Le migrazioni sono attività in cui è importante seguire una metodologia quanto più completa possibile. Durante i cambiamenti di dominio o semplicemente della struttura di URL infatti è facile perdere traffico da motori di ricerca ma non solo, ogni canale di traffico può essere impattato da una migrazione fatta male.
In questo webinar Giovanni Sacheli mostrerà la sua procedura per migrare correttamente un sito web senza perdere traffico e posizionamento nei risultati di ricerca.
Partiremo dalle fasi preparatorie pre-migrazione, vedremo come preparare il sito al cambio di URL.
Analizzeremo nel dettaglio le specifiche attività da compiere al momento della migrazione, con quali partire e con che ordine eseguirle.
Concluderemo con i monitoraggi necessari da implementare post-migrazione per controllare lo stato di scansione ed indicizzazione dei nuovi URL.
2. LA CORRETTA MIGRAZIONE SEO DI UN SITO WEB
Guida 3v3.run/migrazione - Integrazione a bit.ly/2FGyVwB
3. 5. Passaggio da HTTP a HTTPS: cambio di
protocollo.
6. Cambio dei provider di hosting: nuovo
provider di hosting.
7. Passaggio a un nuovo CMS: da WordPress a
Magento, ...
8. Cambio dei nomi di dominio: stai cambiando il
nome del tuo dominio oppure il TLD.
9. Unione di siti Web: due siti web vengono uniti in
uno unico, oppure passaggio da strategia multi-
dominio a strategia a dominio singolo.
1. Modifica degli URL: abbreviare URL per la
leggibilità, correggere gli URL errati, da www a
not-www, oppure rimuovere l’anno dallo slug URL,
...
2. Unione di contenuti: unire pagine simili
(potatura).
3. Riprogettazione del sito web: nuovo template,
nuovi URL.
4. Modifica dell’architettura del tuo sito web
e/o della struttura dell’URL: spostare pagine,
creare nuove sezioni.
Cosa significa migrare un sito web?
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4. Cambio di URL? Azzeramento segnali di ranking
§ Alla base dell’indicizzazione
nei motori di ricerca c’è il
singolo URL.
§ Ogni cambio URL senza
opportuni redirect azzera la
visibilità organica
http://www.ideaeng.com/database-full-text-search-0201
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5. Perché le migrazioni sono complicate
Cambio 1/∞
URL
Errori 404
Perdita
posizionamenti
Perdita traffico
Perdita
fatturato
5
6. Il miglior modo per affrontare una migrazione?
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7. Se proprio devi migrare, pianifica bene
§ La pianificazione è essenziale per migrare correttamente il sito web.
§ Prenditi il tempo necessario per assegnare risorse sufficienti al progetto di migrazione
§ Crea una solida checklist, educa le persone all’interno del team e rendile consapevoli dei rischi associati.
§ Da questo momento in poi è altamente consigliato avere il supporto di un esperto SEO.
§ Per indicizzare al meglio il nuovo sito è buona norma fornire a Google un punto di partenza (il vecchio sito)
stabile e funzionante affinché Googlebot possa trovare tutte le pagine e le relative redirezioni verso i nuovi URL.
§ Sitemap.xml, Robots.txt e link interni devono essere aggiornati.
§ Rel Canonical corretto?
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8. I 3 momenti della migrazione
• Attività da eseguire
prima della messa
online del nuovo sito
Attività pre
migrazione
• Attività da eseguire
durante l’effettivo
giorno della migrazione
Giorno di migrazione
• Attività di
monitoraggio e di
verifica
Attività post
migrazione
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11. Pre-migrazione?
§ Le attività pre migrazione
servono a preparare il sito
e Google al cambio
dominio, cambio struttura o
cambio template.
