SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  6
Télécharger pour lire hors ligne
A prova di cliente
multicanale
I FORUM
DI LARGO CONSUMO
EstrattodaLargoConsumon.5/2013
L’interazione digitale con il consumatore è ormai un’esigenza acquisita.
La sfida è lo sviluppo di metriche e kpi adatte al nuovo contesto.
Il Crm si fonde con il social e diventa 2.0.
© Editoriale Largo Consumo srl
DIGITAL MARKETING
he il consumatore oggi sia mediamente più istruito e
che acceda a più fonti per informarsi sui prodotti, spo-
gliando la marca degli aspetti più retorici per andare
“al sodo” del vero valore dei prodotti e delle imprese,
è ormai un concetto acquisito. La dimensione digitale ha evi-
dentemente un ruolo determinante in questa trasformazione,
perchè rende più facile l’accesso a informazioni, provenienti
dalle imprese o tra consumatori stessi, che prima prevedeva-
no più barriere alla circolazione.
Alla luce di ciò anche il concetto di loyalty e la missione
del Crm sono messi alla prova. Siamo fedeli a una marca o a
una insegna perchè ci crediamo davvero, o semplicemente
perchè ci mancava l’informazione circa una possibile alterna-
tiva? Questa domanda è più attuale che mai. La questione,
quindi, non è se l’approccio multicanale al marketing sia uti-
le: assumiamo oggi di sì. Piuttosto, se non sia il tempo per
una riflessione matura sui termini della sua concreta applica-
zione. Il tema attorno cui ruota la discussione è l’individua-
zione degli indicatori di performance delle azioni di digital
marketing. Sembra ormai assodato che i kpi tipici del marke-
ting tradizionale non siano facilmente applicabili a questo
ambito. Le imprese più evolute in tal senso si sono orientate
verso lo sviluppo di propri criteri interni di misurazione del
Roi. Se si dimostreranno funzionali, diventeranno standard
per tutto il settore. Un altro tema è l’evoluzione dal Crm tra-
dizionale al social Crm, o Crm 2.0.
Su questi argomenti Largo Consumo, con il supporto del
Politecnico di Milano, ha promosso nel febbraio scorso una
tavola rotonda a porte chiuse sul tema: “L’engagement del
consumatore multicanale nel largo consumo” moderata dal
C
nostro giornalista Armando Garosci, di cui in queste pagi-
ne vi diamo conto. Il video-resoconto ragionato è sul nostro
canale www.youtube.com/largoconsumo.
POLITECNICO: L’EPOCA DELLA MULTICANALITÀ
A dare il via al dibattito è stato Giuliano Noci, docente di
Marketing e prorettore del Politecnico di Milano, che ha trat-
teggiato come tema di fondo il cambiamento del rapporto fra
l’individuo e il mondo della marca e delle insegne. «Nei sei an-
ni di analisi condotta dal Politecnico, insieme con Nielsen, nel-
l’ambito dell’Osservatorio Multicanalità – ha esordito – abbia-
mo visto enormi cambiamenti. Un primo elemento centrale: or-
mai oltre il 50% degli italiani vive l’interazione con il sistema
della marca e con le insegne in una prospettiva multicanale. Ciò
significa che i meccanismi di formazione delle preferenze e del
processo d’acquisto seguono regole significativamente diverse
rispetto al passato. Oltre 28 milioni di italiani formano le loro
opinioni utilizzando l’ambiente del web, ne sono influenzati e
sono influenzatori; si muovono in questo spazio fisico/digitale
commutando: il customer journey ha così una sua declinazione
in un ambiente a 360 gradi, in cui è sempre più difficile discri-
minare tra il mondo digitale e il mondo fisico».
Per le imprese, il tema fondamentale oggi è la definizione di
una «legacy tra i diversi canali, perchè le aziende tendono a la-
vorare in una logica di aggiunta di canali, mentre l’individuo ra-
giona in una logica di piena integrazione tra di loro. Ecco per-
ché la multicanalità in sé è la negazione dell’esistenza di canali.
Sembra un paradosso ma non lo è: il consumatore non discri-
mina, ma vede svilupparsi davanti a sé un percorso che si dipa-
na secondo touch point diversi, tutti essenziali».
Ne deriva che le imprese si trovano di fronte alla più poten-
te variabile di cambiamento pervasivo da un punto di vista or-
ganizzativo: «una sfida da Ceo, non da Cmo», secondo Noci.
Oggi la marca/insegna deve ragionare in chiave “stocasti-
CONSUMATORI
A prova di cliente multicanale
DIGITAL MARKETING
L’interazione digitale con il consumatore è ormai un’esigenza acquisita.
La sfida è lo sviluppo di metriche e kpi adatte al nuovo contesto. Il Crm si fonde con il social e diventa 2.0.
di Leonardo Rastelli e Armando Garosci
IFORUM
DILARGO
CONSUM
O
Guarda la sintesi video degli interventi dei partecipanti alla tavola
rotonda su: www.youtube.com/largoconsumo
Altri approfondimenti: La multicanalità nel largo consumo
http://tinyurl.com/MulticanalitaDigitale
̈
79LARGO CONSUMO n. 5/2013
Scaricato da
www.largoconsumo.info
CONSUMATORI
ca”, ovvero «mettere a disposizione del consumatore un com-
fortable environment, un bundle di strumenti e di contenuti in
cui l’individuo fa pick-up». Per centrare questo obiettivo, è
evidente che si debba disporre, processare, studiare dati in
modo adeguato. «L’ascolto, la conoscenza – ha concluso No-
ci – diventano elementi fondamentali. E qui arriviamo al tema
del big data, che non significa solo disporre di tanti dati, ma
anche in modo chiaro di un modello di analisi, capace di in-
dicarmi, rispetto alle migliaia di variabili che raccolgo, quel-
le per me veramente chiave».
PRÉNATAL: LIMARE I CONFINI TRA I CANALI
Dopo avere lanciato il suo primo sito e-commerce in Olanda
nel 2008, Prénatal lo espande in Italia, Spagna e Portogallo.
Questo le ha permesso di essere molto vicino a tutto il mondo
digital, che ha dimostrato da subito enorme efficacia per rela-
zionarsi con il proprio target di riferimento, molto specifico e
con un ciclo di vita ristretto nel tempo. «Abbiamo messo le nuo-
ve mamme e i loro bambini – ha spiegato Roberto Chieppa,
Group Marketing & eBusiness Director della società – al centro
del nostro modello di business con un sistema integrato, liman-
do il più possibile i confini tra un canale e l’altro usando un ap-
proccio “seamless”, ovvero senza cuciture, avvicinando i cana-
li anche con strumenti specifici come il servizio Prenota on line
& Ritira in negozio». Tutto questo senza compromessi sul-
l’identità di marca e sul valore della proposizione Prénatal:
«Con il lancio dell’e-commerce, abbiamo puntato a ricreare un
grande negozio on line dove potere trovare, nell’intimità della
propria casa, la stessa atmosfera accogliente, professionale e
curata che i negozi Prénatal riservano alle proprie clienti. Il ser-
vizio è il nostro “Point-of-difference”, l’elemento distintivo che
deve essere trasversale e coerente in tutti i canali».
Sul fronte delle azioni promozionali, Prénatal sviluppa un
fitto calendario di iniziative. «Ci impegniamo a misurare ogni
attività in termini di efficacia e ritorno dell’investimento, otti-
mizzandone i risultati attraverso un costante e progressivo mi-
glioramento. Un esempio specifico è quello del “Crazy Wee-
kend”, dove dedichiamo un’offerta esclusiva ad alcuni target di
clienti premiandone la fedeltà. Nel tempo abbiamo affinato i
cluster di clienti da attivare e i media presidiati, integrando gli
strumenti digital, come i coupon on line nominativi leggibili
anche da smartphone e le Facebook offer, con quelli più tradi-
zionali, come le e-mail e gli sms». L’importante è avere sempre
chiari gli obiettivi, senza illudersi sul ritorno immediato di cer-
te operazioni. «Per esempio, stiamo testando – ha affermato
Chieppa – i cosiddetti negozi connessi, dove diamo al cliente la
possibilità di collegarsi al nostro e-shop per effettuare gli ac-
quisti di quello che non è immediatamente disponibile in nego-
zio. Sappiamo che il ritorno in termini economici potrebbe es-
sere limitato ma vogliamo potere offrire ai nostri clienti, anche
in una piccola superficie, l’assortimento di un megastore».
BARILLA: STIMOLI POSITIVI DAL WEB 2.0
Barilla ha fatto di Mulino Bianco un caso di enorme succes-
so, basandosi su due grandi pilastri: i prodotti e la comunicazio-
ne, con un modello fondato su un’idea creativa declinata al me-
glio su tutti i touch point. «La “big idea” – ha sottolineato Julia
Schwoerer, Director Brand Development & Innovation Mulino
Bianco – oggi è “Mulino Bianco: un mondo buono”, che rap-
presenta peraltro la mission storica del brand ed è applicata su
più fronti: la campagna Tv, i nostri pack, la “field activation”
(vedi il tour del Mulino, che invita le persone a vivere una gior-
nata nel “mondo buono”), il punto di vendita con materiali ad
hoc e, naturalmente, Internet e i social network».
Quanto al ruolo del digital, l’azienda ha puntato «innanzi-
tutto sul suo sito dedicato al Mulino che Vorrei, che va tal-
mente bene che non lo abbiamo modificato dal suo lancio 4
anni fa. I visitatori possono interagire con la marca scambian-
do opinioni o proponendo idee e consigli sul prodotto, il pack,
la pubblicità, le promozioni: più di 6.000 idee sono state pub-
blicate, una ventina sono state realizzate. L’anno scorso abbia-
mo arricchito la piattaforma con sondaggi che ci permettono
di sfruttare ancora meglio i feedback. Ne abbiamo realizzati
già circa 70, ci arrivano 15-20.000 risposte per sondaggio».
Anche il web 2.0 è un mondo molto importante, perché rap-
presenta la parte di target più giovane e critica, come conferma
• Il consumatore è sempre più multicanale: accede a più fonti per
informarsi sui prodotti e fare acquisti;
• la dimensione digitale ha un ruolo determinante in questa tra-
sformazione, rendendo più facile l’accesso alle informazioni;
• il concetto di loyalty e la mission del Crm sono messi alla prova;
• se l’approccio multicanale al marketing è utile, occorre riflet-
tere sui termini della sua applicazione e sull’individuazione dei
kpi delle azioni di digital marketing;
• è interessante anche analizzare l’evoluzione del Crm tradizio-
nale verso il social Crm o Crm 2.0.
Le motivazioni della tavola rotonda
I partecipanti
nome funzione azienda
Elena Aniello Direttore Marketing Strategico Amadori
Paola Merlo Direttore Marketing Italia Artsana
Baby Care
Edoardo Loasses Head of Customer Marketing Auchan
Department
Julia Schwoerer Director Brand Development Barilla
& Innovation Mulino Bianco
Alberto Giacchero Responsabile Crm & Digital Conbipel
Davide Surace Head of Digital Media Euronics
