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LA VIGILANZA
NELLA RISTORAZIONE PUBBLICA
SICUREZZA ALIMENTARE
La garanzia che l’alimento non provochi
danno al consumatore quando è preparato e/o
consumato conformemente
all’uso a cui è destinato
SICUREZZA ALIMENTARE
(art. 1 regolamento (CE) n. 852/2004)
La responsabilità principale per la sicurezza degli
alimenti
incombe all’operatore del settore alimentare
(OSA)
SICUREZZA ALIMENTARE
(art. 2 REGOLAMENTO (CE) N. 178/2002
“ operatore del settore alimentare”,
la persona fisica o giuridica responsabile di
garantire il rispetto delle disposizioni della
legislazione alimentare nell'impresa
alimentare posta sotto il suo controllo.
REGOLAMENTO (CE) N. 178/2002
Art.7 Obblighi
1. Spetta agli operatori del settore alimentare
e dei mangimi garantire che nelle imprese
da essi controllate gli alimenti o i mangimi
soddisfino le disposizioni della legislazione
alimentare inerenti alle loro attività in tutte
le fasi della produzione, della
trasformazione e della distribuzione e
verificare che tali disposizioni siano
soddisfatte.
CHI E' L'ORGANO DI VIGILANZA?
Il Decreto della Presidente della Giunta Regionale
3 marzo 2008, n. 2/R
Art. 5. Attività di controllo e sanzioni
1. la vigilanza, ai fini del presente regolamento, è
esercitata dal personale delle aziende sanitarie
locali (ASL) e dagli organi a cui sono attribuiti
poteri di accertamento in materia.
Le ASL verificano il rispetto e la conformità
dell'applicazione delle disposizioni di legge da
parte dell'OSA
REQUISITI D'IGIENE
la superficie dei locali deve essere adeguata al tipo di
attività ed alla potenzialità produttiva;
- i pavimenti di tutti i locali, ad esclusione della sala
di somministrazione devono essere realizzati in
materiale liscio, facilmente lavabile e disinfettabile,
non assorbente e non tossico;
- le pareti di tutti i locali, ad esclusione della sala di
somministrazione devono essere rivestite di materiale
lavabile e disinfettabile fino ad almeno 2 metri;
REQUISITI D'IGIENE
- i soffitti devono essere facili da pulire, costruiti in
modo da evitare l’accumulo di sporcizia e ridurre la
condensa, la formazione di muffa e la caduta di
particelle;
- le porte devono avere superfici lisce facilmente
pulibili e disinfettabili;
- i piani di lavoro e le scaffalature di deposito devono
essere in materiale lavabile e disinfettabile,
opportunamente separati per le varie lavorazioni.
REQUISITI D'IGIENE
Le attrezzature devono essere:
- in materiale resistente facilmente lavabile e
disinfettabile;
- idonee e sufficienti in relazione all’attività svolta;
- installate in modo da consentire un’adeguata
pulizia delle stesse e dell’area circostante:
- Gli utensili e le stoviglie devono essere in
materiale idoneo per alimenti;
REQUISITI D'IGIENE
- i bidoni per la raccolta rifiuti devono essere in materiale
lavabile, di idonee dimensioni, dotati di coperchio fisso
ad apertura a pedale, salvo dimostrazione dell’idoneità
di altre modalità;
- la pedana del retro banco deve essere di superficie
facilmente lavabile, disinfettabile e tale da permettere
un’agevole pulizia e sanificazione del pavimento
sottostante;
- le finestre e le altre aperture esterne dei locali di
preparazione e deposito devono essere protette con
barriere antiinsetti facilmente rimovibili per la pulizia;
devono inoltre essere presenti dispositivi per la
protezione dai roditori;
REQUISITI D'IGIENE
- i frigoriferi e i congelatori devono essere in numero e
capacità adeguate al tipo ed alla quantità di prodotti
previsti e con proprio termometro a lettura esterna.
