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Endomembrane
e smistamento
delle proteine
Le proteine mitocondriali sono importate:
nella matrice
nello spazio intermembrana.
grazie a segnali di indirizzamento, posti nella porzione amino-
terminale.

Nella matrice: il peptide segnale si lega ad un recettore sulla
membrana mitocondriale esterna e la proteina viene traslocata
grazie alla presenza di un secondo traslocatore sulla membrana
interna: si crea un punto di contatto tra le due membrane.

Le proteine sono traslocate “non ripiegate”. Intervengono in questo
processo le proteine chaperonine, come hsp70, che mantengono le
proteine srotolate. L’idrolisi dell’ATP viene usata per staccare
l’hsp70 e fornire energia motrice per importare la proteina
attraverso il traslocatore.
Organizzazione dei mitocondri




Sequenza segnale per l’importazione di proteine mitocondriali
Tre proteine traslocatrici mitocondriali
Importazione di proteine nei mitocondri, la sequenza segnale è
riconosciuta dalla proteina TOM.
Ruolo dell’energia nell’importazione di proteine nella matrice mitocondriale

1) La proteina hsp70 citosolica attaccata è rilasciata dalla proteina in un passaggio che
Diprende Dall’idrolisi di ATP

2) Traslocazione nella matrice grazie ad un gradiente protonico

3) l’hsp mitocondriale si lega alla catena polipetidica in regioni strategiche trascinandola
Nella Matrice ed è poi rimossa grazie ad idrolisi di ATP
La
                                                           traslocazio
                                                           ne delle
                                                           proteine
                                                           nella
                                                           membrana
                                                           mitocondria
                                                           le interna e
                                                           nello spazio
                                                           intermembr
                                                           ana
                                                           richiede:
la sequenza segnale
una sequenza di aa idrofobica dopo il peptide segnale, che funziona
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IL SER PARTECIPA ALLA SINTESI
             DI STEROLI

      COME IL COLESTEROLO

IL COLESTEROLO VIENE SINTETIZZATO
 ATTRAVERSO UNA VIA METABOLICA A
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 ANCHE ENZIMI PRESENTI NEL CITOSOL,
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TUTTE LE CELLULE SONO CAPACI DI
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IL FEGATO UTILIZZA IL COLESTEROLO
           PER FORMARE
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NELLA CORTECCIA
SURRENALE E NELLE GONADI
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       TESTICOLO)

   IL COLESTEROLO E’
   UTILIZZATO NELLA
PRODUZIONE DEGLI ORMONI
       STEROIDEI
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               ORMONI STEROIDEI

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                LATERALE
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          IL PRODOTTO COSI’ FORMATO
LASCIA I MITOCONDRI E PASSA NEL SER DOVE VIENE
              DI NUOVO MODIFICATO.

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COSI’ QUESTI DUE ORGANELLI GIOCANO UNA SORTA
  DI “PALLA A VOLO” PER PRODURRE L’ORMONE
                   STEROIDEO
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 DELLE MEMBRANE CELLULARI

  IL FOSFOLIPIDE PRINCIPALE
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 PUO’ ESSERE FORMATO IN TRE
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       NEL SANGUE,
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    COMPONENTE PRINCIPALE E’ IL
           CITOCROMO P-450

IL SISTEMA DELLE MONOSSIGENASI P-450
E’ FORMATO DA NUMEROSI ISOENZIMI (50-
        100) DEL CITOCROMO P-450
       (EMO-PROTEINA DI TIPO b),
      DA UNA SINGOLA REDUTTASI
              E FOSFOLIPIDE.
QUESTI ENZIMI SONO PROTEINE
  INTEGRALI DI MEMBRANA E SONO
  PREMINENTI NEL SER, MA PRESENTI
       ANCHE NEI MITOCONDRI

IL CITOCROMO P-450 E’ UBIQUITARIO, MA
 SI TROVA IN CONCENTRAZIONI MOLTO
   ELEVATE NEL SER DELLE CELLULE
              EPATICHE

