1. LA STIMOLAZIONE COGNITIVALA STIMOLAZIONE COGNITIVA
PER IL BENESSEREPER IL BENESSERE
DELLA PERSONA AFFETTA DADELLA PERSONA AFFETTA DADELLA PERSONA AFFETTA DADELLA PERSONA AFFETTA DA
DEMENZADEMENZA
Dott.ssa Ilenia Zanotti
Centro Le Pozzette,
Villa Verucchio
27.01.12
2. COS’E’ LA STIMOLAZIONE COGNITIVA
La Stimolazione Cognitiva è una forma di intervento
strategicamente orientato al benessere complessivo della
persona, in modo da incrementare il coinvolgimento in
compiti finalizzati alla riattivazione delle competenze
residue ed al rallentamento della perdita funzionaleresidue ed al rallentamento della perdita funzionale
delle abilità cognitive.
Potenziamento
delle Abilità
Cognitive
Intervento
nella Sfera
Emotiva e
Comportamen
-tale
STIMOLAZIONE
COGNITIVA
3. PERCHE’
LA STIMOLAZIONE COGNITIVA?
ABILITA’ COGNITIVE
EMOZIONI E
COMPORTAMENTO
Stimolare alla
partecipazione con un
Compensare i meccanismi
coinvolti nelle funzioni
Promuovere esperienze
gratificanti che sostengano
l’autostima
Costruire una relazione
di scambio attivo e di
collaborazione
partecipazione con un
ruolo attivo
Potenziare le abilità
neuropsicologiche
preservate
coinvolti nelle funzioni
lese
Contrastare la progressiva
compromissione delle
abilità residue
4. I PRINCIPI GENERALI
NEGLI INTERVENTI DI SC
Motivazione
e Alleanza
terapeutica
Livello di
stimolazione
Rimodella-
mento
Protesicità
Validità
ecologica
Neuro-
plasticità
Riserva
cerebrale
5. I PRINCIPI GENERALI
NEGLI INTERVENTI DI SC
1. Motivazione e Alleanza terapeutica: legame che si instaura tra paziente
e terapeuta, basato sulla comune volontà di risolvere il problema.
2. Livello di stimolazione: il paziente va stimolato “poco più di quanto egli
stesso richieda”.
3. Protesicità: comportamento finalizzato allo svolgimento di una funzione
mancante o deficitaria del paziente.mancante o deficitaria del paziente.
4. Validità ecologica: le attività devono essere strutturate in modo da
instaurare un’abitudine a seguirle nel paziente.
5. Neuroplasticità: capacità del cervello di modificare la propria
organizzazione strutturale ed il proprio funzionamento per adattarsi a
nuove richieste.
6. Riserva cerebrale: insieme di connessioni neuronali che vengono attivate
quando viene meno il circuito usualmente attivato, compensando la
funzione danneggiata.
7. Rimodellamento: riguarda due processi neurologici, la formazione di
nuove sinapsi in risposta al danneggiamento di vie nervose consolidate e la
riattivazione di percorsi latenti scarsamente utilizzati.
6. DEFINIZIONE DELLE AZIONI
• I soggetti vengono individuati tramite valutazione effettuata dai colleghi
del centro CEDEM e dell’Associazione Alzheimer Rimini.
• I soggetti segnalati vengono sottoposti ad un primo incontro di
valutazione neuropsicologica che prevede:
• Colloquio Motivazionale
• Compilazione della Scheda di Osservazione• Compilazione della Scheda di Osservazione
• Valutazione dello Stato Cognitivo
• I soggetti vengono inseriti nell’attività di SC, che può essere individuale
o gruppale (omogenea per stato cognitivo).
• Durante l’attività i soggetti vengono allenati alla realizzazione di
compiti di stimolazione cognitiva attraverso un elenco formalizzato
di attività. La stimolazione viene presentata sotto forma ludica in modo
da incentivare il gradimento e la partecipazione.
• L’efficacia dell’intervento viene valutata mediante la somministrazione
della Griglia di Osservazione Funzionale e la Scheda di
Monitoraggio.
7. LA RIABILITAZIONE DELLE FUNZIONI
COGNITIVE
FUNZIONE COGNITIVA
ATTENZIONE
Funzione che permette di
distribuire e mantenere l’energia
STIMOLAZIONE COGNITIVA
Interventi:
• Quesiti relativi all’ambiente
circostante
Aiutare a ridirigere l’attenzionedistribuire e mantenere l’energia
(filtro) per elaborare
l’informazione verso un solo
stimolo.
