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PROVINCIA DI CASERTA
Assessorato
Mobilità Trasporti Grandi Infrastrutture

AZIONI INTEGRATE DI INQUADRAMENTO , INDIRIZZO E PROMOZIONI INTERESSANTI
LA RETE DELLE CONNESSIONI E LA PIANIFICAZIONE PROVINCIALE DEI TRASPORTI , MOBILITA’
E GRANDI INFRASTRUTTURE

Nota illustrativa del Documento

“ Linee Guida “
per la programmazione dei sistemi
per la mobilità in
Provincia di Caserta

B. vers. 04 - Giugno 2006

1
1. Premessa ,finalità e contenuto del documento.
La Provincia di Caserta mostra sempre di più un forte interesse al settore generalmente definito come
“ trasporti “ ma che è intimamente connesso al più globale concetto di “mobilità “ e , per esso, alle
“infrastrutture” su cui il trasporto si sviluppa .
Nell’ambito delle competenze provinciali nel settore dei trasporti stabilite dalla L.R. 3/2002 , è evidente il
grande coinvolgimento del territorio sulla necessità di ristrutturazione del T. P. L. (Trasporto Pubblico
Locale ) su strada come dimostrato dall’interesse quotidiano che gli Organi di stampa evidenziano sul dibattito
in corso sulla politica provinciale in merito ; analogamente altro tema molto sentito da tutta la popolazione
provinciale è la necessità di ridefinire con la Regione Campania ( cui spettano , sempre in base alla L.R.
3/2002 , le competenze per il T.P.L. ferroviario ) il Piano Regionale dei Trasporti attraverso un processo di
investimenti (quali la costruzione della Metropolitana Leggera Capua – Grazzanise- Villa Literno- Aversa , il
recupero del vecchio tracciato dimesso della Sparanise-Gaeta per la realizzazione della Metro politana
leggera Nord Occidentale Sparanise-Sessa Aurunca-Cellole-Baia Domizia , il completamento della parte
superiore del Metro Campania Nord-Est- (ex-Alifana ) tale da ampliare ed integrare l’ attuale assetto previsto
per la Metropolitana Regionale , penalizzante per la nostra Provincia relativamente alla rete ferroviaria
programmata , in modo da coinvolgere anche i territori posti oltre i confini della cd. “conurbazione
casertana” interessata dalla Metropolitana Capua-Caserta-Maddaloni e portare in tal modo una reale
integrazione del territorio provincialecon il Centro Capoluogo e rendere contemporaneamente disponibile e
raggiungibile l’enorme patrimonio architettonico, artistico, ambientale e storico che rappresenta la vera risorsa
economica della Provincia di Caserta.
Analogamente è manifestata la grande e generale attenzione sia dalle Istituzioni che degli Operatori
economici sulle grandi opere connesse alla logistica ed ai grandi corridoi Nord-Sud ed Est- Ovest , in parte
già previste nella programmazione regionale e nazionale ( l’ aeroporto di Grazzanise , l’ interporto di
Marcianise-Maddaloni , i collegamenti stradali quali la Telesina o il prolungamento del corridoio Adriatico-

2
Tirreno attraverso l’ammodernamento della ex-SS 430 ecc) ma che non hanno ad oggi le risorse necessarie
per la loro ottimizzazione.
Altro fenomeno nascente è la partecipazione del Territorio alla politica della “sicurezza stradale” ,intesa
come azione qualificate non solo come riduzione della incidentalità e della conseguente perdita di vite umana
ma come elemento trainante di pianificazione della manutenzione ed adeguamento a norma delle opere viarie
nell’ambito di un reale equilibrio con l’assetto urbanistico e sociale.
Ad oggi, infatti , la politica degli interventi sulla rete stradale provinciale è stata sostanzialmente
concepita come produzione di limitate opere di manutenzione stradale e/o adeguamenti funzionali poste al di
fuori di una logica attuazione di interventi diretti da una maggiore ed efficace programmazione , mancando
pertanto di ogni supporto per operare una valida ed efficace “Manutenzione Programmata” coerente con il
“Progetto della sicurezza stradale “ per altro già avviato dalla Provincia stessa e che è supportato da un
contributo regionale concesso nell’ambio dei finanziamenti del “Piano Nazionale della Sicurezza Stradale “.
Analogamente la poca conoscenza della rete e il poco impulso alla realizzazione del Catasto Stradale
della viabilità provinciale , ancor oggi non ultimato per motivi dovuti principalmente della mancanza di
personale e mezzi a disposizione della esistente struttura interna provinciale , ha portato alla non operatività
di un efficace strumento di conoscenza operativa della rete ed erariale oltre che ad un mancato sfruttamento
di uno nuovo strumento di software , da porre anche sul mercato delle banche dati informatiche .
In conclusione ,l’inserimento della politica dei trasporti e della mobilità nell’assetto del territorio è
elemento fondamentale non solo per la programmazioni delle grandi opere infrastrutturali per lo sfruttamento
delle opportunità previsti nel cd “ Corridoio Nord-Sud Europa ” o “ Est-Ovest “ ma va visto come elemento
basilare per uno sviluppo sostenibile delle nostre città e del nostro territorio provinciale , come anche previsto
dalla L.R. 16/2002 -Legge Urbanistica Regionale- dal P.T.R. (cui l’Assessorato ha prodotto numerose
osservazione sul sistema delle reti e connessioni individuate ) e dal P.T.C.P.
Analogamente una corretta politica di sviluppo non può prescindere , come già evidenziato , da un
efficace sistema di relazioni che non privilegi solo alcuni assi principali ma che colleghi tutto il territorio
provinciale , favorendo così le accessibilità a tutto il patrimonio architettonico, artistico ed ambientale , con
3
immediate ricadute sullo sviluppo turistico delle aree interne e costiere , oggi penalizzate dalla mancanza di
efficaci collegamenti diffusi ed intermodali che hanno invece avvantaggiato il turismo in altre aree europee.
In tale ottica si è avviata la ristrutturazione del T.P.L. su strada nel territorio provinciale , che di seguito
viene sintetizzato (1) :
-

veicoli – km prodotti ed oggi contribuiti : 21.233,082 di cui 2.993,832 per servizi urbani ;

