento dell’aria in Sicilia. Non solo per lo
scandalo del Piano regionale di risanamento finito nel mirino anche della
Procura perché si scoprì – era il 2007, l’assessore era allora Rosanna Inerlandi
e il dirigente responsabile, Salvatore Anzà –che il piano era un “copia incolla”
di quello del Veneto, ma perché dopo il Piano di risanamento e soprattutto con
norme più stringenti rispetto alle emissioni inquinanti, molte aziende
potrebbero essere chiamate a un adeguamento degli impianti.
Ma quali sono i tempi del nuovo Piano regionale? «Lo Bello – dice Trizzino –ha
riferito alla Commissione che la programmazione generale è già all’esame del
Ministero. E che, una volta avuto l’ok da Roma, il governo riunirà il Tavolo
tecnico per stilare il Piano definitivo”. Di fatto dal 2007 ad oggi, da quando cioé
Legambiente svelò in una conferenza stampa che il Piano della Regione
siciliana altro non era che la fotocopia di quello della Regione Veneto (risalente
al 2000 e, bocciato dalla Commissione Europea), l’isola è rimasta senza un
vero strumento di programmazione e pianificazione per il risanamento dell’aria.
Per questo, lo scorso aprile i deputati del M5S avevano presentato all’Ars una
interpellanza al presidente della Regione, Rosario Crocetta. E il Gup di Palermo
rinviato a giudizio, ad aprile, i presidenti Cuffaro e Lombardo insieme ai
rispettivi assessori all’Ambiente. A scandalizzare l’opinione pubblica del Piano
fotocopia fu il fatto che tra le parti copiate ce n’erano alcune che generavano,
come si legge nell’interpellanza dei Cinque Stelle “inedite comunanze
climatiche tra il Veneto e la Sicilia: tipo il sistema aerologico padano della
4
5. Regione Sicilia o la limitazione dell’utilizzo del riscaldamento domestico a causa
della rigidità del clima».
http://www.ilmattinodisicilia.it/ambiente-verso-nuovo-piano-della-qualita-dellaria/#sthash.bAme1uee.dpuf
Audizione dell'Assessore regionale per il territorio e per
l'ambiente e del direttore generale dell'ARPA Sicilia in
relazione al piano regionale di risanamento della qualità
dell'aria.
PALERMO 11.07.2013
La seduta inizia alle ore 10.45.
Il PRESIDENTE dichiara aperta la seduta e ricorda che sulla materia il Movimento
cinque stelle ha presentato un’interrogazione, che sebbene siano passati mesi non
ha ricevuto ancora alcuna risposta.
L’onorevole CIACCIO, richiedente dell’odierna audizione, rileva che il piano regionale
della tutela dell’aria approvato nel 2007 è stato copiato dal piano del Veneto,
così da contenere dei riferimenti espliciti ad aspetti territoriali del bacino
padano. Nel ricordare l’attività ispettiva svolta su tale materia, prende atto
dell’assenza del governo.
Il dott. GENCHI, CGIL, osserva che in seguito all’intervento di Legambiente successivo
alla pubblicazione del piano si è ottenuta un’attenzione mediatica, alla quale non è
susseguito alcun intervento. Infatti, il piano contiene dei riferimenti che non
risultano compatibili con il territorio siciliano, anzi, vi sono rinvii a
territori pianeggianti e percorsi che appartengono alla realtà veneta.
Aggiunge che la stessa bibliografia è stata copiata. E sebbene sia stata
chiesta più volte
la
revoca
del
piano,
ancora
oggi
sul
sito
dell’assessorato del territorio si trova pubblicato il suddetto piano. Risulta
imbarazzante che non si sia ancora provveduto. Chiede quale destinazione abbiano avuto
i fondi stanziati per il risanamento dell’aria per le aree a rischio, come Gela e Siracusa.
Il PRESIDENTE sulla destinazione dei citati fondi comunica che si è attivato per
conoscere come siano stati utilizzati.
L’onorevole FAZIO considera grave che non si sia ancora provveduto e che nessuno sia
stato dichiarato responsabile. Si tratta di una questione che merita di essere affrontata
alla presenza dell’Assessore, e propone di rinviare ad una successiva seduta.
L’onorevole VINCIULLO stigmatizza sull’assenza dell’Assessore su un argomento così
delicato.
Il PRESIDENTE ricorda l’assenza dell’Assessore nelle ultime sedute tra cui la seduta di
Gela e di Melilli.
