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ENDOMETRIOSI: UNA VISIONE NUOVA

ALESSANDRO FASCIANI

E.O. Ospedali Galliera di Genova
Ospedale di rilievo nazionale e di alta (D.P.C.M. 14 luglio 1995)
Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia
Direttore Dr. Felice Repetti
• Tra le adolescenti con dolore pelvico severo è stata stimata una
prevalenza di endometriosi del 53%.
• E' inoltre la prima causa di ricovero ospedaliero ginecologico nelle
donne di età compresa fra i 15 e 44 anni.
• Frequentemente la prima diagnosi è tra i 20 ed i 35 anni.
• Dati recenti riportano che nell'Unione Europea l'endometriosi
interessi circa 14 milioni di ragazze e giovani donne.
• Il 25-35% delle donne con problemi riproduttivi ed il 20-40%
delle donne con dolore pelvico cronico presenta lesioni di tipo
endometriosico.
• Le stime di prevalenza configurano l'endometriosi come una priorità
nell'ambito dei programmi di tutela della salute pubblica.
• La carenza di informazione diffusa, l'assenza di protocolli
terapeutici univoci e condivisi e la attuale scarsa disponibilità di
servizi territoriali adeguati sono fattori che creano forte aspettativa e
rendono complessa la definizione e l'attuazione di programmi efficaci
di prevenzione, di diagnosi precoce e di cura.
• I recenti dati internazionali indicano un ritardo diagnostico di oltre
nove anni nonché frequenti diagnosi sbagliate dovute alla mancanza
di consapevolezza e comprensione dei sintomi.
OBIETTIVI

• Diagnosi di endometriosi.
• Informazione esaustiva di cos’è l’endometriosi.
•Valutazione pre-operatoria comprensiva di localizzazione e quantificazione del dolore
e, quando necessario, di indagini quali RMN / CLISMA-TC al fine di pianificare una
equipe operatoria selezionata al caso (es. Ginecologo + Chirurgo Generale nei casi con
interessamento intestinale).
• Sistematica stadiazione intraoperatoria della malattia endometriosica secondo la “ASRM
Revised Classification of Endometriosis” al fine di potere personalizzare la terapia medica
per ogni caso immediatamente dopo la chirurgia.
OBIETTIVI

• Follow-up delle Pazienti operate di Endometriosi.
• Immediato trasferimento dati al Centro di Diagnosi e Terapia dell’Infertlità per quelle
Pazienti con desiderio di maternità alle quali sia stata diagnosticata sterilità da
endometriosi.
• Monitoraggio epidemiologico del fenomeno endometriosi e conduzione di idonee
campagne informative di prevenzione nell’area di pertinenza della A.S.L.
• Sviluppo di protocolli di ricerca di base e clinica nel campo dell’endometriosi.
Recependo la delibera 30/2004 del 19-4-2004 del Parlamento Europeo

il 18/1/2006 il Senato ha chiuso il tavolo tecnico
dichiarando l’Endometriosi “Malattia Sociale”

Organizzazione di percorsi diagnostico-terapeutici specifici per le pazienti
affette.
Istituzione della Giornata Nazionale dell’Endometriosi, ossia un “Awareness day”
nell’intento di accrescere le conoscenze su tale condizione debilitante.
Istituzione di fondi per la prevenzione e la ricerca nel campo di tale patologia.
Prima visita
Valutazione prechirurgica

Intervento chirurgico - Stadiazione

PMA

Dimissione con terapia personalizzata

Follow up

Controllo a 3 mesi

PMA

Recidiva

Controllo a 6 mesi

PMA

Follow up
• L’opinione clinica dominante è infatti che la diagnosi definitiva di
endometriosi sia chirurgica e riteniamo che la laparoscopia sia in
questi casi oltrechè diagnostica / operativa soprattutto “prognostica”.
• Dati come la stadiazione della endometriosi pelvica e lo stato delle
tube, infatti, sono assolutamente necessari per formulare un piano
terapeutico che porti a significative percentuali di gravidanza.
• Una delle molte sfide che i fertilologi si trovano dunque

