2. PAROLE CHIAVE
• La politica di sviluppo rurale per il periodo 2014-
2020 sarà improntata a quattro parole chiave
• INNOVAZIONE
• COMPETITIVITA’
• SOSTENBILITA’
• SISTEMA
3. COMPETITIVITA’
• Rafforzare la competitività del sistema agricolo e
forestale, rappresenta uno dei principali strumenti da
utilizzare per affrontare le sfide del mercato globale.
• La competitività rappresenta uno dei fattori principali
posti alla base della strategia di sviluppo rurale e dovrà
essere declinata a più livelli corrispondenti alle priorità:
• - ricambio generazionale
• - aumento della professionalità degli imprenditori
• - innovazione
• - sostegno alle filiere
• - sostegno alla commercializzazione.
4. SOSTENIBILITA’
• Rafforzare il ruolo dell’agricoltura e della selvicoltura
quale strumento di gestione finalizzato alla difesa e
conservazione dell’ambiente, delle risorse naturali, del
territorio e, in alcune aree della regione, quale strumento
per arginare l’abbandono, lo spopolamento del territorio
con tutte le conseguenze sociali ed economiche che
esso comporta.
• Competitività e sostenibilità dovranno essere
strettamente connesse privilegiando le operazione
innovative.
• La nuova politica agroambientale dovrà essere
coordinata, strutturata, sostenibile ma soprattutto dovrà
produrre un reddito per l’azienda affinché tali pratiche
sostenibili vengano mantenute in essere anche a
conclusione del programma.
5. INNOVAZIONE
• L’introduzione di processi innovativi di sistema
dovranno aumentare, oltre alla competitività,
anche la sensibilità delle aziende verso
l’ambiente, l’utilizzo di tecniche e pratiche
agricole sostenibili, informando e rendendo
consapevoli gli imprenditori sulla necessità di
ridurre le emissioni in atmosfera, incrementare
lo stoccaggio della CO2 nel legno e affrontare il
cambiamento climatico in atto.
6. SISTEMA
• Il mercato globale, l’evoluzione dei mercati, la
tecnologia, le novità nel campo degli strumenti e
dei metodi produttivi, che consentono maggiori
produzioni ad un costo inferiore, richiedono un
cambiamento nel sistema gestionale
d’impresa, un approccio non più chiuso in se
stesso ma aperto, favorevole alla collaborazione
e all’associazionismo.
• Le aziende agricole e forestali, i componenti
delle filiere, le aziende di trasformazione e, in
genere, gli operatori presenti nelle aree rurali
saranno chiamati a collaborare e cooperare,
anche mediante la costituzione di nuove
associazioni-organizzazioni di produttori.
7. SISTEMA
• Il confronto con le aziende leader maggiormente
innovative e performanti (le best practices),
potrà contribuire all’introduzione di nuove
pratiche e metodi gestionali, ad adeguare i
processi produttivi, a migliorare la propria
organizzazione interna, a creare le condizioni
per una maggiore collaborazione multisettoriale
finalizzata, anche, a migliorare la logistica.
8. LINEE D’AZIONE
• 1 Sviluppo di imprenditorialità giovane e innovativa
• 2 Sviluppo delle filiere, anche no-food
• 3 Introduzione di pratiche agricole e forestali
sostenibili
• 4 Diversificazione, integrazione dei redditi e qualità
della vita
9. Sviluppo di imprenditorialita’ giovane e
innovativa
• Incentivare il ruolo di forte spinta dei giovani e delle
donne in agricoltura
• Sostenere il ricambio generazionale, le progettualità di
alto livello e gli investimenti aziendali a più elevato
contenuto innovativo
• Cessione d’azienda
• Formazione
• Accompagnamento
10. Sviluppo delle filiere, anche no-food
• Nuovi prodotti di qualità, biologici
• Commercializzazione, esportazioni
• Costituzione di nuove organizzazione dei produttori
• Accompagnamento
• Formazione
• Progetti integrati di filiera - Forme contrattuali che
prevedono il conferimento e la fornitura devono essere
alla base di qualsiasi intervento da realizzarsi sulle filiere
11. Introduzione di pratiche agricole e
forestali sostenibili
• Sostenere tecniche e pratiche agro-silvo-
pastorali sostenibili
• Potenziare l’agricoltura biologica
• Favorire il benessere animale
• Uso sostenibile dell’acqua
12. Energia - Filiera legno – Filiera energia
• Ottimizzare e ridurre l’intensità energetica
• Efficientare la produzione energetica da FER
• Incrementare le produzioni boschive
• Efficientare le filiere agro-silvo-energetiche
13. Diversificazione, integrazione dei redditi
e qualità della vita
• Sostegno allo sviluppo di nuove attività, anche di
servizio
• Favorire l’avvio di nuove attività extra agricole,
ad indirizzo anche turistico
• Favorire la conservazione della biodiversità
• Favorire il mantenimento di un ambiente
favorevole al benessere della comunità
14. LEADER – AMBITI TEMATICI
Le strategie di sviluppo locale, concentrate nelle aree montane,
andranno definite dai GAL (Gruppi di Azione Locale) con riferimento
ad uno o più dei seguenti ambiti tematici, in maniera complementare
tra essi e rispetto alle azioni/misure del PSR:
• sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali
(agro-alimentari, artigianali e manifatturieri);
• turismo sostenibile
• cura e tutela del paesaggio
• valorizzazione di beni culturali e patrimonio artistico legato al
territorio
• accesso ai servizi pubblici essenziali
15. RIPARTIZIONE FINANZIARIA INDICATIVA
• 45% Ricambio generazionale, innovazione, formazione,
sviluppo e potenziamento delle filiere
• 30% Introduzione di pratiche agricole sostenibili, uso
dell’acqua, energia
• 10% diversificazione e integrazione dei redditi e per
aumentare la qualità della vita
• 15% stabilizzazione del reddito, cooperazione,
attuazione azioni residuali, assistenza tecnica e
amministrativa