Deve essere previsto un locale per il deposito per
alimenti di dimensioni adeguate in rapporto all’attività
con:
- accorgimenti idonei ad assicurare adeguata areazione e
protezione dall’umidità, e comunque valori
microclimatici tali da garantire la corretta
conservazione degli alimenti;
- scaffalature aventi superfici lavabili,pulibili e
disinfettabili;
REQUISITI D'IGIENE
Locale spogliatoio:
- deve essere disponibile un locale con
dimensioni adeguate al numero degli addetti
in servizio, destinato a spogliatoio, aerato in
modo naturale o con sistemi meccanici,
fornito di armadietto individuale, a doppio
scomparto, in materiale facilmente lavabile
e disinfettabile. È ammesso posizionare gli
armadietti a doppio scomparto
nell’antibagno del servizio igienico solo se
questo è ad uso esclusivo del personale che
in questo caso è definibile come “locale
spogliatoio”
REQUISITI D'IGIENE
Deve essere sempre richiesta la certificazione di
conformità dell’impianto di evacuazione fumi e
vapori, rilasciata da un tecnico abilitato.
Le piccole lavorazioni, tostiere, brasiere,
macchine per il caffè e similari non necessitano di
cappe. In laboratori ove, eventualmente, non
sussistessero altro che piccoli forni ed
apparecchiature elettriche, non sono necessarie
certificazioni sull’impianto di evacuazione fumi.
REQUISITI D'IGIENE
Il materiale di pulizia deve essere conservato in locali
o armadi appositi, diversi da quelli che detengono gli
alimenti, per evitare la contaminazione del cibo .
La zona lavaggio deve essere attrezzata con vasche e
lavastoviglie in numero adeguato alla potenzialità
produttiva; le vasche devono essere facilmente
igienizzabili, fornite di acqua calda e fredda e dotate
preferibilmente di comando non manuale;
per la preparazione di alimenti sono consigliabili
lavamani separati con comandi non manuali, sapone
liquido e asciugamani a perdere.
REQUISITI D'IGIENE
- Tutti i locali devono possedere areoilluminazione
naturale pari almeno a un 1/8 della superficie del
pavimento; il ricorso a sistemi artificiali deve
essere motivato da specifiche situazioni strutturali e
l’idoneità della soluzione proposta deve essere
valutata dai servizi competenti; per i locali ad uso
spogliatoio, servizio igienico, deposito è possibile
prevedere areazione meccanica con sistema di
ventilazione in grado di garantire almeno 5
ricambi/ora
REQUISITI D'IGIENE
SERVIZI IGIENICI:
tutti gli esercizi devono possedere, preferibilmente al
loro interno, uno o più servizi igienici, separati per gli
addetti e per il pubblico. I lavabi devono disporre di
acqua corrente fredda e calda, erogatore di sapone
liquido, asciugamani a perdere o sistema elettrico di
asciugatura; i comandi di erogazione dell’acqua
devono essere non azionabili manualmente (es.
pedale, ginocchio o fotocellula), obbligatoriamente
nei servizi igienici destinati agli addetti e
preferibilmente in quelli destinati al pubblico.
REQUISITI D'IGIENE
SERVIZI IGIENICI
È ammesso un solo servizio igienico, in comune tra
personale e pubblico solo negli esercizi di tipologia
1 fino a 60 posti a sedere e : in tal caso, la
rubinetteria dovrà essere obbligatoriamente non
azionabile manualmente.
REQUISITI D'IGIENE
- È ammissibile la presenza di antibagno in comune
tra clienti e addetti. In questo caso l’antibagno
dovrà avere le caratteristiche di quello per il
personale.
- I servizi igienici riservati al personale devono
essere previsti in rapporto di 1/10, in presenza di
esercizi con numero di addetti superiore a 10 i
servizi igienici devono essere distinti per sesso.
- Il numero di servizi igienici riservati al pubblico
deve essere rapportato al numero di coperti
secondo il seguente standard:
REQUISITI D'IGIENE
Ristorazione/Bar (tipologie 2, 3 e 4)
fino a 60 posti a sedere: almeno una unità igienica;
da 61 a 150 posti a sedere: almeno 2 unità igieniche divise
per sesso;
oltre 150 posti a sedere: almeno 4 unità igieniche divise per
sesso.
Bar (tipologia 1)
fino a 60 posti a sedere: è ammessa la possibilità di un solo
servizio igienico in comune tra addetti e pubblico;
da 61 a 150 posti a sedere: almeno 1 unità igienica
destinata esclusivamente al pubblico;
oltre 150 posti a sedere: almeno 2 unità igieniche divise per
sesso.
