Seminario Didamatica 2011
I benefici della continuità didattica nell’impiego della robotica educativa dall’infanzia alle superiori.
a.s. 2010-2011, sperimentazioni dell’insegnamento della robotica con allievi che si avvalgono del sostegno.
La metodologia che ho sviluppato è un’estensione del metodo di ricerca-azione costruito in 2 anni con gli allievi e le ultime attività svolte hanno portato alla luce inaspettati risultati, dove gli studenti diversamente abili hanno dimostrato di essere una risorsa importantissima per sviluppare la “didattica del fare” per l’intera classe.
La relazione mette in luce gli ambiti di intervento in cui mi sono trovato ad operare per giungere poi ad esempi pratici tuttora in via di sviluppo.
Il percorso che sto affrontando vuole essere un mio personale tentativo nel dar corpo ad una didattica che possa far esprimere e sviluppare i talenti e le peculiarità del patrimonio intellettivo, presente ed alcune volte nascosto, di ogni studente, con il sogno di far interagire queste diverse intelligenze in modo costruttivo a vantaggio del gruppo classe.
3. ‘
‘
un percorso di didattica
‘
‘
laboratoriale, che conduce lo
studente con sostegno a
RECUPERARE COMPETENZE
teoriche che non riesce ad
assimilare durante una lezione in
classe
12. Denaro
per
formazione
organizzazione
strumenti
13. Come trovo
il denaro?
€ €
Esperienza della rete di scuole
per la robotica
‘
‘
‘
Unirsi in associazione di scuole in modo
che “lʼofferta commerciale” nei cofronti di
enti pubblici e privati sia “allettante”
14. Commissione scolastica
opera nella ricerca fondi
e nello studio delle necessità
aziendali per poter ridisegnare
l’offerta formativa in maniera
tempestiva
15. se coordinata la
o
adeguatamente s cu
risulta fonte di reddito
per la scuola
Fase iniziale difficile
19. modello
FARE
application
Hardware Object Learning layer
Student
Apprendimento project
Performance
per scoperte guidate layer
Model
Principio Principio
core
di di layer
alternanza saggezza periferica
20. Corso di aggiornamento
ministeriale
“Scienza e automazione”
Caserta 20.10.2011
Il metodo di esperienza
istantanea di apprendimento per
didattica laboratoriale
la documentazione su:
www.maffucci.it
21. core layer
Durante un’attivita’ laboratoriale equilibrata vale il
"principio dell'alternanza" in base al quale
esiste un'andamento naturale alternato tra:
Principio di alternanza
porre
attenzione ad una Si costruiscono esperienze di
spiegazione teorica laboratorio che abbiano
momenti di spiegazione e
e
momenti del fare che
variano e si adattano
alle esigenze della
classe durante il percorso
il “fare” di studio
(manipolare, costruire...)
22. core layer
Nella didattica della robotica viene estremizzato il
principio di saggezza periferica, in base alla
quale:
Principio di saggezza
(legge fisica o matematica)
imparare una nozione teorica è un
EFFETTO COLLATERALE, scaturito
dal tentativo di porre a termine
l'attività del "FARE"
periferica
23. r
project laye
L’insegnante deve costruire esperienze che consentono allo
studente di costruire AUTONOMAMENTE procedure per la
risoluzione del problema con MEDIAZIONE DEL DOCENTE
Apprendimento per
Il docente pianifica e modella
scoperte guidate
“lʼapprendimento per scoperte guidate”
evitando che allievi “ricercatori”
giungano a modelli teorici errati
L’allievo costruisce
Impa
Impara ad organizzarsi ra ad
risco impa
pre rare
la te ,
oria
24. r
Permette di gestire lo sviluppo dei saperi all’interno
project laye
del gruppo di lavoro in cui le competenze di base degli
allievi sono eterogenee
Student performance
cercando di passare da un
coportamento CAOTICO del
gruppo di lavoro
comportamento ORDINATO nel
gruppo di lavoro
model
Il modello si sviluppa in 7 FASI di lavoro in cui il gruppo è costretto
ad analizzare in ogni fase dell’esperienza ELEMENTI CRITICI e PUNTI
DI FORZA
25. r
project laye
OGGETTI SOLIDI
“CHE POSSO TOCCARE E MANIPOLARE”
COSTRUITI PER APPRENDERE
Ogni componento che costituirà il robot può essere
Hardware Object
studiato in modo indipendente
è un
“hardware object”
elementare
Learning
SENSORE ATTUATORE
26. r
project laye
ogni gruppo della classe svolgerà nel gruppo A
medesimo momento esperienze in cui si HO 1
specializzerà nell’uso di un determinato
“hardware object” (diverso per ogni gruppo B
gruppo) HO 2
Hardware Object