La dott.ssa MARABITO, Italia Nostra, rappresenta come la normativa vigente rispetto
alle nuove sostanze si possa considerare obsoleta. Ritiene che nella redazione del
piano occorra prendere in considerazione gli effetti sulla salute.
5
6. Il prof. SOLARINO, Decontaminazione Sicilia, ripete quanto affermato dal dott.
GENCHI e precisa che l’attuale sistema di controllo è inefficace per effettuare i dovuti
controlli.
Il dott. LA ROSA, CGIL, avverte sull’importanza che il piano riveste
vista della programmazione e pianificazione.
dal
punto
di
Il dott. LICATA di BAUCINA, dirigente generale ARPA Sicilia, precisa che solo di
recente l’ARPA è stata investita del compito di fornire dati per la rete di monitoraggio
ambientale.
Inoltre, riferisce che l’ARPA gestisce solo dodici centraline, le altre 28 sono gestite da
comuni e province.
Il sig. CIAMPOLILLO, Comitato Cittadino Isola Pulita, rappresenta che il piano
attualmente ancora vigente non contiene alcun riferimento alle zone
interessate da cementifici. Chiede, pertanto, che tali zone come Isola delle
Femmine vengano attenzionate, in considerazione dei gravi danni alla salute
che vengono rilevati.
Il PRESIDENTE vista la delicatezza della questione propone di riconvocare un’altra
seduta col medesimo ordine del giorno.
Non avendo alcun altro chiesto di parlare, dichiara conclusa la seduta.
La seduta è tolta alle ore 11.20.
PRESENTI ALL’AUDIZIONE:
Presidente: Trizzino Giampiero (MOVIMENTO 5 STELLE)
trzgpr@gmail.com gtrizzino@ars.sicilia.it
Ferrandelli Fabrizio (PD). fferrandelli@ars.sicilia.it
Fazio Girolamo (MISTO). gfazio@ars.sicilia,it
Turano Girolamo (UDC Unione Di Centro) gturano@ars.sicilia.it
Vinciullo Vincenzo (PDL-VERSO IL PPE). vvinciullo@ars.sicilia.it
Ciaccio Giorgio (MOVIMENTO 5 STELLE) ciacciogiorgio@gmail.com
ciacciogiorgio@gmail.com
v.palmeri@ars.sicilia.it
Dott. LICATA di BAUCINA Francesco, dirigente generale ARPA Sicilia
flicata@arpa.sicilia.it
Sig. CIAMPOLILLO Giuseppe Comitato Cittadino Isola Pulita isolapulita@gmail.com
Legambiente Comitato Regionale Siciliano regionale@legambientesicilia.it
Prof. LOMBARDO Alberto, Comunisti Sinistra Popolare alberto.lombardo@unipa.it
Sig. LA ROSA Alfio, CGIL a.larosa@cgilsicilia.it
Sig. GENCHI Gioacchino, CGIL gioacchino.genchi@gmail.com
Prof. SOLARINO Luigi, Decontaminazione Sicilia luigi.solarino@alice.it
DR. Giuseppe Pisani AugustAmbiente giuseppepisani@alice.it
Sig. MORABITO Ernesto, Italia Nostra
Sig. CIULLA Pietro, WWF pietro.ciulla@gmail.com
6
7. ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA QUARTA COMMISSIONE
PIAZZA PARLAMENTO 1 AMBIENTE E TERRITORIO
90134 PALERMO
CONVOCAZIONE IN AUDIZIONE DEI RAPPRESENTANTI DELLE
ASSOCIAZIONI DI CUI IN ELENCO
GIORNO 11 LUGLIO 2013 ALLE ORE 10
Commissione QUARTA - Ambiente e Territorio
Audizione dell'Assessore regionale per il
territorio
e
per
l'ambiente e del
direttore
generale
dell'ARPA
Sicilia
in
relazione al piano regionale
di
risanamento
della
qualità
dell'aria.
