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REGIONE
CAMPANIA
PROVINCIA
BENEVENTO
Festival
del turismo scolastico
VIENI DA NOI
a San Marco dei Cavoti
Una produzione dell’Istituto d’Istruzione Superiore R. LIVATINO
Edizione 2012 - 2013
COMUNE
SAN MARCO
DEI
CAVOTI
I.T.T. di San Marco dei Cavoti (Benevento)
Istituto d’Istruzione Superiore “R. LIVATINO” I.T.C di San Marco dei Cavoti - BN -
Itinerario
Turistico Illustrato
Come arrivarci
La storia
Cosa visitare
Cosa mangiare
Dove dormire
Manifestazioni
Per saperne di più
A cura
Come arrivarci
TRASPORTO PUBBLICO EXTRA-URBANO
Servizio Autobus da BENEVENTO Terminal
7.10 arrivo ore 9.10
Terminal 12.10 arrivo ore 13.15
Terminal 13.10 arrivo ore 14.30
Terminal 14.00 arrivo ore 15.00
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Terminal 17.45 arrivo ore 19.15
Terminal 19.00 arrivo ore 20.10
Per BENEVENTO
Piazza Risorgimento 6.30 arrivo ore 7.30
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14.15 arrivo ore 15.15
16.00 arrivo ore 17.00
La storia Cosa visitare Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni
Adagiato su una rigogliosa collina, che degrada
dolcemente sulla valle del fiume Tammaro
e del torrente Tammarecchia, e posizionato su
uno degli ultimi contrafforti dell’Appennino
Meridionale, a circa 35 Km. dal capoluogo di
provincia, Benevento, sulla SS 369 Appulo –
Fortorina, sorge San Marco dei Cavoti.
E’ il centro storico che ci riconduce al passato di San Marco.
Nella seconda metà del XIV secolo una colonia di Francesi, provenienti dalla città di Gap, in
Provenza, su invito di Carlo I d’Angiò, si stabilì in queste zone e, su una altura, per meglio assicurare
una posizione di difesa, iniziò la costruzione del primo insediamento urbano, l’attuale Casale, con
l’intenzione di ricostruire l’antica San Severo distrutta nel settembre del 1349 da un violento
terremoto. Cinto da spesse mura
turrite, il paese a poco a poco si allargò. Vennero costruite Porta Grande, Porta Palazzo, Porta di
Rose e Porta Nuova, quest’ultima successivamente abbattuta.
Il nome San Marco fu scelto dai Provenzali in onore del loro santo protettore, mentre il termine Cavoti
deriva dal francese Gavots e sta ad indicare gli abitanti di Gap. A dimostrazione che i fondatori del
paese furono Francesi e Provenzali sono i vari toponimi presenti in loco :Torre dei Provenzali, Contrada
Franzese, Francisi, Montelse, Borgognone, via dei Provenzali, nonché il cognome Cavoto abbastanza
diffuso nella cittadina.
San Marco rimase nelle mani degli Angioini fino al 1435, poi come marchesato fu posseduto
dai Gaetani e, in seguito, dai Cavaniglia, nobile famiglia di Valencia giunta in Italia al seguito
degli Aragonesi, i cui membri vissero e morirono nel Palazzo Marchesale fino alla prima metà
del secolo XVIII.
Fu proprio un componente di questa famiglia, Marcello, a fare edificare la Chiesa della SS. Annunziata
(oggi di Maria SS del Carmelo) e il Convento dei frati Domenicani, dove visse il beato Ludovico
Papa, artefice di una importante riforma ascetica.
Il marchesato agli inizi del Secolo XIX passò alla famiglia Caracciolo.
Nel 1806, quando l’istituto della feudalità venne abolito da Giuseppe
Bonaparte, San Marco dei Cavoti entrò a far parte del circondario di San
Giorgio la Molara, del Distretto di Distretto di Ariano Irpino e della Diocesi di
Benevento.
Come arrivarci Cosa visitare Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni
segue
Dallo smantellamento del vecchio mondo aristocratico ed ecclesiastico sorse
una nuova classe, un nuovo ceto di possidenti : i massari.
Gli ultimi cinquant’anni del XIX secolo furono caratterizzati da un progressivo
aumento demografico che fece registrare un notevole incremento edilizio.
Vennero costruite le case delle attuali via Roma, via Mazzini, corso
Garibaldi, via Muro Nuovo, via Crocella.
