File del Concorso "Classe Turistica" promosso da Touring Club Italia.
La 2^B dell'I.T.I.S. "Pacinotti" consegna un'analisi approfondita di Fondi e su come i turisti possano amare questa città
2. Ti stiamo invitando a venirci a
trovare, mi raccomando estendi
questo invito a tutti i tuoi compagni
di classe e a tutte le persone che
vogliono conoscere la nostra città:
Fondi
3. Dove siamo
Fondi è una ridente cittadina di 36.000 abitanti, in provincia di Latina, a metà strada
tra Roma e Napoli, situata nel mezzo della piana omonima circondata dalle catene
montuose degli Ausoni e Aurunci. Si affaccia sul Mar Tirreno con 13 KM. di costa
sabbiosa, impreziosita da dune coperte di vegetazione marittima, purtroppo quasi
del tutto scomparse altrove.
Come si arriva a Fondi:
In auto:
Da Nord è possibile raggiungere Fondi con l’autostrada A1, uscendo al casello di
Frosinone ; si prosegue percorrendo la SS156 per Terracina.
Da Terracina proseguire sulla SS 7 Appia,Monte San Biagio, oppure sulla SS213
Flacca seguendo le indicazioni per Fondi.
Da Sud uscire dall’autostrada A1 al casello di Cassino e proseguire per Formia
(Superstrada Cassino – Formia) e proseguire per Gaeta – Sperlonga – Fondi
attraverso la S.S. n° 156 Flacca, oppure continuare per la S.S. n° 7 Appia per Itri –
Fondi
In treno:
Scendere alla stazione di Fondi – Sperlonga sulla linea Roma – Napoli
4.
5. Le origini di Fondi sono leggendarie, si
narra , infatti, che Ercole, nella sua X ^
Fatica, per riprendersi i suoi buoi, uccise
il mostruoso gigante Caco, brigante che
terrorizzava il territorio circondato dai
monti Ausoni e Aurunci. Ne fece a pezzi
il corpo e poi, per tranquillizzare gli
abitanti del luogo impauriti, formò un
quadrato con delle rocce al centro
dell’arco montuoso, nel quale costruì un
tempio a Zeus.
6. La preistoria e il Castelliere sec. XII °-X ° a.C.
Si tratta di un insediamento
fortificato, costruito sul Monte
Vitruvio che sovrasta Fondi e
risalente all’età del ferro. Si
possono notare le tre cinte
murarie,i terrapieni e i fossati.
Sono in pochi a sapere del suo
ritrovamento, perché i testi
storici riferiscono che la
maggior parte di essi è
presente soprattutto in
Liguria, Venezia Giulia o
Umbria. Invece un tipico
Castelliere si trova proprio nel
territorio di Fondi, al confine
col comune di Lenola.
7. Quel quadrato ricorda il classico
insediamento romano di forma
quadrangolare racchiuso da mura
con quattro porte in corrispondenza
delle vie di accesso al cardine e al
decumano, le due strade principali
che si intersecavano, aprendosi , al
loro incrocio, in un foro, la piazza
principale, oggi Piazza santa Maria.
17. La Via Appia
Questa via voluta
dal censore Appio
Claudio Cieco nel
312 a a.C. , da Roma
portava fino a
Brindisi e
attraversava
Fondi nel tratto del
decumano massimo,
al centro del
castrum.
Fu proprio questa via a dare
importanza a Fondi perché strada
obbligata per commerci e viaggi.
21. Un po’ di storia …
Simbolo di Fondi ed eloquente esempio del potere
signorile, il Castello di Fondi è di certo uno dei
pochissimi esempi di fortificazione in pianura
composto da un mastio e da una rocca , un
imponente complesso difensivo . La Rocca fu fatta
costruire da Roffredo III Caetani nel 1319-29. In
origine vi abitavano i dell’Aquila che furono i
Signori di Fondi fino all’arrivo dei Caetani, i quali
fecero costruire anche l’adiacente Palazzo , ricco di
decorazioni gotico-maiorchino, mensole alle
finestre, un imponente scalone, e tanti reperti …
23. Palazzo Caetani
Stemma dei conti di Fondi
Particolare
di una
finestra
Stemma dei vari
Signori di Fondi :
dell’Aquila, Caetani, G
onzaga, Colonna, Guz
man, Sangro …
24. Giulia
Gonzaga
Contessa di Fondi, famosa per
la sua bellezza e per la sua
illuminata cultura che la
portarono circondarsi di
poeti e artisti.
Nell’agosto del 1534 fu oggetto
di un tentativo di rapimento
da parte di Kheyr ed-
Din, detto il Barbarossa ,che
voleva portarla in dono al suo
sultano Solimano I °.
A 13 anni aveva sposato
Vespasiano Colonna, conte di
Fondi, ma dopo soli due anni
rimase vedova e governò la
contea di Fondi da sola e con
grande sapienza. Dopo il
tentativo di rapimento si
trasferì a Napoli dove morì nel
1566.
