File del Concorso "Classe Turistica" promosso da Touring Club Italia.
L'I.T.T. "P. Livitano" ci consegna un reportage su come passare una splendida vacanza a San Marco Cavoti.
4. Come arrivarci
TRASPORTO PUBBLICO EXTRA-URBANO
Servizio Autobus da BENEVENTO Terminal
7.10 arrivo ore 9.10
Terminal 12.10 arrivo ore 13.15
Terminal 13.10 arrivo ore 14.30
Terminal 14.00 arrivo ore 15.00
Terminal 16.10 arrivo ore 17.10
Terminal 17.45 arrivo ore 19.15
Terminal 19.00 arrivo ore 20.10
Per BENEVENTO
Piazza Risorgimento 6.30 arrivo ore 7.30
8.00 arrivo ore 9.00
8.30 arrivo ore 9.30
14.15 arrivo ore 15.15
16.00 arrivo ore 17.00
La storia Cosa visitare Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni
Adagiato su una rigogliosa collina, che degrada
dolcemente sulla valle del fiume Tammaro
e del torrente Tammarecchia, e posizionato su
uno degli ultimi contrafforti dell’Appennino
Meridionale, a circa 35 Km. dal capoluogo di
provincia, Benevento, sulla SS 369 Appulo –
Fortorina, sorge San Marco dei Cavoti.
5. E’ il centro storico che ci riconduce al passato di San Marco.
Nella seconda metà del XIV secolo una colonia di Francesi, provenienti dalla città di Gap, in
Provenza, su invito di Carlo I d’Angiò, si stabilì in queste zone e, su una altura, per meglio assicurare
una posizione di difesa, iniziò la costruzione del primo insediamento urbano, l’attuale Casale, con
l’intenzione di ricostruire l’antica San Severo distrutta nel settembre del 1349 da un violento
terremoto. Cinto da spesse mura
turrite, il paese a poco a poco si allargò. Vennero costruite Porta Grande, Porta Palazzo, Porta di
Rose e Porta Nuova, quest’ultima successivamente abbattuta.
Il nome San Marco fu scelto dai Provenzali in onore del loro santo protettore, mentre il termine Cavoti
deriva dal francese Gavots e sta ad indicare gli abitanti di Gap. A dimostrazione che i fondatori del
paese furono Francesi e Provenzali sono i vari toponimi presenti in loco :Torre dei Provenzali, Contrada
Franzese, Francisi, Montelse, Borgognone, via dei Provenzali, nonché il cognome Cavoto abbastanza
diffuso nella cittadina.
San Marco rimase nelle mani degli Angioini fino al 1435, poi come marchesato fu posseduto
dai Gaetani e, in seguito, dai Cavaniglia, nobile famiglia di Valencia giunta in Italia al seguito
degli Aragonesi, i cui membri vissero e morirono nel Palazzo Marchesale fino alla prima metà
del secolo XVIII.
Fu proprio un componente di questa famiglia, Marcello, a fare edificare la Chiesa della SS. Annunziata
(oggi di Maria SS del Carmelo) e il Convento dei frati Domenicani, dove visse il beato Ludovico
Papa, artefice di una importante riforma ascetica.
Il marchesato agli inizi del Secolo XIX passò alla famiglia Caracciolo.
Nel 1806, quando l’istituto della feudalità venne abolito da Giuseppe
Bonaparte, San Marco dei Cavoti entrò a far parte del circondario di San
Giorgio la Molara, del Distretto di Distretto di Ariano Irpino e della Diocesi di
Benevento.
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segue
6. Dallo smantellamento del vecchio mondo aristocratico ed ecclesiastico sorse
una nuova classe, un nuovo ceto di possidenti : i massari.
Gli ultimi cinquant’anni del XIX secolo furono caratterizzati da un progressivo
aumento demografico che fece registrare un notevole incremento edilizio.
Vennero costruite le case delle attuali via Roma, via Mazzini, corso
Garibaldi, via Muro Nuovo, via Crocella.
Lo stemma del Comune era ed è rappresentato da una base rocciosa a tre punte.
Su una di esse è poggiato, con la zampa posteriore sinistra, un leone rampante che ha l’altra zampa
sospesa, mentre le due anteriori reggono un libro aperto sul quale è scritto :
PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEUS.
Sull’effige del leone è raffigurata una corona con una fortezza merlata.
Il tutto è racchiuso da due rami, uno di ulivo e l’altro di quercia.
segue
7. 2 Borgo Casale
1 Porta Grande
4 Belvedere
3 Chiesa Madre
6 San Rocco
10 Torretta
8 Palazzo
Marchesale
5 Chiesa
M.SS. Del Carmelo
7 Museo Orologi
9 Porta Palazzo
1
2
3
4
5
6
7
89
10
Percorso del
Centro storico
11
11 Particolare
Come arrivarci La storia Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni
9. Nel borgo sono ancora ben visibili lavori a
rilievo su pietre. Anticipazioni delle
moderne insegne pubblicitarie
ILBorgoCASALE
10. La Chiesta
Madre, tempio
eretto in onore di
San Marco
Evangelista, patrono
della città, è stata
Interamente ricostruita dopo il
terremoto del 1962.
