1. Organizzazione aziendale
Lezione n. 01
Scuola di specializzazione - Area dei Servizi Clinici
Sotto-Area dei Servizi Clinici Organizzativi e della Sanità Pubblica
prof. Luca Solari - luca.solari@unimi.it
2. Introduzione
Presentazione del docente
Presentazione del programma del corso e della logica che
lo sottende:
Evoluzione delle teorie organizzative e rapporto persona-
organizzazione
Aspetti organizzativi del sistema sanitario italiano
Strumenti di analisi e documentazione organizzativa
Lineamenti di project management
Q&A
3. Il rapporto persona - organizzazione
La relazione tra persona e organizzazione rappresenta
uno dei temi cruciali dell’evoluzione sia delle teorie
dell’organizzazione sia dei cosiddetti approcci
managerialisti alla gestione delle organizzazioni
Lungi dal poter ricostruire il cammino della teoria e della
pratica in dettaglio, questa sessione si concentra sugli
elementi più salienti di questo percorso e ne discute le
implicazioni per l’interpretazione contemporanea
dell’organizzazione
4. La prima fase
La razionalizzazione delle attività produttive
prof. Luca Solari - luca.solari@unimi.it
5. La teoria della burocrazia (M. Weber, 1924)
tre forme di autorità: tradizionale, carismatica e legale-
razionale
scelta di attribuzione del potere sulla base di norme
razionali-legali e separazione della persona dalla
posizione organizzativa
rischio di gabbia di ferro se non si considera il rapporto
tra razionalità rispetto allo scopo e razionalità rispetto al
valore
Separazione della persona dall’organizzazione
6. Lo scientific management (F.W. Taylor,
1856-1915)
Individuare standard lavorativi sulla base di un “metodo
scientifico”, uniformare i metodi di lavoro, assegnare le
mansioni in relazione alle competenze individuali e
definire nuove logiche incentivanti
La “razionalizzazione” del processo produttivo viene
vista come strumento per la riduzione dell’arbitrarietà e
quindi base per la cooperazione
Concezione meccanicistica della persona rispetto al
sistema tecnico-produttivo
7. La seconda fase
La ri-scoperta della cooperazione
prof. Luca Solari - luca.solari@unimi.it
8. Follett, Fayol, Barnard (1924, 1919, 1938)
Forme di gestione democratiche e partecipative
Esprit de corps e principi manageriali
Attenzione ai sistemi sociali di cooperazione
Le persone “sono” l’organizzazione
9. La fase moderna
Paradigma sistemico e teorie delle contingenze
prof. Luca Solari - luca.solari@unimi.it
10. La teoria generale dei sistemi (von Bertalanffy,
anni ’50)
Un sistema è una entità costituita di parti correlate tra
loro, chiamate sottosistmi
Ogni sottosistema attraverso la differenziazione di
funzioni permette di ottenere i vantaggi della
specializzazione
La specializzazione richiede meccanismi di
coordinamento e integrazione
L’approccio sistemico può essere applicato a livelli
diversi (gerarchia dei sistemi)
Modello di inquadramento del problema organizzativo
11. Esempio: una visione sistemica
AMBIENTE
Cultura
Struttura Struttura
sociale fisica
Tecnologia
Hatch, Teoria dell’organizzazione, Il Mulino, 2009
12. Teoria delle contingenze
L’organizzazione di successo si basa sulla capacità di
allineare di diversi fattori del sistema organizzativo
Programma empirico imponente orientato a identificare
set di asserzioni nella forma “Se si è in questa
determinata situazione.... Allora bisogna fare...”
Recupera una visione oggettivista e poggia su criteri di
efficienza e razionalità tecnica
Approccio di successo per la pratica professionale
14. Il sensemaking (Weick, 1995)
Le organizzazioni esistono prevalentemente nelle menti
dei loro membri, sotto forma di mappe cognitive o di
immagini di particolari aspetti dell’esperienza
La mappatura dell’organizzazione e i discorsi che la
accompagnano fanno parte di un processo di reificazione
dell’organizzazione
Il processo di enactment è un processo che definisce
l’ambiente e l’organizzazione
Insistenza sulla peculiarità dell’esperienza specifica
16. Adottare una visione di sistema aperto
L’organizzazione focale è sempre inserita in dinamiche
ed accadimenti che non possono essere rinchiusi
esclusivamente dentro i confini della sua influenza
formale, ne deriva una particolare importanza
dell’ambiente in cui essa si muove
L’organizzazione è un livello di un sistema e contiene
sistemi di ordine inferiore, in quanto tale deve sempre
essere interpretata considerando tali interazioni di
livello
17. Acce(r)ttare la specificità del dato
organizzativo
I modelli generali di funzionamento di una tipologia di
organizzazioni sono utili:
per definire sistemi di regolazione amministrativa
per interpretare uno specifico sistema che dobbiamo analizzare
per definire un linguaggio idoneo ad assicurare la capacità di
comprendersi con altri attori
Tuttavia:
gli accadimenti organizzativi sono sempre specifici nel tempo e
nello spazio e in quanto tali solo parzialmente generalizzabili
il rapporto tra soluzioni tecniche e comprensione degli attori
organizzativi non è universale ed ha un impatto significativo sul
reale funzionamento di un sistema organizzativo
18. Non dare per scontata la razionalità tecnica
In generale, la progettazione organizzativa ha
l’obiettivo di definire in modo “razionale” le
concatenazioni di azioni che l’organizzazione deve
mettere in atto
I sistemi di documentazione organizzativa sono quindi in
generale orientati a fornire una spiegazione
tecnicamente valida delle scelte
Tuttavia:
esiste una distinzione difficilmente limitabile tra organizzazione
formale e organizzazione in azione
a fronte della stessa sistematizzazione posso rinvenire sistemi di
accadimenti anche fortemente differenziati
è proprio lo scostamento tra dato razionalizzato e reale
funzionamento uno strumento euristico per capire come davvero
l’organizzazione opera