-

N° dipendenti : 1297,5 unità ;

-

N° veicolo : 457 unità

Tale azione di ristrutturazione del T.P.L. si basa sul Piano del Bacino di Traffico , che è stato redatto ai
sensi della L.R. n° 3/2002 dalla Provincia di Caserta e di cui la Giunta Provinciale ,con delibera n° 113 del
10/05/2006 , presa d’atto , Piano che è da considerare come strumento strategico pianificazione dei servizi
per la mobilità di competenza della Provincia .
In tale Piano viene prevista , come priorità , la ristrutturazione delle linee di trasporto pubblico su strada
soprattutto in relazione delle nuove realtà di attrazione di mobilità (ad esempio le sedi universitarie ) e ,
soprattutto , la connessione per mezzo di appositi punti di interscambio ubicato in vari punti della Provincia ,
del trasporto su strada pubblico e/o privato con quello su ferro portando ,così , di una migliore distribuzione
sul territorio della programmata Metropolitana Regionale.
Il Piano di bacino di Traffico verrà inviato in questi giorni agli gli Enti istituzionali , le associazioni di
categoria dei lavoratori ed imprenditoriali ,all’ l’Università oltre alle altre Associazioni interessate per una
necessaria concertazione col territorio prima della approvazione definitiva da parte del Consiglio Provinciale .
In tale contesto è anche obiettivo fondamentale della Provincia di Caserta l ’istituzione
per l’

ambito territoriale provinciale dell’ Agenzia per la mobilità sostenibile e il trasporto

pubblico locale di competenza , come previsto dalla L.R. 3/2002 , al fine di operare le funzioni di
supporto agli Enti locali nelle seguenti materie di :
a) gestione del processo di pianificazione degli investimenti; b) gestione della pianificazione dei servizi
per la mobilità e di progettazione e programmazione dei servizi minimi e aggiuntivi, integrati fra loro e
(1) Dati ACAM Campania – Analisi dei servizi ad oggi eserciti dalla ACSM-

4
con la mobilità privata;
b) gestione delle procedure concorsuali di affidamento dei servizi di competenza degli enti locali; 3
c) di stipula degli accordi di programma e redazione dei contratti di servizio;e) controllo
vigilanza e monitoraggio dello svolgimento dei servizi e verifica del rispetto della parità e
dell’uguaglianza di trattamento degli utenti
d) ogni altra funzione loro assegnata dagli enti locali, compatibilmente con le norme previste
dalla L.R. 3/2002.
In relazione di quanto sopra evidenziato e coerente con una politica del territorio oggi avviata dalla
Provincia di Caserta per mezzo del P.T.C.P. (strumento di programmazione correlato al P.T.R. ) ed in concerto
con il Documento delle Linee Strategiche di Sviluppo Provinciale in fase di stesura da parte
dell’Assessorato Provinciale alla Attività Produttive , l’ Assessorato Provinciale ai Trasporti , Mobilità e
Grandi Infrastrutture ha dato il via alla definizione delle “Linee Guida per la programmazione dei
sistemi per la mobilità in Provincia di Caserta”.
La redazione di tale strumento è stata avviata istituzionalmente con la sottoscrizione di un protocollo
d’intesa tra la Provincia di Caserta ed TEST ( Tecnology, Environment, Safety, ,Transport ) scarl
( organismo consortile costituito dalle Università di Napoli Federico II ,Università degli Studi del Sannio
,Università degli Studi di Napoli Parthenope ,Università degli Studi di Salerno ,Istituto Universitario
Orientale ,Consiglio Nazionale delle Ricerche ed il Consorzio Technapoli ) ed in corso di elaborazione da
parte del “ Gruppo di Progettazione “ congiunto TEST –Provincia di Caserta.
Lo scopo del documento consiste nella ricognizione

raccolta e ordinamento di tutte le informazioni

esistenti circa il sistema della mobilità e dei trasporti extraurbani in provincia di Caserta, allo scopo di avere
una visione unica del sistema e delle sue criticità, in base alla quale impostare organicamente l’attività di
programmazione di competenza dell’Amministrazione nel settore, in coerenza con la programmazione
Regionale.

5
L’analisi dello scenario attuale in particolare si propone di definire l’architettura di base per il Sistema
Informativo della Mobilità e dei Trasporti (SIMT CE), la collocazione delle informazioni disponibili nel SIMT, e
l’individuazione delle campagne di rilevamento necessarie per il popolamento completo e per l’aggiornamento
del SIMT.
L’analisi delle criticità delle priorità fornisce gli obiettivi di intervento che emergono dall’analisi del
sistema, in base ai quali andranno definite misure

e progetti, in coerenza con gli obiettivi generali

dell’amministrazione, anche nella prospettiva di partecipazione costruttiva al POR regionale 2007-2013.
E’ da rilevare , infatti, che pur avendo la Provincia di Caserta presentato (dati ISTAT Censimento 2001)
un forte assorbimento della maggior quota dell’incremento demografico regionale, come risulta dal confronto
dei pesi insediativi provinciali nell’ultimo decennio intercensuario:

Provincia
Avellino
Benevento
Caserta
Salerno
Napoli
Totale

Popolazione 2001
429 178
287 042
852 872
1 073 643
3 059 196
5 701 931

Popolazione 1991
438 812
293 026
815 815
1 066 601
3 016 026
5 630 280

Variazione
-2.20%
-2.04%
4.54%
0.66%
1.43%
1.27%

e risultando ancor più significativa la rappresentazione spaziale di queste tendenze, che a livello
dell’importanza relativa dei capoluoghi di provincia, rispetto ai rispettivi territori di competenza, fanno di
Caserta un sicuro punto di riferimento, dal momento che rappresenta l’unico dei cinque capoluoghi campani
ancora in forte crescita demografica.