REQUISITI D'IGIENE
Tutti gli alimenti esposti e non confezionati
(pasticceria, dolciumi, panini, tramezzini ecc.,
nonché altri prodotti venduti non confezionati),
devono essere protetti dal contatto con il pubblico,
dalla polvere e dagli insetti, conservati a seconda
del tipo di alimento in contenitori o vetrine
refrigerate con termometro a lettura esterna, o
facilmente leggibile dall’esterno.
- In base alla capacità produttiva e di servizio
dell’esercizio pubblico, l’esposizione a
temperatura ambiente di alimenti a libero servizio
è consentita per tempi e quantità limitati.
REQUISITI D'IGIENE
Gli esercizi devono essere dotati di acqua potabile
proveniente da acquedotto pubblico. Qualora siano
dotati di sistemi di approvvigionamento autonomo,
deve essere presente un certificato di potabilità.
La potabilità deve inoltre essere periodicamente
verificata, a cura del titolare, con la periodicità e la
tipologia di analisi indicata dalla DGR del
piemonte.
IGIENE PERSONALE
Ogni persona che lavora in locali per il trattamento
di alimenti deve mantenere uno standard elevato di
pulizia personale ed indossare indumenti adeguati,
puliti e, ove necessario, protettivi.
IGIENE PERSONALE
Nessuna persona affetta da malattia o portatrice di
malattia trasmissibile attraverso gli alimenti o che
presenti, per esempio, ferite infette, infezioni della
pelle, piaghe o soffra di diarrea deve essere
autorizzata a qualsiasi titolo a manipolare alimenti
e ad entrare in qualsiasi area di trattamento degli
alimenti, qualora esista una probabilità di
contaminazione diretta o indiretta degli alimenti.
FORMAZIONE
Gli operatori del settore alimentare devono assicurare:
1. che gli addetti alla manipolazione degli alimenti siano
controllati e/o abbiano ricevuto un addestramento e/o una
formazione, in materia d'igiene alimentare, in relazione al
tipo di attività;
2. che i responsabili dell'elaborazione e della gestione
della procedura di cui all'articolo 5, paragrafo 1 del
presente regolamento, o del funzionamento delle
pertinenti guide abbiano ricevuto un'adeguata formazione
per l'applicazione dei principi del sistema HACCP; e
3. che siano rispettati i requisiti della legislazione
nazionale in materia di programmi di
VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP
- Organigramma aggiornato e definizione delle
responsabilità
- Schede di identificazione aree
- Schede di identificazione impianti ed attrezzature
- Registro delle non conformità
VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP
- Presenza attestati di partecipazione a corsi di formazione
riportanti date degli incontri, durata, temi trattati, docenti
-SCIA Autorizzazione sanitaria
- Presenza di una procedura di selezione e verifica dei
fornitori
- E’ presente un elenco aggiornato delle materie prime
- Sono presenti le schede di registrazione dei fornitori
- Moduli di ricevimento merci correttamente compilati
VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP
- Presenza procedura per identificare e segregare i prodotti
in caso di emergenza
- Presenza di una procedura di rintracciabilità dei prodotti
comprendente un elenco dei clienti aggiornato
VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP
-Controllo delle temperature: definizione dei limiti di
accettabilità
- Archiviazione regolare delle registrazioni 2
- Presenza di un documento che precisa le modalità di
smaltimento dei rifiuti
- Presenza di una procedura per la manutenzione degli
impianti
VERIFICA MANUALE AUTOCONTROLLO HACCP
- Presenza di una procedura per la manutenzione dei
locali
- presenza di una procedura di pulizia e
disinfezione che include un controllo
preoperativo con verifiche sulle condizioni
igieniche di locali, attrezzature e personale e sul
funzionamento delle attrezzature
VERIFICA MANUALE AUTOCONTROLLO
HACCP
- Procedura controllo allergeni
-Tra le materie prime sono presenti allergeni
-Durante la produzione è possibile una
contaminazione con allergeni
-Il rischio specifico è stato considerato
nell’autocontrollo
-Gli eventuali allergeni (anche in ingredienti composti)
sono verificati in etichetta
-il cliente allergico viene informato della presenza di
allergeni sui piatti pronti al consumo
VERIFICA MANUALE AUTOCONTROLLO HACCP
- Scheda tecnica dei prodotti o etichetta commerciale
- Check-list preoperative compilate, datate e firmate
- Check-list di sorveglianza regolarmente compilate
- Presenza di un regolamento relativo alla gestione delle
divise
VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP
- La procedura di pulizia e disinfezione è adeguata
- Presenza di una procedura per il controllo della potabilità
dell’acqua
- In caso di altra fonte di approvvigionamento idrico diversa
da acquedotto pubblico: documentazione sui
provvedimenti adottati per garantire la potabilità
