3. Avvertenze «prima dell’uso»
«Non sempre la figura del narratore
coincide con quella a cui appartiene il
punto di vista; quest’ultimo cambia più
frequentemente della voce narrante,
poiché può accadere che il narratore
eterodiegetico, onnisciente o ignorante,
di volta in volta possa assumere il
punto di vista di un suo personaggio
per evidenziarne meglio la psicologia».
FIORENTINO, C. (1999). Ambito disciplinare 4 e 9. Italiano. L’analisi del testo
letterario. Napoli, Edizioni Simone, p. 53.
A cura di Anna Rita Vizzari
10. Focalizzazione interna multipla
Un dato evento è
narrato dai
differenti punti
di vista di
altrettanti
personaggi.
!
!
!
A cura di Anna Rita Vizzari
15. Narratore eterodiegetico
Narra la storia
dall’esterno (in
prima o in terza
persona).
Focalizzazione
esterna o zero
A cura di Anna Rita Vizzari
16. Narratore eterodiegetico palese
Nella narrazione
inserisce commenti e
opinioni espressi in
prima persona e
adatta il proprio
punto di vista a quello
dei personaggi.
Focalizzazione
esterna
A cura di Anna Rita Vizzari
18. Narratore extradiegetico
Di 1°: racconta
una storia
avvenuta a terzi
Focalizzazione
zero o esterna
A cura di Anna Rita Vizzari
19. Narratore intradiegetico
Di 2°: racconta una
storia vissuta in prima
persona all’interno di
un racconto narrato in
terza persona.
Focalizzazione
interna
20. Adesso esercitiamoci noi
Quale Focalizzazione?
interna fissa
interna variabile
interna multipla
esterna
zero
Quale Narratore?
autodiegetico
allodiegetico
eterodiegetico palese
eterodiegetico assente
Alessandro Manzoni, I Promessi sposi
Renzo, alla prima, rimase impicciato. Dopo un lungo
dibattere e cercare insieme, conclusero che i guai
vengono bensì spesso, perché ci si è dato cagione; ma
che la condotta più cauta e più innocente non basta a
tenerli lontani; e che quando vengono, o per colpa o
senza colpa, la fiducia in Dio li raddolcisce, e li rende utili
per una vita migliore. Questa conclusione, benché
trovata da povera gente, c'è parsa così giusta, che
abbiam pensato di metterla qui, come il sugo di tutta la
storia.
La quale, se non v'è dispiaciuta affatto, vogliatene bene
a chi l'ha scritta, e anche un pochino a chi l'ha
raccomodata. Ma se in vece fossimo riusciti ad
annoiarvi, credete che non s'è fatto apposta.
A cura di Anna Rita Vizzari
21. Soluzione
Quale Focalizzazione?
interna fissa
interna variabile
interna multipla
esterna
zero
Quale Narratore?
autodiegetico
allodiegetico
eterodiegetico palese
eterodiegetico assente
Alessandro Manzoni, I Promessi sposi
Renzo, alla prima, rimase impicciato. Dopo un lungo
dibattere e cercare insieme, conclusero che i guai
vengono bensì spesso, perché ci si è dato cagione; ma
che la condotta più cauta e più innocente non basta a
tenerli lontani; e che quando vengono, o per colpa o
senza colpa, la fiducia in Dio li raddolcisce, e li rende utili
per una vita migliore. Questa conclusione, benché
trovata da povera gente, c'è parsa così giusta, che
abbiam pensato di metterla qui, come il sugo di tutta la
storia.
La quale, se non v'è dispiaciuta affatto, vogliatene bene
a chi l'ha scritta, e anche un pochino a chi l'ha
raccomodata. Ma se in vece fossimo riusciti ad
annoiarvi, credete che non s'è fatto apposta.
A cura di Anna Rita Vizzari
22. Adesso esercitiamoci noi
Quale Focalizzazione?
interna fissa
interna variabile
interna multipla
esterna
zero
Quale Narratore?
autodiegetico
allodiegetico
eterodiegetico palese
eterodiegetico assente
Luigi Pirandello, La patente
Con quale inflessione di voce e quale atteggiamento
d'occhi e di mani, curvandosi, come chi regge
rassegnatamente su le spalle un peso insopportabile, il
magro giudice D'Andrea soleva ripetere: «Ah, figlio
caro!» a chiunque gli facesse qualche scherzosa
osservazione per il suo strambo modo di vivere!
Non era ancor vecchio; poteva avere appena
quarant'anni; ma cose stranissime e quasi inverosimili,
mostruosi intrecci di razze, misteriosi travagli di secoli
bisognava immaginare per giungere a una qualche
approssimativa spiegazione di quel prodotto umano che
si chiamava il giudice D'Andrea.