Capoluogo
Avellino
Benevento
Caserta
Salerno
Napoli
Totale

Popolazione 2001
52 703
61 791
75 208
138 188
1 004 500
1 332 390

Popolazione 1991
55 662
62 561
69 027
148 932
1 067 365
1 403 547

Variazione
-5.32%
-1.23%
8.95%
-7.21%
-5.89%
-5.07%

6
Spostamento della popolazione residente in Campania dal 1991 al 2001

abbiamo che sovrapponendo a questa lettura del territorio l’analisi dell’evoluzione delle dotazioni
infrastrutturali delle cinque province Campane, rispettivamente per strade, ferrovie, porti ed aeroporti, rispetto
alla media regionale e dell’intero Mezzogiorno, emerge per la provincia di Caserta un trend positivo solo per
quanto riguarda le rete ferroviaria e ciò solo per l’incremento dovuto alle tratte destinata alla logistica correlate
all’interporto di Marcianise-Maddaloni e per la TAV ; infatti , eliminati dall’analisi tali interventi, la realizzazioni
di reti ferroviarie risultano anch’essa avere un trend decisamente negativo.

7
Evoluzione dell’indice di dotazione della rete stradale
Indice di dotazione della rete stradale (Italia=100)
160
143 141

140
122

120

116
106

92

111
96

100

94 92

96

80

1991

80
65

1999

63

60
40
20
0
Avellino

Benevento

Caserta

Napoli

Salerno

Campania

Mezzogiorno

Evoluzione dell’indice di dotazione della rete ferroviaria
Indice di dotaz ione della rete ferroviaria (Italia=100)
200
180

169

180
152

160
133

140

124

121

120

107 106

111
103

82

100

85

80

1991
1999

82
73

60
40
20
0
Avellino

Benevento

Caserta

Napoli

Salerno

Campania

Mezzogiorno

Evoluzione dell’indice di dotazione dei porti
Indice di dotazione dei porti (e bacini di utenza) (Italia=100)
180
152

160
140

120

102 109

120
91

100
84

1991

84

80

77

71

1999

62

60
29

40

30
23

20

20
0
Avellino

Benevento

Caserta

Napoli

Salerno

Campania Mezzogiorno

8
Evoluzione dell’indice di dotazione degli aeroporti
Indice di dotazione degli aeroporti (e bacini di utenza) (Italia=100)
180
160
140
120
1991
100

1999
67

82

80

74

68

60

61

48

37

48
40

36

40
19

22
15

20

14

0
Avellino

Benevento

Caserta

Napoli

Salerno

Campania

Mezzogiorno

Conseguentemente, ne deriva una penalizzazione del sistema delle accessibilità locali, come chiaramente
dimostrato dalla rappresentazione tematica del fattore medio di impedenza, ovvero del rapporto capacità/flussi
sulle reti stradali che servono la provincia.
I fattori di impedenza del territorio nei rapporti flussi/capacità della rete stradale di accessibilità

9
In relazione alla necessità di colmare tale la programmazione di settore fornirà una proposta sulle
attività da svolgere sistematicamente e periodicamente per poter pervenire a decisioni programmatiche
nell’ambito delle competenze dell’Ente e nei rapporti con l’Ente Regione.
Infine , come supporto operativo a tipo di esempio , verrà prodotto da parte del TEST un dimostratore
per il monitoraggio delle pavimentazioni stradali con tecniche innovative al fine allo scopo di eseguire
un’applicazione delle caratteristiche della sovrastruttura stradale necessarie per l’esecuzione del Piano di
Manutenzione Programmata .
In definitiva il documento il “Linee Guida per la programmazione dei sistemi per la mobilità in
Provincia di Caserta”. si configura come “ PROGETTO “per l’organizzazione delle attività di
programmazione di competenza dell’Ente.
Il successivo capitolo fornisce in modo puntuale la definizione organizzativa che verranno svolte dal
gruppo di progettazione congiunto TEST – Provincia di Caserta per la stesura del suddetto documento di
programmazione . ,

2. Attività ed analisi per la redazione del documento
La redazione del Documento “Linee Guida per la programmazione dei sistemi per la mobilità in
Provincia di Caserta” avverrà secondo il seguente programma operativo :