Teresa Madeddu Area Media Manager Italy, Mondelez
Greece, Iberia International
Roberto Chieppa Group Marketing Prénatal
& eBusiness Director
Enrico Manzi Crm Business Development SAP
Director Emea
Marco Filipponi Direttore Marketing Simply Italia
Paolo Denti Amministratore Delegato Thun
Giuliano Noci Docente di Marketing Politecnico di Milano
Andrea Boaretto Docente di Marketing Politecnico di Milano
Servizio fotografico: Gregory Abbate. Servizio video: Paolo Vecchi (Phid srl)
Da sinistra: Andrea Boaretto (Politecnico di Milano),
Roberto Chieppa (Prénatal) e Julia Schwoerer (Barilla).
80 LARGO CONSUMO n. 5/2013
81LARGO CONSUMO n. 5/2013
CONSUMATORI
Schwoerer. «Ci fa bene, perché ci lancia provocazioni anche
forti: è un meccanismo sano.Aggiungo che non è vero che i so-
cial network non sappiano lavorare sui tre livelli su cui agisce
una marca come Mulino Bianco, ovvero quello razionale, la
pancia e il cuore. Nel 2012 abbiamo per la prima volta dedicato
una persona interna al brand content & community manage-
ment: sviluppa un piano editoriale che integra post che parlano
di gusto, post che emozionano e contenuti che parlano di am-
biente o di nutrizione, con riscontri eccellenti».
SAP: DALLA LOYALTY AL PRECISION RETAILING
Multicanalità, experience, social, big data: sono tutti temi ri-
correnti nei pensieri e nelle strategie dei clienti SAP, che En-
rico Manzi, Crm Business Development Director Emea della
società, suddivide in tre macro-tipologie. «La prima è quella
delle tantissime imprese che non hanno ancora una mentalità
multicanale, magari si affacciano su due canali, ma hanno pro-
blemi d’integrazione tra di essi; altri clienti di questo tipo fan-
no molte promozioni di prezzo, ma spesso non comprendono
qual è la loro incisività, magari fanno molta analisi, ma off li-
ne e in ritardo». Una seconda tipologia fa riferimento ad
aziende che cercano di differenziarsi, hanno abbracciato la
multicanalità ma non tutti i canali. «Per esempio – ha aggiun-
to Manzi – per alcune il social è ancora “zoppicante”, perché
produce molti dati la cui interpretazione ha costi non indiffe-
renti». Queste imprese puntano su promozioni personalizzate.
«È il caso di Boots, che ha messo in atto un sistema di loyalty
molto spinto, che gli consente di comprendere il comporta-
mento del cliente e quindi di fargli promozioni mirate.
L’azienda ha una rete di negozi, mentre sul sito ha inserito so-
fisticati motori di “real time offer”, che pescano informazioni
on line e costruiscono un’offerta per il cliente sulla base di
quello che ha acquistato prima, di quello che ha scritto sulle
preferenze della loyalty card, delle disponibilità a magazzino
e delle offerte in atto». Anche Lego «utilizza la loyalty card
per capire i gusti del consumatore, approcciandolo a 360°.
Senza dimenticare il sistema che riconosce i papà (e i bambi-
ni) più fedeli, usandoli come veri advocates».
La terza tipologia è quella dei clienti innovativi. «Penso a un
retailer francese che ha lanciato un progetto di “precision retai-
ling”, utilizzando la mobility in maniera estensiva. In sostanza,
quando un cliente entra in negozio non solo gli propone prodot-
ti mirati: se fa uno scanning su un vino, lo avverte dei giudizi de-
gli amici su Facebook e, se sono negativi, gli consiglia un altro
vino, magari insieme con altri prodotti in offerta». Un’ultima ca-
se history riguarda la comunicazione. «L’Oréal ha realizzato
cartelloni pubblicitari speciali: se la consumatrice li fotografa,
una app può riconoscere il prodotto, suggerirle dove comprarlo
al miglior prezzo e, se è un rossetto, farle un virtual make up».
SIMPLY: L’IMPORTANZA DI “PARLARE AL CUORE”
Secondo Marco Filipponi, direttore marketing di Simply
Italia, fra i temi di fondo emerge la necessità di “possedere” i
nuovi media, che «si muovono molto velocemente, sono molto
impegnativi, rappresentano un fattore culturale nuovo e com-
plesso. Allo stesso tempo, un altro elemento forte è il saper
“parlare al cuore” dei consumatori. Per un retailer è più diffici-
le perché il supermercato in questi decenni è cambiato relativa-
mente poco. In passato i clienti ci chiedevano negozi in ordine,
puliti, banchi pieni, fresco impeccabile, cortesia: oggi i web sur-
vey fanno emergere esigenze assai simili. Si è aggiunto per la
verità un fattore importante: il time saving, l’esigenza del clien-
te di gestire al meglio il proprio tempo. Un tema molto caldo per
noi è quindi come fare convivere questa esigenza, che porta a un
rapporto funzionale con supermercato, con le opportunità di ar-
ricchimento della relazione connesse con il parlare al cuore del
cliente. Il dibatto su questo tema è apertissimo».
Che cosa può fare il marketing, in un contesto dominato da
promozioni e volantini? «Per costruire una proposta al cliente,
le nostre modalità operative tradizionali passano attraverso il
rapporto con l’industria, il che rende centrale il ruolo del cate-
gory manager e del buyer. Utilizzare i nuovi canali per fare
semplicemente pubblicità al volantino tradizionale non è pro-
duttivo. Dobbiamo semmai lavorare sul concetto della smate-
rializzazione del volantino: possiamo prendere quei contenuti
che le nostre strutture di acquisti e vendite hanno già condivi-
so, smontarli e rimontarli in maniera mirata reindirizzandoli su
determinati target con gli strumenti di Crm e arricchendoli ma-
gari con contenuti non strettamente commerciali».
Fra gli strumenti che consentono a Simply di conoscere me-
glio i propri clienti, spicca la carta Nectar. «I dati di cui dispo-
niamo attraverso Nectar – ha confermato Filipponi – hanno al-
cuni vantaggi, a cominciare dalla freschezza e dalla certezza
di determinate informazioni. Stiamo crescendo per quanto ri-
guarda le segmentazioni analitiche di performance del cliente,
mentre stiamo cercando ulteriori segmentazioni, per esempio
sugli stili di consumo».
THUN: LE COMMUNITY PER FIDELIZZARE
Fondata nel 1950, Thun è un’azienda familiare che ha sapu-
to costruire intorno ai suoi inconfondibili articoli da regalo – i
famosi angioletti, ma non solo – una community dalle dimen-
sioni sorprendenti. «Siamo a metà del guado – ha affermato
l’amministratore delegato Paolo Denti – ovvero produttori, ma
anche retailer con 366 negozi monomarca in Italia e più di 700
negozi multimarca che presidiamo con strutture shop-in-shop.
Partiti con articoli prevalentemente da collezionismo, negli ulti-
mi anni ci siamo allargati alla regalistica che copre tutte le ri-
correnze: oggi il Natale pesa il 35-40%, la metà di sei anni fa.
Senza contare il mondo bimbo e il mondo donna, che stanno ac-
quisendo un peso crescente nel nostro business».
Per quanto riguarda la fidelizzazione della propria clientela,
sulla scia delle molte richieste pervenute proprio dai consumato-
ri, sin dal 1998 Thun ha dato vita a una community. «In 14 anni
abbiamo raggiunto 100.000 soci, che pagano una quota di 32 eu-
ro l’anno, ricevono un regalo di benvenuto, newsletter, parteci-
pano a eventi, diventando quindi veri e propri ambasciatori del
brand. A fronte di una realtà così ampia e importante, una delle
problematiche con cui ci confrontiamo quotidianamente è quel-
la della privacy: il tema è delicato e assai complesso, anche
Da sinistra: Enrico Manzi (SAP), Marco Filipponi (Simply Italia)
e Paolo Denti (Thun).
̈
CONSUMATORI
perché il sistema non ci aiuta». La cautela è indispensabile, in-
somma, ma certo la poca chiarezza normativa non aiuta. «Negli
ultimi anni – ha continuato Denti – abbiamo creato un’altra com-
munity cui teniamo molto: si tratta di “Thunity”. Abbiamo oggi
circa 650.000 clienti coinvolti attraverso sms: un grande target a
cui ci rivolgiamo cercando ovviamente di non essere troppo in-
vasivi». L’utilizzo degli sms pone in primo piano la problemati-
ca dei costi di invio e dell’efficacia del mezzo. Lo ha conferma-
to Andrea Boaretto, docente di marketing del Politecnico di
Milano, secondo cui «si tratta di un formato che sembra a prima
vista semplice ma richiede progettazione strategica. Occorre
quindi valutare diverse variabili: i contenuti e la creatività in 160
caratteri, il livello di integrazione con il sistema di Crm azienda-
le, se l’invio di sms è legato all’invio e-mail o postale e quindi la
gestione del customer database e il conseguente invio multica-
nale. Tutto questo tenendo sempre presente la problematica del-
la privacy e i suggerimenti del Garante, che individua nell’sms
lo strumento percepito come più invasivo. Inoltre, il consumato-
re deve percepire un valore aggiunto, per cui è opportuno inter-
vallare sms promozionali a sms con contenuti di servizio».
EURONICS: IL MOBILE È CENTALE
Davide Surace, head of digital media Euronics, è convin-
to: «la comunicazione on line deve portare gli stessi valori
che un’azienda trasmette off line, ma in modi differenti. In-
dubbiamente ho “stravolto” le logiche di comunicazione di
una grande realtà come Euronics. Oggi la struttura digitale si
compone di 35 persone e ha inglobato tutto il Crm. Certo non
è sempre facile fare comprendere l’importanza delle compe-
tenze squisitamente digital – penso alle analisi di certi dati –
rispetto al marketing tradizionale: per questo, sono convinto
occorra un cambio di cultura che deve partire dall’interno
delle aziende. In Euronics abbiamo creato una grande centra-
le dalla quale vengono generati tutti i contenuti per i diversi
device. Non a caso, l’azienda investe nel digital qualcosa co-
me il 35% del budget totale».
Anche l’advertising on line è trattato in modo diverso. «Per
esempio, su YouTube abbiamo riversato video demo dei pro-
dotti, che peraltro si possono scaricare anche sul sito Internet,
sul mobile e attraverso i Qr code dai volantini: da quando li ab-
biamo lanciati, il conversion rate è aumentato del 10%. Senza
contare che il livello di spending nei consumatori che hanno un
approccio multicanale è maggiore: lo scontrino medio del “pre-
nota e ritira” è solitamente il triplo di quello in negozio».
Il mobile si conferma uno strumento centrale, un elemento di
forza e interazione tra off line e on line. «Lo abbiamo utilizzato
in modo massivo, grazie alla nostra centrale di contenuti: oggi
Euronics è l’applicazione più scaricata, abbiamo 900.000 dow-
nload durante le promozioni. Un caso di successo riguarda il
punto di vendita di Como, dove abbiamo utilizzato gli stru-
