1. Che legame esiste tra motivazione,
emozioni e apprendimento?
Si apprende soltanto a scuola?
Processo psichico che consente una
Esiste un’età dopo la quale modificazione relativamente durevole
si smette di apprendere? del comportamento, del sapere, degli
Anche gli animali apprendono?
atteggiamenti, dei valori e delle
Quanti modi di apprendere esistono?
abitudini per effetto dell’esperienza.
Che cos’è l’apprendimento?
Associativo o meccanico
MODELLO STIMOLO/RISPOSTA
1. Condizionamento classico (Pavlov)
1. Apprendimento intenzionale 2. Apprendimento per prove ed e Riflessologia
Comportamentismo errori (Thorndike)
finalizzato, consapevole 3. Condizionamento operante (Skinner)
Cognitivo
2. Apprendimento accidentale 4. Apprendimento sociale o imitativo (Bandura)
MEDIAZIONE MENTALE
inconscio, inconsapevole 5. Apprendimento latente o peremappe cognitive (Tolman)
Cognitivismo Gestalt
6. Insight (Köhler)
7. Apprendimento ad apprendere (Rogers, Harlow)
Associativo o meccanico
1. Condizionamento classico (Pavlov)
2. Apprendimento per prove ed errori (Thorndike)
PAVLOV (1902)
3. Condizionamento operante (Skinner) “Uno stimolo inizialmente neutro,
presentato molte volte associato ad
Cognitivo uno stimolo che evoca
4. Apprendimento sociale o imitativo (Bandura) una risposta riflessa, è in grado di
5. Apprendimento latente o per mappe cognitive (Tolman) produrre una risposta simile”
6. Insight (Köhler)
7. Apprendimento ad apprendere (Rogers, Harlow)
2. Gli studi di Pavlov sulla salivazione dei cani
Il gruppo di ricerca di Pavlov
La “salivazione psichica”
Pavlov stava studiando i processi digestivi nei cani.
Si era accorto casualmente che i cani producevano
saliva non soltanto quando avevano il cibo in
bocca, ma già appena sentivano il suono dei passi
dello sperimentatore che si avvicinava per nutrirli.
La salivazione è un riflesso innato che viene
attivato dalla presenza del cibo. Com’era possibile
Le stanze che isolavano i cani che fosse prodotto anche dal suono dei passi?
dagli stimoli esterni
RIFLESSO: Riflesso incondizionato:
Riflesso innato che in presenza di uno stimolo
Legame costante fra determinati stimoli fisici incondizionato produce una risposta incondizionata
e una corrispondente reazione dell’organismo. (es.: la presenza del cibo produce nel cane la salivazione)
Risposta automatica e involontaria
ad uno stimolo che agisce sull’organismo.
Riflesso condizionato:
Riflesso appreso e temporaneo che in presenza di uno
stimolo condizionato produce una risposta condizionata
S R (es.: il rumore dei passi dello sperimentatore produce nei cani salivazione)
3. 1
E’ possibile produrre nel cane
dei nuovi riflessi condizionati
associando nuovi stimoli
alla risposta della salivazione?
SI RI
S = cibo R = salivazione
2 3
SN + S I RI SC RC
SN = campana
1
SI RI Modello base del condizionamento:
2 1) S.I. ⇒ R.I.
SN [Rifesso innato]
RI
2) S.N. + S.I. ⇒ R.I.
SI [Associazione ripetuta]
3 3) S.C. ⇒ R.C.
SC RC [Riflesso condizionato]
4. “Ecco due semplici esperimenti che ognuno può compiere. Versiamo
nella bocca di un cane una debole soluzione di un acido qualunque.
Questa provoca di norma una reazione di difesa: il liquido viene
espulso con energici movimenti della testa, mentre dalla bocca fluisce
un’abbondante quantità di saliva che diluisce l’acido introdotto. E
ora un altro esperimento: poco prima di introdurre la soluzione acida
nella bocca del cane, sottoponiamo ripetutamente l’animale all’azione
di un qualunque stimolo esterno, per esempio un determinato suono.
Che cosa osserviamo? Basterà ripetere questo suono da solo affinché
si produca nel cane la stessa reazione. Questi due fatti sono
ugualmente precisi e costanti, ed entrambi sono dei riflessi”.