dell’acqua utilizzata
- La procedura per il controllo della potabilità dell’acqua è
adeguata
VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP
- Presenza di una procedura per il controllo di roditori ed
insetti
-schema riassuntivo riportante: identificazione aree,
frequenza e modalità degli interventi, prodotti utilizzati,
operatori responsabili delle operazioni
- Copia del contratto (in caso di interventi effettuati da ditte
esterne)
- Planimetria riportante, numerati, i punti di
posizionamento delle esche
VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP
- Schede tecniche e tossicologiche dei prodotti utilizzati
- Rapporti compilati per ogni intervento
- Relazioni dei monitoraggi periodici effettuati internamente
all’azienda
- La procedura per il controllo di roditori ed insetti è
adeguata
VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP
- Sono disponibili i diagrammi di flusso delle produzioni
interessate
- E’ stata condotta l’analisi dei pericoli
- Sono stati identificati i Punti di Controllo Critici nella
fase o nelle fasi in cui il controllo stesso si rivela
essenziale per prevenire o eliminare un rischio o ridurlo a
livelli accettabili
- Sono state definite le misure di controllo dei CCP
- Sono stati identificati, in corrispondenza dei CCP, i limiti
critici
VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP
-Sono state stabilite nei CCP procedure di monitoraggio
efficaci
-tali procedure di monitoraggio sono applicate
- Sono state stabilite le azioni correttive da intraprendere
nel caso in cui il monitoraggio indichi che un punto di
controllo critico non è sotto controllo
- le azioni correttive sono applicate
- sono disponibili le registrazioni sull’applicazione delle
azioni correttive
- Sono state stabilite procedure per verificare se i
provvedimenti messi in atto funzionano in modo efficace
VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP
-
- le procedure di verifica sono svolte regolarmente
- Sono stati predisposti documenti e registrazioni
commisurati alla natura e alle dimensioni dell'impresa al
fine di dimostrare l'effettiva applicazione delle misure
descritte
- La procedura permanente sviluppata in conformità con i
principi HACCP è applicata e mantenuta
- Sono stati utilizzati manuali di corretta prassi igienica e
manuali sull'applicazione dell'HACCP

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  • 2. SICUREZZA ALIMENTARE La garanzia che l’alimento non provochi danno al consumatore quando è preparato e/o consumato conformemente all’uso a cui è destinato
  • 3. SICUREZZA ALIMENTARE (art. 1 regolamento (CE) n. 852/2004) La responsabilità principale per la sicurezza degli alimenti incombe all’operatore del settore alimentare (OSA)
  • 4. SICUREZZA ALIMENTARE (art. 2 REGOLAMENTO (CE) N. 178/2002 “ operatore del settore alimentare”, la persona fisica o giuridica responsabile di garantire il rispetto delle disposizioni della legislazione alimentare nell'impresa alimentare posta sotto il suo controllo.
  • 5. REGOLAMENTO (CE) N. 178/2002 Art.7 Obblighi 1. Spetta agli operatori del settore alimentare e dei mangimi garantire che nelle imprese da essi controllate gli alimenti o i mangimi soddisfino le disposizioni della legislazione alimentare inerenti alle loro attività in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione e verificare che tali disposizioni siano soddisfatte.
  • 6. CHI E' L'ORGANO DI VIGILANZA? Il Decreto della Presidente della Giunta Regionale 3 marzo 2008, n. 2/R Art. 5. Attività di controllo e sanzioni 1. la vigilanza, ai fini del presente regolamento, è esercitata dal personale delle aziende sanitarie locali (ASL) e dagli organi a cui sono attribuiti poteri di accertamento in materia. Le ASL verificano il rispetto e la conformità dell'applicazione delle disposizioni di legge da parte dell'OSA
  • 7. REQUISITI D'IGIENE la superficie dei locali deve essere adeguata al tipo di attività ed alla potenzialità produttiva; - i pavimenti di tutti i locali, ad esclusione della sala di somministrazione devono essere realizzati in materiale liscio, facilmente lavabile e disinfettabile, non assorbente e non tossico; - le pareti di tutti i locali, ad esclusione della sala di somministrazione devono essere rivestite di materiale lavabile e disinfettabile fino ad almeno 2 metri;
  • 8. REQUISITI D'IGIENE - i soffitti devono essere facili da pulire, costruiti in modo da evitare l’accumulo di sporcizia e ridurre la condensa, la formazione di muffa e la caduta di particelle; - le porte devono avere superfici lisce facilmente pulibili e disinfettabili; - i piani di lavoro e le scaffalature di deposito devono essere in materiale lavabile e disinfettabile, opportunamente separati per le varie lavorazioni.
