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Il Neoclassicismo
Consapevolezza della distanza
storica che ci separano dai classici.
Inquieto spirito di ricerca della
bellezza greca e della virtù romana.
Viaggi in Italia.
Distoglie lo sguardo dai problemi
sociali per ripiegarsi sull’individuo.
Aspirazione alla libertà e amor di
patria.
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LA VITALA VITA
•Nacque nel 1778 a Zacinto nel mar
Ionio.
• 1792 si stabilì con la famiglia a
Venezia.
• 1797 trattato di Campoformio,
combatté nell’esercito della repubblica
Cisalpina.
• 1814 con il ritorno degli austriaci
riprese la via dell’esilio.
• 1816 si stabilì in Inghilterra.
• 1827 morì a Londra.
• 1871 le sue spoglie vennero portate in
Italia.
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LE OPERELE OPERE
Le ultime lettere di Jacopo Ortis:
romanzo epistolare autobiografico.
Odi due liriche dedicate a due donne
Sonetti: 12 poesie sul tema dell’amore e
del dolore
I Sepolcri carme in endecasillabi che
esorta a custodire le memorie del
passato
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LA POETICALA POETICA
• aderisce agli ideali di bellezza ed armonia del
neoclassicismo
• il suo animo e’ in continuo conflitto tra sentimento e
ragione che conduce il poeta ad uno stato di inquietudine
ed ansia
• solo nella poesia si realizzano i nostri ideali perciò la
poesia ha una missione eroica: libera e consola, illumina
ed educa.
• la poesia e’ caratterizzata da un tono solenne e religioso,
alto e ricercato
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A Zacinto
Metonimia
Metafora
Alliterazione
Sineddoche
Metonimia
metafora
Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente, mi vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
il fior de’ tuoi gentili anni caduto.
La madre or sol, suo dì tardo traendo,
parla di me col tuo cenere muto:
ma io deluse a voi le palme tendo;
e se da lunge i miei tetti saluto,
sento gli avversi Numi, e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch’io nel tuo porto quiete.
Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere genti, l’ossa mia rendete
allora al petto della madre mesta.
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Parafrasi
Un giorno, se io non andrò sempre spostandomi in esilio, mi vedrai
seduto sulla tua tomba (pietra, metonimia), o mio fratello, a
piangere la tua giovane vita, stroncata nel suo fiorire
(fior...caduto, metafora).
Ora solo nostra madre, trascinando la propria vecchiaia (suo dì
tardo traendo, allitterazione), parla di me alle tue spoglie mute
(cenere muto,). Ma io non posso che tendere a voi inutilmente le
mani e salutare solo da lontano la mia casa (i miei tetti,
sineddoche),
avverto gli dei ostili (avversi Numi, metonimia) e gli affanni
interiori che sconvolsero la tua vita come una tempesta, e invoco
anche io la pace della morte (porto, metafora).
Fra tante speranze questa sola mi resta! Gente straniera, restituite
le mie spoglie alle braccia dell’ addolorata madre quando morirò.
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Il contenuto e la metrica
Temi: Il sonetto “In morte del fratello Giovanni” è dedicato al fratello
Giovanni che si era ucciso, ventenne, nel 1801, a Venezia per motivi
legati a debiti di gioco. In questa opera appaiono diversi temi
tipicamente foscoliani come il tema dell’esilio inteso come la divisione
del proprio nido familiare; il tema della morte come luogo di quiete e di
pace, con la speranza che le proprie ossa vengano poi confortate da un
pianto familiare. Importante e significativa è l’immagine della madre
che ha un colloquio con il figlio morto parlandogli di quell’altro figlio vivo
e lontano. Infine Foscolo esprime la delusione nei confronti del destino e
spera solo nella quiete della morte.
Forma metrica: Sonetto italiano formato da due quartine e due terzine. I
versi sono tutti endecasillabi, rimati ABAB ABAB CDC DCD.
Vi sono numerose figure retoriche ed enjambement. Stilisticamente vi
sono molte reminiscenze di autori classici, in particolare la prima strofa si
richiama al tema analogo di un carme del poeta latino Catullo.