  RAPPRESENTA CIRCA IL 20% DELLE
   PROTEINE DEL ER E IL 2-3% DELLE
  PROTEINE TOTALI DELLA CELLULA
QUESTI ENZIMI SONO CAPACI DI
   OSSIDARE MIGLIAIA DI COMPOSTI
     IDROFOBICI DIFFERENTI CHE
    CONVERTONO IN DERIVATI PIU’
IDROFILICI E, QUINDI, PIU’ FACILMENTE
               SECRETI

I SUBSTRATI DI TALI ENZIMI SONO IN
GRADO DI INDURRE PROLIFERAZIONE
 DEL SER E CONSEGUENTE AUMENTO
    DELL’ATTIVITA’ DEGLI ENZIMI
SONNIFERI A BASE DI FENOBARBITAL
   (C OSI’ COME CENTINAIA DI ALTRE
   SOSTANZE CHIMICHE) INDUCONO
PROLIFERAZIONE DEL SER E AUMENTO
 DELL’ATTIVITA’ DELLE MONOSSIDASI
       NELLE CELLULE EPATICHE

  IL CONSEGUENTE AUMENTO DELLA
     CAPACITA’ DI DEGRADARE IL
  FENOBARBITAL SPIEGA PER QUALE
MOTIVO I CONSUMATORI DI SONNIFERO
DEVONO ASSUMERNE DOSI SEMPRE PIU’
             ELEVATE
PERTANTO L’ASSUNZIONE CRONICA DI
  FENOBARBITAL (O ALTRE SOSTANZE)
      AUMENTA L’EFFICIENZA DI
DEGRADAZIONE, DA PARTE DEL FEGATO,
   DI MOLTI ALTRI FARMACI, TRA CUI
 SOSTANZE TERAPEUTICAMENTE UTILI,
     COME ANTIBIOTICI, STEROIDI,
    ANTICOAGULANTI E NARCOTICI

COMUNQUE L’AUMENTATO SVILUPPO DEL
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MENTRE L’AZIONE DEL
  COMPLESSO P-450 E’ NEL
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convergono le sostanze che devono
                                         Lisosoma
essere digerite.
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Vie per arrivare al lisosoma:
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lisosoma)
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Endosoma precoci e tardivi


Alcune proteine sono trasportate nel
lisosoma direttamente con l’uso di un
segnale lisosomale: KFERQ (Lys, Phe,
Glut, Arg, glutammina)
Le idrolasi lisosomiali sono caratterizzate dalla presenza di
un gruppo specifico, il mannosio-6-fosfato (M6P), che serve
a farle riconoscere da un recettore specifico presente sul
trans-Golgi.
L’M6P è aggiunto agli oligosaccaridi legati all’asparagina, nel
reticolo cis del Golgi.
Il recettore è una proteina transmembrana localizzata sul
trans Golgi. L’unione con l’idrolasi inizia la formazione di
vescicole e si verifica a pH 7. Le idrolasi si dissociano dai
recettori negli endosomi tardivi a pH 6.


I recettori sono riciclati verso il trans Golgi.
Riconoscimento di una idrolasi lisosomale
Trasporto di idrolasi lisosomali di nuova sintesi ai lisosomi
Tre vie di degradazione dei lisosomi
Malattie da accumulo lisosomale: le idrolasi lisosomali
sono alterate per difetti genetici recessivi.
Malattia di Hurler
I-cell disease
I substrati delle idrolasi si accumulano non digeriti nel
lisosomi, per cui si formano inclusioni nelle cellule.
Le idrolasi alterate sfuggono ai lisosomi, sono secrete
dalla via di default e si accumulano nel sangue: il
difetto è dovuto alla mancanza o al difetto di una
fosfotransferasi GlcNAc. Le idrolasi sono secrete.
Non funziona la via di scavenger (raccolta dei rifiuti) di
endocitosi e si accumulano.


Nel fegato via alternativa.
Endocitosi:
Dalla superficie cellulare verso i lisosomi.

Fagocitosi di grandi particelle (250 nm) svolta da cellule
specializzate tramite fagosomi.

Le particelle si devono legare ai fagociti: recettori attivati
scatenano la risposta . Normalmente sono gli anticorpi che
riconoscono le particelle estranee e le presentano ai
fagociti.