ad

affrontare è quella di decidere quando eseguire la laparoscopia al
fine di diagnosticare l’endometriosi.
• Una delle possibili soluzioni a questo problema è quello di
standardizzare, computare e analizzare in maniera obiettiva e
riproducibile tutti i dati generati dal percorso diagnosticoterapeutico con approccio multidisciplinare che le pazienti affrontano
quando vi sia il sospetto clinico di endometriosi.
• Nel nostro centro abbiamo creato un software capace di calcolare in
tempo reale 35 indicatori clinici derivanti dall’auto-valutazione della
paziente, dalla visita e dalla diagnostica.
Creazione di software dedicato al percorso diagnostico –terapeutico per endometriosi
Creazione di software dedicato al percorso diagnostico –terapeutico per endometriosi
Creazione di software dedicato al percorso diagnostico –terapeutico per endometriosi
Creazione di software dedicato al percorso diagnostico –terapeutico per endometriosi
Le variabili e i parametri clinici, analizzati secondo la fattorizzazione ad unico dominio (Reina S et al. 2005), sono
espressi da un punteggio normalizzato capace di fornire un livello sia qualitativo che quantitativo di patologia:

l’Indice di Patologia Endometriosi (IPE)

Pannelli
Collezioni di indicatori
Indicatori
MODELLO
BILANCIATO

DOL (AUTO) VALUTAZIONE DOLORE
LDD LIMITAZIONI QUALITA’ DELLA VITA
SPA SINTOMATOLOGIA INDOTTA
GIN VALUTAZIONE GINECOLOGICA
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INDAGINI STRUMENTALI E DIAGNOSTICA
Indice Endometriosi > Fase II
65 Pazienti affette da endometriosi
35 casi appaiati per IE (Pre/Post)
Indice Endometriosi
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ANALISI COMPONENTI CTRL / PRE

ANALISI COMPONENTI POST / PRE

dopo la chirurgia le pazienti sono ricondotte dal
nostro modello ad una distribuzione statisticamente
confrontabile con quella di donne senza endometriosi
IE
INDICATORE PROGNOSTTICO / INDICATORE STATO PATOLOGICO
Dal momento che i valori dell’IPE sono discreti ed oggettivi la loro
analisi può determinare l’indicazione alla chirurgia, suggerire la
recidiva di malattia e fornire sia dati prognostici che epidemiologici.
indicatore dello status patologico > recidiva

40

LAPSC
ASRM 27

2 LAPSC
ASRM 26

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06/01

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09/04

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08/06

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26/08
PREVENZIONE > CONOSCENZA PATOGENESI
• “MALATTIA SCONOSCIUTA”
RICERCA

• PATOLOGIA “RICORRENTE”
• “NON ESISTE UNA CURA”

DIAGNOSI PRECOCE
• IDENTIFICAZIONE DELLE PAZIENTI CON ENDOMETRIOSI A STADI I / II

IPE
ENDOMETRIOSIS - ANGIOGENESIS
THE VEGF CYSTIC FLUID CONCENTRATIONS ARE INVERSELY CORRELATED
TO THE DIAMETER OF THE OVARIAN ENDOMETRIOMATA
(n = 20, r = 0.32, P = 0.162)

VEGF (pg/mL)

2000

1500

1000

500

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cystic diameter (mm)

Fasciani et al., Mol Hum Reprod 2000
CYSTIC FLUID VEGF CONCENTRATIONS IN THE DIFFERENT
HISTOLOGIC TYPES OF ADNEXAL MASSES

4000

cystic VEGF (pg/mL)

3500
3000
2500
2000
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*
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1000
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carcinomas endometriomas serous cysts follicular cysts

* Adenocarcinomas vs. Follicular and vs. Serous cysts (P < 0.05)
** Endometriomas vs. Follicular and vs. Serous cysts (P < 0.05)

Fasciani et al., Fertil and Steril 2001
3D CULTURE OF ENDOMETRIUM TO MIMIC
THE EARLY STEPS OF ITS GROWTH
3D CULTURE OF ENDOMETRIUM TO MIMIC
THE EARLY STEPS OF ITS GROWTH

1st w

2nd w

3rd w

4th w
ENDOMETRIOSIS - ANGIOGENESIS
3D CULTURE OF ENDOMETRIUM TO MIMIC
THE EARLY STEPS OF ITS GROWTH
3D CULTURE OF ENDOMETRIUM TO MIMIC
THE EARLY STEPS OF ITS GROWTH
Recently, the induction of an angiogenic phenotype in human endometriotic cells
has been shown pari passu by the establishment of their ability to implant.