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12. Google Search Console (GSC)
§ Verifica dei profili registrati: assicurati di avere tutti e 4 i profili registrati in
Google Search Console:
–http://esempio.it/
–http://www.esempio.it/
–https://esempio.it/
–https://www.esempio.it/ (predefinito)
§ Imposta il dominio preferito: come dominio preferito consiglio di mantenere
la versione attuale.
§ Verifica la sitemap.xml attuale, inviala a Google Search Console. Google
deve avere in panica tutti gli URL del sito attuale prima di migrare.
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Sitemap.xml
Verifica Invia a GSC
GSC
Registrazione profili
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13. Come impostare il dominio preferito in GSC
§ Entra in GSC, entra nel primo profilo, clicca l'ingranaggio in alto a destra e seleziona "site settings". Imposta il
dominio preferito con "www."
§ Segui la procedura per tutti e 4 i profili registrati in GSC.
§ Questa impostazione aiuta Google a non indicizzare URL duplicate. Il dominio preferito impostato in GSC
tuttavia non sostituisce eventuali redirect 301 e la tag rel canonical, che restano comunque necessari al
fine di una corretta migrazione.
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16. Sitemap.xml e Robots.txt
§ È importante, prima di iniziare una migrazione, assicurarsi che Google abbia in memoria tutti gli URL del sito
attuale.
§ Aggiorna la vecchia Sitemap.xml, assicurati che sia complete ed aggiornata.
§ Aggiorna il vecchio file Robots.txt, assicurati che non ci siano risorse bloccate (il robots.txt è ok)
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17. WWW VS not-WWW
§ Verifica le redirezioni attive:
–http://www.esempio.it/
–http://esempio.it/
–https://esempio.it/
§ Devono redirezionare 301 a https://www.esempio.it/ con 1 solo jump.
§ Evita le catene di redirect.
§ Ogni pagina interna deve redirezionare alla specifica pagina
§ Evita redirect all-to-homepage (diventano soft-404)
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Redirezione 301
HTTPS
WWW e not-
WWW
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18. Correggi gli errori interni 404
§ Se Google Search Console
segnala errori 404, sarebbe
opportuno correggerli con
delle redirezioni 301 prima
della migrazione.
§ Per controllare gli errori 404
in Google Search Console:
apri il report "Copertura" e
analizza gli errori e le pagine
escluse. Cerca l'errore 404.
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19. 19
301 Redirections mapping
301 Status Code
1 to 1
§ Crea una mappa delle redirezioni che collega tutti i
vecchi URL ai nuovi URL, 1 a 1 e non molti a 1.
–CORRETTO: Vecchio URL à redirect 301 à
Nuovo URL
–ERRATO: Vecchio URL à redirect 301 à
Homepage
§ Se il nuovo sito non contempla una pagina
corrispondente alla vecchia, suggerisco di
redirezionare la pagina che non esisterà più verso la
nuova pagina semanticamente più vicina, che tratta
lo stesso argomento oppure un argomento simile.
Redirezioni 301
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20. Mappiamo le pagine da migrare
§ Cosa mettiamo in questa mappatura?
–Pagine crawl Screaming Frog
–Pagine report Performance GSC
–Pagine più viste Analytics
–Pagine più linkate GSC/Majestic/Ahrefs
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22. Pagine con più traffico
§ In Google Analytics scarica la
lista delle pagine più visitate
negli ultimi 6 o 12 mesi
§ Inserisci questo elenco nella
mappa delle redirezioni.
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23. Pagine più linkate
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§ Scarica da GSC (GSC à
search traffic à links to your
site à your most linked
content) le pagine che
ottengono backlinks esterni.
§ È possibile verificare i
backlink non solo con GSC,
ma anche con tool adhoc:
–https://it.majestic.com/
–https://ahrefs.com/
§ Scansiona le landing page e
correggi eventuali 404.
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24. Mappiamo le pagine da migrare
1. Salva tutte le liste in un file Excel
2. Rimuovi i duplicati
3. Salva questa lista
24
28. 28
Sitemap.xml
Genera il Robots.txt
Genera la
Sitemap.xml
§ Questo è il momento cruciale, cerca di effettuare la
migrazione in un giorno a basso traffico.