Proteine Fc o complemento.
Fagocitosi da
                             parte di un
                            macrofago di
                             due globuli
                                rossi
                            chimicamente
                               alterati


Frecce rosse = pseudopodi
Fosse rivestite di clatrina: 2% dell’area di membrana
La clatrina forma un cesto o una gabbia sotto la membrana e dà origine ad
una vescicola rivestita di clatrina: è un processo rapido e continuo in molti
tipi cellulari.
Le vescicole si fondono poi negli endosomi precoci.
Servono per l’endocitosi in fase fluida e per l’assunzione di specifiche
macromolecole dall’esterno.
Questo processo è chiamato endocitosi mediata da recettori: processo
selettivo che permette di assumere grandi quantità di macromolecole.
Es. trasporto del colesterolo. Le cellule assumono colesterolo che serve
per assemblare le membrane.

Se si blocca l’assunzione, il colesterolo si accumula nel sangue e può
formare placche aterosclerotiche.

Il colesterolo è trasportato nel sangue associato a proteine LDL
(lipoproteine a basse densità).
Ogni LDL
contiene 1500
mol colesterolo
esterificato ad
acidi grassi
Le cellule presentano dei recettori per le LDL, che si
associano alle zone di membrana ricche in clatrina. L’LDL si
lega al recettore e si formano vescicole rivestite che sono
internalizzate.

Le vescicole perdono il rivestimento in clatrina e si fondono
negli endosomi precoci. Le LDL sono portate agli endosomi
tardivi ed ai lisosomi, dove gli esteri di colesterolo sono
idrolizzati ed il colesterolo liberato per l’incorporazione
nelle membrane.

Se c’è troppo colesterolo, viene spenta la sintesi di
colesterolo e anche di recettori per LDL, per non
importarlo più e così il colesterolo si accumula nel sangue.