(Pavlov, Il riflesso condizionato, 1935)
Generalizzazione: Estinzione:
Uno stimolo simile a quello condizionato
Se l’associazione tra stimolo neutro e stimolo
produce una risposta simile
incondizionato non viene più ripetuta,
(es.: il suono di una diversa campana produce comunque la salivazione)
il riflesso condizionato
Discriminazione: dopo un po’ di tempo scompare
E’ possibile portare l’animale a distinguere due stimoli (es.: se il suono della campana non è più accompagnato dalla presenza
simili attraverso il condizionamento discriminativo del cibo, dopo un po’ smette di produrre la salivazione)
(portando ad esempio il cibo solo dopo il suono di una specifica campana)
L’esperimento del Piccolo Albert
Watson e Rayner nel 1920, attraverso il condizionamento
Il condizionamento classico, classico, hanno prodotto in un bambino di pochi mesi
che serve a garantire un miglior una fobia condizionata per i topi bianchi
e per tutti gli oggetti che gli ricordavano i topi bianchi
adattamento all’ambiente,
funziona anche nell’uomo,
soprattutto per le risposte emotive.
5. L’esperimento del Piccolo Albert Film: Arancia meccanica
Per eliminarne le tendenze aggressive, un soggetto viene sottoposto alla
“Il piccolo Albert, di undici mesi, era un bambino di temperamento “Cura Ludovico”, un programma di rieducazione che lo obbliga alla visione
calmo, non aveva paura di niente al mondo eccetto del rumore di filmati violenti mentre soffre di nausea e mal di pancia provocati da
violento prodotto colpendo una barra di acciaio. Questo lo faceva medicinali somministratigli a sua insaputa. Questa ripetuta associazione
piangere. Colpendo la barra nello stesso momento in cui Albert produrrà in lui un insopportabile senso di nausea verso ogni violenza.
toccava un topo bianco, la paura venne trasferita sul topo. Dopo
sette stimolazioni combinate, del topo e del rumore, Albert non solo
divenne molto turbato e angosciato alla vista del topo, ma questa
paura si estese fino ad includere anche un coniglio bianco, del cotone,
della lana, una pelliccia e i capelli bianchi dello sperimentatore.
Mentre non si trasferì ad esempio a dei cubi di legno o ad altri
oggetti molto diversi dal topo”.
(Mary Cover Jones, Uno studio sperimentale della paura: il caso di Peter, 1924)
Alcuni esempi quotidiani:
- Se ho fame e qualcuno mi parla di una buona torta al
cioccolato mi viene l’acquolina in bocca.
THORNDIKE (1898)
- Le persone con cui viviamo episodi piacevoli ci “Si procede per tentativi ed errori,
diventano solitamente simpatiche. finché non si trova il
- Se un insegnante appare noioso o antipatico, comportamento giusto. Una volta
tendiamo ad odiare anche la sua materia. trovato si tende a ripeterlo”
- Un atleta che ha vinto una gara indossando una
particolare maglietta, indossandola anche nelle
competizioni successive si sentirà più sicuro.
Il gatto nella puzzle-box
Thorndike metteva un gatto affamato in una puzzle-box
piena di leve e pulsanti, uno di questi
permetteva di uscire dalla gabbia aprendola.
Fuori c’era del cibo in una posizione ben visibile.
Subito il gatto si agitava e graffiava le sbarre fino a
quando per caso colpiva la leva giusta e riusciva ad uscire.
Thorndike allora lo riprendeva e lo rimetteva dentro.
Ogni volta il gatto impiegava sempre meno tempo
per uscire dalla gabbia.
Le “puzzle box” di Thorndike
6. Legge dell’effetto:
tendiamo a ripetere i comportamenti
che in passato hanno avuto successo,
mentre evitiamo quelli che
hanno avuto effetti spiacevoli.
A differenza di quanto accadeva con il Modello base dell’apprendimento
condizionamento classico, qui non viene
per prove ed errori:
prima somministrato lo stimolo e poi
l’animale reagisce, ma prima l’animale
agisce e poi riceve uno stimolo positivo. 1) Azione casuale ⇒ Premio
2) L’azione viene ripetuta
A S
SKINNER
“I soggetti operano attivamente
nell’ambiente influenzando la
somministrazione
di rinforzi e punizioni”
7. Piccioni e ratti nella Skinner-box
La Skinner Box:
Gli animali (solitamente ratti e piccioni)
venivano inseriti in una gabbia con una o
più leve vistose; se queste venivano premute
l’animale riceveva del cibo (premio) oppure
una scossa elettrica (punizione).
Un apparecchio esterno registrava
automaticamente la frequenza con cui
Funzionamento della Skinner-box l’animale premeva le diverse leve.