in una fase successiva si cambiano i gruppo A
componenti del gruppo in modo che nel HO 1 e 2
gruppo ogni allievo sia competente
gruppo B
nell’uso di un determinato “hardware
HO 1 e 2
object”
Learning
La competenza all'interno della classe diventa
"socialmente distribuita"
le competenze acquisite nella FASE 1 che costituiscono gli
"object" elementari
si combinano in
"object" complessi
32. IMPORTANTE, perché
molte volte, gli studenti
diversamente abili,
hanno paura o si
sentono a disagio
con quello che gli altri
potrebbero pensare delle
loro opinioni e pensieri
33. Dopo aver fatto questo gli
studenti si APRONO e
capita che in questo
modo vengano fuori
bizzarre e brillanti idee
35. ho implementato moduli didattici in cui la
progettazione robotica nascere NON da un'esigenza
nozionistica, ma da esigenze
emozionali / sensoriali
suonare
toccare
disegnare
36. in questo modo, a ciascun
studente si da maggior
possibilità di esprimere
e
sviluppare i propri talenti
secondo le peculiarità
del suo patrimonio
intellettivo
38. modello
FARE
application
Hardware Object Learning layer
Apprendimento Student
ROBOT PET project
per scoperte THERAPY Performance layer
guidate Model
Principio Principio
core
di di layer
alternanza saggezza periferica
39. la RPT è un ciclo di esperienza emozionale
istantaneo che avviene in pochi secondi e si
sviluppa nel seguente modo:
evento
ciclo di
esperienza
emozionale
istantaneo retroazione
scoperta
40. il ciclo
di esperienza
emozionale istantaneo
è il metodo applicato dalle
persone quando
imparano da
autodidatti
41. ciclo di esperienza istantaneo +
emozione =
ciclo di esperienza emozionale istantaneo
ROBOT PET THERAPY
(RPT)
43. 1
la maggior parte dei metodi di insegnento
rimuovono l'esperienza e gli studenti sono
costretti ad un approccio nozionistico senza
la possibilità di un feedback e di
scoperta
44. 2
Nelle lezioni classiche l'attenzione è
rivolta alla conservazione dei
contenuti e non crea esperienza.
In aula le lezioni sono
lontane da esperienze reali
45. 3
l’incapacità dell’allievo ad orientarsi
all'interno di saperi mal costruiti durante un
percorso didattico fatto di
continui inizi e modi di
apprendere sempre diversi
impartiti da docenti di sostegno ogni anno
diversi o non preparati nel rimodellare il
sapere
47. PROGETTI CHE DANNO EMOZIONI PER REPLICARE
ESPERIENZE
PER NON ROMPERE IL
CICLO DI APPRENDIMENTO
48. la RPT è un incontro emotivo ed è spesso
inconscio
49. la difficoltà del docente
consiste
“nellʼatomizzare”
l’apprendimento in RPT
brevissimi, costruiti sui
"frammenti di
messaggi" che ci
giungono dagli allievi
51. L'insegnate deve interpretare le
esperienze dell'allievo
le riordina, le organizza, le raggruppa,
da un ordine agli stimoli orientandoli
verso uno scopo preciso.
52. EMOZIONI
evento
ciclo di
esperienza
emozionale
istantaneo retroazione
scoperta
55. • studente chiuso ed
introverso
• abile nel disegno
• buone capacità manuali
• difficoltà logiche
matematiche
56. realizzazione di un
PollockRobot (*), un
vibrobot costituito da
tre gambe realizzate con
pennarelli la cui
vibrazione rende
possibile il disegno di
elementi astratti su un
foglio bianco.
(*) in onore di Paul Jackson Pollock
(pittore statunitense, considerato uno dei maggiori
rappresentanti dell’Espressionismo astratto o Action Painting).
58. 1 realizzazione della struttura meccanica del vibrobot
2 realizzazione dell’elettronica di controllo di un vibrobot il
cui funzionamento è governato da un interruttore. Il
funzionamento del circuito è anche visualizzato da un
diodo led.
In questa fase l’allievo comprenderà come polarizzare
un diodo led
59. 3 realizzazione dell’elettronica di controllo in cui è inserito
una fotoresistenza. Le vibrazioni del robot varieranno in
funzione della quantità di luce che colpisce la
fotoresistenza.
In questa fase l’allievo comprenderà come funziona e
come utilizzare una fotoresistenza.
4 realizzazione dell’elettronica di controllo che permetterà vi
variare il senso di rotazione del motorino che permette la
vibrazione e la cui velocità sarà governata da una
fotoresistenza.
In questa fase l’allievo comprenderà come utilizzare
l’integrato 555.
61. morsetti elettrici di grosse dimensioni per fissare i pennarelli
sul cd-rom e regolare l’altezza del baricentro e l’intensità con
cui oscilleranno i pennarellia