2. La flora della Calabria
è caratterizzata dal
Pino laricio, che svetta
all’altezza di 50 m e si
trova soprattutto in
Sila,
3. Dal Pino loricato
presente in poche
migliaia di unità
e dal Pinus nigra che
ha la caratteristica di
trovare il suo gemello
solo nelle alture
abruzzesi.
4. Nelle vaste alture calabresi, troviamo anche querce e l'abete bianco ( Abies
alba), l'agrifoglio, il ciclamino e il pungitopo dalle bacche rosse che dall'autunno
persistono fino a Natale.
Nel sottobosco, vegeta copiosa la felce
aquilina, (contiene una sostanza, la
tiaminasi, che distrugge la vitamina B1 e
provoca tumori,) ed il principe dei funghi,
il porcino (Boletus edulis).
5. Tra le rarità, sulle rupi dell'isola di
Dino sul tirreno, da Marzo ad
Aprile, fiorisce la Primula palinuri
6. Altra rarità, nei pressi di Cinquefrondi,
nel vallone scavato dal fiume
Sciarapotamo, una gigantesca felce
tropicale: la Woodwardia radicans,
ovvero "fossile vivente", specie già
estinta, la cui origine risale al vari milioni
di anni fa.
Nel bosco di Rosarno, l'unica
liana arborea della
vegetazione italiana, la
Periploca graeca, specie
della macchia mediterranea
orientale
7. L'olio essenziale di bergamotto è
indispensabile nell'industria profumiera, nell'industria
farmaceutica (per il suo potere antisettico e
antibatterico, in odontoiatria, ginecologia, ecc.) e
nell'industria alimentare e dolciaria come
aromatizzante di liquori, dolci e bevande. Nel 2001 ha
ottenuto il riconoscimento DOP
In provincia di Reggio Calabria
gli annone, frutto tropicale e il
bergamotto (Citrus bergamia)
di cui si ha quasi il monopolio, da
cui con la spremitura si ottiene
un olio etereo, l'essenza di
bergamotto.
8. In Aspromonte, prospera il garofano selvatico (Dianthus
carthusianorum) detto garofano certosino, il pino marittimo
Sulle rupi, l'odorosa Ginestra (Spartium
Juncem), Araucarie ed Eucalpti.
9. L'area più marittima, la jonica reggina in particolare, è
disseminata di palme e ficus,
10. agavi e fichidindia, caratteristiche di un clima desertico subtropicale, che
danno a questa una visione assolutamente unica per colori e profumi, oltre
che di gelsomini, a cui per la assidua presenza da Kaulon a Brancaleone, la
costa viene denominata "Riviera dei Gelsomini".
11. La vegetazione dell'Aspromonte è molto varia:
Questo è dovuto alla differenza di clima che varia continuamente man mano che si
risale dal mare verso la montagna. Inoltre differisce anche sui tre versanti: quello
ionico con un clima caldo e spesso umido; quello tirrenico più fresco e ombroso e,
infine, quello dello Stretto, una via di mezzo ma più ventilato
Scendendo, man mano, verso le quote medie, vi vegeta
l'abete bianco e rari esemplari di abete rosso, il frassino
12. il faggio, il pino
laricio o calabrese,
l'ontano nero e quello
napoletano, l'acero, il
castagno, e una
curiosa forma di
pioppo tremolo,
capace di raggiungere
30 metri di altezza
con fusti diritti.
13. Una considerazione a parte
spetta all'erica calabrese: infatti il
legno della sua radice viene
considerato il più pregiato al
mondo per la produzione di pipe.
Nelle quote tra i 1000 e i 500 metri la vegetazione cambia a seconda dei versanti: su
quello tirrenico troviamo castagni, faggi, querce, lecci; su quello ionico, invece,
prosperano querce, farnie, farnetti, roveri, roverelle, lecci e castagni domestici con
bellissimi esemplari da frutto.
Da 500 metri troviamo ancora: la quercia, presente anche con maestosi esemplari
secolari; l'ulivo, la cui origine si perde nella notte dei tempi, che venne portato in Calabria
dal primo popolamento ellenico, diffondendosi rapidamente in tutto il territorio regionale.