LA S.V. É INVIATA A PARTECIPARE ALLA RIUNIONE DELLA IV COMMISSIONE 'AMBIENTE E
TERRITORIO', CONVOCATA GIOVEDI' 11 LUGLIO 2013, ALLE ORE 10.00
Sig.ra LO BELLO Maria, assessore regionale per il territorio e l'ambiente
mariellalobello@libero.it
Dott. GULLO Gaetano, dirigente generale dipartimento regionale ambiente
Dott. LICATA di BAUCINA Francesco, dirigente generale ARPA Sicilia
Sig. CIAMPOLILLO Giuseppe Comitato Cittadino Isola Pulita
isolapulita@gmail.com
Legambiente Comitato Regionale Siciliano regionale@legambientesicilia.it , giumessina@libero.it ,
Dott. FONTANA Domenico, Legambiente Sicilia mimmofontana@yahoo.it
Prof. LOMBARDO Alberto, Comunisti Sinistra Popolare alberto.lombardo@unipa.it
Sig. LA ROSA Alfio, CGIL a.larosa@cgilsicilia.it
Sig. GENCHI Gioacchino, CGIL gioacchino.genchi@gmail.com
Prof. SOLARINO Luigi, Decontaminazione Sicilia luigi.solarino@alice.it
Sig. CASELLA Mario, Decontaminazione Sicilia mariocasella@gmail.com
Sig.a BIANCO Alessandra, AugustAmbiente giuseppepisani@alice.it
Sig. JANNI Leandro, Italia Nostra leandrojanni@tiscali.it
Sig. PALMIERI Angelo, WWF palmieriangelo@libero.it palmieri.angelo@alice.it
http://www.ars.sicilia.it/icaro/default.jsp?icaAction=showDoc&id=2
7
8. Comitato Cittadino Isola Pulita Isola delle Femmine
Via Sciascia 13
Al signor Presidente
della Regione Siciliana
on. Rosario Crocetta
Al signor Assessore Regionale
Del Territorio e dell’Ambiente
Dott.ssa Maria Lo Bello
Al signor Presidente
della IV commissione Ambiente e Territorio
dell’assemblea Regionale Siciliana
on. Giampiero Trizzino
e.p.c.
ai signori componenti
della IV commissione Ambiente e Territorio
dell’assemblea Regionale Siciliana
Oggetto: Richiesta convocazione in audizione sulle inadempienze riguardanti il
“Piano Qualità dell’Aria Ambiente Regione Sicilia” approvato con D.A. 176/GAB
del 9.8.2007
Con riferimento all'interpellanza parlamentare n. 40 trasmessa al governo il 6 maggio 2013
e, da ultimo, la richiesta di convocazione urgente della Commissione Ambiente della
Regione Sicilia avanzata dall’on.le Giorgio Ciaccio il 17 giugno 2013, aventi come tema il
Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente, approvato
con il D.A. n.176/Gab del 9 agosto 2007 dall’Assessore del Territorio e
dell’Ambiente Rossana Interlandi e risultato frutto di una riproposizione copiata in più parti
dall’omologo Piano della Regione Veneto ed altre fonti, le sottoscritte associazione
ambientaliste con la presente avanzano formale richiesta di convocazione in audizione
presso codesta Commissione Ambiente e Territorio della Regione Sicilia.
Detta richiesta fa seguito a vari inviti, solleciti e ad una diffida al Presidente della Regione
Rosario Crocetta e all'Assessore del Territorio e dell'Ambiente Mariella Lo Bello, rimasti da
molti mesi inspiegabilmente senza risposta nonostante la macroscopicità dei
fatti evidenziati.
8
9. Certi di un favorevole riscontro si ringrazia anticipatamente per l'attenzione prestata e si
resta in attesa di essere convocati per l'audizione.