Lo stemma del Comune era ed è rappresentato da una base rocciosa a tre punte.
Su una di esse è poggiato, con la zampa posteriore sinistra, un leone rampante che ha l’altra zampa
sospesa, mentre le due anteriori reggono un libro aperto sul quale è scritto :
PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEUS.
Sull’effige del leone è raffigurata una corona con una fortezza merlata.
Il tutto è racchiuso da due rami, uno di ulivo e l’altro di quercia.
segue
2 Borgo Casale
1 Porta Grande
4 Belvedere
3 Chiesa Madre
6 San Rocco
10 Torretta
8 Palazzo
Marchesale
5 Chiesa
M.SS. Del Carmelo
7 Museo Orologi
9 Porta Palazzo
1
2
3
4
5
6
7
89
10
Percorso del
Centro storico
11
11 Particolare
Come arrivarci La storia Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni
Porta Grande
Porta Ranna
Nel borgo sono ancora ben visibili lavori a
rilievo su pietre. Anticipazioni delle
moderne insegne pubblicitarie
ILBorgoCASALE
La Chiesta
Madre, tempio
eretto in onore di
San Marco
Evangelista, patrono
della città, è stata
Interamente ricostruita dopo il
terremoto del 1962.
Annessa alla struttura vi è
la Torre
campanaria, un
tempo torre di avvistamento.
Veduta panoramica del piccolo centro fortorino
Interno
Chiesa
Il coro
Piazza del Carmine
L’orologio
Varcata Porta
di
Rosa, appena
fuori la cinta
muraria, trovia
mo la
Cappella
di
San
Rocco, eretta
nel 1664 dai
pochi
sammarchesi
salvatisi dalla
peste.
Una collezione
di meccanismi
per misurare il tempo.
Alchimie di ruote dentate
hanno scandito
con le loro ore
tempi di lavoro
e di riposo,
momenti tristi e lieti
di intere comunità.
E’ possibile prenotare la visita
telefonando agli uffici comunali
Il percorso
da seguire per visitare
il nostro
centro storico
Percorrendo via
Roma, caratteristica strada
ciottolata, ci avviamo
verso l’antico
centro storico.
Attraversiamo Porta
Grande, detta anche Porta
Ranna, varco d’accesso al borgo
medievale.
Ancora oggi sono ben visibili
i cardini della porta di legno che
veniva chiusa al tramonto
per difendere gli abitanti del borgo
da aggressioni nemiche.
Sulla sinistra un
piccolo arco ci
concede l‟accesso
nel Casale
, primo
insediamento
urbamo.
Poco
distante, si
erge imponente la Torre
dei
Provenzali, un
tempo punto di
avvistamento,
oggi Torre
campanaria annessa alla
chiesa del santo
patrono, San
Questa maestosa
struttura di forma
cilindrica si erge su un
solido basamento.
Costruita rigorosamente
in pietra locale e malta
pozzolanica, ha sfidato i
tempi.
Un percorso nell‟antico borgo medievale
segue
Scendendo lungo
via Pastocchia, antica
strada gradinata che
collega ancora oggi la
parte alta con quella bassa
del paese, giungiamo in
Piazza del Carmine.
Qui si erge l’omonima
chiesa dove i sammarchesi
venerano la
Vergine SS del Carmelo.
Il tempio anticamente era
annesso al convento del
padri Domenicani.
Viene attribuito al marchese
Marcello Cavaniglia il merito
di aver fatto costruire l’antico
convento in onore di
Santa Maria delle
Grazie, La
struttura, totalmente
demolita, venne realizzata
all’esterno della cinta muraria
Nel convento domenicano
studiò Vincenzo Maria Orsini
divenuto, poi, Pa
pa Benedetto XIII.
Appena fuori Porta di Rose,
altro varco di accesso
al borgo,
possiamo visitare
la cappella di San Rocco,
eretta dai superstiti
della peste del 1656,
come ricorda l’epigrafe
all’esterno della chiesa.
Un percorso nell‟antico borgo medievale
segue
Percorrendo la stretta scalinata di via
Vicidomini è possibile ammirare nella
sua maestosità la struttura del
Palazzo Marchesale che ingloba
Porta Palazzo, altro varco di accesso
al borgo medievale.
Subito fuori Porta Palazzo
è posizionata La Torretta dove
la leggenda vuole riposino
le anime dei mariti che osavano
ribellarsi allo ius primae noctis.