  • 9. REQUISITI D'IGIENE Le attrezzature devono essere: - in materiale resistente facilmente lavabile e disinfettabile; - idonee e sufficienti in relazione all’attività svolta; - installate in modo da consentire un’adeguata pulizia delle stesse e dell’area circostante: - Gli utensili e le stoviglie devono essere in materiale idoneo per alimenti;
  • 10. REQUISITI D'IGIENE - i bidoni per la raccolta rifiuti devono essere in materiale lavabile, di idonee dimensioni, dotati di coperchio fisso ad apertura a pedale, salvo dimostrazione dell’idoneità di altre modalità; - la pedana del retro banco deve essere di superficie facilmente lavabile, disinfettabile e tale da permettere un’agevole pulizia e sanificazione del pavimento sottostante; - le finestre e le altre aperture esterne dei locali di preparazione e deposito devono essere protette con barriere antiinsetti facilmente rimovibili per la pulizia; devono inoltre essere presenti dispositivi per la protezione dai roditori;
  • 11. REQUISITI D'IGIENE - i frigoriferi e i congelatori devono essere in numero e capacità adeguate al tipo ed alla quantità di prodotti previsti e con proprio termometro a lettura esterna. Deve essere previsto un locale per il deposito per alimenti di dimensioni adeguate in rapporto all’attività con: - accorgimenti idonei ad assicurare adeguata areazione e protezione dall’umidità, e comunque valori microclimatici tali da garantire la corretta conservazione degli alimenti; - scaffalature aventi superfici lavabili,pulibili e disinfettabili;
  • 12. REQUISITI D'IGIENE Locale spogliatoio: - deve essere disponibile un locale con dimensioni adeguate al numero degli addetti in servizio, destinato a spogliatoio, aerato in modo naturale o con sistemi meccanici, fornito di armadietto individuale, a doppio scomparto, in materiale facilmente lavabile e disinfettabile. È ammesso posizionare gli armadietti a doppio scomparto nell’antibagno del servizio igienico solo se questo è ad uso esclusivo del personale che in questo caso è definibile come “locale spogliatoio”
  • 13. REQUISITI D'IGIENE Deve essere sempre richiesta la certificazione di conformità dell’impianto di evacuazione fumi e vapori, rilasciata da un tecnico abilitato. Le piccole lavorazioni, tostiere, brasiere, macchine per il caffè e similari non necessitano di cappe. In laboratori ove, eventualmente, non sussistessero altro che piccoli forni ed apparecchiature elettriche, non sono necessarie certificazioni sull’impianto di evacuazione fumi.
  • 14. REQUISITI D'IGIENE Il materiale di pulizia deve essere conservato in locali o armadi appositi, diversi da quelli che detengono gli alimenti, per evitare la contaminazione del cibo . La zona lavaggio deve essere attrezzata con vasche e lavastoviglie in numero adeguato alla potenzialità produttiva; le vasche devono essere facilmente igienizzabili, fornite di acqua calda e fredda e dotate preferibilmente di comando non manuale; per la preparazione di alimenti sono consigliabili lavamani separati con comandi non manuali, sapone liquido e asciugamani a perdere.
  • 15. REQUISITI D'IGIENE - Tutti i locali devono possedere areoilluminazione naturale pari almeno a un 1/8 della superficie del pavimento; il ricorso a sistemi artificiali deve essere motivato da specifiche situazioni strutturali e l’idoneità della soluzione proposta deve essere valutata dai servizi competenti; per i locali ad uso spogliatoio, servizio igienico, deposito è possibile prevedere areazione meccanica con sistema di ventilazione in grado di garantire almeno 5 ricambi/ora
  • 16. REQUISITI D'IGIENE SERVIZI IGIENICI: tutti gli esercizi devono possedere, preferibilmente al loro interno, uno o più servizi igienici, separati per gli addetti e per il pubblico. I lavabi devono disporre di acqua corrente fredda e calda, erogatore di sapone liquido, asciugamani a perdere o sistema elettrico di asciugatura; i comandi di erogazione dell’acqua devono essere non azionabili manualmente (es. pedale, ginocchio o fotocellula), obbligatoriamente nei servizi igienici destinati agli addetti e preferibilmente in quelli destinati al pubblico.