menti più diversificati: dal Qr Code per visualizzare le schede
tecniche ai video demo, dalle recensioni sui prodotti fino ai se-
gnali acustici, recepiti dagli smartphone più evoluti, che a se-
conda di dove il cliente si trova all’interno del negozio, lo av-
visano di una promozione. Cosa che si può fare anche all’in-
terno degli spot Tv».
AMADORI: IL DIGITAL, TEMA STRATEGICO
Amadori sente forte la necessità di rivitalizzare il marchio e
soprattutto di trovare una nuova relazione con il consumatore,
sempre all’insegna di quella “vicinanza” che è un tema forte del-
la brand equity. «Un obiettivo che perseguiamo – ha spiegato
Elena Aniello, direttore marketing strategico dell’azienda – at-
traverso i prodotti e la relazione con i consumatori. Va detto che
il digital non era da principio una priorità aziendale: anch’io, co-
me il professor Noci, sono convinta che si tratti di una issue sul-
la quale ‘sensibilizzare’ l’azienda. E penso che questo compito
spetti al marketing, che ha peraltro bisogno di un alleato e deve
trovarlo anche nel Cio, perché nel digital – come in ogni proces-
so di innovazione – sono importanti anche le componenti tecno-
logiche abilitanti. A fronte di una complessità crescente, infatti,
c’è bisogno di stringere un’alleanza con chi ti può affiancare
nella costruzione di una visione strategica sui fattori abilitanti. In
altre parole, sono convinta che il digital non sia un tema di solo
marketing, ma che riguardi l’azienda in senso più ampio».
Dopo aver puntato per diversi anni sull’immagine da testimo-
nial di Francesco Amadori, l’azienda doveva “voltare pagina”.
«La televisione restava e resta un mezzo strategico. Realizzata la
nostra nuova comunicazione, che ha dato ritorni molto positivi,
ci siamo chiesti come andare oltre: riproporre lo spot così co-
m’era sul web? Ci abbiamo pensato, ma ragionando su dinami-
che in cui il video potesse essere uno strumento di engagement,
dando vita a una ‘ruota’ di comunicazione integrata. Per questo
abbiamo contattato H Farm (venture incubator che opera a li-
vello internazionale in ambito web, digital e new media, ndr),
trovando lì la soluzione giusta: una web sitcom in otto puntate,
che raccontava la storia del fratello della testimonial Marta alias
Teresa Mannino, alle prese con la vita da single. Il prodotto en-
tra, ci si presenta come brand, prodotto, ma anche soluzione: du-
rante il filmato veniva chiesto al consumatore di interagire, gua-
dagnando man mano dei punti finalizzati a un concorso: una ca-
se history di successo, a costi davvero competitivi».
ARTSANA È ATTENTA AI CONTENUTI “FISICI”
Azienda tradizionale dalle solidissime radici e forte di un
marchio-mito quale Chicco, Artsana ha approcciato solo in
tempi relativamente recenti le problematiche del mondo digi-
tal. «Le nostre mamme – ha riconosciuto Paola Merlo, diret-
tore marketing Italia baby care – sono cresciute con noi e
adesso sono sui social network: da qui lo stimolo a entrare,
ma anche l’inevitabile “apprensione” nell’approcciare una
realtà molto complessa e poco conosciuta dalle aziende come
Facebook, che sapevamo avrebbe potuto esporci a giudizi e
commenti anche negativi. La verità è che, alla fine, è lo stes-
so consumatore che si associa all’azienda, difendendone le
posizioni ufficiali e quindi sfatando le preoccupazioni».
Nel mondo retail Chicco, l’azienda conta circa 380.000 carte
fedeltà, che corrispondono a clienti che hanno fatto un acquisto
di una certa entità nel corso dell’anno. «I nostri consumatori è
vero che sono sempre più attivi nel mondo digitale, ma è anche
vero che ci chiedono contenuti e anche tanta esperienza di tipo
82
Da sinistra: Giuliano Noci (Politecnico di Milano),
Armando Garosci (Largo Consumo) e Davide Surace (Euronics).
LARGO CONSUMO n. 5/2013
83
CONSUMATORI
“fisico”. Infatti sono molto apprezzati i nostri corsi specifici ri-
volti ai genitori quali i corsi sulla nanna o i corsi svezzamento,
temi che sono nuovi e che possono preoccupare soprattutto le
mamme primipare. È vero quindi che, se è giusto essere sul di-
gital, dobbiamo continuare a tenere in considerazione tutti gli
altri strumenti di comunicazione tradizionali che ci consentono
di essere sempre vicini al nostro consumatore trasferendo il va-
lore della nostra marca». In un contesto di cambiamento gene-
rale, «Chicco continua a investire anche nell’editoria, che si sta
evolvendo approcciando le imprese proponendo dei progetti
specifici e strutturati studiati sul cliente con contenuti ad hoc. Ci
si aspetta che anche le agenzie riescano a ridefinirsi un ruolo per
non rimanere dei media planner».
AUCHAN: IL CATEGORY DEI CONSUMATORI
Innovare significa anche passare dal category di prodotto a
un concetto di category dei consumatori. Ne è convinto Edo-
ardo Loasses, head of customer marketing department di Au-
chan, retailer che «utilizza il volantino come principale stru-
mento di comunicazione con i consumatori e lo costruisce
avendo come baricentro il prodotto. Dal punto di vista del cu-
stomer marketing, bisognerebbe iniziare a pensare di girare il
baricentro verso il cliente. Una rivoluzione che dovrebbe per-
meare tutta l’azienda». La carta Nectar consente di clusterizza-
re minuziosamente i clienti Auchan. «Dovremmo partire da un
ordine di priorità che già abbiamo: le mamme, i clienti gour-
mand, gli appassionati di vino o di giardinaggio sono solo al-
cuni esempi. Nel caso degli estratti conto Nectar, spediti trime-
stralmente, abbiamo 52 tipi di offerte regalate sulla base delle
abitudini di acquisto del singolo cliente. Ogni volta che il ciclo
arriva alla fine, si resetta in vista di quello successivo. Sempre
per quanto riguarda l’estratto conto, abbiamo offerte con un
tasso di redemption altissimo, superiore al 40%, dando punti (e
non sconti) a clienti particolarmente fedeli». Anche il sito In-
ternet di Auchan, lanciato cinque anni fa, ha notevoli potenzia-
lità: basti pensare alle visite mensili – circa 1,1 milioni – e ai
900.000 visitatori unici. «Oggi è semplicemente la vetrina del-
le promozioni, dove carichiamo il volantino così com’è e il
consumatore lo può sfogliare. Sotto Natale abbiamo lanciato
l’iniziativa “Sette volte buoni”, sette offerte flash che duravano
24 ore redimibili nei due giorni successivi, chiedendo ai colle-
ghi degli acquisti di darci prodotti che stessero sul mercato del-
la rete. I risultati sono stati molto positivi: il primo giorno, con
150.000 visite, è letteralmente esploso, 4.000 coupon scaricati
e 996 Nintendo 3DS vendute, oltre a Tv e altro ancora».
MONDELEZ: IL SOCIAL GENERA BUSINESS
Mondelēz International (che dal 29 aprile scorso anche in
Italia è “erede” di Kraft Foods, ndr) ha
sviluppato notevoli esperienze digital.
«Se parto dalla mia esperienza internazio-
nale – ha esordito Teresa Madeddu, area
media manager Italy, Greece, Iberia –
posso dire che il paese più evoluto è la
Grecia, a seguire Italia e Spagna. In Gre-
cia, già sei anni fa abbiamo cominciato a
puntare sul web per rivitalizzare Lacta,
storico brand locale nel mercato cioccola-
to. Siamo partiti con semplici banner fino
ad arrivare al mobile. Il prodotto è cre-
sciuto molto in termini di volumi, tanto da
convincerci a utilizzare buona parte degli
investimenti in comunicazione per Lacta sul mobile, che per
noi significa display e concorsi. Sempre su Lacta, nell’otto-
bre 2012, attraverso Facebook abbiamo lanciato un concorso
chiedendo ai nostri follower di inviarci una foto collegata a
una storia, ottenendo quasi 500.000 risposte. Tra tutti coloro
che hanno partecipato abbiamo selezionato tre storie, coin-
volgendo i protagonisti in un film: l’avant-première, il 10 feb-
braio scorso, è stata un grande successo».
Quanto all’Italia va segnalata un’attività incentrata lo scorso
gennaio su Jocca e veicolata esclusivamente attraverso il web:
Facebook, display sui principali siti, search. «Senza spendere
cifre particolarmente elevate abbiamo avuto un incremento
delle vendite pari al 40% rispetto allo stesso periodo del 2012.
Un risultato sorprendente ottenuto grazie al forte engagement
dell’attività e della conoscenza del consumatore». In Italia, lo
scorso anno l’azienda ha riservato il 20% degli investimenti in
advertising al digital: «Una percentuale che quest’anno salirà
al 22%. Da quest’anno stiamo considerando il mobile con vi-
deo, banner e iniziative mirate. Per ciò che riguarda la tv, nei
prossimi anni andremo a ricercare i canali sempre più affini ai
nostri targets puntando sui canali tematici».
CONBIPEL: CRESCE IL RUOLO DEL CRM
Alberto Giacchero, responsabile Crm e digital di Conbipel,
ha chiuso il lavori sottolineando che il ruolo del Crm, «oggi-
giorno è sempre più importante all’interno delle strategie di
marketing di un’azienda, e anche in Conbipel negli ultimi anni
si è ritagliato un posto di primo piano. L’incremento della fre-
quenza di acquisto e della retention dei clienti fidelizzati è la
sfida per i prossimi anni, dove servirà un approccio maggior-
mente basato sulla qualità. Qualità nella pulizia del database,
troppo spesso non aggiornato o con dati di contatto errati, qua-
lità nelle offerte veicolate, che dovranno essere sempre più
esclusive e realmente vantaggiose per i
clienti e qualità nella definizione dei target,
in modo da non inflazionare le comunica-
zioni verso i clienti, generando un rifiuto da
parte di questi ultimi verso l’azienda e il suo
programma di loyalty. E qualità nella comu-
nicazione, con un utilizzo sempre più mas-
siccio della cross-medialità, mettendo in
campo tutte le forme di comunicazione pos-
sibili verso i clienti, veicolando un unico
messaggio chiaro e coerente su ogni canale
(sms, e-mail, social media, website), strada
che peraltro Conbipel ha già imboccato da
circa due anni a questa parte». I
Da sinistra, Elena Aniello (Amadori), Paola Merlo (Artsana),
Edoardo Loasses (Auchan), Teresa Madeddu (Mondelez Interna-
tional) e Alberto Giacchero (Conbipel).
I MEZZI CHE INVOGLIANO ALL’ACQUISTO
% rispondenti base utenti internet
2011 2012
Televisione 37 40
Materiali/Iniziative nel pdv 22 22
Internet 11 16
Stampa 10 11
Affissioni 9 8
Radio 7 6
Cellulare 2 2
Nessuno di questi 30 28
Fonte: Osservatorio Multicanalità 2012 - Largo
® Politecnico di Milano-Dip.to di Consumo
Ingegneria Gestionale, Nielsen, Connexia
LARGO CONSUMO n. 5/2013