Un percorso nell‟antico borgo medievale
segue
Non è possibile cogliere nella sua completezza il nostro prezioso patrimonio se non si leggono i “segni” considerati minori.
Umili e libere espressioni dove l’uomo è stato tutto : ideatore, costruttore e fruitore.
Tante piccole ma vere
opere d’arte
si trovano sparse nel perimetro urbano e nelle
campagne della nostra ridente cittadina.
Opere minori sparse sul territorio rurale
Decine di meccanismi
affascinanti, un’alchimia di
ruote
dentate, assi, pesi, pendoli,
quasi per
magia, trasmettono
alle lancette che si
rincorrono sul quadrante
la precisa ripartizione
del tempo.
A questo spettacolo
fantasioso si può assistere
visitando l’originale
Museo degli Orologi.
IL MUSEO degli OROLOGI
La storia Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni esci
Infatti
a
San Marco
si conserva
un‟imponente
e
preziosa
collezione
di orologi
da
torre,
unica nel suo
genere,
alcuni
risalenti
al „500.
Ogni anno, nella seconda domenica di agosto, la Confraternita
di Maria Santissima del Carmine, organizza la tradizionale festa.
Si celebra così il ringraziamento alla Madonna per il raccolto.
La statua della Vergine sfila per le vie del paese in una imponente
processione, preceduta da carri carichi di grano, magistralmente
decorati, trainati da buoi o cavalli.
E’ questa anche l’occasione per pubblicizzare le varie
tradizioni, gli usi ed i costumi del popolo sammarchese.
La storia Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni esci
Una gara
podistica
per dilettanti
e
non, l
unga ben
Km.
14,800, inter
essa
le vie
del centro
abitato
e
tocca
molte
contrade.
Manifestazioni consolidate nel tempo
“ PASSIATA “ la seconda Domenica di Settembre
Un paesaggio stupendo
ospita le centrali eoliche
della IVPC
Italian Vento Power Corporation
Il vento per anni ed anni, meglio dire da
sempre, ha levigato rocce, sagomato
cime, ammorbidito crinali, ululato nelle serate gelide e
fredde d’inverto.
Nel periodo caldo ha accarezzato pascoli e campi di grano
pronti per il raccolto, e nelle calde serate ci ha deliziato
con il suo brio.
Oggi con il suo morbido soffio
alimenta filari di turbine bianche e blu
che, in fila sul sentiero di
Eolo, lavorano per
noi, per
restituirci un mondo pulito
senza gas e senza veleni.
La storia Cosa mangiare Manifestazioni esci
il piacere della tavola
Cosa mangiare
•Torrone
•Mustaccioli di mandorle
•Olio
•Pastiera di riso
•Strufoli
•Pasta reale e paste secche
•Cassatine
•Casatelli
•Pecorino
•Biscotti vari
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Piatti tipici della cucina locale
Cecatelli; Farinata; Menestra cu fasuli; Ciceri e laanelle, Suffritto
cu paparuli e patane; Laccetti ca salza; Fasuli e coteche.
La storia Cosa visitare Dove dormire Manifestazioni esci
BED&BREAKFAST
VICIDOMINI
Via Vicidomini,26 Tel 0824-984637
S. ALFONSO
c.da Zenna,12 Tel 0824-985181
IL BORGOGNONE
c.da Montelse,31 Tel 338.3439869
CONVENTO VECCHIO
L.go L.Papa,22 tel. 0824-984269
dormire mangiare
Leone d’Oro 984782
Magazzeo 995217
La Loggia
3384409842
Lion Pub 984402
A Pizza 995225
Casale Riccetto
3466003367
Agr.mo Il Casale 23400
Agr.mo Fontana 993424
Agr.mo S. Maria 984837
Tel.
0824
2006/07
La storia Cosa mangiare Manifestazioni esci
Per informazioni
Corpus Domini
Infiorata
2^ Domenica di Agosto
Festa del Carmine
Festa dei Carri
15 Agosto
Festa dell‟emigrante
2^ Domenica di Settembre
Festa di San Diodoro Martire
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1° Sabato di Ottobre
Festa del Rosario – fuochi
Dicembre
Festa del torrone
Da vedere
Museo Orologi
Laboratorio
lavorazione del rame
Parco Eolico
escursione in montagna
La storia Cosa mangiare esciDove dormire
0824-984009
Tempo libero vedere
Museo Orologi
Manifestazioni
Culturali
Museo Orologi
Tutti i laboratori dolciari di San Marco dei Cavoti
offrono al mercato prodotti artigianali di
eccellenza, grazie all’impegno profuso nella
scelta degli ingredienti, di altissima qualità, e
alla cura e alla passione impiegate nella
produzione e nella ricerca di sempre nuovi
sapori e varianti.