§ Il rischio di una migrazione effettuata nel momento sbagliato
è quello di perdere vendite e visite da utenti attualmente
attivi sul sito.
§ Genera la nuova sitemap.xml ma non inviarla ancora a GSC.
§ Crea il file robots.txt e posizionalo nella root del web server.
Assicurati che non venga bloccato dal robots.txt alcun file
immagine, CSS e JavaScript necessario al rendering delle
pagine del sito web. Per verifica utilizzare il tool disponibile
in GSC “visualizza come Googlebot” (vedere prossime slide).
Eventuali risorse bloccate verranno segnalate dallo
strumento “Visualizza come Googlebot”
§ Linka la nuova sitemap.xml nell’ultima riga del robots.txt
GoLive
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29. GoLive
§ Pianifica la migrazione in un giorno a basso traffico, meglio durante la notte
nel weekend.
§ Elimina le pagine del Vecchio sito.
§ Pubblica live il nuovo Sistema.
§ Attiva le regole di redirezione 301 dal file di mapping precedentemente
creato attraverso file .HTACCESS o equivalente.
§ Invia la nuova sitemap.xml a GSC nel profilo con il dominio preferito.
§ Crea una pagina Custom 404 con link verso le landing page principali.
§ Verifica che il server risponda con status code 404 per tutte le richieste di
URL non esistenti. Nella pagina custom 404 non è permesso avere canonical
tag e/o redirect. Esempio: https://www.esempio.it/viagra à deve restituire
status code 404.
29
Imposta una Custom Page 404 con
status code 404
Attiva le redirezioni
Dalla mappa delle redirezioni
Invia Sitemap.xml
Go live
Giorno di migrazione
Giorno a basso traffico / notte
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33. Post migrazione
§ La fase post migrazione serve per monitorare l’indicizzazione e lo stato di salute del nuovo sito.
§ Consiglio di dedicare il tempo necessario alle analisi dei KPI principali, le tempistiche di reazione sono molto
importanti al fine di evitare o risolvere IMMEDIATAMENTE problemi che potrebbero sorgere.
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34. Attività post migrazione
§ Esegui scansione approfondita con crawler (Screaming Frog ad esempio)
degli URL mappati in precedenza.
§ Correggi eventuali errori di linking interno:
–status code di redirezione 3xx
–Status code di errore: 4xx, 5xx
34
Verifica nuova sitemap.xml
Verifica nuovo robots.txt
Eseguire nuova scansione
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35. Attività post migrazione
§ Esegui una scansione della nuova sitemap.xml per verificare la sua
correttezza e completezza.
§ Verifica con “visualizza come Googlebot” che il robots.txt non blocchi risorse
necessarie a Googlebot per il rendering della pagina (vedi prossima slide)
§ Verifica che l’ultima riga del robots.txt includa l’URL della sitemap.xml
35
Verifica nuova sitemap.xml
Verifica nuovo robots.txt
Eseguire nuova scansione
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36. Attività post migrazione
§ Mantieni attive le vecchie redirezioni 301 presenti nel sito precedente - per
sempre.
§ Verifica eventuali segnalazioni in GSC nella sezione sitemap e coverage
–Tutti gli URL vengono indicizzati?
–Vengono presentati nuovi errori?
§ Installa Google Analytics o qualsiasi altra piattaforma di web analytics,
possibilmente utilizzando lo stesso profilo del sito vecchio per preservare i
dati storici. Traccia le visualizzazioni della pagina 404.
§ Nei giorni seguenti continuare a monitorare i dati in GSC, in particolare:
–Le pagine indicizzate, Le statistiche di scansione, Errori 404, Volume
delle query di ricerca
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Monitoraggio costante KPI
Installare software web analytics
Mantenere live vecchio server
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