Presunto ritratto di Giulia
Gonzaga
26. Particolari
San Pietro benedicente
Edificio di culto costruito
sui resti di un tempio
romano dedicato a Giove
Nel III ° sec d.C. era già sede di
un vescovo nominato nel 236
da papa Antero.
E’ una chiesa a tre navate che
vede sull’altare centrale un
crocifisso ligneo dell’XI sec.
, forse il più antico dipinto su
tavola conservato in Italia. Ci
sono cappelle,dipinti,mosaici
… e il sepolcro di Cristoforo
Caetani, padre di Onorato II °.
27. L’antipapa Clemente VII °
Secondo la tradizione, su questo
Sedile marmoreo, che si trova in
san Pietro, nel 1378 sedette
Clemente VII °, l’Antipapa eletto
da Onorato I ° Caetani durante un
conclave da lui riunito e che
stabilì la sede papale ad
Avignone, lasciando a Roma
il papa Urbano VI °.
Ha inizio lo Scisma
d’Occidente
Cattedra cosmatesca
29. Costruita su un tempio
pagano ha uno stile
rinascimentale. Fu
fatta costruire da
Onorato II ° Caetani e
al suo interno si
trovano gruppi di
statue, finestre
romaniche, capitelli,
opere pittoriche e
bassorilievi di pregio.
Di grande valore è
il Tabernacolo, un bassorilievo in
marmo che presenta
lo stemma dei Caetani.
30. San Domenico e san Tommaso
La chiesa di san Domenico
forma una grande struttura
conventuale e fu intitolata al
santo che l’ebbe in dono dai
Benedettini nel 1215.
Successivamente fu fatta
ricostruire nel 1466 ad opera
di Onorato II ° Caetani.
All’interno c’è una cappella
dedicata a san Tommaso
perché per alcuni anni ha
custodito le spoglie del santo
che, in vita, di certo, vi aveva
soggiornato per diverso
tempo, nelle sue visite alla
sorella Adelasia che aveva
sposato il conte Ruggero II°
dell’Aquila
31. La Giudea sec. IV ° -V °
L’antico quartiere
ebraico fu ben
inserito nella città di
Fondi e si trova al
limitare delle mura
del castrum.
Presenta una
Sinagoga sulle cui
pareti è possibile
cogliere simboli e
elementi tipici della
cultura e religione
ebraica.
33. La chiesa di san Francesco ha l’interno
a due navate in stile gotico con influssi
romanici. Si presenta come un
complesso conventuale grazie alla
presenza di un prezioso chiostro.
Ancora una volta è stato Onorato I °
Caetani a iniziarne il restauro, poi
terminato da Onorato II °. Diversi
particolari all’interno ne attestano il
valore architettonico.
36. Si tratta di una chiesa in stile moderno
nata in mezzo al quartiere popolare
37. Ancora storia e arte …
Basta percorrere il Corso Appio
Claudio, ex Decumano massimo del
castrum, visitare i resti del Convento
delle Benedettine, o di tante altre chiese
come San Martino, l’ex chiesa di san
Bartolomeo, la chiesa di san Giovanni
Gerosolimitano, della Madonna del
Soccorso, i resti del tempio di
Iside, entrare nella villa Cantarano , o
nellaVilla Placitelli e molto altro ancora …
40. E dalle nostre spiagge vedi anche
le isole dell’Arcipelago Pontine che
puoi facilmente raggiungere …
41. Il lago di Fondi
E’ il più grande lago costiero salmastro del Lazio
Meridionale. Si tratta di un ambiente naturale a
forma di mezzaluna molto articolata che
comunica col mare attraverso due canali e che
vede variare il livello delle acque in relazione ai
cicli delle maree. E’ un’area che rientra nelle Zone
a protezione speciale dell’Istituto per la Fauna
Selvatica, dal momento che sono molte le specie
animali e vegetali che ospita, considerando che si
tratta di un sistema unico che fa da ponte tra il
Nord-Est d’Europa e i paesi mediterranei per le
rotte migratorie di numerosi uccelli.
49. Uscendo dalla città
La Villa di Tiberio e
Museo Archeologico a
Sperlonga
L’Abbazia di
San Magno
Uscendo dalla città ,Fondi ha ancora
tante cose da offrirti e
se non ti pesa fare qualche
chilometro le scoprirai …
50. Abazia di San Magno sec V °
La tradizione vuole che
l’abazia sia stata fondata da
S. Onorato nel 522 per
ricordare il martirio in cui
persero la vita migliaia di
martiri cristiani tra cui S.
Magno e S. Paterno.
La chiesa presenta una
pianta a croce latina e una
cripta sotto il presbiterio. Ci
sono pitture murarie
risalenti al sec. XII ° quando
il monastero fu donato
all’abazia di Montecassino
dal console di Fondi.
L’interno offre al visitatore
mirabili affreschi dell’XI °
sec. Per duecento anni è stata
abbandonata fino al restauro
avvenuto nel 2000.