Geni difettosi per le LDL: mancata assunzione del
colesterolo, aterosclerosi in età giovanile.
Struttura della clatrina
Interazione clatrina-adattatore
Recettori delle LDL normali e mutanti
I recettori per le LDL
sono riciclati dagli
endosomi e riportati in
membrana per essere
riutilizzato.
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              delle proteine
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  • 2. Le proteine mitocondriali sono importate: nella matrice nello spazio intermembrana. grazie a segnali di indirizzamento, posti nella porzione amino- terminale. Nella matrice: il peptide segnale si lega ad un recettore sulla membrana mitocondriale esterna e la proteina viene traslocata grazie alla presenza di un secondo traslocatore sulla membrana interna: si crea un punto di contatto tra le due membrane. Le proteine sono traslocate “non ripiegate”. Intervengono in questo processo le proteine chaperonine, come hsp70, che mantengono le proteine srotolate. L’idrolisi dell’ATP viene usata per staccare l’hsp70 e fornire energia motrice per importare la proteina attraverso il traslocatore.
  • 3. Organizzazione dei mitocondri Sequenza segnale per l’importazione di proteine mitocondriali
  • 5. Importazione di proteine nei mitocondri, la sequenza segnale è riconosciuta dalla proteina TOM.
  • 6. Ruolo dell’energia nell’importazione di proteine nella matrice mitocondriale 1) La proteina hsp70 citosolica attaccata è rilasciata dalla proteina in un passaggio che Diprende Dall’idrolisi di ATP 2) Traslocazione nella matrice grazie ad un gradiente protonico 3) l’hsp mitocondriale si lega alla catena polipetidica in regioni strategiche trascinandola Nella Matrice ed è poi rimossa grazie ad idrolisi di ATP
  • 7. La traslocazio ne delle proteine nella membrana mitocondria le interna e nello spazio intermembr ana richiede: la sequenza segnale una sequenza di aa idrofobica dopo il peptide segnale, che funziona da nuovo peptide segnale quando il primo è stato tagliato via dalla peptidasi (meccanismo simile alla traslocazione nell’ER)
  • 9. Membrane biologiche e loro interazioni
  • 10. Nucleo Poro Nucleare RE
  • 11.
  • 12.
  • 13.
  • 14. Meccanismo di trasporto attivo attraverso i pori nucleari
  • 15. Traffico di Materiale attraverso I Pori Nucleari
  • 16. Reticolo Endoplasmatico
  • 17.
  • 18.
  • 19.
  • 20. LE MEMBRANE DEL SER STBILISCONO CON GRANDE EFFICIENZA GRADIENTI DI CA++ CHE SVOLGONO UN RUOLO DECISIVO NELLA TRASDUZIONE DEI SEGNALI NELLO STIMOLO NERVOSO E NELLA CONTRAZIONE MUSCOLARE
  • 21. IL SER E’ RESPONSABILE DELLA SINTESI DI TRIACILGLICEROLI CHE VENGONO ACCUMULATI NEL LUME, CON PRODUZIONE DI GOCCIOLINE LIPIDICHE. NEGLI ADIPOCITI LE GOCCIOLINE LIPIDICHE OCCUPANO QUASI TUTTO LO SPAZIO DEL CITOPLASMA
  • 22. IL SER PARTECIPA ALLA SINTESI DI STEROLI COME IL COLESTEROLO IL COLESTEROLO VIENE SINTETIZZATO ATTRAVERSO UNA VIA METABOLICA A PIU’ STADI ALLA QUALE PARTECIPANO ANCHE ENZIMI PRESENTI NEL CITOSOL, OLTRE A QUELLI DEL SER
  • 23. LA SPECIE UMANA SINTETIZZA UNA GRAN PARTE DEL SUO COLESTEROLO TUTTE LE CELLULE SONO CAPACI DI PRODURLO, MA LA MAGGIOR PARTE DI ESSO VIENE SINTETIZZATO DALLE CELLULE EPATICHE IL FEGATO UTILIZZA IL COLESTEROLO PER FORMARE GLI ACIDI BILIARI
  • 24. NELLA CORTECCIA SURRENALE E NELLE GONADI (REGIONE INTERSTIZIALE DEL TESTICOLO) IL COLESTEROLO E’ UTILIZZATO NELLA PRODUZIONE DEGLI ORMONI STEROIDEI
  • 25. IL SER INTERVIENE NEL PRODUZIONE DEGLI ORMONI STEROIDEI NEI MITOCONDRI VIENE SCISSA LA CATENA LATERALE DEL COLESTEROLO, IMPORTATO DAL CITOSOL IL PRODOTTO COSI’ FORMATO LASCIA I MITOCONDRI E PASSA NEL SER DOVE VIENE DI NUOVO MODIFICATO. INFINE, TALE PRODOTTO DAL SER TORNA DI NUOVO NEI MITOCONDRI PER LE M0DIFICAZIONI FINALI COSI’ QUESTI DUE ORGANELLI GIOCANO UNA SORTA DI “PALLA A VOLO” PER PRODURRE L’ORMONE STEROIDEO