Attualmente i produttori sono in grado di soddisfare anche i palati
più esigenti. In un rinnovamento costante propongono alla
clientela una gamma vasta di sapori e gusti : al cocco, al caffé
all’arancia, al limone, alla noce, teneri al gianduia.
Per questo il croccantino e le sue variazioni
sul tema hanno fatto meritare a
San Marco l’appellativo di
Paese del Torrone.
Altri prodotti caratteristici :
cassatine, biscotti e dolci di vari
tipi, taralli.
dolci
Una ricca gastronomia locale :
strufoli – sasamelli – pastiera di riso – pasta reale - paste secche
La storia Cosa visitare Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni
Il Miele
L’extravergine per eccellenza
Un alimento eccellente per essere
utilizzato in qualunque tipo di cucina.
Il prodotto è ottenuto con la sola
pressione del frutto, senza manipolazioni
o aggiunta di additivi chimici.
L’uso, nella dieta
mediterranea, conferisce al nostro olio il
record dei più bassi tassi di malattie
cardio-vascolari.
Un alimento
di elevato
valore
nutritivo, facilme
nte assimilabile.
Una riserva
energetica
di glucosio
e
fruttosio, consigl
iato per
l’alimentazione
dello sportivo
e
nella dieta
dell’età scolare.
Dalla pecora
“Pagliarola” al
ricercato
formaggio
I prodotti che portiamo in tavola
Sulla nostra tavola i prodotti della terra esci
dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Rosario Livatino”
esc
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Arte e tradizione
Sfilano i famosi “Carri”
La seconda Domenica di Agosto
Valenti maestri si cimentano ancora
oggi nella lavorazione del
rame, creando fantasiosi oggetti, veri
e propri capolavori.
La storia Cosa visitare Cosa mangiare Dove dormire esci
Dicembre
FESTA del TORRONE
- incontro con la tradizione -
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l’operosità e la cultura
degli artigiani del dolce
di San Marco dei Cavoti.
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Vieni da Noi: San Marco dei Cavoti

  • 1. REGIONE CAMPANIA PROVINCIA BENEVENTO Festival del turismo scolastico VIENI DA NOI a San Marco dei Cavoti Una produzione dell’Istituto d’Istruzione Superiore R. LIVATINO Edizione 2012 - 2013 COMUNE SAN MARCO DEI CAVOTI I.T.T. di San Marco dei Cavoti (Benevento)
  • 2. Istituto d’Istruzione Superiore “R. LIVATINO” I.T.C di San Marco dei Cavoti - BN - Itinerario Turistico Illustrato
  • 3. Come arrivarci La storia Cosa visitare Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni Per saperne di più A cura
  • 4. Come arrivarci TRASPORTO PUBBLICO EXTRA-URBANO Servizio Autobus da BENEVENTO Terminal 7.10 arrivo ore 9.10 Terminal 12.10 arrivo ore 13.15 Terminal 13.10 arrivo ore 14.30 Terminal 14.00 arrivo ore 15.00 Terminal 16.10 arrivo ore 17.10 Terminal 17.45 arrivo ore 19.15 Terminal 19.00 arrivo ore 20.10 Per BENEVENTO Piazza Risorgimento 6.30 arrivo ore 7.30 8.00 arrivo ore 9.00 8.30 arrivo ore 9.30 14.15 arrivo ore 15.15 16.00 arrivo ore 17.00 La storia Cosa visitare Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni Adagiato su una rigogliosa collina, che degrada dolcemente sulla valle del fiume Tammaro e del torrente Tammarecchia, e posizionato su uno degli ultimi contrafforti dell’Appennino Meridionale, a circa 35 Km. dal capoluogo di provincia, Benevento, sulla SS 369 Appulo – Fortorina, sorge San Marco dei Cavoti.