Si allegano: Richiesta della Associazioni Ambientaliste
Richiesta di Legambiente e della C.G.I.L
Diffida delle Associazioni Ambientaliste
Interpellanza Parlamentare n 40
Richiesta on.le Giorgio Ciaccio
Si allegano: Richiesta della Associazioni Ambientaliste
Richiesta di Legambiente e della C.G.I.L
Diffida delle Associazioni Ambientaliste
Interpellanza Parlamentare n 40
Richiesta on.le Giorgio Ciaccio
FIRMATARI DEL DOCUMENTO:
Alessandra Bianco presidente di AugustAmbiente, 330975680
Luigi Solarino presidente di Decontaminazione Sicilia, 095580138
Alessandro Leandro Janni presidente di Italia Nostra,
WWF Palermo,
Giuseppe Ciampolillo coordinatore di Comitato Cittadino Isola Pulita,
Firmato: Giuseppe Ciampolillo
Per comunicazioni: Giuseppe Ciampolillo Isola Pulita Via Sciascia 13 90040 Isola delle Femmine
isolapulita@gmail.com 3331017981
Comitato Cittadino Isola Pulita Pino Ciampolillo < isolapulita@gmail.com>,
Legambiente Comitato Regionale Siciliano < regionale@legambientesicilia.it>,
Legambiente Fontana Mimmo <mimmofontana@yahoo.it>,
Professore Alberto Lombardo Comunisti Sinistra Popolare < alberto.lombardo@unipa.it>,
C.G.I.L. Alfio La Rosa < a.larosa@cgilsicilia.it>,
9
10. C.G.I.L. F.P. Gioacchino Genchi <gioacchino.genchi@gmail.com>,
Decontaminazione Sicilia Professore Luigi Solarino <luigi.solarino@alice.it>,
Decontaminazione Sicilia Mario Casella <mariocasella@gmail.com>,
AugustAmbiente Alessandra Bianco luigi.solarino@alice.it
Italia Nostra Leandro Janni <leandrojanni@tiscali.it>,
W.W.F. Palmieri Angelo <palermo@wwf.it>, <palmieri.angelo@alice.it>, <palmieriangelo@libero.it>,
10
12. INTERPELLANZA
(risposta scritta con urgenza)
N. -40 Chiarimenti sulle inadempienze riguardanti il Piano Regionale di
Risanamento della Qualità dell’Aria
6 maggio 2013 trasmissione al governo
15 aprile 2013 presentazione
24 aprile 2013 annuncio aula seduta 36
Con nota prot. n. 27896/INTERP.16 del 4 giugno 2013, il Presidente della Regione
ha delegato l'Assessore per il territorio e l'ambiente.
DESTINATARI:
Al Presidente della Regione, all'Assessore del territorio e dell'ambiente,
TESTO
Rilevato che
più di 5 anni fa, il 21 novembre 2007, Legambiente Sicilia denunciava
in una conferenza stampa, che il Piano Regionale di coordinamento
per la tutela della qualità dell’aria ambiente, approvato ed adottato
con il D.A. n. 176/Gab del 9 agosto 2007 dall’assessore al Territorio e
Ambiente Rossana Interlandi, era un copiato dall’omologo Piano della
Regione Veneto di alcuni anni addietro, nonché un collage di capitoli,
paragrafi, ecc. integralmente trascritti da pubblicazioni già edite da
altri Enti ed Amministrazioni;
gli autori, coordinati dal dirigente responsabile del Servizio 3 “Tutela
dall’inquinamento atmosferico” del Dipartimento Ambiente, Salvatore
Anzà, non si erano neppure accorti che quel Piano del Veneto, cui
avevano attinto, era già stato bocciato dalla Comunità Europea
parecchi anni prima, né che nel copia e incolla si erano generate
inedite “comunanze” e “similitudini” tra le caratteristiche ambientali
del Veneto e della Sicilia, tipo il “sistema aerologico padano” della
Regione Siciliana, la limitazione delle ore di utilizzo del riscaldamento
domestico a causa della rigidità del clima, l’incremento delle piste
ciclabili lungo gli argini dei fiumi e dei canali presenti nei centri storici
12
13. dei Comuni siciliani al fine del miglioramento del traffico urbano, la
persistenza delle Comunità montane, ecc.;
la vicenda suscitava, a causa dei suoi risvolti paradossali, notevole
clamore e turbamento a livello mediatico e nell’opinione pubblica
regionale e nazionale, attirando persino l’attenzione della trasmissione
satirica Striscia la notizia che vi dedicava un esilarante servizio, nel
corso del quale il dirigente generale del Dipartimento Ambiente, Pietro
Tolomeo, per giustificare l’abnormità dei fatti, arrivava a definirli
frutto di “pochi refusi”, tuttavia lasciandosi scappare che “nel copiare
può succedere”;
l’Assessore Interlandi nominava una commissione d’inchiesta per gli
accertamenti del caso e delle responsabilità, ma la commissione, di
fronte all’imbarazzante situazione, si trincerava dietro un’enigmatica
astensione dal rilasciare una qualsiasi relazione
a distanza di circa 4 mesi l’Assessore Interlandi, con il decreto n.
43/Gab del 12 marzo 2008, riteneva di sanare le abnormità con la
semplice eliminazione dal testo del Piano dei riferimenti più
spiccatamente “padani”, ma lasciando inalterate le altre parti
interamente copiate.