  • 26. IL SER SINTETIZZA I FOSFOLIPIDI DELLE MEMBRANE CELLULARI IL FOSFOLIPIDE PRINCIPALE PRODOTTO E’ FOSFATIDILCOLINA O LECITINA PUO’ ESSERE FORMATO IN TRE PASSAGGI DA COLINA, DUE ACIDI GRASSI E GLICEROLO FOSFATO
  • 27.
  • 28. IL SER CONTIENE UN ENZIMA GLUCOSIO-6-FOSFATASI G6Pase ESSENZIALE PER L’OMEOSTASI DEL GLUCOSIO NEL SANGUE, L’ENZIMA E’ PRESENTE SOLO NELLE CELLULE PARENCHIMALI DEL FEGATO
  • 29. LA DETOSSIFICAZIONE E’ SVOLTA DA UN SISTEMA DI ENZIMI CHE TRASFERISCONO L’OSSIGENO (MONOSSIGENASI) E IL CUI COMPONENTE PRINCIPALE E’ IL CITOCROMO P-450 IL SISTEMA DELLE MONOSSIGENASI P-450 E’ FORMATO DA NUMEROSI ISOENZIMI (50- 100) DEL CITOCROMO P-450 (EMO-PROTEINA DI TIPO b), DA UNA SINGOLA REDUTTASI E FOSFOLIPIDE.
  • 30. QUESTI ENZIMI SONO PROTEINE INTEGRALI DI MEMBRANA E SONO PREMINENTI NEL SER, MA PRESENTI ANCHE NEI MITOCONDRI IL CITOCROMO P-450 E’ UBIQUITARIO, MA SI TROVA IN CONCENTRAZIONI MOLTO ELEVATE NEL SER DELLE CELLULE EPATICHE RAPPRESENTA CIRCA IL 20% DELLE PROTEINE DEL ER E IL 2-3% DELLE PROTEINE TOTALI DELLA CELLULA
  • 31.
  • 32. QUESTI ENZIMI SONO CAPACI DI OSSIDARE MIGLIAIA DI COMPOSTI IDROFOBICI DIFFERENTI CHE CONVERTONO IN DERIVATI PIU’ IDROFILICI E, QUINDI, PIU’ FACILMENTE SECRETI I SUBSTRATI DI TALI ENZIMI SONO IN GRADO DI INDURRE PROLIFERAZIONE DEL SER E CONSEGUENTE AUMENTO DELL’ATTIVITA’ DEGLI ENZIMI
  • 33. SONNIFERI A BASE DI FENOBARBITAL (C OSI’ COME CENTINAIA DI ALTRE SOSTANZE CHIMICHE) INDUCONO PROLIFERAZIONE DEL SER E AUMENTO DELL’ATTIVITA’ DELLE MONOSSIDASI NELLE CELLULE EPATICHE IL CONSEGUENTE AUMENTO DELLA CAPACITA’ DI DEGRADARE IL FENOBARBITAL SPIEGA PER QUALE MOTIVO I CONSUMATORI DI SONNIFERO DEVONO ASSUMERNE DOSI SEMPRE PIU’ ELEVATE
  • 34. PERTANTO L’ASSUNZIONE CRONICA DI FENOBARBITAL (O ALTRE SOSTANZE) AUMENTA L’EFFICIENZA DI DEGRADAZIONE, DA PARTE DEL FEGATO, DI MOLTI ALTRI FARMACI, TRA CUI SOSTANZE TERAPEUTICAMENTE UTILI, COME ANTIBIOTICI, STEROIDI, ANTICOAGULANTI E NARCOTICI COMUNQUE L’AUMENTATO SVILUPPO DEL SER NON COMPORTA AUMENTO EQUIVALENTE DI TUTTI GLI ENZIMI
  • 35. MENTRE L’AZIONE DEL COMPLESSO P-450 E’ NEL COMPLESSO FAVOREVOLE DAL PUNTO DI VISTA FISIOLOGICO, CERTI EVENTI METABOLICI BASATI SUL P- 450 POSSONO PORTARE A SERIE PATOLOGIE
  • 37.
  • 38. Sintesi di proteine a livello del RER
  • 39. Sintesi proteica a livello del Reticolo endoplasmatico rugoso
  • 40. Modalità di inserzione di una proteina nel bilayer fosfolipidico del RER
  • 41. Modalità di inserzione di una proteina nel bilayer fosfolipidico del RER
  • 42. Conclusione: Le modalità di inserzione delle proteine nei bilayer fosfolipidici vengono già definite nel RER.
  • 44.
  • 45. Membrane biologiche e loro interazioni
  • 46.
  • 47. Il percorso delle proteine destinate alla secrezione
  • 48.
  • 49.
  • 50. Vescicole di trasporto e proteine associate
  • 52. Meccanismo usato per trattenere le proteine residenti nel RER
  • 55. Elementi di Transizione e del reticolo cis del Golgi
  • 56.
  • 57. Trasporto selettivo mediato da vescicole rivestite
  • 58. Modello del meccanismo di approdo delle vescicole di trasporto
  • 59. Fusione di vescicole di trasporto
  • 60.
  • 61. Ruolo delle proteine di fusione nell’internalizzazione di virus
  • 62.
  • 63. Modello di recupero per proteine residenti nell’ER
  • 64. I lisosomi: punti di incontro ove convergono le sostanze che devono Lisosoma essere digerite. Enzimi lisosomali: idrolasi lisosomali Vie per arrivare al lisosoma: Autofagia (ER si trasforma in lisosoma) Fagocitosi Endosoma precoci e tardivi Alcune proteine sono trasportate nel lisosoma direttamente con l’uso di un segnale lisosomale: KFERQ (Lys, Phe, Glut, Arg, glutammina)