Annessa alla struttura vi è
la Torre
campanaria, un
tempo torre di avvistamento.
14. Varcata Porta
di
Rosa, appena
fuori la cinta
muraria, trovia
mo la
Cappella
di
San
Rocco, eretta
nel 1664 dai
pochi
sammarchesi
salvatisi dalla
peste.
15. Una collezione
di meccanismi
per misurare il tempo.
Alchimie di ruote dentate
hanno scandito
con le loro ore
tempi di lavoro
e di riposo,
momenti tristi e lieti
di intere comunità.
E’ possibile prenotare la visita
telefonando agli uffici comunali
16.
17.
18.
19. Il percorso
da seguire per visitare
il nostro
centro storico
Percorrendo via
Roma, caratteristica strada
ciottolata, ci avviamo
verso l’antico
centro storico.
Attraversiamo Porta
Grande, detta anche Porta
Ranna, varco d’accesso al borgo
medievale.
Ancora oggi sono ben visibili
i cardini della porta di legno che
veniva chiusa al tramonto
per difendere gli abitanti del borgo
da aggressioni nemiche.
Sulla sinistra un
piccolo arco ci
concede l‟accesso
nel Casale
, primo
insediamento
urbamo.
Poco
distante, si
erge imponente la Torre
dei
Provenzali, un
tempo punto di
avvistamento,
oggi Torre
campanaria annessa alla
chiesa del santo
patrono, San
Questa maestosa
struttura di forma
cilindrica si erge su un
solido basamento.
Costruita rigorosamente
in pietra locale e malta
pozzolanica, ha sfidato i
tempi.
Un percorso nell‟antico borgo medievale
segue
20. Scendendo lungo
via Pastocchia, antica
strada gradinata che
collega ancora oggi la
parte alta con quella bassa
del paese, giungiamo in
Piazza del Carmine.
Qui si erge l’omonima
chiesa dove i sammarchesi
venerano la
Vergine SS del Carmelo.
Il tempio anticamente era
annesso al convento del
padri Domenicani.
Viene attribuito al marchese
Marcello Cavaniglia il merito
di aver fatto costruire l’antico
convento in onore di
Santa Maria delle
Grazie, La
struttura, totalmente
demolita, venne realizzata
all’esterno della cinta muraria
Nel convento domenicano
studiò Vincenzo Maria Orsini
divenuto, poi, Pa
pa Benedetto XIII.
Appena fuori Porta di Rose,
altro varco di accesso
al borgo,
possiamo visitare
la cappella di San Rocco,
eretta dai superstiti
della peste del 1656,
come ricorda l’epigrafe
all’esterno della chiesa.
Un percorso nell‟antico borgo medievale
segue
21. Percorrendo la stretta scalinata di via
Vicidomini è possibile ammirare nella
sua maestosità la struttura del
Palazzo Marchesale che ingloba
Porta Palazzo, altro varco di accesso
al borgo medievale.
Subito fuori Porta Palazzo
è posizionata La Torretta dove
la leggenda vuole riposino
le anime dei mariti che osavano
ribellarsi allo ius primae noctis.
Un percorso nell‟antico borgo medievale
segue
22. Non è possibile cogliere nella sua completezza il nostro prezioso patrimonio se non si leggono i “segni” considerati minori.
Umili e libere espressioni dove l’uomo è stato tutto : ideatore, costruttore e fruitore.
Tante piccole ma vere
opere d’arte
si trovano sparse nel perimetro urbano e nelle
campagne della nostra ridente cittadina.
Opere minori sparse sul territorio rurale
23. Decine di meccanismi
affascinanti, un’alchimia di
ruote
dentate, assi, pesi, pendoli,
quasi per
magia, trasmettono
alle lancette che si
rincorrono sul quadrante
la precisa ripartizione
del tempo.
A questo spettacolo
fantasioso si può assistere
visitando l’originale
Museo degli Orologi.
IL MUSEO degli OROLOGI
La storia Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni esci
Infatti
a
San Marco
si conserva
un‟imponente
e
preziosa
collezione
di orologi
da
torre,
unica nel suo
genere,
alcuni
risalenti
al „500.
24. Ogni anno, nella seconda domenica di agosto, la Confraternita
di Maria Santissima del Carmine, organizza la tradizionale festa.
Si celebra così il ringraziamento alla Madonna per il raccolto.
La statua della Vergine sfila per le vie del paese in una imponente
processione, preceduta da carri carichi di grano, magistralmente
decorati, trainati da buoi o cavalli.
E’ questa anche l’occasione per pubblicizzare le varie
tradizioni, gli usi ed i costumi del popolo sammarchese.