Contenu connexe

Tendances

Dalla trasformazione alle aspettative del cliente
Dalla trasformazione alle aspettative del clienteDalla trasformazione alle aspettative del cliente
Dalla trasformazione alle aspettative del clienteGiuseppe Mayer
 
Social media marketing e banca, dal dialogo al conto corrente
Social media marketing e banca, dal dialogo al conto correnteSocial media marketing e banca, dal dialogo al conto corrente
Social media marketing e banca, dal dialogo al conto correnteHangler marketing Advisor
 
Mktg Com Master Eidos
Mktg Com Master EidosMktg Com Master Eidos
Mktg Com Master EidosPaoloTedeschi
 
Crm: creare relazioni durevoli con i clienti
Crm: creare relazioni durevoli con i clientiCrm: creare relazioni durevoli con i clienti
Crm: creare relazioni durevoli con i clientiLargo Consumo
 
Social Commerce - Nuove frontiere del commercio sui social media
Social Commerce - Nuove frontiere del commercio sui social mediaSocial Commerce - Nuove frontiere del commercio sui social media
Social Commerce - Nuove frontiere del commercio sui social mediaFrancesco Triffiletti
 
Informativa bluemoz italiano web
Informativa bluemoz italiano webInformativa bluemoz italiano web
Informativa bluemoz italiano webLeonardo Zalateu
 
Pubb 1251 0610_digital_media
Pubb 1251 0610_digital_mediaPubb 1251 0610_digital_media
Pubb 1251 0610_digital_mediaI-START LTD
 
Digital marketing: evoluzioni e nuove figure professionali. Speciale Food Mar...
Digital marketing: evoluzioni e nuove figure professionali. Speciale Food Mar...Digital marketing: evoluzioni e nuove figure professionali. Speciale Food Mar...
Digital marketing: evoluzioni e nuove figure professionali. Speciale Food Mar...Free Your Talent
 
La pubblicita' dopo se stessa siamo noi.
La pubblicita' dopo se stessa siamo noi.La pubblicita' dopo se stessa siamo noi.
La pubblicita' dopo se stessa siamo noi.legattediviaplinio
 
Content noi, content tutti - Storia del content, applicazioni storiche + caso...
Content noi, content tutti - Storia del content, applicazioni storiche + caso...Content noi, content tutti - Storia del content, applicazioni storiche + caso...
Content noi, content tutti - Storia del content, applicazioni storiche + caso...Ribrain
 
La comunicazione con il cliente è sempre più multicanale
La comunicazione con il cliente è sempre più multicanaleLa comunicazione con il cliente è sempre più multicanale
La comunicazione con il cliente è sempre più multicanaleC-Direct Consulting
 
PromoDigital at Communication Forum
PromoDigital at Communication ForumPromoDigital at Communication Forum
PromoDigital at Communication ForumPromoDigital
 
Buzz Marketing: Come Scatenare Il Passaparola Online (IAB FORUM '08)
Buzz Marketing: Come Scatenare Il Passaparola Online (IAB FORUM '08)Buzz Marketing: Come Scatenare Il Passaparola Online (IAB FORUM '08)
Buzz Marketing: Come Scatenare Il Passaparola Online (IAB FORUM '08)PromoDigital
 
SWOT ANALYSIS della BANCA ING DIRECT
SWOT ANALYSIS della BANCA ING DIRECTSWOT ANALYSIS della BANCA ING DIRECT
SWOT ANALYSIS della BANCA ING DIRECTAngela Berardinelli
 
Clienti & Social - l'evoluzione del retail a livello globale
Clienti & Social - l'evoluzione del retail a livello globaleClienti & Social - l'evoluzione del retail a livello globale
Clienti & Social - l'evoluzione del retail a livello globaleFrancesco Triffiletti
 
Banks go social?
Banks go social?Banks go social?
Banks go social?Mindshare
 
2014_06_LARGO CONSUMO_SPECIAL CRM
2014_06_LARGO CONSUMO_SPECIAL CRM2014_06_LARGO CONSUMO_SPECIAL CRM
2014_06_LARGO CONSUMO_SPECIAL CRMDaniela Dubla
 
Retail Disruption: in cosa consiste la rivoluzione?
Retail Disruption: in cosa consiste la rivoluzione?Retail Disruption: in cosa consiste la rivoluzione?
Retail Disruption: in cosa consiste la rivoluzione?Largo Consumo
 

Tendances (20)

Dalla trasformazione alle aspettative del cliente
Dalla trasformazione alle aspettative del clienteDalla trasformazione alle aspettative del cliente
Dalla trasformazione alle aspettative del cliente
 
Social media marketing e banca, dal dialogo al conto corrente
Social media marketing e banca, dal dialogo al conto correnteSocial media marketing e banca, dal dialogo al conto corrente
Social media marketing e banca, dal dialogo al conto corrente
 
Mktg Com Master Eidos
Mktg Com Master EidosMktg Com Master Eidos
Mktg Com Master Eidos
 
Crm: creare relazioni durevoli con i clienti
Crm: creare relazioni durevoli con i clientiCrm: creare relazioni durevoli con i clienti
Crm: creare relazioni durevoli con i clienti
 
Axiante trend 2021
Axiante trend 2021Axiante trend 2021
Axiante trend 2021
 
Social Commerce - Nuove frontiere del commercio sui social media
Social Commerce - Nuove frontiere del commercio sui social mediaSocial Commerce - Nuove frontiere del commercio sui social media
Social Commerce - Nuove frontiere del commercio sui social media
 
Informativa bluemoz italiano web
Informativa bluemoz italiano webInformativa bluemoz italiano web
Informativa bluemoz italiano web
 
Pubb 1251 0610_digital_media
Pubb 1251 0610_digital_mediaPubb 1251 0610_digital_media
Pubb 1251 0610_digital_media
 
Digital marketing: evoluzioni e nuove figure professionali. Speciale Food Mar...
Digital marketing: evoluzioni e nuove figure professionali. Speciale Food Mar...Digital marketing: evoluzioni e nuove figure professionali. Speciale Food Mar...
Digital marketing: evoluzioni e nuove figure professionali. Speciale Food Mar...
 
La pubblicita' dopo se stessa siamo noi.
La pubblicita' dopo se stessa siamo noi.La pubblicita' dopo se stessa siamo noi.
La pubblicita' dopo se stessa siamo noi.
 
Content noi, content tutti - Storia del content, applicazioni storiche + caso...
Content noi, content tutti - Storia del content, applicazioni storiche + caso...Content noi, content tutti - Storia del content, applicazioni storiche + caso...
Content noi, content tutti - Storia del content, applicazioni storiche + caso...
 
La comunicazione con il cliente è sempre più multicanale
La comunicazione con il cliente è sempre più multicanaleLa comunicazione con il cliente è sempre più multicanale
La comunicazione con il cliente è sempre più multicanale
 
PromoDigital at Communication Forum
PromoDigital at Communication ForumPromoDigital at Communication Forum
PromoDigital at Communication Forum
 
Buzz Marketing: Come Scatenare Il Passaparola Online (IAB FORUM '08)
Buzz Marketing: Come Scatenare Il Passaparola Online (IAB FORUM '08)Buzz Marketing: Come Scatenare Il Passaparola Online (IAB FORUM '08)
Buzz Marketing: Come Scatenare Il Passaparola Online (IAB FORUM '08)
 
Innovazione di canale marketing bancario
Innovazione di canale   marketing bancarioInnovazione di canale   marketing bancario
Innovazione di canale marketing bancario
 
SWOT ANALYSIS della BANCA ING DIRECT
SWOT ANALYSIS della BANCA ING DIRECTSWOT ANALYSIS della BANCA ING DIRECT
SWOT ANALYSIS della BANCA ING DIRECT
 
Clienti & Social - l'evoluzione del retail a livello globale
Clienti & Social - l'evoluzione del retail a livello globaleClienti & Social - l'evoluzione del retail a livello globale
Clienti & Social - l'evoluzione del retail a livello globale
 
Banks go social?
Banks go social?Banks go social?
Banks go social?
 
2014_06_LARGO CONSUMO_SPECIAL CRM
2014_06_LARGO CONSUMO_SPECIAL CRM2014_06_LARGO CONSUMO_SPECIAL CRM
2014_06_LARGO CONSUMO_SPECIAL CRM
 
Retail Disruption: in cosa consiste la rivoluzione?
Retail Disruption: in cosa consiste la rivoluzione?Retail Disruption: in cosa consiste la rivoluzione?
Retail Disruption: in cosa consiste la rivoluzione?
 

Similaire à Ingaggiare il consumatore multicanale

La multicanalità nel franchising
La multicanalità nel franchisingLa multicanalità nel franchising
La multicanalità nel franchisingLargo Consumo
 
How Digitization Will Change Procurement and the Supply Chain
How Digitization Will Change Procurement and the Supply ChainHow Digitization Will Change Procurement and the Supply Chain
How Digitization Will Change Procurement and the Supply ChainJon Hansen
 
Il nuovo customer journey del consumatore multicanale
Il nuovo customer journey del consumatore multicanaleIl nuovo customer journey del consumatore multicanale
Il nuovo customer journey del consumatore multicanaleLargo Consumo
 
Smau Napoli 2015 - Aism
Smau Napoli 2015 - AismSmau Napoli 2015 - Aism
Smau Napoli 2015 - AismSMAU
 
E-commerce e retail: l'ora del commercio omnicanale
E-commerce e retail: l'ora del commercio omnicanaleE-commerce e retail: l'ora del commercio omnicanale
E-commerce e retail: l'ora del commercio omnicanaleLargo Consumo
 
TREND PILLS: THE CUSTOMER DIGITAL REVOLUTION
TREND PILLS: THE CUSTOMER DIGITAL REVOLUTION TREND PILLS: THE CUSTOMER DIGITAL REVOLUTION
TREND PILLS: THE CUSTOMER DIGITAL REVOLUTION silvia viti
 
Tns _La real digital bank, la trasformazione che da valore al digitale
Tns _La real digital bank, la trasformazione che da valore al digitaleTns _La real digital bank, la trasformazione che da valore al digitale
Tns _La real digital bank, la trasformazione che da valore al digitaleGabriella Bergaglio
 
Sales and Retail: evoluzione e nuovi profili professionali
Sales and Retail: evoluzione e nuovi profili professionaliSales and Retail: evoluzione e nuovi profili professionali
Sales and Retail: evoluzione e nuovi profili professionaliFree Your Talent
 
Digital retail e crm
Digital retail e crmDigital retail e crm
Digital retail e crmLargo Consumo
 
Art socialbusinessforum2013camstikeamediamarketqvc feltrinellimulticanalitare...
Art socialbusinessforum2013camstikeamediamarketqvc feltrinellimulticanalitare...Art socialbusinessforum2013camstikeamediamarketqvc feltrinellimulticanalitare...
Art socialbusinessforum2013camstikeamediamarketqvc feltrinellimulticanalitare...InfoFranchising.it
 
Digital transformation
Digital transformationDigital transformation
Digital transformationNicola Cecconi
 
La customer activation nel retail
La customer activation nel retailLa customer activation nel retail
La customer activation nel retailLargo Consumo
 
Basilio Bentivegna: I principali business trends nell’eCommerce per il 2015
Basilio Bentivegna: I principali business trends nell’eCommerce per il 2015Basilio Bentivegna: I principali business trends nell’eCommerce per il 2015
Basilio Bentivegna: I principali business trends nell’eCommerce per il 2015Meet Magento Italy
 
TIG White Paper - Innovare il Customer Service e la Customer Experience
TIG White Paper - Innovare il Customer Service e la Customer ExperienceTIG White Paper - Innovare il Customer Service e la Customer Experience
TIG White Paper - Innovare il Customer Service e la Customer ExperienceElena Vaciago
 
Punto di vendita e prodotto: progettare una nuova simbiosi negli spazi retail
Punto di vendita e prodotto: progettare una nuova simbiosi negli spazi retailPunto di vendita e prodotto: progettare una nuova simbiosi negli spazi retail
Punto di vendita e prodotto: progettare una nuova simbiosi negli spazi retailLargo Consumo
 