  • 65. Le idrolasi lisosomiali sono caratterizzate dalla presenza di un gruppo specifico, il mannosio-6-fosfato (M6P), che serve a farle riconoscere da un recettore specifico presente sul trans-Golgi. L’M6P è aggiunto agli oligosaccaridi legati all’asparagina, nel reticolo cis del Golgi. Il recettore è una proteina transmembrana localizzata sul trans Golgi. L’unione con l’idrolasi inizia la formazione di vescicole e si verifica a pH 7. Le idrolasi si dissociano dai recettori negli endosomi tardivi a pH 6. I recettori sono riciclati verso il trans Golgi.
  • 66.
  • 67. Riconoscimento di una idrolasi lisosomale
  • 68. Trasporto di idrolasi lisosomali di nuova sintesi ai lisosomi
  • 69. Tre vie di degradazione dei lisosomi
  • 70. Malattie da accumulo lisosomale: le idrolasi lisosomali sono alterate per difetti genetici recessivi. Malattia di Hurler I-cell disease I substrati delle idrolasi si accumulano non digeriti nel lisosomi, per cui si formano inclusioni nelle cellule. Le idrolasi alterate sfuggono ai lisosomi, sono secrete dalla via di default e si accumulano nel sangue: il difetto è dovuto alla mancanza o al difetto di una fosfotransferasi GlcNAc. Le idrolasi sono secrete. Non funziona la via di scavenger (raccolta dei rifiuti) di endocitosi e si accumulano. Nel fegato via alternativa.
  • 71. Endocitosi: Dalla superficie cellulare verso i lisosomi. Fagocitosi di grandi particelle (250 nm) svolta da cellule specializzate tramite fagosomi. Le particelle si devono legare ai fagociti: recettori attivati scatenano la risposta . Normalmente sono gli anticorpi che riconoscono le particelle estranee e le presentano ai fagociti. Proteine Fc o complemento.
  • 72. Fagocitosi da parte di un macrofago di due globuli rossi chimicamente alterati Frecce rosse = pseudopodi
  • 73. Fosse rivestite di clatrina: 2% dell’area di membrana La clatrina forma un cesto o una gabbia sotto la membrana e dà origine ad una vescicola rivestita di clatrina: è un processo rapido e continuo in molti tipi cellulari. Le vescicole si fondono poi negli endosomi precoci. Servono per l’endocitosi in fase fluida e per l’assunzione di specifiche macromolecole dall’esterno. Questo processo è chiamato endocitosi mediata da recettori: processo selettivo che permette di assumere grandi quantità di macromolecole. Es. trasporto del colesterolo. Le cellule assumono colesterolo che serve per assemblare le membrane. Se si blocca l’assunzione, il colesterolo si accumula nel sangue e può formare placche aterosclerotiche. Il colesterolo è trasportato nel sangue associato a proteine LDL (lipoproteine a basse densità).
  • 74.
  • 75. Ogni LDL contiene 1500 mol colesterolo esterificato ad acidi grassi
  • 76. Le cellule presentano dei recettori per le LDL, che si associano alle zone di membrana ricche in clatrina. L’LDL si lega al recettore e si formano vescicole rivestite che sono internalizzate. Le vescicole perdono il rivestimento in clatrina e si fondono negli endosomi precoci. Le LDL sono portate agli endosomi tardivi ed ai lisosomi, dove gli esteri di colesterolo sono idrolizzati ed il colesterolo liberato per l’incorporazione nelle membrane. Se c’è troppo colesterolo, viene spenta la sintesi di colesterolo e anche di recettori per LDL, per non importarlo più e così il colesterolo si accumula nel sangue. Geni difettosi per le LDL: mancata assunzione del colesterolo, aterosclerosi in età giovanile.
  • 78.
  • 79.
  • 81. Recettori delle LDL normali e mutanti
  • 82. I recettori per le LDL sono riciclati dagli endosomi e riportati in membrana per essere riutilizzato.
  • 83. Deposito di proteine della membrana plasmatica in endosomi riciclati
  • 84.
  • 85. Endocitosi di LDL mediata da recettori
  • 87. Le vie meglio conosciute di smistamento delle proteine nel reticolo trans del Golgi
  • 88. Vie di endocitosi costitutiva e regolata
  • 89. Compartimenti intracellulari coinvolti nella vie secretorie e endocitotica