Mentre il condizionamento classico Modello base del
associa nuovi stimoli a risposte già condizionamento operante:
presenti nell’animale, quello operante
consente di generare nuove risposte. 1) Azione ⇒ Rinforzo
2) L’azione viene ripetuta
Si chiama “operante” perché prima
l’animale agisce e poi riceve dallo Oppure
sperimentatore una risposta, uno stimolo 1) Azione ⇒ Punizione
positivo (rinforzo) o negativo (punizione). 2) L’azione scompare
8. I rinforzi possono essere: Gli effetti di rinforzi e punizioni:
Se i rinforzi sono intermittenti (cioè se
Positivi Negativi l’animale non viene premiato sempre,
generano un effetto rimuovono uno ma solo talvolta) l’apprendimento è più
piacevole per il soggetto stimolo spiacevole lento ma più duraturo.
Inoltre, di norma, il condizionamento
Costanti Intermittenti prodotto dalle punizioni è meno forte e
sempre presenti non sempre presenti duraturo di quello prodotto dai rinforzi.
Tecnica del Modellamento: Tecnica del Modellamento:
Per produrre nell’animale nuovi Per produrre nell’animale nuovi
comportamenti è possibile premiare comportamenti è possibile premiare
man mano le azioni che si avvicinano man mano le azioni che si avvicinano
maggiormente al comportamento maggiormente al comportamento
desiderato, oppure scomporre questo desiderato, oppure scomporre questo
comportamento in sequenze semplici comportamento in sequenze semplici
da apprendere in successione da apprendere in successione
Alcune ricerche di Skinner:
Il condizionamento operante
funziona anche nell’uomo;
generalmente però i premi e le
punizioni sono di tipo
affettivo e sociale.
Due piccioni giocano Il “Project Pigeon”:
a Ping Pong bombe guidate da piccioni
9. Il sistema scolastico e il carcere sono due luoghi
in cui si applicano premi o punizioni per Alcuni esempi quotidiani:
modificare il comportamento degli individui - Appena un bambino pronuncia le sue prime parole o
muove i suoi primi passi i genitori gli sorridono e lo
incoraggiano; questo lo spingerà a migliorarsi.
- Per addestrare un cane lo si premia con cibo o
carezze quando compie i movimenti corretti.
- Se un bambino si comporta male, i genitori lo
rimproverano o lo privano di alcuni stimoli piacevoli
(es.: caramelle, cartoni animati, etc.).
Le “macchine per insegnare”
BANDURA (1977)
“Apprendiamo nuovi
comportamenti osservando altre
persone che vengono assunte
come modello”
L’esperimento con Bobo-doll
GRUPPO A: vede un filmato in cui un adulto picchia
Bobo-doll e poi viene premiato; il gruppo manifesta livelli
di aggressività superiori alla norma
GRUPPO B: vede un filmato in cui un adulto picchia
Bobo-doll e poi viene punito; il gruppo manifesta livelli di
aggressività inferiori alla norma
GRUPPO C: non vede nessun filmato; il gruppo
manifesta livelli di aggressività nella norma
10. L’effetto della punizione esemplare “Il sistema legale di deterrenza dipende troppo dagli effetti inibitori
della punizione esemplare. Si crede che la minaccia e l’esempio della
punizione debbano funzionare come mezzi di prevenzione su larga
“Le persone possono trarre profitto dai successi e dagli errori degli scala. Ma in ambienti in cui le trasgressioni sono diffuse, le persone
altri. Come regola generale, osservare un comportamento che per altri sono a diretta conoscenza di molti delitti che vengono commessi senza
ha avuto conseguenze positive accresce la tendenza a comportarsi in essere scoperti. Una simile esposizione a trasgressioni impunite tende
maniera simile, mentre vedere un comportamento punito fa diminuire ad incrementare il comportamento proibito in chi le osserva.
questa tendenza. I bambini che vedevano un comportamento
aggressivo costantemente premiato erano più aggressivi; quelli che lo Quando mancano alternative migliori e il comportamento proibito ha
vedevano sistematicamente punito non mostravano quasi nessuna qualche prospettiva di successo, la punizione esemplare non è efficace.
aggressività. Chi ha visto modelli puniti per essere andati contro le La maggior parte del comportamento legale si deve più all’effetto
proibizioni è meno incline a trasgredire di chi ha visto che le preventivo delle alternative prosociali realmente preferibili che alle
violazioni venivano premiate o restavano semplicemente ignorate”. minacce di sanzioni legali”.
(A. Bandura, Teoria dell’apprendimento sociale, 1977) (A. Bandura, Teoria dell’apprendimento sociale, 1977)
Funzionamento dell’apprendimento
sociale o imitativo:
L’esperimento spinse gli psicologi
Visione del modello ⇒ ad interrogarsi sull’influenza
Imitazione del comportamento dei mass media e dei modelli
sociali da essi proposti.