53. Villa di Tiberio
Andando a Sperlonga,
che dista pochi Km. da
Fondi, troviamo una
villa romana
marittima del I °
secolo d. C., dove
trascorreva le vacanze
l’imperatore Tiberio .
Sono pochissimi a
sapere che Tiberio ha
radici fondane perché
sua madre,
l’imperatrice Livia, era
nativa della nostra
città.
54.
55.
56.
57. Per concludere …
Speriamo di avervi fatto vedere
abbastanza,
suscitando in voi il
desiderio di venirci
a trovare e vi
assicuriamo che
non avete visto
tutto … c’è tanto
altro … perciò a ognuno
di voi diciamo:
Vieni da
noi?
ti
aspettiamo,
ARRIVEDERCI!
58. Legenda dei temi trattati
* il mondo mitologico e le leggende delle origini
* il mondo preistorico (mura megalitiche,castelliere …)
* il mondo pre-romano e romano (castrum, terme, mura,
Portella, reperti museali, le ville marittime : villa di Tiberio)
* il sistema viario romano : la Via Appia antica
* l’insediamento ebraico : la Giudea
* i luoghi di culto ( antichi e nuovi); l’Antipapa Clemente VII °
* il monachesimo occidentale : abazia di San Magno
* il Medioevo : Castello
* il Rinascimento: Palazzo Caetani, i Signori di Fondi, Giulia
Gonzaga
* aspetti naturalistici : le acque ( mare, lago, sorgenti, mulini)
* lo svago, le feste locali e le iniziative nazionali
* l’alimentazione e i prodotti dell’agricoltura locale
59. ITIS “PACINOTTI” FONDI (LATINA)
via Appia lato Itri ,75 tel. 0771 512550
Classe 2 B Inf/Tel
Sezione del Concorso : “Vieni da noi”
Docenti referenti:
Prof.ssa Anna Tenore
Prof.ssa Letizia Velletri
Prof.ssa Maria Leccese
Consulenza storico-artistica :
Dott.ssa Francesca Pinchera Guida turistica abilitata APT di Latina
Dirigente Scolastico Prof. Mario Fiorillo
60. SCHEDA DIDATTICA SULLA REALIZZAZIONE
DELL’ELABORATO “Vieni da noi”.
Per produrre l’elaborato “Vieni da noi”,la classe ha fatto
tesoro della partecipazione al Progetto “Sulle orme della
Storia : conosciamo il nostro territorio”, inserito nel POF
del nostro Istituto nel corrente a.s.
Gli alunni hanno dapprima seguito delle lezioni frontali di
approfondimento sulla storia locale e sul territorio, a cui
hanno fatto seguito delle uscite didattiche seguite e curate
dalla Dott.ssa Francesca Pinchera, che ha curato sia le
lezioni che le uscite in qualità di esperta esterna e di guida
turistica abilitata dell’APT di Latina. Ha suscitato tanta
curiosità riportando notizie sconosciute ai libri di testo .
Dopo le lezioni frontali, durante le quali si è fatto uso di
mezzi multimediali, gli alunni hanno potuto toccare con
mano quanto la piccola storia, che ci riguarda,
61. entri a pieno titolo nella Grande Storia, rimanendo stupiti
di quanto tutto questo ci coinvolga in modo così forte.
Subito è nato in loro il desiderio di conoscere sempre più il
luogo in cui vivono, imparando a considerare un
patrimonio prezioso tutto quello che ci può illuminare
sulle nostre origini.
Quando è arrivato l’invito ad aderire al Concorso, abbiamo
subito pensato di metterci in gioco e con molto entusiasmo
abbiamo iniziato a progettare il lavoro da svolgere. La
dott.ssa Pinchera è stata preziosa ,perché ci ha fornito
tutte le indicazioni storiche e artistiche necessarie per
conoscere al meglio i luoghi e le vicende che avevamo
pensato di trattare. Subito è nato in loro il desiderio di
conoscere sempre più il luogo in cui vivono imparando a
considerare un patrimonio prezioso tutto quello che ci può
illuminare sulle nostre origini.
62. Siamo poi passati al momento delle foto attingendo, in
massima parte all’archivio fotografico personale di noi
docenti e della dott.ssa Pinchera che ci ha aiutati anche a
scrivere i testi e le didascalie.
Infine è stato fatto un lavoro di montaggio utilizzando il
programma PowerPoint che gli alunni stanno imparando
ad usare a scuola.
Il risultato di tutto questo è stato scoprire che anche gli
alunni meno studiosi, in questo modo hanno appreso tutti
i contenuti storici ai quali abbiamo aggiunto anche gli
aspetti naturalistici aiutando i nostri alunni a rispettare
l’ambiente in cui vivono e, di conseguenza, ogni ambiente .
Vista la positività del Progetto realizzato e le finalità così
alte del Concorso proposto, non possiamo che ringraziare il
nostro Dirigente che ci ha dato l’opportunità di fare questa
bella esperienza.