The endometrial fragments, similarly to tumour metastases, follow two basic steps
to generate endometriosis:
1. implantation
2. acquisition of a new blood supply through angiogenesis.

However, because of the inability to identify patients with early stage disease,
mechanisms that control the implantation and growth of the ectop ic implants
remain elusive.
This system may recapitulate the very earliest development of
endometriosis and may prove to be useful for screening new drug
strategies for the treatment/prevention of endometriosis.
Bocci, Fasciani et al., Eur J Pharmacol 2004
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tessuti
GRAZIE
Dr. Repetti

Dr. Artuso

Dr. Binda

Dr. Costa

Dr. Brizzi

Dr. Bagarolo

Prof. Dagna Bricarelli

Dr. Camandona

Dr. Filauro

Dr. Conta
Dr. Meus
Dr. Reina

Dr. Rosselli

Dr. Palladino
Dr. Quilici
Prof. Bandelloni

Dr. Colia
Dr. Moneta

Dr. Biscaldi

Dr. Bottazzi

Dr. Melani

Dr. Baldo

Prof. Rollandi

Dr. Capponi
Dr. Casarico

Dr. Gattone

Dr. Maffezzini

I.P. Ciocchi
Dr. Faina
Dr. Garaventa

Dr. Ventura

Dr. Bocci

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Prof. Nicosia

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Prof. Del Tacca
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  • 1. ENDOMETRIOSI: UNA VISIONE NUOVA ALESSANDRO FASCIANI E.O. Ospedali Galliera di Genova Ospedale di rilievo nazionale e di alta (D.P.C.M. 14 luglio 1995) Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia Direttore Dr. Felice Repetti
  • 2. • Tra le adolescenti con dolore pelvico severo è stata stimata una prevalenza di endometriosi del 53%. • E' inoltre la prima causa di ricovero ospedaliero ginecologico nelle donne di età compresa fra i 15 e 44 anni. • Frequentemente la prima diagnosi è tra i 20 ed i 35 anni. • Dati recenti riportano che nell'Unione Europea l'endometriosi interessi circa 14 milioni di ragazze e giovani donne. • Il 25-35% delle donne con problemi riproduttivi ed il 20-40% delle donne con dolore pelvico cronico presenta lesioni di tipo endometriosico.
  • 3.
  • 4. • Le stime di prevalenza configurano l'endometriosi come una priorità nell'ambito dei programmi di tutela della salute pubblica. • La carenza di informazione diffusa, l'assenza di protocolli terapeutici univoci e condivisi e la attuale scarsa disponibilità di servizi territoriali adeguati sono fattori che creano forte aspettativa e rendono complessa la definizione e l'attuazione di programmi efficaci di prevenzione, di diagnosi precoce e di cura. • I recenti dati internazionali indicano un ritardo diagnostico di oltre nove anni nonché frequenti diagnosi sbagliate dovute alla mancanza di consapevolezza e comprensione dei sintomi.
  • 5. OBIETTIVI • Diagnosi di endometriosi. • Informazione esaustiva di cos’è l’endometriosi. •Valutazione pre-operatoria comprensiva di localizzazione e quantificazione del dolore e, quando necessario, di indagini quali RMN / CLISMA-TC al fine di pianificare una equipe operatoria selezionata al caso (es. Ginecologo + Chirurgo Generale nei casi con interessamento intestinale). • Sistematica stadiazione intraoperatoria della malattia endometriosica secondo la “ASRM Revised Classification of Endometriosis” al fine di potere personalizzare la terapia medica per ogni caso immediatamente dopo la chirurgia.