  • 17. REQUISITI D'IGIENE SERVIZI IGIENICI È ammesso un solo servizio igienico, in comune tra personale e pubblico solo negli esercizi di tipologia 1 fino a 60 posti a sedere e : in tal caso, la rubinetteria dovrà essere obbligatoriamente non azionabile manualmente.
  • 18. REQUISITI D'IGIENE - È ammissibile la presenza di antibagno in comune tra clienti e addetti. In questo caso l’antibagno dovrà avere le caratteristiche di quello per il personale. - I servizi igienici riservati al personale devono essere previsti in rapporto di 1/10, in presenza di esercizi con numero di addetti superiore a 10 i servizi igienici devono essere distinti per sesso. - Il numero di servizi igienici riservati al pubblico deve essere rapportato al numero di coperti secondo il seguente standard:
  • 19. REQUISITI D'IGIENE Ristorazione/Bar (tipologie 2, 3 e 4) fino a 60 posti a sedere: almeno una unità igienica; da 61 a 150 posti a sedere: almeno 2 unità igieniche divise per sesso; oltre 150 posti a sedere: almeno 4 unità igieniche divise per sesso. Bar (tipologia 1) fino a 60 posti a sedere: è ammessa la possibilità di un solo servizio igienico in comune tra addetti e pubblico; da 61 a 150 posti a sedere: almeno 1 unità igienica destinata esclusivamente al pubblico; oltre 150 posti a sedere: almeno 2 unità igieniche divise per sesso.
  • 20. REQUISITI D'IGIENE Tutti gli alimenti esposti e non confezionati (pasticceria, dolciumi, panini, tramezzini ecc., nonché altri prodotti venduti non confezionati), devono essere protetti dal contatto con il pubblico, dalla polvere e dagli insetti, conservati a seconda del tipo di alimento in contenitori o vetrine refrigerate con termometro a lettura esterna, o facilmente leggibile dall’esterno. - In base alla capacità produttiva e di servizio dell’esercizio pubblico, l’esposizione a temperatura ambiente di alimenti a libero servizio è consentita per tempi e quantità limitati.
  • 21. REQUISITI D'IGIENE Gli esercizi devono essere dotati di acqua potabile proveniente da acquedotto pubblico. Qualora siano dotati di sistemi di approvvigionamento autonomo, deve essere presente un certificato di potabilità. La potabilità deve inoltre essere periodicamente verificata, a cura del titolare, con la periodicità e la tipologia di analisi indicata dalla DGR del piemonte.
  • 22. IGIENE PERSONALE Ogni persona che lavora in locali per il trattamento di alimenti deve mantenere uno standard elevato di pulizia personale ed indossare indumenti adeguati, puliti e, ove necessario, protettivi.
  • 23. IGIENE PERSONALE Nessuna persona affetta da malattia o portatrice di malattia trasmissibile attraverso gli alimenti o che presenti, per esempio, ferite infette, infezioni della pelle, piaghe o soffra di diarrea deve essere autorizzata a qualsiasi titolo a manipolare alimenti e ad entrare in qualsiasi area di trattamento degli alimenti, qualora esista una probabilità di contaminazione diretta o indiretta degli alimenti.