2.1. Lo scenario attuale del sistema
2.1.1. Scenario istituzionale
o Analisi del quadro legislativo e nazionale e regionale e competenze dell’Ente nel settore della mobilità
e dei trasporti
o I meccanismi organizzativi per il decentramento amministrativo e la regolazione dei rapporti con la
Regione e gli altri Enti Locali
o Lo stato attuale della programmazione di settore in provincia di Caserta
10
o I meccanismi di supporto agli Enti Locali: Le Agenzie per la Mobilità
o Adempimenti a breve e medio termine
2.1.2. Scenario territoriale e della mobilità
o Insediamenti attrattori e generatori di mobilità: specificazione delle unità territoriali di riferimento, dei
parametri e degli indicatori descrittivi;
o Analisi di accessibilità delle unità territoriali
o Matrice O/D per spostamenti sistematici( TGM) tra le unità territoriali
o Proiezioni di medio e lungo termine
2.1.3. Scenario infrastrutturale
a) La rete stradale
o Ricognizione dell’assetto attuale della rete
o Catasto stradale
o Classifica funzionale ex DM 5/11/2001
o Caratteristiche geometriche e coerenza con la classificazione funzionale
o Stima sommaria del traffico sulla rete
o Valutazione preliminare dei livelli di servizio
o Gli interventi programmati ed in progetto
o Modifiche dei traffici e dei livelli di servizio
o Lo stato della sicurezza
o Gli Audit disponibili
o Analisi preliminare di incidentalità
o Indicatori di rischio
o La connettività della rete

11
b) La rete ferroviaria
o Assetto attuale della rete
o Caratteristiche tecniche
o Capacità di traffico
o Popolazione servita e accessibilità delle stazioni
o L’utilizzazione della rete attuale
o Il progetto di Sistema Metropolitano Regionale in provincia di Caserta
c) Le infrastrutture terminali: stato attuale e prospettive di sviluppo
o Terminali portuali
o Impianti esistenti e funzioni svolte
o Utenza e traffici
o Programmi e progetti in corso
o Terminali Aerei
o Impianti esistenti e funzioni svolte
o Utenza e traffici
o Programmi e progetti in corso
o Terminali intermodali
o Impianti esistenti e funzioni svolte
o Utenza e traffici
o Programmi e progetti in corso
2.1.4. Trasporto Pubblico Locale
o La struttura produttiva
o Servizi offerti
o Popolazione servita e accessibilità dei servizi
o Stime preliminari di frequentazione
12
2.2. Analisi criticità e priorità
2.2.1. Disfunzioni delle reti infrastrutturali e di servizio
2.2.2. Coerenza con lo sviluppo del territorio
2.2.3. Obiettivi programmatici generali
La sicurezza stradale
Qualità ed efficienza del TPL
Sostegno sviluppo economico -territoriale

2.3. Gli strumenti per la programmazione
2.3.1. Programma e specifiche per Il monitoraggio del sistema ( SIMT)
a) Monitoraggio del sistema viario e del traffico
b) Monitoraggio della sicurezza
c) Monitoraggio del TPL
d) Monitoraggio del territorio
2.3.2. I piani di settore:
Piano di Manutenzione della viabilità
Piani di bacino del TPL
Piano della viabilità provinciale
2.3.3. L’attuazione dei programmi
o Individuazione degli interventi per i quali occorrono approfondimenti di fattibilità,
tecnico/economica, e di sostenibilità ambientale
o Programmazione ed organizzazione della progettualità.

13
2.4. L’organizzazione delle programmazione
2.4.1. Funzioni e competenze
a) Monitoraggio e sistema informativo
b) Programmazione infrastrutture
c) Programmazione servizi
d) Interfaccia con gli Enti Territoriali( Regioni e Comuni)
2.4.2. Analisi delle risorse umane e delle competenze dell’Ente
2.4.3. Risorse aggiuntive e supporti esterni

2.5. Organigramma e costi

3. CONCLUSIONI
Da quanto evidenziato nei capitoli precedenti , risulta fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi
stabiliti dal Documento Linee Guida eliminare le attuali carenze di programmazione e di progettualità
attualmente riscontrabili nella politica dei trasporti e mobilità attualmente proposta dalla Provincia di Caserta ,
al fine di inserire il territorio provinciale, coerentemente con il P.T.R. ed il P.T.C.P. , al raggiungimento dei
finanziamenti regionale , nazionali e comunitari .
E’ corretta politica porre , pertanto , l’attenzione della Provincia di Caserta al potenziamento ed allo
sviluppo di direttrici di decentramento/riequilibrio metropolitano in Campania che si traduce nel notevole sforzo
per la coerenza tra Piani di Sviluppo, Piano urbanistico-territoriali e piani di settore, allo scopo di poter definire
una prospettiva coerente di dimensionamento di infrastrutture ed insediamenti. Questa coerenza, che va
caratterizzando la Provincia di Caserta, è stata

14
spesso disattesa da parte della Regione Campana e del Governo nazionale, nel momento in cui si è
trattato di operare delle scelte che possono determinare processi di progressiva divaricazione tra domanda ed
offerta, e quindi di congestione e/o sottoutilizzazione degli spazi.
Solo in tal modo è possibile ottimizzare le risorse e stabilire le priorità d’intervento al fine di raggiungere ,
, coerentemente con le programmazioni sopra richiamate , crescita territoriale rispetto all’offerta proposta di
trasporti e mobilità non disconnessia dagli altri fattori che contribuiscono al quadro unitario di coerenza e di
sostenibilità per uno sviluppo territoriale integrato . .
Al processo di riequilibrio la Provincia di Caserta vuole pertanto concorrere nella convinzione di poter
essere un attore primario e non un convenuto nell’ambito della politica regionale e nazionale.
La Provincia di Caserta deve concorrervi facendo rilevare che un ruolo strategico di sviluppo non può e
non deve essere solo programmatico, ma necessita anche del sostegno di programmi di intervento che
devono consentire di “assorbire” in un tessuto virtuoso i processi di offerta diffusa sul territorio di potenziali
diseconomie esterne, quando il programma di interventi risulta limitato ai singoli interventi individuati.
E’ necessario pertanto creare le condizioni (soprattutto in proposte e progettualità ) che consentano di
cogliere le sollecitazioni al cambiamento oggi esistenti, coniugando la razionalizzazione degli spazi “troppo
vuoti” con quelli “troppo pieni” per un complessivo miglioramento del livello di sviluppo sostenibile della
Provincia di Caserta.