  • 6. OBIETTIVI • Follow-up delle Pazienti operate di Endometriosi. • Immediato trasferimento dati al Centro di Diagnosi e Terapia dell’Infertlità per quelle Pazienti con desiderio di maternità alle quali sia stata diagnosticata sterilità da endometriosi. • Monitoraggio epidemiologico del fenomeno endometriosi e conduzione di idonee campagne informative di prevenzione nell’area di pertinenza della A.S.L. • Sviluppo di protocolli di ricerca di base e clinica nel campo dell’endometriosi.
  • 7. Recependo la delibera 30/2004 del 19-4-2004 del Parlamento Europeo il 18/1/2006 il Senato ha chiuso il tavolo tecnico dichiarando l’Endometriosi “Malattia Sociale” Organizzazione di percorsi diagnostico-terapeutici specifici per le pazienti affette. Istituzione della Giornata Nazionale dell’Endometriosi, ossia un “Awareness day” nell’intento di accrescere le conoscenze su tale condizione debilitante. Istituzione di fondi per la prevenzione e la ricerca nel campo di tale patologia.
  • 8. Prima visita Valutazione prechirurgica Intervento chirurgico - Stadiazione PMA Dimissione con terapia personalizzata Follow up Controllo a 3 mesi PMA Recidiva Controllo a 6 mesi PMA Follow up
  • 9. • L’opinione clinica dominante è infatti che la diagnosi definitiva di endometriosi sia chirurgica e riteniamo che la laparoscopia sia in questi casi oltrechè diagnostica / operativa soprattutto “prognostica”. • Dati come la stadiazione della endometriosi pelvica e lo stato delle tube, infatti, sono assolutamente necessari per formulare un piano terapeutico che porti a significative percentuali di gravidanza. • Una delle molte sfide che i fertilologi si trovano dunque ad affrontare è quella di decidere quando eseguire la laparoscopia al fine di diagnosticare l’endometriosi.
  • 10. • Una delle possibili soluzioni a questo problema è quello di standardizzare, computare e analizzare in maniera obiettiva e riproducibile tutti i dati generati dal percorso diagnosticoterapeutico con approccio multidisciplinare che le pazienti affrontano quando vi sia il sospetto clinico di endometriosi. • Nel nostro centro abbiamo creato un software capace di calcolare in tempo reale 35 indicatori clinici derivanti dall’auto-valutazione della paziente, dalla visita e dalla diagnostica.
  • 11. Creazione di software dedicato al percorso diagnostico –terapeutico per endometriosi
  • 12. Creazione di software dedicato al percorso diagnostico –terapeutico per endometriosi
  • 13. Creazione di software dedicato al percorso diagnostico –terapeutico per endometriosi
  • 14. Creazione di software dedicato al percorso diagnostico –terapeutico per endometriosi
  • 15. Le variabili e i parametri clinici, analizzati secondo la fattorizzazione ad unico dominio (Reina S et al. 2005), sono espressi da un punteggio normalizzato capace di fornire un livello sia qualitativo che quantitativo di patologia: l’Indice di Patologia Endometriosi (IPE) Pannelli Collezioni di indicatori Indicatori
  • 16. MODELLO BILANCIATO DOL (AUTO) VALUTAZIONE DOLORE LDD LIMITAZIONI QUALITA’ DELLA VITA SPA SINTOMATOLOGIA INDOTTA GIN VALUTAZIONE GINECOLOGICA IS INDAGINI STRUMENTALI E DIAGNOSTICA
  • 17. Indice Endometriosi > Fase II 65 Pazienti affette da endometriosi 35 casi appaiati per IE (Pre/Post)
  • 18.
  • 20. IE - Indicazione IE - Chirurgia 60 60 50 50 40 EI EI 40 30 30 20 20 10 10 0 0 cc fup dopo prima fup prima