Considerato che
il c.d., Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità
dell’aria ambiente della Regione Siciliana, vale a dire un documento
frutto di un mero assemblaggio, operato con il metodo del copia ed
incolla, di porzioni di documenti di varia estrazione e provenienza,
alcuni dei quali persino di scarsa attinenza e molti altri anche
temporalmente superati (basti considerare che il Piano della Regione
Veneto risaliva all’anno 2000 ed era stato bocciato dalla Comunità
Europea),
tutto
può
definirsi
fuorché
un
documento
di
programmazione e pianificazione in materia di tutela e risanamento
della qualità dell’aria;
nessun provvedimento risulta essere stato intrapreso nei confronti dei
responsabili della redazione del Piano copiato;
detto Piano continua inspiegabilmente e poco decorosamente a
risultare un documento ufficiale della Regione Siciliana e ad essere
inserito nel sito istituzionale dell’Assessorato al Territorio e Ambiente,
senza che i vertici politici dell’Assessorato, quelli burocratici del
13
14. Dipartimento Ambiente ed i responsabili dell’ufficio competente che si
sono succeduti abbiano ritenuto di intervenire al fine della sua revoca;
a fine gennaio di quest’anno il Tribunale di Palermo ha depositato le
motivazioni della sentenza n. 5455/2012, con la quale si sancisce che
il c.d. Piano regionale per la tutela della qualità dell’aria contiene
“vistose copiature di un piano di un’altra regione” e si condanna ad 1
anno e 8 mesi di reclusione l'allora responsabile del Servizio 3 del
Dipartimento Ambiente e coordinatore del Piano copiato dott.
Salvatore Anzà, poichè nell'esercizio delle sue funzioni aveva redatto e
inviato a diversi Enti pubblici, regionali e ministeriali, una serie di note
su carta intestata dell'Assessorato al Territorio e Ambiente dai
contenuti opinabili in danno di Legambiente e del suo Presidente
Regionale arch. Domenico Fontana per aver essi smascherato la
copiatura del Piano;
lo scorso 13 marzo il GUP del Tribunale di Palermo ha rinviato a
giudizio, proprio per non avere mai adottato un vero Piano di
risanamento della qualità dell’aria, nonostante fossero a conoscenza
dei dati allarmanti sulla qualità dell’aria, gli ex Presidenti della
Regione, Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo, assieme agli assessori pro
tempore dell’Assessorato al Territorio e Ambiente, Francesco Cascio,
Rossana Interlandi, Giuseppe Sorbello e Roberto Di Mauro, ed il
processo si aprirà il prossimo 3 giugno.
si chiede di conoscere
- quali iniziative ritenga di voler adottare, ed in che tempi (dopo quasi
6 anni) per la revoca immediata del Piano copiato;
- come intende procedere per fare emergere le responsabilità degli
autori e le coperture di cui gli stessi hanno potuto godere nel corso di
questi anni, anche come segnale forte di abbandono di un deleterio
modus operandi;
- per quali motivi il Piano copiato ha continuato fino ad ora a fare bella
mostra sul sito istituzionale dell’Assessorato al Territorio e Ambiente
senza che nessuno sia intervenuto al riguardo nonostante a
conoscenza della copiatura e quindi della non conformità, il tutto
ancor più aggravato dall’intervenuta condanna penale a carico del
responsabile della redazione della copiatura del Piano;
- per quali motivi sono rimaste senza risposta, a distanza di oltre 4
mesi, le richieste di ritiro del Piano inoltrate all’attuale assessore al
14
15. territorio da parte di Legambiente e della CGIL, ulteriormente
sollecitate, anche con formale diffida, dalle associazioni Comitato
Cittadino Isola Pulita, AugustAmbiente, Italia Nostra, WWF Palermo,
disattendendo le norme sui procedimenti e sulla trasparenza
amministrativa di cui alla L.R. 5/2011;
- se sono stati intrapresi provvedimenti nei confronti del dott.
Salvatore Anzà a seguito della sua condanna e se il Governo intenda
costituirsi parte civile nel processo contro gli ex Presidenti della
Regione, Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo, e gli ex assessori al
territorio e ambiente, Francesco Cascio, Rossana Interlandi, Giuseppe
Sorbello e Roberto Di Mauro, che si aprirà il 3 giugno prossimo presso
il Tribunale di Palermo;
- quando intende adottare un vero Piano regionale di risanamento
della qualità dell’aria.