L’ Assessore
alla Mobilità Trasporti Grandi Infrastrutture

Antonio RECCIA

15

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Linee guida mobilita provincia di caserta

  • 1. PROVINCIA DI CASERTA Assessorato Mobilità Trasporti Grandi Infrastrutture AZIONI INTEGRATE DI INQUADRAMENTO , INDIRIZZO E PROMOZIONI INTERESSANTI LA RETE DELLE CONNESSIONI E LA PIANIFICAZIONE PROVINCIALE DEI TRASPORTI , MOBILITA’ E GRANDI INFRASTRUTTURE Nota illustrativa del Documento “ Linee Guida “ per la programmazione dei sistemi per la mobilità in Provincia di Caserta B. vers. 04 - Giugno 2006 1
  • 2. 1. Premessa ,finalità e contenuto del documento. La Provincia di Caserta mostra sempre di più un forte interesse al settore generalmente definito come “ trasporti “ ma che è intimamente connesso al più globale concetto di “mobilità “ e , per esso, alle “infrastrutture” su cui il trasporto si sviluppa . Nell’ambito delle competenze provinciali nel settore dei trasporti stabilite dalla L.R. 3/2002 , è evidente il grande coinvolgimento del territorio sulla necessità di ristrutturazione del T. P. L. (Trasporto Pubblico Locale ) su strada come dimostrato dall’interesse quotidiano che gli Organi di stampa evidenziano sul dibattito in corso sulla politica provinciale in merito ; analogamente altro tema molto sentito da tutta la popolazione provinciale è la necessità di ridefinire con la Regione Campania ( cui spettano , sempre in base alla L.R. 3/2002 , le competenze per il T.P.L. ferroviario ) il Piano Regionale dei Trasporti attraverso un processo di investimenti (quali la costruzione della Metropolitana Leggera Capua – Grazzanise- Villa Literno- Aversa , il recupero del vecchio tracciato dimesso della Sparanise-Gaeta per la realizzazione della Metro politana leggera Nord Occidentale Sparanise-Sessa Aurunca-Cellole-Baia Domizia , il completamento della parte superiore del Metro Campania Nord-Est- (ex-Alifana ) tale da ampliare ed integrare l’ attuale assetto previsto per la Metropolitana Regionale , penalizzante per la nostra Provincia relativamente alla rete ferroviaria programmata , in modo da coinvolgere anche i territori posti oltre i confini della cd. “conurbazione casertana” interessata dalla Metropolitana Capua-Caserta-Maddaloni e portare in tal modo una reale integrazione del territorio provincialecon il Centro Capoluogo e rendere contemporaneamente disponibile e raggiungibile l’enorme patrimonio architettonico, artistico, ambientale e storico che rappresenta la vera risorsa economica della Provincia di Caserta. Analogamente è manifestata la grande e generale attenzione sia dalle Istituzioni che degli Operatori economici sulle grandi opere connesse alla logistica ed ai grandi corridoi Nord-Sud ed Est- Ovest , in parte già previste nella programmazione regionale e nazionale ( l’ aeroporto di Grazzanise , l’ interporto di Marcianise-Maddaloni , i collegamenti stradali quali la Telesina o il prolungamento del corridoio Adriatico- 2
  • 3. Tirreno attraverso l’ammodernamento della ex-SS 430 ecc) ma che non hanno ad oggi le risorse necessarie per la loro ottimizzazione. Altro fenomeno nascente è la partecipazione del Territorio alla politica della “sicurezza stradale” ,intesa come azione qualificate non solo come riduzione della incidentalità e della conseguente perdita di vite umana ma come elemento trainante di pianificazione della manutenzione ed adeguamento a norma delle opere viarie nell’ambito di un reale equilibrio con l’assetto urbanistico e sociale. Ad oggi, infatti , la politica degli interventi sulla rete stradale provinciale è stata sostanzialmente concepita come produzione di limitate opere di manutenzione stradale e/o adeguamenti funzionali poste al di fuori di una logica attuazione di interventi diretti da una maggiore ed efficace programmazione , mancando pertanto di ogni supporto per operare una valida ed efficace “Manutenzione Programmata” coerente con il “Progetto della sicurezza stradale “ per altro già avviato dalla Provincia stessa e che è supportato da un contributo regionale concesso nell’ambio dei finanziamenti del “Piano Nazionale della Sicurezza Stradale “. Analogamente la poca conoscenza della rete e il poco impulso alla realizzazione del Catasto Stradale della viabilità provinciale , ancor oggi non ultimato per motivi dovuti principalmente della mancanza di personale e mezzi a disposizione della esistente struttura interna provinciale , ha portato alla non operatività di un efficace strumento di conoscenza operativa della rete ed erariale oltre che ad un mancato sfruttamento di uno nuovo strumento di software , da porre anche sul mercato delle banche dati informatiche . In conclusione ,l’inserimento della politica dei trasporti e della mobilità nell’assetto del territorio è elemento fondamentale non solo per la programmazioni delle grandi opere infrastrutturali per lo sfruttamento delle opportunità previsti nel cd “ Corridoio Nord-Sud Europa ” o “ Est-Ovest “ ma va visto come elemento basilare per uno sviluppo sostenibile delle nostre città e del nostro territorio provinciale , come anche previsto dalla L.R. 16/2002 -Legge Urbanistica Regionale- dal P.T.R. (cui l’Assessorato ha prodotto numerose osservazione sul sistema delle reti e connessioni individuate ) e dal P.T.C.P. Analogamente una corretta politica di sviluppo non può prescindere , come già evidenziato , da un efficace sistema di relazioni che non privilegi solo alcuni assi principali ma che colleghi tutto il territorio provinciale , favorendo così le accessibilità a tutto il patrimonio architettonico, artistico ed ambientale , con 3