23/14 Mediakey /// Riso scotti premiato con Tunnel Studios
23/14 Mediakey /// Riso scotti premiato con Tunnel Studios23/14 Mediakey /// Riso scotti premiato con Tunnel Studios
23/14 Mediakey /// Riso scotti premiato con Tunnel StudiosTunnel Studios
 
Evoluzione del Marketing
Evoluzione del MarketingEvoluzione del Marketing
Evoluzione del MarketingMario Massone
 
Le promo di prezzo salveranno il retail?
Le promo di prezzo salveranno il retail?Le promo di prezzo salveranno il retail?
Le promo di prezzo salveranno il retail?Largo Consumo
 

Similaire à Ingaggiare il consumatore multicanale (20)

La multicanalità nel franchising
La multicanalità nel franchisingLa multicanalità nel franchising
La multicanalità nel franchising
 
How Digitization Will Change Procurement and the Supply Chain
How Digitization Will Change Procurement and the Supply ChainHow Digitization Will Change Procurement and the Supply Chain
How Digitization Will Change Procurement and the Supply Chain
 
Il nuovo customer journey del consumatore multicanale
Il nuovo customer journey del consumatore multicanaleIl nuovo customer journey del consumatore multicanale
Il nuovo customer journey del consumatore multicanale
 
Total Retail 2015
Total Retail 2015Total Retail 2015
Total Retail 2015
 
Total Retail 2015_SMW
Total Retail 2015_SMWTotal Retail 2015_SMW
Total Retail 2015_SMW
 
Smau Napoli 2015 - Aism
Smau Napoli 2015 - AismSmau Napoli 2015 - Aism
Smau Napoli 2015 - Aism
 
E-commerce e retail: l'ora del commercio omnicanale
E-commerce e retail: l'ora del commercio omnicanaleE-commerce e retail: l'ora del commercio omnicanale
E-commerce e retail: l'ora del commercio omnicanale
 
TREND PILLS: THE CUSTOMER DIGITAL REVOLUTION
TREND PILLS: THE CUSTOMER DIGITAL REVOLUTION TREND PILLS: THE CUSTOMER DIGITAL REVOLUTION
TREND PILLS: THE CUSTOMER DIGITAL REVOLUTION
 
Tns _La real digital bank, la trasformazione che da valore al digitale
Tns _La real digital bank, la trasformazione che da valore al digitaleTns _La real digital bank, la trasformazione che da valore al digitale
Tns _La real digital bank, la trasformazione che da valore al digitale
 
Sales and Retail: evoluzione e nuovi profili professionali
Sales and Retail: evoluzione e nuovi profili professionaliSales and Retail: evoluzione e nuovi profili professionali
Sales and Retail: evoluzione e nuovi profili professionali
 
Digital retail e crm
Digital retail e crmDigital retail e crm
Digital retail e crm
 
Art socialbusinessforum2013camstikeamediamarketqvc feltrinellimulticanalitare...
Art socialbusinessforum2013camstikeamediamarketqvc feltrinellimulticanalitare...Art socialbusinessforum2013camstikeamediamarketqvc feltrinellimulticanalitare...
Art socialbusinessforum2013camstikeamediamarketqvc feltrinellimulticanalitare...
 
Digital transformation
Digital transformationDigital transformation
Digital transformation
 
La customer activation nel retail
La customer activation nel retailLa customer activation nel retail
La customer activation nel retail
 
Basilio Bentivegna: I principali business trends nell’eCommerce per il 2015
Basilio Bentivegna: I principali business trends nell’eCommerce per il 2015Basilio Bentivegna: I principali business trends nell’eCommerce per il 2015
Basilio Bentivegna: I principali business trends nell’eCommerce per il 2015
 
TIG White Paper - Innovare il Customer Service e la Customer Experience
TIG White Paper - Innovare il Customer Service e la Customer ExperienceTIG White Paper - Innovare il Customer Service e la Customer Experience
TIG White Paper - Innovare il Customer Service e la Customer Experience
 
Punto di vendita e prodotto: progettare una nuova simbiosi negli spazi retail
Punto di vendita e prodotto: progettare una nuova simbiosi negli spazi retailPunto di vendita e prodotto: progettare una nuova simbiosi negli spazi retail
Punto di vendita e prodotto: progettare una nuova simbiosi negli spazi retail
 
23/14 Mediakey /// Riso scotti premiato con Tunnel Studios
23/14 Mediakey /// Riso scotti premiato con Tunnel Studios23/14 Mediakey /// Riso scotti premiato con Tunnel Studios
23/14 Mediakey /// Riso scotti premiato con Tunnel Studios
 
Evoluzione del Marketing
Evoluzione del MarketingEvoluzione del Marketing
Evoluzione del Marketing
 
Le promo di prezzo salveranno il retail?
Le promo di prezzo salveranno il retail?Le promo di prezzo salveranno il retail?
Le promo di prezzo salveranno il retail?
 

Plus de Largo Consumo

Retail oltre la dicotomia tra fisico e digitale
Retail oltre la dicotomia tra fisico e digitaleRetail oltre la dicotomia tra fisico e digitale
Retail oltre la dicotomia tra fisico e digitaleLargo Consumo
 
Acquisti indiretti: quale governance?
Acquisti indiretti: quale governance?Acquisti indiretti: quale governance?
Acquisti indiretti: quale governance?Largo Consumo
 
Supply Chain & E-commerce
Supply Chain & E-commerceSupply Chain & E-commerce
Supply Chain & E-commerceLargo Consumo
 
Retail Operations: i modelli organizzativi evolvono
Retail Operations: i modelli organizzativi evolvonoRetail Operations: i modelli organizzativi evolvono
Retail Operations: i modelli organizzativi evolvonoLargo Consumo
 
Dematerializzazione e digitalizzazione dei documenti di trasporto
Dematerializzazione e digitalizzazione dei documenti di trasportoDematerializzazione e digitalizzazione dei documenti di trasporto
Dematerializzazione e digitalizzazione dei documenti di trasportoLargo Consumo
 
Healthy trends per il retail e per l’industria
Healthy trends per il retail e per l’industriaHealthy trends per il retail e per l’industria
Healthy trends per il retail e per l’industriaLargo Consumo
 
La gdo oltre la price competition
La gdo oltre la price competitionLa gdo oltre la price competition
La gdo oltre la price competitionLargo Consumo
 
Cosmoprof 2016: Retail & Beauty
Cosmoprof 2016: Retail & BeautyCosmoprof 2016: Retail & Beauty
Cosmoprof 2016: Retail & BeautyLargo Consumo
 
Energy management e retail
Energy management e retailEnergy management e retail
Energy management e retailLargo Consumo
 
Il consumatore e lo scaffale: un nuovo category per un nuovo cliente
Il consumatore e lo scaffale: un nuovo category per un nuovo clienteIl consumatore e lo scaffale: un nuovo category per un nuovo cliente
Il consumatore e lo scaffale: un nuovo category per un nuovo clienteLargo Consumo
 
Il Cibo Racconta: nuove frontiere del food
Il Cibo Racconta: nuove frontiere del foodIl Cibo Racconta: nuove frontiere del food
Il Cibo Racconta: nuove frontiere del foodLargo Consumo
 
Le nuove sfide del franchising 2.0
Le nuove sfide del franchising 2.0Le nuove sfide del franchising 2.0
Le nuove sfide del franchising 2.0Largo Consumo
 
Il punto di vendita del futuro all’insegna di tecnologia e produttività
Il punto di vendita del futuro all’insegna di tecnologia e produttivitàIl punto di vendita del futuro all’insegna di tecnologia e produttività
Il punto di vendita del futuro all’insegna di tecnologia e produttivitàLargo Consumo
 
La governance degli acquisti indiretti
La governance degli acquisti indirettiLa governance degli acquisti indiretti
La governance degli acquisti indirettiLargo Consumo
 
La governance del processo commerciale
La governance del processo commercialeLa governance del processo commerciale
La governance del processo commercialeLargo Consumo
 
Le sfide del packaging nel settore alimentare: le tecnologie di stampa tra si...
Le sfide del packaging nel settore alimentare: le tecnologie di stampa tra si...Le sfide del packaging nel settore alimentare: le tecnologie di stampa tra si...
Le sfide del packaging nel settore alimentare: le tecnologie di stampa tra si...Largo Consumo
 
Promo in store: la cartotecnica al servizio del punto di vendita
Promo in store: la cartotecnica al servizio del punto di venditaPromo in store: la cartotecnica al servizio del punto di vendita
Promo in store: la cartotecnica al servizio del punto di venditaLargo Consumo
 
Retail: nuovi modelli organizzativi
Retail: nuovi modelli organizzativiRetail: nuovi modelli organizzativi
Retail: nuovi modelli organizzativiLargo Consumo
 
Il magazzino baricentro della supply chain dei beni di consumo
Il magazzino baricentro della supply chain dei beni di consumoIl magazzino baricentro della supply chain dei beni di consumo
Il magazzino baricentro della supply chain dei beni di consumoLargo Consumo
 
Beauty & retail: Cosmoprof
Beauty & retail: CosmoprofBeauty & retail: Cosmoprof
Beauty & retail: CosmoprofLargo Consumo
 

Plus de Largo Consumo (20)

Retail oltre la dicotomia tra fisico e digitale
Retail oltre la dicotomia tra fisico e digitaleRetail oltre la dicotomia tra fisico e digitale
Retail oltre la dicotomia tra fisico e digitale
 
Acquisti indiretti: quale governance?
Acquisti indiretti: quale governance?Acquisti indiretti: quale governance?
Acquisti indiretti: quale governance?
 
Supply Chain & E-commerce
Supply Chain & E-commerceSupply Chain & E-commerce
Supply Chain & E-commerce
 
Retail Operations: i modelli organizzativi evolvono
Retail Operations: i modelli organizzativi evolvonoRetail Operations: i modelli organizzativi evolvono
Retail Operations: i modelli organizzativi evolvono
 
Dematerializzazione e digitalizzazione dei documenti di trasporto
Dematerializzazione e digitalizzazione dei documenti di trasportoDematerializzazione e digitalizzazione dei documenti di trasporto
Dematerializzazione e digitalizzazione dei documenti di trasporto
 
Healthy trends per il retail e per l’industria
Healthy trends per il retail e per l’industriaHealthy trends per il retail e per l’industria
Healthy trends per il retail e per l’industria
 
La gdo oltre la price competition
La gdo oltre la price competitionLa gdo oltre la price competition
La gdo oltre la price competition
 
Cosmoprof 2016: Retail & Beauty
Cosmoprof 2016: Retail & BeautyCosmoprof 2016: Retail & Beauty
Cosmoprof 2016: Retail & Beauty
 
Energy management e retail
Energy management e retailEnergy management e retail
Energy management e retail
 
Il consumatore e lo scaffale: un nuovo category per un nuovo cliente
Il consumatore e lo scaffale: un nuovo category per un nuovo clienteIl consumatore e lo scaffale: un nuovo category per un nuovo cliente
Il consumatore e lo scaffale: un nuovo category per un nuovo cliente
 
Il Cibo Racconta: nuove frontiere del food
Il Cibo Racconta: nuove frontiere del foodIl Cibo Racconta: nuove frontiere del food
Il Cibo Racconta: nuove frontiere del food
 
Le nuove sfide del franchising 2.0
Le nuove sfide del franchising 2.0Le nuove sfide del franchising 2.0
Le nuove sfide del franchising 2.0
 
Il punto di vendita del futuro all’insegna di tecnologia e produttività
Il punto di vendita del futuro all’insegna di tecnologia e produttivitàIl punto di vendita del futuro all’insegna di tecnologia e produttività
Il punto di vendita del futuro all’insegna di tecnologia e produttività
 
La governance degli acquisti indiretti
La governance degli acquisti indirettiLa governance degli acquisti indiretti
La governance degli acquisti indiretti
 
La governance del processo commerciale
La governance del processo commercialeLa governance del processo commerciale
La governance del processo commerciale
 
Le sfide del packaging nel settore alimentare: le tecnologie di stampa tra si...
Le sfide del packaging nel settore alimentare: le tecnologie di stampa tra si...Le sfide del packaging nel settore alimentare: le tecnologie di stampa tra si...
Le sfide del packaging nel settore alimentare: le tecnologie di stampa tra si...
 
