L'originale .ppt lo trovi su www.didatticainrete.it
Questa presentazione in PowerPoint è il risultato di un laboratorio di Storia che ho svolto qualche anno fa, con la mia classe 4a di allora.
Lavorando in piccoli gruppi, i bambini hanno individuato le caratteristiche geografiche e culturali che accomunano tutte le grandi civiltà fluviali della Storia.
Ovviamente, il laboratorio è stato portato avanti gradualmente nel corso dell'anno e si è concluso a fine anno scolastico.
Molto utile è stato potere usufruire anche dell'ora di informatica, durante la quale i bambini cercavano il materiale per la loro parte di lavoro.
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Civilta' dei fiumi
1. 1. Mesopotamia 2. Egitto
3. India 4. Cina 5. Africa
Introduzione
Cl. 4a a.s. 2008-2009
2. Introduzione
Fin dalle origini l’acqua è stata per l’uomo fonte di vita e un bene prezioso
da sfruttare e preservare.
I primi insediamenti e, in seguito, le prime città, sono sorti sulle sponde di
corsi d’acqua.
Vicino ai fiumi l’uomo poteva coltivare terre fertili, navigare trasportando
velocemente le merci, pescare, irrigare, abbeverare il bestiame e sfruttare
l’acqua per gli usi domestici.
I fiumi, tuttavia, non sempre assecondano le necessità dell’uomo e, con le
loro inondazioni, possono distruggere in poco tempo raccolti e abitazioni.
Per questo motivo da sempre l’uomo ha cercato di difendersi dalla forza
distruttrice del fiume, costruendo argini e dighe. Per realizzare tali opere,
tuttavia, non era sufficiente il lavoro di un solo contadino o degli uomini
di un intero villaggio, ma occorreva che gli uomini di più villaggi unissero i
propri sforzi sotto la guida di un capo comune: il re.
Grazie ai fiumi nascono, quindi, le prime grandi civiltà della storia, sulle
quali in questo lavoro abbiamo raccolto alcune notizie.
4. Società
Il popolo della Mesopotamia era
organizzato in quattro classi sociali. A capo
del popolo c’era il re: il più importante tra i
sacerdoti. Nella seconda classe sociale, in
ordine di importanza, si trovavano: i
sacerdoti, che si occupavano della religione
e dell’organizzazione della città, gli scribi,
che erano gli unici a saper scrivere e i
soldati che proteggevano la città. Nella
terza classe sociale vi erano gli uomini
liberi: artigiani, contadini, muratori, ecc…
Nell’ultima classe sociale stavano gli schiavi
che erano generalmente prigionieri di
guerra e che non godevano di alcun diritto.
5. Religione
I popoli della Mesopotamia erano politeisti. Ogni elemento della natura
era rappresentato da un dio, come: An, capo degli dei e dio del cielo, la
dea Ishtar, Enlil, Enki, il dio che rappresentava il Tigri e l’Eufrate.
Al centro di ogni
città si trovava la
ziggurat, anche
chiamata “casa degli
dèi”.
La ziggurat
comprendeva: i
magazzini, le case
dei sacerdoti, le
scuole per i giovani
scribi e un
tempietto con la
statua del dio.
6. Territorio
Il territorio della Mesopotamia era molto fertile, perché era attraversato
da due fiumi: il Tigri e l’Eufrate. Il nome “Mesopotamia” significa infatti
“Terra tra i fiumi”. La presenza di questi due importanti corsi d’acqua
favoriva abbondanti raccolti, perché durante le alluvioni depositavano
sul terreno un limo fertile.
7. Attività
In Mesopotamia si
praticavano: l’agricoltura,
l’artigianato, l’allevamento e
ci si dedicava alla costruzione
di abitazioni e templi. Si
coltivavano cereali, come
orzo e frumento, legumi
(ceci, lenticchie e fave).
Impararono a coltivarli
insieme a sesamo, cipolle e
altri vegetali.
8. Mesopotamia mercanteggiavano: gioielli, tessuti, strumenti musicali,
datteri, lana, pelli, animali, ecc…
Commercio
La Mesopotamia non aveva grandi risorse naturali (pietre) per costruire edifici e
realizzare oggetti. Per procurarsi le materie prime necessarie, i suoi abitanti
diventarono abili commercianti e la Mesopotamia si trovò presto al centro di grandi
rotte commerciali. Gli abitanti della
9. Scrittura
Nei magazzini della Mesopotamia
arrivavano tante merci diverse; i sacerdoti
dovevano ricordare che cosa entrava e
cosa usciva, mentre i mercanti dovevano
ricordare quanta merce vendevano e cosa
compravano.
Per questo, verso il 3200 a.C., inventarono la scrittura a
pittogrammi. Per scrivere si incidevano con un bastoncino
delle tavolette di argilla umida. Verso il 2400 a.C. la scrittura
diventò cuneiforme. In Mesopotamia pochissime persone
sapevano scrivere: solo gli scribi.