  • 24. FORMAZIONE Gli operatori del settore alimentare devono assicurare: 1. che gli addetti alla manipolazione degli alimenti siano controllati e/o abbiano ricevuto un addestramento e/o una formazione, in materia d'igiene alimentare, in relazione al tipo di attività; 2. che i responsabili dell'elaborazione e della gestione della procedura di cui all'articolo 5, paragrafo 1 del presente regolamento, o del funzionamento delle pertinenti guide abbiano ricevuto un'adeguata formazione per l'applicazione dei principi del sistema HACCP; e 3. che siano rispettati i requisiti della legislazione nazionale in materia di programmi di
  • 25. VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP - Organigramma aggiornato e definizione delle responsabilità - Schede di identificazione aree - Schede di identificazione impianti ed attrezzature - Registro delle non conformità
  • 26. VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP - Presenza attestati di partecipazione a corsi di formazione riportanti date degli incontri, durata, temi trattati, docenti -SCIA Autorizzazione sanitaria - Presenza di una procedura di selezione e verifica dei fornitori - E’ presente un elenco aggiornato delle materie prime - Sono presenti le schede di registrazione dei fornitori - Moduli di ricevimento merci correttamente compilati
  • 27. VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP - Presenza procedura per identificare e segregare i prodotti in caso di emergenza - Presenza di una procedura di rintracciabilità dei prodotti comprendente un elenco dei clienti aggiornato
  • 28. VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP -Controllo delle temperature: definizione dei limiti di accettabilità - Archiviazione regolare delle registrazioni 2 - Presenza di un documento che precisa le modalità di smaltimento dei rifiuti - Presenza di una procedura per la manutenzione degli impianti
  • 29. VERIFICA MANUALE AUTOCONTROLLO HACCP - Presenza di una procedura per la manutenzione dei locali - presenza di una procedura di pulizia e disinfezione che include un controllo preoperativo con verifiche sulle condizioni igieniche di locali, attrezzature e personale e sul funzionamento delle attrezzature
  • 30. VERIFICA MANUALE AUTOCONTROLLO HACCP - Procedura controllo allergeni -Tra le materie prime sono presenti allergeni -Durante la produzione è possibile una contaminazione con allergeni -Il rischio specifico è stato considerato nell’autocontrollo -Gli eventuali allergeni (anche in ingredienti composti) sono verificati in etichetta -il cliente allergico viene informato della presenza di allergeni sui piatti pronti al consumo
  • 31. VERIFICA MANUALE AUTOCONTROLLO HACCP - Scheda tecnica dei prodotti o etichetta commerciale - Check-list preoperative compilate, datate e firmate - Check-list di sorveglianza regolarmente compilate - Presenza di un regolamento relativo alla gestione delle divise
  • 32. VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP - La procedura di pulizia e disinfezione è adeguata - Presenza di una procedura per il controllo della potabilità dell’acqua - In caso di altra fonte di approvvigionamento idrico diversa da acquedotto pubblico: documentazione sui provvedimenti adottati per garantire la potabilità dell’acqua utilizzata - La procedura per il controllo della potabilità dell’acqua è adeguata
  • 33. VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP - Presenza di una procedura per il controllo di roditori ed insetti -schema riassuntivo riportante: identificazione aree, frequenza e modalità degli interventi, prodotti utilizzati, operatori responsabili delle operazioni - Copia del contratto (in caso di interventi effettuati da ditte esterne) - Planimetria riportante, numerati, i punti di posizionamento delle esche
  • 34. VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP - Schede tecniche e tossicologiche dei prodotti utilizzati - Rapporti compilati per ogni intervento - Relazioni dei monitoraggi periodici effettuati internamente all’azienda - La procedura per il controllo di roditori ed insetti è adeguata
  • 35. VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP - Sono disponibili i diagrammi di flusso delle produzioni interessate - E’ stata condotta l’analisi dei pericoli - Sono stati identificati i Punti di Controllo Critici nella fase o nelle fasi in cui il controllo stesso si rivela essenziale per prevenire o eliminare un rischio o ridurlo a livelli accettabili - Sono state definite le misure di controllo dei CCP - Sono stati identificati, in corrispondenza dei CCP, i limiti critici
  • 36. VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP -Sono state stabilite nei CCP procedure di monitoraggio efficaci -tali procedure di monitoraggio sono applicate - Sono state stabilite le azioni correttive da intraprendere nel caso in cui il monitoraggio indichi che un punto di controllo critico non è sotto controllo - le azioni correttive sono applicate - sono disponibili le registrazioni sull’applicazione delle azioni correttive - Sono state stabilite procedure per verificare se i provvedimenti messi in atto funzionano in modo efficace
  • 37. VERIFICA MANUALE AUTOCOTROLLO HACCP - - le procedure di verifica sono svolte regolarmente - Sono stati predisposti documenti e registrazioni commisurati alla natura e alle dimensioni dell'impresa al fine di dimostrare l'effettiva applicazione delle misure descritte - La procedura permanente sviluppata in conformità con i principi HACCP è applicata e mantenuta - Sono stati utilizzati manuali di corretta prassi igienica e manuali sull'applicazione dell'HACCP