  • 5. E’ il centro storico che ci riconduce al passato di San Marco. Nella seconda metà del XIV secolo una colonia di Francesi, provenienti dalla città di Gap, in Provenza, su invito di Carlo I d’Angiò, si stabilì in queste zone e, su una altura, per meglio assicurare una posizione di difesa, iniziò la costruzione del primo insediamento urbano, l’attuale Casale, con l’intenzione di ricostruire l’antica San Severo distrutta nel settembre del 1349 da un violento terremoto. Cinto da spesse mura turrite, il paese a poco a poco si allargò. Vennero costruite Porta Grande, Porta Palazzo, Porta di Rose e Porta Nuova, quest’ultima successivamente abbattuta. Il nome San Marco fu scelto dai Provenzali in onore del loro santo protettore, mentre il termine Cavoti deriva dal francese Gavots e sta ad indicare gli abitanti di Gap. A dimostrazione che i fondatori del paese furono Francesi e Provenzali sono i vari toponimi presenti in loco :Torre dei Provenzali, Contrada Franzese, Francisi, Montelse, Borgognone, via dei Provenzali, nonché il cognome Cavoto abbastanza diffuso nella cittadina. San Marco rimase nelle mani degli Angioini fino al 1435, poi come marchesato fu posseduto dai Gaetani e, in seguito, dai Cavaniglia, nobile famiglia di Valencia giunta in Italia al seguito degli Aragonesi, i cui membri vissero e morirono nel Palazzo Marchesale fino alla prima metà del secolo XVIII. Fu proprio un componente di questa famiglia, Marcello, a fare edificare la Chiesa della SS. Annunziata (oggi di Maria SS del Carmelo) e il Convento dei frati Domenicani, dove visse il beato Ludovico Papa, artefice di una importante riforma ascetica. Il marchesato agli inizi del Secolo XIX passò alla famiglia Caracciolo. Nel 1806, quando l’istituto della feudalità venne abolito da Giuseppe Bonaparte, San Marco dei Cavoti entrò a far parte del circondario di San Giorgio la Molara, del Distretto di Distretto di Ariano Irpino e della Diocesi di Benevento. Come arrivarci Cosa visitare Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni segue
  • 6. Dallo smantellamento del vecchio mondo aristocratico ed ecclesiastico sorse una nuova classe, un nuovo ceto di possidenti : i massari. Gli ultimi cinquant’anni del XIX secolo furono caratterizzati da un progressivo aumento demografico che fece registrare un notevole incremento edilizio. Vennero costruite le case delle attuali via Roma, via Mazzini, corso Garibaldi, via Muro Nuovo, via Crocella. Lo stemma del Comune era ed è rappresentato da una base rocciosa a tre punte. Su una di esse è poggiato, con la zampa posteriore sinistra, un leone rampante che ha l’altra zampa sospesa, mentre le due anteriori reggono un libro aperto sul quale è scritto : PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEUS. Sull’effige del leone è raffigurata una corona con una fortezza merlata. Il tutto è racchiuso da due rami, uno di ulivo e l’altro di quercia. segue
  • 7. 2 Borgo Casale 1 Porta Grande 4 Belvedere 3 Chiesa Madre 6 San Rocco 10 Torretta 8 Palazzo Marchesale 5 Chiesa M.SS. Del Carmelo 7 Museo Orologi 9 Porta Palazzo 1 2 3 4 5 6 7 89 10 Percorso del Centro storico 11 11 Particolare Come arrivarci La storia Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni
  • 9. Nel borgo sono ancora ben visibili lavori a rilievo su pietre. Anticipazioni delle moderne insegne pubblicitarie ILBorgoCASALE
  • 10. La Chiesta Madre, tempio eretto in onore di San Marco Evangelista, patrono della città, è stata Interamente ricostruita dopo il terremoto del 1962. Annessa alla struttura vi è la Torre campanaria, un tempo torre di avvistamento.
  • 11. Veduta panoramica del piccolo centro fortorino
  • 12. Interno Chiesa Il coro Piazza del Carmine L’orologio
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  • 14. Varcata Porta di Rosa, appena fuori la cinta muraria, trovia mo la Cappella di San Rocco, eretta nel 1664 dai pochi sammarchesi salvatisi dalla peste.
  • 15. Una collezione di meccanismi per misurare il tempo. Alchimie di ruote dentate hanno scandito con le loro ore tempi di lavoro e di riposo, momenti tristi e lieti di intere comunità. E’ possibile prenotare la visita telefonando agli uffici comunali
  • 16.