La storia Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni esci
25. Una gara
podistica
per dilettanti
e
non, l
unga ben
Km.
14,800, inter
essa
le vie
del centro
abitato
e
tocca
molte
contrade.
Manifestazioni consolidate nel tempo
“ PASSIATA “ la seconda Domenica di Settembre
26. Un paesaggio stupendo
ospita le centrali eoliche
della IVPC
Italian Vento Power Corporation
Il vento per anni ed anni, meglio dire da
sempre, ha levigato rocce, sagomato
cime, ammorbidito crinali, ululato nelle serate gelide e
fredde d’inverto.
Nel periodo caldo ha accarezzato pascoli e campi di grano
pronti per il raccolto, e nelle calde serate ci ha deliziato
con il suo brio.
Oggi con il suo morbido soffio
alimenta filari di turbine bianche e blu
che, in fila sul sentiero di
Eolo, lavorano per
noi, per
restituirci un mondo pulito
senza gas e senza veleni.
La storia Cosa mangiare Manifestazioni esci
27. il piacere della tavola
Cosa mangiare
•Torrone
•Mustaccioli di mandorle
•Olio
•Pastiera di riso
•Strufoli
•Pasta reale e paste secche
•Cassatine
•Casatelli
•Pecorino
•Biscotti vari
•Pizza di pane e col pomodoro
Piatti tipici della cucina locale
Cecatelli; Farinata; Menestra cu fasuli; Ciceri e laanelle, Suffritto
cu paparuli e patane; Laccetti ca salza; Fasuli e coteche.
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28. BED&BREAKFAST
VICIDOMINI
Via Vicidomini,26 Tel 0824-984637
S. ALFONSO
c.da Zenna,12 Tel 0824-985181
IL BORGOGNONE
c.da Montelse,31 Tel 338.3439869
CONVENTO VECCHIO
L.go L.Papa,22 tel. 0824-984269
dormire mangiare
Leone d’Oro 984782
Magazzeo 995217
La Loggia
3384409842
Lion Pub 984402
A Pizza 995225
Casale Riccetto
3466003367
Agr.mo Il Casale 23400
Agr.mo Fontana 993424
Agr.mo S. Maria 984837
Tel.
0824
2006/07
La storia Cosa mangiare Manifestazioni esci
29. Per informazioni
Corpus Domini
Infiorata
2^ Domenica di Agosto
Festa del Carmine
Festa dei Carri
15 Agosto
Festa dell‟emigrante
2^ Domenica di Settembre
Festa di San Diodoro Martire
Gara podistica “Passiata”
1° Sabato di Ottobre
Festa del Rosario – fuochi
Dicembre
Festa del torrone
Da vedere
Museo Orologi
Laboratorio
lavorazione del rame
Parco Eolico
escursione in montagna
La storia Cosa mangiare esciDove dormire
0824-984009
Tempo libero vedere
Museo Orologi
Manifestazioni
Culturali
Museo Orologi
30. Tutti i laboratori dolciari di San Marco dei Cavoti
offrono al mercato prodotti artigianali di
eccellenza, grazie all’impegno profuso nella
scelta degli ingredienti, di altissima qualità, e
alla cura e alla passione impiegate nella
produzione e nella ricerca di sempre nuovi
sapori e varianti.
Attualmente i produttori sono in grado di soddisfare anche i palati
più esigenti. In un rinnovamento costante propongono alla
clientela una gamma vasta di sapori e gusti : al cocco, al caffé
all’arancia, al limone, alla noce, teneri al gianduia.
Per questo il croccantino e le sue variazioni
sul tema hanno fatto meritare a
San Marco l’appellativo di
Paese del Torrone.
31. Altri prodotti caratteristici :
cassatine, biscotti e dolci di vari
tipi, taralli.
dolci
Una ricca gastronomia locale :
strufoli – sasamelli – pastiera di riso – pasta reale - paste secche
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32. Il Miele
L’extravergine per eccellenza
Un alimento eccellente per essere
utilizzato in qualunque tipo di cucina.
Il prodotto è ottenuto con la sola
pressione del frutto, senza manipolazioni
o aggiunta di additivi chimici.
L’uso, nella dieta
mediterranea, conferisce al nostro olio il
record dei più bassi tassi di malattie
cardio-vascolari.
Un alimento
di elevato
valore
nutritivo, facilme
nte assimilabile.
Una riserva
energetica
di glucosio
e
fruttosio, consigl
iato per
l’alimentazione
dello sportivo
e
nella dieta
dell’età scolare.
43. Valenti maestri si cimentano ancora
oggi nella lavorazione del
rame, creando fantasiosi oggetti, veri
e propri capolavori.
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44. Dicembre
FESTA del TORRONE
- incontro con la tradizione -
Una settimana e più per esaltare
l’operosità e la cultura
degli artigiani del dolce
di San Marco dei Cavoti.
Spettacoli - musica - dibattiti
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