(Gli interpellante chiedono lo svolgimento con urgenza)
(15 Aprile 2013)
Firmatari:
Stefano
Zito (M5S)
Cancelleri Giovanni Carlo
Cappello Francesco
Ciaccio Giorgio
Ciancio Gianina
Ferreri Vanessa
Foti Angela
La Rocca Claudia
Mangiacavallo Matteo
Palmeri Valentina
Siragusa Salvatore
Trizzino Giampiero
Troisi Sergio
Venturino Antonio
Zafarana Valentina
http://www.ars.sicilia.it/icaro/default.jsp?icaAction=showDoc&id=3
15
16. Comitato Cittadino Isola Pulita Isola delle Femmine
Via Sciascia 13
Al Presidente della Regione Sicilia
Onle Rosario Crocetta
Piazza Indipendenza 21
Fax 091 7075302 90129 Palermo fax inviato 19.2.13 h. 17,58 rac rr 1424411893871
All’Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente Sicilia
Dott.sa Mariella Lo Bello
Via Ugo La Malfa 169
Fax 091 7077963 90146 Palermo fax inviato 19.2.13 h. 17,55 rac rr 90040130219004220
posta express
e p.c. IV Commissione Ambiente e Territorio
Assemblea Regionale Siciliana
Onle Giampiero Trizzino
Piazza Indipendenza 21
Fax 0917054564 inviato 19.2.13 h. 17,51 racc rr 14241189396
Anticipata via Fax
OGGETTO: ATTO D’INVITO E DIFFIDA A PROVVEDERE CON ISTANZA IN
AUTOTUTELA ALLA REVOCA ED AL RITIRO DAL SITO WEB DELL'ASSESSORATO
TERRITORIO E AMBIENTE DEL " PIANO REGIONALE DI COORDINAMENTO PER LA
QUALITA' DELL'ARIA AMBIENTE"
Sig. Presidente, Sig. Assessore, on.le Presidente IV commissione
poichè ad oggi risulta senza seguito la richiesta inoltrata con R.R. il 21 e 22 gennaio
2013 alle SS.VV. da parte delle scriventi Associazioni e fin dal 24 dicembre 2012 da parte
di Legambiente e della CGIL al fine del ritiro del “Piano regionale di coordinamento per la
tutela della qualità dell’aria ambiente” (2007) in quanto copiato quasi 6 anni fa da quello
omologo della Regione Veneto e da vari documenti già editi da altri Enti, le scriventi
Associazioni, anche alla luce della sentenza del Tribunale di Palermo (allegata alla
presente) che ha condannato il dott. Salvatore Anzà del Dipartimento Ambiente alla pena
di 1 anno e 8 mesi per la vicenda in questione, reiterano la richiesta e diffidano a volerle
dare immediato adempimento, non da ultimo quale segnale di concreta applicazione dei
principi di legalità e trasparenza di cui il Governo dichiara di farsi interprete.
16
17. n.b. n. raccomandate inviate il 31 gennaio 2013 142411891787- 1424411892562 ricevute
entrambe il 31 gennaio 2013
FIRMATARI DEL DOCUMENTO:
Asessandra Bianco presidente di AugustAmbiente,
Luigi Solarino presidente di Decontaminazione Sicilia,
Asessandra Leandro Janni presidente di Italia Nostra,
WWF Palermo,
Giuseppe Ciampolillo coordinatore di Comitato Cittadino Isola Pulita,
Firmato: Giuseppe Ciampolillo
Per comunicazioni: Giuseppe Ciampolillo Isola Pulita Via Sciascia 13 90040 Isola delle Femmine
isolapulita@gmail.com 3331017981
Si allega
1. Sentenza di Condanna emessa in data 18 ottobre 2012 nei confronti del Dottor Anzà
Salvatore Autore del Piano
17
18. Al Presidente della Regione
All’Assessore Regionale
del Territorio e dell’Ambiente
Sig. Presidente e Sig. Assessore,
il 21 novembre 2007 Legambiente denunciava in una conferenza
stampa che il Piano Regionale di coordinamento per la tutela della
qualità dell’aria ambiente, approvato ed adottato con il D.A. n.
176/Gab del 9 agosto 2007 dall’assessore al Territorio e Ambiente
Interlandi, era un copiato dall’omologo Piano della Regione Veneto di
alcuni anni addietro, nonché un collage di capitoli, paragrafi, ecc.
integralmente trascritti da pubblicazioni già edite da altri Enti ed
Amministrazioni (vedasi allegati).
Gli autori non si erano neppure accorti che quel Piano del Veneto, cui
avevano attinto, era già stato bocciato dalla Comunità Europea
parecchi anni prima, né che nel copia e incolla si erano generate
inedite “comunanze” e “similitudini” tra le caratteristiche ambientali
del Veneto e della Sicilia, tipo il “sistema aerologico padano” della
Regione Siciliana, le piste ciclabili lungo gli argini dei fiumi e dei canali
presenti nei centri storici dei Comuni siciliani, l’esistenza delle
Comunità montane, ecc.