Promo in store: la cartotecnica al servizio del punto di vendita
Promo in store: la cartotecnica al servizio del punto di venditaPromo in store: la cartotecnica al servizio del punto di vendita
Promo in store: la cartotecnica al servizio del punto di vendita
 
Retail: nuovi modelli organizzativi
Retail: nuovi modelli organizzativiRetail: nuovi modelli organizzativi
Retail: nuovi modelli organizzativi
 
Il magazzino baricentro della supply chain dei beni di consumo
Il magazzino baricentro della supply chain dei beni di consumoIl magazzino baricentro della supply chain dei beni di consumo
Il magazzino baricentro della supply chain dei beni di consumo
 
Beauty & retail: Cosmoprof
Beauty & retail: CosmoprofBeauty & retail: Cosmoprof
Beauty & retail: Cosmoprof
 

Ingaggiare il consumatore multicanale

  • 1. A prova di cliente multicanale I FORUM DI LARGO CONSUMO EstrattodaLargoConsumon.5/2013 L’interazione digitale con il consumatore è ormai un’esigenza acquisita. La sfida è lo sviluppo di metriche e kpi adatte al nuovo contesto. Il Crm si fonde con il social e diventa 2.0. © Editoriale Largo Consumo srl DIGITAL MARKETING
  • 2. he il consumatore oggi sia mediamente più istruito e che acceda a più fonti per informarsi sui prodotti, spo- gliando la marca degli aspetti più retorici per andare “al sodo” del vero valore dei prodotti e delle imprese, è ormai un concetto acquisito. La dimensione digitale ha evi- dentemente un ruolo determinante in questa trasformazione, perchè rende più facile l’accesso a informazioni, provenienti dalle imprese o tra consumatori stessi, che prima prevedeva- no più barriere alla circolazione. Alla luce di ciò anche il concetto di loyalty e la missione del Crm sono messi alla prova. Siamo fedeli a una marca o a una insegna perchè ci crediamo davvero, o semplicemente perchè ci mancava l’informazione circa una possibile alterna- tiva? Questa domanda è più attuale che mai. La questione, quindi, non è se l’approccio multicanale al marketing sia uti- le: assumiamo oggi di sì. Piuttosto, se non sia il tempo per una riflessione matura sui termini della sua concreta applica- zione. Il tema attorno cui ruota la discussione è l’individua- zione degli indicatori di performance delle azioni di digital marketing. Sembra ormai assodato che i kpi tipici del marke- ting tradizionale non siano facilmente applicabili a questo ambito. Le imprese più evolute in tal senso si sono orientate verso lo sviluppo di propri criteri interni di misurazione del Roi. Se si dimostreranno funzionali, diventeranno standard per tutto il settore. Un altro tema è l’evoluzione dal Crm tra- dizionale al social Crm, o Crm 2.0. Su questi argomenti Largo Consumo, con il supporto del Politecnico di Milano, ha promosso nel febbraio scorso una tavola rotonda a porte chiuse sul tema: “L’engagement del consumatore multicanale nel largo consumo” moderata dal C nostro giornalista Armando Garosci, di cui in queste pagi- ne vi diamo conto. Il video-resoconto ragionato è sul nostro canale www.youtube.com/largoconsumo. POLITECNICO: L’EPOCA DELLA MULTICANALITÀ A dare il via al dibattito è stato Giuliano Noci, docente di Marketing e prorettore del Politecnico di Milano, che ha trat- teggiato come tema di fondo il cambiamento del rapporto fra l’individuo e il mondo della marca e delle insegne. «Nei sei an- ni di analisi condotta dal Politecnico, insieme con Nielsen, nel- l’ambito dell’Osservatorio Multicanalità – ha esordito – abbia- mo visto enormi cambiamenti. Un primo elemento centrale: or- mai oltre il 50% degli italiani vive l’interazione con il sistema della marca e con le insegne in una prospettiva multicanale. Ciò significa che i meccanismi di formazione delle preferenze e del processo d’acquisto seguono regole significativamente diverse rispetto al passato. Oltre 28 milioni di italiani formano le loro opinioni utilizzando l’ambiente del web, ne sono influenzati e sono influenzatori; si muovono in questo spazio fisico/digitale commutando: il customer journey ha così una sua declinazione in un ambiente a 360 gradi, in cui è sempre più difficile discri- minare tra il mondo digitale e il mondo fisico». Per le imprese, il tema fondamentale oggi è la definizione di una «legacy tra i diversi canali, perchè le aziende tendono a la- vorare in una logica di aggiunta di canali, mentre l’individuo ra- giona in una logica di piena integrazione tra di loro. Ecco per- ché la multicanalità in sé è la negazione dell’esistenza di canali. Sembra un paradosso ma non lo è: il consumatore non discri- mina, ma vede svilupparsi davanti a sé un percorso che si dipa- na secondo touch point diversi, tutti essenziali». Ne deriva che le imprese si trovano di fronte alla più poten- te variabile di cambiamento pervasivo da un punto di vista or- ganizzativo: «una sfida da Ceo, non da Cmo», secondo Noci. Oggi la marca/insegna deve ragionare in chiave “stocasti- CONSUMATORI A prova di cliente multicanale DIGITAL MARKETING L’interazione digitale con il consumatore è ormai un’esigenza acquisita. La sfida è lo sviluppo di metriche e kpi adatte al nuovo contesto. Il Crm si fonde con il social e diventa 2.0. di Leonardo Rastelli e Armando Garosci IFORUM DILARGO CONSUM O Guarda la sintesi video degli interventi dei partecipanti alla tavola rotonda su: www.youtube.com/largoconsumo Altri approfondimenti: La multicanalità nel largo consumo http://tinyurl.com/MulticanalitaDigitale ̈ 79LARGO CONSUMO n. 5/2013 Scaricato da www.largoconsumo.info
  • 3. CONSUMATORI ca”, ovvero «mettere a disposizione del consumatore un com- fortable environment, un bundle di strumenti e di contenuti in cui l’individuo fa pick-up». Per centrare questo obiettivo, è evidente che si debba disporre, processare, studiare dati in modo adeguato. «L’ascolto, la conoscenza – ha concluso No- ci – diventano elementi fondamentali. E qui arriviamo al tema del big data, che non significa solo disporre di tanti dati, ma anche in modo chiaro di un modello di analisi, capace di in- dicarmi, rispetto alle migliaia di variabili che raccolgo, quel- le per me veramente chiave». PRÉNATAL: LIMARE I CONFINI TRA I CANALI Dopo avere lanciato il suo primo sito e-commerce in Olanda nel 2008, Prénatal lo espande in Italia, Spagna e Portogallo. Questo le ha permesso di essere molto vicino a tutto il mondo digital, che ha dimostrato da subito enorme efficacia per rela- zionarsi con il proprio target di riferimento, molto specifico e con un ciclo di vita ristretto nel tempo. «Abbiamo messo le nuo- ve mamme e i loro bambini – ha spiegato Roberto Chieppa, Group Marketing & eBusiness Director della società – al centro del nostro modello di business con un sistema integrato, liman- do il più possibile i confini tra un canale e l’altro usando un ap- proccio “seamless”, ovvero senza cuciture, avvicinando i cana- li anche con strumenti specifici come il servizio Prenota on line & Ritira in negozio». Tutto questo senza compromessi sul- l’identità di marca e sul valore della proposizione Prénatal: «Con il lancio dell’e-commerce, abbiamo puntato a ricreare un grande negozio on line dove potere trovare, nell’intimità della propria casa, la stessa atmosfera accogliente, professionale e curata che i negozi Prénatal riservano alle proprie clienti. Il ser- vizio è il nostro “Point-of-difference”, l’elemento distintivo che deve essere trasversale e coerente in tutti i canali». Sul fronte delle azioni promozionali, Prénatal sviluppa un fitto calendario di iniziative. «Ci impegniamo a misurare ogni attività in termini di efficacia e ritorno dell’investimento, otti- mizzandone i risultati attraverso un costante e progressivo mi- glioramento. Un esempio specifico è quello del “Crazy Wee- kend”, dove dedichiamo un’offerta esclusiva ad alcuni target di clienti premiandone la fedeltà. Nel tempo abbiamo affinato i cluster di clienti da attivare e i media presidiati, integrando gli strumenti digital, come i coupon on line nominativi leggibili anche da smartphone e le Facebook offer, con quelli più tradi- zionali, come le e-mail e gli sms». L’importante è avere sempre chiari gli obiettivi, senza illudersi sul ritorno immediato di cer- te operazioni. «Per esempio, stiamo testando – ha affermato Chieppa – i cosiddetti negozi connessi, dove diamo al cliente la possibilità di collegarsi al nostro e-shop per effettuare gli ac- quisti di quello che non è immediatamente disponibile in nego- zio. Sappiamo che il ritorno in termini economici potrebbe es- sere limitato ma vogliamo potere offrire ai nostri clienti, anche in una piccola superficie, l’assortimento di un megastore». BARILLA: STIMOLI POSITIVI DAL WEB 2.0 Barilla ha fatto di Mulino Bianco un caso di enorme succes- so, basandosi su due grandi pilastri: i prodotti e la comunicazio- ne, con un modello fondato su un’idea creativa declinata al me- glio su tutti i touch point. «La “big idea” – ha sottolineato Julia Schwoerer, Director Brand Development & Innovation Mulino Bianco – oggi è “Mulino Bianco: un mondo buono”, che rap- presenta peraltro la mission storica del brand ed è applicata su più fronti: la campagna Tv, i nostri pack, la “field activation” (vedi il tour del Mulino, che invita le persone a vivere una gior- nata nel “mondo buono”), il punto di vendita con materiali ad hoc e, naturalmente, Internet e i social network». Quanto al ruolo del digital, l’azienda ha puntato «innanzi- tutto sul suo sito dedicato al Mulino che Vorrei, che va tal- mente bene che non lo abbiamo modificato dal suo lancio 4 anni fa. I visitatori possono interagire con la marca scambian- do opinioni o proponendo idee e consigli sul prodotto, il pack, la pubblicità, le promozioni: più di 6.000 idee sono state pub- blicate, una ventina sono state realizzate. L’anno scorso abbia- mo arricchito la piattaforma con sondaggi che ci permettono di sfruttare ancora meglio i feedback. Ne abbiamo realizzati già circa 70, ci arrivano 15-20.000 risposte per sondaggio». Anche il web 2.0 è un mondo molto importante, perché rap- presenta la parte di target più giovane e critica, come conferma • Il consumatore è sempre più multicanale: accede a più fonti per informarsi sui prodotti e fare acquisti; • la dimensione digitale ha un ruolo determinante in questa tra- sformazione, rendendo più facile l’accesso alle informazioni; • il concetto di loyalty e la mission del Crm sono messi alla prova; • se l’approccio multicanale al marketing è utile, occorre riflet- tere sui termini della sua applicazione e sull’individuazione dei kpi delle azioni di digital marketing; • è interessante anche analizzare l’evoluzione del Crm tradizio- nale verso il social Crm o Crm 2.0. Le motivazioni della tavola rotonda I partecipanti nome funzione azienda Elena Aniello Direttore Marketing Strategico Amadori Paola Merlo Direttore Marketing Italia Artsana Baby Care Edoardo Loasses Head of Customer Marketing Auchan Department Julia Schwoerer Director Brand Development Barilla & Innovation Mulino Bianco Alberto Giacchero Responsabile Crm & Digital Conbipel Davide Surace Head of Digital Media Euronics Teresa Madeddu Area Media Manager Italy, Mondelez Greece, Iberia International Roberto Chieppa Group Marketing Prénatal & eBusiness Director Enrico Manzi Crm Business Development SAP Director Emea Marco Filipponi Direttore Marketing Simply Italia Paolo Denti Amministratore Delegato Thun Giuliano Noci Docente di Marketing Politecnico di Milano Andrea Boaretto Docente di Marketing Politecnico di Milano Servizio fotografico: Gregory Abbate. Servizio video: Paolo Vecchi (Phid srl) Da sinistra: Andrea Boaretto (Politecnico di Milano), Roberto Chieppa (Prénatal) e Julia Schwoerer (Barilla). 80 LARGO CONSUMO n. 5/2013