L’attenzione può essere:
• Selettiva (focalizzata)
• Divisa (distribuita)
• Sostenuta (vigilanza)
• Aiutare a ridirigere l’attenzione
agli stimoli rilevanti
• Esercizi sul mantenimento
dell’attenzione
• Esercizi di Orientamento
Temporale
• Esercizi di Orientamento
Spaziale
• Esercizi di Orientamento
Sociale
9. LA RIABILITAZIONE DELLE FUNZIONI
COGNITIVE
FUNZIONE COGNITIVA
PERCEZIONE
La percezione può essere: visiva,
acustica, olfattiva, tattile e
STIMOLAZIONE COGNITIVA
Interventi:
• Sollecitare le diverse modalità
sensoriali spesso ipostimolateacustica olfattiva tattile
gustativa.
Dall’organo di senso l’informazione
passa alle aree cerebrali che
forniscono una elaborazione
primaria e alle aree secondarie
(associative).
I disturbi della percezione si
chiamano AGNOSIE:
• Agnosie per modalità sensoriale
• Agnosie per tipo di stimolo
sensoriali spesso ipostimolate
• Esercizi di stimolazioni
percettive facilmente
elaborabili
• Esercizi di riconoscimento di
immagini
• Esercizi di riconoscimento di
personaggi famosi e familiari
11. LA RIABILITAZIONE DELLE FUNZIONI
COGNITIVE
FUNZIONE COGNITIVA
MOVIMENTO
L’elaborazione primaria è
costituita dalla stimolazione diretta
STIMOLAZIONE COGNITIVA
Interventi:
• Esercizi di copia di figure
geometrichecostituita dalla stimolazione diretta
dei muscoli operata dai neuroni
che la rappresentano
topograficamente. L’elaborazione
secondaria include l’idea della
sequenza dei movimenti.
I deficit del movimento vengono
definiti APRASSIE:
• Ideomotorie (singoli gesti)
• Ideatorie (sequenze complesse)
• Esercizi di copia di parole e
lettere dell’alfabeto
• Esercizi di completamento di
parti di disegni-figure
semplici (prassia costruttiva)
• Esercizi sulle prassie
ideomotorie (modalità
implicita)
13. LA RIABILITAZIONE DELLE FUNZIONI
COGNITIVE
FUNZIONE COGNITIVA
MEMORIA
E’ la capacità di ricordare
informazioni acquisite in
STIMOLAZIONE COGNITIVA
Interventi:
• Esercizi di ripetizione seriale
(MBT verbale)
Esercizi di rievocazione diinformazioni acquisite in
precedenza attraverso l’esperienza e
di apprendere nuove
informazioni integrandole con
quelle già acquisite. Include:
• Memoria a Breve Termine
(MBT), quantità limitate di
informazioni
• Memoria a Lungo Termine
(MLT), ricordo di informazioni
per periodi di tempo lunghi
• Esercizi di rievocazione di
serie di parole di figure (MBT
spaziale)
• Esercizi di rievocazione di
brevi racconti (m. di prosa)
• Esercizi di riconoscimento di
oggetti e loro utilizzo (m.
semantica)
• Spiegazione di azioni
complesse della vita quotidiana
(m. procedurale)
16. LA RIABILITAZIONE DELLE FUNZIONI
COGNITIVE
FUNZIONE COGNITIVA
LINGUAGGIO
Funzione svolta prevalentemente
dall’emisfero sinistro, mentre
STIMOLAZIONE COGNITIVA
Interventi:
• Compiti di fluenza fonologica
e semantica
dall’emisfero sinistro, mentre
quello destro è deputato agli
aspetti prosodici del linguaggio,
ovvero l’espressione e la tonalità
affettiva.
Le patologie del linguaggio
includono:
• Produzione → Afasia Non Fluente
• Comprensione → Afasia Fluente
• Conduzione → A. di Conduzione
e semantica
• Esercizi sulla capacità di
denominazione
• Esercizi sulla capacità di
comprensione di informazioni
orali e scritte
• Esercizi sull’abilità di lettura
• Esercizi sull’abilità di scrittura
• Esercizi per anomie, parole
passe-partout e parafasie
18. LA RIABILITAZIONE DELLE FUNZIONI
COGNITIVE
FUNZIONE COGNITIVA
PENSIERO
Insieme di funzioni che si servono
di tutte le funzioni cognitive per
STIMOLAZIONE COGNITIVA
Interventi:
• Esercizi di logica e
ragionamento aritmetico
di tutte le funzioni cognitive per
coordinare il comportamento
della persona. Può anche essere
definita intelligenza, o funzione
frontale.
Include:
• Funzioni di controllo
• Capacità di pianificazione
• Capacità di astrazione
• Capacità di giudizio
• Capacità di problem-solving
ragionamento aritmetico
• Esercizi di completamento di
serie numeriche e letterarie
• Compiti di critica e di giudizio
nell’ambito della conversazione
• Soluzione di problemi con
elementi molto familiari
• Compiti di astrazione
(memoria semantica)
20. I SINTOMI COGNITIVI
Amnesia • Difficoltà a riconoscere percorsi o persone conosciute.