11. Società
Il popolo Egizio era diviso in classi sociali. Le classi erano molto rigide,
non si poteva passare da una classe all’altra.
Il faraone era considerato un dio.
I sacerdoti si occupavano dei riti religiosi e delle inaugurazioni dei templi.
I funzionari controllavano che tutti obbedissero agli ordini del faraone.
Gli scribi erano gli unici a saper scrivere, per questo motivo erano molto
importanti.
I guerrieri difendevano il territorio dai popoli nemici.
Gli artigiani erano falegnami, fornai, vasai, muratori … Alcuni
producevano oggetti di uso quotidiano, altri si occupavano della
costruzione delle tombe e dei decori che le adornavano.
I mercanti viaggiavano per vendere e comperare merci.
I contadini coltivavano la terra.
I meno importanti erano gli schiavi che erano prigionieri di guerra e
dovevano ubbidire al faraone e a chiunque li possedesse.
12.
13. Religione
Gli Egizi erano politeisti, cioè credevano in più divinità. Gli dei, spesso,
venivano rappresentati con figure zoomorfe, divinizzando alcuni degli
animali considerati più importanti: il coccodrillo, per esempio, avvertiva il
popolo di un’imminente alluvione, infatti si spostava verso il delta del
Nilo quando questo stava per straripare; il falco e lo sciacallo (come
anche i gatti) mangiavano i topi, molto dannosi per i raccolti stipati nei
magazzini. In onore degli dei venivano costruiti templi.
RA = principale dio, dio del Sole
OSIRIDE = dio dell’aldilà
ISIDE =dea della fertilità, secondo gli Egizi ha insegnato loro le tecniche
agricole
HORUS = protettore del faraone il quale, secondo il popolo, era la sua
incarnazione
Gli Egizi credevano che dopo la morte ci fosse un’altra vita. Il cuore era
pesato dal dio Anubis e se pesava più di una piuma, il defunto non poteva
accedere all’aldilà. Era, perciò, importante il comportamento nella vita. Il
corpo doveva essere conservato per mantenere il Ka, la forza vitale. Per
questo i corpi venivano mummificati, cioè trasformati in mummie. I corpi
venivano messi in sarcofagi e poi in piramidi, grosse costruzioni alte
decine di metri. Erano fatte di blocchi in roccia che provenivano dalle
montagne dell’alto Egitto. La loro costruzione impiegava molti operai e
materie prime. La costruzione delle piramidi cessò alla fine dell’Antico
Regno (circa 2200 a.C.).
14. Territorio
Il Nilo attraversava un
territorio di per sé
desertico, ma durante
l’estate il fiume si
gonfiava d’acqua,
straripava e lasciava un
fango molto utile per
l’agricoltura (limo ). Gli
Egizi scavavano canali
portando l’acqua del
fiume fino a 20 km di
distanza.
15. Attività
In Egitto l’anno era diviso
in 3 stagioni. Iniziava
durante la stagione estiva,
quando il Nilo straripava
allagando i campi. Questa
stagione si chiamava Akhet,
durava 4 mesi e precedeva
Peret , la stagione più fresca.
Shemu, invece, era la
stagione più secca.
Quando i campi erano allagati, i contadini dovevano eseguire lavori diversi
dall’agricoltura. Appena le acque del Nilo si ritiravano, i contadini aravano il
terreno e seminavano.
16. Commercio
Gli Egizi esportavano dal loro territorio: papiro, grano, oro, avorio e
minerali. Importavano vino e olio dalla Grecia, il legno dalla Fenicia, il
rame, che serviva per produrre oggetti di uso quotidiano, dalla penisola
Anatolica e pietre preziose dalla Nubia.
17. Scrittura
Gli Egizi avevano 2 tipi di scrittura.
Nell’Antico Regno esisteva solamente il
geroglifico che però era costituito da
disegni molto complessi ed era difficile da
realizzare, anche perché doveva essere
inciso su tavolette.
La scrittura doveva, perciò, diventare più pratica, in modo che potesse essere
utilizzata anche dai mercanti i quali, così, potevano registrare le merci che
compravano e vendevano. Fu quindi inventata la scrittura ieratica che era più
semplice rispetto al geroglifico e veniva scritta su papiro con pennelli. I
geroglifici iniziarono a essere utilizzati solo sulle tombe o sugli edifici
importanti.
19. Società
L’antica società indiana era divisa
in 4 caste:
- 1° casta: sacerdoti e insegnanti.
- 2° casta: Re, guerrieri e
funzionari.
- 3° casta: agricoltori e mercanti.
- 4° casta: servitori e operai.
Al di fuori delle caste c’era la
categoria degli “impuri”,
chiamata “paria”. La “paria” era
formata dalle persone più
povere, costrette a svolgere i
lavori più pesanti.
20. Religione
i testi principali della religione indiana si
chiamano Veda, coloro che credono in
questa religione, si chiamano Indù.