  • 21. ANALISI COMPONENTI CTRL / PRE ANALISI COMPONENTI POST / PRE dopo la chirurgia le pazienti sono ricondotte dal nostro modello ad una distribuzione statisticamente confrontabile con quella di donne senza endometriosi
  • 22. IE INDICATORE PROGNOSTTICO / INDICATORE STATO PATOLOGICO
  • 23. Dal momento che i valori dell’IPE sono discreti ed oggettivi la loro analisi può determinare l’indicazione alla chirurgia, suggerire la recidiva di malattia e fornire sia dati prognostici che epidemiologici.
  • 24. indicatore dello status patologico > recidiva 40 LAPSC ASRM 27 2 LAPSC ASRM 26 20 06/01 20/03 09/04 01/06 08/06 01/07 26/08
  • 25. PREVENZIONE > CONOSCENZA PATOGENESI • “MALATTIA SCONOSCIUTA” RICERCA • PATOLOGIA “RICORRENTE” • “NON ESISTE UNA CURA” DIAGNOSI PRECOCE • IDENTIFICAZIONE DELLE PAZIENTI CON ENDOMETRIOSI A STADI I / II IPE
  • 27. THE VEGF CYSTIC FLUID CONCENTRATIONS ARE INVERSELY CORRELATED TO THE DIAMETER OF THE OVARIAN ENDOMETRIOMATA (n = 20, r = 0.32, P = 0.162) VEGF (pg/mL) 2000 1500 1000 500 0 30 40 50 60 70 80 cystic diameter (mm) Fasciani et al., Mol Hum Reprod 2000
  • 28. CYSTIC FLUID VEGF CONCENTRATIONS IN THE DIFFERENT HISTOLOGIC TYPES OF ADNEXAL MASSES 4000 cystic VEGF (pg/mL) 3500 3000 2500 2000 1500 * ** 1000 500 0 carcinomas endometriomas serous cysts follicular cysts * Adenocarcinomas vs. Follicular and vs. Serous cysts (P < 0.05) ** Endometriomas vs. Follicular and vs. Serous cysts (P < 0.05) Fasciani et al., Fertil and Steril 2001
  • 29. 3D CULTURE OF ENDOMETRIUM TO MIMIC THE EARLY STEPS OF ITS GROWTH
  • 30. 3D CULTURE OF ENDOMETRIUM TO MIMIC THE EARLY STEPS OF ITS GROWTH 1st w 2nd w 3rd w 4th w
  • 32. 3D CULTURE OF ENDOMETRIUM TO MIMIC THE EARLY STEPS OF ITS GROWTH
  • 33. 3D CULTURE OF ENDOMETRIUM TO MIMIC THE EARLY STEPS OF ITS GROWTH
  • 34. Recently, the induction of an angiogenic phenotype in human endometriotic cells has been shown pari passu by the establishment of their ability to implant. The endometrial fragments, similarly to tumour metastases, follow two basic steps to generate endometriosis: 1. implantation 2. acquisition of a new blood supply through angiogenesis. However, because of the inability to identify patients with early stage disease, mechanisms that control the implantation and growth of the ectop ic implants remain elusive.
  • 35. This system may recapitulate the very earliest development of endometriosis and may prove to be useful for screening new drug strategies for the treatment/prevention of endometriosis.
  • 36. Bocci, Fasciani et al., Eur J Pharmacol 2004
  • 37. en do m et rio pa z. sa na pa z. en do m et fo rio co la si io pe rit on pa ea re le te ci st io va ric a et rio en do m ) - ct % di espressione (2 2 0 7 8 4 1 S f1 .tc p e tR o c s 5 a n lT d u 6 9 ra z i4 m 3 5 o v r i PCR QUANTITATIVA 3000 SSTR1 SSTR4 SSTR5 2000 1000 0 tessuti
  • 38. GRAZIE Dr. Repetti Dr. Artuso Dr. Binda Dr. Costa Dr. Brizzi Dr. Bagarolo Prof. Dagna Bricarelli Dr. Camandona Dr. Filauro Dr. Conta Dr. Meus Dr. Reina Dr. Rosselli Dr. Palladino Dr. Quilici Prof. Bandelloni Dr. Colia Dr. Moneta Dr. Biscaldi Dr. Bottazzi Dr. Melani Dr. Baldo Prof. Rollandi Dr. Capponi Dr. Casarico Dr. Gattone Dr. Maffezzini I.P. Ciocchi Dr. Faina Dr. Garaventa Dr. Ventura Dr. Bocci Dr. Guglielmi Prof. Nicosia Dr. Fioravanti Ost. Satta Dr. Orlandi Prof. Del Tacca