Imitiamo perché le azioni viste hanno un esito favorevole
(rinforzo vicario), perché il modello è autorevole oppure
perché proviamo soddisfazione nel farlo (autorinforzo)
Alcuni esempi quotidiani:
- Solitamente tendiamo a vestirci, a muoverci e a
L’apprendimento imitativo diviene parlare nello stesso modo dei nostri amici o dei
particolarmente forte quando il nostri idoli televisivi.
modello appartiene al nostro - Per imparare a nuotare, a sciare o a guidare l’auto
imitiamo ciò che fa l’istruttore.
medesimo gruppo e sesso. - Un bambino cresciuto con genitori ansiosi tenterà
ad essere a sua volta ansioso; uno cresciuto con
genitori socievoli tenderà ad essere socievole; etc.
11. KÖHLER (1915/16)
“L’apprendimento è la scoperta
improvvisa di una nuova soluzione
che ristruttura i rapporti tra gli
oggetti dell’ambiente”
Le scimmie e il casco di banane
Gli esperimenti con le scimmie Un apprendimento istantaneo
Gli animali sono posti in una situazione problematica;
devono ad esempio raggiungere un casco di banane che “Un frutto è posto fuori dalla gabbia nella quale si trovano gli
è fuori dalla gabbia, ma non riescono ad afferrarlo con scimpanzè. La situazione presenta, come unico oggetto utilizzabile,
le loro mani. Per risolvere il problema non possono un bastone. Tschego cerca subito invano di raggiungere con la mano i
frutti; si corica allora sul dorso, e dopo un po’ di tempo compie un
procedere per tentativi ed errori, ma devono
nuovo tentativo, l’abbandona, e così via per più di mezz’ora.
ristrutturare i rapporti tra gli oggetti dell’ambiente e Infine resta del tutto immobile, senza più occuparsi dell’obiettivo.
servirsi di uno strumento per raggiungere l’obiettivo. All’improvviso salta in piedi, afferra uno dei bastoni e, non senza
Questo processo di ristrutturazione dell’ambiente abilità, avvicina le banane fino a portata di mano”.
avviene non in modo graduale ma all’improvviso: (Wolfang Köhler, L’intelligenza delle scimmie antropoidi, 1917)
è un atto di intuizione.
Un atto di insight
L’intelligenza delle scimmie antropoidi
12. Problema:
Un mattone pesa un chilo più mezzo mattone.
Quanto pesa un mattone?
Anche nella nostra vita quotidiana
talvolta ci capita di risolvere un
problema mediante un’intuizione,
= 1Kg +
ad esempio in geometria
o in matematica
Un apprendimento “produttivo” HARLOW E ROGERS
L’apprendimento per insight si differenzia fortemente “Ogni volta che impariamo qualcosa di specifico
dal condizionamento classico o operante e apprendiamo anche tecniche e strategie
dall’apprendimento sociale. In questo caso, infatti, chi per apprendere in generale”
apprende non si limita a ripetere risposte che già
possiede associandole a nuovi stimoli (condizionamento
classico), né adotta nuovi comportamenti già
predeterminati dallo sperimentatore (condizionamento
operante) e neppure imita semplicemente delle azioni
già compiute da altri (apprendimento sociale), ma
produce in modo autonomo e creativo nuove soluzioni.
TOLMAN E HUNTER I topi nei labirinti
“Spesso l’apprendimento non si traduce in una
modificazione del comportamento visibile, ma in
una trasformazione dei contenuti cognitivi”
13. I topi nei labirinti
Tempo impegato
5 10 15 20 25
Tentativi
1° gruppo: il cibo è subito presente nella food box
2° gruppo: il cibo non è mai presente nella food box
3° gruppo: il cibo è presente nella food box solo dalla decima volta
Lo sperimentatore prende tre gruppi di topi e li pone in un labirinto.
1° gruppo: è subito presente del cibo nella food box. I topi inizialmente
impiegano molto tempo per raggiungerla poi sempre meno.
2° gruppo: non veniva mai messo il cibo. Al ripetersi dell’esperimento il
tempo impiegato per raggiungere la stanza finale era sempre lo stesso.
3° gruppo: per 10 volte non veniva messo del cibo e il tempo impiegato
era costante. L’undicesima volta veniva inserito: il tempo impiegato per
raggiungere la food box negli esperimenti seguenti divenne addirittura
minore di quello impiegato dal primo gruppo. Questo significa che i
topi di questo gruppo, anche se non erano stati subito stimolati dal cibo,
attraverso l’esperienza si erano comunque formati una mappa mentale
del labirinto.