2. L’energia geotermica è l’energia generata per mezzo di fonti
geologiche di calore e può essere considerata una forma di
energia alternativa e rinnovabile, se valutata in tempi brevi.
Si basa sui principi della geotermia ovvero sullo sfruttamento
del calore naturale della Terra (gradiente geotermico; la
variazione della temperatura all’incremento della profondità
entro la crosta terrestre) dovuto all’energia termica rilasciata
in processi di decadimento nucleare naturale di elementi
radioattivi quali l’uranio, il torio e il potassio contenuti
naturalmente all’interno della terra (nucleo, mantello e crosta
terrestre).
3. L’origine
La prima utilizzazione
dell’energia geotermica per
produrre energia elettrica
avvenne il 4 luglio 1904 a
Larderello, in Toscana per merito
del principe Piero Ginori Conti
che sperimentò il primo
generatore geotermico dove per
la prima volta l’energia prodotta
da quell’impianto permise di
accendere 5 lampadine.
5. Per lo sfruttamento del calore geotermico sono state create le
centrali geotermiche. Il flusso di vapore proviene dal sottosuolo,
liberamente oppure canalizzato tramite perforazione geologica in
profondità, produce una forza tale da far muovere una turbina;
l’energia meccanica della turbina viene infine trasformata in
elettricità tramite un alternatore.
La geotermia consiste nel convogliare i vapori provenienti dalle
sorgenti d’acqua del sottosuolo verso apposite turbine adibite
alla produzione di energia elettrica e riutilizzando il vapore
acqueo per il riscaldamento urbano, per le coltivazioni in serra e
il termalismo. Per aumentare la produzione di vapore acqueo si
ricorre spesso all’immissione di acqua fredda in profondità,una
tecnica utile per mantenere costante il flusso del vapore. In
questo modo si riesce a far lavorare a pieno regime le turbine e
produrre calore con continuità.
6. I soffioni
I soffioni boraciferi di Larderello
sono fluidi che fuoriescono dal
terreno da spaccature naturali o
perforazioni artificiali. I fluidi sono
costituiti da:
- vapore acqueo; 95%
- anidride carbonica
- idrogeno solforato ( ne deriva la
puzza di uova marce)
- metano
- Sali di boro
- altre sostanze.
Le emissioni possono raggiungere una
temperatura di 160° ed una pressione
tra le 4 e le 14 atmosfere.
7. I lagoni
Il lagone è un’emissione di acqua
calda dal sottosuolo, che si
raccoglie in un lago naturale.
Normalmente non raggiunge grandi
dimensioni ed è caratterizzato
dalla presenza di elevata quantità
di Sali minerali, in particolare Sali
di boro
8. Le putizze
La putizza è un’area priva di
vegetazione a causa dell’elevata
presenza di piccoli soffioni, detti
bulicami o fumacchi, che danno
origine a panorami suggestivi che
ricordano paesaggi lunari.
L’elevata temperatura ed il suolo
acido svolgono un’azione
fortemente selettiva nei
confronti della vegetazione: in
queste aree, il brugo ( calluna
vulgaris) è l’unica pianta che
riesce a colonizzare il terreno
9. La geotermia a bassa entalpia
La geotermia a bassa entalpia sfrutta il sottosuolo come
serbatoio di calore in eccesso, presente negli edifici, viene dato
al terreno. Questa operazione è resa possibile dalle pompe di
calore, motori che tutti noi conosciamo nella forma più diffusa
rappresentata dai frigoriferi. Impianti di questo tipo non
necessitano di condizioni ambientali particolari, infatti non
sfruttano né le sorgenti naturali d’acqua calda, né le zone in cui il
terreno ha temperature più alte della media a causa di un
gradiente geotermico più elevato. Quello che questa tecnologia
sfrutta è la temperatura costante che il terreno ha lungo tutto il
corso dell’anno. Normalmente già ad un metro di profondità, si
riescono ad avere circa 10°-15°C. A questo punto si utilizza la
pompa di calore che sfrutta la differenza di calore fra il terreno
e l’esterno per assorbire calore dal terreno e renderlo
disponibile per usi umani.
10. Più questa differenza è alta maggiore è il rendimento. La pompa di
calore necessita di energia elettrica per funzionare,in condizioni
medie ogni 3 kWt resi disponibili si consuma un kWte. Per
rendere l’impianto piu compatibile ed energeticamente auto
sufficiente,si puo abbinare ad un impianto fotovoltaico che
produrrà l’energia necessaria per alimentare la pompa di calore .
Lo stesso impianto puo essere utilizzato per rinfrescare gli
edifici,facendo funzionare la pompa di calore al contrario,quindi
assorbendo il calore della superficie e trasferendola al
sottosuolo. L’alternanza del funzionamento estate/inverno
permette di non raffreddare sensibilmente la zolla di terreno in
cui sono situate le sonde.
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14. Le sonde geotermiche
Per trasferire il calore dal
terreno si utilizzano delle
sonde geotermiche: tubi ad U
costituiti da materiali con
alta trasmissione termica nei
quali passa un liquido che
assorbe il calore e lo porta in
superficie o nel sottosuolo.
Le sonde possono essere di
tre tipi:
- verticali
- orizzontali
- compatte
15. Nel primo caso la sonda scende nel terreno andando verso
temperature più elevate e necessitando di macchinari particolari
per il carotaggio;nel secondo caso è necessario un terreno
sufficientemente pianeggiante nel quali i tubi vengono posati a
seguito di un semplice scavo ad una profondità non elevata ma
anche sul fondo di un lago artificiale o naturale sfruttando, in
questo caso il calore dell’acqua; nel terzo caso le sonde sono
realizzate tramite strutture orizzontali o verticali annegate nel
terreno ad una profondità che può variare tra i 4 e gli 8 metri,
scambiando calore tramite superfici elevate, realizzate tramite
apposite soluzioni strutturali.
16. Le abitazioni in classe A
vantaggi
• Riduzione dei consumi
• Costi di manutenzione contenuti
• Isolamento termico e acustico superiore
• Comfort elevato sia in inverno sia in estate
• Zero emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti
• Valorizzazione immobile
Caratteristiche principali
• Caratteristiche principali delle palazzine Impianto centralizzato con sistema
geotermico per
• riscaldamento/raffrescamento e acqua calda sanitaria
• Riscaldamento e raffrescamento con pannelli radianti,
• per una temperatura più uniforme e un comfort ottimale
• Contabilizzazione individuale consumi energetici e gestione
• autonoma degli impianti di ogni appartamento
• Ricambio d’aria controllato tramite impianto di ventilazione
• centralizzato a recupero di calore
• Alimentazione WC tramite rete duale per riduzione dei consumi d’acqua
potabile
• Isolamento termico integrato con sistema a cappotto
17. Un esempio di
costruzione in classe A.
La troviamo qui a
Milano, zona greco, via
de marchi/ bottelli
Un altro esempio di
costruzione in
classe A. Lo
troviamo a
Milano,zona greco,
via bottelli