21. Territorio
Il fiume Indo nasce dalla catena
montuosa dell’Himalaya e sfocia
nel mar Arabico.
La città di Mohenjo-Daro (la più
importante città dell’antica India)
era divisa in due parti:
la parte alta, detta “cittadella”, e la
parte bassa.
Era una città particolarmente
organizzata e “moderna”, che
possedeva persino una rete di
fognature per portare via le acque
sporche dalle abitazioni e dalle
strade.
22. Attività
Durante l’impero Maurya (IV sec. d.C. - II sec. d.C.) gli
antichi Indiani si dedicavano all’agricoltura, all’allevamento
ed all’artigianato. In India si fabbricavano tessuti di seta e di
cotone.
23. Commercio
Le antiche civiltà indiane
navigavano fino alla foce del
Tigri e dell’Eufrate, oppure si
spostavano in carovane sulla
terra ferma. Commerciavano
spezie (come pepe, chiodi di
garofano, cannella, zafferano
e noce moscata), tessuti e
cotone.
25. Società
La società cinese era divisa in classi.
Il compito principale del re era
quello di organizzare l’agricoltura, in
particolare la semina e il raccolto. I
funzionari lo rappresentavano nei
territori più lontani e controllavano
che il popolo rispettasse le leggi.
Oltre ai funzionari c’erano i
sacerdoti, i guerrieri e gli scribi,
messaggeri che portavano gli ordini
del re in tutto il regno.
C’erano anche gli artigiani ed i contadini, che utilizzavano nel loro lavoro
strumenti antiquati, di legno e di pietra. Gli schiavi erano prigionieri di guerra.
26. Religione
Il re era il sovrano della Terra
e il figlio del Cielo; aveva un
potere assoluto e
caratteristiche divine.
27. Territorio
L’impero cinese era attraversato da
due fiumi: il Fiume Giallo e il
Fiume Azzurro.
Lungo il corso del Fiume Giallo,
fin dal 5000 a.C., sorsero villaggi
di agricoltori che controllavano le
piene con argini e dighe. A partire
dal 1600 a.C. iniziò la dinastia
Shang.
Durante tale dinastia nacquero e si
svilupparono molte grandi città,
circondate da spesse mura di terra
battuta.
Al centro di ogni città c’erano il palazzo del re ed i luoghi riservati ai riti
religiosi.
Fuori dalle mura si trovavano i quartieri residenziali ed i laboratori degli
artigiani.
28. Attività
Gli agricoltori coltivavano miglio,
frumento e riso. Il riso divenne il
principale alimento di tutto il Paese
e veniva coltivato nelle zone più
calde e umide. I Cinesi divennero
molto abili nell’estrazione e nella
lavorazione dei minerali,
abbondanti nel territorio. Gli
artigiani producevano raffinati
oggetti di bronzo e ceramiche.
29. Commercio
Dalla Cina antica si esportavano:
seta, bronzo, pellicce, riso e
spezie. Si importavano: avorio
(soprattutto dall’India), pietre
preziose, ambra, vetro lavorato e
monete d’oro
30. Scrittura
Durante la dinastia Shang
nacque la prima scrittura cinese:
era formata da disegni e simboli
(si chiamava scrittura
ideografica).
Ogni disegno rappresentava una
cosa o un’idea.
32. Territorio
6000 anni a.C. il deserto
del Sahara era fertile e ricco
di animali. 4000 anni a.C.
il Sahara iniziò, tuttavia, ad
inaridirsi ed i popoli che ci
vivevano furono costretti
ad emigrare verso territori
più ospitali come le rive dei
fiumi Nilo e Niger.
Vicino al fiume Nilo si sviluppò
il regno di Kush. Il suo
territorio era molto fertile
grazie alle abbondanti piogge.
33. Attività
Inizialmente gli uomini che
vivevano nel Sahara si dedicavano
esclusivamente alla caccia, ma con
il passare del tempo impararono
ad addomesticare gli animali e
successivamente ad applicarsi
anche ad altre attività.
Il popolo Kushita si dedicava alla
lavorazione della ceramica.
I Bantu, invece, erano abili nella
metallurgia, nell’allevamento, nel
commercio, nell’agricoltura e
nell’arte della guerra (abilità,
quest’ultima, che permise loro di
sconfiggere molti altri popoli).
Quello dei Nok fu il primo
popolo dell’Africa ad
intraprendere la lavorazione del ferro, con il quale divennero abili nel
costruire attrezzi da lavoro. Questo popolo, inoltre, conosceva le
tecniche di lavorazione dell’argilla.
34. Commercio
I Kushiti vendevano oro ed oggetti in ceramica.
I Bantu conoscevano la metallurgia e commerciavano oro, rame, avorio e
pietre preziose.
I mercanti Nok
esportavano oro
ed avorio,
mentre
importavano
sale, tessuti,
frutta e cavalli.