Inoltre, come non ricordare il servizio di Striscia la Notizia in cui il
Dirigente Generale del Dipartimento Ambiente, Pietro Tolomeo,
affermava trattarsi di “refusi “ (ma refusi di cosa?) e si lasciava
sfuggire che “nel copiare nel computer può succedere”.
Come non ricordare che la commissione ispettiva assessoriale, al
cospetto di fatti eclatanti, era costretta a rimettere il mandato senza
rendere alcuna relazione?
Erano, invece, Legambiente ed i partecipanti alla conferenza stampa a
subire attacchi ingiuriosi e diffamatori (banda di lestofanti, banda di
cialtroni, esperti in truffe, ciarlatani, cricca di imbroglioni, cricca di
mascalzoni, ecc.) da parte del dirigente responsabile della redazione
del c.d. Piano, Salvatore Anzà, tramite diverse note redatte su carta
intestata
del Dipartimento Ambiente, senza che i vertici politici ed
amministrativi dell’Assessorato o della Regione intervenissero
minimamente.
E’ più che evidente che quel dirigente, rimasto impunemente al proprio
posto, ha potuto contare su una consolidata rete di protezione.
Invece, per quegli scritti lo stesso dirigente ha già subito una
condanna in sede civile e altri altri procedimenti, civili e penali, nei
suoi confronti sono in via di definizione.
Ebbene, a distanza di 5 anni dai fatti denunciati, il Piano copiato non
solo non è stato ritirato, come era stato richiesto a suo tempo da
Legambiente, ma fa ancora incredibilmente “bella mostra” nel sito
istituzionale dell’Assessorato Territorio e Ambiente come fosse un
documento tuttora valido e rappresentativo.
18
19. A fronte di questa situazione a dir poco paradossale, che appare
confliggere in modo insanabile, oltre che con il decoro ed il prestigio
dell’Amministrazione, con le dichiarazioni programmatiche in materia
di trasparenza e legalità del nuovo Governo della Regione, le scriventi
Organizzazioni tornano a chiedere l’immediato ritiro del Piano copiato,
anche come segnale forte di voler mettere la parola fine ad un
deleterio modus operandi e ad un sistema di impunità tra i più oscuri
dell’attività amministrativa della nostra Regione.
Palermo,
Legambiente Sicilia
Domenico Fontana
CGIL Sicilia
Antonio Riolo
19
20. Comitato Cittadino Isola Pulita Isola delle Femmine
Via Sciascia 13
Al Presidente della Regione Sicilia
Onle Rosario Crocetta
Piazza Indipendenza 21
Fax 091 7075302 90129 Palermo
All’Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente Sicilia
Dott.sa Mariella Lo Bello
Via Ugo La Malfa 169
Fax 091 7077963 90146 Palermo
Anticipata via Fax
Sig. Presidente e Sig. Assessore,
il 21 novembre 2007 Legambiente denunciava in una conferenza
stampa che il Piano Regionale di coordinamento per la tutela della
qualità dell’aria ambiente, approvato ed adottato con il D.A. n.
176/Gab del 9 agosto 2007 dall’assessore al Territorio e Ambiente
Interlandi, era un copiato dall’omologo Piano della Regione Veneto di
alcuni anni addietro, nonché un collage di capitoli, paragrafi, ecc.
integralmente trascritti da pubblicazioni già edite da altri Enti ed
Amministrazioni (vedasi allegato).
Gli autori non si erano neppure accorti che quel Piano del Veneto, cui
avevano attinto, era già stato bocciato dalla Comunità Europea
parecchi anni prima, né che nel copia e incolla si erano generate
inedite “comunanze” e “similitudini” tra le caratteristiche ambientali
del Veneto e della Sicilia, tipo il “sistema aerologico padano” della
Regione Siciliana, le piste ciclabili lungo gli argini dei fiumi e dei canali
presenti nei centri storici dei Comuni siciliani, l’esistenza delle
Comunità montane, ecc.
Inoltre, come non ricordare il servizio di Striscia la Notizia in cui il
Dirigente Generale del Dipartimento Ambiente, Pietro Tolomeo,
20
21. affermava trattarsi di “refusi “ (ma refusi di cosa?) e si lasciava
sfuggire che “nel copiare nel computer può succedere”.