  • 4. immediate ricadute sullo sviluppo turistico delle aree interne e costiere , oggi penalizzate dalla mancanza di efficaci collegamenti diffusi ed intermodali che hanno invece avvantaggiato il turismo in altre aree europee. In tale ottica si è avviata la ristrutturazione del T.P.L. su strada nel territorio provinciale , che di seguito viene sintetizzato (1) : - veicoli – km prodotti ed oggi contribuiti : 21.233,082 di cui 2.993,832 per servizi urbani ; - N° dipendenti : 1297,5 unità ; - N° veicolo : 457 unità Tale azione di ristrutturazione del T.P.L. si basa sul Piano del Bacino di Traffico , che è stato redatto ai sensi della L.R. n° 3/2002 dalla Provincia di Caserta e di cui la Giunta Provinciale ,con delibera n° 113 del 10/05/2006 , presa d’atto , Piano che è da considerare come strumento strategico pianificazione dei servizi per la mobilità di competenza della Provincia . In tale Piano viene prevista , come priorità , la ristrutturazione delle linee di trasporto pubblico su strada soprattutto in relazione delle nuove realtà di attrazione di mobilità (ad esempio le sedi universitarie ) e , soprattutto , la connessione per mezzo di appositi punti di interscambio ubicato in vari punti della Provincia , del trasporto su strada pubblico e/o privato con quello su ferro portando ,così , di una migliore distribuzione sul territorio della programmata Metropolitana Regionale. Il Piano di bacino di Traffico verrà inviato in questi giorni agli gli Enti istituzionali , le associazioni di categoria dei lavoratori ed imprenditoriali ,all’ l’Università oltre alle altre Associazioni interessate per una necessaria concertazione col territorio prima della approvazione definitiva da parte del Consiglio Provinciale . In tale contesto è anche obiettivo fondamentale della Provincia di Caserta l ’istituzione per l’ ambito territoriale provinciale dell’ Agenzia per la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico locale di competenza , come previsto dalla L.R. 3/2002 , al fine di operare le funzioni di supporto agli Enti locali nelle seguenti materie di : a) gestione del processo di pianificazione degli investimenti; b) gestione della pianificazione dei servizi per la mobilità e di progettazione e programmazione dei servizi minimi e aggiuntivi, integrati fra loro e (1) Dati ACAM Campania – Analisi dei servizi ad oggi eserciti dalla ACSM- 4
  • 5. con la mobilità privata; b) gestione delle procedure concorsuali di affidamento dei servizi di competenza degli enti locali; 3 c) di stipula degli accordi di programma e redazione dei contratti di servizio;e) controllo vigilanza e monitoraggio dello svolgimento dei servizi e verifica del rispetto della parità e dell’uguaglianza di trattamento degli utenti d) ogni altra funzione loro assegnata dagli enti locali, compatibilmente con le norme previste dalla L.R. 3/2002. In relazione di quanto sopra evidenziato e coerente con una politica del territorio oggi avviata dalla Provincia di Caserta per mezzo del P.T.C.P. (strumento di programmazione correlato al P.T.R. ) ed in concerto con il Documento delle Linee Strategiche di Sviluppo Provinciale in fase di stesura da parte dell’Assessorato Provinciale alla Attività Produttive , l’ Assessorato Provinciale ai Trasporti , Mobilità e Grandi Infrastrutture ha dato il via alla definizione delle “Linee Guida per la programmazione dei sistemi per la mobilità in Provincia di Caserta”. La redazione di tale strumento è stata avviata istituzionalmente con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra la Provincia di Caserta ed TEST ( Tecnology, Environment, Safety, ,Transport ) scarl ( organismo consortile costituito dalle Università di Napoli Federico II ,Università degli Studi del Sannio ,Università degli Studi di Napoli Parthenope ,Università degli Studi di Salerno ,Istituto Universitario Orientale ,Consiglio Nazionale delle Ricerche ed il Consorzio Technapoli ) ed in corso di elaborazione da parte del “ Gruppo di Progettazione “ congiunto TEST –Provincia di Caserta. Lo scopo del documento consiste nella ricognizione raccolta e ordinamento di tutte le informazioni esistenti circa il sistema della mobilità e dei trasporti extraurbani in provincia di Caserta, allo scopo di avere una visione unica del sistema e delle sue criticità, in base alla quale impostare organicamente l’attività di programmazione di competenza dell’Amministrazione nel settore, in coerenza con la programmazione Regionale. 5