  • 4. 81LARGO CONSUMO n. 5/2013 CONSUMATORI Schwoerer. «Ci fa bene, perché ci lancia provocazioni anche forti: è un meccanismo sano.Aggiungo che non è vero che i so- cial network non sappiano lavorare sui tre livelli su cui agisce una marca come Mulino Bianco, ovvero quello razionale, la pancia e il cuore. Nel 2012 abbiamo per la prima volta dedicato una persona interna al brand content & community manage- ment: sviluppa un piano editoriale che integra post che parlano di gusto, post che emozionano e contenuti che parlano di am- biente o di nutrizione, con riscontri eccellenti». SAP: DALLA LOYALTY AL PRECISION RETAILING Multicanalità, experience, social, big data: sono tutti temi ri- correnti nei pensieri e nelle strategie dei clienti SAP, che En- rico Manzi, Crm Business Development Director Emea della società, suddivide in tre macro-tipologie. «La prima è quella delle tantissime imprese che non hanno ancora una mentalità multicanale, magari si affacciano su due canali, ma hanno pro- blemi d’integrazione tra di essi; altri clienti di questo tipo fan- no molte promozioni di prezzo, ma spesso non comprendono qual è la loro incisività, magari fanno molta analisi, ma off li- ne e in ritardo». Una seconda tipologia fa riferimento ad aziende che cercano di differenziarsi, hanno abbracciato la multicanalità ma non tutti i canali. «Per esempio – ha aggiun- to Manzi – per alcune il social è ancora “zoppicante”, perché produce molti dati la cui interpretazione ha costi non indiffe- renti». Queste imprese puntano su promozioni personalizzate. «È il caso di Boots, che ha messo in atto un sistema di loyalty molto spinto, che gli consente di comprendere il comporta- mento del cliente e quindi di fargli promozioni mirate. L’azienda ha una rete di negozi, mentre sul sito ha inserito so- fisticati motori di “real time offer”, che pescano informazioni on line e costruiscono un’offerta per il cliente sulla base di quello che ha acquistato prima, di quello che ha scritto sulle preferenze della loyalty card, delle disponibilità a magazzino e delle offerte in atto». Anche Lego «utilizza la loyalty card per capire i gusti del consumatore, approcciandolo a 360°. Senza dimenticare il sistema che riconosce i papà (e i bambi- ni) più fedeli, usandoli come veri advocates». La terza tipologia è quella dei clienti innovativi. «Penso a un retailer francese che ha lanciato un progetto di “precision retai- ling”, utilizzando la mobility in maniera estensiva. In sostanza, quando un cliente entra in negozio non solo gli propone prodot- ti mirati: se fa uno scanning su un vino, lo avverte dei giudizi de- gli amici su Facebook e, se sono negativi, gli consiglia un altro vino, magari insieme con altri prodotti in offerta». Un’ultima ca- se history riguarda la comunicazione. «L’Oréal ha realizzato cartelloni pubblicitari speciali: se la consumatrice li fotografa, una app può riconoscere il prodotto, suggerirle dove comprarlo al miglior prezzo e, se è un rossetto, farle un virtual make up». SIMPLY: L’IMPORTANZA DI “PARLARE AL CUORE” Secondo Marco Filipponi, direttore marketing di Simply Italia, fra i temi di fondo emerge la necessità di “possedere” i nuovi media, che «si muovono molto velocemente, sono molto impegnativi, rappresentano un fattore culturale nuovo e com- plesso. Allo stesso tempo, un altro elemento forte è il saper “parlare al cuore” dei consumatori. Per un retailer è più diffici- le perché il supermercato in questi decenni è cambiato relativa- mente poco. In passato i clienti ci chiedevano negozi in ordine, puliti, banchi pieni, fresco impeccabile, cortesia: oggi i web sur- vey fanno emergere esigenze assai simili. Si è aggiunto per la verità un fattore importante: il time saving, l’esigenza del clien- te di gestire al meglio il proprio tempo. Un tema molto caldo per noi è quindi come fare convivere questa esigenza, che porta a un rapporto funzionale con supermercato, con le opportunità di ar- ricchimento della relazione connesse con il parlare al cuore del cliente. Il dibatto su questo tema è apertissimo». Che cosa può fare il marketing, in un contesto dominato da promozioni e volantini? «Per costruire una proposta al cliente, le nostre modalità operative tradizionali passano attraverso il rapporto con l’industria, il che rende centrale il ruolo del cate- gory manager e del buyer. Utilizzare i nuovi canali per fare semplicemente pubblicità al volantino tradizionale non è pro- duttivo. Dobbiamo semmai lavorare sul concetto della smate- rializzazione del volantino: possiamo prendere quei contenuti che le nostre strutture di acquisti e vendite hanno già condivi- so, smontarli e rimontarli in maniera mirata reindirizzandoli su determinati target con gli strumenti di Crm e arricchendoli ma- gari con contenuti non strettamente commerciali». Fra gli strumenti che consentono a Simply di conoscere me- glio i propri clienti, spicca la carta Nectar. «I dati di cui dispo- niamo attraverso Nectar – ha confermato Filipponi – hanno al- cuni vantaggi, a cominciare dalla freschezza e dalla certezza di determinate informazioni. Stiamo crescendo per quanto ri- guarda le segmentazioni analitiche di performance del cliente, mentre stiamo cercando ulteriori segmentazioni, per esempio sugli stili di consumo». THUN: LE COMMUNITY PER FIDELIZZARE Fondata nel 1950, Thun è un’azienda familiare che ha sapu- to costruire intorno ai suoi inconfondibili articoli da regalo – i famosi angioletti, ma non solo – una community dalle dimen- sioni sorprendenti. «Siamo a metà del guado – ha affermato l’amministratore delegato Paolo Denti – ovvero produttori, ma anche retailer con 366 negozi monomarca in Italia e più di 700 negozi multimarca che presidiamo con strutture shop-in-shop. Partiti con articoli prevalentemente da collezionismo, negli ulti- mi anni ci siamo allargati alla regalistica che copre tutte le ri- correnze: oggi il Natale pesa il 35-40%, la metà di sei anni fa. Senza contare il mondo bimbo e il mondo donna, che stanno ac- quisendo un peso crescente nel nostro business». Per quanto riguarda la fidelizzazione della propria clientela, sulla scia delle molte richieste pervenute proprio dai consumato- ri, sin dal 1998 Thun ha dato vita a una community. «In 14 anni abbiamo raggiunto 100.000 soci, che pagano una quota di 32 eu- ro l’anno, ricevono un regalo di benvenuto, newsletter, parteci- pano a eventi, diventando quindi veri e propri ambasciatori del brand. A fronte di una realtà così ampia e importante, una delle problematiche con cui ci confrontiamo quotidianamente è quel- la della privacy: il tema è delicato e assai complesso, anche Da sinistra: Enrico Manzi (SAP), Marco Filipponi (Simply Italia) e Paolo Denti (Thun). ̈
  • 5. CONSUMATORI perché il sistema non ci aiuta». La cautela è indispensabile, in- somma, ma certo la poca chiarezza normativa non aiuta. «Negli ultimi anni – ha continuato Denti – abbiamo creato un’altra com- munity cui teniamo molto: si tratta di “Thunity”. Abbiamo oggi circa 650.000 clienti coinvolti attraverso sms: un grande target a cui ci rivolgiamo cercando ovviamente di non essere troppo in- vasivi». L’utilizzo degli sms pone in primo piano la problemati- ca dei costi di invio e dell’efficacia del mezzo. Lo ha conferma- to Andrea Boaretto, docente di marketing del Politecnico di Milano, secondo cui «si tratta di un formato che sembra a prima vista semplice ma richiede progettazione strategica. Occorre quindi valutare diverse variabili: i contenuti e la creatività in 160 caratteri, il livello di integrazione con il sistema di Crm azienda- le, se l’invio di sms è legato all’invio e-mail o postale e quindi la gestione del customer database e il conseguente invio multica- nale. Tutto questo tenendo sempre presente la problematica del- la privacy e i suggerimenti del Garante, che individua nell’sms lo strumento percepito come più invasivo. Inoltre, il consumato- re deve percepire un valore aggiunto, per cui è opportuno inter- vallare sms promozionali a sms con contenuti di servizio». EURONICS: IL MOBILE È CENTALE Davide Surace, head of digital media Euronics, è convin- to: «la comunicazione on line deve portare gli stessi valori che un’azienda trasmette off line, ma in modi differenti. In- dubbiamente ho “stravolto” le logiche di comunicazione di una grande realtà come Euronics. Oggi la struttura digitale si compone di 35 persone e ha inglobato tutto il Crm. Certo non è sempre facile fare comprendere l’importanza delle compe- tenze squisitamente digital – penso alle analisi di certi dati – rispetto al marketing tradizionale: per questo, sono convinto occorra un cambio di cultura che deve partire dall’interno delle aziende. In Euronics abbiamo creato una grande centra- le dalla quale vengono generati tutti i contenuti per i diversi device. Non a caso, l’azienda investe nel digital qualcosa co- me il 35% del budget totale». Anche l’advertising on line è trattato in modo diverso. «Per esempio, su YouTube abbiamo riversato video demo dei pro- dotti, che peraltro si possono scaricare anche sul sito Internet, sul mobile e attraverso i Qr code dai volantini: da quando li ab- biamo lanciati, il conversion rate è aumentato del 10%. Senza contare che il livello di spending nei consumatori che hanno un approccio multicanale è maggiore: lo scontrino medio del “pre- nota e ritira” è solitamente il triplo di quello in negozio». Il mobile si conferma uno strumento centrale, un elemento di forza e interazione tra off line e on line. «Lo