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  • 19. Il percorso da seguire per visitare il nostro centro storico Percorrendo via Roma, caratteristica strada ciottolata, ci avviamo verso l’antico centro storico. Attraversiamo Porta Grande, detta anche Porta Ranna, varco d’accesso al borgo medievale. Ancora oggi sono ben visibili i cardini della porta di legno che veniva chiusa al tramonto per difendere gli abitanti del borgo da aggressioni nemiche. Sulla sinistra un piccolo arco ci concede l‟accesso nel Casale , primo insediamento urbamo. Poco distante, si erge imponente la Torre dei Provenzali, un tempo punto di avvistamento, oggi Torre campanaria annessa alla chiesa del santo patrono, San Questa maestosa struttura di forma cilindrica si erge su un solido basamento. Costruita rigorosamente in pietra locale e malta pozzolanica, ha sfidato i tempi. Un percorso nell‟antico borgo medievale segue
  • 20. Scendendo lungo via Pastocchia, antica strada gradinata che collega ancora oggi la parte alta con quella bassa del paese, giungiamo in Piazza del Carmine. Qui si erge l’omonima chiesa dove i sammarchesi venerano la Vergine SS del Carmelo. Il tempio anticamente era annesso al convento del padri Domenicani. Viene attribuito al marchese Marcello Cavaniglia il merito di aver fatto costruire l’antico convento in onore di Santa Maria delle Grazie, La struttura, totalmente demolita, venne realizzata all’esterno della cinta muraria Nel convento domenicano studiò Vincenzo Maria Orsini divenuto, poi, Pa pa Benedetto XIII. Appena fuori Porta di Rose, altro varco di accesso al borgo, possiamo visitare la cappella di San Rocco, eretta dai superstiti della peste del 1656, come ricorda l’epigrafe all’esterno della chiesa. Un percorso nell‟antico borgo medievale segue
  • 21. Percorrendo la stretta scalinata di via Vicidomini è possibile ammirare nella sua maestosità la struttura del Palazzo Marchesale che ingloba Porta Palazzo, altro varco di accesso al borgo medievale. Subito fuori Porta Palazzo è posizionata La Torretta dove la leggenda vuole riposino le anime dei mariti che osavano ribellarsi allo ius primae noctis. Un percorso nell‟antico borgo medievale segue
  • 22. Non è possibile cogliere nella sua completezza il nostro prezioso patrimonio se non si leggono i “segni” considerati minori. Umili e libere espressioni dove l’uomo è stato tutto : ideatore, costruttore e fruitore. Tante piccole ma vere opere d’arte si trovano sparse nel perimetro urbano e nelle campagne della nostra ridente cittadina. Opere minori sparse sul territorio rurale
  • 23. Decine di meccanismi affascinanti, un’alchimia di ruote dentate, assi, pesi, pendoli, quasi per magia, trasmettono alle lancette che si rincorrono sul quadrante la precisa ripartizione del tempo. A questo spettacolo fantasioso si può assistere visitando l’originale Museo degli Orologi. IL MUSEO degli OROLOGI La storia Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni esci Infatti a San Marco si conserva un‟imponente e preziosa collezione di orologi da torre, unica nel suo genere, alcuni risalenti al „500.
