2. La Pianura Padana deriva il nome dal fiume che l'attraversa in
direzione ovest-est, il Po (Padus in latino); ma più propriamente
andrebbe denominata Pianura padano-veneta o Pianura padano-
veneta-emiliana, poiché in parte la solcano fiumi veneti ed emiliani
che non tributano al Po, come l'Adige e il Reno; ma durante le
glaciazioni dell'era quaternaria, quando la Pianura Padana occupava
vasti tratti dell'attuale mare Adriatico, i fiumi che oggi sfociano
direttamente nel mare confluivano anch'essi nel Po.
3.
4. La Pianura Padana ha grosso modo la forma di un triangolo; la
lunghezza massima sfiora i 400 km, la larghezza media varia dagli 80
ai 120; si affaccia al mare Adriatico, verso il quale declina
progressivamente, con un fronte di 270 km. Quasi al centro della linea
costiera si protende, ed è in progressiva espansione, l'ampio e
complesso apparato del delta del Po. Le coste sono basse, sabbiose,
in parte orlate da lagune (la più estesa è la laguna di Venezia), a tratti
originariamente paludose, ma che in epoche recenti sono state
oggetto di ampie bonifiche (l'area del Polesine, ad esempio)
5. Alcuni milioni di anni fa, nel territorio da essa ora occupato, si
stendeva un vasto golfo che si spingeva sino all'odierno Piemonte e
nel quale sfociavano i fiumi che scendevano dalle Alpi e dagli
Appennini.
6. A causa del clima molto piovoso, i fiumi, impetuosi e gonfi di acque
portavano immense quantità di detriti e li scaricavano nel golfo. Pian
piano il fondale marino si è alzato fino a trasformare un po' alla volta
lo specchio marino, prima in una vasta regione paludosa, poi in un'
ampia pianura.
7. I detriti più grossolani si sono depositati ai piedi delle montagne ed
hanno dato vita all' alta pianura, formata da terreni permeabili
perché l'acqua filtra facilmente tra i ciottoli che li compongono. Quelli
più fini invece, trasportati più a valle, perché più leggeri, hanno
formato la bassa pianura, che ha il terreno impermeabile perché più
compatto.
8. Nella zona più esterna, detta
"pianura alta", sono presenti
affioramenti di rocce
attraverso le quali l'acqua
piovana viene filtrata,
raccogliendosi in falde
freatiche. La superficie in
questa zona è quindi
prevalentemente secco, con
idrografia caratterizzata da
pochi corsi d'acqua.
9. Il materiale più fine e sottile, quindi leggero, viene trasportato più a
lungo dal fiume, e deposto nella zona detta "pianura bassa", avente
una pendenza mediamente inferiore rispetto alla pianura alta. Qui il
suolo è prevalentemente argilloso, quindi tendenzialmente
impermeabile, ed è facile la formazione di marcite, paludi e scavare
pozzi artesiani. Il terreno risulta essere più fertile e facilmente
coltivabile.
10. Sebbene questa azione
costruttiva si sia rallentata nel
tempo, ancor oggi il Po, con
l'aiuto dei suoi affluenti e degli
altri fiumi dell'Italia
settentrionale, allarga la
pianura Padana a spese dell'
Adriatico. La città di Ravenna,
che in pieno Medio Evo sorgeva
in riva al mare, ora dista da esso
una decina di chilometri.
Attualmente il Po ogni anno
con i suoi detriti costruisce 60 -
70 000 mq di nuova pianura.