• Vengono fatte domande o affermazioni ripetitive
• La memoria più compromessa è quella degli eventi recenti.
• Le componenti mnesiche più conservate sono quelle autobiografiche e non
verbali
Aprassie • Difficoltà a compiere gesti di vita quotidiana anche semplici
• Difficoltà ad utilizzare oggetti di uso comune
Agnosia • Difficoltà a riconoscere gli oggetti, le loro proprietà ed il loro uso.Agnosia • Difficoltà a riconoscere gli oggetti, le loro proprietà ed il loro uso.
• Difficoltà a riconoscere le persone.
Afasia • Insalata di parole e uso di parole generiche (passepartout)
• Scarsa iniziativa verbale o logorrea
• Uso improprio della parole, scambio di parole
• Fenomeno della parola “sulla punta della lingua”
Disturbi
dell’Attenzione
• Scarsa capacità di filtrare gli stimoli
• Scarsa durata dell’attenzione
• Tendenza ad essere facilmente distratti
• Mantenere l’attenzione costa molte energie e fatica
Disturbi di
Orientamento
• Difficoltà ad orientarsi nel tempo (orario, mese, anno) e ad attribuirsi
un’età adeguata
• Difficoltà ad orientarsi nello spazio ed a riconoscere persone note
21. I SINTOMI PSICHICI E COMPORTAMENTALI
Depressione e
Apatia
L’individuo è consapevole del proprio senso di inadeguatezza, che mina l’autostima e l’immagine
personale. La depressione si esprime con atteggiamenti di tipo apatico: ritiro, scarso
coinvolgimento nelle relazioni, difficoltà o rifiuto di iniziare qualsiasi attività proposta, reazioni
emotive di indifferenza o distacco anche ad eventi felici della vita personale.
Ansia e
Agitazione
L’individuo si sente spesso fragile ed indifeso e tende ad avvertire il mondo esterno come
potenzialmente minaccioso: le sue reazioni comportamentali potranno essere eccessivamente
guardinghe e suscettibili. Tutti i cambiamenti possono suscitare allarme e paura.
Irritabilità L’individuo manifesta reazioni inaspettate di fastidio e rabbia soprattutto in presenza di
iperstimolazione ambientale (sovrapposizione di rumori fastidiosi, presenza di più persone).
Aggressività L’aggressività si manifesta con scoppi verbali o agiti violenti. Viene messa in atto come forma diAggressività L’aggressività si manifesta con scoppi verbali o agiti violenti. Viene messa in atto come forma di
autodifesa personale in situazioni percepite come minacce per la propria incolumità.
Stereotipie
Motorie
L’individuo mette in atto comportamenti motori incoercibili ed afinalistici di vario tipo:
dondolamenti, manipolazione continua degli oggetti, deambulazione. Tali azioni non sono dirette
ad uno scopo riconoscibile e sono espresse in modo continuo.
Deliri I deliri costituiscono prodotti di un pensiero disfunzionale. Sono convinzioni rigide ed
impermeabili senza aderenza alla realtà e non sono modificati dalle evidenze contrarie.
Allucinazioni Le allucinazioni costituiscono distorsioni della percezione per le quali il soggetto vede, sente,
tocca, odora qualcosa che non è presente nel proprio campo percettivo. Il sintomo ha carattere di
impermeabilità alle evidenze esterne.
Dist. del Sonno I ritmi sonno-veglia possono risultare gravemente alterati nella loro regolarità, quantità e
profondità. L’individuo può invertire il giorno con la notte, dormire pochissimo o quasi tutto il
giorno; il sonno può essere agitato e leggero, o caratterizzato da frequenti risvegli.
Dist. dell’
Alimentazione
La percezione e l’adeguato riconoscimento degli stimoli sono compromessi. L’individuo mette in
atto comportamenti iperfagici o ipofagici. Tale compromissione riguarda anche gli stimoli interni
come il dolore, la fame e la sete.
22. “Se non“Se non“Se non“Se non
avessimo laavessimo laavessimo laavessimo la
memoriamemoriamemoriamemoria
saremmo comesaremmo comesaremmo comesaremmo come
memoriamemoriamemoriamemoria
saremmo comesaremmo comesaremmo comesaremmo come
fanciulli”fanciulli”fanciulli”fanciulli”
Tratto da “Con foglio di via”,
di L. Maggioli e A. Mazzoni
Maciano di Pennabilli, 1944.
Le sorelle Fucili con i cugini. Coll. privata.