  • 24. Ogni anno, nella seconda domenica di agosto, la Confraternita di Maria Santissima del Carmine, organizza la tradizionale festa. Si celebra così il ringraziamento alla Madonna per il raccolto. La statua della Vergine sfila per le vie del paese in una imponente processione, preceduta da carri carichi di grano, magistralmente decorati, trainati da buoi o cavalli. E’ questa anche l’occasione per pubblicizzare le varie tradizioni, gli usi ed i costumi del popolo sammarchese. La storia Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni esci
  • 25. Una gara podistica per dilettanti e non, l unga ben Km. 14,800, inter essa le vie del centro abitato e tocca molte contrade. Manifestazioni consolidate nel tempo “ PASSIATA “ la seconda Domenica di Settembre
  • 26. Un paesaggio stupendo ospita le centrali eoliche della IVPC Italian Vento Power Corporation Il vento per anni ed anni, meglio dire da sempre, ha levigato rocce, sagomato cime, ammorbidito crinali, ululato nelle serate gelide e fredde d’inverto. Nel periodo caldo ha accarezzato pascoli e campi di grano pronti per il raccolto, e nelle calde serate ci ha deliziato con il suo brio. Oggi con il suo morbido soffio alimenta filari di turbine bianche e blu che, in fila sul sentiero di Eolo, lavorano per noi, per restituirci un mondo pulito senza gas e senza veleni. La storia Cosa mangiare Manifestazioni esci
  • 27. il piacere della tavola Cosa mangiare •Torrone •Mustaccioli di mandorle •Olio •Pastiera di riso •Strufoli •Pasta reale e paste secche •Cassatine •Casatelli •Pecorino •Biscotti vari •Pizza di pane e col pomodoro Piatti tipici della cucina locale Cecatelli; Farinata; Menestra cu fasuli; Ciceri e laanelle, Suffritto cu paparuli e patane; Laccetti ca salza; Fasuli e coteche. La storia Cosa visitare Dove dormire Manifestazioni esci
  • 28. BED&BREAKFAST VICIDOMINI Via Vicidomini,26 Tel 0824-984637 S. ALFONSO c.da Zenna,12 Tel 0824-985181 IL BORGOGNONE c.da Montelse,31 Tel 338.3439869 CONVENTO VECCHIO L.go L.Papa,22 tel. 0824-984269 dormire mangiare Leone d’Oro 984782 Magazzeo 995217 La Loggia 3384409842 Lion Pub 984402 A Pizza 995225 Casale Riccetto 3466003367 Agr.mo Il Casale 23400 Agr.mo Fontana 993424 Agr.mo S. Maria 984837 Tel. 0824 2006/07 La storia Cosa mangiare Manifestazioni esci
  • 29. Per informazioni Corpus Domini Infiorata 2^ Domenica di Agosto Festa del Carmine Festa dei Carri 15 Agosto Festa dell‟emigrante 2^ Domenica di Settembre Festa di San Diodoro Martire Gara podistica “Passiata” 1° Sabato di Ottobre Festa del Rosario – fuochi Dicembre Festa del torrone Da vedere Museo Orologi Laboratorio lavorazione del rame Parco Eolico escursione in montagna La storia Cosa mangiare esciDove dormire 0824-984009 Tempo libero vedere Museo Orologi Manifestazioni Culturali Museo Orologi
  • 30. Tutti i laboratori dolciari di San Marco dei Cavoti offrono al mercato prodotti artigianali di eccellenza, grazie all’impegno profuso nella scelta degli ingredienti, di altissima qualità, e alla cura e alla passione impiegate nella produzione e nella ricerca di sempre nuovi sapori e varianti. Attualmente i produttori sono in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. In un rinnovamento costante propongono alla clientela una gamma vasta di sapori e gusti : al cocco, al caffé all’arancia, al limone, alla noce, teneri al gianduia. Per questo il croccantino e le sue variazioni sul tema hanno fatto meritare a San Marco l’appellativo di Paese del Torrone.
  • 31. Altri prodotti caratteristici : cassatine, biscotti e dolci di vari tipi, taralli. dolci Una ricca gastronomia locale : strufoli – sasamelli – pastiera di riso – pasta reale - paste secche La storia Cosa visitare Cosa mangiare Dove dormire Manifestazioni
  • 32. Il Miele L’extravergine per eccellenza Un alimento eccellente per essere utilizzato in qualunque tipo di cucina. Il prodotto è ottenuto con la sola pressione del frutto, senza manipolazioni o aggiunta di additivi chimici. L’uso, nella dieta mediterranea, conferisce al nostro olio il record dei più bassi tassi di malattie cardio-vascolari. Un alimento di elevato valore nutritivo, facilme nte assimilabile. Una riserva energetica di glucosio e fruttosio, consigl iato per l’alimentazione dello sportivo e nella dieta dell’età scolare.
  • 34. Sulla nostra tavola i prodotti della terra esci
  • 35.
  • 36.
  • 38. esc
  • 39. Festa in onore di San Diodoro Martire
  • 41. Sfilano i famosi “Carri” La seconda Domenica di Agosto
  • 42.
  • 43. Valenti maestri si cimentano ancora oggi nella lavorazione del rame, creando fantasiosi oggetti, veri e propri capolavori. La storia Cosa visitare Cosa mangiare Dove dormire esci
  • 44. Dicembre FESTA del TORRONE - incontro con la tradizione - Una settimana e più per esaltare l’operosità e la cultura degli artigiani del dolce di San Marco dei Cavoti. Spettacoli - musica - dibattiti La storia Cosa visitare Cosa mangiare Dove dormire esci
  • 45.
  • 46. Festa del Rosario L’occasione per stare insieme