abbiamo utilizzato in modo massivo, grazie alla nostra centrale di contenuti: oggi Euronics è l’applicazione più scaricata, abbiamo 900.000 dow- nload durante le promozioni. Un caso di successo riguarda il punto di vendita di Como, dove abbiamo utilizzato gli stru- menti più diversificati: dal Qr Code per visualizzare le schede tecniche ai video demo, dalle recensioni sui prodotti fino ai se- gnali acustici, recepiti dagli smartphone più evoluti, che a se- conda di dove il cliente si trova all’interno del negozio, lo av- visano di una promozione. Cosa che si può fare anche all’in- terno degli spot Tv». AMADORI: IL DIGITAL, TEMA STRATEGICO Amadori sente forte la necessità di rivitalizzare il marchio e soprattutto di trovare una nuova relazione con il consumatore, sempre all’insegna di quella “vicinanza” che è un tema forte del- la brand equity. «Un obiettivo che perseguiamo – ha spiegato Elena Aniello, direttore marketing strategico dell’azienda – at- traverso i prodotti e la relazione con i consumatori. Va detto che il digital non era da principio una priorità aziendale: anch’io, co- me il professor Noci, sono convinta che si tratti di una issue sul- la quale ‘sensibilizzare’ l’azienda. E penso che questo compito spetti al marketing, che ha peraltro bisogno di un alleato e deve trovarlo anche nel Cio, perché nel digital – come in ogni proces- so di innovazione – sono importanti anche le componenti tecno- logiche abilitanti. A fronte di una complessità crescente, infatti, c’è bisogno di stringere un’alleanza con chi ti può affiancare nella costruzione di una visione strategica sui fattori abilitanti. In altre parole, sono convinta che il digital non sia un tema di solo marketing, ma che riguardi l’azienda in senso più ampio». Dopo aver puntato per diversi anni sull’immagine da testimo- nial di Francesco Amadori, l’azienda doveva “voltare pagina”. «La televisione restava e resta un mezzo strategico. Realizzata la nostra nuova comunicazione, che ha dato ritorni molto positivi, ci siamo chiesti come andare oltre: riproporre lo spot così co- m’era sul web? Ci abbiamo pensato, ma ragionando su dinami- che in cui il video potesse essere uno strumento di engagement, dando vita a una ‘ruota’ di comunicazione integrata. Per questo abbiamo contattato H Farm (venture incubator che opera a li- vello internazionale in ambito web, digital e new media, ndr), trovando lì la soluzione giusta: una web sitcom in otto puntate, che raccontava la storia del fratello della testimonial Marta alias Teresa Mannino, alle prese con la vita da single. Il prodotto en- tra, ci si presenta come brand, prodotto, ma anche soluzione: du- rante il filmato veniva chiesto al consumatore di interagire, gua- dagnando man mano dei punti finalizzati a un concorso: una ca- se history di successo, a costi davvero competitivi». ARTSANA È ATTENTA AI CONTENUTI “FISICI” Azienda tradizionale dalle solidissime radici e forte di un marchio-mito quale Chicco, Artsana ha approcciato solo in tempi relativamente recenti le problematiche del mondo digi- tal. «Le nostre mamme – ha riconosciuto Paola Merlo, diret- tore marketing Italia baby care – sono cresciute con noi e adesso sono sui social network: da qui lo stimolo a entrare, ma anche l’inevitabile “apprensione” nell’approcciare una realtà molto complessa e poco conosciuta dalle aziende come Facebook, che sapevamo avrebbe potuto esporci a giudizi e commenti anche negativi. La verità è che, alla fine, è lo stes- so consumatore che si associa all’azienda, difendendone le posizioni ufficiali e quindi sfatando le preoccupazioni». Nel mondo retail Chicco, l’azienda conta circa 380.000 carte fedeltà, che corrispondono a clienti che hanno fatto un acquisto di una certa entità nel corso dell’anno. «I nostri consumatori è vero che sono sempre più attivi nel mondo digitale, ma è anche vero che ci chiedono contenuti e anche tanta esperienza di tipo 82 Da sinistra: Giuliano Noci (Politecnico di Milano), Armando Garosci (Largo Consumo) e Davide Surace (Euronics). LARGO CONSUMO n. 5/2013
  • 6. 83 CONSUMATORI “fisico”. Infatti sono molto apprezzati i nostri corsi specifici ri- volti ai genitori quali i corsi sulla nanna o i corsi svezzamento, temi che sono nuovi e che possono preoccupare soprattutto le mamme primipare. È vero quindi che, se è giusto essere sul di- gital, dobbiamo continuare a tenere in considerazione tutti gli altri strumenti di comunicazione tradizionali che ci consentono di essere sempre vicini al nostro consumatore trasferendo il va- lore della nostra marca». In un contesto di cambiamento gene- rale, «Chicco continua a investire anche nell’editoria, che si sta evolvendo approcciando le imprese proponendo dei progetti specifici e strutturati studiati sul cliente con contenuti ad hoc. Ci si aspetta che anche le agenzie riescano a ridefinirsi un ruolo per non rimanere dei media planner». AUCHAN: IL CATEGORY DEI CONSUMATORI Innovare significa anche passare dal category di prodotto a un concetto di category dei consumatori. Ne è convinto Edo- ardo Loasses, head of customer marketing department di Au- chan, retailer che «utilizza il volantino come principale stru- mento di comunicazione con i consumatori e lo costruisce avendo come baricentro il prodotto. Dal punto di vista del cu- stomer marketing, bisognerebbe iniziare a pensare di girare il baricentro verso il cliente. Una rivoluzione che dovrebbe per- meare tutta l’azienda». La carta Nectar consente di clusterizza- re minuziosamente i clienti Auchan. «Dovremmo partire da un ordine di priorità che già abbiamo: le mamme, i clienti gour- mand, gli appassionati di vino o di giardinaggio sono solo al- cuni esempi. Nel caso degli estratti conto Nectar, spediti trime- stralmente, abbiamo 52 tipi di offerte regalate sulla base delle abitudini di acquisto del singolo cliente. Ogni volta che il ciclo arriva alla fine, si resetta in vista di quello successivo. Sempre per quanto riguarda l’estratto conto, abbiamo offerte con un tasso di redemption altissimo, superiore al 40%, dando punti (e non sconti) a clienti particolarmente fedeli». Anche il sito In- ternet di Auchan, lanciato cinque anni fa, ha notevoli potenzia- lità: basti pensare alle visite mensili – circa 1,1 milioni – e ai 900.000 visitatori unici. «Oggi è semplicemente la vetrina del- le promozioni, dove carichiamo il volantino così com’è e il consumatore lo può sfogliare. Sotto Natale abbiamo lanciato l’iniziativa “Sette volte buoni”, sette offerte flash che duravano 24 ore redimibili nei due giorni successivi, chiedendo ai colle- ghi degli acquisti di darci prodotti che stessero sul mercato del- la rete. I risultati sono stati molto positivi: il primo giorno, con 150.000 visite, è letteralmente esploso, 4.000 coupon scaricati e 996 Nintendo 3DS vendute, oltre a Tv e altro ancora». MONDELEZ: IL SOCIAL GENERA BUSINESS Mondelēz International (che dal 29 aprile scorso anche in Italia è “erede” di Kraft Foods, ndr) ha sviluppato notevoli esperienze digital. «Se parto dalla mia esperienza internazio- nale – ha esordito Teresa Madeddu, area media manager Italy, Greece, Iberia – posso dire che il paese più evoluto è la Grecia, a seguire Italia e Spagna. In Gre- cia, già sei anni fa abbiamo cominciato a puntare sul web per rivitalizzare Lacta, storico brand locale nel mercato cioccola- to. Siamo partiti con semplici banner fino ad arrivare al mobile. Il prodotto è cre- sciuto molto in termini di volumi, tanto da convincerci a utilizzare buona parte degli investimenti in comunicazione per Lacta sul mobile, che per noi significa display e concorsi. Sempre su Lacta, nell’otto- bre 2012, attraverso Facebook abbiamo lanciato un concorso chiedendo ai nostri follower di inviarci una foto collegata a una storia, ottenendo quasi 500.000 risposte. Tra tutti coloro che hanno partecipato abbiamo selezionato tre storie, coin- volgendo i protagonisti in un film: l’avant-première, il 10 feb- braio scorso, è stata un grande successo». Quanto all’Italia va segnalata un’attività incentrata lo scorso gennaio su Jocca e veicolata esclusivamente attraverso il web: Facebook, display sui principali siti, search. «Senza spendere cifre particolarmente elevate abbiamo avuto un incremento delle vendite pari al 40% rispetto allo stesso periodo del 2012. Un risultato sorprendente ottenuto grazie al forte engagement dell’attività e della conoscenza del consumatore». In Italia, lo scorso anno l’azienda ha riservato il 20% degli investimenti in advertising al digital: «Una percentuale che quest’anno salirà al 22%. Da quest’anno stiamo considerando il mobile con vi- deo, banner e iniziative mirate. Per ciò che riguarda la tv, nei prossimi anni andremo a ricercare i canali sempre più affini ai nostri targets puntando sui canali tematici». CONBIPEL: CRESCE IL RUOLO DEL CRM Alberto Giacchero, responsabile Crm e digital di Conbipel, ha chiuso il lavori sottolineando che il ruolo del Crm, «oggi- giorno è sempre più importante all’interno delle strategie di marketing di un’azienda, e anche in Conbipel negli ultimi anni si è ritagliato un posto di primo piano. L’incremento della fre- quenza di acquisto e della retention dei clienti fidelizzati è la sfida per i prossimi anni, dove servirà un approccio maggior- mente basato sulla qualità. Qualità nella pulizia del database, troppo spesso non aggiornato o con dati di contatto errati, qua- lità nelle offerte veicolate, che dovranno essere sempre più esclusive e realmente vantaggiose per i clienti e qualità nella definizione dei target, in modo da non inflazionare le comunica- zioni verso i clienti, generando un rifiuto da parte di questi ultimi verso l’azienda e il suo programma di loyalty. E qualità nella comu- nicazione, con un utilizzo sempre più mas- siccio della cross-medialità, mettendo in campo tutte le forme di comunicazione pos- sibili verso i clienti, veicolando un unico messaggio chiaro e coerente su ogni canale (sms, e-mail, social media, website), strada che peraltro Conbipel ha già imboccato da circa due anni a questa parte». I Da sinistra, Elena Aniello (Amadori), Paola Merlo (Artsana), Edoardo Loasses (Auchan), Teresa Madeddu (Mondelez Interna- tional) e Alberto Giacchero (Conbipel). I MEZZI CHE INVOGLIANO ALL’ACQUISTO % rispondenti base utenti internet 2011 2012 Televisione 37 40 Materiali/Iniziative nel pdv 22 22 Internet 11 16 Stampa 10 11 Affissioni 9 8 Radio 7 6 Cellulare 2 2 Nessuno di questi 30 28 Fonte: Osservatorio Multicanalità 2012 - Largo ® Politecnico di Milano-Dip.to di Consumo Ingegneria Gestionale, Nielsen, Connexia LARGO CONSUMO n. 5/2013