Come non ricordare che la commissione ispettiva assessoriale, al
cospetto di fatti eclatanti, era costretta a rimettere il mandato senza
rendere alcuna relazione?
Erano, invece, Legambiente ed i partecipanti alla conferenza stampa a
subire attacchi ingiuriosi e diffamatori (banda di lestofanti, banda di
cialtroni, esperti in truffe, ciarlatani, cricca di imbroglioni, cricca di
mascalzoni, ecc.) da parte del dirigente responsabile della redazione
del c.d. Piano, Salvatore Anzà, tramite diverse note redatte su carta
intestata
del Dipartimento Ambiente, senza che i vertici politici ed
amministrativi dell’Assessorato o della Regione intervenissero
minimamente.
E’ più che evidente che quel dirigente, rimasto impunemente al proprio
posto, ha potuto contare su una consolidata rete di protezione.
Invece, per quegli scritti lo stesso dirigente ha già subito una
condanna in sede civile e altri altri procedimenti, civili e penali, nei
suoi confronti sono in via di definizione.
Ebbene, a distanza di 5 anni dai fatti denunciati, il Piano copiato non
solo non è stato ritirato, come era stato richiesto a suo tempo da
Legambiente, ma fa ancora incredibilmente “bella mostra” nel sito
istituzionale dell’Assessorato Territorio e Ambiente come fosse un
documento tuttora valido e rappresentativo.
A fronte di questa situazione a dir poco paradossale, che appare
confliggere in modo insanabile, oltre che con il decoro ed il prestigio
dell’Amministrazione, con le dichiarazioni programmatiche in materia
di trasparenza e legalità del nuovo Governo della Regione, le scriventi
Organizzazioni tornano a chiedere l’immediato ritiro del Piano copiato,
anche come segnale forte di voler mettere la parola fine ad un
deleterio modus operandi e ad un sistema di impunità tra i più oscuri
dell’attività amministrativa della nostra Regione.
E’ di queste giorni la notizia del Tribunale penale di Palermo Giudice
Monocratico, sez. quarta penale, nel proc. n. 4863/2010
che
nell’udienza del 18 ottobre 2012, è stta emessa la sentenza n.
5455/2012, di condanna a un anno e otto mesi di reclusione, pena
sospesa, nei confronti di Anzà Salvatore, parte offesa Legambiente
Comitato Regionale Siciliano in persona del Presidente arch. Domenico
Fontana, per le diffamazioni derivanti dalle affermazioni, dichiarazioni
e frasi offensive riportate nelle note inviate a diversi enti in danno
dell’associazione e del presidente Regionale arch. Domenico Fontana.
Il procedimento aperto in relazione alla denuncia di Legambiente per
le note inviate dall’Anzà a vari enti, in relazione alle posizioni assunte
dall’associazione sul Piano Regionale di Coordinamento per la tutela
della Qualità dell’aria. L’operato del dr. Anzà risulta a nostro parere di
una gravità estrema
in quanto dette note, sono state redatte su
21
22. carta intestata dell'ARTA e firmate dall'Anzà nelle funzioni ufficiali di
responsabile del Servizio 3 verso l'esterno in rappresentanza dello
stesso ARTA.
FIRMATARI DEL DOCUMENTO:
Asessandra Bianco presidente di AugustAmbiente,
Luigi Solarino presidente di Decontaminazione Sicilia,
Asessandra Leandro Janni presidente di Italia Nostra,
WWF Palermo,
Giuseppe Ciampolillo coordinatore di Comitato Cittadino Isola Pulita,
Firmato: Giuseppe Ciampolillo
Per comunicazioni: Giuseppe Ciampolillo Isola Pulita Via Sciascia 13 90040 Isola delle
Femmine isolapulita@gmail.com 3331017981
Si allegano:
1. Piano Siciliano e Fonti copiate
2. Guida lettura Piano
Raccomandata 142411891787 ricevuta 31 gennaio 2013 inviata da isola delle femmine 22
gennaio 2013
Raccomandata 90040130122003650 inviata da Isola delle Femmine il 22 gennaio 2013
A CURA DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA di Isola delle Femmine
Piano Tutela Qualità Aria Ambiente della Regione Sicilia Decreto 176
9.8.2007 avente delle “similitudini” con il Piano del Veneto del 2000 bocciato
dalla Commissione Europea, le “similitudini” sono rintracciabili su una miriadi
di altre fonti.
Per approfondimenti vedasi:
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/
http://lapiazzaisolana.wordpress.com/
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