  • 6. L’analisi dello scenario attuale in particolare si propone di definire l’architettura di base per il Sistema Informativo della Mobilità e dei Trasporti (SIMT CE), la collocazione delle informazioni disponibili nel SIMT, e l’individuazione delle campagne di rilevamento necessarie per il popolamento completo e per l’aggiornamento del SIMT. L’analisi delle criticità delle priorità fornisce gli obiettivi di intervento che emergono dall’analisi del sistema, in base ai quali andranno definite misure e progetti, in coerenza con gli obiettivi generali dell’amministrazione, anche nella prospettiva di partecipazione costruttiva al POR regionale 2007-2013. E’ da rilevare , infatti, che pur avendo la Provincia di Caserta presentato (dati ISTAT Censimento 2001) un forte assorbimento della maggior quota dell’incremento demografico regionale, come risulta dal confronto dei pesi insediativi provinciali nell’ultimo decennio intercensuario: Provincia Avellino Benevento Caserta Salerno Napoli Totale Popolazione 2001 429 178 287 042 852 872 1 073 643 3 059 196 5 701 931 Popolazione 1991 438 812 293 026 815 815 1 066 601 3 016 026 5 630 280 Variazione -2.20% -2.04% 4.54% 0.66% 1.43% 1.27% e risultando ancor più significativa la rappresentazione spaziale di queste tendenze, che a livello dell’importanza relativa dei capoluoghi di provincia, rispetto ai rispettivi territori di competenza, fanno di Caserta un sicuro punto di riferimento, dal momento che rappresenta l’unico dei cinque capoluoghi campani ancora in forte crescita demografica. Capoluogo Avellino Benevento Caserta Salerno Napoli Totale Popolazione 2001 52 703 61 791 75 208 138 188 1 004 500 1 332 390 Popolazione 1991 55 662 62 561 69 027 148 932 1 067 365 1 403 547 Variazione -5.32% -1.23% 8.95% -7.21% -5.89% -5.07% 6
  • 7. Spostamento della popolazione residente in Campania dal 1991 al 2001 abbiamo che sovrapponendo a questa lettura del territorio l’analisi dell’evoluzione delle dotazioni infrastrutturali delle cinque province Campane, rispettivamente per strade, ferrovie, porti ed aeroporti, rispetto alla media regionale e dell’intero Mezzogiorno, emerge per la provincia di Caserta un trend positivo solo per quanto riguarda le rete ferroviaria e ciò solo per l’incremento dovuto alle tratte destinata alla logistica correlate all’interporto di Marcianise-Maddaloni e per la TAV ; infatti , eliminati dall’analisi tali interventi, la realizzazioni di reti ferroviarie risultano anch’essa avere un trend decisamente negativo. 7
  • 8. Evoluzione dell’indice di dotazione della rete stradale Indice di dotazione della rete stradale (Italia=100) 160 143 141 140 122 120 116 106 92 111 96 100 94 92 96 80 1991 80 65 1999 63 60 40 20 0 Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno Campania Mezzogiorno Evoluzione dell’indice di dotazione della rete ferroviaria Indice di dotaz ione della rete ferroviaria (Italia=100) 200 180 169 180 152 160 133 140 124 121 120 107 106 111 103 82 100 85 80 1991 1999 82 73 60 40 20 0 Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno Campania Mezzogiorno Evoluzione dell’indice di dotazione dei porti Indice di dotazione dei porti (e bacini di utenza) (Italia=100) 180 152 160 140 120 102 109 120 91 100 84 1991 84 80 77 71 1999 62 60 29 40 30 23 20 20 0 Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno Campania Mezzogiorno 8
  • 9. Evoluzione dell’indice di dotazione degli aeroporti Indice di dotazione degli aeroporti (e bacini di utenza) (Italia=100) 180 160 140 120 1991 100 1999 67 82 80 74 68 60 61 48 37 48 40 36 40 19 22 15 20 14 0 Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno Campania Mezzogiorno Conseguentemente, ne deriva una penalizzazione del sistema delle accessibilità locali, come chiaramente dimostrato dalla rappresentazione tematica del fattore medio di impedenza, ovvero del rapporto capacità/flussi sulle reti stradali che servono la provincia. I fattori di impedenza del territorio nei rapporti flussi/capacità della rete stradale di accessibilità 9
  • 10. In relazione alla necessità di colmare tale la programmazione di settore fornirà una proposta sulle attività da svolgere sistematicamente e periodicamente per poter pervenire a decisioni programmatiche nell’ambito delle competenze dell’Ente e nei rapporti con l’Ente Regione. Infine , come supporto operativo a tipo di esempio , verrà prodotto da parte del TEST un dimostratore per il monitoraggio delle pavimentazioni stradali con tecniche innovative al fine allo scopo di eseguire un’applicazione delle caratteristiche della sovrastruttura stradale necessarie per l’esecuzione del Piano di Manutenzione Programmata . In definitiva il documento il “Linee Guida per la programmazione dei sistemi per la mobilità in Provincia di Caserta”. si configura come “ PROGETTO “per l’organizzazione delle attività di programmazione di competenza dell’Ente. Il successivo capitolo fornisce in modo puntuale la definizione organizzativa che verranno svolte dal gruppo di progettazione congiunto TEST – Provincia di Caserta per la stesura del suddetto documento di programmazione . , 2. Attività ed analisi per la redazione del documento La redazione del Documento “Linee Guida per la programmazione dei sistemi per la mobilità in Provincia di Caserta” avverrà secondo il seguente programma operativo : 2.1. Lo scenario attuale del sistema 2.1.1. Scenario istituzionale o Analisi del quadro legislativo e nazionale e regionale e competenze dell’Ente nel settore della mobilità e dei trasporti o I meccanismi organizzativi per il decentramento amministrativo e la regolazione dei rapporti con la Regione e gli altri Enti Locali o Lo stato attuale della programmazione di settore in provincia di Caserta 10