E pareva ch'egli, oltre che della sua povera, umile,
comunissima storia familiare, avesse notizia certa di quei
mostruosi intrecci di razze, donde al suo smunto sparuto
viso di bianco eran potuti venire quei capelli crespi
gremiti da negro; e fosse consapevole di quei misteriosi
infiniti travagli di secoli, che su la vasta fronte
protuberante gli avevano accumulato tutto quel groviglio
di rughe e tolto quasi la vista ai piccoli occhi plumbei, e
sconforto tutta la magra, misera personcina.A cura di Anna Rita Vizzari
23. Soluzione
Quale Focalizzazione?
interna fissa
interna variabile
interna multipla
esterna
zero
Quale Narratore?
autodiegetico
allodiegetico
eterodiegetico palese
eterodiegetico assente
Luigi Pirandello, La patente
Con quale inflessione di voce e quale atteggiamento
d'occhi e di mani, curvandosi, come chi regge
rassegnatamente su le spalle un peso insopportabile, il
magro giudice D'Andrea soleva ripetere: «Ah, figlio
caro!» a chiunque gli facesse qualche scherzosa
osservazione per il suo strambo modo di vivere!
Non era ancor vecchio; poteva avere appena
quarant'anni; ma cose stranissime e quasi inverosimili,
mostruosi intrecci di razze, misteriosi travagli di secoli
bisognava immaginare per giungere a una qualche
approssimativa spiegazione di quel prodotto umano che
si chiamava il giudice D'Andrea.
E pareva ch'egli, oltre che della sua povera, umile,
comunissima storia familiare, avesse notizia certa di quei
mostruosi intrecci di razze, donde al suo smunto sparuto
viso di bianco eran potuti venire quei capelli crespi
gremiti da negro; e fosse consapevole di quei misteriosi
infiniti travagli di secoli, che su la vasta fronte
protuberante gli avevano accumulato tutto quel groviglio
di rughe e tolto quasi la vista ai piccoli occhi plumbei, e
sconforto tutta la magra, misera personcina.A cura di Anna Rita Vizzari
24. Adesso esercitiamoci noi
Italo Svevo, La coscienza di Zeno.
Vedere la mia infanzia? Più di dieci lustri me ne
separano e i miei occhi presbiti forse potrebbero
arrivarci se la luce che ancora ne riverbera non
fosse tagliata da ostacoli d’ogni genere, vere alte
montagne: i miei anni e qualche mia ora.
Il dottore mi raccomandò di non ostinarmi a
guardare tanto lontano. Anche le cose recenti
sono preziose per essi e sopra tutto le
immaginazioni e i sogni della notte prima. Ma un
po’ d’ordine pur dovrebb’esserci e per poter
cominciare ab ovo, appena abbandonato il
dottore che di questi giorni e per lungo tempo
lascia Trieste, solo per facilitargli il compito,
comperai e lessi un trattato di psico-analisi. Non
è difficile d’intenderlo, ma molto noioso.
Quale Focalizzazione?
interna fissa
interna variabile
interna multipla
esterna
zero
Quale Narratore?
autodiegetico
allodiegetico
eterodiegetico palese
eterodiegetico assente
A cura di Anna Rita Vizzari
25. Soluzione
Italo Svevo, La coscienza di Zeno.
Vedere la mia infanzia? Più di dieci lustri me ne
separano e i miei occhi presbiti forse potrebbero
arrivarci se la luce che ancora ne riverbera non
fosse tagliata da ostacoli d’ogni genere, vere alte
montagne: i miei anni e qualche mia ora.
Il dottore mi raccomandò di non ostinarmi a
guardare tanto lontano. Anche le cose recenti
sono preziose per essi e sopra tutto le
immaginazioni e i sogni della notte prima. Ma un
po’ d’ordine pur dovrebb’esserci e per poter
cominciare ab ovo, appena abbandonato il
dottore che di questi giorni e per lungo tempo
lascia Trieste, solo per facilitargli il compito,
comperai e lessi un trattato di psico-analisi. Non
è difficile d’intenderlo, ma molto noioso.
Quale Focalizzazione?
interna fissa
interna variabile
interna multipla
esterna
zero
Quale Narratore?
autodiegetico
allodiegetico
eterodiegetico palese
eterodiegetico assente
A cura di Anna Rita Vizzari
26. Bibliografia
A cura di Anna Rita Vizzari
•Beccaria G.L. (19962), Dizionario di linguistica: e di filologia, metrica,
retorica, Torino, Einaudi
•Borello C. (a cura di) (2009), Narratologia e didattica, Genova, Sagep
Editrice.
•Genette G. (1986). Figure III: Discorso del racconto, Torino, Einaudi.
•Greimas, A.J. (1968) , La semantica strutturale, Milano, Rizzoli.
•Levorato M.C. (1988), Racconti, storie e narrazioni, Bologna, Il Mulino.
•Propp W. J. (1984), Morfologia della fiaba, Roma, Newton Compton.
•Segre C. (1974), Le Strutture e il tempo, Torino, Einaudi.
•Vizzari A.R., Scrivere un racconto d’avventura partendo da alcuni
character chiave, in Barca, D., & Camizzi, L., Produzione del testo con la
LIM nella scuola secondaria di primo grado. Trento, Erickson, 2011.