  • 11. o I meccanismi di supporto agli Enti Locali: Le Agenzie per la Mobilità o Adempimenti a breve e medio termine 2.1.2. Scenario territoriale e della mobilità o Insediamenti attrattori e generatori di mobilità: specificazione delle unità territoriali di riferimento, dei parametri e degli indicatori descrittivi; o Analisi di accessibilità delle unità territoriali o Matrice O/D per spostamenti sistematici( TGM) tra le unità territoriali o Proiezioni di medio e lungo termine 2.1.3. Scenario infrastrutturale a) La rete stradale o Ricognizione dell’assetto attuale della rete o Catasto stradale o Classifica funzionale ex DM 5/11/2001 o Caratteristiche geometriche e coerenza con la classificazione funzionale o Stima sommaria del traffico sulla rete o Valutazione preliminare dei livelli di servizio o Gli interventi programmati ed in progetto o Modifiche dei traffici e dei livelli di servizio o Lo stato della sicurezza o Gli Audit disponibili o Analisi preliminare di incidentalità o Indicatori di rischio o La connettività della rete 11
  • 12. b) La rete ferroviaria o Assetto attuale della rete o Caratteristiche tecniche o Capacità di traffico o Popolazione servita e accessibilità delle stazioni o L’utilizzazione della rete attuale o Il progetto di Sistema Metropolitano Regionale in provincia di Caserta c) Le infrastrutture terminali: stato attuale e prospettive di sviluppo o Terminali portuali o Impianti esistenti e funzioni svolte o Utenza e traffici o Programmi e progetti in corso o Terminali Aerei o Impianti esistenti e funzioni svolte o Utenza e traffici o Programmi e progetti in corso o Terminali intermodali o Impianti esistenti e funzioni svolte o Utenza e traffici o Programmi e progetti in corso 2.1.4. Trasporto Pubblico Locale o La struttura produttiva o Servizi offerti o Popolazione servita e accessibilità dei servizi o Stime preliminari di frequentazione 12
  • 13. 2.2. Analisi criticità e priorità 2.2.1. Disfunzioni delle reti infrastrutturali e di servizio 2.2.2. Coerenza con lo sviluppo del territorio 2.2.3. Obiettivi programmatici generali La sicurezza stradale Qualità ed efficienza del TPL Sostegno sviluppo economico -territoriale 2.3. Gli strumenti per la programmazione 2.3.1. Programma e specifiche per Il monitoraggio del sistema ( SIMT) a) Monitoraggio del sistema viario e del traffico b) Monitoraggio della sicurezza c) Monitoraggio del TPL d) Monitoraggio del territorio 2.3.2. I piani di settore: Piano di Manutenzione della viabilità Piani di bacino del TPL Piano della viabilità provinciale 2.3.3. L’attuazione dei programmi o Individuazione degli interventi per i quali occorrono approfondimenti di fattibilità, tecnico/economica, e di sostenibilità ambientale o Programmazione ed organizzazione della progettualità. 13
  • 14. 2.4. L’organizzazione delle programmazione 2.4.1. Funzioni e competenze a) Monitoraggio e sistema informativo b) Programmazione infrastrutture c) Programmazione servizi d) Interfaccia con gli Enti Territoriali( Regioni e Comuni) 2.4.2. Analisi delle risorse umane e delle competenze dell’Ente 2.4.3. Risorse aggiuntive e supporti esterni 2.5. Organigramma e costi 3. CONCLUSIONI Da quanto evidenziato nei capitoli precedenti , risulta fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal Documento Linee Guida eliminare le attuali carenze di programmazione e di progettualità attualmente riscontrabili nella politica dei trasporti e mobilità attualmente proposta dalla Provincia di Caserta , al fine di inserire il territorio provinciale, coerentemente con il P.T.R. ed il P.T.C.P. , al raggiungimento dei finanziamenti regionale , nazionali e comunitari . E’ corretta politica porre , pertanto , l’attenzione della Provincia di Caserta al potenziamento ed allo sviluppo di direttrici di decentramento/riequilibrio metropolitano in Campania che si traduce nel notevole sforzo per la coerenza tra Piani di Sviluppo, Piano urbanistico-territoriali e piani di settore, allo scopo di poter definire una prospettiva coerente di dimensionamento di infrastrutture ed insediamenti. Questa coerenza, che va caratterizzando la Provincia di Caserta, è stata 14
  • 15. spesso disattesa da parte della Regione Campana e del Governo nazionale, nel momento in cui si è trattato di operare delle scelte che possono determinare processi di progressiva divaricazione tra domanda ed offerta, e quindi di congestione e/o sottoutilizzazione degli spazi. Solo in tal modo è possibile ottimizzare le risorse e stabilire le priorità d’intervento al fine di raggiungere , , coerentemente con le programmazioni sopra richiamate , crescita territoriale rispetto all’offerta proposta di trasporti e mobilità non disconnessia dagli altri fattori che contribuiscono al quadro unitario di coerenza e di sostenibilità per uno sviluppo territoriale integrato . . Al processo di riequilibrio la Provincia di Caserta vuole pertanto concorrere nella convinzione di poter essere un attore primario e non un convenuto nell’ambito della politica regionale e nazionale. La Provincia di Caserta deve concorrervi facendo rilevare che un ruolo strategico di sviluppo non può e non deve essere solo programmatico, ma necessita anche del sostegno di programmi di intervento che devono consentire di “assorbire” in un tessuto virtuoso i processi di offerta diffusa sul territorio di potenziali diseconomie esterne, quando il programma di interventi risulta limitato ai singoli interventi individuati. E’ necessario pertanto creare le condizioni (soprattutto in proposte e progettualità ) che consentano di cogliere le sollecitazioni al cambiamento oggi esistenti, coniugando la razionalizzazione degli spazi “troppo vuoti” con quelli “troppo pieni” per un complessivo miglioramento del livello di sviluppo sostenibile della Provincia di Caserta. L’ Assessore alla Mobilità Trasporti Grandi Infrastrutture Antonio RECCIA 15